Il premier del Qatar annuncia di aver ricevuto "una risposta positiva" dalla fazione islamica, che ribadisce, tuttavia, la richiesta "di un cessate il fuoco totale e comprensivo" e della "fine dell'aggressione". Fonti israeliane: "La risposta è negativa nella sostanza. Hamas ha detto sì al quadro dell'accordo, ma ha posto condizioni impossibili. Non cesseremo i combattimenti". Almeno 32 ostaggi israeliani sarebbero morti: lo riferisce il New York Times che ha visionato una valutazione interna dell'esercito
Il premier Mohammed bin Abdulrahman Al Thani annuncia di aver ricevuto "una risposta positiva" sull'intesa tra Hamas e Israele per il rilascio degli ostaggi. Ma la fazione islamica ribadisce la richiesta "di un cessate il fuoco totale e comprensivo" e della "fine dell'aggressione". E fonti israeliane: ""Hamas ha detto sì al quadro dell'accordo, ma ha posto condizioni impossibili. Non cesseremo i combattimenti". Almeno 32 prigionierri israeliani - un quinto dei 136 rapiti ancora nelle mani di Hamas - sono morti. Lo riferisce il New York Times che ha visionato una valutazione interna dell'esercito israeliano.
Gli approfondimenti:
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- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Liveblog del 7 febbraio 2024 sulla guerra Israele Hamas
Ong: 4 morti tra cui civili nel raid israeliano in Siria
"Quattro persone sono rimaste uccise, tra cui due civili, negli attacchi israeliani sulla città di Homs". Lo ha reso noto Rami Abdel Rahman, che dirige l'Ong Osservatorio siriano per i diritti umani. Il ministero della Difesa siriano ha riferito che "il nemico israeliano ha lanciato attacchi aerei dalla direzione a nord di Tripoli (Libano) prendendo di mira una serie di siti nella città di Homs e nelle sue campagne... uccidendo e ferendo un certo numero di civili".
Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse
Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria LEGGI
Guerra Israele-Hamas, arrivati in Italia i primi bambini palestinesi feriti
Ad accoglierli all'aeroporto di Ciampino il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. I piccoli, dieci in totale, sono ora ricoverati tra l'ospedale Bambin Gesù di Roma, il Gaslini di Genova e il Meyer di Firenze. Il generale Figliuolo: "Una bella pagina, ora altri ponti aerei col nostro Paese" LEGGI
Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Nel dicembre 2023 il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele" e una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. Il 12 gennaio 2023 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli CHI SONO
Gaza, 800 funzionari europei e Usa accusano Israele: "Viola il diritto internazionale"
Centinaia di diplomatici e funzionari (la metà lavora per la Commissione europea), tra cui anche italiani, hanno sottoscritto un documento "transatlantico" in cui accusano Israele di "gravi violazioni del diritto internazionale" per la risposta militare contro la Striscia e chiedono ai rispettivi governi una reazione più decisa. Altrimenti c'è "il rischio di rendersi complici di una delle più gravi catastrofi umanitarie del secolo": fino a scenari di "pulizia etnica e genocidio". LEGGI L'ARTICOLO
inviato Usa: "In atto sforzi diplomatici per porre fine ad attacchi Houthi"
Sono in corso sforzi diplomatici per porre fine agli attacchi degli Houthi alle navi internazionali nel Mar Rosso. Lo ha affermato l'inviato speciale americano Tim Lenderking, aggiungendo che si stanno “facendo sforzi diplomatici per cercare di trovare una via d’uscita per gli Houthi che consentirebbe alla situazione di migliorare".“Abbiamo bisogno di vedere una seria riduzione della tensione a Gaza” - ha detto ancora - Il Segretario di Stato Antony Blinken, che è impegnato in un’azione diplomatica nella regione, sta lavorando molto duramente su questo”.
Ufficio di Netanyahu, risposta Hamas al vaglio del Mossad
"La risposta di Hamas è stata trasmessa dal mediatore del Qatar al Mossad. I suoi dettagli vengono attentamente valutati dai funzionari coinvolti nei negoziati". Lo annuncia l'ufficio del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu.
Gaza, ucciso direttore Centro informazioni palestinese
Rizq Al-Gharabli, direttore del Centro informazioni palestinese nella Striscia di Gaza, è stato ucciso “come risultato dei continui attacchi e bombardamenti da parte dell'occupazione 'israeliana' contro le case dei cittadini a Khan Younis”. Lo ha riferito l'ufficio stampa del governo di Gaza, aggiungendo che il numero dei giornalisti uccisi nella Striscia dall'inizio della guerra è ora di 123.
I soldati israeliani morti sono finora 563
Un soldato israeliano e' stato ucciso oggi nel nord di Gaza. Lo rende noto l'esercito israeliano. In un post sul canale Telegram, l'esercito israeliano aggiunge che il bilancio delle vittime è salito a 563 unità. Il numero comprende i soldati israeliani uccisi nel sud del Paese il 7 ottobre.
Blinken a premier Qatar, rilasciare tutti ostaggi
"Ho avuto una discussione produttiva con il premier del Qatar Al Thani a Doha. Il costante impegno ai massimi livelli dei nostri governi riflette la nostra incessante attenzione a garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e a ottenere una pausa nella lotta per affrontare la terribile situazione umanitaria a Gaza". Lo scrive il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken.
Mar Rosso, Usa schierano Phalanx ciws: come funziona l'arma anti-missili
Stando a quanto riferiscono funzionari americani citati dalla Cnn, il cacciatorpediniere USS Gravely martedì notte avrebbe utilizzato il sistema Phalanx CIWS contro un missile da crociera intercettato a solo un miglio alla nave, e quindi a pochi secondi dall'impatto. IL FOCUS
Tajani: "Sostegno convinto a negoziato per ostaggi"
"Sostegno convinto al negoziato per la liberazione degli ostaggi, per il cessate il fuoco a Gaza e per la definizione di un orizzonte politico che porti alla soluzione 'due Popoli due Stati'. Il Governo italiano lavora per la pace in Medio Oriente". Lo scrive il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Idf: "Soldato israeliano ucciso nel nord di Gaza"
Un soldato israeliano è stato ucciso nel nord di Gaza. Ne dà notizia l'Idf su Telegram. Con quest'ultima vittima, il bilancio dei militari israeliani uccisi dal 7 ottobre sale a 563.
Papa chiama Patriarcato: "Incoraggiate la parrocchia di Gaza"
Papa Francesco ha telefonato al Patriarcato latino di Gerusalemme chiedendo di tenersi quotidianamente in contatto con la parrocchia di Gaza "per verificare come stanno e per incoraggiarli". Lo riferisce il ceo del Patriarcato, Sami El-Yousef. Poi c'è stata la telefonata con padre Yousef il viceparroco della Sacra Famiglia. "Io e padre Gabriel - afferma l'esponente del Patriarcato riferendosi a padre Gabriel Romanelli, il parroco di Gaza che non è più potuto rientrare nella sua parrocchia - eravamo depressi nel sentire lo stato delle scorte alimentari, del carburante dell'acqua, figuriamoci nelle rigide condizioni invernali senza riscaldamenti, per non parlare delle condizioni mediche con le cure non disponibili". "Dopo quattro mesi - riferisce ancora Sami El-Yousef - sono esausti ma trovano ancora miracolosamente la forza di andare avanti grazie alla loro fede. Dio li protegga con le nostre preghiere per un cessate il fuoco immediato".
Blinken: "Riad vuole fine guerra e Stato palestinese per normalizzazione con Israele"
L'Arabia Saudita resta interessata alla normalizzazione dei rapporti con Israele, ma in cambio chiede la fine del conflitto nella Striscia di Gaza e un processo ''limitato nel tempo'' che porti alla creazione di uno Stato palestinese. Lo ha dichiarato il Segretario di Stato Usa Antony Blinken riferendo, nel corso di una conferenza stampa a Doha, dei suoi colloqui a Riad con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. "Per quanto riguarda specificamente la normalizzazione, il principe ereditario ha ribadito il forte interesse dell'Arabia Saudita nel perseguirla", ha detto Blinken ai giornalisti. Allo stesso tempo, però, ''ha anche chiarito ciò che mi aveva detto prima, e cioè che per fare ciò saranno necessarie due cose: la fine del conflitto a Gaza e un percorso chiaro, credibile e con scadenze precise per la creazione di un uno Stato palestinese''.
Israele, dall'Iran 150 milioni di dollari a Hamas e Sinwar
Nel corso delle ispezioni di decine di chilometri di tunnel e di sale di comando di Hamas situate sotto a Khan Yunis, i militari israeliani hanno trovato "documenti segreti che confermano i legami tra Iran e Hamas in generale e con Sinwar in particolare". Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. "Si tratta di documenti ufficiali di Hamas del 2020 che descrivono i trasferimenti dell'Iran negli anni 2014-2020 di oltre 150 milioni di dollari a Hamas e a Sinwar. Questo - ha aggiunto - è un elemento ulteriore a riprova del sistema con cui l'Iran esporta il terrorismo in Medio Oriente".
Biden: "Richieste Hamas un po' oltre ma ci stiamo ragionando"
"C'è stata una risposta da Hamas" a proposito dell'accordo sugli ostaggi "ma è un po' oltre il limite.... Ci stiamo ragionando". Lo ha detto Donald Trump rispondendo alle domande dei giornalisti alla Casa Bianca.
Yemen, attacchi Usa-Gb contro Houthi: rischio guerra totale in Medioriente? Cosa sappiamo
Usa e Gran Bretagna hanno nuovamente colpito gli obiettivi dei ribelli in Yemen, legati a doppio filo alla Repubblica Islamica in Iran: in questo modo si rischia di “fare il gioco” degli Houthi, che possono accrescere la loro immagine rivoluzionaria. Nonostante si rischi costantemente l’allargamento del conflitto, la possibilità che ciò avvenga resta ancora improbabile visto che non sembra essere negli interessi o nelle ambizioni di Washington e Teheran. L'ANALISI
Fonti Israele: "Hamas chiede l'impossibile, non ci fermiamo"
"La risposta di Hamas è negativa nella sostanza". Lo ha detto una fonte politica israeliana citata dalla tv Canale 12. Fonti autorevoli in Israele citate da Ynet hanno sostenuto che "Hamas ha detto sì al quadro dell'accordo ma ha posto condizioni impossibili. Non cesseremo i combattimenti".