
Secondo il Sudafrica "Israele ha commesso e rischia di continuare a commettere atti di genocidio contro il popolo palestinese a Gaza". L'istanza è stata presentata da Pretoria alla Corte internazionale di giustizia. Usa: "Accuse genocidio a Israele senza merito e infondate". E Netanyahu: "All'Aja abbiamo assistito al mondo alla rovescia". Intanto proseguono i raid israeliani: 9 morti in una casa a Rafah
in evidenza
Secondo il Sudafrica "Israele ha commesso, sta commettendo e rischia di continuare a commettere atti di genocidio contro il popolo palestinese a Gaza". Questa, in sintesi, l'accusa mossa contro lo Stato ebraico per la guerra nella Striscia, scatenata dal massacro di Hamas del 7 ottobre. L'istanza è stata presentata da Pretoria il 29 dicembre scorso alla Corte internazionale di giustizia, provocando diverse reazioni internazionali e l'indignazione di Israele: verrà discussa oggi e domani in due udienze pubbliche al Palais de la Paix dell'Aja.
"Questo processo è l’affaire Dreyfus del XXI secolo", ha commentato l’ex premier israeliano Naftali Bennett. Per la Casa Bianca le accuse di genocidio a Israele sono "senza merito" e "non ci sono le basi" per muoverle.
Continuano intanto i raid su Gaza: nove i morti in un attacco contro una casa a Rafah. Dal Qatar arriva una nuova proposta di trattativa sugli ostaggi. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato una bozza di risoluzione che condanna gli attacchi da parte dei ribelli Houthi dello Yemen contro navi mercantili nell'area del Mar Rosso e ne chiede l'immediata cessazione.
Gli approfondimenti:
LO SPECIALE
Cos'è Hamas
Le cause del conflitto
I motivi storici
Cos'è Hezbollah
Cosa sono i kibbutz
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Times, Sunak autorizza raid aerei contro Houti
Il premier britannico Rishi Sunak ha autorizzato attacchi aerei britannici contro le posizioni militari Houthi nello Yemen per respingere gli attacchi dei ribelli appoggiati dall'Iran alle navi in transito nel Mar Rosso. Lo scrive il Times. Il Regno Unito si dovrebbe unire agli Stati Uniti e ad altri alleati nello svolgimento della missione "a breve", scrive il quotidiano. Gli attacchi Houthi hanno gravemente intralciato il commercio internazionale su quella che è una rotta chiave tra Europa e Asia.
Tesla, ferma per due settimane produzione Germania per attacchi in Mar Rosso
La casa automobilistica Tesla ha comunicato di essere costretta a fermare per circa due settimane la produzione nel suo stabilimento tedesco, situato nelle vicinanze di Berlino. Alla base della decisione, spiega Tesla, i problemi nella catena di approvvigionamento provocati dagli attacchi dei ribelli Houthi contro le navi portacontainer in transito nel Mar Rosso. La deviazione delle navi in direzione del Capo di Buona Speranza stanno allungando i tempi di consegna dei componenti in arrivo dall'Asia, ha spiegato Tesla.
L'attore israeliano di Fauda Idan Amedi gravemente ferito a Gaza
Il musicista e attore, 35 anni, stava combattendo come riservista dell’esercito isralieano nell’enclave palestinese. LEGGI L'ARTICOLO
Houthi, "minacce Usa e Gb non ci spaventano"
I ribelli Houthi hanno assunto un tono di sfida sulle notizie secondo cui gli Stati Uniti e il Regno Unito stanno preparando un attacco militare contro di loro. "Tutte le minacce americane e britanniche non ci hanno terrorizzato e non ci spaventeranno nè ci faranno desistere dall'adempiere alla nostra responsabilità a sostegno dei nostri fratelli a Gaza. Piuttosto, rafforzeranno la nostra fede e certezza nella nostra giusta posizione e giusta causa", ha scritto il dirigente Houthi, Abdulqader al-Mortada, in un post sui social media.
Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. L'APPROFONDIMENTO
Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra
Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. LEGGI
Israele, scoperto sistema di tunnel nella Striscia di Gaza vicino al valico di Erez
La rete di gallerie, che è stata utilizzata nell'attacco del 7 ottobre, è dotata di impianti elettrici, fognari e porte blindate. “Si divide in vari rami con un'estensione di oltre 4 chilometri, arriva a soli 400 metri dal valico, con una profondità di 50 metri sottoterra", ha fatto sapere l'esercito israeliano. LE IMMAGINI
Tutte le elezioni del 2024 nel mondo, dalle presidenziali Usa a quelle in Russia
Quest'anno circa la metà della popolazione mondiale sarà chiamata a esprimere il proprio voto in quasi 50 Paesi tra elezioni nazionali, comunitarie e locali. Si comincia con Taiwan, poi gli importanti appuntamenti elettorali in India, Europa e nel Regno Unito. Appaiono già scontati i risultati in Russia, Iran e Bielorussia. L'APPROFONDIMENTO
Times: Gb prepara raid aerei contro Houthi
Il governo britannico sta tenendo una riunione di gabinetto plenaria in vista di possibili raid aerei contro i ribelli Houthi dello Yemen. Lo riferisce il Times. Il quotidiano britannico afferma che ci sono piani per obiettivi Houthi, comprese basi e imbarcazioni. Il gruppo yemenita, che controlla gran parte del nord-ovest densamente popolato del Paese, ha sparato contro navi che ritiene siano collegate a Israele che viaggiano nel Mar Rosso. Il Wall Street Journal ha anche riferito che i diplomatici occidentali hanno detto alle compagnie di navigazione che gli attacchi probabilmente prenderanno di mira le citta' yemenite di Hodeidah e Hajjah, e forse anche la capitale Sanaa, controllata dagli Houthi.
Al Jazeera: "Israele accusa nostro reporter di terrorismo, falso"
La rete satellitare Al Jazeera ha respinto le accuse avanzate dall'esercito israeliano secondo cui uno dei suoi giornalisti era legato al terrorismo dopo averlo ucciso in un attacco aereo a Gaza. "Al Jazeera Media Network condanna fermamente e respinge totalmente, e anzi esprime la sua notevole sorpresa, i tentativi falsi e fuorvianti dell'esercito israeliano di giustificare l'uccisione del nostro collega Hamza Wael Dahdouh e di altri giornalisti", ha scritto la rete che ha sede in Qatar.
Mar Rosso, i dubbi (e i rischi) dell'operazione Usa contro gli Houthi
Regole di ingaggio, durata dell'intervento, numero di navi da guerra coinvolte: sono gli aspetti ancora da chiarire, secondo il sito Analisi Difesa, sulla coalizione statunitense nata per combattere gli attacchi del gruppo yemenita alle imbarcazioni occidentali. E non è tutto: ci potrebbe essere un allargamento del conflitto di Gaza. LEGGI
Gaza, aiuti a rilento. L'allarme dell'Oms: "Popolazione con ferite terribili e fame acuta"
"La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia", ha denunciato il direttore dell'organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è tornato a chiedere una pausa umanitaria. Il bilancio dei morti sale a oltre 21mila, con 55mila feriti. Gli sfollati raggiungono quota 1,9 milioni. LEGGI
Blitz israeliano a Beirut, l'ufficio colpito, le vittime e la reazione di Hamas: le foto
Come riportano i media statali libanesi, un drone israeliano ha colpito un ufficio di Hamas nella periferia sud di Beirut. Ci sono morti e feriti. Tra le vittime c’è il vicecapo del politburo di Hamas, Saleh al-Arouri. Hamas conferma: è stato ucciso in un "vile attacco sionista". LE IMMAGINI
Re Felipe VI 'ci sia Stato Palestinese accanto a Israele'
La tragedia che vive Gaza "sta scuotendo la coscienza dell'umanità", allo stesso modo dell'attentato terrorista di Hamas del 7 ottobre, che ha provocato il conflitto. Davanti alla crisi, il monarca spagnolo Felipe VI ha chiesto il rispetto del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario. Il capo dello Stato ha ricordato che "senza una soluzione politica, che passa per la creazione dello Stato palestinese accanto a Israele non sarà possibile interrompere questo ciclo di violenza o impedire che torni a ripetersi". Il re ha pronunciato il discorso in chiusura della conferenza dei 130 ambasciatori iberici riunita ieri e oggi a Madrid. La soluzione dei due Stati - ha ricordato il re di Spagna, ripreso dall'agenzia Efe - fu la promessa della conferenza di pace di Madrid del 1991, per cui ha esortato la comunità internazionale "a mobilitarsi per aiutare le parti a realizzarla". Non è la prima volta che Felipe VI di riferisce al conflitto in Medio Oriente difendendo la soluzione dei due Stati. Il suo messaggio giunge in concomitanza del ritorno in Spagna dell'ambasciatrice di Israele, Rodica Radian-Gordon, che era stata richiamata a Tel Aviv dopo la crisi diplomatica fra il governo di Netanyahu e l'esecutivo Sanchez.
Usa, accuse genocidio a Israele senza merito e infondate
Le accuse di genocidio a Israele sono "senza merito" e "non ci sono le basi" per muoverle. Lo afferma John Kirby, il portavoce del consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca.
Mezzaluna rossa, '9 morti in un raid su una casa a Rafah'
Nove persone sono state uccise in un bombardamento israeliano contro una casa a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato la Mezzaluna Rossa palestinese, citata da Al Arabiya.
Saleh al-Arouri, chi era il numero due di Hamas: su di lui una taglia da 10 milioni
Ritenuto più pericoloso del leader Sinwar, di cui era vice, il 58enne ucciso nel raid israeliano a Beirut era l'anello di congiunzione con Hezbollah e Iran. Nella periferia sud della capitale libanese, dove si era trasferito dal 2018, era solito cambiare più volte nascondiglio. Gli Usa lo avevano inserito nella lista dei "terroristi su scala globale". CHI ERA
Una seconda fregata italiana schierata nel Mar Rosso
Una seconda fregata italiana ha raggiunto il Mar Rosso, teatro in questi giorni dei continui raid dei miliziani filo-iraniani degli Houthi. La 'Federico Martinengo' resterà in pattuglia con la 'Virginio Fasan' il tempo necessario per un 'passaggio di consegne' tra i due equipaggi. La prima si trova a nord di Bab el-Mandeb, il passaggio più colpito dagli Houthi, e la seconda a sud, in modo da coprire l'intera area. Al termine del pattugliamento congiunto la 'Virginio Fasan' farà ritorno in Italia.
Usa, Houthi hanno attaccato nave con missile, no danni
Il Comando Centrale degli Stati Uniti afferma che i ribelli Houthi dello Yemen hanno attaccato le rotte marittime nel Mar Arabico con un missile balistico antinave questa mattina presto. Si tratta del 27esimo attacco di questo tipo da metà novembre. L'attacco è avvenuto nel Golfo di Aden, secondo CentCom. "Una nave commerciale ha riferito di aver osservato visivamente l'impatto del missile sull'acqua; tuttavia, non sono stati segnalati feriti o danni", si legge in una nota.
Hamas, è caccia ai leader dell’organizzazione all’estero: chi c’è nel mirino di Israele
Lo Stato ebraico ha creato un'unità speciale denominata Nili, composta da uomini della Difesa e del Mossad e autorizzata a operare a livello internazionale per eliminare i capi del movimento palestinese. Il più ricercato è Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza e ritenuto fra i principali responsabili dell'attacco dello scorso 7 ottobre. LEGGI L'ARTICOLO
Donne e bambini nudi detenuti dalle forze israeliane in uno stadio a Gaza: il video
Le immagini che circolano sui social mostrano file di uomini spogliati, alcuni seduti a terra con le mani legate dietro la schiena e gli occhi bendati. La bandiera israeliana è appesa alla porta del campo da calcio. Il video è stato pubblicato su Youtube dal riservista Yosee Gamzoo Letova. IL CASO
Casa Bianca, causa Sudafrica all'Aja è infondata
Le affermazioni in rapido aumento secondo cui Israele sta commettendo un genocidio a Gaza sono "infondate", e la causa intentata dal Sud Africa è "controproducente". Lo ha detto John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, aggiungendo che l'America continuerà a sostenere Israele in la guerra in corso con Hamas. Riferendosi alla causa intentata dal Sudafrica contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia, Kirby ha detto ad Al Arabiya English: "Non c'è assolutamente alcuna indicazione che Israele sia coinvolto in azioni genocide". Nella causa, il Sud Africa accusa Israele di aver commesso un genocidio nella sua guerra a Gaza. Cerca di fermare l'assalto militare israeliano che ha ucciso più di 23.000 palestinesi, quasi la metà dei quali bambini.
Idf, decine di mln di dollari spesi da Hamas per costruire centinaia di km di tunnel
Oltre 6 mila tonnellate di cemento e 1.800 tonnellate di metallo sono state utilizzate da Hamas per costruire centinaia di chilometri di tunnel per un costo totale di decine di milioni di dollari. Lo rileva l'intelligence militare delle Forze di difesa israeliane (Idf) che si basa sulle informazioni raccolte dall'esercito israeliano e sulle analisi effettuate sul campo. "Invece di investire in infrastrutture civili e sviluppo a beneficio dei residenti della Striscia di Gaza, Hamas ha utilizzato grandi quantità di denaro e risorse per molti anni per costruire una vasta rete di tunnel sotterranei utilizzati per le sue letali attività terroristiche", sottolinea Tsahal.
Il Corpo di ingegneria di combattimento dell'Idf e l'Unità di ingegneria di combattimento Yahalom continuano a operare contro le infrastrutture sotterranee di Hamas nella Striscia di Gaza per garantire che questi tunnel non rappresentino più una minaccia per Israele, sottolinea Idf.
Al Jazeera: "Raid colpisce un'auto a Khan Younis, otto morti"
Otto persone sono rimaste uccise in un bombardamento israeliano che ha colpito un'auto civile nel quartiere di Al-Manara a Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza. Lo scrive Al Jazeera. Secondo il network, 23 persone sono state uccise a Khan Younis dall'alba di oggi, durante le incursioni e i bombardamenti israeliani.
Blinken: creare stato di Palestina per isolare Iran
Netanyahu: "All'Aja abbiamo visto un mondo alla rovescia"
"Anche oggi abbiamo visto un mondo alla rovescia: Israele è accusato di genocidio mentre sta combattendo il genocidio". Così il premier Benyamin Netanyahu sull'udienza all'Aja. "L'ipocrisia del Sudafrica grida al cielo. Israele - ha aggiunto - combatte contro terroristi assassini che hanno commesso crimini terribili contro l'umanità: hanno massacrato, violentato, bruciato, smembrato, ucciso bambini, donne, anziani, giovani. Un'organizzazione terroristica che ha commesso il crimine più terribile contro il popolo ebraico dai tempi della Shoah e ora c'è chi viene a difenderla in nome della Shoah. Che audacia. mondo sottosopra".
Hrw: "Crimini di guerra da Hamas e Israele"
"Nel 2023 i civili sono stati presi di mira, attaccati e uccisi su una scala senza precedenti nella storia recente di Israele e Palestina". Lo afferma il rapporto annuale di Human Rights Watch sui diritti umani nel mondo. Il dossier accusa di "crimini di guerra" Hamas per gli attacchi del 7 ottobre contro Israele, e le forze israeliane per le rappresaglie contro la popolazione di Gaza. Su Gaza "uno dei crimini più importanti commessi è la punizione collettiva" dei civili, "che corrisponde a un crimine di guerra", così come il fatto di "far morire di fame" la popolazione, ha detto la direttrice esecutiva di Hrw Tirana Hassan.
Hrw: 2023 terrificante per diritti umani in tutto il mondo
Da Gaza all'Ucraina e al Sudan, il 2023 è stato un "anno terrificante" per i diritti umani, che si sono ulteriormente deteriorati in tutto il mondo. Lo afferma Human Rights Watch nel suo rapporto annuale pubblicato oggi e presentato all'Onu. Nel documento di oltre 700 pagine che passa in rassegna quasi 100 Paesi, l'organizzazione cataloga "immani sofferenze" causate dalla guerra tra Israele e Hamas, da quella tra i due generali rivali in Sudan, o dal proseguimento dei conflitti in Ucraina, Birmania, Etiopia e Sahel.
Blinken ad al-Sisi: "Bene assistenza umanitaria a Gaza"
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha incontrato al Cairo il presidente egiziano Abdel Fatteh al-Sisi. Come informa una nota del portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, il capo della diplomazia Usa "ha espresso apprezzamento per la partnership dell'Egitto nell'assistere la fornitura di assistenza umanitaria ai palestinesi a Gaza".
Al Arabiya: Egitto prepara nuovo piano mediazione per Gaza
L'Egitto sta preparando nuovi incontri tra le fazioni palestinesi per esaminare nuove ipotesi di negoziazione per Gaza e lavora alla stesura di una nuova ipotesi di accordo dopo la ripresa dei negoziati tra Israele e Hamas. Lo rivela Al Arabiya su X poco dopo il colloquio del presidente egiziano Sisi e il segretario di Stato americano Antony Blinken. L'Egitto è sempre rimasto in contatto con i mediatori di Usa e Qatar per tentare una nuova tregua e un nuovo scambio tra gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas e i prigionieri palestinesi. Ma ora "apporterà modifiche radicali alla sua precedente iniziativa", rivela Al Arabiya.
Hamas: "Prove all'Aja dimostrano genocidio occupazione"
"Le prove" presentate all'Aja dal Sudafrica "dimostrano al mondo intero il coinvolgimento dell'occupazione sionista nel commettere crimini di genocidio e pulizia etnica contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza". Lo ha detto Izzat Al-Rishq dell'Ufficio politico di Hamas, esprimendo su Telegram "apprezzamento" per l'iniziativa del Sudafrica che "dimostra ancora una volta l'autenticità della sua posizione di principio a sostegno del nostro popolo". Hamas ha definito l'appello del Sudafrica "storico".
Hezbollah: razzi su Galilea dopo raid Israele su centro medico
Gli Hezbollah libanesi affermano di aver sparato decine di razzi sulla cittadina israeliana di Kiryat Shmona in risposta al bombardamento israeliano di un centro medico nel sud del Libano, ad Hanin, e nel quale sono stati uccisi due paramedici dell'organizzazione medica del Partito di Dio.
Membro Jihad islamica ucciso dall'esercito in Cisgiordania
Un membro della Jihad islamica, Majdi Fashafsha (37 anni) è stato ucciso oggi nel villaggio di Jaba, presso Jenin, in Cisgordania. La agenzia di stampa Maan precisa che in passato era stato detenuto in Israele e che oggi unita' dell'esercito hanno circondato la sua abitazione nel tentativo di catturarlo. Tiratori scelti erano appostati su tetti vicini. Fonti militari, citate dai media, hanno affermato che era un comandante locale della Jihad islamica. Alla vista dei soldati, hanno aggiunto, ha tentato la fuga ed e' stato abbattuto. Un suo compagno e' stato arrestato. Nell'edificio in cui si trovavano c'erano armi e munizioni.
Iran sequestra una petroliera Usa a largo dell'Oman
La Marina iraniana ha sequestrato una petroliera nelle acque del Golfo di Oman in seguito a "un ordine del tribunale" che autorizzava la mossa. Lo riferiscono i media statali. "La Marina della Repubblica Islamica dell'Iran ha sequestrato una petroliera americana nelle acque del Golfo di Oman in conformità con un ordine del tribunale", afferma l'agenzia di stampa ufficiale Irna. L'Agenzia britannica per la sicurezza marittima (Ukmto) e la compagnia privata Ambrey avevano annunciato in precedenza che uomini armati "in uniforme militare" erano saliti a bordo di una petroliera nel Golfo di Oman.
Medio Oriente, Valastro (CRI): "A Gaza una catastrofe umanitaria". VIDEO
Al-Sisi con Blinken: "Fermo rifiuto a spostamento dei palestinesi"
Il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi e il segretario di Stato Usa Antony Blinken, durante l'incontro di oggi al Cairo, hanno affermato "il rifiuto totale dei tentativi di espatriare i palestinesi dalla loro terra e l'indiscutibilità del principio dei due Stati come base per la stabilità della regione": è quanto riferito dal portavoce della presidenza egiziana al termine del colloquio, avvenuto alla presenza del capo dell'Intelligence egiziana Abbas Kamel. Blinken, giunto questa mattina da Israele dopo un tour che ha toccato quasi tutto il Medio Oriente, è partito subito dopo per gli Stati Uniti. Il segretario di Stato Usa - riporta ancora il portavoce egiziano - ha ringraziato a nome del presidente Joe Biden l'Egitto per i suoi sforzi per giungere a un cessate il fuoco e per garantire aiuti costanti alla popolazione della Striscia di Gaza, ormai in gran parte ammassata ai confini egiziani. Sisi ha ribadito il suo appello alla comunità internazionale affinché adempia alle proprie responsabilità per garantire sicurezza e prosperità a tutta la regione. "Entrambe le parti concordano di proseguire intense consultazioni sugli sviluppi della situazione, comunicare con le varie parti per spingere gli sforzi di pacificazione e prevenire l'allargamento del conflitto - conclude il portavoce - affermando il completo rifiuto dei tentativi di evacuare i palestinesi dalle loro terre, e l'adesione alla soluzione a due Stati come base per la stabilizzazione nella regione".
Save the Children: "Aumenta il rischio di malnutrizione tra bimbi a Gaza"
"Negare ai minori di Gaza l'accesso al cibo e ai beni di prima necessità avrà conseguenze permanenti sui bambini palestinesi, sempre più esposti al rischio di malnutrizione. Lo afferma Save the Children, l'Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. Gli operatori di Save the Children a Gaza dicono di non essere in grado di trovare generi alimentari essenziali nei mercati. Un rapporto del Programma alimentare mondiale (Wfp) ha rilevato che i prezzi dei beni essenziali come il gas da cucina sono aumentati di circa il 435% negli ultimi tre mesi. Le distribuzioni di aiuti alimentari continuano a essere in gran parte limitate a Rafah, mentre altre aree sono raramente raggiunte dalle organizzazioni umanitarie. C'è una grave carenza di cibo, in particolare nel nord di Gaza, che è stata quasi completamente tagliata fuori dagli aiuti, si legge in un comunicato. Le organizzazioni che forniscono assistenza alimentare hanno scoperto che le scorte di cibo delle famiglie si stanno esaurendo più rapidamente di quanto possano essere reintegrate con gli stentati aiuti ammessi a Gaza. Secondo il Wfp, due terzi dei negozi di Gaza hanno riferito che i beni essenziali, tra cui farina, uova e latticini, si sono esauriti nelle ultime settimane. "Si tratta di una catastrofe interamente provocata dall'uomo che sta causando danni fisici e mentali devastanti ai bambini, con conseguenze potenzialmente mortali e che alterano la vita. Man mano che i bambini di Gaza soffrono sempre più la fame, i loro corpi diventano più deboli, diventano gravemente malnutriti. I loro muscoli cominciano a indebolirsi, la loro vista si offusca, il loro sistema immunitario non funziona più. Ammalarsi è inevitabile e la polmonite e la diarrea sono le principali cause di morte dei più piccoli in questo stato di indebolimento", sostiene Hannah Stephenson, responsabile globale delle politiche e advocacy, salute e nutrizione di Save the Children.

©Ansa
Boldrini: "L'Italia tuteli l'indipendenza della Corte dell'Aja"
"Inizia oggi, alla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja il procedimento che valuterà l'accusa di genocidio dei palestinesi a Gaza mossa dal Sudafrica contro Israele. Dopo oltre 23 mila morti, di cui la stragrande maggioranza donne e bambini, il Sudafrica si è rivolto, con un nutrito dossier, alla Corte dell'Aja. Un procedimento storico e se l'Aja accoglierà la richiesta di misure cautelari avanzata dal Sudafrica, Israele potrebbe dover sospendere immediatamente le operazioni militari a Gaza". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Dalle notizie di stampa, il governo Netanyahu starebbe tentando di fare pressioni politiche, tramite le ambasciate, sugli stati alleati perché rigettino le accuse. Abbiamo già letto una dichiarazione dell’ambasciatore israeliano in Italia pubblicata da un noto quotidiano nazionale. Sarà la Corte a stabilire come stanno le cose, non ambasciatori o ministri, ad iniziare da Antonio Tajani. Ma i giudici devono poter lavorare senza ingerenze".
"Per questo, come ho annunciato oggi nel mio intervento in aula, presenterò un'interrogazione per chiedere che il governo rigetti qualsiasi tentativo di minare l'indipendenza della Corte e che si impegni, fin da subito, ad attuare qualunque misura decisa dai giudici. Questo -conclude- è il minimo che un Paese democratico deve fare per garantire la legalità internazionale".
Conte: "Favorevoli al riconoscimento dello Stato di Palestina"
"Non si può continuare a far finta di nulla: il governo israeliano di Netanyahu va fermato e condannato. E tutta l'Unione Europea, tutti gli Stati, devono agire per dire a Netanyahu che quello che sta facendo è inaccettabile. Il suo governo non potrà avere il nostro appoggio". Lo ha detto Giuseppe Conte. "Noi difendiamo la democrazia, i principi democratici. E sicuramente un principio democratico basilare è che non possiamo assistere alla carneficina quotidiana che ha fatto lievitare a ben oltre 20mila le vittime civili palestinesi, in prevalenza donne e bambini. E lo Stato italiano, inutile girarci intorno, è ignavo su questa cosa. In due occasioni, anche pubbliche, al Consiglio di sicurezza si è astenuto su due risoluzioni che, udite udite, propugnavano una tregua umanitaria", ha aggiunto il leader M5s. E, a proposito della necessità di riconoscere lo Stato di Palestina per perseguire l'obiettivo dei 'due popoli e due Stati': "Sicuramente il tema c'è" e siamo "favorevoli" al riconoscimento dello stato della Palestina, ma "occorre che ci sia un'Autorità palestinese che si possa rinforzare, ricostruire, essere credibile, spendibile", ha osservato.
Hamas, bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza sale a 23.469
Il Ministero della Salute di Hamas ha aggiornato il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza: sono 23.469 dall'inizio del conflitto, mentre il totale dei feriti ammonta a 59.604.
Israele: "Il Sudafrica è il braccio giuridico di Hamas"
Il Sudafrica è "il braccio giuridico dell'organizzazione terroristica Hamas". Lo ha denunciato Lior Hayat, portavoce del ministero degli Esteri israeliano, secondo cui oggi all'Aja "si è stati testimoni di uno dei più grandi spettacoli di ipocrisia nella storia, costruito su una serie di affermazioni false ed infondate". Il Sudafrica, ha spiegato, "ha distorto del tutto la realtà a Gaza dopo il massacro del 7/10 ed ha completamente ignorato il fatto che i terroristi di Hamas si sono infiltrati in Israele uccidendo, massacrando, violentando e rapendo cittadini israeliani solo perché tali, nel tentativo di compiere un genocidio". "Il Sudafrica - ha proseguito Hayat - cerca di consentire a Hamas di tornare a commettere crimini di guerra, crimini contro l'umanità e crimini sessuali quali quelli compiuti a ripetizione il 7 ottobre, così come i suoi dirigenti hanno dichiarato". Il portavoce israeliano ha poi rilevato che gli avvocati sudafricani si sono astenuti dal menzionare che ''Hamas ricorre ai civili come scudi umani e opera dall'interno di scuole, istituzioni dell'Onu, moschee e chiese''. "Lo Stato d'Israele - ha ribadito - continuerà a proteggere i propri cittadini in accordo col diritto internazionale, facendo una distinzione fra i terroristi di Hamas e la popolazione civile. Farà tutto il possibile per recuperare gli ostaggi ed eliminare la organizzazione terrorista Hamas, un'organizzazione razzista e antisemita che nella sua Carta di fondazione predica la distruzione di Israele e l'uccisione degli ebrei''.
Sotto la città di Khan Yunis, le truppe dell'Idf hanno scoperto un tunnel sotterraneo che conteneva ostaggi israeliani
Oxfam, a Gaza più morti al giorno di ogni altra guerra dal 2000
Il tasso di mortalità giornaliero della guerra di Gaza è il più alto di qualsiasi altro grande conflitto del XXI secolo. Lo rende noto uno studio dell'agenzia umanitaria Oxfam secondo cui l'esercito israeliano uccide in media circa 250 palestinesi al giorno e molte altre vite sono a rischio per colpa della fame, delle malattie e del freddo. Mentre il conflitto si avvicina al suo centesimo giorno, elaborando dati disponibili al pubblico, Oxfam ha calcolato che questo numero è significativamente più alto di qualsiasi recente grande conflitto armato, tra cui quello in Siria (96,5 morti al giorno), in Sudan (51,6), in Iraq (50,8), in Ucraina (43,9) in Afghanistan ( 23,8) e in Yemen (15,8). Inoltre, il rapporto ricorda le oltre 1.200 persone trucidate nei terribili attacchi di Hamas e altri gruppi armati in Israele il 7 ottobre e i 330 palestinesi uccisi in Cisgiordania. Secondo Sally Abi Khalil, direttrice di Oxfam per il Medio Oriente, "la portata e le atrocità che Israele sta commettendo su Gaza sono davvero scioccanti". "Per 100 giorni - aggiunge - la popolazione di Gaza ha sopportato una vita d'inferno. Nessun luogo è sicuro e l'intera popolazione è a rischio carestia. È inimmaginabile che la comunità internazionale stia osservando lo svolgersi del conflitto più mortale del 21° secolo, bloccando continuamente le richieste di cessate il fuoco".
Blinken: avvicinamento Israele-Arabia Saudita isola Iran
Un avvicinamento tra Israele e Arabia Saudita sarebbe "il modo migliore per isolare l'Iran". Ne è convinto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in Egitto per l'ultima tappa del suo tour mediorientale. "La sicurezza e l'integrazione (regionale) di Israele sono legate all'apertura di una strada verso uno Stato palestinese", ha aggiunto il capo della diplomazia americana.
Anp auspica 'trionfo giustizia' all'Aia, grazie a Sudafrica per 'coraggio'
Il governo dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) spera che possa ''trionfare la giustizia'' alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia, dove oggi il Sudafrica ha formalmente accusato Israele di genocidio nella Striscia di Gaza. Con un tweet, il ministero degli Esteri palestinese ha detto che ''l'obiettivo principale della strategia legale dello Stato palestinese è ritenere responsabile Israele, potenza occupante, davanti a tutte le istituzioni internazionali di giustizia e tramite tutti gli strumenti legali''. L'Anp, ha aggiunto, mantiene un ''coordinamento continuo'' con il Sudafrica a proposito delle accuse di genocidio mosse a Israele.
Il ministero degli Esteri palestinese ha quindi voluto ringraziare il Sudafrica per il suo ''passo coraggioso'' che ha "mobilitato la comunità internazionale per fare chiarezza sul crimine di genocidio commesso da parte di Israele e le sue implicazioni legali". Il ministero ha quindi lamentato che "alcuni paesi e organizzazioni internazionali sono complici con i loro veti e la loro fornitura di tutti i tipi di armi e influenza politica legale a Israele".
Idf, 'non c'è carenza di cibo a Gaza, problemi causati da incapacità Onu'
L'unità della Forza di difesa israeliana che supervisiona il trasporto di aiuti umanitari a Gaza ha dichiarato che non vi è carenza di cibo nella Striscia e che i problemi esistenti sono stati causati dall'incapacità delle Nazioni Unite di distribuire adeguatamente le merci una volta entrate nell'enclave.
Parlando al valico di frontiera di Kerem Shalom, riaperto il mese scorso, il colonnello Moshe Tetro, capo dell'amministrazione di coordinamento e collegamento del Cogat con Gaza, ha affermato che Israele sta lavorando quotidianamente per aumentare gli aiuti a Gaza. "I camion che passano i controlli di sicurezza vengono scaricati sul lato di Gaza del valico, gli aiuti vengono poi accolti dalle organizzazioni internazionali e consegnati alla popolazione", ha detto Tetro, aggiungendo che l'unità sta aumentando il numero di camion che attraversano il confine ogni giorno, passando da una media prebellica di 70 camion al giorno a quella della scorsa settimana di 110.
Iran: 'Corte L'Aja sia imparziale e non ceda a pressioni Usa'
L'Iran ha esortato la Corte internazionale di giustizia (Cig) a trattare "imparzialmente" le accuse di genocidio mosse contro Israele dal Sudafrica e a non cedere alle pressioni degli Stati Uniti. "Speriamo e vogliamo che la Corte internazionale di giustizia indaghi in modo imparziale sulla denuncia del Sudafrica e di altri governi contro il regime sionista per quanto riguarda il crimine contro il popolo di Gaza e non ceda alle pressioni politiche e non politiche degli Stati Uniti", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, citato da Press Tv.
Mo: famiglie usano enormi altoparlanti per farsi sentire dagli ostaggi
I parenti degli ostaggi detenuti a Gaza hanno utilizzato altoparlanti enormi e potenti per gridare messaggi nella speranza che i loro cari possano ascoltarli. "Non perdere la speranza. Stiamo ribaltando il mondo per riportarti indietro", gridano dal confine con la Striscia di Gaza e in prossimità di Khan Younis. "Non possiamo credere che sia quasi il 100mo giorno. Sii forte, è quasi finita".
Domenica prossima saranno 100 giorni dal devastante assalto del 7 ottobre in cui 3.000 terroristi hanno preso d'assalto il confine, uccidendo circa 1.200 persone e prendendo almeno 240 ostaggi.
Conte: 'basta carneficina, tutta la Ue condanni governo Netanyahu'
"Non possiamo assistere a questa carneficina quotidiana, che addirittura ha fatto lievitare a ben oltre 20mila il numero delle vittime civili palestinesi, in prevalenza donne e bambini. Lo Stato italiano è assolutamente ignavo su questo fronte". Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, a margine di una conferenza stampa. "Due popoli e due Stati significa anche riconoscere lo Stato della Palestina, però, e lo dico da giurista, perché ci sia il riconoscimento di uno Stato occorre una organizzazione statuale e in questo momento c'è una difficoltà oggettiva", ha osservato l'ex premier.
"In questo momento si può discutere di tutto ma non si può far finta di nulla. Il governo israeliano di Netanyahu va fermamente condannato e tutti gli Stati dell'Unione europea - ha concluso Conte - devono agire per dire al premier israeliano che questa cosa è inaccettabile".
Israele: sventati attentati ispirati da Isis, arrestati 2 palestinesi
La polizia israeliana e lo Shin Bet hanno riferito oggi di aver sventato attentati contro le forze di sicurezza ispirati dall'Isis, lo Stato Islamico, dopo aver arrestato due palestinesi di Gerusalemme est a dicembre. Di 21 e 23 anni, "i terroristi pianificavano di preparare ordigni esplosivi e prendere di mira le forze di sicurezza", secondo quanto si legge in una nota congiunta della polizia e dello Shin Beth, il servizio di sicurezza interna.
Sono pochi i palestinesi che si sono uniti all'Isis, ma i due arrestati, spiega la nota, "hanno sostenuto l'ideologia di Daesh e hanno condiviso su Internet e tramite Telegram molti contenuti prodotti dal gruppo all'estero". I due hanno anche consultato siti che fornivano informazioni su come fabbricare bombe
Il Cile denuncerà Israele alla Corte penale internazionale
Il Cile ha deciso di rivolgersi alla Corte penale internazionale (Cpi) per chiedere un'indagine sull'operato del governo di Israele nella Striscia di Gaza. L'annuncio è stato fatto dall'ambasciatrice cilena presso l'Onu, Paula Narváez che, dopo aver parlato con il presidente Gabriel Boric e con il ministro degli Esteri Alberto van Klaveren, ha messo al corrente della decisione l'Assemblea generale a New York. "Il Cile - ha dichiarato Narváez - non rimarrà indifferente alla situazione attuale e al dolore del popolo palestinese" e "per questo il Cile presenterà tempestivamente una istanza riguardante la situazione in Palestina alla Procura della Cpi". Chiederemo, ha infine detto, "un'indagine sui crimini internazionali commessi nei territori palestinesi occupati, alla quale speriamo che altri paesi possano unirsi". Il Cile ospita la maggiore comunità palestinese al di fuori del mondo arabo, forte di 400-500.000 membri, e le vicende della guerra a Gaza hanno suscitato tra le sue fila una forte ondata di indignazione e proteste.
Ex generale dell'Idf: "Israele dovrebbe restare a Gaza almeno due anni"
Amir Avivi, un generale di brigata in pensione, ha detto che gli attacchi militari israeliani a Gaza finirebbero con un fallimento se le forze israeliane si ritirassero prima di eliminare completamente Hamas. "Per smantellare Hamas a Gaza e distruggere tutte le infrastrutture terroristiche dell'organizzazione, abbiamo bisogno di restare a Gaza per un periodo di almeno due anni", ha detto Avivi al quotidiano israeliano Maariv.
“Lo Stato di Israele non può uscire nuovamente da Gaza”, ha detto Avivi. “Se ci fosse un altro disimpegno, allora cosa avremmo ottenuto? Perché abbiamo combattuto fino ad ora se non abbiamo smantellato Hamas dall’interno?” L’ex ufficiale militare ha aggiunto che Israele dovrebbe mantenere il controllo di sicurezza a lungo termine su Gaza così come fa in Cisgiordania.
Blinken arrivato al Cairo, incontrerà Al-Sisi
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato al Cairo, tappa finale del suo tour in Medio Oriente che ha toccato Turchia, Arabia Saudita, Emirati, Qatar, Israele, Cisgiordania e Bahrein. Blinken, proveniente dal Bahrein, incontrerà il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi, con il quale parlerà della guerra a Gaza e degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Egitto e Qatar stanno mediando tra Israele e Hamas la possibilità di una tregua umanitaria e di un nuovo scambio di prigionieri.
Sudafrica: "Israele spinge gli abitanti di Gaza sull'orlo della carestia"
Le operazioni militari di Israele a Gaza hanno spinto la popolazione sull'orlo della carestia: lo ha detto oggi alla Corte internazionale di giustizia un avvocato del Sudafrica, Adila Hassim. "La situazione è tale che gli esperti ora prevedono che un maggior numero di persone a Gaza potrebbe morire di fame e di malattie" piuttosto che in seguito ad un'azione militare diretta, ha detto Hassim.
Hamas: "Cig non si pieghi a regole dettate dagli Usa"
Un appello alla Corte internazionale di giustizia (Cig) a "non piegarsi" alle regole "dettate" dagli Stati Uniti è stato lanciato da Hamas nel giorno della prima udienza all'Aja sull'istanza presentata dal Sudafrica contro Israele per genocidio.
"Chiediamo alla Corte internazionale di giustizia di non cedere ai dettami e alle pressioni dell'Amministrazione statunitense, che è complice e responsabile della continuazione della guerra genocida che continua ad andare avanti contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza", ha affermato l'esponente di Hamas, Osama Hamdan, secondo quanto pubblicato su Telegram dalle Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato del gruppo palestinese.
Hamdan ha anche criticato gli Stati Uniti per l'uso del veto contro le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul cessate il fuoco nella Striscia. "L'Amministrazione statunitense continua a vedere la questione di Gaza attraverso una visione 'israeliana' ", ha sostenuto l'esponente di Hamas, accusando Washington di essere "sponsor del terrorismo sionista".
Il Brasile appoggia azione del Sudafrica contro Israele all'Aja
Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, ha dato il suo sostegno all'azione presentata dal Sudafrica contro Israele alla Corte internazionale di giustizia: lo riferisce il ministero degli Esteri di Brasilia in un comunicato. Secondo il dicastero, la decisione presa dal leader progressista è avvenuta durante un incontro svoltosi ieri con l'ambasciatore palestinese in Brasile, Ibrahim Alzeben. Il ministero afferma nella nota che Lula sostiene l'iniziativa sudafricana affinché la Corte internazionale di giustizia "ordini" a Israele di "fermare immediatamente atti e misure che potrebbero costituire un genocidio". La posizione del capo dello Stato è stata criticata in un comunicato dalla Confederazione israeliana brasiliana (Conib), secondo la quale essa "diverge dalla posizione di equilibrio e moderazione della politica estera brasiliana".
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Sudafrica all'Aja: "Assalto del 7 ottobre non giustifica Israele"
Il Sudafrica accusa Israele di avere violato la Convenzione di Ginevra, e che gli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso non giustificano le sue azioni. "Nessun attacco armato al territorio di uno Stato, non importa quanto sia serio, può fornire alcuna giustificazione per violare la Convenzione", ha detto il ministro della Giustizia di Pretoria, Ronald Lamola.
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja, il massimo organo giudiziario delle Nazioni Unite, esamina a partire da oggi il ricorso presentato dal Sudafrica che chiede "misure provvisorie urgenti" contro lo Stato ebraico per la conduzione della guerra a Gaza.
Sky News: "Il Sudafrica sostiene che la guerra a Gaza violi la Convenzione sul genocidio del 1948"
Tajani: "Colpita la popolazione ma a Gaza non è genocidio"
"Il genocidio è un'altra cosa, qui c'è un attacco che colpisce la popolazione civile", "abbiamo detto in tutti modi che non condividiamo gli attacchi alla popolazione, continuiamo ad invitare Israele a non superare i limiti della giusta reazione per sconfiggere Hamas". Lo ha detto a Radionach'io il ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo ad una domanda sull'udienza che si apre oggi all'Aja e aggiungendo che "non si può dimenticare quello che è successo il 7 ottobre quando cittadini israeliani sono stati presi uno per uno con una violenza inimmaginabile".
Blinken arrivato al Cairo, ultima tappa del suo tour
Il segretario di Stato americano Antony Blinken e' atterrato al Cairo, ultima tappa del suo tour in Medio Oriente nel corso del conflitto tra Israele e Hamas.

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Medioriente, terroristi dell'Isis arrestati a Gerusalemme est
Due terroristi affiliati all'Isis sono stati arrestati a dicembre a Gerusalemme est da agenti della polizia israeliana del distretto di Gerusalemme e del servizio di sicurezza israeliano (Shin Bet). Lo ha reso noto oggi la polizia israeliana.
I terroristi intendevano preparare ordigni esplosivi e prendere di mira le forze di sicurezza israeliane prima che i loro tentativi venissero sventati e gli uomini arrestati, secondo l'Unità Centrale del Distretto di Gerusalemme e dello Shin Bet. Dall'indagine è emerso inoltre che i due terroristi, sostenitori dell'ideologia dello Stato Islamico, avevano raccolto materiale jihadista da Internet e da Telegram, tra cui video e immagini inquietanti, video di terroristi dell'Isis che combattono in Medio Oriente e altro ancora.
Corte Aia, Israele indagato anche per uccisione reporter
La Corte penale internazionale dell'Aia, nell'ambito dell'indagine sulle accuse a Israele per crimini nella Striscia di Gaza, esaminerà anche gli attacchi israeliani che hanno portato all'uccisione di giornalisti. E' quanto si legge in una dichiarazione della stessa Corte riportata dal New York Times. Secondo il diritto internazionale umanitario e lo Statuto di Roma, i giornalisti sono protetti come civili. Israele non è uno stato membro della Corte e non riconosce la sua giurisdizione, quindi l'impatto delle indagini della CPI non è chiaro, scrive il NYT. "Il Pubblico Ministero ha precedentemente sottolineato la sua preoccupazione per il crescente numero di attacchi contro i giornalisti a livello globale e ha sottolineato che tali attacchi potrebbero costituire crimini previsti dallo Statuto di Roma", si legge nella dichiarazione dell'ufficio del procuratore generale della Corte, Karim Khan. Reporter Senza Frontiere ha presentato due denunce alla Corte nelle ultime 10 settimane, chiedendo alla corte di indagare e perseguire i casi di giornalisti uccisi in guerra. Nella prima denuncia presentata lo scorso ottobre, si affermava che otto giornalisti palestinesi erano stati uccisi da attacchi che avevano causato "danni sproporzionati" ai civili. Ha inoltre definito la morte di un giornalista israeliano che si occupava degli attacchi del 7 ottobre "l'uccisione intenzionale di una persona protetta dalle Convenzioni di Ginevra", il che costituirebbe un crimine di guerra. Nella seconda denuncia, presentata alla fine del mese scorso, si afferma che sette giornalisti palestinesi uccisi potrebbero essere stati presi di mira.
Manifestazioni filo-palestinesi e filo-israeliane all'Aia prima dell'udienza
Decine di manifestanti filo-palestinesi si sono radunati davanti alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia in vista dell'udienza in cui Israele dovrà difendersi dalle accuse di aver commesso atti di genocidio durante la guerra contro Hamas a Gaza.
Molti sventolano bandiere palestinesi per chiedere il cessate il fuoco. L’udienza arriva dopo che il Sudafrica ha presentato un appello urgente alla Corte internazionale di giustizia per costringere Israele a “sospendere immediatamente” le sue operazioni militari a Gaza.
Nel frattempo, diverse centinaia di attivisti pro Israele stanno partecipando a una manifestazione di solidarietà prima dell'inizio del procedimento. I manifestanti, che includono attivisti di organizzazioni cristiane sioniste e membri delle comunità ebraiche locali, procedono verso la Corte dove manifesteranno in sostegno degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas a Gaza.
Idf: "Uccisi 10 terroristi di Hamas a Gaza"
L'aeronautica israeliana afferma di aver ucciso tre terroristi di Hamas mentre emergevano da un tunnel nel campo profughi di Maghazi, nel centro di Gaza. Un aereo dell'Idf ha ucciso anche tre uomini che uscivano da un edificio nel sud di Khan Younis dove sono state trovate delle armi. Altri due uomini sono stati colpiti mentre entravano nello stesso edificio, mentre altri due sono stati uccisi mentre piazzavano una bomba, si legge in un post dell'esercito su X.
Gli attacchi sempre più intensi di Israele al centro di Gaza e a Khan Younis, nel sud, stanno causando “vittime in rapido aumento”, ha detto l'Onu, aggiungendo che i bombardamenti stanno “avendo conseguenze devastanti per decine di migliaia di civili”.
Austria e Repubblica Ceca: "Israele ha diritto di difendersi"
Austria e Repubblica Ceca sostengono Israele di fronte alle accuse di genocidio che saranno discusse oggi dalla Corte internazionale dell'Aia. In un post su X il primo ministro austriaco, Karl Nehammer, dopo un incontro con il premier ceco Petr Fiala, ha scritto che "io e Fiala siamo d'accordo: la Corte è un elemento fondamentale dell'ordine internazionale basato sulle regole e ne rispettiamo l'indipendenza. Il "crimine dei crimini", le accuse di genocidio non dovrebbero mai essere prese alla leggera. Ci opponiamo a qualsiasi tentativo di politicizzare la Corte Internazionale di Giustizia. Israele è una democrazia che ha il diritto di difendersi contro i barbari attacchi terroristici di Hamas contro comunita' pacifiche in conformita' con il diritto internazionale"
La Germania: "Genocidio? Israele si sta difendendo"
Israele ha chiarito che "sta agendo in base al suo diritto all'autodifesa contro l'organizzazione terroristica Hamas, ma non contro la popolazione civile". Lo ha detto la ministra degli esteri tedesca, Annalena Baerbock, nel giorno in cui all'Aia inizia il procedimento contro lo Stato ebraico per genocidio. La ministra tedesca ha aggiunto che "il fatto è che il genocidio, per definizione, presuppone l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, i membri di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso a causa della loro appartenenza a questo gruppo. Non riesco a vedere questa intenzione nell'autodifesa di Israele contro l'organizzazione terroristica armata Hamas".
Video dell'Idf mostra tunnel Khan Yunis: "C'erano gli ostaggi"
L'Idf ha divulgato un nuovo video in cui compare un tunnel usato da Hamas a Khan Yunis e in cui le Forze di difesa israeliane ritengono siano stati tenuti gli ostaggi. Il tunnel è stato localizzato dalle forze speciali ed è collegato ad un'ampia rete sotterranea. "Dopo averlo esaminato, abbiamo potuto affermare che ostaggi israeliani si trovavano al suo interno", ha reso noto l'Idf. Secondo le forze israeliane, nella sola area di Khan Yunis i militari hanno finora individuato oltre 300 pozzi di ingresso ai tunnel. Oltre cento gallerie sotterranee sono state finora distrutte o rese non operative.
Tajani: "Responsabilità a Gaza è di Hamas, ma risposta Israele sia proporzionata"
"C'è stata una orribile aggressione il 7 ottobre a danno della popolazione israeliana e abbiamo detto che la risposta di Israele deve essere proporzionata, abbiamo invitato gli israeliani a essere prudenti ma c'è una responsabilitò di Hamas nel servirsi della popolazione civile". Lo ha detto a Radio anch'io il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
"Stiamo aiutando la popolazione palestinese e non condividiamo gli attacchi alla popolazione - ha aggiunto Tajani - Invitiamo Israele che è un paese amico a una risposta proporzionata. C'è la condanna ad Hamas e dobbiamo lavorare per la pace evitando l'escalation".
Guerra in Medioriente, Blinken ha incontrato Abu Mazen. VIDEO
Ex premier Bennett: "Aja è Affare Dreyfus del ventunesimo secolo"
La seduta della Corte di giustizia di oggi all'Aja è "l'Affare Dreyfus del 21/o secolo". Lo ha denunciato l'ex premier israeliano, Naftali Bennett, definendo la riunione "uno spettacolo di ipocrisia, antisemitismo e vergogna. E' stata Hamas che, senza nessuna ragione, il 7 ottobre ha attaccato, bruciato, ucciso e rapito israeliani. Eppure è Israele che è sotto accusa", ha detto. "Vergogna per coloro che prendono parte - ha concluso - a questa finzione".
Idf: "Continua l'operazione, uccisi diversi esponenti di Hamas"
L'esercito israeliano sta continuando le operazioni e i combattimenti contro Hamas a Khan Younis, nel sud di Gaza, e a Maghazi nel centro della Striscia. Lo dice l'IDF in un post su X. In uno scontro a Maghazi, dice l'IDF, le truppe della Brigata Golani hanno avvistato tre uomini armati di Hamas che uscivano da un tunnel. Gli uomini armati sono stati poi colpiti da un raid aereo. In un altro scontro, l'IDF dice che i riservisti della Brigata Yiftah hanno avvistato otto esponenti di Hamas che si dirigevano verso una scuola a Maghazi e li hanno uccisi. A Khan Younis, l'IDF afferma che le truppe della Brigata Givati hanno avvistato tre agenti di Hamas uscire da un edificio dove erano tenute delle armi e hanno ordinato un attacco aereo. Sempre nella zona di Khan Younis, la Brigata Commando ha avvistato due agenti di Hamas, uno che piazzava un ordigno esplosivo e l'altro che osservava da un tetto. L'IDF afferma che entrambi gli agenti sono stati uccisi in un attacco aereo.
Iran: "Israele ha violato tutte le convenzioni internazionali"
"Il regime sionista ha commesso tutti i crimini sanciti dalle convenzioni internazionali contro il popolo palestinese": lo ha affermato in un comunicato il ministero degli Esteri iraniano appoggiando l'accusa contro Israele per "tentato genocidio" nella guerra in corso a Gaza presentata dal Sudafrica presso la Corte internazionale di giustizia. Definendo Israele "un regime di apartheid", Teheran accusa lo Stato ebraico di "crimini contro l'umanità" mentre loda l'iniziativa del Sudafrica ritenendola "responsabile", "coraggiosa" e "onorevole", riferisce l'agenzia di stampa Irna.
Netanyahu: "Israele non sposterà la popolazione civile di Gaza"
"Lasciatemi chiarire alcuni punti: Israele non ha intenzione di occupare in modo permanente Gaza o di spostare la sua popolazione civile". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in un intervento sui social la notte scorsa a poche ore dalla riunione questa mattina della Corte di Giustizia dell'Aja con Israele sotto accusa per 'genocidio' nella Striscia. "Israele - ha continuato - sta combattendo i terroristi di Hamas, non la popolazione palestinese e lo stiamo facendo nella piena conformità con la legge internazionale". "Il nostro obiettivo - ha proseguito Netanyahu - è di liberare Gaza dai terroristi di Hamas e di riavere i nostri ostaggi. Una volta raggiunto tale obiettivo, Gaza potrà essere demilitarizzata e deradicalizzata, creando così la possibilità di un futuro migliore sia per Israele sia per i palestinesi".
Onu: "Gli attacchi fanno crollare il sistema sanitario di Gaza"
Solo un quinto dei 5.000 posti letto necessari per far fronte ai traumi e alle emergenze sono disponibili a Gaza. Lo ha dichiarato il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, precisando che più di tre quarti dei 77 centri sanitari primari nella Striscia sono fuori uso.
“Le ostilità in corso a Deir el-Balah e Khan Younis – insieme agli ordini di evacuazione nelle aree vicine – stanno mettendo tre ospedali a rischio di chiusura: Al-Aqsa, Nasser e l’ospedale europeo di Gaza”, ha detto Dujarric, aggiungendo che “circa 350.000 persone con malattie croniche e circa 485.000 persone con disturbi di salute mentale continuano a subire interruzioni nelle loro cure a Gaza”.
Circa 1,9 milioni di sfollati sono a rischio di malattie trasmissibili a causa delle cattive condizioni di vita, dei rifugi sovraffollati e della mancanza di accesso ad acqua, servizi igienico-sanitari adeguati, afferma l’Onu.
Usa: "Timori per possibili attacchi Hezbollah contro interessi americani nella regione"
Funzionari dell'intelligence statunitense affermano che crescono i timori per potenziali attacchi da parte di Hezbollah contro gli interessi americani in Medio Oriente. Citando quattro funzionari statunitensi anonimi, Politico ha riferito che le crescenti tensioni dovute alla guerra di Israele a Gaza e gli scontri con Hezbollah in Libano preoccupano le agenzie di sicurezza statunitensi. I funzionari americani hanno affermato che Hezbollah “potrebbe prendere in considerazione attacchi sia contro le truppe statunitensi che contro il personale diplomatico all’estero”.
Un analista ha sottolineato che i gruppi sostenuti dall’Iran stanno già colpendo obiettivi statunitensi con regolarità. "Il fronte libanese è pronto a prendere il via e queste milizie iraniane stanno colpendo gli Stati Uniti nella Siria orientale e in Iraq", ha detto Andrew Tabler, ex funzionario del Dipartimento di Stato, citato da Politico. “Tutto ciò avviene sullo sfondo ma ci si concentra sul teatro di Gaza. In realtà la guerra è molto più ampia”.

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Israele, sventato attacco Isis a Gerusalemme Est
La polizia israeliana e i servizi di sicurezza interna dello Shin Bet hanno sventato un tentativo di attacco da parte di due sostenitori dell'Isis a Gerusalemme Est. Lo riportano i media isreliani. Secondo la dichiarazione i due sospettati volevano utilizzare ordigni esplosivi in attacchi contro le forze dell'ordine, ma sono stati arrestati prima che potessero mettere in atto i loro piani. La polizia afferma di avere arrestato un 21enne e un 23enne che risiedono a Jabel
Mukaber, a Gerusalemme est. I due avrebbero guardato contenuti online del gruppo terroristico Isis, inclusi video di omicidi da parte dell'organizzazione in tutto il mondo. Sul telefono di uno dei sospettati sarebbe stato ritrovato anche materiale perdopornografico, ha detto la polizia. Sulla questione è stata aperta un'indagine separata.
Israele imputato a L'Aia: "Accuse diffamanti"
Israele sul banco degli imputati a L'Aia per genocidio: la Corte internazionale di giustizia, il massimo organo giudiziario delle Nazioni Unite, esaminerà a partire da oggi il ricorso presentato dal Sudafrica che chiede "misure provvisorie urgenti" contro lo stato ebraico per la conduzione della guerra a Gaza. Secondo l'accusa, Israele sta commettendo un genocidio nella Striscia e il Sudafrica chiede al tribunale delle Nazioni Unite di agire urgentemente "per proteggere da ulteriori, gravi e irreparabili danni ai diritti del popolo palestinese derivanti dalla convenzione sul genocidio, che continua ad essere violata impunemente". Nella sua richiesta scritta di 84 pagine, il Sud Africa ha dichiarato che "gli atti e le omissioni di Israele" "hanno carattere genocida perchè sono intesi a provocare la distruzione di una parte sostanziale del territorio palestinese. gruppo nazionale, razziale ed etnico". Israele, firmatario della Convenzione internazionale contro il genocidio del 1948, respinge le accuse come 'diffamanti' e presenterà i dettagli della sua difesa a partire da domani. I leader israeliani hanno già affermato che le accuse del Sud Africa distorcono il significato di genocidio e lo scopo della convenzione. Le accuse dovrebbero essere rivolte invece contro Hamas, organizzazione terroristica etichettata a livello internazionale la cui distruzione è l'obiettivo della campagna militare israeliana a Gaza.
Houthi all'Onu: "Usa e Israele violano la legge internazionale a Gaza"
Il capo del comitato rivoluzionario supremo Houthi dello Yemen ha risposto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che condanna gli attacchi Houthi alle navi del Mar Rosso accusando gli Stati Uniti di “violare il diritto internazionale” sostenendo la guerra di Israele a Gaza.
In un post sui social media, Mohammed Ali al-Houthi ha anche affermato che Israele deve “fermare immediatamente tutti gli attacchi che ostacolano la vita a Gaza” e ha affermato che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dovrebbe garantire che milioni di palestinesi a Gaza siano liberati dalla “guerra israeliana e dall'assedio americano” del territorio.
L'assedio militare di Israele è una “arma mortale” che ha trasformato il territorio palestinese nella “più grande prigione in cui viene praticata la punizione penale collettiva”, ha detto al-Houthi. “Ciò che stanno facendo le forze armate yemenite rientra nel quadro della legittima difesa”, ha affermato. "La decisione adottata sulla sicurezza della navigazione nel Mar Rosso è un gioco politico e sono gli Stati Uniti a violare il diritto internazionale", ha aggiunto. Gli Houthi hanno lanciato numerosi attacchi missilistici e droni contro navi nel Mar Rosso.
L'Onu chiede agli Houthi di fermare gli attacchi nel Mar Rosso
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede agli Houthi di porre fine agli attacchi alle navi nel Mar Rosso e di liberare la Galaxy Leader, la nave della flotta giapponese Nippon Yusen Kaisha, sequestrata l'anno scorso. Gli Stati Uniti affermano che gli Houthi, sostenuti dall’Iran, hanno effettuato 26 attacchi contro navi commerciali nel Mar Rosso da quando hanno requisito la Galaxy Leader e il suo equipaggio di 25 persone il 19 novembre. La risoluzione sottolinea il diritto degli Stati membri delle Nazioni Unite, in conformità con il diritto internazionale, “di difendere le proprie navi dagli attacchi, compresi quelli che minano i diritti e le libertà di navigazione”.
Cinque palestinesi uccisi in raid Idf a Rafah
Almeno cinque palestinesi sono stati uccisi in un attacco israeliano a Rafah. Lo riporta al Jazeera. Israele ha intensificato i bombardamenti e le incursioni di terra nel centro e nel sud di Gaza, con almeno 147 persone uccise nelle ultime 24 ore.

Israele: "Cpi non riuscirà a ordinare la cessazione dei combattimenti a Gaza"
La Corte penale internazionale non riuscirà a ordinare la cessazione dei combattimenti a Gaza. Lo hanno detto funzionari del ministero della Giustizia israeliano al quotidiano Haaretz, secondo cui la Cpi si limiterà a emetterà ingiunzioni contro Israele. Le ingiunzioni potrebbero includere la richiesta a Tel Aviv di consentire l’ingresso di maggiori aiuti umanitari nell’enclave assediata e di consentire ai palestinesi di tornare nel nord di Gaza.
Mo, 7 morti e 25 feriti in attacco contro una casa di Khan Younis
Sette persone sono state uccise e 25 ferite in un attacco israeliano contro una residenza nella città di Khan Younis, nel sud di Gaza. Lo riporta l'agenzia di stampa statale palestinese Wafa. Fonti locali hanno riferito che tra le vittime ci sono donne e bambini.
Israele, scoperto tunnel che conteneva armi, inclusi missili RPG e razzi, utilizzato come area di addestramento e combattimento.
Idf dichiara "agenti del terrorismo" due giornalisti uccisi
L'esercito israeliano ha affermato mercoledi' che due giornalisti di Al Jazeera uccisi in un attacco aereo a Gaza erano "agenti del terrorismo". Hamza Wael Dahdouh e Mustafa Thuria, che lavorava anche come video stringer per l'AFP e altre organizzazioni giornalistiche, sono stati uccisi domenica mentre stavano svolgendo un incarico per il canale con sede in Qatar nella città di Rafah. In un comunicato l'esercito ha affermato che "l'intelligence ha confermato che entrambi i deceduti erano membri di organizzazioni terroristiche con base a Gaza, attivamente coinvolte in attacchi contro le forze dell'IDF (esercito)". "Prima dell'attacco, i due operavano con i droni, costituendo una minaccia imminente per le truppe dell'IDF", ha dichiarato l'esercito. Non ci sono state reazioni immediate da parte del canale televisivo e delle famiglie dei due uomini.
Gabinetto guerra Israele valuta proposta tregua Qatar
Esilio dei leader di Hamas, rilascio di tutti i rapiti e ritiro dell'esercito israeliano dalla Striscia di Gaza: è la nuova proposta di tregua con Hamas del Qatar che il gabinetto di guerra israeliano si accinge a valutare. La proposta è stata resa nota dal sito di notizie on-line in ebraico Canale 13 che cita fonti vicine ai vertici di Doha, in Qatar. Se tale proposta fosse attuata, gli ostaggi verrebbero rilasciati gradualmente, ma in pochi lotti. Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha chiesto che il gabinetto di guerra israeliano approvi qualsiasi accordo che porti al rilascio degli ostaggi.