Guerra Israele–Hamas. Tel Aviv respinge risoluzione Onu su pause umanitarie

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Il Consiglio di Sicurezza ha approvato una bozza che chiede anche "corridoi in tutta Gaza per consentire l'accesso agli aiuti'. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, tre astenuti (Usa, Gran Bretagna e Russia) e nessun contrario. Ira di Tel Aviv. Blitz dell'esercito israeliano nell'ospedale al-Shifa di Gaza, sotto assedio da giorni. Trovate armi ma non ostaggi di Hamas. Nuova fumata nera, intanto, nella trattativa per il rilascio di almeno una parte dei 239 rapiti del 7 ottobre

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Blitz di Israele nell'ospedale al-Shifa di Gaza, sotto assedio da giorni. Trovate armi ma non ostaggi di Hamas. Per dare la caccia ai miliziani l'esercito ha ordinato evacuazioni anche dalla zona sud di Gaza dove nelle ultime settimane si sono rifugiati gli sfollati dal nord della Striscia. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato una bozza di risoluzione che chiede 'pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni per consentire l'accesso agli aiuti ai civili'. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, tre astenuti (Usa, Gran Bretagna e Russia) e nessun contrario. Ira di Israele. Nuova fumata nera, intanto, nella trattativa per il rilascio di almeno una parte dei 239 rapiti israeliani del 7 ottobre. Dopo 40 giorni di prigionia, quando l'intesa per uno scambio con donne e adolescenti palestinesi detenuti, Hamas ha alzato la posta e Israele ha rifiutato.


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Macron: tutta la nostra forza per liberare i nostri rapiti

"Esercitiamo tutto il nostro peso, tutta la nostra forza, per liberare i nostri rapiti e permettere alle famiglie di ricongiungersi ai loro cari", scrive in ebraico, in francese e in inglese su X il presidente francese Emmanuel Macron.


Guerra Israele-Hamas, cessate il fuoco o pausa umanitaria: cosa prevedono le due opzioni

La differenza non è solo lessicale. La prima possibilità prevede l'interruzione delle ostilità quasi sempre all'interno dell'intera area del conflitto, si estende per tempi lunghi e punta a far dialogare le parti. La seconda invece ha tempistiche più brevi ed è una cessazione temporanea delle ostilità per scopi umanitari come l'ingresso di aiuti e il passaggio di persone ferite o in condizioni di fragilità. IL PUNTO

Gaza, dall'espulsione di Hamas alla missione Onu: il piano di Ursula von der Leyen

La presidente della Commissione europea ha illustrato alcune idee per garantire un futuro di pace nella Striscia una volta terminata la guerra. La sua strategia si basa su quattro punti fondamentali: ecco quali sono. IL PIANO

Israele-Hamas, il piano di Netanyahu (in due fasi) per il dopoguerra

Il premier dello Stato ebraico ha annunciato che il suo esercito avrà la "responsabilità generale della sicurezza della Striscia di Gaza" per un tempo indefinito dopo la fine del conflitto. Secondo gli analisti, intende istituire una "zona cuscinetto" e poi un'area B in stile Cisgiordania. I DETTAGLI

Guerra Israele-Hamas, la Nave Vulcano della Marina a Gaza: ecco di cosa si occuperà

A bordo del mezzo, salpato da Civitavecchia, dotazioni e risorse salvavita: c'è chi lo definisce un ospedale galleggiante a tutti gli effetti. "Siamo i primi a fare un'operazione umanitaria in quell'area e speriamo altri Paesi ci seguiranno", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto: "Vogliamo mandare un segnale concreto ai palestinesi". L'APPROFONDIMENTO

Nave Vulcano

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Palestina a Onu: "Israele boccia risoluzione, ora che fate?"

"Gaza sanguina, c'è devastazione e morte ovunque. Nulla è stato risparmiato, neanche i nostri ospedali". Lo afferma l'ambasciatore palestinese all'Onu Riyad Mansour, sottolineando che Israele ha già rigettato la risoluzione. "Ora cosa fate?", ha chiesto agli altri membri del consiglio dell'Onu.

Il Parlamento turco bandisce Coca Cola e Nestlè per sostegno a Israele

Anche diversi comuni del Paese hanno chiesto di boicottare le aziende e i prodotti che sostengono il bombardamento sulla Striscia di Gaza. Si adegua anche la compagnia di bandiera Turkish Airlines. LEGGI L'ARTICOLO

Israele respinge la risoluzione Onu sulle pause umanitarie

Israele ha respinto la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede "pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni". Lo riporta Haaretz. Il ministero degli Esteri dello Stato ebraico ha rilasciato una dichiarazione affermando che non c'è posto per tali misure finché gli ostaggi saranno tenuti nelle mani di Hamas. Secondo l'ambasciatore di Israele presso l'Onu, Gilad Erdan, la risoluzione è "distaccata dalla realtà" ed "è deplorevole che il Consiglio continui a ignorare e si rifiuti di condannare o anche solo menzionare il massacro compiuto da Hamas". 

Russia all'Onu: quello che serve è un cessate il fuoco

"Quello che serve è un cessate il fuoco". Lo ha detto l'ambasciatore russo all'Onu Vassily Nebenzia spiegando l'astensione della Russia al voto sulla risoluzione approvata che chiede pause umanitarie.

Guerra in Medio Oriente, penalizzate le compagnie aeree: ecco come

Secondo i dati dello IATA, riportati dal Financial Times, il calo per la domanda di voli internazionali è addirittura del 26% a livello globale. Il conflitto ha messo a repentaglio la forte tendenza alla ripresa della domanda registrata nel corso dell'anno. IL FOCUS

Egitto: da Gaza 13 feriti e 400 stranieri. Arrivati 130 aerei

Sono arrivati oggi da Gaza in Egitto 13 feriti e 400 cittadini stranieri, mentre all'aeroporto di Al-Arish sono atterrati finora 130 aerei di aiuti. Lo ha riferito il presidente della Mezzaluna Rossa Khaled Zayed, ribadendo che il valico di Rafah non ha mai chiuso i battenti. "Abbiamo portato 110 nuovi camion di aiuti e stiamo aspettando che i camion arrivino al posto di frontiera commerciale di Al-Awja con Israele. Sono arrivati ;;anche 13 feriti e stiamo aspettando 36 bambini dall'ospedale Al-Shifa nel caso in cui riescano a raggiungere il valico di Rafah", ha detto, aggiungendo che è arrivato un secondo gruppo di stranieri e titolari di doppia nazionalità, per un totale di 400 persone. L'aeroporto internazionale Al-Arish ha ricevuto oggi 5 aerei di aiuti umanitari provenienti da Arabia Saudita, Giordania, Kuwait, Emirati e Qatar che trasportavano aiuti umanitari, medici e alimentari a Gaza. Allo scalo di Al-Arish è giunto anche l'ambasciatore saudita al Cairo Osama bin Ahmed Nuqli, che ha ispezionato gli aiuti sauditi. Il diplomatico si è poi diretto al terminal di Rafah e con la delegazione che lo ha accompagnato ha ispezionato il terminal. Il presidente della Mezzaluna Rossa Khaled Zayed, ha precisato che il numero totale di aerei con aiuti umanitari arrivati ;;;;all'aeroporto internazionale di Al-Arish finora è di 130, provenienti da vari Paesi del mondo, che hanno trasportato 3.300 tonnellate di aiuti da 31 Stati diversi e da 14 organizzazioni internazionali.

Yahya Sinwar, chi è il leader di Hamas a cui Israele dà la caccia nei sotterranei di Gaza

Famoso per essere piuttosto spietato, c'è chi lo chiama "il macellaio di Khan Yunis". Per Netanyahu - oltre che "un morto che cammina" - è invece "un piccolo Hitler". Le forze dell'Idf stanno cercando di stanarlo: si pensa che sia nelle rete sotterranea alla Striscia, sotto l'ospedale al-Shifa. IL PROFILO

Usa a Onu: "Risoluzione da sola non salverà vite"

"Questa risoluzione da sola non salvera' vite". Lo ha detto l'ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite, Linda Thomas Greenfield, nel suo intervento dopo l'approvazione da parte del Consiglio di sicurezza della risoluzione che chiede "pause umanitarie" lungo tutta la Striscia di Gaza. "Noi - ha aggiunto - dobbiamo cominciare a guardare al futuro e mettere le basi per una pace durevole". Gli Stati Uniti si sono astenuti sulla risoluzione, ha spiegato Greenfield, perche' "non c'e' una condanna di Hamas per gli attacchi a Israele del 7 ottobre", ma rispetto alle altre risoluzioni che non sono passate questa e' stata definita "costruttiva". La rappresentanza americana ha ribadito il "diritto di Israele a difendersi da atti di terrorismo" ma allo stesso tempo ha detto che "gli Stati Uniti non vogliono vedere combattimenti in nessun ospedale dove si trovano persone innocenti indifese e malati che cercano assistenza e le persone che si prendono cura di loro".


Medio Oriente, bloccati i negoziati per accordo liberazione ostaggi

Fonti arabe e palestinesi coinvolte nei negoziati per la liberazione degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza rendono noto che le trattative si sono bloccate sulla richiesta di Hamas di una tregua di cinque giorni mentre Israele era disposta a concedere un massimo di tre, scrive Haaretz. Un altro punto conteso riguarda la richiesta di Hamas dello stop, da parte di Israele, di droni sulla Striscia di Gaza durante i giorni del cessate il fuoco in modo da mantenere riserbo sui luoghi di detenzione degli ostaggi. Hamas inoltre chiedeva, con il no di Israele, che fosse garantita la libertà di movimento fra il nord e il sud della Striscia di Gaza.

Consiglio Onu approva bozza su pause umanitarie a Gaza

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato una bozza di risoluzione che chiede "pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni per consentire l'accesso agli aiuti ai civili". Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, tre astenuti (Usa, Gran Bretagna e Russia) e nessun contrario. 

Croce Rossa: "Garanzie per il trasporto dei neonati prematuri da Gaza"

"Chiediamo garanzie per il trasporto dei neonati prematuri da Gaza attraverso il valico di Rafah". Lo ha detto il portavoce della Croce Rossa Internazionale ad Al Jazeera. 

Leader opposizione Lapid chiede destituzione Netanyahu

Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha chiesto la destituzione di Benyamin Netanyahu dal suo incarico e di sostituirlo con un'altra figura interna al Likud, senza indire nuove elezioni nazionali. In un'intervista con Channel 12 news, Lapid ha detto che "il pubblico ha perso la fiducia in Netanyahu", e che "non possiamo condurre un'operazione" militare "estesa con un premier di cui non abbiamo fiducia". Lapid non ha nominato un altro membro del Likud che pensa possa assumere l'incarico, ma sostiene che ci sono diversi legislatori nel partito convinti che è ora che Netanyahu se ne vada. Lo scrive The Times of Israel. 

Storia dell’ospedale di al-Shifa, il più grande di Gaza e ora al centro del conflitto

Si tratta del centro medico più grande dell'intera Striscia, composto da 3 reparti. La struttura è ora al centro dell’assedio di Israele che ritiene che, nei tunnel sotto il compound, si nasconda il leader di Hamas Yahya Sinwar. Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, ha detto in un briefing serale che "è stata pubblicata la falsa notizia che stiamo circondando l'ospedale Al-Shifa e lo stiamo attaccato. È falso. Stiamo combattendo con terroristi che scelgono di combattere proprio accanto all'ospedale". COSA SAPERE

Al-shifa

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Gaza, colpiti anche gli ospedali. Neonati tra le vittime. MSF: “Rischio diventino obitori”

La situazione nelle strutture sanitarie della Striscia è sempre più grave, visto che nei loro pressi si svolgono i combattimenti più accesi fra i militari israeliani e i terroristi di Hamas. “L'Oms è molto preoccupata per la sicurezza del personale sanitario delle centinaia di pazienti malati e feriti e dei neonati che hanno bisogno di assistenza respiratoria, e degli sfollati che si trovano all'interno degli ospedali”, ha dichiarato il segretario generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus. I DETTAGLI

Almeno 42 giornalisti uccisi nella guerra fra Israele e Hamas, 37 palestinesi

Almeno 42 giornalisti sono rimasti uccisi nella guerra fra Israele e Hamas iniziata il 7 ottobre, una media di uno al giorno, denuncia il Committee to Protect Journalists. La maggior parte delle vittime, 37, sono palestinesi. Quattro israeliani e uno libanese. Gli ultimi in ordine di tempo a morire svolgendo il loro lavoro sono stati il fotografo Ahmed Fatima, di Al Qahera News e il direttore della radio locale Yaacoub Al-Barsh.

Meloni a Erdogan: "Pause umanitarie, Hamas rilasci gli ostaggi"

Media, è straniera la prigioniera di Hamas che ha partorito

È una cittadina straniera la donna incinta, rapita da Hamas il 7 ottobre, che nel frattempo ha partorito a Gaza, in condizioni di prigionia. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan. La conferma di quel parto, di cui correva voce da ieri, è giunta oggi in una lettera indirizzata dalla moglie del premier israeliano Sarah Netanyahu alla First Lady americana Jill Biden.

Hamas, com'è fatta la base sotto l'ospedale al-Shifa di Gaza

Israele ritiene che sotto la struttura ci sia il comando centrale dell'organizzazione. Per accedervi ci sarebbe un reticolo di cunicoli che porta ai locali sotterranei, dove si nasconderebbero centinaia di terroristi (compreso il capo Yahya Sinwar). LA RICOSTRUZIONE 3D

Israele ordina evacuazioni anche nella zona a sud di Gaza

L'esercito israeliano accresce la pressione sugli sfollati che nelle ultime settimane hanno lasciato il nord della Striscia e si sono rifugiati a sud, oltre il Wadi Gaza. I residenti di tre località situate nella 'zona sicura' - Khuzaa, Bani Suheila e Karara - hanno infatti avuto istruzione dai militari di lasciare anch'essi le loro abitazioni per motivi di sicurezza. Sono offerte loro due mete: la vicina Khan Yunis (già gremita di sfollati) o la zona di Mowasi, vicina al mare, dove si trovano dune di sabbia. I volantini dell'esercito hanno destato forte apprensione facendo temere un'altra operazione di terra in quel settore.

Netanyahu ha incontrato l'inviato di Biden

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha incontrato a Kirya, a Tel Aviv, l'inviato speciale del presidente americano per il Medio Oriente, Brett McGurk. L'ufficio del primo ministro ha riferito che Netanyahu ha detto a McGurk che "la liberazione dell'ospedale Shifa dal controllo dell'organizzazione terroristica Hamas indica la capacità e la determinazione di Israele di raggiungere ovunque fino alla completa sradicazione di Hamas". All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, il ministro degli Affari strategici Ron Dermer, il capo del Consiglio di sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, l'inviato speciale per le questioni umanitarie in Medio Oriente David Starfield e l'ambasciatore americano in Israele Jack Lowe. 

Sette feriti nell'ospedale giordano da campo a Gaza

Almeno sette membri del personale sono rimasti feriti nell'ospedale da campo giordano di Gaza City. Lo ha detto il portavoce ufficiale dell'esercito giordano. "Sono rimasti feriti all'ingresso del pronto soccorso mentre cercavano di assistere i palestinesi che erano stati feriti dagli attacchi aerei israeliani", ha detto il portavoce. Ha aggiunto che la Giordania sta indagando sull'incidente, ritenendo Israele responsabile della protezione della struttura e del suo personale.

Medio oriente, Von der Leyen sabato in Egitto e Giordania

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sarà sabato 18 in Egitto e Giordania. Lo ha annunciato su X il suo portavoce, Eric Mamer, secondo cui von der Leyen vedrà il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi al Cairo e poi farà tappa nel Sinai, dove è previsto l'arrivo di un carico di aiuti umanitari dell'Ue. Quindi andrà ad Amman per un incontro con re Abdullah di Giordania.

Von der Leyen

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Onu presenta piano 10 punti per stop 'carneficina' a Gaza

Il capo degli affari umanitari dell'Onu Martin Griffiths ha presentato un piano in 10 punti per "tenere a freno la carneficina" a Gaza, che sta raggiungendo "nuovi livelli di orrore ogni giorno". Lo riporta il Washington Post. Nel piano si chiede, fra l'altro, di "facilitare gli sforzi per un flusso continuo di aiuti" e di attuare un "cessate il fuoco umanitario che consenta ai servizi di base e agli scambi commerciali essenziali di ripartire. Questo cessate il fuoco è vitale per facilitare la consegna di aiuti, consentire il rilascio degli ostaggi e dare una pausa ai civili".

Il governo di Hamas: "Il bilancio dei morti sale a 11.500"

Il governo di Hamas ha annunciato che 11.500 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, il 7 ottobre. Tra i decessi registrati finora ci sono 4.710 minori e 3.160 donne, ha precisato il governo palestinese di Hamas. Inoltre, 29.800 persone sono rimaste ferite. Il ministero della Sanità di Hamas, dal canto suo, ha assicurato che decine di corpi sono disseminati per le strade del nord della Striscia di Gaza e che è impossibile contarli perché l'esercito israeliano prende di mira le ambulanze e gli operatori sanitari che cercano di avvicinarsi.

Qatar chiede indagine internazionale per raid su ospedali

Il Qatar ha sollecitato un'indagine internazionale sui raid israeliani contro le strutture mediche nella Striscia di Gaza, denunciando come "crimine di guerra" l'ultima operazione di Israele all'interno dell'ospedale al-Shifa contro Hamas. In un comunicato, il ministero degli Esteri del Qatar ha chiesto "un'indagine internazionale urgente", anche da parte delle Nazioni Unite, per esaminare "l'attacco agli ospedali da parte dell'esercito di occupazione israeliano".

Esercito Israele: scoperto tunnel di Hamas sotto moschea a Gaza

Nel corso delle attività condotte nella Striscia, soldati israeliani hanno scoperto il passaggio scavato in profondità: al suo interno c'erano armi di diverso genere ed esplosivi. Secondo quanto riportato dal portavoce militare delle forze di difesa israeliane, l'aviazione avrebbe colpito 200 siti terroristici: fra questi siti per la produzione di armi, postazioni di lancio di missili anticarro, centri di comando e di addestramento. LE FOTO

Israele: 200 terroristi nascosti nello Shifa dopo il 7 ottobre

"Questo posto dopo il 7 ottobre ha costituito un nascondiglio per circa 200 terroristi di Hamas che avevano partecipato alle stragi e che sono scappati qua": lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari parlando dell'ospedale Shifa di Gaza, dove oggi Israele ha compiuto un'incursione. Hagari ha aggiunto che i militari hanno trovato "uniformi di cui membri di Hamas si sono sbarazzati" per unirsi ai civili. "Gli ospedali Shifa, Rantisi e altri ancora" - ha sostenuto Hagari - "sono stati utilizzati da Hamas". Il portavoce ha poi precisato che le ispezioni dell'esercito nell'ospedale Shifa "richiederanno altro tempo".

Noa Marciano, morta la soldatessa israeliana ostaggio di Hamas

L'esercito israeliano ha confermato oggi la scomparsa della soldatessa 19enne, rapita nell'attacco del 7 ottobre e da allora tenuta in ostaggio a Gaza. LA STORIA

Haaretz: "I negoziati sugli ostaggi sono in stallo"

I negoziati mediati dal Qatar tra Hamas e Israele per il rilascio degli ostaggi "sono entrati in crisi". Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz che cita fonti arabe e palestinesi coinvolte nei colloqui. Secondo queste fonti, lo stallo sarebbe dovuto principalmente ma non solo alla richiesta di Hamas di 5 giorni di cessate il fuoco, mentre Israele avrebbe concordato su un massimo di tre. 

L'esercito israeliano: "L'operazione allo Shifa continua"

Truppe israeliane "stanno continuando l'operazione precisa e mirata contro Hamas nel complesso dell'ospedale Shifa" di Gaza City. Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano aggiungendo che nel reparto risonanze dell'ospedale sono stati trovati "mezzi da combattimento, materiale di intelligence e militare di Hamas". In precedenza l'agenzia France Presse aveva riferito che l'Idf si era ritirato dal nosocomio. 

Medioriente, le incongruenze in un video diffuso dall'esercito di Israele

Ha destato molte perplessità un video diffuso dall'esercito israeliano girato, stando alle dichiarazioni del portavoce, nei sotterranei dell'ospedale pediatrico di Rantisi: una ricostruzione che presenta non poche incongruenze. L'ANALISI

Gaza, l'esercito di Israele compie un blitz presso l'ospedale al Shifa: trovate armi di Hamas

Le Forze di difesa israeliane (Idf) sono entrate nella struttura la scorsa notte, quando avevano invitato "tutti i terroristi presenti nell'ospedale ad arrendersi". E fa sapere di aver ucciso 4 terroristi. Hamas nega che nella struttura ci fossero attrezzature militari e parla di "una continuazione delle bugie e della propaganda a buon mercato" di Israele, "che cerca di giustificare i suoi crimini genocidi". LEGGI L'ARTICOLO

Medio Oriente, telefonata Meloni-Erdogan. Il presidente turco vuole convincere gli astenuti all'Onu

Recep Tayyip Erdogan ancora all'attacco di Israele, che ha definito uno "Stato terroristico", di Benjamin Netanyahu, che sarebbe "spacciato", e di nuovo in difesa di Hamas, "partito della resistenza", mentre fa sapere di voler parlare con i leader dei Paesi che si sono astenuti all'Onu sulla risoluzione che chiedeva una tregua umanitaria per Gaza. Il tentativo è di convincere quel 'fronte' - 45 Paesi, tra cui l'Italia e altri Paesi europei - a sostenere, quando sarà il momento e qualora si verificassero alcune circostanze, in primis il rilascio degli ostaggi, una nuova risoluzione al Palazzo di Vetro sul cessate il fuoco a Gaza, spiegano all'Adnkronos fonti informate. Intanto, oggi ha ricevuto la telefonata di Giorgia Meloni, che aveva chiesto il colloquio con Erdogan per parlare di quanto sta succedendo in Medio Oriente.

In una nota, Palazzo Chigi ha riferito che la premier "continua a tenersi in stretto contatto con i principali capi di Stato e di Governo delle nazioni alleate e con i leader dei Paesi più coinvolti dalla profonda crisi in corso nella regione mediorientale". E in questo contesto ha avuto una conversazione telefonica con Erdogan, per uno scambio di vedute durante il quale "sono stati affrontati gli ultimi sviluppi della crisi in corso". In particolare, la Meloni "ha auspicato un rapido decremento del conflitto, che non si deve allargare al resto della regione, e ha sottolineato il ruolo cruciale che ha in questo contesto la Turchia".


Netanyahu: "Non accettiamo prediche di moralità da Erdogan"

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha criticato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, affermando che "definisce Israele uno stato terrorista ma in realtà sostiene lo stato terrorista Hamas". In una conversazione con il presidente e amministratore delegato dell'organizzazione Samaritan's Purse, il reverendo Franklin Graham, Netanyahu ha aggiunto che Erdogan "ha bombardato villaggi turchi, entro i confini della Turchia. Non accetteremo di ricevere da lui prediche di moralità"

Netanyahu

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Gallant: "Condurremo ogni azione per liberare gli ostaggi"

Il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, ha promesso di condurre "ogni azione" possibile per liberare i 240 ostaggi in mano ad Hamas. "Intraprenderemo ogni azione che possa portare al salvataggio degli ostaggi. Quando dico salvataggio, può significare una operazione di terra o da un'altra parte", ha detto Gallant in dichiarazione ai riservisti diffuse dal suo ufficio e citate da Times of Israel.

Secondo Gallant "soltanto" la pressione militare porterà al rilascio degli ostaggi. "Per questo -ha detto -  ho spinto fin dall'inizio per le manovre (di terra). Prima di tutto perché realizzano gli obiettivi della guerra. E, in secondo luogo, perché Hamas capisce solo la forza".

"Quando si comincia ad agire con la forza, uno ha qualcosa da dargli. Quello che puoi dargli è un breve periodo di calma, e quando glielo dai loro sono pronti a pagarlo", ha spiegato Gallant.


Lega Araba: "L'attacco a Shifa grave violazione dei diritti umani"

Il Parlamento arabo, organo legislativo della Lega araba, ha condannato l'assalto di Israele al comprensorio medico di Al-Shifa e ad altri ospedali e centri sanitari nella Striscia di Gaza. Si è trattato - afferma una nota del Parlamento arabo pubblicata sul suo sito - di "una flagrante violazione e un persistere nella beffa dell'occupazione in barba al diritto internazionale, al diritto internazionale umanitario, alla legge e alle Convenzioni di Ginevra che prevedono la protezione dei civili in tempo di guerra". Il Parlamento arabo chiede, infine, "un intervento internazionale urgente per garantire protezione ai civili e ha inoltre invitato la Croce Rossa a fare pressione,  attraverso i suoi mezzi di comunicazione, verso tutte le parti per prevenire un disastro presso il complesso medico Shifa a Gaza". 

Netanyahu: "Non c'è posto a Gaza che non raggiungeremo". VIDEO

L'esercito di Israele: "Ad al Shifa intervenuti in modo chirurgico, in ospedale c'erano capacità di Hamas"

Le forze militari israeliane sono intervenute in modo 'chirurgico', con le forze speciali, in una zona precisa del complesso dell'ospedale di al-Shifa per neutralizare le capacità e infrastrutture sistemate li da Hamas, ha riferito il portavoce dell'esercito israeliano Richard Hecht in una intervista a Porta a Porta. Il portavoce si limita a spiegare che si tratta di "munizioni e infrastrutture" di Hamas, e precisa che i militari hanno portato taniche di carburante fuori dall'ospedale, che non sono state raccolte, e hanno preso iniziative per spostare la popolazione dall'ospedale, creando corridoi di sicurezza. 

"Il nemico è cinico e usa questo ospedale come macchina da guerra". "L'operazione ad al-Shifa prosegue. Noi siamo ancora nell'ospedale, dove siamo giunti ieri sera, in un punto molto preciso dell'ospedale, per un'operazione molto mirata organizzata sulla base di informazioni che ci indicavano che Hamas aveva messo materiale all'interno del complesso".  "Non siamo noi a prendere di mira intenzionalmente i civili. Hamas continua a lanciare razzi contro di noi. Noi seguiamo bersagli militari sulla base di informazioni precise, e cerchiamo di agire con molta cautela. Ma è un campo di battaglia complesso e ci sono danni collaterali. Hamas usa i civili come scudi umani. Noi non spariamo agli anziani", denuncia.

Guerra Israele- Hamas, Macron condanna i bombardamenti alle infrastrutture civili

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha "condannato con la massima fermezza" oggi a Berna - durante una visita di stato in Svizzera - il bombardamento di infrastrutture civili nella guerra che oppone Israele ad Hamas. La Francia, ha detto il presidente, "condanna con la massima fermezza tutti i bombardamenti di civili in particolare di infrastrutture civili che devono essere protette in nome del diritto internazionale e del diritto umanitario". Quanto alle polemiche suscitate da una sorta di "fronda" da parte di alcuni ambasciatori francesi in Medio Oriente su un suo presunto atteggiamento "filo israeliano", Macron ha rivendicato una posizione "equilibrata" che "non è mai cambiata". "Noi - ha sottolineato - riconosciamo, in modo completo, il diritto di Israele a difendersi e a lottare contro il terrorismo. Ma questo diritto a difendersi deve esercitarsi nel quadaro del diritto internazionale umanitario e rispettando le regole della guerra". Macron ha infine "condannato con la massima forza" il danneggiamento di dieci tombe ebraiche in un cimitero militare tedesco della prima guerra mondiale nel nord della Francia, ultimo di una serie di atti antisemiti in forte crescita. Il presidente ha confermato il suo "impegno personale" nella "lotta implacabile e senza tregua contro tutte le forme di antisemitismo". 

Macron

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Mo, portavoce esercito: "Sarà una guerra lunga, ci vorranno alcune settimane"

"Sarà una guerra lunga", ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano Richard Hecht in una intervista a Porta a Porta. "Ci vorranno probabilmente settimane, più che giorni", ha aggiunto.

Israele-Hamas, il New York Times: ecco come la guerra spinge l'industria delle armi

Secondo l’Istituto Internazionale di Ricerca per la Pace di Stoccolma, l’anno scorso la spesa militare nel mondo ha raggiunto i 2,2 trilioni di dollari, il livello più alto dalla fine della Guerra Fredda. Dal conflitto in Medioriente a quello in Ucraina fino alle tensioni tra Cina e Taiwan: lo scenario internazionale sta accelerando il mercato delle forniture militari e i legami tra i Paesi produttori e quelli che investono risorse ingenti nella Difesa con un occhio sempre più attento alle innovazioni tecnologiche. IL FOCUS

Hamas: "Israele temporeggia su tregua in cambio di ostaggi"

"Israele sta ancora ritardando il rilascio di 50 donne e bambini prigionieri in cambio di una tregua umanitaria, il rilascio di un certo numero di donne e bambini detenuti nelle carceri e l'ingresso degli aiuti di soccorso in tutte le aree della Striscia di Gaza". Lo ha detto Izzat al-Risheq, membro dell'ufficio politico di Hamas, citato da al Jazeera, secondo cui Israele non è seriamente intenzionato a raggiungere un accordo per una tregua a Gaza, "ma sta temporeggiando per continuare la sua aggressione e la sua guerra contro civili indifesi". 

Per la prima volta Israele ordina evacuazione parti Sud Gaza

L'esercito israeliano ha ordinato, per la prima volta dall'inizio della guerra, l'evacuazione di alcune comunità nel Sud della Striscia di Gaza, dopo aver forzato lo sfollamento di oltre un milione di persone dal Nord dell'enclave. "Per la vostra sicurezza, dovete evacuare immediatamente il vostro luogo di residenza e recarvi nei rifugi conosciuti", ha esortato l'esercito in un volantino lanciato per via aerea rivolto alle comunita' orientali del governatorato di Khan Younis: Al Qarara, Khuzaa, Bani Suheila e Abasan, nel sud dell'enclave. "Le azioni di Hamas e delle organizzazioni terroristiche costringono le Forze di difesa israeliane (Idf) ad agire contro di loro nella vostra zona di residenza. L'Idf non è interessata a fare del male a voi o alle vostre famiglie", si legge nei volantini, come confermato all'Efe da diversi residenti della zona.

Soldati Israele

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Medio Oriente, al Consiglio di sicurezza Onu si vota risoluzione su pause umanitarie

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunisce oggi alle 15 ora di New York, le 21 in Italia, per votare su un testo di risoluzione umanitaria proposto da Malta sulla crisi a Gaza. La bozza di testo, a quanto apprende l'Adnkronos da fonti al Palazzo di Vetro, oltre a chiedere “estese pause umanitarie” e il rilascio degli ostaggi, si incentra sull’impatto della guerra sui bambini. 

Venerdì invece ci sarà una plenaria informale dell’Assemblea Generale, convocata dal presidente di turno, Dennis Francis, su richiesta del gruppo arabo, per una discussione estesa a tutta la membership sugli aspetti umanitari della crisi.

Hamas: "Israele continua a rimandare la tregua a Gaza"

Israele non sta mostrando la serietà necessaria per raggiungere una tregua a Gaza, ha denunciato Izzat al-Risheq, membro dell'ufficio politico di Hamas, secondo quanto riporta Al Jazeera. "Israele sta ancora ritardando il rilascio di 50 donne e bambini prigionieri in cambio di una tregua umanitaria, il rilascio di un certo numero di donne e bambini detenuti nelle carceri e l'ingresso di aiuti umanitari in tutte le aree della Striscia di Gaza", ha scritto su Telegram il rappresentante  dell'ala politica di Hamas. Israele, ha detto al-Risheq, non è seriamente intenzionato a raggiungere un accordo, "ma sta temporeggiando e continua la sua aggressione e guerra contro civili indifesi".

Israele: "Erdogan si pone dalla parte sbagliata della storia"

"Il presidente turco distorce la realtà e si pone ancora una volta dalla parte sbagliata della storia, accanto alla glorificazione dei massacri in Iran, Libano, Siria e Yemen". Lo ha detto il ministro degli Esteri Eli Cohen in risposta alle affermazioni del presidente Erdogan secondo cui "Israele è uno Stato terrorista". "Coloro che ospitano gli arci-terroristi e incoraggiano le organizzazioni terroristiche - ha aggiunto -, non possono predicare moralità allo Stato di Israele". "Lo Stato di Israele - ha detto Cohen su X - è uno Stato di diritto, opera secondo il diritto internazionale e continuerà la sua guerra contro l'organizzazione terroristica Hamas, che è peggiore dell'Isis". 

Guerra Medioriente, in ginocchio gli ospedali a Gaza. VIDEO

Fbi: "Nessuna informazione su intenzione Hamas di colpire gli Usa"

L'Fbi non ha informazioni che indicano "l'intenzione e la capacità di Hamas di condurre operazioni all'interno degli Stati Uniti". Lo ha detto il direttore dell'Fbi Christopher Wray alla commissione per la sicurezza interna della Camera, sottolineando comunque che l'ipotesi "non si può scartare". "Siamo preoccupati soprattutto dalla possibilità che sostenitori di Hamas si impegnino in atti violenza per conto" dell'organizzazione: "Teniamo gli occhi su Hamas - ha osservato Wray - e abbiamo diverse indagini su individui associati con l'organizzazione terroristica".

Hamas

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Usa: "Per il 68% Israele dovrebbe dichiarare il cessate il fuoco"

La maggioranza degli americani ritiene che Israele dovrebbe dichiarare un cessate il fuoco a Gaza e cercare di negoziare. E' quanto emerge da un sondaggio Reuters-Ipsos citato dal Guardian, secondo il quale il 68% degli interpellati si è detto d'accordo con l'affermazione "Israele dovrebbe dichiarare un cessate il fuoco e cercare di negoziare". Il 32% degli intervistati ritiene che gli "Stati Uniti dovrebbero sostenere Israele", una quota in calo rispetto al 41% della precedente rilevazione, mentre un 39% è convinto che gli "Stati Uniti dovrebbero essere un mediatore neutrale". 

Parigi: "Fortissima preoccupazione per l'ospedale Shifa"

"La Francia esprime vivissima preoccupazione per le operazioni militari israeliane nell'ospedale Al-Shifa e ricorda la necessità assoluta per Israele di conformarsi al diritto umanitario internazionale, che prevede in modo particolare la protezione delle infrastrutture ospedaliere e impone in ogni momento ed in ogni luogo chiari principi di distinzione, di necessità, di proporzionalità e di precauzione": è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Parigi. La Francia avverte quindi che "nessun uso di infrastrutture civili a scopi militari è accettabile. La popolazione palestinese - sottolinea il Quai d'Orsay - non deve pagare per i crimini di Hamas, ancor meno per le persone vulnerabili, feriti o malati, ed operatori umanitari che proseguono coraggiosamente il loro lavoro in condizioni estremamente pericolose". "La Francia - si conclude nel comunicato - è mobilitata per fornire aiuto medico d'urgenza alle popolazioni di Gaza: oltre 100 tonnellate di spedizioni umanitarie sono state dispiegate per rispondere a questi bisogno. La Francia è pronta ad accrescere notevolmente il suo aiuto medico alla popolazione civile di Gaza, assieme ai partner coinvolti, in primo luogo l'Egitto". 

Medio Oriente, Abbas riceve l'inviato Usa McGurk

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, ha ricevuto a Ramallah una delegazione statunitense guidata dal coordinatore della Casa Bianca per il Medio Oriente, Brett McGurk, e dall'assistente segretario di Stato per il Vicino Oriente, Barbara Leaf.

Durante l'incontro - riportano i media palestinesi - Abbas ha sottolineato la necessità che l'Amministrazione Usa faccia pressione su Israele affinché fermi la guerra in corso a Gaza, acceleri la consegna di aiuti umanitari nella Striscia e fermi gli attacchi di soldati e coloni contro i palestinesi in Cisgiordania. Abbas ha quindi respinto "categoricamente" l'ipotesi di sfollare i palestinesi da Gaza, Cisgiordania o Gerusalemme, ribadendo che non esiste una soluzione militare per la Striscia di Gaza e che il territorio è "parte integrante dello Stato di Palestina".

Guerra Israele, a Gaza fatto saltare in aria il parlamento di Hamas

L'edificio era stato conquistato nei giorni scorsi dai militari, che avevano diffuso una foto dall'interno con le bandiere israeliane. LA FOTO

Medio Oriente, al via domani il tour di Borrell nella regione

Prende il via domani il tour dell'Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri, Josep Borrell, nella regione del Medio Oriente. La visita - spiega il Servizio di azione esterna - si svolgerà nel contesto della guerra contro Hamas e dell'aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza, a seguito degli attacchi terroristici di Hamas contro Israele del 7 ottobre, e nel contesto della sensibilizzazione regionale dell'Ue, a seguito dell'ultimo Consiglio europeo e del Consiglio Esteri. Domani Borrell sara' in Israele, dove incontrerà il presidente Isaac Herzog, il ministro Benny Gantz, il ministro degli Esteri Eli Cohen, il leader dell'opposizione Yair Lapid e altri interlocutori. Visiterà anche una comunità nel sud del Paese colpita dall'attentato terroristico del 7 ottobre. Incontrerà inoltre alcuni sopravvissuti agli attacchi di Hamas e le famiglie degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. L'Alto rappresentante avrà colloqui con i rappresentanti delle Nazioni Unite nel Paese, il coordinatore speciale delle Nazioni Unite Tor Wennesland, il vice commissario generale ad interim dell'Unrwa Natalie Boucly e la rappresentante speciale

dell'Unicef, Lucia Elmi. Venerdì Borrell incontrerà i sostenitori della pace.


Usa: "Nessun ok all'operazione di Israele nell'ospedale Al Shifa"

Gli Usa non hanno dato il loro ok all'operazione israeliana nell'ospedale di Al Shifa a Gaza: lo ha detto in un briefing telefonico il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby. 

Oms: "Chiusi 26 dei 36 ospedali nella Striscia di Gaza"

Il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha annunciato oggi che gli attacchi israeliani e la mancanza di carburante hanno causato finora la chiusura di 26 dei 36 ospedali nella Striscia di Gaza. Lo riporta al Arabiya. 

Oms

©IPA/Fotogramma

Afp: "L'esercito d'Israele si ritira dall'ospedale al Shifa"

L'esercito israeliano si ritira dall'ospedale al Shifa di Gaza City. Lo riferisce un collaboratore dell'agenzia Afp sul posto. 

Usa: "Gli ospedali vanno protetti, basta vittime Hamas-Israele"

Non vogliamo vedere attacchi dal cielo sugli ospedali, non vogliamo vedere pazienti e staff medico  vittime di scontri a fuoco tra Hamas e le forze di Israele": lo ha detto in un briefing telefonico il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby, ribandendo che "gli ospedali devono essere protetti".     


Haaretz: "La caduta di Hamas non avrà ricadute sull'influenza dell'Iran"

La possibile caduta di Hamas a Gaza non danneggerà la strategia e l'influenza dell'Iran nella regione. Per Teheran, infatti, la formazione islamista palestinese e Hezbollah "non sono al centro del suo concetto di sicurezza", ma leve da usare a proprio vantaggio, passando sopra - nel caso di Hamas - anche alla storica rivalità tra sunniti e sciiti. "La realpolitik supera di gran lunga questa distinzione ed è ciò che guida le azioni politiche e militari dell'Iran", sottolinea il commentatore israeliano Zvi Bar'el su Haaretz, evidenziando come la Repubblica islamica stia ora tentando di rilanciare i suoi rapporti con i governi arabi, dagli Emirati all'Arabia Saudita fino all'Egitto.

L'analista non concorda con la tesi che sta emergendo tra ricercatori e analisti occidentali secondo cui l'eventuale sconfitta di Hamas costringerebbe l'Iran a rivedere la sua strategia di diffusione della propria influenza regionale attraverso i 'proxy' per continuare a rappresentare una minaccia per i suoi nemici, in particolare Stati Uniti e Israele. "Sarebbe un errore considerare Hamas come la cintura di sicurezza dell'Iran nell'area", spiega Bar'el, rimarcando come negli ultimi anni Teheran abbia iniziato a sviluppare "una strategia alternativa incentrata sullo stabilire relazioni con i Paesi della regione. Non ha abbandonato i servizi delle milizie o delle organizzazioni terroristiche, ma ha iniziato a usarli come leva per promuovere interessi diplomatici".


Guerra Medioriente, il blitz di Israele dentro l'ospedale Al-Shifa. VIDEO

Oms: "Inaccettabile incursione militare Israele in ospedale al-Shifa"

"E' assolutamente inaccettabile l'incursione militare di Israele nell'ospedale al-Shifa di Gaza City". Si è espresso così il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità in conferenza stampa a Ginevra. "Anche se strutture sanitarie vengono utilizzate per scopi militari, valgono sempre i principi di distinzione, precauzione e proporzionalità - ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus - Gli ospedali non sono campi di battaglia"

Al-Shifa

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Hamas: "L'ospedale al Shifa sotto controllo dell'esercito di Israele"

Hamas dichiara che l'ospedale al Shifa, il più grande della Striscia di Gaza, è ora sotto il controllo dell'esercito israeliano. Lo rende noto un comunicato di Hamas, citato dalla Cnn. "Riteniamo l'occupazione 'israeliana' pienamente responsabile della vita e la sicurezza del personale medico, i feriti, i malati, i bambini prematuri e gli sfollati", afferma il comunicato dell'ufficio per i media di Hamas. 

Reuters: "Le truppe israeliane hanno fatto irruzione nel più grande ospedale di Gaza"

"Israele non ha ancora accettato l'accordo, sta negoziando"

Se Hamas ha accettato le linee generali dell'accordo negoziato dal Qatar, Israele non ha ancora detto sì e sta ancora negoziando i dettagli. Lo riporta Reuters sul suo sito citando un funzionario informato del negoziato. Non si sa, aggiunge Reuters, quante donne e bambini palestinesi Israele libererebbe dalle sue carceri come parte dell'accordo in discussione. 

Parigi: "Preoccupazione per ospedale Shifa, i civili non paghino per Hamas"

"La Francia esprime la sua più viva preoccupazione d fronte alle operazioni militari israeliane nell'ospedale al Shifa". Lo scrive il ministero degli Esteri francese sul social X, sottolineando che "la popolazione palestinese non deve pagare per i crimini di Hamas".

Parigi, si legge, "ricorda la necessità assoluta per Israele di conformarsi al diritto internazionale umanitario, che prevede particolarmente  la protezione delle infrastrutture ospedaliere e impone in ogni luogo e ogni momento dei principi chiari di distinzione, di necessità, di proporzionalità e di precauzione. Nessuna utilizzazione d'infrastrutture civili a fini militari è accettabile". 

"La popolazione palestinese - sottolinea il Quai d'Orsay - non deve pagare per i crimini di Hamas, e ancor meno le persone vulnerabili, ferite o malate e il personale umanitario che conduce coraggiosamente il suo lavoro in condizioni estremamente pericolose. La Francia si mobilita per portare un aiuto medico di emergenza alle popolazioni di Gaza: oltre 100 tonnellate di aiuti umanitari francesi sono state dispiegate per rispondere a quest bisogni. La Francia è pronta ad aiutare considerevolmente il suo aiuto medico alla popolazione civile di Gaza, in collegamento con i partner coinvolti, in primo luogo l'Egitto".

L'Onu presenta un piano in 10 punti per fermare "la carneficina" a Gaza

Il capo degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, ha presentato un piano in 10 punti per fermare "la carneficina" nella Striscia di Gaza, piano che comprende l'apertura di altri valichi di frontiera, tra i quali quello di Kerem Shalom, per permettere l'arrivo di aiuti umanitari alla popolazione. 

"La carneficina a Gaza raggiunge ogni giorno nuovi livelli di orrore", ha detto Griffiths lamentando che "il mondo guarda scioccato come gli ospedali vengono attaccati, come muoiono neonati prematuri e come una popolazione è privata dei mezzi basilari per la sopravvivenza".

"Questo non può continuare - ha aggiunto - le parti in conflitto devono rispettare il diritto umanitario internazionale, accodarsi su un cessate il fuoco umanitario e fermare i combattimenti". Il funzionario dell'Onu ha rivolto la richiesta non solo alle parti coinvolte, ma anche a "tutti quelli che hanno influenza su di loro" e "alla comunità internazionale" affinché si "faccia tutto il possibile" per "appoggiare e realizzare" il piano.


Onu

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Ankara, 26 pazienti da Gaza arriveranno in Turchia per le cure

Il ministro della Sanità turco, Fahrettin Koca, ha annunciato che 26 pazienti della Striscia di Gaza, entrati in Egitto tramite il valico di Rafah, saranno trasferiti questa sera in Turchia per proseguire le cure. I malati arriveranno in Turchia assieme ai loro 13 compagni, ha fatto sapere Koca, come riporta Anadolu, sottolineando come si tratti del primo caso in cui pazienti palestinesi vengono portati all'estero per le cure dopo gli attacchi di Israele contro la striscia. 

Identificati 859 corpi di civili israeliani uccisi il 7/10

E' salito a 859 il numero dei corpi di cittadini israeliani identificati dal 7 ottobre scorso quando Hamas ha lanciato l'attacco. Lo ha fatto sapere la polizia riferendo delle indagini che continuano nell'Istituto di medicina legale. L'aumento - rispetto ai numeri della scorsa settimana - è di 14 morti. 

Hamas: "Armi a Shifa? Un palese menzogna di Israele"

"L'affermazione dell'occupazione israeliana secondo cui le armi sono state stoccate all'ospedale di Al Shifa è una palese menzogna che non dovrebbe più ingannare nessuno". Lo afferma Hamas in una dichiarazione riportata da Sky News. "L'affermazione dell'occupazione sionista di aver trovato armi e attrezzature militari nel complesso medico di al Shifa - ribadisce Hamas nella nota - non è altro che una continuazione delle sue bugie e della propaganda a buon mercato che cerca di giustificare i suoi crimini genocidi che distruggono il settore sanitario a Gaza." Il gruppo ha ribadito la richiesta alle Nazioni Unite e ad altre organizzazioni di formare un comitato internazionale per valutare le condizioni degli ospedali di Gaza e "determinare la falsità della narrativa dell'occupazione". "Noi palestinesi siamo consapevoli del livello di bugie e inganni che l'occupazione ha architettato per coprire i suoi crimini contro bambini, donne e civili indifesi", conclude la dichiarazione.

Idf: "In risposta a una serie di lanci verso il territorio israeliano, l'artiglieria delle forze israeliane sta attualmente colpendo le fonti del fuoco in Libano"

Dopo lanci dal Libano, Israele colpisce oltre confine

Dopo numerosi lanci dal Libano nell'ultima ora, Israele sta colpendo ora oltre confine le postazioni da cui sono arrivati i tiri. Lo ha fatto sapere l'esercito che ha aggiunto di aver colpito una postazione di Hezbollah nel sud del Libano.

Netanyahu: "Non c'è posto a Gaza dove non possiamo arrivare"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ammonito i miliziani di Hamas che "non c'è un posto a Gaza" che non possa essere raggiunto dai militari di Israele. "Ci avevano detto che non avremmo raggiunto le periferie di Gaza City e lo abbiamo fatto. Ci avevano detto che non saremmo entrati nell'ospedale al-Shifa e lo abbiamo fatto" ha detto il premier. "Non c'è  un posto a Gaza dove noi non possiamo arrivare".

Media, fatto saltare in aria parlamento Hamas a Gaza

L'esercito israeliano ha fatto saltare il palazzo del parlamento di Hamas a Gaza, conquistato nei giorni scorsi. Lo ha riferito il sito Ynet

Erdogan a Meloni: "L'Italia sostenga il cessate il fuoco"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto alla premier Giorgia Meloni che Ankara si aspetta che l'Italia sostenga un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. "Le atrocità contro la terra palestinese si stanno intensificando e stanno aumentando ogni minuto le morti dei civili", ha detto Erdogan a Meloni, come riporta la presidenza della Repubblica turca, aggiungendo che Ankara adotterà iniziative per portare Israele, "che ha commesso crimini di guerra", davanti ai tribunali internazionali.

Onu: entro stasera senz'acqua il 70% della popolazione Gaza

Le operazioni umanitarie delle Nazioni Unite a Gaza sono "sull'orlo del collasso", esponendo i civili assediati a un'imminente carenza di acqua potabile a causa della mancanza di rifornimenti di carburante. E' l'allarme del capo dell'Unrwa Philippe Lazzarini su X: "Avere carburante solo per i camion non salverà altre vite", perché "entro la fine della giornata, circa il 70% della popolazione di Gaza non avrà accesso all'acqua potabile".

Meloni a Erdogan: "Pause umanitarie, Hamas rilasci ostaggi

La conversazione tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è stata "l'occasione per ribadire la posizione dell'Italia e in particolare la necessità di un immediato rilascio degli ostaggi da parte di Hamas e il sostegno a pause umanitarie a favore della popolazione civile a Gaza". Lo comunica Palazzo Chigi. "In tale contesto, la premier ha informato il suo interlocutore sugli aiuti umanitari italiani giunti via Egitto e i possibili ulteriori assetti da dispiegare a favore della popolazione civile di Gaza".

Hamas: sì accordo di massima, 50 ostaggi per tre giorni tregua

Hamas ha accettato le linee generali di un accordo con Israele che prevede il rilascio di circa 50 ostaggi in cambio di una tregua di tre giorni nella Striscia di Gaza. Lo riporta la Reuters. In linea con l'accordo, Israele dovrà anche rilasciare alcune donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane e aumentare la quantità di assistenza umanitaria consentita nell'enclave palestinese.

Medico Al-Shifa a Al Jazeera, 'sfollati spogliati e ammanettati'

Il direttore del pronto soccorso dell'ospedale Al-Shifa, Omar Zaqout, accusa le forze Israele di detenere gli sfollati. Secondo quanto riporta il Washington Post, Zaqout ha raccontato ad Al Jazeera che gli sfollati sono stati spogliati, ammanettati e bendati e portati in una destinazione non precisata. Zaqout ha riferito anche di non aver visto le forniture mediche che l'Idf dice di aver fornito all'ospedale, in particolare le incubatrici e il latte per i bambini.   Il Washington Post non è stato in grado di verificare in modo indipendente le dichiarazioni del medico. 

Erdogan a Meloni, servono cessate fuoco e aiuti

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il premier Giorgia Meloni. In base a quanto reso noto dalla presidenza turca, i due leader hanno parlato degli ultimi sviluppi del conflitto in Medio Oriente e la crisi umanitaria a Gaza. Erdogan ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco e l'urgenza relativa gli aiuti umanitari, che con difficoltà e lentezza raggiungono la popolazione civile della Striscia di Gaza. 

Italiani uccisi durante attacco Hamas, indaga pm Roma

Due fascicoli, contro ignoti, sono stati aperti dalla Procura di Roma in relazione alla morte di tre cittadini italo-isreaeliani, i coniugi Evitar Kipnis e Liliach Lea Havron e Nir Forti, uccisi da Hamas nel corso dell'attacco avvenuto il 7 ottobre scorso. I pm di piazzale Clodio, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, procedono per il reato di attentato con finalità di terrorismo e omicidio. I tre furono trovati privi di vita alcuni giorni dopo l'attacco. 

Unrwa: "Entro oggi 70% popolazione Gaza senz'acqua, siamo al collasso"

L'intera operazione dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi, ''è ora sull'orlo del collasso''. Lo ha dichiarato in un tweet il commissario generale dell'Unrwa Philippe Lazzarini. ''Entro la fine di oggi, circa il 70 per cento della popolazione di Gaza non avrà accesso all'acqua pulita. Avere carburante solo per i camion non salverà più vite umane. Aspettare più a lungo costerà vite umane'', ha scritto Lazzarini.

Lavrov: "Allargamento conflitto Medioriente forse è desiderio americani"

Potrebbe essere "il desiderio" degli Stati Uniti che il conflitto tra Israele e Hamas si allarghi. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel corso di un'intervista rilasciata a Rt. "Mi sembra che le persone che stanno sviluppando tali scenari vogliano in realtà provocare una crisi ancora più grande. Forse è questo che vogliono gli americani", ha affermato il ministro, commentando la probabilità che il conflitto nella Striscia di Gaza si espanda oltre i confini della regione. 

Lavrov ha poi sottolineato di non vedere "alcun segnale" che l'Iran o altri Paesi vogliano "iniziare una guerra su larga scala nella regione. "Il problema è se questa moderazione viene percepita come debolezza, come via libera a fare quello che si vuole a Gaza. Questo sarebbe un grosso errore", ha scandito.

Israele, vicino ospedale Shifa 'neutralizzati 4 terroristi'

Prima dell'ingresso "in un'area specifica" dell'ospedale Shifa di Gaza i militari israeliani "si sono imbattuti ed hanno neutralizzato 4 terroristi" che si trovavano in una strada vicina. Lo ha riferito una fonte militare israeliana secondo cui al momento non è chiaro se fossero usciti dall'ospedale o se fossero già per strada. 

Unrwa, gasolio avuto è 9% di ciò che ci serve ogni giorno

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha ricevuto oggi del carburante, ma si tratta appena, ha affermato in un post su X il direttore dell'Unrwa a Gaza Thomas White, "del 10 per cento di cui abbiamo bisogno quotidianamente per sostenere le attività salvavita". L'Unrwa ha "appena ricevuto 23.027 litri di carburante dall'Egitto (mezza cisterna), ma il suo utilizzo è stato limitato dalle autorità israeliane solo per il trasporto di aiuti da Rafah. Niente carburante per l'acqua e gli ospedali. Questo è solo il 9% di ciò di cui abbiamo bisogno quotidianamente per sostenere le attività salvavita", ha scritto White. 

Guerra Medioriente, il video del blitz di Israele dentro l'ospedale Al-Shifa

Gallant: non ci ritireremo fino a ko di Hamas

Lo Stato di Israele non fermerà le sue operazioni a Gaza finché l'esercito non adempirà alla sua missione: distruggere Hamas e restituire i nostri ostaggi alle loro famiglie. Lo ha dichiarato oggi il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant durante un incontro con il coordinatore speciale americano per il Medio Oriente, Brett McGurk. 

Israele: a Shifa prove concrete di comando terroristico

"In un'area specifica dell'ospedale Shifa abbiamo visto prove concrete che i terroristi di Hamas hanno utilizzato l'ospedale come un comando del terrorismo". Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari aggiungendo che l'esercito "pubblicherà queste prove in seguito

Tajani: "Pronti ad accogliere i feriti palestinesi"

"L'Italia si è dichiarata già disponibile, attraverso gli Emirati Arabi, ad accogliere feriti palestinesi negli ospedali italiani, e inviare anche medici negli Emirati". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell'assemblea nazionale Federmanager. "Abbiamo inviato una nave ospedale pronta ad accogliere feriti quando sarà possibile farlo. Siamo favorevoli a un corridoio marittimo così come proposto da Cipro  per aiutare i feriti", ha proseguito. "Siamo pronti anche ad inviare, anche dentro la Striscia di Gaza, un ospedale militare da campo sempre per curare i feriti. Stanno entrando 16 tonnellate di beni che abbiamo inviato già da qualche giorno, ci auguriamo che possa aumentare il numero di tir che entra attraverso il valico di Rafah nella Striscia di Gaza per dare sollievo alla popolazione civile", ha aggiunto.

Tajani: "Inaccettabile Teheran su cancellazione Israele, soluzione è due Stati"

"E' inaccettabile ciò che abbiamo sentito da Teheran di cancellare Israele dalla carta geografica. La soluzione è quella dei due Stati. Per quanto ci riguarda, Israele ha diritto di esistere e di difendersi, nessuno può pensare di cancellarlo dalla carta geografica. Un conto è difendere la popolazione palestinese, un conto è cancellare Israele dalla cartina geografica che significa fare la caccia all'ebreo e questo è inaccettabile". Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, arrivando all'assemblea annuale di Federmanager a Roma. 

Erdogan: "Quanti bambini devono morire prima della tregua a Gaza?"

"Quanti bambini devono morire in modo tale che la Commissione europea chieda un cessate il fuoco?". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando della situazione nella Striscia di Gaza durante un discorso al gruppo parlamentare del suo partito Akp, trasmesso dalla tv di Stato turca Trt. "Non ci aspettiamo risultati positivi dall'agenda dell'Europa", ha detto il leader turco criticando i Paesi occidentali per le loro posizioni riguardo al conflitto tra Hamas e Israele. "A partire dagli Usa, tutto l'Occidente purtroppo vede questi eventi con una percezione distorta, la Francia ha fatto dichiarazioni diverse ma improvvisamente ha fatto marcia indietro. Come Turchia, quello che vogliamo è ascoltare dichiarazioni sincere e dirette", ha detto Erdogan. 

Ue, "rischi economia aumentati con conflitto Medio Oriente"

"L'incertezza e i rischi al ribasso per le prospettive economiche sono aumentati negli ultimi mesi principalmente per il protrarsi della guerra della Russia contro l'Ucraina e il conflitto in Medio Oriente a seguito dei brutali attacchi terroristici contro Israele da parte di Hamas. I mercati energetici sembrano i più vulnerabili a questi shock. Nuove interruzioni delle forniture energetiche potrebbero avere un impatto significativo sui prezzi dell'energia, sulla produzione globale e sul livello complessivo dei prezzi". E' quanto afferma la Commissione europea nelle previsioni economiche di autunno.

Giordania condanna l'ingresso di Israele all'ospedale Shifa

Il ministero degli esteri della Giordania ha condannato l'ingresso dei soldati israeliani nell'ospedale Shifa di Gaza City definendolo "una violazione della legge internazionale". In particolare - ha aggiunto - "della Convenzione di Ginevra per la Protezione dei civili in tempo di guerra". Lo stesso ministero ha detto di ritenere Israele responsabile della sicurezza dei civili e del personale dell'ospedale. 

Oms, "persi i contatti con i medici di al Shifa"

Il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha denunciato su X che l'organizzazione ha perso i contatti con il personale sanitario dell'ospedale al-Shifa di Gaza dopo che le forze israeliane hanno iniziato quella che hanno definito come "un'operazione mirata" dentro la struttura.   "Le notizie di incursioni militari nell'ospedale di al-Shifa sono profondamente preoccupanti - ha scritto sui social media - Abbiamo perso di nuovo i contatti con il personale sanitario dell'ospedale. Siamo estremamente preoccupati per la loro sicurezza e quella dei pazienti". 

Ministero Esteri Anp condanna blitz al-Shifa: "Serve intervento internazionale urgente"

Il ministero degli Esteri dell'Autorità palestinese condanna il blitz israeliano nell'ospedale Al Shifa, nella Striscia di Gaza, e chiede un "intervento internazionale urgente" per proteggere i pazienti, gli operatori sanitari e gli sfollati che si trovano nella struttura. Il ministero degli Esteri palestinese condanna il blitz israeliano nell'ospedale e in "altri ospedali e strutture sanitarie" della Striscia, considerato una "violazione palese del diritto internazionale, del diritto internazionale umanitario e delle Convenzioni di Ginevra".

Sale richiesta di porto d'armi in Israele, 236mila da 7/10

La richiesta di porto d'armi in Israele è salita in modo esponenziale dall'attacco devastante di Hamas dello scorso 7 ottobre. Secondo il ministero della sicurezza nazionale, da allora le nuove richieste hanno superato la cifra di 236mila: un numero pari al totale raggiunto negli ultimi 20 anni. Circa 1.700 permessi - da quando il ministero retto dal controverso Itamar Ben Gvir (Potere ebraico) ha allentato i requisiti necessari - sono stati concessi ogni giorno. 

Media, "bombardamento israeliano sul Golan siriano"

Un bombardamento israeliano sul fianco siriano delle Alture del Golan è stato segnalato poco fa da media siriani, secondo cui l'artiglieria di Israele ha risposto al lancio di razzi dalla Siria verso il nord-est di Israele. Due razzi sparati dalla Siria, afferma l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, sono esplosi in territorio siriano.

Oms e Croce Rossa 'estremamente inquiete' per raid al-Scifa

L'organizzazione Mondiale della Salute (Oms) e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Circ) si sono detti oggi "estremamente preoccupati" per l'impatto dell'operazione militare condotta dall'esercito nell'ospedale di al-Shifa, il più grande della Striscia di Gaza, dopo l'irruzione della scorsa notte. L'Oms è "sconvolta" dal raid nell'ospedale, secondo quanto ha espresso il responsabile. Mentre il Comitato ricorda in un comunicato che "i pazienti, il personale medico e i civili devono essere protetti in ogni momento" e indica di essere in contatto "con le autorità interessate".

L'altolà dell'Unicef, "fermate l'orrore a Gaza"

"Fermate questo orrore". Lo afferma la direttrice dell'Unicef, Catherine Russell, in seguito a una visita a Gaza. "Oggi sono stata in missione nella Striscia di Gaza per incontrare i bambini, le loro famiglie e gli operatori dell'Unicef. Ciò che ho visto e sentito è stato devastante. Hanno affrontato ripetuti bombardamenti, perdite e sfollamento. Nella Striscia, 1 milione di bambini di Gaza non ha un posto sicuro dove rifugiarsi", ha detto Russell. "Le parti in conflitto stanno commettendo gravi violazioni contro i bambini, tra cui uccisioni, mutilazioni, rapimenti, attacchi su scuole e ospedali e la negazione dell'accesso umanitario, tutte cose che l'Unicef condanna", ha aggiunto. 

Israele, famiglie ostaggi riprendono marcia verso Gerusalemme

Prosegue in Israele la marcia delle famiglie degli ostaggi che sarebbero trattenuti nella Striscia di Gaza dal terribile attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele. Partita ieri da Tel Aviv dovrebbe arrivare sabato a Gerusalemme. Il corteo riparte da Be'er Yaakov, dove ieri sera è stato accolto da migliaia di persone - come riporta il Times of Israel - ed è diretto a Beit Hashmonai. Da qui ripartirà domani. I partecipanti hanno chiesto a tutti gli israeliani di unirsi alla marcia.

Esercito, "non ci sono indicazioni di ostaggi a Shifa"

"Non ci sono ancora indicazioni sulla presenza di ostaggi all'interno dell'ospedale Al-Shif", ma si ritiene che l'operazione possa portare "informazioni di intelligence sui rapiti". Lo riferisce l'esercito citato dalla radio israeliana. Le ricerche all'interno del complesso continuano. 

Testimone a Bbc: "Forze israeliane a Shifa interrogano tutti"

Un giornalista, che si trova dentro l'ospedale Al-Shifa, ha raccontato alla Bbc che le forze israeliane stanno andando di stanza in stanza, piano dopo piano, e stanno interrogando tutti, sia il personale che i pazienti, e sono accompagnati da medici e persone che parlano arabo. Il giornalista di nome Khader aggiunge che gli sfollati che si erano rifugiati nel complesso sono stati fatti radunare nel cortile e alcuni sono sottoposti a controlli di sicurezza.  Il testimone oculare aggiunge che l'esercito israeliano ha il "controllo completo" e non ci sono sparatorie. La BBC non è stata in grado di verificare le affermazioni.

Netanyahu rimprovera Trudeau per aver chiesto "massima moderazione" a Gaza

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rimproverato il premier canadese Justin Trudeau per aver chiesto a Israele “la massima moderazione” nelle sue operazioni militari a Gaza. E' Hamas responsabile degli eventi orribili citati da Trudeau, non Israele, ha scritto su X Netanyahu. "Non è Israele che prende deliberatamente di mira i civili, ma Hamas che ha decapitato, bruciato e massacrato civili, come nei peggiori orrori perpetrati contro gli ebrei dall'Olocausto". “Mentre Israele sta facendo di tutto per tenere i civili fuori pericolo prosegue il premier israeliano - Hamas sta facendo di tutto per mantenerli in pericolo. Israele fornisce ai civili corridoi umanitari e zone sicure a Gaza, Hamas impedisce loro di andarsene sotto la minaccia delle armi. Non è Israele, ma Hamas che dovrebbe essere ritenuto responsabile di aver commesso un doppio crimine di guerra: prendere di mira i civili e nascondersi dietro i civili. Le forze della civiltà devono sostenere Israele nello sconfiggere la barbarie di Hamas".


Prima autocisterna con carburante entrata a Gaza da Egitto

La prima autocisterna con carburante è entrata a Gaza dall'Egitto dal 7 ottobre. Secondo una fonte egiziana, il carburante sarà consegnato all'Onu "per facilitare la consegna degli aiuti dopo che i camion sul lato palestinese hanno smesso di funzionare per mancanza di benzina". Il Cogat, l'ente israeliano che gestisce i Territori palestinesi, in precedenza aveva detto che "i camion Onu che trasportano aiuti umanitari attraverso il valico di Rafah verranno riforniti di carburante, su richiesta degli Stati Uniti". Secondo testimoni oculari, altri due camion sono in attesa di passare attraverso il valico.

Hezbollah, "guerra totale dipende da Israele, noi pronti"

"Se mi sta chiedendo se abbiamo paura, la risposta è no. Se la domanda è se ci difenderemo? Sì, con tutta la nostra potenza. Ma se mi chiede se ci sarà guerra totale, rispondo: dipende da quel che succede a Gaza e da quel che farà Israele. Netanyahu vuole la guerra? Non lo sappiamo". E' quanto afferma il vice del partito libanese Hezbollah, lo sceicco Naim Qassem, rispondendo, in un'intervista al Corriere della Sera, in merito alla possibilità di una guerra aperta con Hamas contro lo Stato ebraico. Qassem nega l'acquisto di armi dal fronte Ucraino: "Non ne abbiamo bisogno. Abbiamo gli arsenali pieni e dobbiamo costruire sempre altri depositi". 

Bloomberg, "Gli Usa hanno aumentato in silenzio aiuti militari a Israele"

Il Pentagono ha silenziosamente aumentato gli aiuti militari a Israele, soddisfacendo richieste che includono più missili a guida laser per la flotta di Apache, oltre a proiettili da 155 mm, dispositivi per la visione notturna, munizioni anti-bunker e nuovi veicoli militari. Lo scrive Bloomberg dopo aver visionato un elenco del Dipartimento della Difesa. La fornitura di armi verso Israele si sta estendendo oltre la ben pubblicizzata fornitura di intercettori Iron Dome e bombe intelligenti nonostante i funzionari dell'amministrazione Biden stiano mettendo sempre più in guardia Israele dal cercare di evitare vittime civili nella Striscia di Gaza. 

Amman, "soldati in al-Shifa violano diritto internazionale"

La Giordania ha condannato l'operazione dell'esercito israeliano nell'ospedale Al-Shifa a Gaza, definendola una violazione del diritto internazionale, in particolare della Convenzione di Ginevra per la protezione dei civili in tempo di guerra. Amman ha fatto sapere di ritenere Israele responsabile della sicurezza dei civili e del personale che lavora nell'ospedale

Mosca, "100 russi lasceranno oggi Gaza attraverso valico di Rafah"

Un centinaio di cittadini russi dovrebbero oggi lasciare la Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. Lo ha affermato l'ambasciatore russo in Israele Anatoly Viktorov sul canale televisivo Russia-24. La loro partenza potrebbe essere minacciata da un inasprimento della situazione della sicurezza, ha aggiunto il diplomatico.


Nuovo appello Idf perché residenti nord della Striscia di Gaza fuggano verso sud

Il portavoce in lingua araba dell’esercito israeliano ha lanciato un altro appello ai residenti palestinesi nel nord della Striscia di Gaza affinché fuggano verso sud, dicendo che è “per la vostra sicurezza”. L'Idf ha riferito che il corridoio sarà aperto fino alle 16 di oggi. Ha inoltre annunciato “una sospensione tattica temporanea delle attività militari durante la giornata”, in un’area limitata di Gaza, tra le 10 e le 14, “nei quartieri di Al-Salam e Al-Nour nella regione di Jabalia”.


Ministra Sanità Anp: "Ad al-Shifa Israele commette crimine contro umanità"

''Israele sta compiendo un altro crimine contro l'umanità'' con l'operazione all'ospedale di al-Shifa a Gaza City. Lo ha dichiarato la ministra della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mai Alkaila. ''Riteniamo le forze di occupazione pienamente responsabili della vita del personale medico, dei pazienti e degli sfollati ad al-Shifa'', ha detto Alkaila.

Idf, "esplosivi davanti ad al-Shifa, 5 miliziani di Hamas uccisi in scontri"

Cinque miliziani di Hamas sono stati uccisi negli scontri con i soldati israeliani nei pressi dell'ospedale al Shifa a Gaza City. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane precisando che nessun militare dell'Idf è rimasto ferito. Davanti all'ospedale, hanno aggiunto le Idf, erano stati collocati esplosivi.

Esercito, "trovate armi e risorse di Hamas" in area Shifa

Nell'operazione in corso allo Shifa i soldati israeliani hanno trovato armi e risorse di Hamas nell'area che "indicano la presenza del gruppo terroristico". Lo ha fatto sapere l'esercito secondo cui non ci sono indicazioni di ostaggi israeliani tenuti al momento nell'ospedale, ma si ritiene che l'operazione possa portare "informazioni di intelligence sui rapiti". L'esercito ha poi sottolineato che  "non ci sono state frizioni" tra soldati, medici e pazienti dell'ospedale. 

Idf, "no ostaggi in ospedale al-Shifa ma possibili informazioni su di loro"

Non ci sono indicazioni, per il momento, che all'interno dell'ospedale di al-Shifa siano detenuti ostaggi rapiti lo scorso 7 ottobre da Hamas in Israele. Lo affermano le Forze di difesa israeliane (Idf), aggiungendo di ritenere che l'operazione potrebbe fornire informazioni di intelligence sugli ostaggi. In una nota, le Idf spiegano che ''non c'è stato alcun attrito'' tra le truppe, i pazienti e il personale medico dell'ospedale Shifa durante l'operazione in corso.

al-Jazeera, "Idf interrogano medici ospedale al-Shifa, disposta evacuazione"

I soldati delle Forze di difesa israeliano (Idf) stanno interrogando il personale medico e paramedico oltre ai pazienti all'interno dell'ospedale di al-Shifa a Gaza City e hanno chiesto a tutti di trasferirsi nel cortile in vista dell'evacuazione del complesso medico. Lo riporta l'emittente al-Jazeera, aggiungendo che non è chiaro dove verrebbe trasferite le persone evacuate. I soldati hanno fatto irruzione nel pronto soccorso, nel reparto di chirurgia specializzata e nel reparto di maternità, riferisce al-Jazeera, aggiungendo che le Idf stanno ''perquisendo stanza per stanza, corridoio per corridoio''.

Bulldozer israeliani distruggono il monumento ad Arafat

Bulldozer israeliani hanno distrutto il monumento al leader palestinese Yasser Arafat a Tulkarem, in Cisgiordania. Lo scrive al Jazeera, mostrando verificato un video su X.

Idf in ospedale al-Shifa, consegnati alimenti per bambini e incubatrici

Incubatrici per neonati, alimenti per bambini e forniture mediche sono state portate dai carri armati delle Forze di difesa israeliane (Idf) da Israele alla Striscia di Gaza e sono state consegnate all'ospedale al-Shifa. E' quanto si legge in una nota diffusa dall'Idf, che aggiunge che ''squadre mediche e soldati di lingua araba sono sul posto per garantire che queste forniture raggiungano chi ne ha bisogno''.

Esercito, "operazione a Shifa continua anche questa mattina"

L'operazione nell'ospedale Shifa sta continuando questa mattina sempre "in maniera mirata". Lo ha detto il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, confermando che si svolge "in un complesso specifico nel quale secondo informazioni di intelligence si riscontra attività terroristica" da parte di Hamas. Hagari ha poi aggiunto che prima dell'ingresso ci sono stati combattimenti e sono stati uccisi miliziani. "I soldati - ha sottolineato - hanno consegnato forniture mediche, incubatrici e viveri per i bambini".

Hamas accusa Israele e Usa per raid nell'ospedale di Al-Shifa

Secondo una dichiarazione di Hamas, sia Israele che gli Stati Uniti sono responsabili del raid dell'esercito israeliano nel più grande ospedale di Gaza. L'attacco all'Al-Shifa costituisce anche un fallimento da parte delle Nazioni Unite nella difesa dei palestinesi, ha affermato l'organizzazione islamista, precisando che "il silenzio dell'Onu e il tradimento di molti paesi e regimi non dissuaderanno il nostro popolo palestinese dall’aggrapparsi alla propria terra e ai propri legittimi diritti nazionali". Hamas sostiene che gli Stati Uniti hanno dato a Israele “il via libera per commettere ulteriori massacri contro i civili”, avallando la “falsa narrativa” di Israele, secondo cui il gruppo islamista sta usando l’ospedale di Al-Shifa come base di comando e controllo.


Black-out contatti, impossibile aggiornare numero morti a Gaza

Il bilancio delle vittime a Gaza non viene aggiornato da venerdì scorso "a seguito del collasso dei servizi e delle comunicazioni presso gli ospedali del nord con il ministero della Sanità". Lo riferisce l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha). Per il quinto giorno consecutivo, "non è possibile aggiornare il numero dei morti", afferma. "L'ultimo aggiornamento fornito delle vittime palestinesi a Gaza, il 10 novembre, è di 11.078, di cui 4.506 bambini e 3.027 donne. Circa altri 2.700, tra cui circa 1.500 bambini, sono stati dichiarati dispersi e potrebbero essere intrappolati o morti sotto le macerie, in attesa di essere salvati o recuperati. Altri 27.490 palestinesi sarebbero rimasti feriti", riferisce l'agenzia dell'Onu. 

Capo Unicef: "Situazione Gaza devastante, tutelare bambini"

"Non c'è nessun posto sicuro" per il milione di bambini di Gaza: e' quanto affermato dalla direttrice esecutiva dell'Unicef, Catherine Russell, dopo una visita nell'enclave palestinese da oltre cinque settimane sottoposta a intensi bombardamenti israeliani. "Le parti in conflitto stanno commettendo gravi violazioni contro i bambini, tra cui uccisioni, mutilazioni, rapimenti, attacchi a scuole e ospedali e il rifiuto dell'accesso umanitario, tutte cose che l'Unicef condanna".

Raid Israele in Cisgiordania, arresti a Jenin e Tulkarem

Truppe israeliane hanno condotto raid in diverse citta' della Cisgiordania, compiendo diversi arresti. Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, almeno cinque persone sono state portate via dal quartiere Jabriyat di Jenin e altre da una casa nella zona di al-Marah. A Tulkarem, due fratelli sono stati arrestati nel quartiere di Shuweika, mentre un uomo e suo figlio sono stati presi a Beit Fajjar, a sud di Betlemme. A Beit Daqo, a nord-ovest di Gerusalemme, le forze israeliane hanno arrestato due giovani.


Idf, "nell'ospedale Al-Shifa operazione 'precisa e mirata"

Le forze di difesa israeliane hanno affermato che stanno effettuando una "operazione precisa e mirata" nell'ospedale Al-Shifa di Gaza. Secondo l'Idf, Hamas "fa un continuo impiego militare dell’ospedale Shifa”, che, “ha messo a repentaglio lo status protetto dell’ospedale ai sensi del diritto internazionale”. Secondo la dichiarazione, Israele ritiene di aver concesso agli agenti di Hamas accusati di essere all'interno dell'ospedale tempo sufficiente per cessare le loro attività all'interno dell'edificio. I funzionari dell'ospedale hanno costantemente respinto le affermazioni di Israele secondo cui Hamas avrebbe costruito un importante centro di comando sotto l'ospedale, il più grande di Gaza.


Israele, "operazione al-Shifa sarà ampliata se necessario"

L'operazione israeliana all'ospedale Al-Shifa a Gaza sarà ampliata se necessario: lo ha riferito un funzionario israeliano sotto anonimato, lasciando intendere che l'esercito sa esattamente cosa troverà li'. "Stiamo iniziando in piccolo e l'operazione si espandera' se necessario", ha affermato in un'intervista radiofonica, sottolineando che "la decisione di entrare ad Al-Shifa è stata presa solo sapendo cosa ci fosse e dove si trovava, come abbiamo fatto all'ospedale Rantisi, dove è stata (fatta irruzione) solo quando sapevamo esattamente cosa c'era nel seminterrato". 

Tank israeliani entrati nel complesso ospedaliero di Al-Shifa

I carri armati israeliani sono entrati nel complesso ospedaliero di Al-Shifa. Lo ha riferito alla Cnn un giornalista dell'agenzia palestinese Wafa. “Possiamo vedere i cannoni dei carri armati puntati verso l’ospedale. Non siamo sicuri se i soldati siano negli edifici, ma sono all'interno del complesso nei carri armati", ha detto Khader Al Za'anoun. Ci sono stati scontri a fuoco in tutto il cortile e alcune finestre di uno degli edifici erano rotte, ha aggiunto Al Za'anoun. Centinaia, fra personale e pazienti, sono ancora ad Al-Shifa, secondo i rapporti più recenti provenienti dall'ospedale, insieme a diverse migliaia di persone che hanno cercato rifugio dall'offensiva aerea e terrestre di Israele

Hamas, "non abbiamo nulla da nascondere in ospedale al Shifa"

"Non abbiamo nulla di cui aver paura o da nascondere": lo ha detto il portavoce del ministero della Sanità di Hamas, Ashraf Al-Qudra, poco dopo l'inizio del blitz delle forze israeliane nell'ospedale al Shifa di Gaza. "Ci sono solo medici, pazienti e sfollati" all'interno dell'ospedale, ha aggiunto, come riporta Al Jazeera.

Onu, "ieri morti 40 pazienti in ospedale al Shifa"

Quaranta pazienti sono morti nella giornata di ieri nell'ospedale al Shifa di Gaza: lo rende noto l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha), che cita il ministero della Sanità della Striscia. 

Netanyahu: "Non prendiamo deliberatamente di mira i civili"

"Non è Israele a prendere deliberatamente di mira i civili, ma Hamas che ha decapitato, bruciato e massacrato i civili nei peggiori orrori perpetrati sugli ebrei dopo l'Olocausto. Mentre Israele fa di tutto per tenere i civili lontani dal pericolo, Hamas fa di tutto per tenerli in pericolo": lo scrive sui X il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in risposta al premier canadese Justin Trudeau, il quale aveva affermato che l'uccisione di donne, bambini e neonati da parte di Israele a Gaza deve finire.

Hamas, "assedio ospedale Shifa è crimine contro umanità"

"Le forze di occupazione israeliane stanno commettendo un nuovo crimine contro l'umanità, il personale medico e i pazienti assediando e bombardando il complesso medico di Al-Shifa, a ovest di Gaza City": lo ha affermato il ministro della Sanità palestinese, Mai Al-Kaila, in una dichiarazione diffusa nelle prime ore di oggi. Lo riporta l'agenzia Wafa citata dal Guardian. 

Casa Bianca, "telefonata Biden-Netanyahu su ostaggi"

Il presidente americano Joe Biden ha parlato martedì pomeriggio con il premier israeliano Benjamin Netanyahu e ha discusso "a lungo degli sforzi in corso per garantire il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas, tra cui molti bambini e un certo numero di americani". Lo rende noto la Casa Bianca, come riportano i media internazionali.

Usa, "non vogliamo vedere scontro a fuoco in ospedale"

"Non vogliamo vedere uno scontro a fuoco in un ospedale": lo ha detto un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca commentando la notizia dell'ingresso delle Forze di difesa israeliane nell'ospedale al Shifa di Gaza. Lo riporta la Bbc. 

Oltre 100 soldati nel blitz in ospedale al Shifa

Oltre 100 soldati hanno preso parte al blitz di questa notte dell'esercito israeliano nell'ospedale al Shifa di Gaza: lo ha riferito alla Bbc un testimone che si trovava all'interno della struttura, Khader Zaanoun, il quale ha inoltre confermato la presenza di carri armati israeliani nel campus dell'ospedale. "Ho visto sei carri armati all'interno dell'ospedale e più di un centinaio di soldati del commando, sono entrati nel pronto soccorso principale, alcuni soldati erano mascherati e urlavano in arabo 'non muoverti, non muoverti'", ha raccontato Zaanoun. 

Esercito Israele: scoperto tunnel di Hamas sotto moschea a Gaza

Nel corso delle attività condotte nella Striscia, soldati israeliani  hanno scoperto il passaggio scavato in profondità: al suo interno  c'erano armi di diverso genere ed esplosivi. Secondo quanto riportato  dal portavoce militare delle forze di difesa israeliane, l'aviazione  avrebbe colpito 200 siti terroristici: fra questi siti per la produzione  di armi, postazioni di lancio di missili anticarro, centri di comando e  di addestramento. LE FOTO

Guerra in Israele, perché l'anguria sui social è diventata il simbolo della Palestina

In milioni di post su TikTok, X e Instagram campeggia l’emoji di un  cocomero di un rosso intenso. Il fenomeno ha a che fare con il  linguaggio usato dai giovani per evitare di essere bannati, ma anche  radici culturali e storiche. L'APPROFONDIMENTO

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