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Guerra Israele–Hamas. Tel Aviv respinge risoluzione Onu su pause umanitarie

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Il Consiglio di Sicurezza ha approvato una bozza che chiede anche "corridoi in tutta Gaza per consentire l'accesso agli aiuti'. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, tre astenuti (Usa, Gran Bretagna e Russia) e nessun contrario. Ira di Tel Aviv. Blitz dell'esercito israeliano nell'ospedale al-Shifa di Gaza, sotto assedio da giorni. Trovate armi ma non ostaggi di Hamas. Nuova fumata nera, intanto, nella trattativa per il rilascio di almeno una parte dei 239 rapiti del 7 ottobre

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Blitz di Israele nell'ospedale al-Shifa di Gaza, sotto assedio da giorni. Trovate armi ma non ostaggi di Hamas. Per dare la caccia ai miliziani l'esercito ha ordinato evacuazioni anche dalla zona sud di Gaza dove nelle ultime settimane si sono rifugiati gli sfollati dal nord della Striscia. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato una bozza di risoluzione che chiede 'pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni per consentire l'accesso agli aiuti ai civili'. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, tre astenuti (Usa, Gran Bretagna e Russia) e nessun contrario. Ira di Israele. Nuova fumata nera, intanto, nella trattativa per il rilascio di almeno una parte dei 239 rapiti israeliani del 7 ottobre. Dopo 40 giorni di prigionia, quando l'intesa per uno scambio con donne e adolescenti palestinesi detenuti, Hamas ha alzato la posta e Israele ha rifiutato.


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Macron: tutta la nostra forza per liberare i nostri rapiti

"Esercitiamo tutto il nostro peso, tutta la nostra forza, per liberare i nostri rapiti e permettere alle famiglie di ricongiungersi ai loro cari", scrive in ebraico, in francese e in inglese su X il presidente francese Emmanuel Macron.


Guerra Israele-Hamas, cessate il fuoco o pausa umanitaria: cosa prevedono le due opzioni

La differenza non è solo lessicale. La prima possibilità prevede l'interruzione delle ostilità quasi sempre all'interno dell'intera area del conflitto, si estende per tempi lunghi e punta a far dialogare le parti. La seconda invece ha tempistiche più brevi ed è una cessazione temporanea delle ostilità per scopi umanitari come l'ingresso di aiuti e il passaggio di persone ferite o in condizioni di fragilità. IL PUNTO

Gaza, dall'espulsione di Hamas alla missione Onu: il piano di Ursula von der Leyen

La presidente della Commissione europea ha illustrato alcune idee per garantire un futuro di pace nella Striscia una volta terminata la guerra. La sua strategia si basa su quattro punti fondamentali: ecco quali sono. IL PIANO

Israele-Hamas, il piano di Netanyahu (in due fasi) per il dopoguerra

Il premier dello Stato ebraico ha annunciato che il suo esercito avrà la "responsabilità generale della sicurezza della Striscia di Gaza" per un tempo indefinito dopo la fine del conflitto. Secondo gli analisti, intende istituire una "zona cuscinetto" e poi un'area B in stile Cisgiordania. I DETTAGLI

Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà

A bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO

Nave Vulcano

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Palestina a Onu: "Israele boccia risoluzione, ora che fate?"

"Gaza sanguina, c'è devastazione e morte ovunque. Nulla è stato risparmiato, neanche i nostri ospedali". Lo afferma l'ambasciatore palestinese all'Onu Riyad Mansour, sottolineando che Israele ha già rigettato la risoluzione. "Ora cosa fate?", ha chiesto agli altri membri del consiglio dell'Onu.

Il Parlamento turco bandisce Coca Cola e Nestlè per sostegno a Israele

Anche diversi comuni del Paese hanno chiesto di boicottare le aziende e i prodotti che sostengono il bombardamento sulla Striscia di Gaza. Si adegua anche la compagnia di bandiera Turkish Airlines. LEGGI L'ARTICOLO

Israele respinge la risoluzione Onu sulle pause umanitarie

Israele ha respinto la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede "pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni". Lo riporta Haaretz. Il ministero degli Esteri dello Stato ebraico ha rilasciato una dichiarazione affermando che non c'è posto per tali misure finché gli ostaggi saranno tenuti nelle mani di Hamas. Secondo l'ambasciatore di Israele presso l'Onu, Gilad Erdan, la risoluzione è "distaccata dalla realtà" ed "è deplorevole che il Consiglio continui a ignorare e si rifiuti di condannare o anche solo menzionare il massacro compiuto da Hamas". 

Russia all'Onu: quello che serve è un cessate il fuoco

"Quello che serve è un cessate il fuoco". Lo ha detto l'ambasciatore russo all'Onu Vassily Nebenzia spiegando l'astensione della Russia al voto sulla risoluzione approvata che chiede pause umanitarie.

Guerra in Medio Oriente, penalizzate le compagnie aeree: ecco come

Secondo i dati dello IATA, riportati dal Financial Times, il calo per la domanda di voli internazionali è addirittura del 26% a livello globale. Il conflitto ha messo a repentaglio la forte tendenza alla ripresa della domanda registrata nel corso dell'anno. IL FOCUS

Egitto: da Gaza 13 feriti e 400 stranieri. Arrivati 130 aerei

Sono arrivati oggi da Gaza in Egitto 13 feriti e 400 cittadini stranieri, mentre all'aeroporto di Al-Arish sono atterrati finora 130 aerei di aiuti. Lo ha riferito il presidente della Mezzaluna Rossa Khaled Zayed, ribadendo che il valico di Rafah non ha mai chiuso i battenti. "Abbiamo portato 110 nuovi camion di aiuti e stiamo aspettando che i camion arrivino al posto di frontiera commerciale di Al-Awja con Israele. Sono arrivati ;;anche 13 feriti e stiamo aspettando 36 bambini dall'ospedale Al-Shifa nel caso in cui riescano a raggiungere il valico di Rafah", ha detto, aggiungendo che è arrivato un secondo gruppo di stranieri e titolari di doppia nazionalità, per un totale di 400 persone. L'aeroporto internazionale Al-Arish ha ricevuto oggi 5 aerei di aiuti umanitari provenienti da Arabia Saudita, Giordania, Kuwait, Emirati e Qatar che trasportavano aiuti umanitari, medici e alimentari a Gaza. Allo scalo di Al-Arish è giunto anche l'ambasciatore saudita al Cairo Osama bin Ahmed Nuqli, che ha ispezionato gli aiuti sauditi. Il diplomatico si è poi diretto al terminal di Rafah e con la delegazione che lo ha accompagnato ha ispezionato il terminal. Il presidente della Mezzaluna Rossa Khaled Zayed, ha precisato che il numero totale di aerei con aiuti umanitari arrivati ;;;;all'aeroporto internazionale di Al-Arish finora è di 130, provenienti da vari Paesi del mondo, che hanno trasportato 3.300 tonnellate di aiuti da 31 Stati diversi e da 14 organizzazioni internazionali.

Yahya Sinwar, chi è il leader di Hamas a cui Israele dà la caccia nei sotterranei di Gaza

Famoso per essere piuttosto spietato, c'è chi lo chiama "il macellaio di Khan Yunis". Per Netanyahu - oltre che "un morto che cammina" - è invece "un piccolo Hitler". Le forze dell'Idf stanno cercando di stanarlo: si pensa che sia nelle rete sotterranea alla Striscia, sotto l'ospedale al-Shifa. IL PROFILO

Usa a Onu: "Risoluzione da sola non salverà vite"

"Questa risoluzione da sola non salvera' vite". Lo ha detto l'ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite, Linda Thomas Greenfield, nel suo intervento dopo l'approvazione da parte del Consiglio di sicurezza della risoluzione che chiede "pause umanitarie" lungo tutta la Striscia di Gaza. "Noi - ha aggiunto - dobbiamo cominciare a guardare al futuro e mettere le basi per una pace durevole". Gli Stati Uniti si sono astenuti sulla risoluzione, ha spiegato Greenfield, perche' "non c'e' una condanna di Hamas per gli attacchi a Israele del 7 ottobre", ma rispetto alle altre risoluzioni che non sono passate questa e' stata definita "costruttiva". La rappresentanza americana ha ribadito il "diritto di Israele a difendersi da atti di terrorismo" ma allo stesso tempo ha detto che "gli Stati Uniti non vogliono vedere combattimenti in nessun ospedale dove si trovano persone innocenti indifese e malati che cercano assistenza e le persone che si prendono cura di loro".


Medio Oriente, bloccati i negoziati per accordo liberazione ostaggi

Fonti arabe e palestinesi coinvolte nei negoziati per la liberazione degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza rendono noto che le trattative si sono bloccate sulla richiesta di Hamas di una tregua di cinque giorni mentre Israele era disposta a concedere un massimo di tre, scrive Haaretz. Un altro punto conteso riguarda la richiesta di Hamas dello stop, da parte di Israele, di droni sulla Striscia di Gaza durante i giorni del cessate il fuoco in modo da mantenere riserbo sui luoghi di detenzione degli ostaggi. Hamas inoltre chiedeva, con il no di Israele, che fosse garantita la libertà di movimento fra il nord e il sud della Striscia di Gaza.

Consiglio Onu approva bozza su pause umanitarie a Gaza

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato una bozza di risoluzione che chiede "pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni per consentire l'accesso agli aiuti ai civili". Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, tre astenuti (Usa, Gran Bretagna e Russia) e nessun contrario. 

Croce Rossa: "Garanzie per il trasporto dei neonati prematuri da Gaza"

"Chiediamo garanzie per il trasporto dei neonati prematuri da Gaza attraverso il valico di Rafah". Lo ha detto il portavoce della Croce Rossa Internazionale ad Al Jazeera. 

Leader opposizione Lapid chiede destituzione Netanyahu

Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha chiesto la destituzione di Benyamin Netanyahu dal suo incarico e di sostituirlo con un'altra figura interna al Likud, senza indire nuove elezioni nazionali. In un'intervista con Channel 12 news, Lapid ha detto che "il pubblico ha perso la fiducia in Netanyahu", e che "non possiamo condurre un'operazione" militare "estesa con un premier di cui non abbiamo fiducia". Lapid non ha nominato un altro membro del Likud che pensa possa assumere l'incarico, ma sostiene che ci sono diversi legislatori nel partito convinti che è ora che Netanyahu se ne vada. Lo scrive The Times of Israel. 

Storia dell’ospedale di al-Shifa, il più grande di Gaza e ora al centro del conflitto

Si tratta del centro medico più grande dell'intera Striscia, composto da 3 reparti. La struttura è ora al centro dell’assedio di Israele che ritiene che, nei tunnel sotto il compound, si nasconda il leader di Hamas Yahya Sinwar. Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, ha detto in un briefing serale che "è stata pubblicata la falsa notizia che stiamo circondando l'ospedale Al-Shifa e lo stiamo attaccato. È falso. Stiamo combattendo con terroristi che scelgono di combattere proprio accanto all'ospedale". COSA SAPERE

Al-shifa

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Gaza, colpiti anche gli ospedali. Neonati tra le vittime. MSF: “Rischio diventino obitori”

La situazione nelle strutture sanitarie della Striscia è sempre più grave, visto che nei loro pressi si svolgono i combattimenti più accesi fra i militari israeliani e i terroristi di Hamas. “L'Oms è molto preoccupata per la sicurezza del personale sanitario delle centinaia di pazienti malati e feriti e dei neonati che hanno bisogno di assistenza respiratoria, e degli sfollati che si trovano all'interno degli ospedali”, ha dichiarato il segretario generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus. I DETTAGLI

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