
Lo ha affermato il capo di stato maggiore Herzi Halevi visitando le truppe al confine col Libano al termine di una vasta esercitazione. Usa reinseriscono Houthi in lista terroristi: lo riferiscono funzionari americani in seguito agli attacchi nel Mar Rosso. Il primo ministro israeliano ha dichiarato che, secondo le recenti valutazioni della guerra di Hamas in corso, il conflitto potrebbe continuare fino al prossimo anno
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In risposta agli attacchi nel Mar Rosso, gli Stati Uniti hanno deciso di reinserire gli Houthi nella lista dei 'terroristi globali appositamente designati' (Sdgt). Lo riferiscono due alti funzionari americani. In serata un'altra nave a sud-est del porto di Aden, nello Yemen, ha fatto sapere di essere stata colpita da un drone.
"La probabilità di una guerra in questa zona nei prossimi mesi è più elevata che in passato": lo ha affermato il capo di stato maggiore Herzi Halevi visitando le truppe al confine col Libano al termine di una vasta esercitazione.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che, secondo le recenti valutazioni della guerra di Hamas in corso, il conflitto potrebbe continuare fino al 2025. Le forze di difesa israeliane hanno attaccato con i droni un'area della Cisgiordania vicino al campo di Balata, a Nablus, uccidendo il "leader terrorista" Abdallah Abu Shalal. Secondo l'Idf, stava preparando "un attacco imminente".
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Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri
Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. I DETTAGLI

Medioriente, Cameron ad Amirabdollahian: stop armi a Houthi
"L'Iran deve cessare di fornire armi e intelligence agli Houthi e usare la sua influenza per fermare gli attacchi Houthi nel Mar Rosso. L'Iran deve anche smettere di usare la situazione regionale come copertura per agire in modo sconsiderato e violare la sovranita' altrui. L'ho chiarito al ministro Amirabdollahian". Lo scrive il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, dopo il suo incontro a davos con il suo omologo iraniano Hossein Amirabdollahian.
Hezbollah, cos'è il "super missile russo" lanciato su una base militare di Israele
Il gruppo libanese ha attaccato il centro di osservazione dello Stato ebraico sul monte Meron attraverso il Kornet-EM, un'arma a guida laser probabilmente ricevuta dall'Iran (che a sua volta l'avrebbe ottenuta da Mosca). Ma quella in mano ai militanti sciiti sarebbe una versione potenziata, in grado di colpire obiettivi fino a 10 km di distanza. DI COSA SI TRATTA
Saleh al-Arouri, chi era il numero due di Hamas: su di lui una taglia da 10 milioni
Ritenuto più pericoloso del leader Sinwar, di cui era vice, il 58enne ucciso nel raid israeliano a Beirut era l'anello di congiunzione con Hezbollah e Iran. Nella periferia sud della capitale libanese, dove si era trasferito dal 2018, era solito cambiare più volte nascondiglio. Gli Usa lo avevano inserito nella lista dei "terroristi su scala globale". LEGGI L'ARTICOLO
Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri
Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. I DETTAGLI
Hamas, è caccia ai leader dell’organizzazione all’estero: chi c’è nel mirino di Israele
Lo Stato ebraico ha creato un'unità speciale denominata Nili, composta da uomini della Difesa e del Mossad e autorizzata a operare a livello internazionale per eliminare i capi del movimento palestinese. Il più ricercato è Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza e ritenuto fra i principali responsabili dell'attacco dello scorso 7 ottobre. L'APPROFONDIMENTO
Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Nel dicembre 2023 il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele" e una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. Il 12 gennaio 2023 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli. L'APPROFONDIMENTO

Attacco agli Houthi in Yemen, le possibili conseguenze e il ruolo dell’Iran
I raid aerei guidati da Usa e Gran Bretagna hanno colpito obiettivi strategici dei ribelli, e il presidente Joe Biden non ha escluso altre azioni di questo tipo. Il gruppo armato ha ribadito che continuerà a "prendere di mira le navi israeliane fino alla fine dell'aggressione contro Gaza", con inevitabili ripercussioni sul commercio globale che già a dicembre è diminuito dell’1,3%. Non sono scontate eventuali mosse di Teheran, che vorrebbe migliorare i rapporti con l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. IL PUNTO
Idf, 'incomplete informazioni su dove stanno gli ostaggi'
Le informazioni di cui dispongono le Forze di difesa israeliane sui luoghi in cui si trovano gli ostaggi a Gaza sono incomplete e le Idf "stanno facendo ogni sforzo per costruire un quadro completo di intelligence". Lo ha detto il portavoce delle Forze di difesa, il contrammiraglio Daniel Hagari, secondo cui "stiamo adattando i combattimenti secondo l’intelligence che abbiamo, dobbiamo dire al pubblico che non abbiamo un quadro completo degli ostaggi...c'è uno sforzo continuo per completarlo".
L'attore israeliano di Fauda Idan Amedi gravemente ferito a Gaza
Il musicista e attore, 35 anni, stava combattendo come riservista dell’esercito isralieano nell’enclave palestinese. LEGGI L'ARTICOLO
Media, scontro Netanyahu-Gantz su regole per trattativa ostaggi
Il governo ha recentemente stabilito le regole di base per qualsiasi accordo con Hamas per liberare gli ostaggi tenuti a Gaza, ma il primo ministro Benjamin Netanyahu ha successivamente deciso unilateralmente di inasprirle e questo ha creato un nuovo scontro nel governo. Lo riporta Channel 13, ripreso da Times of Israel. Il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz e l'osservatore Gadi Eisenkot non sono stati informati né consultati in merito al cambiamento delle regole e alcuni ministri avrebbero affrontato con rabbia il premier sulla questione. Secondo i media israeliani, funzionari diplomatici senza nome hanno affermato che il lavoro su un potenziale accordo per liberare gli ostaggi non si è fermato. L'ufficio del Primo Ministro commenta in serata che "il principio che Hamas ha chiesto e che il primo ministro Netanyahu ha rifiutato categoricamente è la richiesta di porre fine alla guerra".
Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu
Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. LEGGI
Israele, nei prossimi mesi più probabilità guerra in Libano
"La probabilità di una guerra in questa zona nei prossimi mesi è più elevata che in passato": lo ha affermato il capo di stato maggiore Herzi Halevi visitando le truppe al confine col Libano al termine di una vasta esercitazione. "Questi addestramenti sono particolarmente importanti, noi ci teniamo pronti a combattere in Libano. Dalla guerra a Gaza abbiamo già tratto diverse conclusioni. Noi in Libano ci fissiamo un obiettivo ben chiaro: consentire il ritorno degli abitanti israeliani nella alta Galilea, in tutte le località del Nord'', che da ottobre sono martellate con insistenza dal fuoco degli Hezbollah.
Tajani, soluzione sono i due Stati
"La soluzione sono i due poopoli e i due Stati. Hamas è contraria? Infatti sono coloro che hanno provocato tutto quello che sta succedendo adesso". Lo afferma a 'Zapping' il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
'L'Iran attacca 2 navi israeliane in risposta a omicidi leader'
L'agenzia di stampa libanese Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah, ripresa da Haaretz, ha riferito che il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc) ha attaccato due navi israeliane il 4 gennaio, in risposta all'assassinio attribuito a Israele di un leader di Hezbollah in Siria e di un leader di Hamas a Beirut. Secondo il rapporto, le navi attaccate sono la Chem Cilicon, colpita nel nord-ovest delle Maldive, e la Pacific Gold, colpita a 200 miglia dall'India.
Israele, scoperto sistema di tunnel nella Striscia di Gaza vicino al valico di Erez
La rete di gallerie, che è stata utilizzata nell'attacco del 7 ottobre, è dotata di impianti elettrici, fognari e porte blindate. “Si divide in vari rami con un'estensione di oltre 4 chilometri, arriva a soli 400 metri dal valico, con una profondità di 50 metri sottoterra", ha fatto sapere l'esercito israeliano. LE IMMAGINI
Mar Rosso, i dubbi (e i rischi) dell'operazione Usa contro gli Houthi
Regole di ingaggio, durata dell'intervento, numero di navi da guerra coinvolte: sono gli aspetti ancora da chiarire, secondo il sito Analisi Difesa, sulla coalizione statunitense nata per combattere gli attacchi del gruppo yemenita alle imbarcazioni occidentali. E non è tutto: ci potrebbe essere un allargamento del conflitto di Gaza. LEGGI
Houthi contro missione navale Ue, "Messaggio negativo"
I ribelli sciiti Houthi ritengono che la proposta di una missione dell'Unione europea nel Mar Rosso porta con sé "un messaggio negativo" e che fornisce sostegno a Israele nella sua "aggressione" ai palestinesi. "Parlare di formare una coalizione navale dei paesi dell'Unione europea nel Mar Rosso è un messaggio negativo, che l'Ue sta lavorando per violare il diritto internazionale e gli accordi sui diritti umani", ha affermato il ministero degli Esteri Houthi in una dichiarazione rilanciata dall'agenzia di stampa Saba che è controllata dai ribelli.
Finita ispezione di Israele, camion con farmaci verso Gaza
L'esercito israeliano ha terminato l'ispezione dei camion dei farmaci al valico di Kerem Shalom e diretti a Gaz. Lo ha riferito Haaretz secondo cui stanno ora proseguendo verso Rafah da dove entreranno nella Striscia.
Israele, 'a Khan Yunis guerra ai leader di Hamas e per ostaggi'
A Khan Yunis, nel sud della Striscia, l'esercito israeliano opera in maniera diversa dal resto della Striscia e "ci saranno sorprese". Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant. Lì - ha spiegato - "operiamo differentemente, in uno sforzo combinato diretto verso la leadership di Hamas e gli ostaggi. Ci saranno sorprese". Gallant ha ribadito che se "Hamas non sarà completamente smantellato, non si potrà essere in grado di vivere in Israele. Combatteremo fino al ritorno degli ostaggi, fino alla sconfitta di Hamas e al suo allontanamento dal governo".
Guerra in Medioriente, rischio escalation dopo gli attacchi dell'Iran: cosa sta succedendo
Si infiamma l'intera regione in seguito ai raid di Teheran in Iraq, contro una presunta sede del Mossad, e in Siria, contro una base dell'Isis. Anche il Pakistan denuncia un attacco sul suo territorio, con la Cina che invita alla calma. L'allargamento del conflitto, partito con l'attacco di Hamas e la risposta di Israele a Gaza, sembra ormai sempre più vicino. COSA SAPPIAMO
Pakistan a Iran, abbiamo diritto di rispondere all'attacco
Il ministro degli esteri pachistano ha detto all'omologo iraniano che Islamabad ha il diritto di rispondere all'attacco dell'Iran. Lo rende noto il ministero degli Esteri del Pakistan, come riporta la Tass, dopo i raid condotti da Teheran nel Baluchistan.
Iran, con stop guerra Gaza finiranno attacchi in regione
"Se il genocidio a Gaza si ferma, questo porterà anche alla fine di altre crisi e attacchi nella regione". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, in un'intervista alla Cnn dal World Economic Forum a Davos, precisando di aver avuto rassicurazioni in tal senso da parte del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.
Famigliari ostaggi Hamas al Capitol, appello per la liberazione
"Vi preghiamo di fare tutto il possibile per riportare a casa i nostri cari, come meritano": e' l'accorato appello lanciato da Yarden Gonen, sorella di uno degli ostaggi detenuti da Hamas, a nome e in presenza dei loro famigliari, invitati oggi a Capitol Hill in occasione dei 100 giorni di prigionia.
Israele, altri 2 soldati morti a Gaza, bilancio sale a 194
L'esercito ha annunciato la morte di altri 2 soldati uccisi in combattimento a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui si tratta di Oriah Goshen (21 anni) e di Anwar Serhan (un druso di 26 anni). Il primo e' morto in un combattimento nel sud della Striscia, ed il secondo in un incidente stradale mentre era in missione. Il bilancio dei soldati uccisi - dall'avvio dell'operazione di terra nella Striscia, alla fine di ottobre - sale così a 194.
Leader Hamas non lasceranno Gaza, 'sarà vittoria o martirio'
I leader di Hamas non lasceranno la Striscia di Gaza volontariamente, in previsione di un aumento del numero dei militari israeliani nell'enclave palestinese. Lo ha detto una fonte di Hamas a Beirut alla Dpa affermando che ''sarà vittoria o martirio''. La Striscia di Gaza è la terra dei palestinesi e di Hamas, ha aggiunto la fonte, affermando che il sangue dei leader del gruppo non vale di più di quello della popolazione.
Eliminare i leader di Hamas nell'enclave palestinese è uno degli obiettivi più importanti della rappresaglia che sta conducendo Israele per l'attacco subito il 7 ottobre. Si ritiene che i leader di Hamas siano per lo più nascosti nella fitta rete di tunnel costruita nella Striscia di Gaza e questo rappresenta una grande sfida per le forze armate israeliane. L'obettivo numero uno è Yehya al-Sinwar, capo di Hamas nella Striscia di Gaza.
Libano, chiesa danneggiata da bombe israeliane nel sud
Una chiesa è stata danneggiata nel sud del Libano da bombe israeliane. Lo riferiscono media libanesi, secondo l'artiglieria israeliana ha colpito l'area nei pressi della chiesa evangelica dell'Annunciazione di Maria ad Alma Shaab, località a maggioranza cristiana a ridosso della linea di demarcazione con Israele. Il luogo di culto cristiano è stato danneggiato, ha confermato ai media locali il sindaco Jean Ghafari, da un colpo di mortaio israeliano che ha colpito in pieno l'abitazione del parroco, accanto alla chiesa. Il 20 novembre scorso, un'altra chiesa nel sud del Libano, quella di San Giorgio a Yarun, località a maggioranza cristiano-ortodossa e molto vicino alla linea di demarcazione tra i due paesi, era stata danneggiata da bombardamenti israeliani.
Houthi a Usa, continueremo attacchi a navi
I ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi hanno fatto sapere che il loro reinserimento nella lista Usa dei gruppi terroristici globali non cambierà la loro posizione. Gli attacchi alle navi nel Mar Rosso continueranno, ha assicurato il portavoce Mohammed Abdulsalam, citato da Reuters.
Onu, il 22 a Consiglio Sicurezza nuove proposte aiuti per Gaza
L'Alto Coordinatore delle Nazioni Unite per gli affari umanitari e la ricostruzione di Gaza Sigrid Kaag, oggi al confine tra Egitto e Striscia di Gaza, ha detto che il Consiglio di Sicurezza esaminerà lunedì prossimo, 22 gennaio, proposte volte ad aumentare e accelerare la fornitura di aiuti ai civili palestinesi, sempre più in sofferenza mentre la stagione entra nel cuore dell'inverno. "Siamo qui - ha detto Kaag, arrivata questa mattina all'aeroporto di Al Arish, nel Nord Sinai, accompagnata da una delegazione - per vedere con i nostri occhi quanto sta facendo l'Egitto, governo, Mezzaluna Rossa, volontari e governatorato del Nord Sinai, per aiutare i civili della Striscia. Servirà - ha aggiunto - ad elaborare proposte per migliorare il sistema di ispezione e trasporto in modo da poter accelerare l'arrivo e aumentare la quantità degli aiuti, da presentare lunedì al Consiglio di sicurezza". Kaag è in Egitto da un paio di giorni. Ieri al Cairo ha incontrato i ministri degli Esteri, della Difesa e della Solidarietà sociale e i vertici della Mezzaluna rossa egiziana.
Mar Rosso, Tajani: "Possibile missione navale Ue con Francia e Germania"
Durante una conferenza stampa il ministro degli Esteri ha parlato della crisi nel Mar Rosso, sottolineando che "serve un'azione non solo militare ma anche diplomatica a tutela delle nostre esportazioni". L'ARTICOLO
Haaretz, 'coloni armati alimentano la tensione in Cisgiordania'
Mentre i responsabili alla sicurezza avvertono che la situazione in Cisgiordania è in crescente ebollizione, Haaretz sostiene oggi che uno degli elementi di destabilizzazione potrebbe anche essere individuato nei 'Battaglioni di difesa regionale', concepiti per affiancare le forze armate nella difesa degli insediamenti. Composti da abitanti residenti in quelle colonie, tutti riservisti con una esperienza militare alle spalle, quei battaglioni sono cresciuti numericamente in seguito ai massacri del 7 ottobre e contano adesso (secondo le stime) 7.000 uomini, con un incremento di 5.500 negli ultimi tre mesi. ''In questo periodo - denuncia il giornale - si sono andati accumulando i casi in cui palestinesi hanno denunciato che coloni inquadrati in quei battaglioni li hanno assaliti o minacciati''. A rendere più allarmante la situazione, secondo il giornale, la circostanza che fra i nuovi membri dei 'Battaglioni di difesa regionale' ci sono anche coloni che non sono stati reclutati dall'esercito. Pur essendo civili a tutti gli effetti, rileva Haaretz, hanno avuto il permesso di armarsi. In questi ultimi mesi, secondo cifre giunte al giornale, questi battaglioni hanno ricevuto 7.000 armi. Successivamente, secondo Haaretz, le frizioni violente fra coloni armati e palestinesi sono cresciute, in particolare nella zona di Hebron e nella valle del Giordano. A novembre le Ong israeliane Yesh Din e Betzelem avevano già denunciato un netto aumento in Cisgiordania delle violenze fra coloni e contadini palestinesi a partire dal 7 ottobre. L'esercito, nota Haaretz, afferma di seguire da vicino il comportamento dei 'Battaglioni di difesa regionale' e di limitare il loro raggio di azione. In alcuni casi di violenza la polizia militare ha anche avviato indagini.
Usa reinseriscono Houthi nella lista gruppi terroristici
In risposta agli attacchi nel Mar Rosso, gli Stati Uniti hanno deciso di reinserire gli Houthi nella lista dei 'terroristi globali appositamente designati' (Sdgt). Lo riferiscono due alti funzionari americani. La designazione entrerà in vigore tra 30 giorni. Designati come gruppo terrorista durante la presidenza di Donald Trump, gli Houthi erano stati rimossi dalla stessa lista da Joe Biden nel 2021 per consentire l'ingresso di aiuti in Yemen. "Questa misura non colpirà la popolazione yemenita e il sostegno umanitario continuerà", hanno sottolineato i funzionari.
Media, Netanyahu ha ordinato a esercito ispezione camion con medicinali
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ordinato all'esercito di ispezionare i camion che consegneranno medicine nella Striscia di Gaza, parte delle quali saranno destinate agli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Lo hanno riferito i media dello Stato ebraico, dopo che ieri il Qatar ha ufficializzato l'accordo per la consegna di farmaci salvavita agli ostaggi e di medicine ed altri aiuti umanitari ai civili palestinesi. Il carico di medicinali è partito oggi da Doha a bordo di due aerei militari del Qatar, diretti alla località egiziana di Al Arish. Da qui i farmaci verranno trasferiti a Gaza.
Gaza senza cellulari né internet da circa 6 giorni
Da circa 6 giorni a Gaza non funzionano i cellulari né internet. Lo denuncia il monitor del web NetBlocks secondo cui si tratta del più lungo periodo di interruzione dall'inizio della guerra. Le aziende palestinesi Paltel e Jawall hanno addossato ai raid di Israele la responsabilità dell'attuale situazione.
Iran, 'in Iraq nessun errore, a Erbil colpiti agenti Mossad'
Il recente attacco dell'Iran a Erbil, in Iraq, "non è stato un errore", ma "era diretto a un luogo in cui erano dislocati elementi del Mossad", il servizio segreto estero di Israele: lo ha dichiarato, parlando dal World Economic Forum di Davos, il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, aggiungendo che Teheran "risponde a ogni mossa di Israele" che minacci la sicurezza nazionale iraniana. "Questi elementi del Mossad avevano condotto operazioni terroristiche in Iran e Israele ha accettato la loro responsabilità. Quindi abbiamo attaccato co precisione i loro posizionamenti usando missili missili guidati di precisione", ha detto poi il capo della diplomazia di Teheran dal palco svizzero.
Dopo critiche Netanyahu ordina ispezioni a camion farmaci
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato alle forze armate (Idf) di ispezionare un carico di medicinali destinato a ostaggi e civili a Gaza, dopo essere finito al centro di polemiche quando Hamas ha rivelato che i camion con gli aiuti sarebbero stati esentati dai controlli, per la prima volta dall'inizio della guerra nella Striscia. E' quanto riportano i media israeliani, precisando che non è chiaro come questa decisione influenzerà l'attuazione dell'intesa, annunciata ieri e frutto della mediazione di Qatar e Francia.
Hezbollah rivendica attacchi contro postazioni israeliane
Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato poco fa una serie di attacchi contro caserme e postazioni militari israeliane in Alta Galilea. Lo riferisce il movimento armato alleato di Iran e Hamas sui suoi canali Telegram. Sono state colpite basi militari israeliane nell'area delle Fattorie di Shebaa (Har Dov per gli israeliani) e nell'area di Metulla, cittadina israeliana di confine. Altri proiettili e razzi sono stati sparati da Hezbollah contro postazioni nemiche nei pressi della collina di Abbad, dove sorge una tomba divisa in due dalla linea di demarcazione tra i due paesi, e nei pressi della base militare israeliana di Biranit, nel settore occidentale della linea di demarcazione, non lontano dalla costa mediterranea.
Israele, camion medicinali per Gaza saranno controllati
Il premier Benyamin Netanyahu - dopo le polemiche sulle ispezioni ai farmaci in arrivo a Gaza dal Qatar - ha ora ordinato all'esercito di effettuare tali controlli. Lo hanno riferito i media. Non si sa se questo cambio di linea potrà in qualche modo ritardare l'ingresso dei medicinali.
Raid russo su Kherson, un morto e 5 feriti
Un morto e cinque feriti è il bilancio dell'attacco russo sferrato sull'oblast di Kherson, nel sud dell'Ucraina, dove sono stati colpiti diversi insediamenti. Lo hanno riferito le autorità regionali di Kherson citate dal Kyiv Independent.
Iran, in Pakistan non abbiamo colpito civili ma solo terroristi
"In territorio pachistano abbiamo affrontato solamente terroristi iraniani" e "nessun civile del Pakistan, Paese amico e fratello, è stato colpito dai missili e dai droni iraniani. E' stato bersagliato il sedicente gruppo Jaish al-Adi, che è un gruppo terrorista iraniano", il quale "ha trovato rifugio in certi luoghi della provincia (pachistana) del Balucistan": lo ha detto il ministro degli Esteri dell'Iran, Hossein Amir-Abdollahian, parlando al Forum economico mondiale (Wef) di Davos, in Svizzera, a proposito dell'incursione nelle guardie di frontiera di Teheran nel territorio del Paese confinante. Abdollahian ha aggiunto che dal territorio pachistano, Haish al-Adi "ha condotto numerose azioni in Iran, in particolare quella nel commissariato di Rask", nel quale, lo scorso dicembre, furono uccise 11 guardie di frontiera iraniane. Il ministro iraniano ha assicurato che il dossier del gruppo terrorista "è stato discusso molte volte con i responsabili pachistani", precisando però che "noi non accetteremo che la nostra sicurezza nazionale sia minacciata e non abbiamo alcuna riserva né esitazione quando sono in gioco i nostri interessi nazionali". Abdollahian non ha commentato la decisione del Pakistan di convocare l'ambasciatore per protestare contro la "violazione ingiustificata del suo spazio aereo".
Onu, 'un quarto della popolazione di Gaza rischia di morire di fame'
Circa un quarto della popolazione della Striscia di Gaza rischia di morire di fame. Lo affermano le Nazioni Unite, lanciando un appello per un maggiore accesso degli aiuti umanitari.
"Tutti i bambini sotto i cinque anni, circa 350mila - ha aggiunto l'Unicef - sono ad alto rischio di grave malnutrizione poiché la carestia continua ad aumentare e un’intera generazione rischia ora di soffrire di arresto della crescita".
Senato Usa boccia proposta Sanders su aiuti condizionati a Israele
Il Senato Usa ha bocciato una risoluzione proposta dall'esponente progressista Bernie Sanders, che avrebbe condizionato gli aiuti ad Israele alla violazione dei diritti umani e delle leggi di guerra a Gaza. La proposta, sulla quale la Casa Bianca ha espresso parere contrario, si basa su una legge di decenni fa in base alla quale il dipartimento di Stato entro 30 giorni deve pubblicare un rapporto per stabilire se il governo israeliano abbia o meno commesso quelle violazioni. "Dobbiamo garantire che gli aiuti statunitensi vengano utilizzati in conformità con i diritti umani e le nostre stesse leggi", ha detto Sanders in un discorso prima del voto. La risoluzione del senatore democratico è stata respinta con 72 voti contrari e comunque 11 favorevoli, segno che all'interno del partito di Joe Biden cìè una spaccatura sempre più profonda sulla situazione in Medio Oriente.
Berlino: "Per il Mar Rosso la nostra Marina è pronta"
Berlino ha confermato di essere "pronta", con fregate della Marina militare tedesca, a partecipare a una missione europea nel Mar Rosso per far fronte agli attacchi degli Houthi che minacciano il traffico commerciale marittimo mondiale. "Gli Stati membri dell'Unione europea stanno attualmente discutendo l'avvio di un'operazione marittima dell'Ue nel Mar Rosso", ha premesso un portavoce del ministero degli Esteri tedesco, Christian Wagner, parlando alla conferenza stampa governativa del mercoledì a Berlino nel rispondere alla domanda su come la Germania potrebbe partecipare alla missione. "Praticamente tutti i rappresentanti del governo federale hanno detto che siamo pronti a dare un contributo e vogliamo farlo. Naturalmente, ora si tratta di definire l'organizzazione specifica del mandato, e questi colloqui sono attualmente in corso a Bruxelles". Un portavoce del ministero della Difesa ha ribadito quanto dichiarato "una settimana fa", ossia che "la Marina è pronta" e che "abbiamo le fregate necessarie, di diverse classi, con la tecnologia appropriata. È vero che bisogna concordare con i partner chi contribuisce con cosa" ma, "se arrivasse l'ordine, saremmo pronti".
Teheran: "La sicurezza del Mar Rosso legata a Gaza"
"La sicurezza del Mar Rosso è legata a ciò che sta accadendo a Gaza, e se ciò che sta accadendo a Gaza non si ferma, perderemo tutti". Lo ha dichiarato al forum di Davos il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, aggiungendo che "l'ingresso degli Stati Uniti nel Mar Rosso interromperà l'accordo tra Yemen e Arabia Saudita". Secondo il capo della diplomazia di Teheran, "fermare la guerra e il genocidio a Gaza porterà a un accordo per mettere fine al conflitto nella regione".
Meshal: "Hamas rifiuta la soluzione a due Stati"
Hamas ''rifiuta la soluzione a due Stati'' perché l'unica ''soluzione è liberarsi dell'occupazione''. Lo ha dichiarato l'ex leader politico di Hamas Khaled Meshal con un messaggio condiviso su Telegram, ribadendo che il gruppo non intende riconoscere il diritto di Israele a esistere.
"L'Occidente afferma che il 7 ottobre ha aperto un orizzonte per la visione politica e da qui ritornano alla soluzione a due Stati. Hamas non accetta il termine 'soluzione a due Stati', che viene respinta'', ha detto Meshal aggiungendo che ''la legittimità dell'altro Paese, dell'entità sionista, è categoricamente respinta".
Egitto per il cessate il fuoco immediato a Gaza e Stato palestinese
Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shukry ha incontrato il suo omologo greco Georgios Gerapetritis e durante una conferenza stampa congiunta ha chiesto "un cessate il fuoco immediato a Gaza, la fornitura di aiuti e la creazione di uno Stato palestinese".
Fonti: "Idf non sapeva di esenzione controlli su medicine"
Le forze armate israeliane (Idf) non avevano idea che la spedizione di medicinali per gli ostaggi e i civili a Gaza dovesse essere esentata dai controlli di sicurezza. Lo hanno riferito fonti militari ai media israeliani, alla luce della polemica scoppiata sul caso. Dopo che uno dei leader di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha riferito su X che i camion con i medicinali arrivati dal Qatar non verranno ispezionati da Israele, il premier Benjamin Netanyahu si è affrettato a prendere le distanze, sostenendo di aver autorizzato l'invio dei farmaci ma che le procedure di sicurezza spettano all'Idf. A smentirlo è stato Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra, ricordandogli che "la responsabilità della decisione e della sua attuazione è politica".
Gantz smentisce Netanyahu: "Nostro l'ok su invio medicinali"
Si aggrava la polemica sulle condizioni dell'accordo per l'invio di medicinali destinati a ostaggi e civili a Gaza: Benny Ganzt, ministro israeliano e membro del gabinetto di guerra, ha indirettamente smentito il premier Benjamin Netanyahu che, in merito alla mancanza di ispezioni di Israele ai camion con gli aiuti, ha scaricato la responsabilità sulle forze armate. "Far arrivare le medicine agli ostaggi è un passo significativo e importante per il quale abbiamo lavorato duramente. La responsabilità della decisione così come la sua attuazione resta a livello politico - solo su di noi", ha scritto Gantz su X.

©Ansa
Guterres: "In tre mesi mai riuscito a parlare con Netanyahu"
In oltre tre mesi di guerra il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres non è mai riuscito a parlare con il premier israeliano Benyamin Netanyahu. A rivelarlo è stato lo stesso segretario generale a Davos, parlando con Al Jazeera: "L'ho chiamato diverse volte ma non mi ha mai richiamato", ha detto. Il portavoce Stephane Dujarric nelle ultime ore ha definito la relazione Onu-Israele "complessa e impegnativa", ma ha assicurato che l'organizzazione internazionale continua a dialogare con i funzionari israeliani per facilitare le operazioni di aiuto umanitario a Gaza.
Teheran: "In Pakistan colpito gruppo terroristico iraniano"
L'Iran ha affermato di aver preso di mira nel suo attacco in Pakistan un "gruppo terroristico iraniano". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Teheran, Hossein Amirabdollahian, presente al forum a Davos.
Fonti: Paesi arabi presenti al Consiglio Esteri Ue
L'Alto rappresentante Josep Borrell ha inviato al Consiglio Affari Esteri dell'Ue di lunedì prossimo alcuni Paesi chiave del Medio Oriente, Palestina e Israele. Al momento - a quanto si apprende - i ministri degli Esteri di Arabia Saudita, Giordania ed Egitto hanno confermato la partecipazione in presenza; sempre in presenza la Lega Araba. In forse Palestina e Israele, che alla meglio potrebbero prendere parte in video conferenza (nel caso di Tel Aviv pare "alquanto improbabile", precisa una fonte bene informata).
Hamas: "Respingiamo la Soluzione a due stati"
Hamas ha confermato che rifiuta "la Soluzione dei due stati". Lo ha detto il leader dell'organizzazione all'estero Khaled Meshal secondo un messaggio diffuso dall'organizzazione su Telegram. " Il nostro popolo palestinese - ha spiegato - chiede liberazione, libertà dall'occupazione e la nascita di uno stato palestinese". Soprattutto dopo il 7 ottobre - ha continuato - la "stragrande maggioranza del popolo palestinese" ha rinnovato il sogno e la speranza di "una Palestina dal mare al fiume e dal nord al sud". Meshal ha poi respinto "i confini del '67" che "praticamente sono un quinto della Palestina" e "non possono essere accettati".
Netanyahu: "Conflitto potrebbe continuare fino al 2025"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che, secondo le recenti valutazioni della guerra di Hamas in corso, il conflitto potrebbe continuare fino al 2025. Lo riferisce il canale N12 citato dal Jerusalem Post. Netanyahu stava parlando con i capi delle autorità delle comunità di confine con Gaza.
Gentiloni: "Da crisi Mar Rosso per ora nessun impatto"
"Al momento non vediamo un impatto sui prezzi" dalla crisi nel Mar Rosso ma "quello che dobbiamo fare è monitorare la situazione vista la sua delicatezza". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni parlando con i cronisti a Strasburgo.
Crosetto: "Rischi da Mar Rosso?Economia Italia più colpita"
"Il problema non è a breve termine, ma se si prolunga", "può avere ripercussioni. Dipende dai tempi e dall'intensità con cui va avanti". Lo ha detto all'ANSA il ministro della Difesa Guido Crosetto in Transatlantico interpellato sulle dichiarazioni del governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta secondo cui "al momento" non si vede "un impatto macro" dalle vicende nel Mar Rosso "ma non possiamo escluderlo". L'economia italiana? "È quella più colpita", risponde Crosetto.
Pakistan richiama suo ambasciatore in Iran dopo attacchi
Il Pakistan ha richiamato il suo ambasciatore a Teheran. Islamabad ha accusato l'Iran di aver effettuato ieri attacchi aerei "illegali" sul suo territorio, uccidendo due bambini e ferendone altri tre. Lo annuncia il governo pachistano in una nota.
Idf: colpiti siti di Hezbollah in Libano
L'esercito israeliano ha effettuato degli attacchi aerei contro dei siti di Hezbollah in Libano. I siti colpiti dai caccia a Houla includevano edifici militari e varie infrastrutture utilizzate dal gruppo terroristico, affermano le Forze di difesa israeliana (Idf) secondo quanto riferisce 'The Times of Israel'.
L'Idf afferma anche che un carro armato ha bombardato un'area ad Ayta ash-Shab, e l'artiglieria ha bombardato un'area a Dhayra, per "rimuovere le minacce". A Marwahin, nel sud del Libano, l'esercito israeliano afferma di aver colpito anche una cellula di Hezbollah.
Un missile anticarro è stato sparato anche contro una postazione dell'esercito al confine.
Tajani: "Nei prossimi giorni sarò in Libano, Israele e Palestina"
"Sarò nei prossimi giorni in missione in Libano, Israele e Palestina". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante la conferenza stampa di presentazione della presidenza italiana del G7 alla Farnesina.
Tajani, Mar Rosso: "Preoccupati per i porti italiani, monitoriamo"
A seguito della crisi nel Mar Rosso il "traffico giornaliero si è ridotto da 400 a 250 navi, è chiaro che alcuni porti italiani come Gioa Tauro, Taranto, Brindisi Trieste e Genova avranno degli effetti negativi. Ne abbiamo parlato ieri con Salvini in Consiglio dei ministri, stiamo monitorando la situazione". Lo dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante la conferenza stampa di presentazione della presidenza italiana del G7 alla Farnesina. "Vedremo cosa sarà necssario fare, per ora facciamo tutto ciò che è necessario ma seguiamo la situazione con attenzione e preoccupazione", ha aggiunto Tajani.
Tajani: "Con Parigi-Berlino sulla missione nel Mar Rosso"
"Nel Mar Rosso stiamo lavorando perché accanto all'operazione Atalanta possa esserci una missione militare europea, l'ipotesi è di allargare quella attiva a Hormuz (la Agenor) per proteggere i traffici commerciali. Lunedì al Consiglio Esteri si discuterà. Potrebbero partecipare anche Paesi extra-Ue". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa. Aggiungendo che "con la Francia e la Germania stiamo formalizzando una proposta da presentare agli altri partner Ue, ma sono ottimista". Tajani ha auspicato che la decisione politica sia presa già lunedì, in modo che la missione "possa essere operativa il prima possibile".

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Comunità ebraiche: "Da Hamas piano di sterminio degli ebrei"
"Il 7 ottobre è cambiato il mondo. Forse non possiamo utilizzare il termine Shoah, ma non possiamo tacere che nelle intenzioni di Hamas (e degli altri paesi collaboratori) vi sia un piano di sterminio del popolo ebraico, ribadito anche nello statuto, che parte da presupposti ideologici del fondamentalismo islamico". Così Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche.
Israele, rifornimenti dal cielo per le truppe nel sud di Gaza
Ancora rifornimenti aviolanciati per i militari israeliani nel sud della Striscia di Gaza. Le forze israeliane (Idf) hanno confermato di aver consegnato così nei giorni scorsi 16 tonnellate di equipaggiamenti alle truppe della 98esima Divisione che opera nell'area di Khan Yunis, riporta il Times of Israel. Sono state fatte arrivare munizioni, carburante, acqua e generi alimentari. Secondo le Idf, riferisce il giornale, è la quinta operazione di questo genere - per un totale di 60 tonnellate di materiale - dall'inizio dell'offensiva di terra nella Striscia di Gaza, scattata dopo il terribile attacco del 7 ottobre in Israele.

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Medioriente, Guterres: "Il mondo sia totalmente impegnato per i due Stati"
Per quanto riguarda la crisi palestinese, "la soluzione dei due Stati è fondamentale e serve un impegno totale da parte della comunità internazionale per questa soluzione". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, intervenendo al World Economic Forum di Davos. "Ci sono milioni di isralieni e di palestinesi e devono vivere insieme. Ciò che sta accandendo a Gaza è orribile, come e' stato orribile quanto accaduto il 7 ottobre scorso", ha aggiunto Guterres.
Blinken: "Paesi arabi pronti a normalizzare con Israele con percorso per stato palestinese"
In Medio Oriente abbiamo davanti "un'equazione diversa" che risponde alle esigenze di sicurezza di Israele, "ora abbiamo qualcosa che non avevamo prima Paesi arabi e musulmani pronti ad avere normalizzazione e integrazione con Israele". Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, intervenendo a Davos, sottolineando che c'e' l'assoluta convinzione di questi Paesi che questo deve coinvolgere un percorso verso lo stato palestinese", senza il quale non si avrebbe l'integrazione e la sicurezza necessaria.
Per questo si deve "avere una forte riforma dell'Autorità palestinese che possa provvedere al proprio popolo" deve essere parte equazione. Se si prende "un approccio regionale e si prende integrazione, sicurezza e stato palestinese, allora la regione si riunisce in modi profondi con cui si risponde alle domande a cui Israele sta cercando di rispondere da anni". E quella che è il "principale elemento di preoccupazione, Iran e i suoi proxies, rimane isolato".
Il segretario di Stato riconosce che questo percorso richiede "decisioni difficili, un'apertura mentale", sottolineando che il governo israeliano deve decidere "quale direzione deve prendere, siamo in un punto di svolta in Medio Oriente e quando si è in un punto di svolta bisogna prendere decisioni difficili".
Tajani: "La riduzione del traffico marittimo nel Mar Rosso ci preoccupa"
"La riduzione del traffico marittimo" nel Mar Rosso a causa degli attacchi degli Houthi "ci preoccupa". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso di una conferenza stampa alla Farnesina per illustrare le priorità della presidenza italiana del G7, sottolineando che nel canale di Suez si è passati dal passaggio di "400 navi al giorno a 250".
Hamas: "Israele non ispezionerà camion con medicine per Gaza"
Israele non farà ispezioni sui camion che portano dentro Gaza le medicine fornite dal Qatar per la popolazione di Gaza e anche per gli ostaggi. Lo ha detto l'esponente di Hamas Moussa Abu Marzuk secondo cui 140 tipi di medicine andranno ai 4 ospedali della Striscia insieme ad "aiuto umanitario e cibo". "Una scatola di medicine per gli ostaggi sarà in cambio - ha sottolineato Abu Marzuk su X - di 1.000 per il popolo palestinese. La fornitura di medicine avverrà attraverso un paese di cui abbiamo fiducia. La Francia si era dichiarata disponibile ma di lei non ci fidiamo. Per questo abbiamo chiesto al Qatar di farlo". Poi ha aggiunto che "Netanyahu sta mentendo di nuovo e inganna il suo popolo, noi siamo quelli che hanno organizzato questo accordo".
Wafa: "Idf ha arrestato 85 palestinesi negli ultimi raid in Cisgiordania"
Le forze israeliane hanno arrestato almeno 85 palestinesi nell’ultima serie di raid in Cisgiordania. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che 40 degli arrestati erano palestinesi della Striscia di Gaza che lavoravano in Cisgiordania.
Quasi 6.000 palestinesi in Cisgiordania sono stati presi in custodia da Israele dal 7ottobre. Secondo i gruppi per i diritti umani, molti di essi sono detenuti per mesi o anni senza accusa, in un sistema di “detenzione amministrativa in violazione del diritto internazionale".
Blinken: "Situazione a Gaza straziante, mi spezza il cuore"
"Quello che vediamo a Gaza è straziante. La sofferenza che si vede mi spezza il cuore. La domanda è cosa possiamo fare. Da parte nostra c'è l'impegno per far arrivare aiuti umanitari e per minimizzare il numero di morti e feriti". Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, intervenendo al World Economic Forum a Davos.
Guterres: "Ribadisco appello per cessate il fuoco immediato"
"Ribadisco il mio appello per un cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza e per un processo che porti a una pace duratura per israeliani e palestinesi, sulla base di una soluzione a due Stati. Questo è l'unico modo per arginare la sofferenza ed evitare una ricaduta che potrebbe mandare in fiamme l'intera regione". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, intervenendo al World Economic Forum.

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Iran: "Il mondo si aspetta che l'Aja condanni Israele"
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha affermato che il mondo si aspetta che la Corte internazionale di giustizia dell'Aja condanni Israele. "Questa conferenza e l'umanità in generale si aspettano che la Corte internazionale di Giustizia emetta un verdetto giusto per condannare i crimini contro il popolo della Palestina e le violazioni dei diritti umani da parte del regime sionista", ha affermato Raisi, come riporta il ministero degli Esteri iraniano durante una conferenza a Teheran, intitolata "Tempesta al-Aqsa e il risveglio della coscienza umana", a cui hanno partecipato predicatori islamici provenienti da vari Paesi nel mondo.
Unicef: "Niente scuola per 625mila bambini nella Striscia di Gaza"
"Con l'inizio del secondo semestre, si prevede che circa 700.000 bambini torneranno a scuola in Cisgiordania. Nel frattempo, 625.000 bambini nella Striscia di Gaza non possono accedere all'istruzione a causa dell'escalation in corso. Ogni ragazza e ragazzo dovrebbe avere l'opportunità di imparare in sicurezza". Lo afferma l'Unicef.
Scontri a Tulkarem, 4 uccisi da un drone israeliano
Quattro palestinesi sono stati colpiti a morte oggi dall'attacco di un drone israeliano durante scontri verificatisi nel rione Tammam di Tulkarem, in Cisgiordania. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Maan. Fonti militari, citate dalla radio pubblica Kan, aggiungono che i quattro facevano parte di un cellula che aveva lanciato ordigni contro militari in missione. La stessa emittente ha aggiunto che l'ingresso delle truppe in città è stato preceduto da grandi ruspe militari che hanno fatto esplodere una decina di ordigni nascosti sotto l'asfalto di un strada di accesso alla città.
Attacco israeliano a Nablus, salito a 5 il bilancio dei morti
E' salito a cinque il numero dei palestinesi uccisi oggi a Nablus, in Cisgiordania, nel corso di una vasta operazione condotta dall'esercito israeliano. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Maan. Israele ha affermato che l'obiettivo di quella incursione era l'eliminazione di Abdullah Abu Shalal, il capo di una cellula che secondo informazioni di intelligence stava progettando nuovi attentati per l'immediato. Maan scrive di lui che era affiliato alle Brigate dei martiri di al-Aqsa, una fazione armata vicina ad al-Fatah. Ad agosto, aggiunge, la sua abitazione era già stata distrutta dall'esercito per indurlo ad arrendersi. Maan precisa inoltre che oggi a Nablus le forze israeliane hanno compiuto incursioni simultanee in entrambi i suoi campi profughi, Balata e Askar.
Hezbollah annuncia nuovo "martire", sono 162 da inizio guerra
Un nuovo combattente di Hezbollah è stato ucciso da Israele, secondo quanto riferito dallo stesso movimento armato libanese alleato di Iran e Hamas. Secondo il conteggio dei media libanesi, basato sui comunicati di Hezbollah, sono 162 i miliziani del Partito di Dio uccisi in guerra con Israele dall'8 ottobre a oggi.
In Egitto l'aereo del Qatar con farmaci per ostaggi a Gaza
Un aereo con medicinali, cibo e coperte destinati agli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas è arrivato all'aeroporto egiziano di Al Arish, in base all'accordo stretto ieri sera tra Israele e Hamas con la mediazione del Qatar. Appena saranno finite le operazioni di scarico gli aiuti saranno affidati alla Mezzaluna Rossa che li trasporterà al valico di Rafah e da lì nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito all'agenzia Ansa alcune fonti aeroportuali.
Media Libano, nuovi raid israeliani nel sud
Le forze armate israeliane hanno condotto stamani nuovi raid nel sud del Libano, come riferiscono media libanesi senza menzionare vittime tra i civili. Secondo le notizie confermate da testimoni oculari sul posto, un drone israeliano ha colpito Khallet Adas, località nel settore occidentale della Linea Blu. Israele ha inoltre sparato con colpi di artiglieria contro Tayr Harfa, Dhahia, Jibbin e Shihine, sempre nel settore occidentale della linea di demarcazione tra i due Paesi. Nella stessa area, vicino a Marwahin un razzo israeliano ha danneggiato alcune abitazioni. Mentre nel settore centrale, ad Aita Shaab, un drone israeliano ha sparato un missile che ha distrutto un'abitazione nei pressi di una moschea.
Usa: "La Corea del Nord addestra e fornisce armi ad Hamas, Hezbollah e Houthi"
Nel corso della guerra a Gaza l'Idf ha recuperato nella Striscia grandi quantità di armi che sarebbero state prodotte in Corea del Nord. Lo scrive il Jerusalem Post citando il Servizio di intelligence nazionale sudcoreano. Da quando queste armi sono state sequestrate, sono state pubblicate nuove informazioni che rivelano l'attuale e storica relazione tra la Corea del Nord e Hamas, così come con altre organizzazioni terroristiche, tra cui Hezbollah, Jihad islamica, Siria e Houthi, secondo uno studio condotto dallo Stimson Research Institute.
La Korea Central News Agency della Corea del Nord ha definito le accuse secondo cui avrebbe armato Hamas “una voce infondata e falsa” e ha accusato gli Stati Uniti di aver creato una cospirazione per sviare la propria complicità nella guerra.
Atterrati nel Sinai aerei militari Qatar con medicinali per gli ostaggi
Due aerei militari qatarini con a bordo un carico di medicinali destinato agli ostaggi a Gaza sono atterrati ad el-Arish, nel Sinai egiziano. A riferirne sono i media locali: i medicinali verranno poi trasferiti nella Striscia di Gaza. Il Qatar aveva annunciato ieri di aver mediato un'intesa tra Israele e Hamas in base alla quale medicine ed altri aiuti umanitari verranno distribuiti ai civili nella Striscia di Gaza, nelle aree più colpite e vulnerabili, in cambio di medicine necessarie per gli israeliani prigionieri a Gaza.
Isw: "La Resistenza Islamica in Iraq – una coalizione di milizie irachene appoggiate dall’Iran – ha affermato di aver condotto un attacco missilistico da crociera a lungo raggio contro Israele"
Hamas: "Bilancio dei morti nella Striscia salito a 24.448"
Secondo il ministero della Sanità di Gaza, governato da Hamas, il bilancio dei morti nella Striscia è salito a 24.448 dall'inizio della guerra con Israele.
Il Papa: "Non aumentare le tensioni in Medio Oriente"
Bisogna evitare "ogni passo che aumenti la tensione in Medio Oriente e negli altri scenari di guerra". Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza generale.

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Idf: "Ucciso ufficiale del controspionaggio di Hamas"
L'esercito israeliano ha reso noto di aver ucciso un ufficiale del controspionaggio di Hamas durante un attacco a Gaza. Il presunto membro di Hamas è Bilel Nofal e secondo l'Idf è il responsabile del gruppo islamico degli interrogatori di sospette spie nel sud di Gaza.
Oltre a Nofal, l'esercito ha riferito di aver ucciso altri cinque combattenti palestinesi a Gaza: tre in raid aerei a Khan Younis e due alla periferia del quartiere di Sheikh Ejalin, nel sud della città di Gaza.
Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, gli attacchi militari israeliani notturni nel centro e nel sud di Gaza hanno ucciso anche più di una dozzina di civili palestinesi, tra cui donne e bambini.
Sullivan: "Nel Mar Rosso difendiamo libertà di navigazione, non vogliamo un conflitto regionale"
Gli Stati Uniti insieme al Regno Unito, e il sostegno di altri alleati, hanno condotto i raid nello Yemen per difendere "la libertà di navigazione messa sotto attacco e presa in ostaggio" dalle azioni degli Houthi. E' quanto ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, intervenendo ieri sera a Davos, sottolineando che l'azione è stata determinata per rispondere "ad una sfida al commercio globale".
"Non vogliamo un conflitto regionale, lungi da questo", ha poi aggiunto, sottolineando l'impegno degli Stati Uniti per cercare le condizioni per una de escalation. "Ci continuiamo a riservare il diritto di prendere altre azioni", ha poi aggiunto, riferendosi alla continuazione degli attacchi da parte degli Houthi di imbarcazioni di compagnie e Paesi "che non hanno niente a che vedere con la crisi".
Sullivan ha sottolineato come vi sia un'ampia coalizione a sostegno dell'azione degli Usa, e la volontà di Washington di lavorare per risolvere questa crisi con Paesi che sono alleati ma anche con "Paesi che con lo sono", facendo riferimento "ad un ampio numero di Paesi che hanno influenze a Teheran ed altre capitali del Medio Oriente", che dovrebbero "mostrare che l'intero mondo rifiuta l'idea che un gruppo come gli Houthi possa" dirottare il commercio mondiale come stanno facendo.
Ambasciatore dell'Iran all'Onu: "Attacchi antiterrorismo in Iraq e Siria nel rispetto degli obblighi internazionali"
Le operazioni antiterrorismo della Repubblica islamica in Iraq e Siria sono state compiute nel pieno rispetto degli obblighi internazionali dell'Iran e si sono rese necessarie nel quadro della lotta al terrorismo. A dichiararlo è stato l'ambasciatore iraniano e rappresentante permanente presso le Nazioni Unite, Amir Saeid Iravani, che ha scritto lettere ad Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite e all'ambasciatore di Francia all'Onu, che detiene la presidenza di turno del Consiglio di sicurezza.
"Desidero informarvi che la Repubblica islamica, una delle principali vittime del terrorismo, ha condotto operazioni antiterroristiche per difendersi basandosi sulle leggi internazionali e sulla Carta delle Nazioni Unite. Questa operazione includeva attacchi a basi e strutture di gruppi terroristici con sede in Siria e Iraq”, ha affermato Iravani nelle sue lettere. L'ambasciatore iraniano, citato dall'Irna, ha anche scritto che l'operazione antiterrorismo iraniana è stata una risposta ai recenti attacchi a Kerman, che hanno provocato la morte di oltre 90 civili innocenti, inclusi bambini e donne, e il ferimento di molti altri. "Fortunatamente gli attentati terroristici di Kerman sono stati fortemente e unanimemente condannati dai membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite".
Mezzaluna Rossa: "Forze israeliane hanno sparato contro un'ambulanza"
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha confermato precedenti rapporti secondo cui le forze israeliane hanno sparato a una delle sue ambulanze mentre tentava di salvare le persone prese di mira nella loro auto da un drone israeliano nel campo profughi di Balata vicino a Nablus. Lo scrive al Jazeera.
In un post su X, la Mezzaluna Rossa ha condiviso ulteriori filmati del raid, nei quali si vedono diversi veicoli blindati dell'Idf bloccare la strada che porta all'auto in fiamme.
Von der Leyen: "Il terrore Houthi taglia il commercio globale"
"Un anno globale di elezioni è appena iniziato. E' l'ora della democrazia, anche qui in Europa. Ma il mondo intorno a noi continua a ruotare. Due guerre sanguinose continuano a infuriare appena fuori dai nostri confini. La sofferenza umana è immensa. E le onde d'urto si fanno sentire ben oltre l'Ucraina e Gaza". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Parlamento europeo. "Dopo la crisi energetica e alimentare scatenata dalla Russia, il commercio globale viene ora interrotto dal terrore Houthi nel Mar Rosso. Il nostro mondo è in un'era di conflitto e confronto. Di frammentazione e paura. E questo momento richiede attenzione e responsabilità all'interno della nostra Unione. Solo insieme possiamo affrontare le gravi sfide che abbiamo di fronte. La più grande lezione di questi quattro anni è che quando siamo uniti, l'Europa è forte", ha aggiunto.
Onu, aiuti bloccati: telecomunicazioni interrotte a Gaza
Le missioni Onu di aiuti umanitari per Gaza sono ritardate o bloccate da Israele, e nella Striscia le telecomunicazioni sono interrotte da 4 giorni. Lo denunciano le Nazioni Unite, precisando che solo 7 delle 29 missioni organizzate dall'inizio dell'anno sono riuscite ad arrivare a compimento. Il rapporto quotidiano dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari rileva che la percentuale di missioni completate, pari al 24%, è di molto inferiore al periodo precedente: da ottobre a dicembre è stato possibile realizzare l'86% delle missioni pianificate nel nord di Gaza nonostante il conflitto. Quanto al black out dei servizi internet e telefonici per 4 giorni, priva la popolazione della Striscia di un accesso vitale alle informazioni e rappresenta un ulteriore ostacolo alla risposta umanitaria.

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Pakistan, gruppo sunnita conferma attacco Iran e la morte di due bimbi
Il gruppo terroristico sunnita e anti-Teheran, Yeish al Adl, ha confermato che le sue strutture sono state oggetto di bombardamenti con missili e droni sul suolo pakistano da parte delle forze armate iraniane. "L'organizzazione Yeish al Adl riferisce che il gruppo terroristico Guardia rivoluzionaria ha attaccato le case di alcuni dei nostri combattenti sulle montagne del Belucistan con droni e missili suicidi", ha scritto il gruppo in un comunicato ripreso dai media iraniani.
Secondo il gruppo sunnita, l'esercito iraniano ha attaccato con "sei droni suicidi e diversi missili le case dove vivono i figli e le mogli dei membri dell'organizzazione" e ha distrutto due abitazioni. "In questo attacco criminale sono morti due bambini e sono rimaste ferite due donne e un'adolescente", ha detto il gruppo. Yeish al Adl ha affermato che questi attacchi "rafforzano la determinazione" dell'organizzazione a detronizzare le autorità iraniane dal "loro palazzo dell'oppressione".
La Cina chiede moderazione a Iran e Pakistan su attacco aereo
La Cina ha invitato Iran e Pakistan ad "esercitazione moderazione" dopo che Islamabad ha accusato Teheran di aver "violato ingiustificatamente il suo spazio aereo" e di aver effettuato attacchi aerei "illegali" sul suo territorio, uccidendo due bambini e ferendone altri tre. E' quanto ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, nel corso del briefing quotidiano.
Israele: "Altri 2 soldati morti a Gaza, bilancio sale a 192"
L'esercito ha annunciato la morte di altri 2 soldati riservisti uccisi in combattimento a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui si tratta di Zechariah Pesach Haber (32 anni) e Yair Katz (34). Il bilancio dei soldati uccisi - dall'avvio dell'operazione di terra nella Striscia - sale così a 192.
Islamabad: "Attacco dell'Iran è violazione non provocata dello spazio aereo"
Il Pakistan ha condannato fermamente l'attacco aereo iraniano all’interno dei suoi confini che ha ucciso due bambini, definendolo una “violazione non provocata del suo spazio aereo” e avvertendo di ritorsioni. L'Iran ha riferito all’agenzia di stampa filo governativa Tasnim di aver utilizzato "attacchi con missili di precisione e droni" per distruggere due roccaforti del gruppo militante sunnita Jaish al-Adl, noto in Iran come Jaish al-Dhulm, nell'area di Koh-e-Sabz, nella provincia del Balochistan sud-occidentale.
L'attacco ha ucciso "due bambini innocenti", ha affermato il ministero degli Esteri pakistano e ha avvertito l'Iran di "gravi conseguenze. È ancora più preoccupante che questo atto illegale abbia avuto luogo nonostante l'esistenza di diversi canali di comunicazione tra Pakistan e Iran".-
Israele: "Uccisi 3 a Nablus, tra cui il capo cellula terrore"
L'esercito israeliano e lo Shin Bet (Sicurezza interna) hanno confermato di aver condotto un attacco con i droni uccidendo a bordo di un auto nel campo profughi di Balata, a Nablus in Cisgiordania, tre uomini tra cui Abdallah Abu Shalal ritenuto capo di una cellula che si apprestava a compiere un attentato in Israele. Secondo le stesse fonti, Ab Shalal era responsabili di diversi recenti attacchi e tra questi quello uno recente in un quartiere di Gerusalemme. L'esercito ha poi spiegato che Abu Shalal aveva ricevuto "finanziamenti e istruzioni dall'Iran e dal altri gruppi terroristici di Gaza.
Forze di Israele, eliminato agente di Hamas responsabile degli interrogatori
Bilal Nofal, agente di Hamas considerato il responsabile degli interrogatori dei sospettati di spionaggio, è stato ucciso dalle forze israeliane in un attacco sul sud di Gaza. Lo scrivono su Telegram le stesse IDF. "Durante l'attività operativa congiunta dell'IDF e dell'ISA, un aereo dell'IAF ha eliminato Bilal Nofal, responsabile dell'interrogatorio di individui sospettati di svolgere attività di spionaggio contro l'organizzazione terroristica nel sud della Striscia di Gaza. Nofal ha svolto un ruolo nel progresso dei processi di ricerca e sviluppo di Hamas. La sua eliminazione ha un impatto significativo sulla capacita' dell'organizzazione terroristica di sviluppare e migliorare le proprie capacità", si legge sul profilo Telegram di IDF. Inoltre, dopo l'attacco missilistico di ieri sulla città di Netivot, i militari israeliani "hanno individuato il punto di lancio da cui sono stati lanciati i razzi all'interno della Striscia di Gaza e lo hanno distrutto". Ancora, "a Khan Yunis, le truppe dell'IDF hanno identificato tre terroristi che fuggivano in un edificio dopo aver sparato colpi di mortaio"; gli uomini sono stati colpiti e uccisi da un elicottero; altri due terroristi sono stati identificati e uccisi "nella periferia di Sheikh Ijlin, nel centro di Gaza", proseguono gli IDF.
Guerra Medioriente, l'Iran bombarda basi Mossad e Isis in Iraq e Siria. VIDEO
Idf, uccisi due riservisti durante gli scontri nella Striscia di Gaza
Le Forze di Difesa israeliane hanno annunciato la morte di due riservisti uccisi ieri durante gli scontri nella Striscia di Gaza. Il bilancio dei militari morti nel corso dell'offensiva di terra contro Hamas sale a 192. I due riservisti sono stati uccisi nel nord di Gaza. Altri due riservisti sono rimasti gravemente feriti, uno durante gli scontri nella parte nord di Gaza, l'altro in una zona di confine. A riferirne è il Times of Israel.
L'Iran all'Onu difende gli attacchi contro le "basi di terroristi"
L'ambasciatore iraniano all'Onu Saeed Iravani ha difeso i recenti attacchi contro gli "elementi del Mossad" nella vicina città irachena di Erbil e contro le "basi dei terroristi, compreso l'Isis" a Idlib in Siria. Ieri sera l'Iran ha anche lanciato attacchi missilistici e droni sul vicino Pakistan, che confina con la provincia sud-orientale del Sistan-Baluchestan, annunciando di aver demolito due basi del gruppo separatista sunnita Jaysh al-Adl. In una lettera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Iravani ha affermato che le operazioni in Iraq e Siria sono state condotte in linea con il "diritto intrinseco dell'Iran all'autodifesa e alla salvaguardia della sua sovranità e sicurezza nazionale, ai sensi del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite".
Idf: "Ucciso Abu Shalal, leader del terrorismo in Cisgiordania"
Le forze di difesa israeliane hanno attaccato con i droni un'area della Cisgiordania vicino al campo di Balata, a Nablus, uccidendo il "leader terrorista" Abdallah Abu Shalal. Secondo l'Idf, stava preparando "un attacco imminente".
Hamas, 81 morti in attacchi notturni su Gaza
Sono 81 le vittime degli attacchi aerei notturni di Israele su Gaza: lo riferisce il ministro della salute della Striscia, gestita da Hamas, secondo quanto riporta la stampa israeliana. Gli attacchi hanno colpito anche la città di Khan Yunis, nel sud dell'area. Al momento, il bilancio non è stato confermato dall'esercito di Israele.
Tre palestinesi uccisi in raid droni in Cisgiordania, l'Idf: "Colpito leader terrorista"
Tre palestinesi sono stati uccisi da un attacco sferrato dai droni israeliani vicino al campo di Balata, presso Nablus, nel nord della Cisgiordania. I tre viaggiavano a bordo di un veicolo quando sono stati colpiti, stando a quanto riporta l'agenzia palestinese Wafa citata da Times of Israel. Sull'attacco, le Forze di difesa israeliane hanno rilasciato una dichiarazione annunciando che una delle persone uccise era un leader terroristico in Cisgiordania che preparava un attacco giudicato imminente.
Si tratterebbe di Abdallah Abu Shalal, ucciso - riporta Idf citato dal Times of Israel - in un'operazione congiunta dell'esercito e del servizio di sicurezza Shin Bet. Dopo l'attacco alla cellula terroristica - riferisce poi - nell'auto sono state trovate armi. Le altre persone presenti nel veicolo non sono state identificate. L'IDF ha pubblicato il video dell'attacco dei droni.
L'agenzia palestinese, citando fonti delle forze di sicurezza, afferma che l'attacco ha avuto luogo durante un raid delle Forze di difesa israeliane nel campo vicino a Nablus. I soldati dell'IDF - denuncia - hanno inizialmente impedito alle squadre mediche palestinesi di raggiungere la scena dell'attacco.
Idf: "Smantellato un tunnel di Hamas sotto Salah al-Din Road che collegava Gaza settentrionale e meridionale"
Mar Rosso, l'operatore giapponese Nippon Yusen sospende rotte
La società giapponese di spedizioni Nippon Yusen ha annunciato di aver sospeso le rotte attraverso il Mar Rosso, a fronte degli attacchi compiuti dagli Huthi alle navi nel tratto considerato vitale nel Mar Rosso. Lo ha dichiarato un portavoce dell'azienda, nota anche come Nyk Line, all'agenzia Afp, aggiungendo che la decisione è stata presa per "garantire la sicurezza dei propri equipaggi". Secondo gli analisti, dopo i bombardamenti di numerosi obiettivi nello Yemen effettuati dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, sono aumentati i timori di un allargamento del conflitto in corso tra Israele e il movimento militante Hamas nella regione, compromettendo la navigazione in una delle principali rotte commerciali marittime del mondo. In novembre gli Houthi avevano sequestrato un mercantile di un imprenditore israeliano gestito da Nippon Yusen, per poi dirottarlo sulla costa dello Yemen. Ad oggi l'operatore non ha ricevuto informazioni sulla nave, né sull'equipaggio composto da 25 persone, ha detto il portavoce.
Gaza, Guterres. rischio che escalation coinvolga Libano
Non possiamo rischiare di vedere in Libano ciò che stiamo vedendo accadere nella Striscia di Gaza: è l'avvertimento del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. "Più a lungo continua il conflitto a Gaza, maggiore è il rischio di escalation ed errori di calcolo. Non possiamo vedere in Libano ciò che vediamo a Gaza. E non possiamo permettere che ciò che sta accadendo a Gaza continui", ha scritto ieri sera Guterres in un post sul suo account X.
Gaza: morti altri due soldati Israele, bilancio sale a 191
L'esercito israeliano comunica che altri due soldati sono morti nei combattimenti all'interno della Striscia di Gaza, portando a 191 il bilancio delle vittime militari dall'inizio dell'invasione di terra. In un comunicato citato dai media locali, le Forze di difesa israeliane (Idf) specificano che i due soldati rimasti uccisi erano due maggiori di 32 e 34 anni impegnati in operazioni nel nord di Gaza.
Mar Rosso, i dubbi (e i rischi) dell'operazione Usa contro gli Houthi
Regole di ingaggio, durata dell'intervento, numero di navi da guerra coinvolte: sono gli aspetti ancora da chiarire, secondo il sito Analisi Difesa, sulla coalizione statunitense nata per combattere gli attacchi del gruppo yemenita alle imbarcazioni occidentali. E non è tutto: ci potrebbe essere un allargamento del conflitto di Gaza. LEGGI