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Israele-Hamas, Biden a colloquio con Netanyahu: "Soluzione a due Stati non è impossibile"

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Guerra Medioriente, lunga telefonata Biden Netanyahu
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Guerra Medioriente, lunga telefonata Biden Netanyahu
00:01:53 min

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu hanno discusso della responsabilità di Israele di ridurre i danni contro i civili a Gaza, degli sforzi per una pace durevole e la soluzione dei due stati, nonchè degli sforzi per liberare gli ostaggi: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby. I miliziani di Hamas hanno diffuso un nuovo video di un ostaggio israeliano morto: "Ucciso da attacchi israeliani"

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Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu hanno discusso della responsabilità di Israele di ridurre i danni contro i civili a Gaza, degli sforzi per una pace durevole e la soluzione dei due stati, nonchè degli sforzi per liberare gli ostaggi: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby. Sempre Kirby ha riferito che gli Usa hanno condotto altri attacchi contro gli Houthi in Yemen.

Un gruppo armato della Striscia di Gaza ha diffuso un video che mostra un ostaggio israeliano, affermando che è morto.


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Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu

Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. LEGGI

L'attore israeliano di Fauda Idan Amedi gravemente ferito a Gaza

Il musicista e attore, 35 anni, stava combattendo come riservista dell’esercito isralieano nell’enclave palestinese. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Gaza, le condizioni dei minori liberati da Hamas
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Guerra Gaza, le condizioni dei minori liberati da Hamas
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Hamas, è caccia ai leader dell’organizzazione all’estero: chi c’è nel mirino di Israele

Lo Stato ebraico ha creato un'unità speciale denominata Nili, composta da uomini della Difesa e del Mossad e autorizzata a operare a livello internazionale per eliminare i capi del movimento palestinese. Il più ricercato è Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza e ritenuto fra i principali responsabili dell'attacco dello scorso 7 ottobre. L'APPROFONDIMENTO

Hezbollah, cos'è il "super missile russo" lanciato su una base militare di Israele

Il gruppo libanese ha attaccato il centro di osservazione dello Stato ebraico sul monte Meron attraverso il Kornet-EM, un'arma a guida laser probabilmente ricevuta dall'Iran (che a sua volta l'avrebbe ottenuta da Mosca). Ma quella in mano ai militanti sciiti sarebbe una versione potenziata, in grado di colpire obiettivi fino a 10 km di distanza. DI COSA SI TRATTA

Tajani: pronti a inviare militari italiani in missione Onu a Gaza
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Tajani: pronti a inviare militari italiani in missione Onu a Gaza
00:01:34 min

Media, l'ostaggio nel video dei miliziani è Ohad Yahalomi

Le Brigate Al-Nasser Salah al-Deen, gruppo affiliato a Hamas, hanno indicato che l'ostaggio ripreso nel video da loro diffuso sui social media è Ohad Yahalomi, 49enne catturato da Hamas nel Kibbutz Nir Oz durante l'attacco del 7 ottobre scorso. Lo riporta l'emittente libanese Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah. In una dichiarazione, le brigate - ala militare dei Comitati di resistenza popolare in Palestina - hanno affermato che Yahalomi è stato ucciso in un attacco aereo israeliano. Ohad è il padre del 12enne Eitan Yahalomi, anche lui rapito da Hamas e rilasciato il 27 novembre scorso come parte dell'accordo di scambio di prigionieri e ostaggi tra Israele e i miliziani a Gaza. Del dodicenne sono state diffuse le testimonianze riportate dai parenti secondo cui il ragazzino è stato picchiato, imprigionato nei tunnel dell'enclave e costretto dai suoi rapitori a guardare il video del massacro del 7 ottobre, minacciato con i fucili ogni volta che piangeva. 

Casa Bianca, Israele farà entrare farina da Ashdod

Nella telefonata con Netanyahu, Biden ha accolto con favore la decisione del governo israeliano di consentire l'ingresso di grandi carichi di farina a Gaza attraverso il porto israeliano di Ashdod, ha dichiarato il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby citato dal Times of Israel, aggiungendo che le parti "stanno lavorando separatamente su opzioni per una consegna marittima più diretta di assistenza a Gaza". Questa sembra essere la prima volta che Israele utilizza il suo porto di Ashdod per trasferire aiuti a Gaza e arriva pochi giorni dopo che i media ebraici hanno riferito che Israele ha accettato all'inizio del mese di consentire l'ingresso di 150 camion di farina a Gaza, dove le Nazioni Unite dicono che c'è un crescente rischio di carestia. Israele si è astenuto dall'annunciare questa decisione relativa alle spedizioni di farina, apparentemente a causa della sua impopolarità presso gran parte dell'opinione pubblica, dato che gli ostaggi rimangono a Gaza. 

Rischio escalation dopo gli attacchi dell'Iran: cosa sta succedendo

Si infiamma l'intera regione in seguito ai raid di Teheran in Iraq, contro una presunta sede del Mossad, e in Siria, contro una base dell'Isis. Anche il Pakistan denuncia un attacco sul suo territorio, con la Cina che invita alla calma. L'allargamento del conflitto, partito con l'attacco di Hamas e la risposta di Israele a Gaza, sembra ormai sempre più vicino. L'APPROFONDIMENTO


Stop delle navi nel Mar Rosso, ecco cosa significa per l'economia

Gli attacchi contro navi commerciali e militari nel Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi hanno ancora conseguenze economiche limitate, dicono gli esperti, a condizione che la crisi non duri. Ma se dovesse protrarsi, cosa succederebbe? L'APPROFONDIMENTO


Miliziani Gaza diffondono video di un ostaggio, 'è morto'

Un gruppo armato della Striscia di Gaza ha diffuso un video che mostra un ostaggio israeliano, affermando che è morto. 

Oltre cento giorni dall'inizio del conflitto: le date e i momenti chiave

Il blitz dei terroristi palestinesi del 7 ottobre 2023, la risposta dello Stato ebraico con i primi bombardamenti, l'operazione di terra nella Striscia di Gaza, la tregua e la ripresa delle ostilità, fino al raid a Beirut e agli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso: ecco le tappe (finora) più importanti del conflitto destinato a durare per tutto il 2024. L'APPROFONDIMENTO


Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Nel dicembre 2023 il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele" e una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. Il 12 gennaio 2023 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli. L'APPROFONDIMENTO


Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri

Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. I DETTAGLI


Medioriente, Biden e Netanyahu hanno parlato per 40 minuti

Il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu hanno parlato al telefono per circa 40 minuti ed è stata una "buona" conversazione. Lo riporta Axios citando fonti israeliane in merito al colloquio fra il presidente americano e Netanyahu, il primo in quasi un mese. Netanyahu ha informato Biden delle operazioni dell'Idf a Gaza e in Libano e ha "ribadito l'impegno di Israele a raggiungere gli obiettivi della guerra, incluso il rilascio degli ostaggi", ha detto ad Axios una fonte israeliana. 

Casa Bianca: altri attacchi Usa contro Houthi in Yemen

Gli Usa hanno condotto altri attacchi contro gli Houthi in Yemen: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby. 

Casa Bianca: Biden ha parlato con Netanyahu di soluzione due stati

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu hanno discusso della responsabilita' di Israele di ridurre i danni contro i civili a Gaza, degli sforzi per una pace durevole e la soluzione dei due stati, nonche' degli sforzi per liberare gli ostaggi: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.

Israele Palestina, i motivi storici dietro alla guerra

La guerra lanciata da Hamas contro Tel Aviv ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'ARTICOLO COMPLETO


Guerra mondiale, come nasce la definizione e cosa si intende per conflitto a “pezzi”?

Nello scenario internazionale, diverse crisi si stanno sovrapponendo ma uno scontro può dirsi globale quando vi partecipano direttamente le maggiori potenze. Nel 2014 Papa Francesco coniò l'espressione "guerra mondiale combattuta a pezzi". FAQ

A Gaza graduale ritorno di comunicazioni e Internet

I servizi internet stanno iniziando a tornare nella Striscia di Gaza assediata dopo un blackout di una settimana, l'annuncia oggi l'operatore di telecomunicazioni Paltel. "Annunciamo il graduale ritorno dei servizi di comunicazione in diverse aree della Striscia di Gaza", ha dichiarato l'azienda in un comunicato. 

Guerra Israele - Hamas, proteste a Tel Aviv: in migliaia chiedono cessate il fuoco

Durante le proteste erano presenti anche alcune famiglie dei prigionieri, con molti manifestanti che portavano cartelli con la scritta “La pace inizia con la speranza” e “La pace è l’unica soluzione”. "La gente dice che solo la pace porterà sicurezza a Israele", ha riferito Al Jazeera. LE IMMAGINI

Isw, interruzioni Gps in Polonia e Svezia forse causate da Mosca

Le interruzioni ai sistemi Gps avvenute in Polonia e Svezia tra dicembre e gennaio potrebbero essere state causate dalle esercitazioni di guerra elettronica condotte dalla Russia nella regione di Kaliningrad. Lo ipotizza il think tank americano Isw, citato dall'agenzia polacca Pap. I media polacchi avevano riferito che il 16 gennaio si erano verificati disturbi particolarmente gravi al sistema Gps nelle zone settentrionali e orientali del Paese, come il mal funzionamento dei dispositivi di navigazione, a Varsavia e Łódź, ricorda la Pap. In precedenza, dal 25-27 dicembre al 10 gennaio, casi simili erano stati segnalati nella Polonia nordoccidentale e centrale. Disagi sono stati segnalati anche nella parte meridionale del Mar Baltico, ha riferito l'Isw. Gli analisti dell'Isw, prosegue la Pap, hanno citato le valutazioni di analisti polacchi, secondo i quali i casi di dicembre potrebbero essere collegati a non specificate esercitazioni delle forze Nato nel Mar Baltico o all'attività delle truppe russe nella regione di Kaliningrad, dove sono state eseguite operazioni di sistemi di disturbo delle comunicazioni. Altri casi sono stati osservati il ;;12 gennaio in Svezia. Secondo il Servizio militare di intelligence e sicurezza svedese (Must), aggiunge ancora l'agenzia polacca, questi disagi potrebbero essere stati causati dall'attività della flotta russa del Baltico. I media russi avevano riferito che nella regione di Kalinigrand sono in corso da metà dicembre esercitazioni della flotta baltica che utilizzano il sistema di disturbo delle comunicazioni automatizzato Borisoglebsk-2. Secondo l'analisi dell'Isw, conclude la Pap, alcune fonti collegano queste attività con i disagi osservati in Polonia e Svezia. 

Casa Bianca, primo colloquio Biden-Netanyahu da 23-12

La telefonata avviene in un momento di forti frizioni fra Israele e gli Stati Uniti, principale alleato storico dello Stato ebraico; oltretutto, la relazione personale fra i due leader è notoriamente difficile. Secondo l'esecutivo americano che pubblicherà più tardi il rendiconto della conversazione, i leader hanno parlato degli "ultimi avvenimenti a Gaza e in Israele". Netanyahu ha respinto ieri una richiesta reiterata da Joe Biden, ovvero la soluzione a due stati. "Israele - ha detto il capo del governo - deve avere il controllo della sicurezza su tutto il territorio ad Ovest del Giordano. E' una condizione necessaria, in contraddizione con l'idea di sovranità della Palestina", ha detto rivolgendosi proprio a Washington. "Evidentemente vediamo le cose in modo diverso", ha risposto il portavoce del Consiglio nazionale di difesa John Kirby. Gli Usa premono su Israele, di cui rappresentano il maggior alleato diplomatico e militare, sia sui comportamenti nella guerra a Gaza, scatenata dall'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre, sia sulle prospettive a più lungo termine, dopo il conflitto. L'ultimo scambio telefonico fra i due era avvenuto il 23 dicembre e secondo le indiscrezioni della stampa americana era stato chiuso da Biden con una frase secca: "questa conversazione finisce qui". 

Medioriente, il Pakistan attacca l'Iran per operazione "antiterroristica". FOTO

Islamabad annuncia di aver "condotto attacchi contro gruppi militanti anti-pakistani all'interno" del territorio iraniano, due giorni dopo essere stata a sua volta attaccata da Teheran. Un "certo numero di terroristi sono stati uccisi durante l'operazione d'intelligence denominata in codice Marg Bar Sarmachar", fa sapere il Ministero degli Esteri. Teheran riferisce della morte di almeno 9 persone. Le esplosioni hanno colpito la provincia sudorientale iraniana del Sistan e Baluchistan. GUARDA LA GALLERY

Duecento camion di aiuti per Gaza fermi al confine con Israele

Oltre 200 camion di aiuti per Gaza sono fermi ai valichi di frontiera di Al-Awja e Karam Abu Salem, tra Egitto, Israele e Striscia di Gaza, in attesa delle autorizzazioni a procedere. Lo riferisce una fonte della Mezzaluna Rossa, precisando che l'interruzione dell'ingresso degli aiuti a Gaza è il risultato delle procedure di ispezione e "dell'estrema intransigenza da parte di Israele" nei controlli. La fonte ha aggiunto che sono 550 i camion di aiuti umanitari, medici e alimentari preparati e inviati oggi ai due valichi. La Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai ha aspettato tutto il giorno di ricevere i carichi e li porterà a Gaza non appena Israele consentirà loro di entrare. Dal valico di Rafah, tra Egitto e Striscia, sono entrati oggi 220 camion di aiuti umanitari, medici e alimentari e 6 camion di carburante, inclusi 4 cisterne di gas domestico. 

Casa Bianca, Biden ha parlato con Netanyahu

Joe Biden ha avuto una conversazione telefonica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu sugli sviluppi a Gaza. Lo riferisce la Casa Bianca. 

In Egitto 30 feriti palestinesi e 3 aerei con aiuti per Gaza

L'Egitto ha accolto oggi attraverso il valico di Rafah 30 palestinesi feriti provenienti dagli ospedali della Striscia di Gaza, che saranno curati negli ospedali egiziani. Lo fanno sapere fonti della Mezzaluna rossa precisando che li accompagnavano altrettante persone. Rientrati anche 56 egiziani, 250 titolari di residenza negli Emirati, 38 statunitensi, 3 cittadini della dalla Macedonia del Nord e un canadese. Il portavoce ufficiale del governatorato del Nord Sinai, Mohamed Selim, ha poi riferito che l'aeroporto di Al-Arish ha ricevuto 3 aerei, il primo dal Qatar, che trasportava 9,7 tonnellate di forniture mediche, il secondo dagli Emirati, con 21,38 tonnellate di forniture mediche e barili di gasolio, e il terzo aereo proveniente dal Belgio, con 42,8 tonnellate di forniture mediche, medicinali e latte in polvere. Gli aerei sono stati scaricati e gli aiuti trasportati sui camion ai magazzini logistici della Mezzaluna Rossa. Saranno consegnati nella Striscia di Gaza in coordinamento tra la Mezzaluna Rossa egiziana e quella palestinese attraverso il valico di Rafah. . Dal 12 ottobre, sono 501 gli aerei giunti all'aeroporto di Al-Arish nel Nord Sinai.   Di questi, 409 trasportavano 14.000 tonnellate di aiuti e soccorsi inviati da 50 Paesi organizzazioni regionali e internazionali, e 92 aerei con delegazioni ufficiali arabe e internazionali. 

Wafa, ucciso 17enne palestinese in scontri in Cisgiordania

Un palestinese di 17 anni - con anche cittadinanza Usa - è stato ucciso in scontri con l'esercito israeliano vicino Ramallah in Cisgiordania. Lo hanno riferito, citate dall'agenzia Wafa, fonti mediche che hanno identificato il giovane in Tawfiq Hafez Tawfiq Ajaq morto per le "ferite riportate alla testa". Secondo fonti palestinesi Ajaq avrebbe anche il passaporto americano. Haaretz ha aggiunto che negli scontri sono stati lanciati sassi ai soldati. L'esercito israeliano non ha ancora dato la sua versione dei fatti. 

Medico Msf tornato da Gaza: "Mai in una situazione così"

A Gaza l'emergenza è continua e i bisogni della popolazione sono enormi. Non c'è cibo a sufficienza, non c'è abbastanza acqua. I pochi ospedali nel sud della Striscia sono completamente sovraffollati e non c'e' accesso a nessun tipo di assistenza. E' la testimonianza di Enrico Vallaperta, coordinatore medico di Medici Senza Frontiere (MSF) a Gaza da poche ore rientrato in Egitto, che descrive le condizioni degli ospedali e della popolazione nella Striscia. Enrico Vallaperta ha partecipato oggi alla conferenza stampa organizzata da MSF al Cairo, insieme a Helen Ottens Patterson, coordinatrice MSF per l'emergenza a Gaza. "A Gaza l'emergenza è continua. Non mi sono mai trovato in una situazione del genere. Ho vissuto situazioni di emergenza, ma duravano 6, 12, 24 ore. Non abbiamo più parole per denunciare quanto la situazione a Gaza sia catastrofica. Al nord di Gaza si muore per qualsiasi motivo e per qualsiasi malattia poichè le persone non hanno accesso nemmeno alle cure mediche di base", ha detto. 

Abu Mazen: "Impossibile la sicurezza senza lo Stato palestinese"

Il portavoce del presidente palestinese Abu Mazen ha detto che non ci può essere "sicurezza e stabilità nella regione" senza uno Stato palestinese. Sono parole che arrivano in risposta al rifiuto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alle richieste degli Stati Uniti di fare passi per arrivare alla creazione di uno Stato palestinese dopo la guerra. 

Israele, Halevi vedrà capi esercito di vari Paesi tra cui l'Italia

I capi delle forze armate di Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e di altri Paesi saranno la prossima settimana in Israele su invito del capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi. Lo riferiscono i media secondo cui l'obiettivo dell'incontro, mentre si combatte ancora a Gaza, è quello di illustrare loro le attività dell'esercito israeliano nella Striscia e di fornire informazioni circa la situazione al confine nord di Israele con il Libano. 

Pakistan: "Intesa con l'Iran per una de-escalation"

Pakistan e Iran hanno concordato una "de-escalation" dopo lo scambio di attacchi degli ultimi giorni. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Islamabad Jalil Abbas Jilani dopo un colloquio con il collega Hossein Amir-Abdollahian. I ministri hanno anche discusso del ritorno degli ambasciatori nelle due capitali. In una nota il governo pachistano ha ricordato le relazioni fraterne tra i due paesi, mentre Jilani ha auspicato di lavorare con Teheran sulla base di uno "spirito di fiducia reciproca e cooperazione". E ha sottolineato che il rispetto dell'integrità territoriale e della sovranità deve essere alla base di questa cooperazione. 

Tajani: "Pronti ad inviare militari italiani in missione Onu a Gaza". VIDEO

Summit di Paesi non allineati chiede il cessate il fuoco a Gaza

Un cessate il fuoco immediato a Gaza è stato chiesto dai Paesi del Movimento dei non allineati (Nam) durante il vertice annuale del blocco di 120 nazioni riunito nella capitale ugandese, Kampala, e definito "summit della solidarietà" da Riyadh Mansour, ambasciatore palestinese presso l'Onu: lo riporta Al Jazeera. I ministri degli Esteri di Nam hanno adottato una risoluzione che chiede un cessate il fuoco a Gaza e assistenza umanitaria senza ostacoli per i palestinesi coinvolti nel conflitto. La risoluzione sostiene anche la causa del Sudafrica contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia. Moussa Faki Mahamat, presidente della Commissione dell'Unione Africana (Ua), ha chiesto la fine immediata di quella che ha definito la "guerra ingiusta contro il popolo palestinese". Parlando al vertice, il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa ha affermato che la guerra a Gaza dimostra l'inadeguatezza dell'Onu e in particolare del suo Consiglio di sicurezza, dove gli Stati Uniti hanno posto il veto a diverse risoluzioni critiche nei confronti di Israele. "Dovremmo stabilire un sistema di governance globale che sia giusto ed equo e che abbia la capacità di rispondere ai bisogni di tutte le persone in situazioni di minaccia e danno", ha dichiarato il capo di Stato sudafricano. Quasi tutti gli Stati africani appartengono a Nam, i cui membri comprendono nazioni di tutto il mondo. L'organizzazione è stata fondata nel 1965 da Paesi che si opponevano all'adesione a uno o all'altro dei due principali blocchi militari e politici durante la Guerra Fredda.

L'Ue sanziona sei finanziatori di Hamas, in discussione anche misure su coloni in Cisgiordania

L'Ue dovrebbe annunciare "nelle prossime ore" di aver adottato un regime sanzionatorio specifico per Hamas, con il 'listing' di "sei persone" che hanno "facilitato" il finanziamento del movimento islamista palestinese. Lo ha anticipato un alto funzionario Ue, in vista del Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo a Bruxelles. I fondi, ha aggiunto, "provengono dalla classe medio-alta del mondo arabo, in tutto il mondo". 

Sei persone che hanno "partecipato al finanziamento" di Hamas o lo hanno "agevolato" verranno colpite dal congelamento dei beni detenuti nell'Ue e dal divieto di entrare nel territorio Ue. L'Unione ha anche iniziato a discutere di sanzioni contro alcuni coloni israeliani in Cisgiordania, che attaccano i civili palestinesi e sono "un ostacolo" sia per la "pace" che per "il benessere di Israele", ha aggiunto. Una fonte diplomatica europea ha tuttavia lasciato intendere che la discussione su potrebbe non essere semplice, perché le sanzioni vanno approvate "all'unanimità".  

Borrell: "Israele finanziò Hamas per indebolire l'Anp"

"Non usciremo dalla tragedia che stiamo vivendo ora se non con un impegno molto forte da parte della Comunità internazionale. La buona notizia è che c'è gente disposta a farlo. E la brutta notizia è che Israele, in particolare il governo, lo rifiuta categoricamente. Proprio ieri Netanyahu lo ha ripetuto, come se anticipasse le mie parole di oggi, sulla soluzione che lui personalmente boicotta da 30 anni. Quindi che si fa? Quando e come farlo? Nessuno ha la risposta. Crediamo solo che la soluzione dei due Stati debba essere imposta dall'esterno per portare la pace". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel suo discorso per la cerimonia di investitura per dottorato ad Honoris causa all'Università di Valladolid, in Spagna. "Anche se, insisto, Israele ribadisce questo rifiuto. Per impedirlo è arrivato a creare Hamas e Hamas è stato finanziato dal governo israeliano per cercare di indebolire l'autorita' palestinese di Fatah. Ma se non interveniamo con forza, la spirale di odio e violenza continuerà di generazione in generazione, di funerale in funerale, quando fioriranno i semi dell'odio che vengono seminati oggi a Gaza", ha aggiunto. 

Hassan (O-Cr): "Soluzione dei due Stati irrealizzabile, politici e diplomatici innovino"

Non ci credo più" alla soluzione dei due Stati, uno ebraico e uno arabo per risolvere il conflitto israelo-palestinese. "E’ irrealizzabile. E’ una soluzione ingannevole e ipocrita e chi la difende non fa nulla per renderla concreta". Ad affermarlo all’Adnkronos è la giurista franco-palestinese Rima Hassan, presidente dell’Osservatorio dei campi di rifugiati (O-Cr), l’ong di cui è la fondatrice. "Per me la soluzione sarebbe quella di uno Stato binazionale in cui vengono riconosciute le specificità di ognuno (lingua, cultura, rappresentazione politica…) oppure una logica di Confederazione un po’ sull’esempio di quella elvetica. Poi chiaramente tocca ai politici, ai giuristi e ai diplomatici innovare" e trovare una soluzione sostenibile. Hassan, 31 anni è nipote di palestinesi rifugiati in Siria dopo la Nakba ( la ‘catastrofe’ in arabo), l’esodo forzato nel 1948 della popolazione palestinese .

Borrell: "Imporre la creazione dello Stato palestinese"

Il vicepresidente della Commissione europea e alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri, Josep Borrell, ha esortato oggi la "comunità internazionale" a "imporre dall'esterno" la creazione di uno Stato palestinese, nonostante il rifiuto di Israele alla soluzione dei due Stati. Lo ha affermato nel suo intervento per l'investitura a dottore honoris causa dell'Università di Valladolid, su proposta dell'Istituto di Studi Europei. Borrell ha messo in guardia sulla "spirale di odio che altrimenti continuerà per generazioni e generazioni". "Gli attori sono troppo in conflitto per poter arrivare autonomamente a un accordo", ha rilevato Borrell in successive dichiarazioni ai media, citato dall'agenzia Efe e ha esortato "il mondo arabo, Europa, gli Stati Uniti e l'intera Onu" ad "adottare la decisione di riconoscere uno Stato Palestinese," nonostante l'opposizione di Israele. Riguardo a una soluzione del conflitto mentre Benyamin Netanyahu è premier,  Borrell ha rilevato che "ovviamente il governo di Israele è un impedimento. Ma i governi passano", ha aggiunto. "Ciò che è importante è cosa considerino i cittadini da uno e dall'altro lato e le possibili soluzioni". 

Borrell

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Hezbollah rivendica due attacchi contro l'esercito israeliano

Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato tre attacchi compiuti nel pomeriggio contro caserme e postazioni militari israeliani in Alta Galilea, a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi. Lo si apprende da comunicati dello stesso movimento sciita diffusi su Telegram.   In due casi, si legge nei comunicati, i combattenti del Partito di Dio hanno usato razzi di tipo 'Burkan' (vulcano), a corta gittata e che non possono essere intercettati dalla piattaforma difensiva Iron Dome. In un terzo caso non si precisa il tipo di arma usato per colpire l'obiettivo nemico. 

Pakistan-Iran, primo colloquio telefonico tra ministri degli Esteri

C'è stata una conversazione telefonica tra il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdullahian e il ministro degli Esteri pakistano Jalil Abbas Jilani. E' stata la prima volta che i due diplomatici hanno discusso dell'attuale escalation. Amir-Abdollahian ha detto al collega che l'Iran rispetta la sovranità e l'integrità territoriale del Pakistan. Jilani ha replicato che Islamabad è disposta a lavorare con Teheran "su tutte le questioni basate sullo spirito di fiducia reciproca e cooperazione". 

Idf: "Nel corso della sua visita presso il quartier generale del comando settentrionale dell'IDF, l'ambasciatore Lew è stato informato sulle minacce rappresentate dall'organizzazione terroristica Hezbollah lungo la Linea Blu"

Migliaia di sostenitori Houthi in piazza a Sanaa contro i raid

Migliaia di sostenitori Houthi sono scesi in piazza a Sanaa, nello Yemen, per esprimere la loro solidarietà ai palestinesi e protestare contro i raid aerei statunitensi. 

Bankitalia: "Da attacchi nel Mar Rosso rischi a import Italia"

Gli attacchi alle navi nel Mar Rosso rappresentano un rischio per le importazioni italiane. Come si legge in un focus del bollettino economico della Banca d'Italia, il trasporto navale in quelle acque riguarda quasi il 16% delle importazioni italiane di beni in valore. Su questa rotta transita una larga parte degli acquisti di beni dalla Cina (secondo mercato di approvvigionamento del nostro paese dopo la Germania), dalle altre economie dell'Asia orientale e dai paesi del Golfo Persico esportatori di materie prime energetiche. Vi passa poi un terzo delle importazioni italiane nella filiera della moda. 

Rutte a Netanyahu: "Maggiori aiuti a Gaza e ridurre drasticamente violenza"

Il primo ministro olandese Mark Rutte ha esortato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a ridurre “drasticamente” il livello di violenza contro i palestinesi nella guerra con Hamas a Gaza, consentendo l'ingresso di maggiori aiuti nella Striscia.

“Israele deve far entrare molti più beni di prima necessità e molto più rapidamente”, ha detto Rutte nel corso di una telefonata con Netanyahu. “Abbiamo parlato di misure concrete per farlo”.

Rutte

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Israele intercetta un drone lanciato dal Libano

L'Idf ha identificato un veicolo aereo senza pilota nell'area di Acri, nel nord di Israele. Lo scrive il Jerusalem Post, aggiungendo che il drone era entrato in territorio israeliano dal Libano e che è stato intercettato dall'Iron Dome.

Medioriente, ministro Esteri Pakistan: "Non vogliamo l'escalation con l'Iran"

Il Pakistan "non ha interesse né vuole un'escalation" con l'Iran. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Islamabad, Jalil Abbas Jilani, nel corso di un colloquio con il suo omologo turco, Hakan Fidan, incentrato sulle recenti tensioni con l'Iran. Secondo una nota diffusa dal portavoce della diplomazia pakistana, Jilani ha condivisivo con il suo collega il punto di vista di Islamabad e ha affermato che l'operazione 'Marg Bar Sarmachar' del Pakistan è stata mirata "ai campi terroristici all'interno dell'Iran".

Erdogan: "Netanyahu è il nuovo Fuhrer, assetato di sangue compie un genocidio"

Il primo ministro israeliano Benjamin ''Netanyahu è il Fuhrer di oggi'' e la comunità internazionale ''resta a guardare mentre commette il genocidio dei palestinesi'' insieme alla sua ''squadra assetata di sangue e accecata dal rancore''. Parole di fuoco quelle usate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che si rivolge anche a ''coloro che esprimono giudizi sui diritti umani e le libertà hanno chiuso un occhio sui bambini e sulle donne brutalmente uccise negli ultimi 105 giorni'' nella Striscia di Gaza. 

Colloquio con Hamas a Mosca, la Russia chiede il rilascio degli ostaggi

Nel corso di un colloquio svoltosi a Mosca, l'inviato speciale russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, ha chiesto a Musa Abu-Marzouk, membro del Politburo di Hamas, che vengano rilasciati tutti gli ostaggi, compresi tre cittadini russi. Lo fa sapere il ministero degli Esteri russo citato dall'agenzia Ria Novosti. 

Medioriente, Schlein: evitare invio armi Israele, rischio uso per crimini guerra

“Dobbiamo porci la questione di evitare di alimentare questi conflitti, di evitare l'invio di armi e l'esportazione di armi verso i conflitti, verso il conflitto in Medio Oriente, in particolare in questo caso ad Israele. Perché non si può rischiare che le armi vengano utilizzate per commettere quelli che si possano configurare come crimini di guerra”. Così Elly Schlein a seminario a Gubbio. 

Medioriente, tensioni tra l'Amministrazione americana e l'alleato israeliano


Unrwa: a Gaza rischiamo di perdere una generazione

"A Gaza corriamo il rischio di perdere una generazione". E' l'allarme rilanciato dalla Bbc di Phillippe Lazzarini, il commissario generale dell'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite con la responsabilità specifica per i rifugiati palestinesi,  "Ci sono oggi più di mezzo milione di bambini e ragazzi che frequentavano le scuole primarie e secondarie. Come faranno a tornare in aula se non è possibile riportare le persone nelle loro case che sono state completamente distrutte?", si chiede Lazzarini, appena tornato dalla sua quarta visita a Gaza dall'inizio della guerra.  Secondo gli ultimi dati almeno il 60% delle case di Gaza sono state "distrutte o danneggiate". Nove scuole su 10 hanno subito "danni significativi". Colpiti anche ospedali, edifici pubblici e reti elettriche. 

Medioriente, Israele: congedi a riservisti a Gaza, ma saranno richiamati

In un incontro con truppe dislocate a Gaza il capo di stato maggiore israeliano gen. Herzi Halevi ha assicurato che i vertici dell'esercito si rendono conto del fardello ricaduto sui riservisti in seguito a un conflitto che si protrae da oltre tre mesi. ''Noi comprendiamo - ha detto - che fra i riservisti esiste una tensione insita fra il servizio sul campo di battaglia ed il ritorno a casa''. ''Noi stiamo attuando un piano - ha aggiunto - in base al quale una parte delle forze di riserva vengono ora congedate, ben sapendo al tempo stesso che dovremo richiamarle di nuovo''. In un editoriale dedicato alla questione, Haaretz prevede che nei mesi a venire l'onere che ricadrà sui riservisti è destinato a crescere ulteriormente. Il giornale sollecita dunque il governo di Benyamin Netanyahu (che si basa fra l'altro sul sostegno di due partiti ortodossi) ad avviare una coscrizione obbligatoria per i giovani ebrei ortodossi, ''decine di migliaia dei quali - polemizza - stanno nei loro collegi rabbinici senza dare alcun contributo né allo sforzo militare né a quello economico del Paese''. 

Medioriente, relatore speciale Onu: Israele ha violato diritto internazionale a Gaza

La relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi afferma che Israele ha violato il diritto internazionale bombardando la Striscia di Gaza, distruggendo interi quartieri e uccidendo oltre 23.000 palestinesi. “Israele ha fatto una serie di cose che sono in gran parte illegali - ha detto Francesca Albanese in una conferenza stampa a Madrid - Il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato per proteggere le persone che non partecipano ai combattimenti: civili, prigionieri di guerra, malati e feriti". “Ciò significa distinguere tra combattenti e civili - ha aggiunto - e garantire che gli attacchi militari siano proporzionati per evitare danni eccessivi alla popolazione. Invece, quello che è successo sono stati più di 100 giorni di pesanti bombardamenti. Nelle prime due settimane sono state usate 12.000 bombe, ordigni del peso di circa una tonnellata, in zone molto affollate”.

Medioriente, Hamas: 142 morti in 24 ore, sono 24.762 da inizio guerra

Il ministero della Sanità a Gaza, che è gestito da Hamas, ha reso noto che, nelle ultime 24 ore, sono state uccise sotto i bombardamenti israeliani 142 persone e altre 278 sono rimaste ferite nella Striscia. Secondo il ministero, inoltre, dallo scoppio della guerra, sono stati uccisi 24.762 palestinesi e altri 62.108 feriti.

Medioriente, raid Iran su Erbil, Paesi Bassi denunciano uccisione bebè olandese

Un neonato olandese è morto nel raid condotto nei giorni scorsi dall'Iran su Erbil, nel quale - secondo i Guardiani della Rivoluzione - è stato colpito il "quartier generale" del Mossad nel Kurdistan iracheno. Lo ha confermato la ministra degli Esteri dei Paesi Bassi, Hanke Bruins Slot, che ha chiesto "chiarimenti" al suo omologo iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, e ha convocato l'ambasciatore di Teheran. "La morte di questo bambino, che aveva meno di un anno, è devastante", ha affermato Slot, che ha trasmesso le sue condoglianze ai familiari del piccolo, aggiungendo che il governo olandese ha già offerto assistenza consolare in "questo momento difficile". La ministra ha condannato "fortemente" anche l'attacco stesso.

Missione Ue nel Mar Rosso, almeno tre navi contro missili e droni Houthi

La missione che l'Ue sta preparando nell'area del Mar Rosso, per proteggere il traffico mercantile bersagliato dagli Houthi yemeniti, conterà su almeno "tre navi" militari, in grado di attuare il mandato, che sarà quello di abbattere "missili, razzi o droni" lanciati contro le imbarcazioni dirette o provenienti dal Canale di Suez. Lo spiega una fonte diplomatica europea, in vista del Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo a Bruxelles, nel quale i ministri discuteranno anche della missione, oltre che della guerra in Ucraina, del conflitto nella Striscia di Gaza e della situazione in Armenia e Azerbaigian.  
L'idea, conferma la fonte, è quella di "costruire" sulla missione Agenor, che già opera in un'area di operazione centrata sullo stretto di Hormuz, estesa verso nord a tutto il Golfo Persico e verso sud alla zona di Oceano Indiano in corrispondenza delle coste dell'Oman. Come Agenor, cui partecipa già la Norvegia, la missione sarà "aperta" alla partecipazione di Paesi non Ue, interessati a preservare la libertà di navigazione nel Mar Rosso. Lo scopo dell'operazione sarà difensivo: si occuperà prevalentemente di abbattere il "fuoco in arrivo" e non prevede "operazioni a terra". I ministri ne discuteranno sicuramente lunedì, ma non sono previste decisioni definitive.  
L'idea, spiega, è quella di approvare la missione nel Consiglio Affari Esteri del 19 febbraio, ma si vorrebbe anche "accelerare un po'", per lanciarla "il più presto possibile". Le difficoltà di navigazione nel Mar Rosso potrebbero provocare ulteriori tensioni inflazionistiche, tanto che la Commissione, che il prossimo 15 febbraio presenterà le previsioni economiche d'inverno, ha ripetutamente avvertito che la situazione va monitorata con molta attenzione. Lunedì prossimo, comunque, "non penso che i ministri discuteranno su chi sarà il comandante", ma "penso che ci sarà una larga convergenza sulla necessità di avere una missione simile", conclude la fonte.

Al Jazeera: 10 uccisi in raid israeliani a Khan Yunis

È di 10 morti il numero delle vittime dopo i bombardamenti israeliani nella notte nella zona Abasan di Khan Yunis. Secondo l'emittente qatariota al Jazeera ai raid aerei notturni si sono aggiunti i carri armati e i veicoli dell'esercito israeliano che si sono spinti nelle vicinanze dell'ospedale Nasser e dell'ospedale da campo giordano.

Gantz re dei sondaggi a scapito di Netanyahu, 50% contro 31%

Il leader centrista, ora ministro del Gabinetto di guerra, Benny Gantz è l' incontrastato re della scena politica a scapito di Benyamin Netanyahu, secondo un nuovo sondaggio del quotidiano Maariv che gli assegna il 50% dei favore rispetto al 31% del premier. Rilevazione che, tuttavia, assegna una crescita anche al discusso leader di destra radicale, e ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir. Secondo il sondaggio del quotidiano, 'Unità nazionale' partito di Gantz avrebbe, se si votasse oggi, una maggioranza di 39 seggi alla Knesset mentre il Likud di Netanyahu otterrebbe 16 seggi, un divario di più del doppio. 'Potere ebraico' di Ben Gvir salirebbe invece a 9 seggi, il massimo di rappresentanza fino ad oggi. Il leader dell'opposizione Yair Lapid - che è rimasto fuori dal governo di guerra - vedrebbe confermati i 13 seggi del suo partito. Nella divisione per blocchi, l'attuale opposizione - anche se Unità nazionale di Gantz fa parte del governo di emergenza - avrebbe nel complesso 66 seggi alla Knesset contro i 44 della corrente maggioranza, una prevalenza schiacciante.

Fonti: Israele-Palestina in presenza a Consiglio Esteri Ue

I ministri degli Esteri di Israele e Palestina parteciperanno in presenza al Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo a Bruxelles. Lo dicono fonti diplomatiche. L'agenda, al momento, prevede una colazione con il ministro egiziano prima del Consiglio vero e proprio. Poi i 27 si concentreranno sull'Ucraina. Chiuso il capitolo sarà il turno del ministro israeliano. Quindi un pranzo con gli emissari di Arabia Saudita, Giordania e Lega Araba. Infine l'incontro con il rappresentante palestinese.

Il Pakistan terrà una riunione di emergenza dopo attacchi Iran

Il primo ministro pakistano, Anwaar-ul-Haq Kakar, guiderà oggi un consiglio di sicurezza, comprendente i capi dell'esercito e dell'intelligence militare, convocato d'urgenza dopo lo scambio di attacchi con l'Iran. Il capo di stato maggiore dell'esercito e il capo dell'intelligence militare parteciperanno alla riunione, prevista per metà pomeriggio, ha dichiarato un funzionario della sicurezza. Martedì sera, l'Iran ha effettuato un attacco con missili e droni contro un gruppo "terrorista" in territorio pakistano, che ha risposto giovedì mattina colpendo "covi terroristici" in Iran. Secondo le autorità, questi due attacchi hanno ucciso un totale di 11 persone, soprattutto donne e bambini.

Ministro Israele contro Netanyahu: "illusione" sconfitta Hamas

Solo un accordo di cessate il fuoco con Hamas può riportare a casa gli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza e coloro che affermano di poterli liberarec con la pressione militare stanno diffondendo solo "illusioni". Lo sostiene un ministro del Gabinetto di guerra israeliano, Gadi Eisenkot, in una critica diretta al premier Benjamin Netanyahu. Ex capo dell'esercito, il cui figlio è stato ucciso diverse settimane fa mentre combatteva a Gaza, Eisenkot ha dichiarato ieri sera a Channel 12 che "gli ostaggi torneranno vivi solo se ci sarà un accordo, collegato a una pausa significativa nei combattimenti".


Dombrovskis: "Misuriamo impatto economico crisi Mar Rosso, report a fine febbraio"

La Commissione Europea sta "misurando l'impatto economico" della situazione determinata nel Mar Rosso dagli attacchi degli Houthi yemeniti e presenterà un rapporto su questo "a fine febbraio". Lo dice il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis, ospite di Start di Sky Tg 24 da Davos.

Media, ripresi i bombardamenti israeliani nel sud del Libano

Sono ripresi stamani i bombardamenti israeliani nel sud del Libano dopo alcune ore di pausa.   Lo riferiscono media libanesi secondo cui sono state colpite località a ridosso della linea del fronte tra Israele e gli Hezbollah, alleati di Hamas e Iran. Al momento non si hanno notizie di vittime. 

Imprenditori chiedono a Lula di rivedere posizione su Israele

Imprenditori e diverse personalità del Brasile hanno firmato una petizione con cui si respinge il sostegno del governo di Luiz Inacio Lula da Silva alla denuncia avviata dal Sud Africa contro Israele davanti alla Corte internazionale di giustizia con l'accusa di presunto genocidio a Gaza. Nella petizione, indirizzata al capo dello Stato, si sottolinea che "non è opinione generale dei brasiliani" che Israele stia commettendo un genocidio. Sottolineando che il sostegno all'indagine all'Aja può generare una "visione distorta degli eventi, semplificando una realtà complessa", il documento chiede che l'esecutivo riconsideri la sua posizione, adottando un approccio "giusto ed equilibrato".

Spagna, "tregua a Gaza e poi uno Stato palestinese"

Il ministro degli Esteri, Jose Manuel Albares, ha ribadito oggi la necessità di un cessate il fuoco permanente fra Israele e Hamas sulla striscia di Gaza. "Sarebbe un'autentica catastrofe se il conflitto si estendesse...E' necessario un cessate il fuoco e poi uno Stato palestinese realistico e fattibile", ha dichiarato in un post su X, dopo che Israele ha nuovamente respinto le pressioni di Washington e dei paesi arabi per un piano che contempli la possibilità di uno Stato palestinese.   "La speranza di uno Stato palestinese, ha poi aggiunto Albares in un'intervista a RTVE, "è intimamente collegata alla sicurezza di Israele", che ne ha bisogno per "poter vivere in pace e sicurezza". Il capo della diplomazia spagnola ha ricordato che "le mappe sono state tracciate: uno Stato palestinese, con Gaza e Cisgiordania connesse da un corridoio e la sua capitale a Gerusalemme est". 

La Marina militare di Israele colpisce obiettivi Hamas a Gaza

La marina militare israeliana è stata coinvolta ieri in una serie di attacchi contro obiettivi di Hamas a Gaza. Lo ha riferito il portavoce militare. Quelle operazioni sono state coordinate con le forze di terra e con la aviazione. La marina militare opera anche da copertura per le forze di terra impegnate lungo la costa. Intanto l'esercito sta portando avanti le proprie operazioni di ''anti-terrorismo'' anche nel settore centrale della Striscia. Nel nord della Striscia, ha aggiornato il portavoce, ''sono stati uccisi diversi terroristi armati''. 

Gli Houthi promettono un passaggio sicuro a navi russe e cinesi

Gli Houthi promettono un passaggio sicuro per le navi russe e cinesi attraverso il Mar Rosso, dove il gruppo yemenita sostenuto dall'Iran ha effettuato attacchi contro navi commerciali in solidarietà con i palestinesi a Gaza. In un'intervista pubblicata oggi dall'outlet russo Izvestia, ripreso dal Guardian, Mohammed al-Bukhaiti ha insistito che le acque intorno allo Yemen saranno sicure finchè le navi non saranno collegate ad alcuni paesi, in particolare Israele. "Per tutti gli altri paesi, comprese Russia e Cina, le loro spedizioni nella regione non sono minacciate. Inoltre, siamo pronti a garantire il passaggio sicuro delle loro navi nel Mar Rosso, perché la libera navigazione svolge un ruolo significativo per il nostro Paese", ha affermato. 

Guerra Israele - Hamas, proteste a Tel Aviv: in migliaia chiedono cessate il fuoco

Durante le proteste erano presenti anche alcune famiglie dei prigionieri, con molti manifestanti che portavano cartelli con la scritta “La pace inizia con la speranza” e “La pace è l’unica soluzione”. "La gente dice che solo la pace porterà sicurezza a Israele", ha riferito Al Jazeera. LE IMMAGINI

Ex premier israeliano Barak chiede elezioni anticipate

Crescono le critiche nei confronti del governo Netanyahu: l’ex primo ministro israeliano Ehud Barak ha chiesto "elezioni anticipate", spiegando in un articolo pubblicato su Haaretz che "la guerra dura da 15 settimane. Sul campo di battaglia vediamo attestati di coraggio e sacrificio. In Israele vediamo disperazione, la sensazione che, nonostante i risultati dell’esercito israeliano, Hamas non sia stato sconfitto".

Tajani: "Missione in mar Rosso per difesa vigile e forte, non andiamo a fare bella presenza"

"Con la missione in mar Rosso ci sarà una difesa forte vigile e armata.  Non andiamo là per fare bella presenza". Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervistato da Radio24, sul tema delle navi in Mar Rosso, sotto attacco degli Houti. "L'Italia -ha aggiunto- è promotrice della nuova iniziativa sul mar Rosso di cui parlerò lunedì al Consiglio Ue" noi "pensiamo a una missione militare con partecipazione anche di paesi non Ue, penso alla Norvegia, per allargare la competenza di quella che c'è già fino al canale di Suez".

Tajani: "Non può essere Hamas a governare a Gaza"

"La linea che seguiamo da sempre, quella di due popoli, due stati, del G7, dell'Ue. Il 24 e il 25 sarò in Terra Santa per parlare anche con Anp, perché non può essere Hamas a governare quel territorio". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai microfoni di Radio24. 


Tajani: "Pronti a inviare italiani in missione Onu a Gaza"

"Gli oltre 1.000 militari italiani in Libano sono là per una missione dell'Onu. Qualora servisse a Gaza, in una fase di transizione, una missione di pace, noi siamo pronti a inviare i nostri militari con l'Onu come portatori di pace. Non c'è nessuna richiesta americana di allargare la missione libanese al riguardo". Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ai microfoni di Radio24. 

Israele, ucciso a Gaza vice responsabile propaganda Jihad

L'esercito israeliano in un "raid mirato" nel sud della Striscia ha ucciso Wael Abu-Fanounah, un membro anziano della Jihad islamica e vice capo delle operazioni psicologiche di guerra dell'organizzazione. Lo ha detto il portavoce militare sottolineando che Abu-Fanounah "era il responsabile della pubblicazione dei video sugli attacchi con i razzi a Israele così come della creazione e della distribuzione dei documenti sugli ostaggi, diffusi, nell'ambito della guerra psicologica contro l'opinione pubblica israeliana, dalle organizzazioni terroristiche a Gaza". 

Lapid apre a ruolo dell'Anp a Gaza dopo la guerra

Il leader centrista dell'opposizione in Iscraele, Yair Lapid, ha fatto una piccola apertura sul fatto che l'Autorità nazionale palestinese (Anp) di Abu Mazen possa avere un ruolo nel futuro di Gaza alla fine della guerra, a patto che intraprenda una serie di riforme come organizzazione politica. "Se l'Anp avvia una reale riforma sul tema dell'istigazione e della corruzione, il suo apparato civile - ha spiegato Lapid alla tv Kan - può essere usato in alcune sue componenti a Gaza". Lapid ha comunque detto di "non pensare che qualcuno possa credere che uno Stato palestinese sarà istituito a Gaza", una volta finita la guerra. 

Israele, altro soldati morto a Gaza: bilancio sale a 194

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di un altro soldato che nei giorni scorsi era stato ferito in combattimento nel sud di Gaza. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui si tratta di Ori Gerby (20 anni). Il bilancio dei soldati morti dall'avvio dell'operazione di terra è ora di 194. 

Raid israeliano vicino all'ospedale al-Shifa, 7 morti

Un attacco aereo israeliano su un condominio vicino all'ospedale al-Shifa nella città di Gaza ha ucciso sette persone e ne ha ferite molte altre. Lo  riferiscono i media locali.

Proteste a Tel Aviv, in migliaia chiedono il cessate il fuoco

Migliaia di persone si sono riunite a Tel Aviv ieri sera tardi per chiedere il cessate il fuoco a Gaza e la pace con i palestinesi. Le manifestazioni si stanno svolgendo di nuovo in Israele mentre cresce la rabbia nei confronti dell'amministrazione Netanyahu che non è riuscita a liberare i prigionieri nonostante la guerra devastante. Durante le proteste erano presenti anche alcune famiglie dei prigionieri, con molti manifestanti che portavano cartelli con la scritta “La pace inizia con la speranza” e “La pace è l’unica soluzione”. 


Oms, "epatite A e ittero dilagano nella popolazione di Gaza"

Almeno 24 casi di epatite A e migliaia di ittero sono stati rilevati nella Striscia di Gaza, poiché l'accesso all'acqua pulita rimane fortemente limitato. E' l'avvertimento lanciato su X dal capo dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. L’epatite A, un’infezione virale del fegato, è generalmente lieve “ma può occasionalmente causare malattie gravi”, afferma il capo dell’Oms. Sebbene soltanto 24 casi siano stati confermati attraverso i test a causa di mezzi limitati, si ritiene che anche le migliaia di casi di ittero siano collegati all'infezione del fegato, indicando che potrebbe essersi diffusa molto più di quanto mostrano i test. 


Pentagono: "Nuovo attacco Houthi contro nave Usa"

Le forze Houthi hanno lanciato ieri un nuovo attacco missilistico contro una nave di proprietà degli Stati Uniti, dopo che il presidente Joe Biden ha affermato che gli attacchi americani non hanno scoraggiato i militanti nel Mar Rosso. Il Pentagono ha affermato che non sono stati segnalati danni o feriti dopo che gli Houthi hanno lanciato due missili contro la MV Chem Ranger. L'attacco ha fatto seguito al quinto round di raid statunitensi nello Yemen. La Casa Bianca ha affermato che le forze americane “hanno eliminato una serie di missili Houthi” che dovevano essere lanciati contro navi nel Mar Rosso.


al Jazeera: "Oltre 40 morti in ultimi raid Israele a Gaza"

Più di 40 persone sono state uccise dopo l'ultima ondata di attacchi israeliani in tutta la Striscia di Gaza. Lo riferisce al Jazeera, precisando che ventinove corpi senza vita sono stati portati all'ospedale al-Aqsa di Deir el-Balah, mentre altri 12 sono stati portati all'ospedale al-Shifa, appena funzionante, nella città di Gaza. Almeno tre di loro sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City. Le forze israeliane hanno continuato a bombardare Khan Younis e a trasferire rinforzi militari nell'area.

Houthi: "Navi russe e cinesi possono transitare con sicurezza nel Mar Rosso"

Alle navi russe e cinesi che transitano attraverso il Mar Rosso verrà garantito un passaggio sicuro. Lo ha dichiarato in un’intervista un alto funzionario Houthi all’agenzia russa Izvestia, nella quale Mohammed al-Bukhaiti insiste che le acque intorno allo Yemen, che alcune compagnie di navigazione stanno evitando a causa della continua aggressione da parte del gruppo ribelle sostenuto dall’Iran, sono sicure fintanto che le navi non sono collegate a determinati paesi, in particolare a Israele.

“Come per tutti gli altri paesi, comprese Russia e Cina, le loro spedizioni nella regione non sono minacciate”, afferma. “Inoltre, siamo pronti a garantire il passaggio sicuro delle loro navi nel Mar Rosso, perché la libera navigazione gioca un ruolo significativo per il nostro Paese”.

Austin a Gallant: "Passare a operazioni a bassa intensità a Gaza"

Il segretario alla Difesa americana Lloyd Austin ha parlato  con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant "per discutere del passaggio di Israele ad operazioni a bassa intensità a Gaza, della distribuzione dell'assistenza umanitaria a Gaza, dell'instabilità in Cisgiordania e di una serie di questioni di sicurezza regionale". Lo riferisce il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder. Il capo del Pentagono "ha sottolineato la necessità di accelerare l'assistenza umanitaria in tutta Gaza e di proteggere i civili" riconoscendo, inoltre "le preoccupazioni israeliane rispetto al confine con il Libano". 

Ministro Eisenkot: "Servono elezioni in Israele nei prossimi mesi"

"È necessario, entro qualche mese, riportare l'elettore israeliano alle urne e indire elezioni per rinnovare la fiducia, perché in questo momento non c'è fiducia". Lo ha detto il ministro del gabinetto di guerra Gadi Eisenkot in un'intervista al programma investigativo Uvda di Canale 12.   "Come democrazia, lo Stato di Israele deve chiedersi dopo un evento così grave: 'Come possiamo continuare da qui con una leadership che ci ha miseramente deluso?'", continua Eisenkot, del Partito di Unità Nazionale che ha accettato di unirsi al governo di coalizione con Netanyahu, ed il cui figlio è stato ucciso combattendo a Gaza il mese scorso.  Eisenkot è sembrato anche criticare la promessa di Netanyahu di una sconfitta totale di Hamas. 

Portavoce Abbas: "Nessuna stabilità senza Stato palestinese"

"Non ci sarà nessuna sicurezza e stabilità nella regione senza l'istituzione di uno Stato palestinese indipendente, con Gerusalemme Est come capitale nei confini del 1967". Lo ha affermato il portavoce ufficiale del presidente palestinese Mahmoud Abbas, come riferisce l'agenzia di stampa statale Wafa (citata da Al Jazeera). "L'intera regione - ha aggiunto - è sull'orlo di un'eruzione vulcanica a causa delle politiche aggressive perseguite dalle autorità di occupazione israeliane contro il popolo palestinese e i suoi diritti legittimi". La dichiarazione fa seguito alle parole del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha ribadito la sua opposizione allo Stato palestinese in un  discorso sulla guerra a Gaza. 

Usa confermano un nuovo attacco Houthi contro nave

Gli Usa hanno confermato un nuovo attacco dei ribelli Houthi contro una loro nave. "Non ci sono stati né feriti ne' danni", riferisce il comando centrale Centcom. Gli Houthi hanno preso di mira una nave mercantile americana, scrive Centcom su X. L'equipaggio della nave, la Chem Ranger, "ha visto i missili colpire l'acqua vicino alla nave" e "non ci sono notizie di feriti o danni", la nave ha "proseguito la sua rotta".

Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Nel dicembre 2023 il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele" e una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. Il 12 gennaio 2023 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli. L'APPROFONDIMENTO

Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri

Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. I DETTAGLI

Israele Palestina, i motivi storici dietro alla guerra

La guerra lanciata da Hamas contro Tel Aviv ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'ARTICOLO COMPLETO

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