Hamas: "Per ostaggi serve cessate il fuoco totale". Israele: richieste impossibili

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Il premier del Qatar annuncia di aver ricevuto "una risposta positiva" dalla fazione islamica, che ribadisce, tuttavia, la richiesta "di un cessate il fuoco totale e comprensivo" e della "fine dell'aggressione". Fonti israeliane: "La risposta è negativa nella sostanza. Hamas ha detto sì al quadro dell'accordo, ma ha posto condizioni impossibili. Non cesseremo i combattimenti". Almeno 32 ostaggi israeliani sarebbero morti: lo riferisce il New York Times che ha visionato una valutazione interna dell'esercito 

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Il leader Houti: Italia bersaglio se partecipa all'aggressione

"Consigliamo agli europei di aumentare la pressione sui responsabili  degli orrori a Gaza. Le nostre operazioni mirano a fermare l'aggressione  e a sollevare l'assedio. Qualsiasi altra giustificazione per  l'escalation da parte degli europei è inaccettabile", le sue parole. LEGGI L'ARTICOLO


Blinken: "Domani discuterò con Israele la risposta di Hamas"

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha annunciato che discuterà domani con Israele la risposta di Hamas sull'accordo sugli ostaggi. Nella conferenza stampa con il premier del Qatar, Blinken ha poi ribadito che è "essenziale" raggiungere l'accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas.

Hamas: "Spirito positivo, ma serve cessate il fuoco totale"

Hamas insiste nella sua richiesta "di un cessate il fuoco totale e comprensivo" e sulla "fine dell'aggressione". Lo ha fatto sapere la fazione islamica su Telegram confermando di aver inoltrato al Qatar e all'Egitto la sua risposta alla mediazione di Parigi, "affrontata con spirito positivo".

Il Qatar annuncia: "Sì di Hamas all'intesa sugli ostaggi"

Il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha annunciato di aver ricevuto "una risposta positiva" da parte di Hamas sull'intesa per gli ostaggi israeliani a Gaza. 

Halevi: "Indagine su 7 ottobre per capire cosa non ha funzionato"

Il capo di Stato maggiore israeliano, Herzl Halevi, ha annunciato una indagine interna su quanto è avvenuto il 7 ottobre. Le nostre intenzioni "sono molto chiare: indagare e capire, scavare a fondo", ha detto a una conferenza operativa dell'aviazione, secondo quanto riferiscono i media israeliani.
"Vogliamo capire cosa ha funzionato e cosa no, cosa avremo potuto fare in maniera diversa, sia per allertare che prevenire", ha sottolineato. "Perché finora non abbiamo indagato? È perché ci troviamo nel pieno di una guerra intensa, una inchiesta richiede tempo e indagini".

Israele Palestina, il piano in dodici punti dell'Ue per una soluzione a due stati

È un piano di dodici punti quello preparato dall'alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, con l'intento di porre fine alla spirale di violenza in Medio Oriente. Non si tratterebbe di un piano di pace, come lo stesso Borrell ha precisato, ma un piano per la soluzione a due Stati: ecco le sue specifiche. IL PIANO IN 12 PUNTI


Hamas condanna l'Argentina sull' ambasciata a Gerusalemme

Hamas ha "condannato con forza" l'annuncio del presidente argentino Javier Milei di trasferire l'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme.  "Una decisione sbagliata e ingiusta" - ha scritto la fazione islamica su Telegram chiedendo di "invertire" la scelta che "fa dell'Argentina un partner dell'occupante sionista nelle sue violazioni contro il popolo palestinese e i suoi diritti nazionali". 

Nyt, '32 ostaggi ancora in mano ad Hamas sono morti'

Almeno 32 ostaggi israeliani - un quinto dei 136 rapiti ancora nelle mani di Hamas - sono morti. Lo riferisce il New York Times che ha visionato una valutazione interna dell'esercito israeliano. Le famiglie dei 32 ostaggi, la cui morte è stata confermata, sono state informate, hanno detto quattro ufficiali militari al Nyt, aggiungendo che si stanno verificando notizie di intelligence secondo cui almeno altri 20 ostaggi sono stati uccisi. La cifra di 32 ostaggi morti è più alta di quanto finora affermato pubblicamente delle autorità israeliane. L'Idf ha dichiarato al Nyt che la maggior parte è stata uccisa il 7 ottobre. 

Netanyahu grato a Milei per annuncio su ambasciata

Il premier Benyamin Netanyahu estende ''un caloroso benvenuto'' al presidente argentino Javier Milei e si compiace del suo annuncio relativo al trasferimento a Gerusalemme dell'ambasciata dell'Argentina. Lo rende noto un comunicato ufficiale. ''Il premier - prosegue il comunicato - ne aveva parlato col presidente Milei dopo la sua elezione e si felicita che egli abbia mantenuto la promessa''. Netanyahu incontrerà Milei domani e - precisa il comunicato - in quella occasione ''discuterà dell'ulteriore rafforzamento delle relazioni fra i due Paesi''.

Milei in Israele: sposterà ambasciata argentina a Gerusalemme

Il presidente argentino Javier Milei è atterrato in Israele per la sua prima visita all'estero da quando è entrato in carica e ha annunciato che trasferirà l'ambasciata a Gerusalemme. È stato accolto dal ministro degli Esteri Israel Katz, che lo ha ringraziato per il suo sostegno allo Stato di Israele.

Libano convoca ambasciatore Gb, 'protesta' dopo visita Cameron

Il capo della diplomazia libanese, Abdallah Bou Habib, ha convocato l'ambasciatore del Regno Unito a Beirut, Hamish Cowell, al quale "ha consegnato una nota di protesta riguardo la recente visita" nella capitale libanese del ministro degli Esteri britannico, David Cameron. Lo riferisce l'agenzia libanese Nna, senza alcun dettaglio sulle motivazioni della protesta.  "Il Regno Unito lavora per contribuire a preservare la stabilità in Libano e prevenire una dannosa escalation regionale", aveva scritto due giorni fa su X Cameron, confermando il "sostegno" alle Forze Armate libanesi e "aiuti umanitari per i più vulnerabili". 

Mezzaluna Rossa: 2 volontari arrestati da Israele vicino ospedale

Due volontari della Mezzaluna Rossa palestinese sono stati arrestati dalle Forze di difesa israeliana (Idf) mentre attraversavano il corridoio umanitario per sfollati presso l'ospedale di al-Amal. Lo scrive in un tweet la Mezzaluna Rossa palestinese spiegando che si tratta di Tamer Mohammed Hussein Shahin e Hamdan Samer Abu Khattar.

Volevano uccidere ebrei in Svezia, coppia di agenti iraniani arrestati

Due cittadini iraniani, considerati agenti dell'intelligence militare di Teheran, sono stati arrestati a Stoccolma con l'accusa di aver organizzato attacchi per uccidere gli ebrei nella capitale svedese. Lo rende noto l'emittente radiofonica Sverige Radio spiegando che si tratta di una coppia iraniana, Mahdi Ramezani e Fereshteh Sanaeifarid.

Media: 'Scontri dimostranti-polizia al valico di Kerem Shalom'

Manifestanti si sono scontrati con la polizia al valico di Kerem Shalom, dove da giorni sono in corso le proteste contro la consegna degli aiuti umanitari a Gaza che, secondo i dimostranti, devono essere condizionati al rilascio degli ostaggi israeliani. Lo riporta il Jerusalem Post.

Ambasciatrice Israele in Russia al Cremlino: "Mosca morbida con Hamas"

L'ambasciatrice israeliana in Russia, Simona Halperin, è arrivata al ministero degli Esteri russo dove è stata convocata a causa dei "commenti inaccettabili" fatti in un'intervista al quotidiano Kommersant. La rappresentante diplomatica, entrata in carica a Mosca il mese scorso, ha accusato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov di minimizzare l'importanza dell'Olocausto e ha affermato che la Russia è troppo amichevole con Hamas. Halperin ha inoltre sostenuto che Mosca non stia facendo abbastanza per il rilascio degli ostaggi tenuti dal Movimento islamico a Gaza. 

Arrivato in Israele presidente argentino Milei

Il presidente argentino Javier Milei e' arrivato in Israele, prima tappa di un tour che lo portera' venerdi' anche in Italia. Ad accoglierlo, il ministro degli Esteri Israel Katz che lo ha ringraziato per il "sostegno allo Stato d'Israele". Secondo quanto riferito da Yedioth Ahronoth, Milei ha annunciato al suo arrivo la decisione di trasferire l'ambasciata argentina a Gerusalemme. 

Attacco a soldati a Nablus, palestinese ucciso

Un palestinese ha aperto il fuoco oggi contro una postazione militare vicino all'insediamento ebraico di Itamar (Nablus) ed è stato colpito a morte dal fuoco dei soldati. Lo riferisce il sito di Israel ha-Yom secondo cui sul suo corpo è stato trovato anche un coltello oltre alla pistola con cui aveva sparato. Sempre oggi, nella Cisgiordania settentrionale, palestinesi hanno aperto il fuoco contro Merav, un kibbutz israeliano di frontiera, senza provocare vittime. Ieri a Maaleh Adumim un adolescente palestinese aveva cercato di accoltellare agenti era era stato poi ucciso. 

Mo: spari contro soldati israeliani a Nablus, assalitore 'neutralizzato'

Colpi d'arma da fuoco sono stati sparati contro un checkpoint dell'esercito israeliano a Nablus, in Cisgiordania. Lo riportano i media dello Stato ebraico, precisando che nessun militare è rimasto ferito. Secondo la prima ricostruzione, un assalitore - armato di coltello e pistola - è riuscito a sparare alcuni colpi contro i soldati, che hanno risposto al fuoco "neutralizzandolo".

Mo: Onu avverte Israele, rischio 'crimine di guerra' a Rafah

Qualsiasi attacco "indiscriminato" contro aree densamente popolate o il blocco degli aiuti di cui le persone hanno bisogno per "sopravvivere" può costituire un "crimine di guerra". Lo ha dichiarato il responsabile per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, mentre Israele incrementa le operazioni militari nella città di Rafah, nel sud della Striscia, dove secondo l'Onu sarebbero ammassati circa metà di tutti gli abitanti dell'enclave palestinese.

La popolazione di questa città si è quintuplicata, "con famiglie stipate nei rifugi e che dormono all'aperto", ha denunciato Griffiths, mettendo in guardia da un possibile "disastro sanitario". Griffiths ha anche avvertito che la guerra a Gaza porterà a un peggioramento della situazione in altre zone. "Il conflitto è un incendio che minaccia di consumare la Cisgiordania, il Libano e l'intera regione", ha affermato, sottolineando che "questa guerra deve finire".

Nuovo sospetto attacco Houthi a sud di Aden

Nuovo "incidente" al largo delle coste dello Yemen. L'agenzia United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto) riferisce via X di aver ricevuto una segnalazione di un "incidente a 50 miglia nautiche a sud di Aden". Non ci sono al momento altri dettagli. Nelle scorse ore gli Houthi dello Yemen hanno rivendicato attacchi contro un nave americana e una britannica nel Mar Rosso. "Il comandante ha dichiarato che un proiettile è stato sparato contro la sua nave sul lato sinistro ed è passato sopra il ponte, causando lievi danni alle finestre del ponte", ha riferito la Ukmto senza identificare la nave o la sua bandiera e aggiungendo che "la nave e l'equipaggio sono al sicuro" e procedono verso il porto di destinazione. 

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