Esplora tutte le offerte Sky

Guerra Medioriente, Hamas diffonde video con i corpi di due ostaggi

©Ansa
Medioriente, Hamas: morti per bombe israeliane due ostaggi
NEWS
Medioriente, Hamas: morti per bombe israeliane due ostaggi
00:02:31 min

Sono morti Yossi Sharabi e Itay Svirsky, due dei tre ostaggi del video diffuso da Hamas ieri sera. Secondo il gruppo estremista sarebbero stati uccisi da bombe israeliane ma Tel Aviv smentisce. Mercantile di proprietà degli Stati Uniti colpito in attacco Houthi al largo dello Yemen: non ci sono feriti. Un'esplosione anche vicino all'aeroporto Hodeidah in Yemen. Hamas rivendica gli attacchi terroristici in Israele di oggi: un morto e 17 feriti a Raanana

in evidenza

E' un mercantile di proprietà degli Stati Uniti la nave colpita oggi da un missile al largo delle coste dello Yemen. Lo ha riferito una compagnia britannica specializzate in rischi marittimi. Secondo quanto riportato dal Comando Usa non ci sono feriti. Un'esplosione è stata sentita anche nei pressi dell'aeroporto yemenita di Hodeidah.

Hamas ha fatto sapere che due dei tre ostaggi israeliani, apparsi ieri nel video diffuso dal gruppo, sono "morti sotto le bombe dell'esercito israeliano". Tel Aviv smentisce. Hamas ha rivendicato l'attentato di oggi nel centro di Israele, a Ra'anana, in cui è rimasta uccisa una donna, definendola "un'operazione di guerriglia e una risposta naturale ai massacri dell'occupazione contro il popolo palestinese". In totale, secondo i media, i feriti sarebbero circa 17. Due palestinesi, ritenuti presunti responsabili degli attacchi, sono già stati arrestati.

Al Jazeera afferma che le forze israeliane hanno preso d'assalto il campus dell'Università nazionale An-Najah a Nablus, in Cisgiordania, arrestando almeno 25 studenti che stavano organizzando un sit-in di protesta. 


Gli approfondimenti:


Per ricevere le notizie di Sky TG24:

  • La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
  • Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
  • Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)

Il liveblog termina qui

Per tutti gli aggiornamenti segui il nuovo live di martedì 16 gennaio

Mar Rosso, i dubbi (e i rischi) dell'operazione Usa contro gli Houthi

Regole di ingaggio, durata dell'intervento, numero di navi da guerra coinvolte: sono gli aspetti ancora da chiarire, secondo il sito Analisi Difesa, sulla coalizione statunitense nata per combattere gli attacchi del gruppo yemenita alle imbarcazioni occidentali. E non è tutto: ci potrebbe essere un allargamento del conflitto di Gaza. LEGGI


Israele, scoperto sistema di tunnel nella Striscia di Gaza vicino al valico di Erez

La rete di gallerie, che è stata utilizzata nell'attacco del 7 ottobre, è dotata di impianti elettrici, fognari e porte blindate. “Si divide in vari rami con un'estensione di oltre 4 chilometri, arriva a soli 400 metri dal valico, con una profondità di 50 metri sottoterra", ha fatto sapere l'esercito israeliano. LE IMMAGINI


Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra

Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. LEGGI


L'attore israeliano di Fauda Idan Amedi gravemente ferito a Gaza

Il musicista e attore, 35 anni, stava combattendo come riservista dell’esercito isralieano nell’enclave palestinese. LEGGI L'ARTICOLO


Attacco aereo di Israele nel sud del Libano

Le Forze armate israeliane affermano di aver effettuato un attacco aereo su un sito Hezbollah nel sud del Libano, in risposta agli attacchi del gruppo terroristico al confine oggi. Il sito colpito da un aereo da caccia a Maroun el-Ras è descritto dall'IDF come "infrastruttura operativa" appartenente a Hezbollah.

Attacco agli Houthi in Yemen, le possibili conseguenze e il ruolo dell’Iran

I raid aerei guidati da Usa e Gran Bretagna hanno colpito obiettivi strategici dei ribelli, e il presidente Joe Biden non ha escluso altre azioni di questo tipo. Il gruppo armato ha ribadito che continuerà a "prendere di mira le navi israeliane fino alla fine dell'aggressione contro Gaza", con inevitabili ripercussioni sul commercio globale che già a dicembre è diminuito dell’1,3%. Non sono scontate eventuali mosse di Teheran, che vorrebbe migliorare i rapporti con l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. IL PUNTO


Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Nel dicembre 2023 il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele" e una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. Il 12 gennaio 2023 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli. L'APPROFONDIMENTO


Vittima attentato Raanana è Edna Bluestein, 79 anni

La vittima dell'attacco terroristico di Raanana di oggi è stata identificata come Edna Bluestein, 79 anni, residente nella città. Lo scrive il 'Times of Israel'.

Crosetto, a Gaza stiamo pensando a un ospedale da campo

"Ho parlato prima di venire qua col mio collega francese solo due paesi hanno mandato due navi, noi e la Francia, gli equipaggi sono fuori da oltre sei mesi, devono rientrare, la nostra preoccupazione è quando rientreanno le nostre navi, cosa succederà lì? Stiamo pensando di mettere un ospedale da campo, il nostro Stato maggiore sta trattando con l'Egitto, in modo tale da avere su terra un ospedale e da far ruotare i medici e gli infermieri". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, ospite di Bruno Vespa a "Cinque Minuti" su Rai Uno, rispondendo sugli aiuti a Gaza che oltre alla nave ospedale Vulcano potrebbero vedere l'invio di un ospedale da campo.

Usa condannano 'abominevole' attacco a Ra'anana

"Condanniamo l'abominevole attacco terroristico a Ra'anana che ha ucciso un israeliano e ferito altri e inviamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime". Lo ha dichiarato sul social X il portavoce del Dipartimento di Stato, Matt Miller, commentando quanto accaduto in Israele.

Guerra Hamas-Israele, tre giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza in raid

L'agenzia Wafa ha riportato che due reporter sono rimasti uccisi in un raid Israeliano a Khan Yunis, nel sud della Striscia: sono Mustafa Abu Thraya e Hamza Dahdouh. Il governo di Hamas, poi, ha diffuso la notizia della morte del fotoreporter Ali Salem Abu Ajwa, nipote dello sceicco Ahmed Yassin che fondò Hamas a Gaza nel 1987 e ne fu il leader spirituale finché non fu ucciso da Israele nel 2004, durante un attacco aereo sulla città di Gaza. Hamza Dahdouh è invece il figlio del giornalista di Al Jazeera Wael Al-Dah. LA VICENDA


Esercito Israele su video Hamas: "Non abbiamo ucciso noi ostaggi"

"Smentiamo formalmente le bugie di Hamas secondo cui gli ostaggi sarebbero stati uccisi in seguito ai nostri attacchi", ma "sappiamo che abbiamo preso di mira e distrutto le infrastrutture dei terroristi situate vicino al luogo in cui erano detenuti". Lo ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, commentando il video diffuso dalle Brigate al-Qassam in cui si annuncia la morte di due ostaggi a causa dei raid israeliani su Gaza.

"Abbiamo informato le famiglie della nostra profonda preoccupazione per la sorte di Itay Sabirsky e di un altro ostaggio. Potrebbero essere morti", ha aggiunto il portavoce.

Hamas, è caccia ai leader dell’organizzazione all’estero: chi c’è nel mirino di Israele

Lo Stato ebraico ha creato un'unità speciale denominata Nili, composta da uomini della Difesa e del Mossad e autorizzata a operare a livello internazionale per eliminare i capi del movimento palestinese. Il più ricercato è Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza e ritenuto fra i principali responsabili dell'attacco dello scorso 7 ottobre. L'APPROFONDIMENTO


Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri

Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. I DETTAGLI


Crosetto: "Lavoriamo per portare in Italia 120 bimbi di Gaza"

"Solo due Paesi hanno mandato due navi" per assistere i feriti della Striscia di Gaza: "noi e la Francia. Stiamo ora pensando ad un ospedale da campo, trattiamo con l'Egitto". La premier Giorgia Meloni "si sta occupando di 120 bambini con famiglie che verranno ospitati negli ospedali italiani per complicazioni più gravi. Noi stiamo facendo la nostra parte, altri Paesi no". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al programma 'Cinque minuti', in onda su Rai 1. 

Saleh al-Arouri, chi era il numero due di Hamas: su di lui una taglia da 10 milioni

Ritenuto più pericoloso del leader Sinwar, di cui era vice, il 58enne ucciso nel raid israeliano a Beirut era l'anello di congiunzione con Hezbollah e Iran. Nella periferia sud della capitale libanese, dove si era trasferito dal 2018, era solito cambiare più volte nascondiglio. Gli Usa lo avevano inserito nella lista dei "terroristi su scala globale". LEGGI L'ARTICOLO


Tra gli ostaggi almeno 8 thailandesi e un nepalese

Diverse nazioni dell'Asia dalla Thailandia al Nepal si interrogano sulla situazione e la sorte dei concittadini sequestrati a Gaza. Essi - scrive Asianews - rappresentano il "volto dimenticato" di questa tragedia che, innescata dall'attacco di Hamas del 7 ottobre, ha causato 1200 vittime sul versante israeliano e oltre 24mila morti palestinesi, in maggioranza civili. Nei giorni scorsi Walid Abu Ali, ambasciatore palestinese in Thailandia residente a Kuala Lumpur, ha assicurato pieno sostegno negli sforzi volti al rilascio dei cittadini della nazione asiatica detenuti dal movimento estremista nella Striscia. Sono almeno otto, di cui l'ambasciata thai a Tel Aviv ha reso noti i nomi e promosso una manifestazione ieri per chiederne il rilascio.

Israele ritira una divisione da Gaza; 3 restano sul campo

Israele ha annunciato il ritiro di una delle quattro divisioni che combattono a Gaza, mentre le altre tre divisioni sul campo resteranno nella Striscia. La 36a Divisione tornerà in Israele per riposarsi e addestrarsi prima di decidere se essere ridistribuita, hanno fatto sapere le autorità israeliane. La divisione ha operato nel nord di Gaza, teatro di alcuni dei più pesanti bombardamenti israeliani.

Video ostaggi di Hamas: "Uccisi da bombe Israele"

Nel video diffuso in serata da Hamas, Noa Argamani, 26enne rapita al rave party nel deserto del Negev il 7 ottobre, dice come sarebbero morti gli altri due ostaggi che erano con lei, Itay Svirski, 38 anni, e Yossi Sharabi, 53 anni, "in un primo momento tenuti in un edificio". "Quando l'edificio è stato bombardato dall'esercito israeliano - afferma Noa con voce incolore davanti alla camera - due razzi sono esplosi e uno no. I soldati di Al Qassam hanno recuperato me e Itay e ci hanno portato in un altro posto. Yossi non è sopravvissuto. Nell'altro posto c'è stato un ulteriore attacco aereo israeliano, Itay è stato colpito, io sono rimasta ferita alla testa e in altre parti del corpo (ma nelle immagini non si vedono ferite). Loro due sono morti per gli attacchi dell'esercito: fermate questa follia e riportateci a casa", conclude Noa. Poi le immagini mostrano, ripresi da molto vicino, i cadaveri di Yossi, parzialmente chiuso in un sudario bianco, il viso in parte insanguinato, sul braccio una ferita, e quello di Itay, anche lui avvolto in un lenzuolo bianco, con le mani legate sul ventre. All'inizio del filmato, Itay è vivo, chiede a Netanyahu "di fermare la guerra", di "riportarli a casa". Noa dice che "le milizie Al Qassam li trattano bene, ma le risorse sono poche e mancano cibo e acqua".

Hamas diffonde un video con i corpi di due ostaggi

Hamas ha pubblicato in serata un video di tre ostaggi. Lo riporta Haaretz precisando che i tre sono "Noa Argamani, Yossi Sharabi e Itay Svirsky. Noa 26 anni, è stata rapita da una festa a Re'im ed è stata ripresa nei video mentre veniva trasportata su una moto verso la Striscia di Gaza. Itay Svirski, 38 anni, di Tel Aviv, è stato sequestrato mentre era in visita alla sua famiglia nel Kibbutz Be'eri. I suoi genitori, Orit e Rafi Svirski, sono stati assassinati. Yossi Sharabi, 53 anni, di Be'eri, è stato invece rapito da casa sua". Il video arriva esattamente 100 giorni dopo il 7 ottobre.

Hezbollah, cos'è il "super missile russo" lanciato su una base militare di Israele

Il gruppo libanese ha attaccato il centro di osservazione dello Stato ebraico sul monte Meron attraverso il Kornet-EM, un'arma a guida laser probabilmente ricevuta dall'Iran (che a sua volta l'avrebbe ottenuta da Mosca). Ma quella in mano ai militanti sciiti sarebbe una versione potenziata, in grado di colpire obiettivi fino a 10 km di distanza. DI COSA SI TRATTA

Gallant, 'saranno i palestinesi a governare Gaza'

"Saranno i palestinesi a governare a Gaza" dopo la guerra. "Il potere là deve essere una loro emanazione": lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in un intervento televisivo. 

Parigi, anche due francesi feriti nell'attentato in Israele

Ci sono anche "due giovani" cittadini francesi tra i feriti nell'attentato di oggi a Raanana, in Israele, che ha causato almeno una vittima e 17 feriti. Lo riferisce il ministero degli Esteri francese assicurando "sostegno" ai connazionali. "La Francia condanna con la massima fermezza l'attacco terroristico. Nulla giustifica il terrorismo", si legge in un comunicato del Quai d'Orsay che assicura a Israele "la propria solidarietà in questa prova". 

Turchia, calciatore israeliano mostra messaggio sulla guerra: arrestato

Dopo aver segnato un gol per l'Antalyaspor contro il Trabzonspor, Sagiv Jehezkel ha indicato la fasciatura con su scritto '100 giorni. 7/10'. Secondo media locali, sarebbe stato successivamente rimesso in libertà in attesa del processo. Licenziato dal club, per lui si ipotizza il reato di incitamento all'odio. L'ARTICOLO

Israele, 'da Hamas tortura psicologica su famiglie ostaggi'

"Hamas esercita una tortura psicologica sulle famiglie degli ostaggi". Lo ha detto il ministo della difesa Yoav Gallant dopo l'ultimo video diffuso da Hamas con i corpi di due rapiti. "L'esercito - ha aggiunto - è in contatto costante con le famiglie e inoltra loro informazioni verificate". L'esercito - ha spiegato - "fornirà ulteriori dettagli in seguito". "Se dovesse cessare - ha concluso - la pressione militare sul terreno, il destino degli ostaggi resterebbe incerto per anni". 

Egitto a Israele, 'non cederemo sull'asse Filadelfia'

Un funzionario della sicurezza egiziana ha ribadito all'agenzia Arab World che il Cairo non permetterà a Israele di controllare l'asse di confine cosiddetto Filadelfia (in arabo Salah al-Din) tra l'Egitto e la Striscia di Gaza. Il funzionario, in condizione di anonimato, ha aggiunto che il controllo del confine con Gaza è responsabilità dell'Egitto, "e non permetteremo alcuna attività illegale", sottolineando che l'accordo di pace impedisce a Israele di effettuare movimenti militari sull'asse Filadelfia. Ha anche negato le accuse di contrabbando di armi attraverso il confine nella Striscia di Gaza. 

Hamas diffonde un video con i corpi di due ostaggi

Sono morti Yossi Sharabi e Itay Svirsky, due dei tre ostaggi del video diffuso da Hamas ieri sera. Lo fa intendere in un nuovo filmato pubblicato in serata Noa Argamani, la ragazza rapita che compariva nello stesso video messo su Telegram dal gruppo terroristico. Nel filmato di oggi - che in Israele non è stato pubblicato - si vedono le immagini dei due ostaggi uomini privi di vita. Secondo il racconto di Argamani, che non è stato possibile verificare, i due "sono stati uccisi in due bombardamenti israeliani separati". 

Guterres condanna attacco Hamas e punizione collettiva Gaza

Guterres ha sottolineato che "sebbene siano stati fatti alcuni passi per aumentare il flusso di assistenza umanitaria a Gaza, i soccorsi salvavita non sono nemmeno lontanamente vicini alla portata necessaria". "Gli ostacoli agli aiuti sono chiari, e sono stati identificati non solo dalle Nazioni Unite, ma da funzionari di tutto il mondo che hanno visto la situazione con i propri occhi - ha aggiunto - In primo luogo, l'Onu e i nostri partner non possono fornire aiuti umanitari in modo efficace mentre Gaza è sottoposta a un bombardamento così pesante, diffuso e incessante. In secondo luogo, le operazioni incontrano ostacoli significativi al confine, con materiali vitali rifiutati con poca o nessuna spiegazione". E infine, "le operazioni di aiuto incontrano grossi ostacoli alla distribuzione all'interno della Striscia". Il segretario generale Onu ha poi ribadito che "le parti devono rispettare il diritto internazionale umanitario, rispettare e proteggere i civili e garantire che i loro bisogni essenziali siano soddisfatti". 

Hamas, 2 dei 3 ostaggi morti sotto bombe israeliane

Due dei tre ostaggi israeliani, apparsi ieri nel video diffuso da Hamas, sono "morti sotto le bombe dell'esercito israeliano". Lo hanno annunciato le Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato di Hamas, che hanno pubblicato un nuovo video. Lo riporta Al Jazeera. Secondo il video, dei tre solo Noa Argamani sarebbe ancora viva, mentre risulterebbero morti Yossi Sharabi e Itay Svirsky. 

Sunak, 'non agire contro Houthi indebolirebbe la sicurezza'

Non agire contro la minaccia rappresentata dai ribelli Houthi "indebolirebbe la sicurezza internazionale e lo stato di diritto" oltre a danneggiare la libertà di navigazione e l'economia globale. Lo ha detto il premier britannico Rishi Sunak riferendo alla Camera dei Comuni sui raid compiuti nei giorni scorsi contro le milizie sciite nello Yemen dalle forze aeronavali di Londra e Washington. Se gli attacchi sono stati "un'unica azione limitata", ha insistito Sunak, il Regno Unito non esiterà ad agire ancora per difendere gli interessi britannici e garantire la sicurezza delle rotte nel Mar Rosso. Il primo ministro ha sottolineato che Londra è pronta a "far seguire le parole ai fatti" e allo stesso tempo ha negato con forza che l'intervento di Gran Bretagna e Usa sia l'inizio di una escalation nella regione mediorientale. Non solo, ha respinto qualunque collegamento diretto fra questi attacchi "mirati" e il conflitto israelo-palestinese in corso. Il premier rispondendo alle domande dei deputati ha riconosciuto la necessità di aiuti per alleviare la drammatica situazione umanitaria dello Yemen, sottolineando che le forniture alimentari arrivano attraverso le stesse rotte marittime prese di mira dagli Houthi. Da parte del leader dell'opposizione laburista, Keir Starmer, oltre a un sostegno sostanziale al governo Tory su questo dossier, è arrivata un'ulteriore condanna dei ribelli per "mettere in pericolo il personale civile e militare" a bordo delle navi. Inoltre Starmer ha giustificato come "proporzionati" i raid condotti da Usa e Regno Unito. 

Onu: "A Gaza il maggiore sfollamento di palestinesi da 1948"

Quello in corso a Gaza è "il più grande sfollamento del popolo palestinese dal 1948". Lo ha denunciato l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), che  ha pubblicato un video che ripercorre in 100 secondi 100 giorni di guerra a Gaza. "Un'intera generazione di bambini è traumatizzata, migliaia sono stati uccisi, mutilati e resi orfani. Le persone vivono l'invivibile", si legge sull'account X della Unrwa. "Questo è il più grande sfollamento del popolo palestinese dal 1948".

Eagle Bulk, danni limitati a mercantile colpito in Yemen

La nave portarinfuse Gibraltar Eagle è stata colpita da un "proiettile non identificato" mentre navigava a 100 miglia al largo del Golfo di Aden e ha subito danni limitati alla stiva. Lo scrive in una nota l'operatore statunitense della nave Eagle Bulk Shipping secondo quanto riporta il Guardina. "A seguito dell'impatto l'imbarcazione ha riportato danni limitati alla stiva del carico, ma è stabile e si sta allontanando dall'area - si legge nella nota, che conferma che "tutti i marittimi a bordo della nave sono illesi. La nave trasporta prodotti siderurgici". 

Hamas su attentato in Israele, risposta a strage Gaza

Hamas ha rivendicato l'attentato di oggi nel centro di Israele, a Ra'anana, in cui è rimasta uccisa una donna, definendola "un'operazione di guerriglia e una risposta naturale ai massacri dell'occupazione contro il popolo palestinese". Lo riporta Al Jazeera. Hamas ha poi chiesto di "mobilitare la gioventù rivoluzionaria in tutta la Cisgiordania e Gerusalemme per intensificare la lotta e la rivoluzione finché l'occupazione non sarà sconfitta". 

Usa, missile su mercantile lanciato da Houthi: nessun ferito

Il missile che nel pomeriggio ha colpito la M/V Gibraltar Eagle, il mercantile battente bandiera delle Isole Marshall di proprietà degli Stati Uniti, è stato lanciato dagli Houthi. E' quanto si legge in un post su X del Comando unificato delle forze armate degli Stati Uniti. "Il 15 gennaio, intorno alle 16:00 (ora di Sanaa), i militanti Houthi sostenuti dall'Iran hanno lanciato un missile balistico antinave dalle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno colpito la M/V Gibraltar Eagle, una nave battente bandiera delle Isole Marshall e di proprietà degli Stati Uniti", si legge nel post. La nave non ha riportato danni significativi e sta proseguendo il suo viaggio", aggiunge il Comando Usa secondo cui non ci sono stati feriti. 

Meloni sente Mikati, rafforzare mediazione Libano-Israele

"Nella giornata di oggi, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto una conversazione telefonica con il Primo Ministro del Libano, Najib Mikati". Lo riferisce Palazzo Chigi spiegando che "nel corso dello scambio di vedute sono stati affrontati gli ultimi sviluppi della crisi in corso e ribadita la volontà di entrambi i leader di evitare un allargamento del conflitto a Gaza. In particolare, il Presidente Meloni ha discusso di come rafforzare la mediazione in corso tra Libano e Israele, sottolineando la massima disponibilità dell'Italia a lavorare con tutte le parti in causa". 

Al Arabiya, esplosione vicino aeroporto Hodeidah in Yemen

Un'esplosione è stata sentita nei pressi dell'aeroporto yemenita di Hodeidah. Lo riferiscono gli abitanti, come riporta Al Arabiya. 

'In Yemen colpito un mercantile di proprietà americana'

E' un mercantile di proprietà degli Stati Uniti la nave colpita oggi da un missile al largo delle coste dello Yemen. Lo ha riferito una compagnia britannica specializzate in rischi marittimi, la Ambrey, aggiungendo che un incendio è scoppiato a bordo di una nave portainfuse di proprietà Usa e battente bandiera delle Isole Marshall, ma ma non ci sono stati feriti e il cargo è ancora in grado di navigare. Secondo la compagnia britannica "l'attacco ha preso di mira interessi statunitensi in risposta agli attacchi Usa contro le posizioni Houthi nello Yemen". 

Hamas, a Raanana naturale risposta a massacri occupazione

"L'operazione del commando a Raanana è una naturale risposta ai massacri dell'occupazione e alla sua continua aggressione contro il nostro popolo palestinese". Lo ha detto su Telegram Hamas sull'attentato terroristico nella cittadina del centro di Israele aggiungendo che "gli eroi del popolo da Rafah a Jenin continueranno la difesa del popolo, della terra e dei luoghi santi di fronte al criminale nemico nazista" e "alla macchina di guerra sionista in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza". 

Iran, Usa e Regno Unito fermino attacchi a Yemen

L'Iran torna a chiedere agli Stati Uniti e al Regno Unito di "fermare immediatamente la guerra contro lo Yemen" dopo la raffica di bombardamenti contro i ribelli Houthi. "Avvertiamo gli Stati Uniti e il Regno Unito che devono fermare immediatamente la guerra contro lo Yemen", ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hosein Amir Abdolahian in una conferenza stampa con il suo omologo indiano, Subrahmanyam Jaishankar, a Teheran. Il ministro iraniano ha confermato che secondo "alti funzionari di Sanaa" se "il genocidio a Gaza continua", impediranno la navigazione a "navi appartenenti al regime israeliano o navi che appartengono al regime israeliano" diretti verso i porti

israeliani. Il ministro degli Esteri iraniano ha aggiunto che

 gli Houthi hanno assicurato che non "creeranno alcun disturbo alla sicurezza marittima" delle altre navi. 

Gb mette al bando il gruppo radicale islamico Hizb ut-Tahrir

Il governo britannico ha annunciato la messa al bando del gruppo islamico radicale Hizb ut-Tahrir dichiarandolo organizzazione terroristica. Lo ha affermato il ministro degli Interni James Cleverly, che accusa la sigla di antisemitismo e di incoraggiare attivamente il terrorismo, in particolare "celebrando i terribili attacchi del 7 ottobre" condotti da Hamas contro Israele. Il gruppo è tornato di recente sotto tiro per aver creato disordini con la polizia a margine di alcune delle oceaniche e in larghissima parte pacifiche manifestazioni pro Palestina e di denuncia dei raid israeliani contro Gaza svoltesi nelle ultime settimane a Londra.

Uccisi 2 palestinesi in scontri con esercito presso Hebron

Due palestinesi sono rimasti uccisi oggi durante scontri con l'esercito israeliano avvenuti nel villaggio di Dura, presso Hebron (Cisgiordania). Lo riferisce la agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa citando fonti mediche. Uno degli uccisi e' stato identificato in Muhammad Abu Sebaa, 22 anni. L'ospedale locale ha poi annunciato la morte anche di una donna, colpita alla testa da un proiettile. L'esercito israeliano non ha ancora commentato questo episodio. 

Una nave colpita da un missile al largo dello Yemen

Una nave è stata colpita da un missile al largo dello Yemen. Lo ha reso noto l'agenzia per la sicurezza marittima britannica.

Gentiloni: "Da tensioni Mar Rosso rischi per l'economia Ue"

"Non possiamo sottovalutare la possibilità che la tensione nel Mar Rosso abbia delle conseguenze" sull'economia europea, "che per il momento non sembrano esserci ma che potrebbero" esserci "nelle prossime settimane sui prezzi dell'energia e di conseguenza sull'inflazione". Lo ha detto il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, arrivando all'Eurogruppo.   "Di fronte a un contesto di crescita molto bassa, si stanno verificando alcuni rischi dal punto di vista geopolitico", ha evidenziato Gentiloni. 

Tajani: "Andrò in Medio Oriente, obiettivo è la descalation"

"Nei prossimi giorni andrò in Medio Oriente, l'obiettivo è descalation". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Cattolica a Roma. "Ho parlato in questi giorni - ha aggiunto il titolare della Farnesina - con tutti i ministri degli Esteri del G7 che noi abbiamo l'onore e l'onere di guidare nel 2024, l'obiettivo comune è la de-escalation purtroppo la situazione è molto complicata, in Libano, nel Mar Rosso, e dobbiamo fare in modo che non ci sia un incremento del conflitto perché i danni anche economici per l'Italia possono essere notevoli". 

Teheran: "Usa e Gb fermino gli attacchi contro gli Houthi"

L'Iran difenderà con forza la navigazione e la sicurezza marittima nella regione: lo ha detto il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian, chiedendo a Stati Uniti e Regno Unito di fermare "immediatamente" i loro attacchi contro gli Houthi. Amirabdollahian, in conferenza stampa con il collega indiano, rivolgendosi al segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato: "Vi abbiamo ripetutamente detto che la guerra non è una soluzione e vi abbiamo chiesto, dopo l'attacco di Hamas contro Israele, di non macchiarvi le mani con il sangue di persone innocenti a Gaza". Poi "vi abbiamo chiesto di non legare il vostro destino a quello del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, la cui storia è giunta al termine. La Casa Bianca non dovrebbe legare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti all'occupante e al regime di apartheid di Israele", ha aggiunto il capo della diplomazia iraniana. 

Il personale forense della polizia israeliana ispeziona un'auto danneggiata a seguito di un attacco terroristico nella città centrale di Raanana

Attentato Israele

©Getty

Polizia: "Due i palestinesi arrestati per attentato Raanana"

Sono due i palestinesi arrestati a Raanana come autori degli attentati sul posto. Lo ha detto il capo della polizia Yaacov Shabtai aggiungendo che si stratta "di due parenti" e entrambi della zona di Hebron in Cisgiordania.

Polizia Israele: "A Raanana un attentato terroristico"

La polizia israeliana ha confermato che gli attacchi avvenuti a Raanana nel centro di Israele "sono un attentato terroristico". Lo ha detto un ufficiale della polizia stessa in tv. Finora il bilancio degli attentati - con le auto lanciate in corsa sui passanti e gli attacchi al coltello - sono almeno 17. La polizia ha arrestato come uno dei possibili autori degli attacchi un palestinese di Hebron, in Cisgiordania. 

Morta israeliana ferita nei sospetti attentati a Raanana

Una israeliana di circa 70 anni è morta per le ferite riportate in quello che la polizia ritiene essere sospetti attentati verificatisi con diverse modalità a Raanana, nel centro di Israele. Lo ha confermato l'ospedale Meir di Kfar Sab dove la donna era stata portata. Nello stesso ospedale sono ricoverati altri due israeliani le cui condizioni sono definite gravi. In totale, secondo i media, i feriti sarebbero ora saliti a circa 17. 

Gabinetto guerra diviso su ostaggi, Gantz chiede "nuove idee"

Il gabinetto di guerra israeliano è diviso sugli ostaggi. Il primo ministro Benyamin Netanyahu e il titolare della Difesa Yoav Gallant insistono che solo la pressione militare costringerà Hamas ad un nuovo accordo, ma Benny Gantz e Gadi Eisenkot, i due ex capi di stato maggiore entrati al governo dopo l'attacco del 7 ottobre, chiedono che vengano considerate "nuove idee", scrive Haaretz. Secondo un'analisi del giornale per ora "non c'è nessuna concreta proposta di un altro accordo per liberare ostaggi" e il "prezzo" della loro libertà "è un'ammissione di fallimento da parte del governo israeliano". Mentre il conflitto appare in stallo.

Palestinese di Hebron arrestato per sospetto attacco terroristico

E' un palestinese di Hebron, in Cisgiordania, il sospettato di aver condotto uno speronamento e un attacco con un coltello nella città di Ra'anana, in Israele. Lo rende noto la polizia spiegando che il sospettato è stato arrestato. L'uomo, si legge nella nota diffusa dalla polizia, ha rubato tre auto per condurre l'attacco, durante il quale sono rimaste ferite 14 persone. Una di loro è stata accoltellata.

La polizia ha anche arrestato un secondo palestinese di Hebron, parente del sospetto attentatore. Gli agenti stanno continuando a perlustrare la zona in cerca di potenziali altre minacce. 

Hamas: "Stasera riveleremo la sorte di tre ostaggi detenuti a Gaza"

L'ala militare di Hamas, le Brigate al-Qassam, ha diffuso un messaggio in cui afferma che stasera rivelerà la sorte di tre prigionieri detenuti a Gaza. Il messaggio, pubblicato su Telegram, era accompagnato da un video in cui i prigionieri parlavano davanti alla telecamera.

Hamas aveva detto in precedenza di aver perso i contatti con alcuni ostaggi mentre le forze israeliane bombardavano Gaza, sottolineando che avrebbero potuto essere uccisi nei raid. I funzionari israeliani hanno rifiutato di rispondere al messaggio pubblico di Hamas sui prigionieri, definendolo “guerra psicologica”.

Attacco nel centro di Israele, bilancio sale a 19 feriti

Il bilancio dell'attacco nella città israeliana di Ra'anana è salito a 19 feriti. Lo ha riferito i soccorritori. La polizia deve ancora determinare se si tratti un atto terroristico: in una nota, ha parlato di incidente "inusuale" del quale gli agenti stanno indagando le circostanze. Il sindaco della cittadina, Chaim Broyde, ha esortato i residenti e bambini di restare in casa finchè non sarà stata "chiarita la situazione". Un testimone oculare ha riferito a Haaretz di aver "visto qualcuno accoltellare tre persone vicino a un centro commerciale, e poi rubare una macchina, cominciare a guidare e usare l'auto per investire le persone". 

Idf: "Razzi in Israele vicino al confine con il Libano"

Due razzi sono caduti in un'area aperta nel nord di Israele, vicino al confine con il Libano. Lo ha reso noto l'esercito israeliano. Il quotidiano israeliano Haaretz ha riferito che le sirene hanno suonato nella zona alle 11 ora locale.

Razzi Israele

©Ansa

Sospetto attacco terroristico a Ra'anana, 14 feriti

Sono almeno quattordici le persone rimaste ferite in seguito a uno speronamento e a un successivo attacco con un coltello avvenuto nella città di Ra'anana, in Israele. Tra i feriti una donna di 70 anni è in condizioni critiche, mentre un uomo di 32 anni è grave. Lo riferisce il servizio di ambulanze di Magen David Adom, mentre la polizia ha detto che sta indagando sull'accaduto e di non aver ancora stabilito se si sia trattato di un attacco terroristico. Il sindaco di Ra'anana, Chaim Broyde, invita la popolazione a restare nelle proprie abitazioni mentre le autorità indagano. "Chiedo ai residenti e ai ragazzi delle scuole di non andare in giro per le strade e di aspettare finché non si avrà un quadro chiaro", ha detto Broyde a Channel 12 news.


Davos: Erdogan blocca delegazione turca, Forum è filo-Israele

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha bloccato la partecipazione della delegazione turca al World Economic Forum di Davos. La decisione è stata presa dal leader turco a causa della posizione ritenuta troppo filo israeliana degli organizzatori dell'evento, previsto tra oggi e il 19 gennaio nella cittadina svizzera. A Davos era già stata annunciata la presenza del Ministro turco dell'Economia, Mehmet Simsek, male cose sono cambiate nelle ultime ore. A scatenare la reazione di Erdogan una dichiarazione rilasciata dall'organizzatore del forum, Klaus Schlab, in riferimento ai bombardamenti su Gaza.  Una posizione ritenuta troppo faziosa e a favore di Israele da parte di Erdogan, che ha deciso di bloccare la partecipazione al vertice della Turchia.


Israele, esercito nel campo profughi di Nuseirat a Gaza

L'esercito ha cominciato ad operare sul terreno nel campo profughi di Nuseirat nella parte centrale della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui nel campo è stato trovato "un impianto di costruzione di mortai, di razzi e anche di armi nascoste in edificio appartenente ad un'organizzazione umanitaria". Non è stato specificato di quale organizzazione si tratti. I soldati - ha continuato - hanno anche fatto irruzione in una scuola dove sono "stati catturati 8 operativi di Hamas e portati in Israele"; nell'area della scuola è stato "anche rinvenuto un deposito di armi". 

Turchia, media: calciatore israeliano arrestato sarà rimpatriato

Sagiv Jehezkel, difensore israeliano della squadra turca Antalyaspor arrestato per avere mostrato un messaggio in campo dopo avere segnato un gol, sarà rimpatriato in Israele. Lo riportano vari media turchi. Il 28enne era stato messo in custodia dopo avere mostrato un messaggio con la scritta '100 giorni. 07/10' su una fasciatura al polso sinistro, accanto alla Stella di David, dopo aver segnato un gol con la sua squadra durante una partita contro il Trabzonspor domenica. Dopo l'arresto, Jehezkel è stato rilasciato.

Mo, Iran: 'a Gaza vergognoso record di vittime, Israele verso collasso'

"Centomila vittime palestinesi, compresi oltre 23.000 martiri e più di 60.000 feriti, a causa di cento giorni di guerra del regime sionista contro Gaza è un record triste, deplorevole e vergognoso". Scrive così su X il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani, senza risparmiare accuse a Israele e Stati Uniti in riferimento a quanto accade nella Striscia di Gaza, dove dal 7 ottobre va avanti l'offensiva militare israeliana scattata dopo il terribile attacco di Hamas e miliziani alleati nel Paese. Le autorità di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas, parlano di 24.100 palestinesi uccisi e 60.834 feriti dal 7 ottobre. Secondo Kanaani, "le mani del regime sionista a corto anche dei più piccoli risultati strategici e questi crimini non salveranno mai il regime dell'apartheid da pericolo del collasso e non aggiungeranno nulla al regime se non una discesa verso il collasso, oltre a vergogna e responsabilità internazionale per i suoi noti sostenitori". "Il futuro appartiene alla Palestina", conclude nel post.

M.O.: attacco con coltello, speronamento, 11 feriti in Israele

Attacchi terroristici in quattro diverse strade a Raanana, in Israele. I terroristi hanno investito e pugnalato i civili. I feriti sono almeno undici. Lo riferiscono i servizi di emergenza israeliani.

Kadyrov costruisce villaggio per rifugiati palestinesi a Grozny

Ramzan Kadyrov, leader della Cecenia e stretto collaboratore del presidente russo Vladimir Putin, ha posto la prima pietra per la costruzione di un villaggio nella capitale Grozny che ospiterà centinaia di rifugiati palestinesi. Kadyrov ha annunciato - riporta Ynet riprendendo alcuni siti russi - un sistema di aiuti speciale per i rifugiati palestinesi da Gaza sottolineando che il villaggio sorgerà nel quartiere Vyzaitovsky della capitale Grozny, vicino a scuole e asili, e comprenderà cinque edifici residenziali con 35 appartamenti ciascuno. La superficie abitabile complessiva sarà di circa 4.200 mq.

Haaretz: "Migliaia cittadini assaltano camion aiuti a Gaza"

Centinaia di cittadini di Gaza sono stati filmati mentre danno l'assalto ai camion di aiuti umanitari a Gaza. Lo ha riferito Haaretz che cita al Jazeera allegando un suo filmato. La zona filmata dovrebbe essere quella di Moassi sulla costa di Rafah nel sud della Striscia dove sono ammassati gli sfollati dal nord.

Wafa: decine morti in bombardamenti notturni, anche bimbi

Decine di persone, fra cui donne e bambini, sono rimaste uccise la scorsa notte in intensi bombardamenti israeliani avvenuti a Gaza City, a Khan Yunis (nel settore meridionale della Striscia) e nel vicino campo profughi di el-Bureij. Lo aggiorna la agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Un portavoce della Mezzaluna Rossa, aggiunge la Wafa, ha descritto la situazione come "catastrofica". Quelli che la agenzia descrive come "massacri" avvengono mentre nella Striscia le comunicazioni telefoniche restano bloccate anche oggi, per il quarto giorno consecutivo, cosa che complica ulteriormente le operazioni di soccorso.

Calciatore israeliano dovrà abbandonare la Turchia

Il calciatore israeliano Sagiv Jehezke dovrà abbandonare la Turchia. Il provvedimento è stato disposto dalle autorità giudiziarie turche dopo che il giocatore della squadra turca dell'Antalyaspor era stato arrestato nella notte e rinviato a giudizio con l'accusa di "istigazione all'odio", a causa di un'esultanza dopo un gol ritenuta a favore dello Stato ebraico, considerata irrispettosa nei confronti delle vittime di Gaza e del sentimento nazionale turco.

Qatar interrompe spedizioni gas attraverso Mar Rosso

Il Qatar ha temporaneamente interrotto l'invio di petroliere di gas naturale liquefatto attraverso lo stretto di Bab al-Mandab. Il provvedimento è stato adottato dopo gli attacchi aerei guidati dagli Stati Uniti contro obiettivi Houthi nello Yemen, che hanno aumentato i rischi per il transito di navi nella regione.

Ben Gvir: "Erdogan è un vero e proprio nazista"

"Erdogan è un vero e proprio nazista". Lo ha denunciato il ministro della sicurezza nazionale di Israele - e controverso leader di destra radicale - Itamar Ben Gvir che ha fatto appello al boicottaggio della Turchia per l'arresto del calciatore israeliano Sagiv Yehezhel, poi rilasciato dalle autorità turche. "La Turchia - ha scritto su X - agisce con nazismo contro i giocatori israeliani e verso chiunque abbia un profumo di israelianità. Faccio appello agli israeliani di non andare in Turchia, di non comprare i loro prodotti e di non sostenerli finanziariamente". 

Israele: "La Turchia è diventata una buia dittatura"

"La Turchia è diventata una buia dittatura che lavora contro i valori umani e sportivi". Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano Israel Katz subito dopo il rilascio in Turchia del calciatore Sagiv Yehezhel dell'Antalyaspo che oggi - secondo la stessa fonte - rientrerà in patria in attesa del processo. "Chi arresta un calciatore per essersi identificato con i 136 ostaggi rapiti dai terroristi di Hamas da 100 giorni, rappresenta - ha aggiunto Katz - una cultura di omicidio e odio. Faccio appello alla comunità internazionale e alle organizzazioni sportive di agire immediatamente contro la Turchia e l'uso politico della violenza e delle minacce contro gli atleti. Oggi è Sagiv, domani sarà un altro atleta". 

In campus Nablus catturati 9 ricercati per terrorismo

Nove ricercati affiliati a Hamas sono stati arrestati la scorsa notte da una unità di elite israeliana, la 'Duvdevan', nel corso di una ''operazione anti-terrorismo'' condotta nel campus universitario 'a-Najah' a Nablus, in Cisgiordania. Con loro - ha riferito il portavoce militare israeliano - sono stati fermati ''molti altri sospetti'', che sono stati poi sottoposti ad interrogatori.   Secondo il portavoce, Hamas è impegnato in diversi campus universitari in Cisgiordania a costituire ''cellule terroristiche'' denominate 'Hacatla Islamiya'. Fonti locali aggiungono che da anni l'esercito non entrava ad 'a-Najah'.

Houthi: "Lo Yemen si trasformerà in cimitero per forze Usa"

Uno dei leader degli Houthi Ali al-Qahoum afferma, in un'intervista all'agenzia iraniana Irna, ripresa dal Times of Israel, che lo Yemen si trasformerà in un "cimitero" per le forze statunitensi. "Diciamo agli americani che le vostre azioni contro lo Yemen saranno sconfitte e che vi affronteremo con tutta la nostra forza. Dopo questa aggressione, lo Yemen si trasformerà nel cimitero degli americani e questi lasceranno la regione umiliati", dice al-Qahoum. 

Houthi

©Ansa

Media, rilasciato il calciatore israeliano arrestato in Turchia

Un tribunale turco ha rilasciato oggi, in attesa del processo, un calciatore israeliano che era stato arrestato dopo aver mostrato un messaggio riferito alla guerra tra Israele e Hamas durante la partita di prima divisione: lo riporta l'agenzia di stampa Dha. Il 28enne Sagiv Jehezkel aveva mostrato un messaggio con la scritta '100 giorni. 07/10' su una fasciatura al polso sinistro accanto alla Stella di David dopo aver segnato un gol con l'Antalyaspor contro il Trabzonspor domenica. 

Israele: "Scandaloso l'arresto del calciatore in Turchia"

"Lo scandaloso arresto del calciatore Sagiv Jehezkel è una manifestazione di ipocrisia e di ingratitudine". Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant. "Con le sue azioni - ha aggiunto - la Turchia funziona come il braccio esecutivo di Hamas". Gallant ha poi ricordato che "quando c'è stato un terremoto in Turchia meno di un anno fa, Israele è stato il primo a levarsi e portare aiuto che ha salvato la vita di molti cittadini turchi". 

Hamas, il bilancio dei morti a Gaza sale a 24.100

Il ministero della Sanità di Hamas annuncia un nuovo bilancio di 24.100 morti. 

Iran: "I crimini di Israele non lo salveranno dal collasso"

"Il regime sionista, senza aver raggiunto alcun risultato dal punto di vista strategico durante i suoi attacchi violenti a Gaza, non sfuggirà a un destino di insuccesso e crollerà commettendo crimini atroci". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani, aggiungendo che "le atrocità di Israele porteranno al contrario (lo Stato ebraico) vicino al crollo e porteranno disgrazia ai suoi ben noti sostenitori". Centro giorni di attacchi da parte di Israele contro Gaza lasceranno "un'altra macchia scura di vergogna" sul passato di Tel Aviv, cosa che porterà "il falso regime israeliano e gli Usa davanti al tribunale della coscienza umana", ha sottolineato il funzionario della Repubblica islamica in un messaggio su X, aggiungendo che "il futuro appartiene alla Palestina e alla sua nazione oppressa ma anche resistente e paziente". 

Medioriente, Cina: "Una conferenza di pace per soluzione a due Stati e ripresa colloqui"

Una conferenza di pace internazionale, ampia, per elaborare un calendario che possa portare alla creazione di due Stati, uno per i palestinesi e uno per gli israeliani. A chiederla è il ministro degli Esteri cinese Wang Yi nel corso di una conferenza stampa congiunta con il suo omologo egiziano Sameh Shoukry al Cairo, sottolineando la necessità di una rapida ripresa dei colloqui di pace tra israeliani e palestinesi.

''La Cina chiede la convocazione di una conferenza di pace internazionale su vasta scala, più autorevole e più efficace, la formulazione di un calendario e una tabella di marcia specifica per arrivare all'attuazione della ''soluzione dei due Stati'''', ha detto Wang. Pechino, ha aggiunto, ''sostiene la rapida ripresa dei colloqui di pace tra israeliani e palestinesi".

La portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha aggiunto che ''la road map deve essere vincolante''. Invece, "per quanto riguarda i tempi e il luogo in cui sarà ospitata la conferenza, penso che debba essere determinato da tutte le parti attraverso una consultazione", ha affermato. In una conferenza stampa a Pechino Mao ha aggiunto che ''la Cina accoglie con favore anche il ruolo attivo delle Nazioni Unite a questo riguardo''.

Bloomberg: "Il Qatar sospende le spedizioni di gas attraverso il Mar Rosso"

Il Qatar ha sospeso l'invio di petroliere che trasportano gas naturale liquefatto attraverso lo stretto di Bab el-Mandeb dopo che gli attacchi aerei guidati dagli Stati Uniti contro obiettivi Houthi nello Yemen hanno sollevato rischi nella vitale via d'acqua. Lo sostiene Bloomberg.   Almeno cinque navi Gnl gestite dal Qatar sono state fermate da venerdì, secondo i dati di tracciamento delle navi compilati da Bloomberg. Una pausa prolungata nelle forniture del secondo fornitore di Gnl in Europa aumenta i rischi proprio mentre il clima invernale attanaglia il continente. 

Il Papa: "Dietro le guerre, diciamolo con vergogna, c’è il commercio delle armi"

“Dietro le guerre, diciamolo con vergogna, c’è il commercio delle armi”. Lo ha denunciato ancora una volta Papa Francesco intervistato da Fabio Fazio ieri sera a ‘Che tempo che fa sul Nove. “E’ difficile fare la pace. Non so perché, c’è qualcosa di autodistruttivo - ha detto il Papa -. Esistono delle possibilità per arrivare alla fine della violenza? La speranza non delude mai. Dobbiamo aggrapparci . Come l’ancora, la butti e rimani aggrappato alla corda per arrivare. Siamo noi a fabbricare delusioni”. Quindi riferendosi alla situazione in Medio Oriente, ha detto: “Tutti i giorni parlo con la parrocchia di Gaza e mi dicono quanti arabi e israeliani sono morti. Due popoli chiamati ad essere fratelli si autodistruggono l’un l’altro. Questa è la guerra , distruggere”. Questa è la natura umana? “La guerra è iniziata con Caino e Abele. E’ rischioso fare la pace ma più rischiosa e’ la guerra. Adesso ci sono due guerre vicino a noi: dietro le guerre, diciamolo con vergogna c’è il commercio delle armi. Investire per uccidere. E’ una realtà”, la denuncia del Pontefice.

Iran: "Il sostegno Usa a Israele è stato un errore"

"Il sostegno del governo americano per il regime sionista è stato un grande errore". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian aggiungendo che "il regime israeliano e i suoi sostenitori hanno sbagliato a pensare che avrebbero potuto distruggere Hamas in un breve periodo di tempo". Il capo della Diplomazia di Teheran ha contestato gli Usa, Israele e alcuni Paesi occidentali per avere definito come un atto terroristico l'attacco da parte di Hamas del 7 ottobre. Secondo quanto riporta Mehr, Amirabdollahian ha anche fatto riferimento agli attacchi da parte degli Houthi yemeniti, appoggiati da Teheran, contro le navi commerciali nel Mar Rosso, sottolineando che "l'Iran non dà ordini alle forze della resistenza nella regione, tra cui lo Yemen, e queste agiscono in modo indipendente in base ai loro stessi interessi". 

Medioriente, Tajani: "Reazione israeliana legittima ma troppe vittime civili"

"Israele è stata vittima di un attacco disumano, così come sono stati uccisi i civili" nell'attacco dell'ottobre scorso "è una cosa mai vista, con profanazione di cadaveri, la caccia di civili casa per casa, la presa degli ostaggi.  La reazione di Israele è legittima, ma non deve però colpire le vittime civile: ci sono troppe vittime civili palestinesi estranee ad Hamas, anche se è vero che i palestinesi vengono usati come scudo da Hamas". Lo dice il vicepremier e ministro Antonio Tajani ai microfoni di Rtl 102.5.

"Ci sono troppe vittime - ribadisce - l'Italia sta facendo di tutto per aiutare gli innocenti, c'è una nave italiana in cui vengono curati i bambini palestinesi e su cui la vigilia di Natale è nata anche una bambina che è stata chiamata Italia. La reazione di Israele era necessaria, ma deve essere proporzionata, va ridotto il numero di vittime civile. Per noi non si tratta di genocidio come qualcuno ha sostenuto, ma la reazione va proporzionata, ci sono troppe troppe vittime".

Shapps: "Gb valuterà se effettuare nuovi raid contro Houthi"

La Gran Bretagna ''aspetterà e valuterà'' se lanciare nuovi raid aerei contro obiettivi dei miliziani sciiti Houthi in Yemen. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa britannico Grant Shapps a proposito delle azioni da intraprendere per garantire la libertà di navigazione nel Mar Rosso.

''Aspettiamo e vediamo cosa succede, perché non è che non vogliamo essere coinvolti in azioni nel Mar Rosso. Ma la libertà di navigazione è un diritto internazionale'', ha detto Shapps a Sky News rispondendo a una domanda sulla partecipazione della Gran Bretagna a ulteriori attacchi.

Houthi

©Ansa

Media: "Funzionari di Hamas fuggiti dal Libano dopo l'uccisione di al-Arouri"

Diversi alti funzionari di Hamas hanno lasciato il Libano e sono fuggiti in Paesi vicini dopo l'uccisione del numero due del gruppo, Saleh al-Arouri, in un raid aereo israeliano a sud di Beirut il 2 gennaio scorso. Lo sostiene l'emittente pubblica israeliana Kan, secondo la quale alcuni membri di Hamas si sono trasferiti in Turchia e altri in Siria.

Il portavoce di Hamas, Ghazi Hamad, si trovava al Cairo al momento del raid che ha ucciso al-Arouri e ha deciso di non rientrare a Beirut.

L'Olp a Blinken: "Vergogna non ricordare 24mila palestinesi morti a Gaza'

La Missione palestinese permanente alle Nazioni Unite ha criticato il Segretario di Stato americano Antony Blinken per non aver fatto menzione dei 24.000 palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza – circa la metà dei quali bambini – ricordando in un tweet i 100 giorni di guerra fra Israele e Hamas. 

“Vergogna per coloro che rimangono complici e non chiedono un cessate il fuoco immediato a Gaza. Si vergognino", si legge in un post dell'Olp su X. In precedenza, Blinken aveva parlato soltanto degli ostaggi, dicendo che “100 giorni di prigionia a Gaza sono troppo lunghi” e promettendo di riportarli indietro.

Hezbollah, cos'è il "super missile russo" lanciato su una base militare di Israele

Il gruppo libanese ha attaccato il centro di osservazione dello Stato ebraico sul monte Meron attraverso il Kornet-EM, un'arma a guida laser probabilmente ricevuta dall'Iran (che a sua volta l'avrebbe ottenuta da Mosca). Ma quella in mano ai militanti sciiti sarebbe una versione potenziata, in grado di colpire obiettivi fino a 10 km di distanza. COSA SAPERE

Isw: "Le unità delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) nella Striscia di Gaza centrale stanno isolando Maghazi"

Medioriente, raid Idf a Gaza City: 33 palestinesi uccisi

Un raid delle forze israeliane nel nord di Gaza City effettuato stamattina presto ha ucciso almeno 33 persone e ne ha ferite decine di altre. Lo riferisce al Jazeera. Nel nord di Gaza, secondo l’Onu, le cure mediche sono estremamente limitate, poiché nella zona non ci sono più ospedali pienamente funzionanti. 

Israele, l'esercito opera a Khan Yunis nel sud di Gaza

L'esercito israeliano sta continuando a premere nell'area di Khan Yunis nel sud della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui i soldati hanno impedito un tentativo di Hamas di trasportare armi in un camion ai  suoi miliziani ancora presenti nell'area. Camion che è stato poi distrutto. Sempre a Khan Yunis le truppe hanno fatto irruzione nel Comando centrale della fazione islamica dove sono state scoperte varie armi. Al nord della Striscia sono stati uccisi - secondo la stessa fonte - cinque miliziani. 

Soldati Israele

©Ansa

Turchia, calciatore di Israele mostra messaggio sulla guerra: arrestato

Un calciatore israeliano è stato arrestato per aver mostrato un messaggio riferito alla guerra tra Israele e Gaza durante una partita in Turchia: lo riportano i media turchi citati dal Guardian. Dopo aver segnato un gol per la sua squadra contro il Trabsonspor, Sagiv Jehezkel ha rivelato un messaggio con la scritta '100 giorni. 07/10' su una fasciatura al polso sinistro. Il ministro della Giustizia turco ha annunciato un'indagine su Jehezkel sull'incidente per sospetto "incitamento all'odio", dopo che il suo club - l'Antalyaspor - lo aveva licenziato per la questione. "La procura di Antalya ha aperto un'indagine giudiziaria contro il calciatore israeliano Sagiv Jehezkel per incitamento pubblico all'odio a causa della sua odiosa celebrazione in favore del massacro commesso da Israele a Gaza", ha affermato il ministro della Giustizia turco, Yilmaz Tunc, in un post online. 

Idf, irruzione in centro comando Hamas: distrutto deposito armi Khan Younis

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto irruzione in un centro di comando di Hamas e distrutto un deposito di armi a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Le truppe hanno sequestrato fucili d'assalto, pistole, granate, giochi di ruolo e attrezzature subacquee appartenenti alle forze navali di Hamas, si legge in una nota dell'Idf.

Altri due depositi di armi sono stati distrutti dall'Idf a Khan Younis e altri depositi di armi sono stati trovati in vari edifici, inclusa la casa di un agente di Hamas.

Hamas, oltre 60 uccisi a Gaza nella notte

Oltre 60 persone sono state uccise la notte scorsa a Gaza dagli "intensi" attacchi israeliani: lo ha fatto sapere il ministero della Sanità di Hamas. Gli attacchi hanno colpito le città meridionali di Khan Yunis e Rafah, oltre alle aree intorno a Gaza City; tra gli obiettivi anche due ospedali, una scuola femminile e "dozzine" di case. Gli ospedali, protetti dal diritto internazionale umanitario, sono stati ripetutamente colpiti dagli attacchi israeliani a Gaza dallo scoppio della guerra: l'esercito israeliano accusa Hamas di avere scavato tunnel sotto gli ospedali e di usarli come centri di comando, oltre a sfruttare le infrastrutture civili in generale per proteggere le sue attività - un'accusa che il gruppo islamico respinge. 

Medioriente, missile Houthi contro nave Usa nel Mar Rosso, abbattuto

Gli Houthi hanno lanciato un missile da crociera contro un cacciatorpediniere americano nel Mar Rosso meridionale, abbattendolo. Lo ha riferito il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) con un comunicato su X, spiegando che il missile è stato abbattuto vicino alla città portuale di Hodeidah, nello Yemen. Non si registrano vittime o danni.

Il portavoce degli Houthi Mohammed Abdulsalam ha descritto l'azione degli aerei ''nemici'' come una palese violazione della sovranità nazionale dello Yemen.

Idf: "Demolite due case di terroristi di Hamas in Cisgiordania"

Le truppe dell'Idf hanno demolito due case in Cisgiordania domenica notte. Lo hanno riferito lunedì mattina i media israeliani. Funzionari dell'Idf hanno confermato che il comandante del Comando Centrale ha recentemente incaricato il Maggiore Generale Yehuda Fox di concentrarsi sulla demolizione delle case dei leader e degli attivisti di Hamas che erano state costruite in violazione della legge.


Blinken: "100 giorni di prigionia a Gaza sono davvero troppi. Gli Stati Uniti non si fermeranno finché tutti gli ostaggi rimasti, compresi sei americani, non si saranno riuniti ai loro cari"

Medioriente, media: leader militari Hamas in fuga da Libano

La maggior parte dei leader militari di Hamas con sede a Beirut sono fuggiti dalla capitale libanese per paura di essere bersaglio di omicidi. Lo ha riferito domenica sera KAN News, citando una fonte interna di Hamas e rilanciato dai giornali israeliani. Secondo la fonte Hamas ha adottato misure significative per garantire la sicurezza dei suoi leader in seguito all'uccisione mirata di Saleh al-Arouri , ampiamente attribuita a Israele. Arouri è stato ucciso insieme ad almeno altre cinque persone in un presunto attacco di droni israeliani nella periferia sud di Beirut. Arouri non e' stato solo considerato uno dei principali pianificatori del massacro di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele, ma e' stato anche uno dei principali responsabili dell'attacco di Hamas in Libano e Iran. Secondo il rapporto KAN, i funzionari di Hamas hanno lasciato il Libano e si sono spostati in Siria e Turchia. Inoltre, secondoquanto riferito, il leader senior Ghazi Hamad sarebbe fuggito in Qatar e non sarebbe piu' tornato in Libano dopo l'assassinio di Arouri.

Medioriente, Usa: abbattuto un missile Houthi nel Mar Rosso

Gli aerei da guerra statunitensi hanno abbattuto un missile lanciato dalle zone dello Yemen controllate dai ribelli sciiti Houthi contro un'imbarcazione militare nelle acque internazionali del Mar Rosso domenica, ha dichiarato oggi il Comando centrale statunitense.Il comando del dipartimento della difesa statunitense ha dichiarato che l'incidente e' avvenuto intorno alle 16:45 ora locale nella capitale yemenita di Sana'a (13:45 GMT)."Un missile antinave e' stato sparato da aree militanti Houthi sostenute dall'Iran nello Yemen contro la USS Laboon (DDG 58), che stava operando nel sud del Mar Rosso", ha detto il comando centrale sul sito di social network X (ex Twitter). Ha sottolineato che il missile e' stato abbattuto al largo della costa di Al-Hudayda, una citta' dello Yemen occidentale, da jet da combattimento statunitensi senza causare danni o feriti.I ribelli sciiti Houthi dello Yemen hanno accusato oggi gli Stati Uniti di aver bombardato per il terzo giorno consecutivo le loro postazioni nella citta' portuale di Al Hudeida, azioni in risposta agli attacchi degli insorti alle navi commerciali nel Mar Rosso."L'aggressione statunitense e britannica ha bombardato Al Lahiya ad Al Hudeida", ha dichiarato su X (ex Twitter) Mohamed al-Bukhaiti, membro dell'ufficio politico Houthi, dopo che un bombardamento ha colpito una delle loro postazioni

militari nel nord della città.

Cisgiordania, media: 25 studenti arrestati in raid Israele

Al Jazeera afferma che le forze israeliane hanno preso d'assalto il campus dell'Università nazionale An-Najah a Nablus, in Cisgiordania, arrestando almeno 25 studenti che stavano organizzando un sit-in di protesta. Citato dall'emittente araba, il rettore dell'ateneo ha affermato che tutte le comunicazioni erano state interrotte dentro e intorno al campus, e che tutti gli studenti presenti hanno ricevuto un messaggio di testo dalle forze israeliane che diceva loro di "arrendersi subito". 

Mondo: I più letti