Guerra Israele–Hamas, Aja ordina a Tel Aviv di prevenire atti di genocidio a Gaza

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La Corte internazionale di giustizia, dopo aver respinto il ricorso israeliano, ritiene che vi sia sufficiente urgenza per ordinare misure provvisorie. Media affermano che ci sarebbe un'intesa di base con Hamas sulla maggior parte dei termini di un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi. Hamas ha diffuso un nuovo video che mostra tre ragazze israeliane ostaggio a Gaza. Sale a 26 mila il numero dei palestinesi uccisi: 183 nelle ultime 24 ore

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Netanyahu, 'combattiamo Hamas per evitare una nuova Shoah'

''Alla vigilia della Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto mi impegno da premier di Israele: 'Mai Più'. Israele continua a difendersi contro Hamas, un'organizzazione terroristica genocida'': lo ha affermato Benyamin Netanyahu dopo aver appreso le decisioni della Corte di giustizia dell'Aja. ''Il 7 ottobre Hamas si è macchiato delle peggiori atrocità contro il popolo ebraico dall'Olocausto e minaccia di ripetere altre atrocità una volta dopo l'altra''. ''La nostra guerra - ha ribadito, rivolto ai giudici dell'Aja - va contro i terroristi di Hamas, e non contro il popolo palestinese''. 

Erdogan, importante decisione corte Aja

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accolto con favore la sentenza della Corte Penale Internazionale, che impone a Israele di prendere misure precauzionali per evitare un genocidio nella Striscia di Gaza. "Ho ascoltato e accolto favorevolmente l'importante decisione della Corte, che ha ordinato misure precauzionali contro gli attacchi disumani a Gaza. Continueremo a seguire da vicino il processo per evitare che i crimini nei confronti di civili palestinesi innocenti rimangano impuniti. Vogliamo che gli attacchi finiscano e la Turchia rimane al fianco dei palestinesi. Lavoriamo per un cessate il fuoco immediato e per una pace duratura", ha detto Erdogan. 

Anp, 'Corte Aja si è espressa per l'umanità e il diritto'

La leadership palestinese ha accolto con soddisfazione le decisioni giunte oggi dalla Corte internazionale di giustizia dell'Aja. "I giudici - ha rilevato in un intervento televisivo il ministro degli Esteri palestinese Riad al-Malki - hanno stabilito i fatti e la legge, si sono pronunciati in favore dell'umanità e del diritto internazionale". La Palestina, ha aggiunto, fa appello a tutti gli Stati affinché sia garantita la realizzazione dei provvedimenti richiesti dalla Corte, "anche da parte di Israele, che è la potenza occupante". Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Maan. 

Netanyahu: "Israele non commette genocidio e ha diritto difesa"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che la decisione della Corte internazionale di Giustizia "ha giustamente respinto la richiesta oltraggiosa di negare" a Israele il diritto all'autodifesa di base a cui ha diritto come Paese. Lo riferisce Haaretz citando il video messaggio diffuso dall'ufficio del primo ministro. Secondo il premier, "la stessa affermazione che Israele sta commettendo un genocidio contro i palestinesi non è solo falsa, è oltraggiosa, e la volontà della Corte di discuterne è un segno di vergogna che non sarà cancellato per generazioni". Intanto, secondo i media locali, l'ufficio di Netanyahu ha intanto chiesto ai ministri del suo governo di non commentare la sentenza della Corte né la possibile trattiva sugli ostaggi.

Hamas, 'Israele applichi le decisioni dell'Aja'

Quello dell'Aja è un passo importante che contribuisce ad isolare Israele ed "esporre i suoi crimini a Gaza". Lo ha detto un esponente di Hamas, citato dai media internazionali e ripreso da quelli israeliani, facendo appello che "l'occupazione applichi le decisioni" della Corte internazionale di giustizia. 

Sudafrica, all'Aja vittoria decisiva per il diritto

"La giornata di oggi segna una vittoria decisiva per lo Stato di diritto internazionale e una pietra miliare significativa nella ricerca di giustizia per il popolo palestinese. Con una sentenza storica, la Corte internazionale di giustizia ha stabilito che le azioni di Israele a Gaza sono plausibilmente genocidio e ha indicato misure provvisorie su questa base. Per l'attuazione dello Stato di diritto internazionale, la decisione è epocale. Il Sudafrica ringrazia la Corte per la sua rapida decisione". E' il commento del ministero degli esteri del Sudafrica pochi minuti dopo la fine della lettura del pronunciamento della ICj. 

Aja: "Preso nota delle parole dei ministri israeliani su Gaza"

La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha preso nota delle parole pronunciate da diversi membri del governo Netanyahu e funzionari israeliani sulla Striscia di Gaza e i palestinesi. Lo ha affermato la giudice Joan Donoghue, riferendosi in particolare ai commenti fatti dal ministro della Difesa Yoav Gallant, dal presidente Isaac Herzog e dal ministro degli Esteri Israel Katz. Donoghue ha ricordato le affermazioni di Gallant quando disse che "non ci sarà elettricità, né cibo, né carburante" nella Striscia, e che le forze israeliane stavano "combattendo animali umani".

Ministro israeliano attacca l'Aja, 'è antisemita'

Il ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir, secondo la Radio di Israele, ha definito la Corte dell'Aja " antisemita" affermando che le sue decisioni "dimostrano ciò che era noto da tempo: il tribunale non cerca la giustizia ma solo di perseguitare il popolo ebraico". Su X ha scritto: 'Aja del cavolo'.   Il commento del ministro non ha tenuto conto dell'ordine del premier Benyamin Netanyahu di non commentare le decisioni "in attesa di una posizione ufficiale di Israele" 

Corte Aja, palestinesi gruppo protetto da convenzione genocidio

La presidente della Corte di Giustizia dell'Aja, l'americana Donoghue, ha affermato di riconoscere il diritto dei palestinesi di Gaza ad essere protetti da atti di genocidio. "I palestinesi sembrano essere un gruppo protetto dalla convenzione sul genocidio", ha detto. 

Giudice israeliano all'Aja a favore ingresso aiuti a Gaza

Secondo quanto riportato da Haaretz, il giudice Aharan Barak, rappresentante di Israele presso la corte dell'Aja nel caso di genocidio, ha votato contro tutte le misure ordinate contro lo Stato ebraico tranne una: che Israele debba garantire la fornitura di servizi di base e aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Secondo la presidente Donoghue, sul sito web della corte sarà disponibile un parere della minoranza scritto da Barak.

Corte Aia non arriva a chiedere il cessate il fuoco

La massima Corte di Giustizia delle Nazioni Unite ha ordinato a Israele di prevenire "atti di genocidio", ha chiesto di limitare morti e danni ai civili, ma non è arrivata a imporre la sospensione dell'operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza, richiesta principale del Sudafrica che ha mosso il caso contro Israele per "genocidio".

Netanyahu a ministri, nessuna reazione sull'Aja, aspettare

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato ai ministri di non commentare le decisioni della Corte di giustizia dell'Aja fino a quando non sia "stata elaborata una posizione ufficiale di Israele". La riferisce la radio pubblica Kan. 

Corte Aja chiede il rilascio incondizionato degli ostaggi

La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha chiesto il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi israeliani a Gaza nelle sue dichiarazioni in merito alla richiesta di misure urgenti presentata dal Sudafrica.

Attivista palestinese: 'Andremo in piazza lo stesso'

A Roma "la gente andrà in piazza lo stesso. Tante persone hanno voglia di esprimersi contro il genocidio. Le persone si sono organizzate per venire. Spero che almeno la polizia collabori in questo senso, anche per non entrare in contrasto con Costituzione. Non è una manifestazione contro nessuno ma la Memoria è di tutti. È vero che per la Comunità ebraica è più particolare, ma lo è per tutto il mondo: Quello che hanno fatto i nazisti non deve tornare ma è quello che sta accendendo in Palestina". Lo ha detto Bassam Saleh, attivista della Comunità palestinese romana, dopo un presidio organizzato davanti al ministero degli Esteri. "Abbiamo il diritto a manifestare. Lo prevede la nostra Costituzione, vorrei che il ministro ci ripensi - prosegue -. Noi abbiamo sempre rispettato la legge italiana e non vogliamo assolutamente violarla ma almeno si permetta un sit-in". 

Corte Aja: 'Israele consenta assistenza umanitaria a Gaza'

Israele deve adottare misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura dei servizi di base e dell'assistenza umanitaria urgenti e necessari per affrontare le condizioni di vita dei palestinesi nella Striscia di Gaza. Lo stabilisce la Corte di Giustizia dell'Aia nelle deliberazioni.

L'Aja: Israele riferisca entro un mese e preservi prove

La Corte dell'Aja ha chiesto a Israele di preservare le prove del presunto genocidio a Gaza. La presidente Donoghue ha ordinato a Israele di riferire alla corte entro un mese e ha anche affermato che devono essere adottate misure per migliorare la situazione umanitaria nella Striscia. 

Aja ordina a Israele di prevenire atti di genocidio a Gaza

La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ritiene che vi sia sufficiente urgenza per ordinare misure provvisorie contro Israele. Lo ha affermato la giudice Joan Donoghue ordinando a Israele di "prendere tutte le misure per prevenire qualunque atto di genocidio a Gaza".

Tentano di tingere bandiera Israele, polizia lo impedisce

Hanno tentato di tingere di rosso la bandiera di Israele ma gli agenti lo hanno impedito. Momenti di tensione al sit in davanti alla Farnesina con i movimenti pro Palestina e Gabriele Rubini, conosciuto come Chef Rubio da sempre in supporto della causa palestinese. "È offesa e vilipendio alla bandiera", hanno detto gli agenti impedendo l'azione. "È una cosa vergognosa, Palestina libera", hanno risposto gli attivisti di Cambiare Rotta e di Potere al Popolo. 

Corte Aja: 'Per l'Onu Gaza è diventata un luogo di morte'

Il presidente della Corte Internazionale di Giustizia, l'americana Joan Donoghue, ha citato il coordinatore dei soccorsi d'emergenza delle Nazioni Unite Martin Griffiths che ha affermato che "Gaza è diventata un luogo di morte e disperazione". Il giudice afferma che a Gaza sono state sfollate 1,7 milioni di persone e che l'enclave è diventata "inabitabile" ma osserva, tuttavia, che i numeri provenienti da Gaza non possono essere verificati in modo indipendente.

Lanci di razzi dal Libano nel nord di Israele

Diversi razzi sono stati lanciati da Libano verso il Monte Hermon, nel nord di Israele. Sono tutti caduti in zone aperte. Lo ha reso noto il portavoce militare israeliano. Le forze armate israeliane - ha aggiunto - hanno colpito il luogo da dove era partito l'attacco. Inoltre l'aviazione israeliana ha colpito oggi un'infrastruttura militare degli Hezbollah nella zona di Bint Jbeil, nel Libano meridionale. Gli attacchi che gli Hezbollah continuano a lanciare, ha concluso il portavoce, rappresentano un'infrazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni.

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