Il presidente israeliano torna a parlare: "Ci prepariamo all'ingresso, non dirò come e quando. La data sarà decisa dal Gabinetto di guerra, ma il destino dei militanti di Hamas è segnato". Le parole di Erdogan sugli islamisti sono un caso. A Beiurt vertice tra il leader di Hezbollah, il vice capo di Hamas e il capo della Jihad islamica. Biden: "Gli attacchi dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania devono fermarsi ora". Guterres su Hamas: "Falso dire che abbia giustificato i terroristi"
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Nuovo discorso alla nazione del presidente israeliano Benjamin Netanyahu: "Ci prepariamo all'ingresso a Gaza, non dirò come e quando. La data sarà decisa dal Gabinetto di guerra". E ancora: "Il 7 ottobre è stato un giorno nero. Chiariremo tutto quello che è successo. Tutti dovranno dare spiegazioni per quell'attacco, a cominciare da me". Le parole di Erdogan su Hamas, intanto, sono un caso. A Beiurt vertice tra il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, il vice capo di Hamas Saleh Aruri, e il capo della Jihad islamica Ziad Nakhale. Razzi dal Libano provocano un blackout sulle alture del Golan. Guterres su Hamas: "Falso dire che abbia giustificato i terroristi".
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Gaza, il fallimento dell'intelligence israeliana
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Guerra a Gaza, perché Israele non entra (ancora) nella Striscia?
Israele minaccia tutti i giorni di entrare a Gaza. L’esercito di Tel Aviv cinge di assedio la Striscia, per tre lati dal loro territorio, mentre il confine egiziano si apre solo raramente per gli aiuti umanitari, ma non è certamente una via di fuga per Hamas. Eppure, qualcosa non torna. Perché Israele è incerta su come proseguire? Perché, non è ancora entrata a Gaza? Le ragioni sono diverse e complesse. LEGGI L'ARTICOLO
Mo, hacker anti-Israele attaccano tre aeroporti italiani
Wsj: "Cinquecento membri Hamas addestrati da forza iraniana al Quds a settembre"
Almeno 500 membri di Hamas e la Jihad Islamica palestinese avrebbero ricevuto un addestramento specializzato da parte di forze d'elite iraniane un mese prima dell'attacco del 7 ottobre contro Israele. Lo afferma il Wall Street Journal citando fonti "al corrente dell'intelligence relativa all'assalto" .
L'addestramento sarebbe stato condotto a settembre dalla forza di elite al Quds delle Guardie della rivoluzione iraniana. Diversi alti esponenti iraniani e dei due gruppi palestinesi sarebbero stati presenti alle esercitazioni, compreso il capo della forza al Quds, Esmail Qaani.
Biden: "Denunciamo antisemitismo e islamofobia"
"Dobbiamo, senza equivoci, denunciare l'antisemitismo. Dobbiamo, senza equivoci, denunciare l'islamofobia. A tutti voi che soffrite: voi siete parte di noi, voi siete tutta l'America". Lo scrive sui social il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Biden: "Gaza non è Hamas, tutelare civili"
Israele-Hamas, il New York Times: ecco come la guerra spinge l'industria delle armi
Secondo l’Istituto Internazionale di Ricerca per la Pace di Stoccolma, l’anno scorso la spesa militare nel mondo ha raggiunto i 2,2 trilioni di dollari, il livello più alto dalla fine della Guerra Fredda. Dal conflitto in Medioriente a quello in Ucraina fino alle tensioni tra Cina e Taiwan: lo scenario internazionale sta accelerando il mercato delle forniture militari e i legami tra i Paesi produttori e quelli che investono risorse ingenti nella Difesa con un occhio sempre più attento alle innovazioni tecnologiche GUARDA LA GALLERY
Netanyahu parla alla nazione: "Hamas è l'Isis e l'Isis è Hamas"
"Hamas è l'Isis e l'Isis è Hamas". E' il concetto ribadito dal premier israeliano Benyamin Netanyahu in un discorso alla nazione, in quello che è apparso un riferimento alle prese di posizione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan e del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.
Israele, il discorso alla nazione di Netanyahu: "Destino di Hamas è segnato"
Il premier israeliano si rivolge al Paese e spiega che l'offensiva a Gaza "ci sarà", ma senza fornire altri dettagli. LEGGI L'ARTICOLO
Telefonata Scholz-bin Zayed: "Lavorare per soluzione politica"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha parlato oggi al telefono con Mohammed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti. Sul conflitto in Medio Oriente, i due leader si sono "trovati d'accordo: dobbiamo lavorare per una soluzione politica che permetta a israeliani e palestinesi di vivere in pace e sicurezza", ha scritto Scholz su X. In una nota della cancelleria sulla telefonata, viene sottolineato come Berlino abbia anche ribadito che la Germania sostiene il diritto alla difesa di Israele, così come la protezione dei civili e l'accesso per l'assistenza alla popolazione della Striscia di Gaza. Scholz ha anche sottolineato che "Hamas non ha il diritto di parlare a nome dei palestinesi".
Al Jazeera, Qatar non influenza nostra linea editoriale
Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, avrebbe chiesto al Qatar un intervento per abbassare i toni di Al Jazeera sulla guerra a Gaza. Il sito della televisione, che ha sede in Qatar, pubblica le parole della corrispondente dalla Casa Bianca, Kimberly Halkett, che ha detto: "Il Qatar finanzia Al Jazeera, ma non influenza in alcun modo la nostra linea editoriale. Posso dirvi che, nelle mie interazioni con l'amministrazione Biden, ho ricevuto resistenze in cui mi è stato detto che la nostra copertura è critica nei confronti della politica estera degli Stati Uniti, ma io ho difeso la testata dicendo che questo è salutare ed è ciò che dobbiamo fare".
Biden: "Non ho chiesto a Israele di rinviare l'invasione"
Joe Biden "non ha chiesto" ad Israele di ritardare l'invasione di Gaza. Lo ha detto il presidente americano in una conferenza stampa alla Casa Bianca.
Pizzaballa alla gente di Gaza: "Non perdete coraggio e speranza"
"Amati figli e figlie di Gaza, mi rivolgo a voi oggi, in questi tempi duri, attraverso questo video, augurandomi di potervi raggiungere presto, come ogni anno, per incontrarvi, pregare e scambiare testimonianze con voi". Lo dice il patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, in un videomessaggio alla popolazione di Gaza. "I continui attacchi che state subendo mi toccano profondamente e spezzano il mio cuore e quello di tutta la nostra comunità - afferma il porporato, parlando in parte in arabo e in parte in inglese -. Ma sono anche incoraggiato dalle vostre testimonianze, da come state sopportando questa terribile situazione in cui vi trovate". "Ricordate il comandamento di Cristo: non temete coloro che uccidono il corpo ma non ci possono uccidere l'anima (Matteo, 10:28)", esorta Pizzaballa. "La vostra sofferenza e il vostro dolore sono la mia principale preoccupazione, alla quale dedico tutto il mio tempo in primo luogo nella preghiera - prosegue -, e in secondo luogo nel dialogo con i responsabili, per esortarli a porre fine a questa situazione il prima possibile e per sostenervi con tutte le mie forze". "Non siete soli - assicura il patriarca di Gerusalemme dei Latino -. Tutta la comunità cristiana in Terra Santa e nel mondo è con voi, prega per voi e vi sostiene". "Ora abbiamo 18 fratelli e sorelle in cielo che pregano per voi e intercedono per voi: essi sono la nostra forza - ricorda -. Non perdete il coraggio e la speranza. Ricordate che il Signore è con voi e noi siamo con voi. Rimanete forti". "Sono sicuro che un giorno saremo uniti nella preghiera e nella pace", conclude il cardinale Pizzaballa prima di impartire la benedizione.
Putin: "Situazione potrebbe fuoriuscire da Medio Oriente"
"Stiamo seguendo la tragica situazione in Terra Santa con ansia e cuore dolorante. La lotta contro il terrorismo non può essere in linea con il principio di responsabilità collettiva. Èimportante fermare spargimenti di sangue e violenza, la loro crescita è irta di conseguenze devastanti, tutto potrebbe fuoriuscire al di fuori dei confini mediorientali". Lo afferma il presidente russo, Vladimir Putin.
A Gaza uccisi 6.400 palestinesi
Il ministero della Sanità palestinese ha affermato che ad oggi 6.504 palestinesi sono stati uccisi e circa 19mila feriti negli attacchi aerei israeliani e negli attacchi contro palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania dal 7 ottobre. Il ministero dice che 6.400 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza e 17mila sono rimaste ferite, mentre 104 sono state uccise in Cisgiordania e 900 sono rimaste ferite. Il 70% delle vittime è rappresentato da bambini, donne e anziani, tra cui 2.500 bambini.
Blinken avrebbe chiesto a Qatar intervento su Al Jazeera
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, avrebbe chiesto al primo ministro del Qatar di attenuare i toni della retorica di Al Jazeera sulla guerra a Gaza. Lo scrive il Guardian, che cita anche Axios. Blinken, parlando lunedì' a un gruppo di leader della comunità ebraica americana, ha detto di aver chiesto al governo del Qatar di cambiare il suo atteggiamento pubblico nei confronti di Hamas. Lo scrive Axios, citando le persone che hanno partecipato all'incontro. Blinken ha detto di aver chiesto al Qatar di "abbassare il volume sulla copertura di Al Jazeera perché è piena di incitamento anti-israeliano", secondo una fonte.
Sanchez difende Guterres: "Dà voce alla maggioranza"
"Voglio trasmettere l'appoggio e l'affetto del governo, e credo della maggioranza della società spagnola, al nostro segretario generale dell'Onu, al portoghese Antonio Guterres, perché credo che quello che sta facendo sia alzare la voce di una maggioranza ampia della società del mondo che chiede una pausa umanitaria". Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez nel doorstep a margine del Social Summit a Bruxelles.
Onu, domani sessione straordinaria Assemblea generale
Domani alle Nazioni Unite si terrà una sessione speciale dell'Assemblea generale, incentrata sulla crisi in Medio Oriente. Lo ha annunciato la portavoce del presidente dell'Assemblea. Il via ai lavori è in programma alle 10 di mattina, le 16 in Italia, e durerà due giorni.
Al Jazeera: "Uccisa famiglia nostro corrispondente a Gaza"
La moglie, la figlia e il figlio del corrispondente di Al Jazeera a Gaza, Wael Dahdouh, sono stati uccisi in un raid israeliano che ha colpito la casa dove si trovavano temporaneamente nel sud della Striscia, nel campo profughi di Nuseirat. Ne dà notizia la stessa tv panaraba. I familiari del giornalista si erano spostati a sud della Striscia dopo aver lasciato la loro casa nel nord in seguito all'ordine di evacuazione di Israele.
Iran accusa Israele di "genocidio"
L'Iran ha accusato Israele di portare avanti un "genocidio" contro i palestinesi mentre le forze israeliane continuano con una campagna di bombardamento su Gaza. "Gli attacchi del regime sionista (israeliano) hanno raggiunto un'intensità che dimostra che l'obiettivo è l'uccisione di massa del popolo palestinese a Gaza", ha accusato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian in una lettera indirizzata al capo delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk.
Biden: "Non mi fido del numero di morti fornito da palestinesi"
"Non mi fido" del bilancio delle vittime fornito dai palestinesi a Gaza. Lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa alla Casa Bianca.
Macron: "Operazione terra Israele a Gaza sarebbe errore"
Una "massiccia" operazione di terra da parte di Israele nella Striscia di Gaza sarebbe "un errore", perché "metterebbe in pericolo la vita delle popolazioni civili" senza "proteggere Israele a lungo termine". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron prima di decollare dal Cairo dove ha incontrato il suo omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi. "Se si tratta di un intervento massiccio che mette in pericolo la vita delle popolazioni civili, allora penso che sia un errore anche per Israele" - ha detto Macron - "perché non protegge Israele a lungo termine e perché non è compatibile con il rispetto per le popolazioni civili, il diritto internazionale umanitario e persino le regole di guerra".
Biden: "Se l'Iran continua ad attaccarci reagiremo"
Joe Biden ha avvertito l'Iran che se continuerà ad attaccare truppe americane in Medio Oriente gli Stati Uniti "reagiranno". "Questo è il mio avvertimento all'ayatollah", ha detto il presidente americano in una conferenza stampa con il premier australiano.
Biden: "Israele deve difendersi, rispetti diritto di guerra"
"La rabbia di Israele dopo gli atroci attentati è comprensibile, Israele ha il diritto e il dovere di difendersi e noi faremo in modo che abbia gli strumenti necessari. È anche vero che Hamas non rappresenta il popolo palestinese". Lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa alla Casa Bianca con il premier australiano ribadendo l'invito ad Israele ad agire "in conformità con le leggi di guerra".
Biden: "Attacchi dei coloni ai palestinesi devono cessare"
Gli attacchi dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania devono "fermarsi ora". Lo ha detto Joe Biden in una conferenza stampa alla Casa Bianca con il premier australiano.
Medio Oriente, Meloni: "Rischio slavina, scenari inimmaginabili"
"Quello che sta accadendo in Medio Oriente può diventare una slavina, può allargarsi e disegnare scenari per noi inimmaginabili". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, nella replica al dibattito della Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio Europeo al via domani. La situazione in Medio Oriente è "oggettivamente molto complessa", una gravità "colta da molti ma non da tutti".
Esercito Israele, colpiti obiettivi di Hezbollah in Libano
L'esercito israeliano sta colpendo obiettivi di Hezbollah in Libano dopo aver colpito cinque cellule terroristiche nella zona di confine. Lo riferiscono i media israeliani citando fonti dell'esercito. Tra le cellule colpite dell'esercito di Tel Aviv, un gruppo che ha lanciato un missile anticarro contro i soldati nell'area di Avivim e un altro che ha tentato di lanciare missili anticarro nell'area del Dovev moshav settentrionale.
La nave ospedale francese in rotta verso Gaza
La nave ospedale francese 'Tonnerre' è salpata oggi dal porto di Tolone, nel sud della Francia, in direzione di Gaza, per partecipare alle operazioni di soccorso per le popolazioni civili del territorio palestinese: è quanto riferito da fonti vicine al dossier, confermando informazioni di Bfmtv. In visita al Cairo, il presidente Emmanuel Macron aveva annunciato che una nave della Marina francese sarebbe andata ad "aiutare gli ospedali" di Gaza mentre un aereo francese è atteso domani in Egitto per consegnare materiale medico e "altri seguiranno", ha precisato il leader di Parigi. Il Tonnerre è un grande bastimento di classe Mistral.
Netanyahu: "Anch'io dovrò dare spiegazioni su attacco Hamas"
"Il 7 ottobre è stato un giorno nero. Chiariremo tutto quello che è successo. Tutti dovranno dare spiegazioni per quell'attacco, a cominciare da me". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in quella che è sembrata una prima ammissione di responsabilità. "Ma" - ha continuato - "solo dopo la guerra. Il mio compito ora è quello di guidare il Paese in guerra fino alla vittoria".
Netanyahu: "Gabinetto di guerra deciderà data invasione"
"Ci prepariamo all'ingresso a Gaza, non dirò come e quando. Ci sono considerazioni che non sono note al grande pubblico. La data dell'ingresso nella Striscia sarà decisa dal Gabinetto di guerra". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in una dichiarazione alla stampa. "Gli obiettivi" - ha proseguito - "sono due: eliminare Hamas e liberare gli ostaggi. Tutti quelli che hanno partecipato all'attacco del 7 ottobre sono passabili di morte".
Israele, il discorso alla nazione di Netanyahu: "Destino di Hamas è segnato"
Il premier israeliano si rivolge al Paese e spiega che l'offensiva a Gaza "ci sarà", ma senza fornire altri dettagli. LEGGI L'ARTICOLO
Netanyahu: "Ci stiamo preparando per l'invasione di Gaza"
Israele si sta preparando per l'invasione di terra a Gaza ma non è possibile dare altri dettagli al momento. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu parlando alla nazione.
Netanyahu: "Bombardamenti appena iniziati, destino di Hamas segnato"
Guerra Mo, le immagini del tentato raid di Hamas via mare
Più di metà degli ostaggi di Hamas hanno passaporti stranieri
Più della metà dei circa 220 ostaggi tenuti da Hamas hanno passaporti stranieri provenienti da 25 paesi diversi, tra cui 54 cittadini tailandesi. Lo ha fatto sapere, citato dai media, il governo israeliano, secondo cui 138 degli ostaggi hanno passaporto straniero, inclusi 15 argentini, 12 tedeschi, 12 americani, 6 francesi e 6 russi.
Guerra a Gaza, perché Israele non entra (ancora) nella Striscia?
Israele minaccia tutti i giorni di entrare a Gaza. L’esercito di Tel Aviv cinge di assedio la Striscia, per tre lati dal loro territorio, mentre il confine egiziano si apre solo raramente per gli aiuti umanitari, ma non è certamente una via di fuga per Hamas. Eppure, qualcosa non torna. Perché Israele è incerta su come proseguire? Perché, non è ancora entrata a Gaza? Le ragioni sono diverse e complesse. LEGGI L'ARTICOLO
Onu vota due risoluzioni contrapposte di Usa e Russia
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite voterà due risoluzioni contrapposte: una presentata dagli Stati Uniti e una dalla Russia. La risoluzione russa chiede il cessate il fuoco, mentre quella americana non menziona il cessate il fuoco e afferma che Israele ha il diritto di difendersi. Lo scrive il New York Times.
Portavoce Guterres: "Crisi umanitaria senza precedenti"
"La crisi umanitaria ha raggiunto un punto senza precedenti". Lo ha detto il portavoce del segretario generale Onu, in riferimento alla situazione nella Striscia di Gaza. "Gli ospedali stanno chiudendo" - ha aggiunto Ste'phane Dujarric - "l'energia è razionata e i generatori di riserva non sono progettati per operare con continuita'".
Netanyahu stasera farà una dichiarazione alla stampa
Il premier Benyamin Netanyahu farà questa sera una dichiarazione alla stampa dal ministero della Difesa a Tel Aviv dove attualmente è in corso una riunione del Gabinetto di guerra. Lo riferiscono i media.
Macron: "Dobbiamo fare il possibile per evitare l'escalation"
"Dobbiamo collettivamente fare tutto il possibile per evitare l'escalation, costruire una iniziativa di pace e di sicurezza, trattare le cause di quello che stiamo vivendo. Rendo omaggio all'impegno dell'Egitto, in particolare, la sua mobilitazione per le popolazioni di Gaza. La Francia s'impegna al suo fianco": lo scrive il presidente francese, Emmanuel Macron, in un messaggio pubblicato sul suo profilo X dopo l'incontro al Cairo con il presidente egiziano al-Sisi, ultima tappa della sua maratona diplomatica in Medio Oriente.
Corpi di altre quattro vittime trovati nel kibbutz Be'eri
Altri quattro corpi di civili uccisi sono stati trovati vicino al Kibbutz Be'eri, una delle comunità israeliane più colpite dal massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre. Lo hanno reso noto le autorità israeliane. Fino ad oggi si contavano 130 morti in questi kibbutz, mentre il totale delle vittime civili supera le 1400 persone.
Bozza vertice Ue, sparisce riferimento a Guterres su Gaza
Nel capitolo relativo al Medio Oriente sparisce il riferimento a Antonio Guterres nell'ultima bozza di conclusioni del vertice Ue che si avrà domani e dopodomani a Bruxelles. Nella precedente bozza si prevedeva il "sostegno all'appello del segretario generale per una pausa umanitaria". Nell'ultima versione resta il riferimento alla "pausa umanitaria" ma non quello a Guterres. Sulla terminologia finale, comunque, il negoziato è ancora aperto, in bilico tra il termine "pausa", quello di "pause" e quello di "finestre" umanitarie. Ieri, all'Onu, si è prodotto un duro scontro tra Israele e Guterres dopo l'intervento di quest'ultimo.
Israele attacca ancora Guterres: "Distorce la realtà"
"Il segretario generale dell'Onu ancora una volta distorce e stravolge la realtà". Lo dice in una nota l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Gilad Erdan che è tornato a chiedere le dimissioni di Guterres. "Ieri" - ha aggiunto - "ha detto chiaramente che il massacro e la follia omicida di Hamas 'non sono avvenuti nel vuoto'". Quindi per lui "Israele è colpevole delle azioni di Hamas" e Guterres ha mostrato "comprensione e giustificazione per il massacro. Un segretario che non capisce che l'assassinio di innocenti non può avere alcuna giustificazione, e nessun 'contesto', non può essere" - ha concluso - "segretario generale".
Governo Gb: "Non siamo d'accordo con Guterres"
Il governo conservatore britannico di Rishi Sunak "non è d'accordo" con alcuni passaggi dell'intervento di ieri a Palazzo di Vetro del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, sul confitto israelo-palestinese, intervento che ha fatto infuriare Israele. Lo ha sottolineato in un briefing un portavoce di Downing Street, prendendo le distanze nello specifico dall'affermazione di Guterres secondo cui l'attacco sanguinoso di Hamas del 7 ottobre, pur ingiustificabile, "non nasce dal nulla", ma si verifica in un contesto segnato dai "56 anni di soffocante occupazione" imposta nei territori al popolo palestinese.
Wsj: "Israele ritarda l'invasione in attesa dei missili Usa"
Israele ha accettato, almeno per ora, la richiesta americana di ritardare l'invasione di Gaza così da consentire agli Stati Uniti di spostare missili nell'area. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti.
Al Sisi a Macron, 'evacuare palestinesi da Gaza non risolve'
Il presidente egiziano Al Sisi, nella conferenza stampa congiunta con l'omologo francese Emmanuel Macron al termine del loro incontro di oggi al Cairo, ha affermato di aver discusso "a lungo" con il suo interlocutore sui modi di "contenere la crisi" che "non può ulteriormente allargarsi". Sulla situazione nella striscia di Gaza, al Sisi ha detto a Macron che l'evacuazione dei palestinesi "non è la soluzione" mentre ha ribadito la necessità di un invio "proporzionale" degli aiuti umanitari a Gaza, ringraziando il presidente Macron per la sua promessa di inviare una "nave ospedale" nella regione.
Guterres su Hamas: "Falso dire che abbia giustificato i terroristi"
Il segretario generale dell'Onu torna a parlare pubblicamente per la prima volta dopo il discorso che ha scatenato la reazione di Israele, arrrivata a chiederne le dimissioni. "Sono scioccato da come le mie affermazioni siano state equivocate da alcuni, come se io stessi giustificando il terrore. Questo è falso. Era l'opposto" LEGGI
Macron, nave militare francese in appoggio aiuti Gaza
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato l'invio di "una nave della marina nazionale francese per appoggiare gli ospedali di Gaza". Al termine di un incontro al Cairo con il presidente egiziano Al Sisi, Macron - durante la conferenza stampa congiunta - ha annunciato l'invio della nave che salperà da Tolone "nelle prossime 48 ore". Quanto agli aiuti umanitari - ha aggiunto Macron - "un aereo francese si poserà da domani" in Egitto e "altri seguiranno".
Erdogan promette 'nuove operazioni anti terrorismo'
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha promesso "nuove operazioni" contro i "terroristi" ringraziando il parlamento per avere esteso, la scorsa settimana, di altri due anni l'autorizzazione per inviare truppe oltre confine nel nord della Siria e dell'Iraq. "Continueremo a distruggere il corridoio del terrore che hanno tentato di costruire ai nostri confini con nuove operazioni", ha scritto Erdogan su X, con un implicito riferimento alle forze curde nel nord dell'Iraq e della Siria, queste ultime sostenute dagli Stati Uniti in funzione anti Isis. "L'organizzazione terrorista separatista non si salverà dall'estinzione nemmeno con la protezione delle forze imperialiste su cui si appoggia", ha scritto Erdogan in riferimento al Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) ritenuto terrorista da Ankara, e legato alle forze curde di Siria. Ankara continuerà "a prendere una posizione contro le campagne che infangano il nostro Paese e la nostra fede", ha aggiunto Erdogan, parlando implicitamente dei roghi del Corano in Europa e in Svezia, dopo avere nei giorni scorsi inviato al parlamento i protocolli da ratificare per l'adesione di Stoccolma alla Nato.
Tv Israele parlano di 'sviluppi positivi' sugli ostaggi
Una fonte straniera anonima coinvolta nei negoziati, citata dalla tv israeliana Kan, ha riferito che "in questa fase ci sono sviluppi positivi riguardo gli ostaggi" di Hamas a Gaza. Anche un'altra tv, Canale 12, parla di segnali positivi sui prigionieri.
Israele contro Erdogan: 'Hamas è come l'Isis'
"Israele respinge pienamente le parole del presidente turco nei confronti dell'organizzazione terroristica Hamas. Hamas è una spregevole organizzazione terroristica peggiore dell'Isis che uccide brutalmente e intenzionalmente neonati, bambini, donne e anziani, prende in ostaggio civili e usa la propria gente come scudi umani". Lo afferma Lior Haiat, portavoce del ministero degli Esteri israeliano. "Anche il tentativo del presidente turco di difendere l'organizzazione terroristica e le sue parole incitanti non cambieranno gli orrori che il mondo intero ha visto e il fatto inequivocabile: Hamas = Isis", scrive su X.
Guterres, falso che abbia giustificato il terrore di Hamas
"Sono scioccato da come le mie affermazioni di ieri sono state interpretate da alcuni, come se io stessi giustificando il terrore di Hamas. Questo è falso. Era l'opposto". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. "Il dolore del popolo palestinese non può giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas", ha ribadito il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres sottolineando che "è necessario mettere le cose in chiaro, soprattutto per rispetto delle vittime e delle loro famiglie".
Medioriente, attacco aereo israeliano su aeroporto Aleppo
Il ministero della Difesa siriano ha indicato in un messaggio sul suo account Facebook che l'attacco è stato effettuato intorno alle 13:25 (ora locale) da un punto sopra il Mar Mediterraneo. "Ci sono danni materiali alla pista che hanno messo fuori servizio l'aeroporto", ha sottolineato il ministero poche ore dopo annunciato la morte di otto soldati in un attacco israeliano contro la provincia di Deraa, situata nel sud del paese. L'esercito israeliano aveva confermato ore prima un attacco contro le infrastrutture dell'esercito siriano, alcune ore dopo che persone legate all'Hezbollah avevano lanciato missili verso le alture di Golan. Negli ultimi giorni le autorità siriane hanno denunciato diversi attacchi da parte di Israele contro gli aeroporti della capitale, Damasco, e Aleppo.
Medioriente, razzo da Gaza su Eilat è il lancio più lungo, 220 km
Hamas annuncia di aver lanciato un razzo mercoledì verso la citta' turistica israeliana di Eilat, a circa 220 chilometri dalla Striscia di Gaza, e l'esercito di Israele ha confermato che c'è stato un impatto in una zona periferica. Non ci sono notizie immediate di vittime in quello che è sembrato essere l'attacco palestinese a più lungo raggio della guerra di Gaza in corso dal 7 ottobre, scrive il Jerusalem Post.
Guerra Medioriente, Erdogan: "Hamas liberatori, non terroristi"
Tajani: Salvini? Sentirò sue idee, posizione governo chiara
"Ascolterò le opinioni del vicepresidente Salvini per comprendere quali sono le sue idee e le sue posizioni sulla crisi in Medioriente ma per quanto riguarda la posizione del governo italiano è chiaro: per noi Hamas è una organizzazione terroristica". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del question time alla Camera a proposito della richiesta di Matteo Salvini di convocare l'ambasciatore turco dopo le parole di Recep Tayyp Erdogan su Hamas
Medioriente, Sanità Gaza: bilancio sale a 6.546 morti e 17.439 feriti
E' salito ad almeno 6546 morti e oltre 17.439 feriti il bilancio delle vittime sulla striscia di Gaza dall'inizio della guerra fra Israele e il movimento islamico palestinese, riferisce oggi il ministero della Sanità di Hamas. Tra i morti ci sono almeno 2.704 bambini, secondo il ministero. Il bilancio diffuso oggi è aumentato di oltre 750 morti rispetto a quello di ieri, nelle ultime 24 ore si sono intensificati i bombardamenti israeliani.
Medioriente, Gaza: almeno 6.546 persone uccise da attacchi israeliani dal 7 ottobre
Il ministero della Sanità palestinese a Gaza afferma che almeno 6.546 persone sono state uccise negli attacchi israeliani dal 7 ottobre, di cui 756 nelle ultime 24 ore. Dallo scoppio dei combattimenti almeno 2.704 bambini sono stati uccisi mentre 17.439 persone sono rimaste ferite.
Oman: Hamas non terrorista ma movimento di resistenza
Il ministro degli Esteri omanita Sayyid Badr bin Hamad Albusaidi ha dichiarato che il suo Paese riconosce Hamas come "movimento di resistenza" e non come organizzazione terroristica, e ha chiesto una soluzione politica per porre fine alla spirale di violenza nella Striscia di Gaza. La dichiarazione arriva dopo che il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha definito i miliziani di Hamas "liberatori" della Palestina. In un incontro con i media europei presso il ministero degli Esteri omanita, Bin Hamad Albusaidi ha chiesto una soluzione a due Stati - Israele e Palestina - per porre fine a una situazione iniziata 70 anni fa e "non il 7 ottobre scorso", quando Hamas è entrato in territorio israeliano e ha ucciso più di mille persone e ne ha rapite oltre 200. "La violenza non ha mai generato una soluzione" e "continuiamo a chiedere una soluzione politica", ha insistito, perché, ha detto, "l'estremismo produce violenza e la violenza produce altro estremismo".
Medioriente, oltre 200mila israeliani ritornati in patria dopo 7 ottobre
Oltre 200mila israeliani sono tornati in patria dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Il dato, riferisce Times of Israel, è contenuto in un rapporto preparato per la Knesset, il parlamento israeliano. Il rapporto non si sofferma sui motivi del ritorno e non fornisce il numero di quanti di loro siano entrati nell'esercito per combattere Hamas.
Medioriente, missili israeliani sull'aeroporto di Aleppo. Quarto raid
La Siria ha accusato Israele di aver lanciato un nuovo attacco missilistico contro l'aeroporto internazionale di Aleppo, nella quarta azione contro la struttura dall'inizio della guerra di Gaza e poche ore dopo che gli aerei israeliani hanno causato otto morti in un'altra area siriana. L'attacco aereo è stato lanciato intorno alle 13:25 ora locale (le 12:50 italiane) da un punto sopra il Mar Mediterraneo e ha causato danni alle piste, che sono state nuovamente messe fuori servizio, ha riferito la televisione di Stato siriana, citando una fonte militare non identificata.
Aggredito a Roma influencer palestinese
"Ieri sera, intorno alle 22:00, due uomini a volto coperto hanno aggredito Karem Rohana, divulgatore, logopedista e influencer palestinese con oltre 100 mila follower su Instagram. Insieme a lui c'era anche la nostra Benedetta Sabene che spintonata dai due aggressori ha assistito al pestaggio". Lo rendono noto Michele Santoro e la redazione di Servizio Pubblico. Karem Rohana, spiegano aveva annunciato tramite i suoi profili social il suo arrivo, da Gerusalemme, all'aeroporto di Fiumicino. "Con tutta probabilità è stato seguito fino al quartiere Ostiense di Roma dove ha subito l'imboscata. I due aggressori, con chiaro accento romano, dopo aver pestato con calci e pugni in faccia e sul corpo Karem Rohana, sono risaliti in due macchine diverse. Sul luogo dell'agguato sono poi arrivati i soccorsi ed è stata in seguito sporta denuncia dai due aggrediti contro ignoti. Sulla vicenda sta indagando la Digos di Roma". Il comitato promotore Pace Terra e Dignità esprime solidarietà a Benedetta Sabene e Karem Rohana, sottolineando come "il clima anitpalestinese stia montando in maniera preoccupante. Non possiamo accettare che il clima di tensione di questi giorni sfoci in atti di violenza da qualunque parti essa venga. Auspichiamo che le indagini vadano avanti e che i responsabili siano consegnati alle autorità competenti. Oggi più che mai siamo convinti che sulla vicenda israelo palestinese tutta la politica debba mettere al centro i valori della solidarietà, della tolleranza e del rispetto degli altri. Abbiamo condannato le atrocità di Hamas, riteniamo fondamentale la sicurezza di Israele. Con altrettanta forza chiediamo il cessate il fuoco che siano garantiti i diritti umani dei cittadini e delle cittadine di Gaza e il diritto del popolo Palestinese ad esistere come tale".
Medioriente, Bonelli-Fratoianni: aderiamo a mobilitazione nazionale pace del 27 ottobre
"La strage di Hamas del 7 ottobre non può e non deve far precipitare l’umanità nell’orrore e nella violenza. Quello che sta avvenendo nella Striscia di Gaza con le azioni militari decise dal governo israeliano è un’irragionevole e drammatica punizione collettiva contro la popolazione palestinese, che di certo non aiuterà Israele a garantire la propria sicurezza". Così Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde, e Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, annunciando l’adesione dell’Alleanza Verdi Sinistra alla giornata di mobilitazione nazionale per la pace promossa per venerdì 27 ottobre da un vasto arco di associazioni pacifiste e Ong. "Le ragioni della pace e del dialogo in Medio Oriente - proseguono i leader di Avs - devono essere rilanciate con forza da quel mondo occidentale che da una parte per troppi anni ha fatto finta di niente delle azioni illegali di Israele nei territori palestinesi, e dall’altra ha permesso che le posizioni piu radicali ed islamiste facessero breccia in una popolazione umiliata e perseguitata. Fermare la strage di civili a Gaza, lavorare per il rilascio degli ostaggi israeliani, permettere subito corridoi ed aiuti umanitari: se vogliamo definirci persone civili è questo che occorre fare. E aprire una nuova prospettiva politica concreta per quell’area: due popoli e due Stati". "Per tutti questi motivi le manifestazioni promosse dalle associazioni pacifiste e dalle Ong per venerdì 27 ottobre - concludono Bonelli e Fratoianni - vedranno l’adesione e la partecipazione dell’Alleanza Verdi Sinistra".
Medioriente, Onu: Gaza soffre di anni di de-sviluppo
La Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (Unctad) afferma che la Striscia di Gaza ha sopportato 16 anni di 'de-sviluppo' ovvero sta mostrando una tendenza inversa allo sviluppo. Secondo il rapporto annuale dell’Uncta, Gaza, che dal 2007 è sotto un paralizzante blocco aereo, terrestre e marittimo, sta sperimentando “la soppressione del suo potenziale umano e del suo diritto allo sviluppo”. L'Unctad afferma che a tutto questo si è aggiunta adesso la guerra con Israele, il cui impatto sull’economia della regione è “impossibile da determinare”.
Medioriente, Ue non chiede la tregua perché Hamas prosegue lancio razzi
In questo momento non ci sono richieste da parte dell'Ue di un cessate il fuoco perché Hamas continua a lanciare razzi su Israele in modo indiscriminato, non contro strutture militari ma colpendo i civili: Hamas ha scatenato una guerra terroristica e la continua, quindi sostentiamo Israele nel suo diritto a difendersi ma in linea con il diritto internazionale umanitario". Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea. "La posizione concordata dagli Stati membri è la necessità di arrivare a pause umanitarie per permettere la consegna rapida e sostenuta degli aiuti alla popolazione civile a Gaza".
Medioriente, Borrell: in Ue cresce sostegno a pausa umanitaria
"Buone notizie in arrivo da New York. Nell'Unione europea cresce il sostegno a una pausa umanitaria per consentire la consegna di aiuti a Gaza, in linea con la nostra discussione al Consiglio Affari Esteri di lunedì. Tutte le vite dei civili hanno lo stesso valore e tutte devono essere protette". Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell.
Medioriente, Fontana riceve delegazione israeliana familiari vittime
Il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, ha ricevuto a Palazzo Montecitorio una delegazione israeliana di familiari delle vittime, di ostaggi rapiti e di sopravvissuti agli attacchi del 7 ottobre accompagnata dall'Ambasciatore di Israele in Italia, S.E. Alon Bar. Dopo aver ascoltato le testimonianze strazianti dei presenti, ribadendo tutto il proprio sostegno e il contatto costante sia con l'Ambasciata di Israele in Italia sia con il presidente della Knesset, Amir Ohana, il presidente Fontana ha sottolineato come la liberazione degli ostaggi sia un dovere per la comunità internazionale e ha inoltre auspicato che l'opinione pubblica europea maturi maggiore consapevolezza dell'orrore avvenuto lo scorso 7 ottobre.
Medioriente, ex premier israeliano Bennett: elogi al Qatar sono grave errore
"Il governo israeliano sta commettendo un grave errore morale e pratico". Il tweet di denuncia dell'ex premier israeliano Naftali Bennett arriva a margine delle dichiarazioni del capo del Consiglio di sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, che aveva elogiato gli sforzi del Qatar per il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza. "Il Qatar non è un partner essenziale per le operazioni umanitarie e diplomatiche. Il Qatar è il nemico stesso. Il Qatar finanzia, assiste e rafforza l'organizzazione terroristica Hamas-Isis. L'obiettivo dichiarato di Israele è la distruzione di Hamas. L'obiettivo del Qatar è esattamente l'opposto: salvare Hamas", si legge nel tweet. Secondo Bennett, il Qatar "crea manipolazioni fingendosi umanitario, e ogni pochi giorni sventola davanti a noi accordi limitati sui prigionieri, al fine di confondere Israele e fermare i suoi sforzi per distruggere Hamas".
Israele: "Nuovo lancio di un missile anticarro dal Libano"
Nuovo lancio di un missile anticarro dal Libano contro i soldati israeliano nella zona di Avivim, nel nord di Israele a ridosso del confine. Lo riferisce l'esercito, aggiungendo che non sono stati segnalati feriti e che i carri armati e l'artiglieria dell'Idf stanno rispondendo al fuoco verso l'origine del lancio.
Erdogan: "Hamas non è terrorismo, Occidente ha sensi di colpa"
"Hamas non è un'organizzazione terroristica, ma un gruppo di combattenti che agisce per la difesa e la liberazione del proprio popolo e della propria terra". Lo ha detto oggi il presidente turco Recep Tayyip accusando di ipocrisia l'Occidente per la posizione presa rispetto al conflitto in corso tra Hamas e lo stato ebraico. "Lo dico apertamente e voglio che Israele ascolti bene. Si fanno tante riunioni e tutto l'occidente è d'accordo nel definire Hamas un'organizzazione terroristica. Tuttavia, per le azioni che pone in essere, Israele stesso potrebbe essere un'organizzazione, ma questo non si dice. Il motivo è che l'Occidente si sente in debito verso Israele per quanto avvenuto in passato, ma la Turchia non ha nessun debito. Hamas non e' un'organizzazione terroristica", ha concluso.
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Israeliani e palestinesi insieme per un programma di salute mentale: "Segnale di speranza"
La Bi National School of Psychotherapy di Gerusalemme offre un corso post-laurea sulla psicoterapia per i bambini traumatizzati dai conflitti. È aperto a ebrei israeliani, arabi israeliani e palestinesi. Dopo il 7 ottobre il programma non si è fermato: "Non potevamo tirarci indietro adesso", dicono a Sky TG24 i direttori del corso. "Gli studenti sono attivi, condividono le loro esperienze. Alcuni hanno parenti colpiti dalla guerra, e il fatto che continuino a interagire con i compagni è un segnale importante". LEGGI L'ARTICOLO
Macron: "Mobilitati per rispondere ai bisogni urgenti palestinesi, focus con Unrwa"
"Accesso all'elettricità, in particolare per gli ospedali, accesso all'acqua e agli aiuti alimentari: siamo mobilitati per rispondere ai bisogni urgenti dei palestinesi. A Amman ho fatto il punto della situazione con l'Unrwa il cui impegno per la popolazione è vitale". Ad affermarlo in un tweet è il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron.
Oggi il presidente francese ha incontrato ad Amman il Re Abdallah II. E' atteso in Egitto dove incontrerà il presidente dell'Egitto, Abdcel Fattah al-Sisi.
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Erdogan: "Onu impotente davanti alla morte dei bambini a Gaza"
"Nessuno prende a cuore una struttura che ignora la brutale uccisione dei bambini, siamo profondamente rattristati dallo stato di impotenza in cui le Nazioni Unite sono decadute". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando del conflitto in Israele e Palestina e della situazione a Gaza. "Chiedo a tutti i Paesi con mente e coscienza di fare pressione sul governo di (Benjamin) Netanyahu affinché lo Stato di Israele abbia un po' di buon senso", ha aggiunto Erdogan, come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara.
Esercito Israele, da Gaza un razzo verso il nord del Paese
Un razzo a lunga gittata è stato lanciato da Gaza in direzione nell'area del Monte Carmelo (vicino Haifa), nel nord di Israele, dove poco prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere l'esercito aggiungendo che il razzo è esploso a "mezzaria" ma senza specificare dove.
L'Idf uccide due terroristi che tentavano di infiltrarsi in Israele da un tunnel
L'Idf, le forze di difesa israeliane, hanno ucciso due terroristi che cercavano di infiltrarsi in Israele attraverso un tunnel nell'area di Zikim la scorsa notte. Lo riferisce 'Haaretz' citando Tsahal.
Crosetto: "Il governo è fortemente impegnato sul rilascio degli ostaggi"
"Ho preso l'impegno personale di battermi ed ho già iniziato a lavorare per far sì che un numero maggiore di persone possibile sia rilasciato. L'ho fatto con la presidente Meloni e lo faremo ancora nei prossimi giorni perché vogliamo mandare segnali che siano contrari a quelli che vediamo: in un mondo che si infiamma noi vogliamo gettare acqua sul fuoco". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto al termine di una visita all'Altare della Patria. L'incontro con gli israeliani "è stato drammatico perché ho sentito le loro storie e le ho vissute come un padre o fratello o come un figlio: è drammatico pensare che molti dei loro familiari siano ancora ostaggio e che nessuno di loro sappia come stanno o se sono ancora in vita", ha aggiunto il ministro.
Bbc: "Ospedale al sud di Gaza al collasso, manca carburante e sangue"
L'ospedale Nasser di Khan Younis, il principale centro medico per gli abitanti nel sud di Gaza, sta per interrompere le sue operazioni salvavita per la carenza di carburante mentre sta finendo anche il sangue. Lo riporta la Bbc sottolineando che nel sud della Striscia secondo l'Onu sono state sfollate circa un milione di persone: la gente dorme nel cortile fuori dall'ospedale e per strada. In una delle scuole delle Nazioni Unite dove si rifugiano persone arrivate dal nord di Gaza - riferisce un reporter di Bbc - "viene dato loro un litro di acqua pulita al giorno e pochissimo cibo, e l'accesso al bagno è molto limitato". La scuola aveva 500 studenti, ora ospita 5.000 persone, con lo spazio e le strutture non sufficienti.
Erdogan chiede il cessate il fuoco immediato a Gaza
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiesto che venga dichiarato immediatamente un cessate il fuoco a Gaza e che tutte le parti nella guerra tra Israele e Palestina smettano di utilizzare le armi. Lo riporta Anadolu. "Il valico di Rafah (tra Egitto e Gaza) dovrebbe essere tenuto aperto per motivi umanitari", ha detto Erdogan in un discorso al suo gruppo parlamentare Akp. Il leader turco ha proposto un "meccanismo di garanzia per la risoluzione del problema" dove Ankara vuole essere uno dei Paesi garanti. "Proponiamo una conferenza tra Palestina e Israele", ha aggiunto Erdogan.
Idf: "La Brigata Golani è stata la prima a rispondere al brutale attacco di Hamas la mattina del 7 ottobre. I soldati hanno combattuto dure battaglie contro centinaia di terroristi e hanno subito molte perdite"
"Decapita e strappa cuore e fegato", il biglietto di Hamas
"Sappi che questo tuo nemico è una malattia che non ha cura, tranne che la decapitazione e l'estrazione di cuore e fegato!" E' scritto a mano su un biglietto trovato addosso ad uno dei terroristi di Hamas ucciso lo scorso 7 ottobre nell'assalto ai kibbutz. Biglietto - ha fatto sapere l'esercito israeliano - che gli era stato consegnato prima dell'attacco. "Le parole dei comandanti di Hamas - ha denunciato il portavoce militare - consistono nell'ordine di uccidere gli ebrei e nell'incoraggiamento a decapitare le loro vittime e a strappare loro cuore e fegato".
Ministro degli Esteri Qatar: "A Gaza più bambini uccisi che in Ucraina"
Nonostante il numero di bambini uccisi a Gaza sia superiore al numero di quelli uccisi in Ucraina, “non abbiamo visto una reazione simile”. Lo ha detto il ministro del Qatar Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani, che ha tenuto una conferenza stampa congiunta con la sua controparte turca a Doha.
Ieri l’emiro del Qatar aveva criticato la comunità internazionale che “si è rifiutata di agire come se la vita dei bambini palestinesi non contasse, come se fossero senza volto o senza nome”.
Erdogan cancella la visita prevista in Israele
Il presidente turco Erdogan ha annunciato che cancellerà la pianificata visita in Israele.

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Erdogan: "Miliziani Hamas sono liberatori non terroristi"
I militanti di Hamas sono dei "liberatori" che combattono per la loro terra e "non dei terroristi". Lo ha detto il presidente turco Erdogan, come riporta Al Arabiya.
Lo Yad Vashem contro Guterres: "Ha fallito"
Yad Vashem, il Museo della Memoria a Gerusalemme, ha attaccato duramente il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres per le sue affermazioni su Hamas. Per Danny Dayan, presidente del Museo, "il massacro genocida degli ebrei" da parte di Hamas mette alla prova "la sincerità dei leader mondiali, degli intellettuali e degli influencer che vengono a Yad Vashem e promettono 'Mai più'. Coloro che cercano di 'capire', cercano un contesto giustificativo, non condannano i colpevoli e non chiedono il rilascio incondizionato e immediato dei rapiti, falliscono la prova. Anche Guterres ha fallito".
Khamenei: "I Paesi musulmani non siano passivi con Israele"
"I Paesi musulmani non dovrebbero ripetere le dannate dichiarazioni degli Stati Uniti e dei Paesi occidentali che descrivono i difensori della Palestina come terroristi, i Paesi islamici non dovrebbero arrendersi ed essere passivi di fronte ai criminali". Lo ha detto la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, parlando del conflitto in Israele e Palestina e affermando che "sicuramente" i palestinesi vinceranno.
Khamenei: "Gli Usa sono i complici di Israele a Gaza"
Gli Stati Uniti sono "i complici certi" di Israele nelle "atrocità commesse dal regime sionista a Gaza". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, aggiungendo che "le visite dei capi di Stato di alcuni Paesi 'maligni e tirannici' nei territori occupati da Israele indicano la loro preoccupazioni riguardo al collasso del regime sionista". Khamenei ha anche affermato che Hamas non è un gruppo terrorista. "Alcuni Paesi definiscono il movimento islamico di Hamas terrorista ma il movimento cerca semplicemente di difendere la sua madrepatria", ha detto la Guida suprema.
Media: "Il Qatar tratta con Hamas per il rilascio dei civili"
Il Qatar sta trattando con gli Stati Uniti e con Hamas perché il movimento armato palestinesi rilasci quanto prima gli ostaggi civili, in particolare donne e bambini, senza attendere concessioni da parte di Israele. Lo scrivono media panarabi che citano fonti diplomatiche vicine alle trattative in corso tra Doha, Washington e i vertici in esilio di Hamas ospitati in Qatar. Le fonti citate dai media mediorientali affermano che il Qatar sta esercitando pressioni su Hamas perché dopo la liberazione dei primi ostaggi nei giorni scorsi si proceda a un rilascio più ampio di civili. Come confermato all'Ansa nei giorni scorsi da un alto responsabile di Hamas in Libano, per il momento il movimento islamico palestinese non intende trattare per rilasciare gli ostaggi militari israeliani.
Israele: "Operazioni contro Hamas anche in Cisgiordania"
''In questa guerra contro Hamas noi ci siamo tolti i guanti anche in Cisgiordania'': lo ha affermato il comandante militare di quella regione, generale Avi Bluth, in un incontro con i dirigenti degli insediamenti ebraici. Dall'inizio della guerra i militari ''hanno arrestato 930 ricercati, di cui 600 membri di Hamas''. ''Siamo determinati a ripulire i nidi del terrorismo. Faremo tutto il necessario - ha assicurato - per garantire la sicurezza degli abitanti negli insediamenti, in particolare in questi giorni difficili''. Secondo il movimento dei coloni in Cisgiordania risiedono oggi oltre 500 mila israeliani.
Turchia: "A Gaza crimini contro l'umanità, Israele si fermi"
"I fratelli palestinesi vengono colpiti a scuola e nelle moschee, senza distinzione. Si tratta di un crimine contro l'umanità". Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan chiedendo ad Israele di "fare un passo indietro". Durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani a Doha, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt, Fidan ha chiesto "un cessate il fuoco il prima possibile" e "l'apertura di corridoi umanitari" verso la Striscia di Gaza. "Non accettiamo punizioni collettive dei palestinesi", ha aggiunto il ministro turco.
Reuters: "I leader di Hezbollah, Hamas e della Jihad islamica discutono su come ottenere la vittoria”
Israele: "Sostegni Iran a Hamas in passato e anche oggi"
''L'Iran ha aiutato direttamente Hamas prima della guerra con esercitazioni, forniture di mezzi da combattimento, finanziamenti, con informazioni e tecnologie''. Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. ''Anche in questo momento - ha aggiunto - l'aiuto dell'Iran si esprime mediante l'intelligence e l'incitamento nelle reti sociali contro Israele''. Hagari ha affermato che in questa circostanza l'Iran ha attivato ''i suoi fiancheggiatori in Iraq, Yemen e Libano''. ''Gli ordini - ha precisato - partono da unico punto: l'Iran. Chi destabilizza il Medio Oriente a beneficio dei criminali di Hamas-Isis, che non si nasconda''.
Israele, ucciso il comandante di Hamas Taysir Mubasher
L'esercito israeliano ha riferito di aver ucciso il comandante di Hamas del Battaglione Nord di Kahn Younis Taysir Mubasher. Questi, in passato è stato comandante della forza navale di Hamas ed ha ricoperto numerose posizioni nella produzione di armi. Mubasher, ha aggiunto l'esercito, ha avuto "una vasta esperienza nelle forze armate di Hamas come comandante ed ha diretto attacchi terroristici. Inoltre è un parente di alti dirigenti di Hamas, tra cui Mohammed Deif, il comandante supremo dell'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam.
Isw: "Le milizie palestinesi hanno continuato gli attacchi al ritmo consueto dalla Striscia di Gaza verso Israele"
Polizia Israele identifica 1.106 persone uccise da Hamas
La polizia e l'esercito hanno identificato finora 1.106 israeliani uccisi nell'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Lo ha fatto sapere la stessa polizia secondo cui del totale dei civili morti è stato identificato l'84%, pari a 798 persone. I soldati israeliani morti durante la guerra sono ad oggi 308 mentre gli ostaggi - secondo il portavoce militare - sono 222.
Onu, ministro israeliano a Guterres: "In che mondo vive?"
Padre di due giovani ostaggi: "Ad Hamas dico prendete me"
"I miei figli sanno che sono disposto a fare qualsiasi cosa per loro. Sono pronto a dare la mia vita, per questo dico ad Hamas: prendete me". Lo dice, in un'intervista a Repubblica Ilan Regev, padre di due giovani rapiti da Hamas, Mia di 21 anni e Itai di 18, arrivato ieri a Roma con una delegazione di parenti di ostaggi israeliani presi da Hamas il 7 ottobre. "Mia figlia mi ha inviato un breve video e poi un vocale su WhatsApp. Si vede terrorizzata mentre si nasconde in un'automobile. Nell'audio la si sente gridare che le hanno sparato, che sta morendo. Mi chiede di andarla ad aiutare", racconta. "Ho preso la mia pistola, sono salito in macchina e ho guidato fino al Sud - prosegue parlando di quel giorno - Pensavo che stavo andando a seppellire i miei figli. A sei chilometri dal luogo del festival la polizia mi ha fermato. Mi hanno detto che lì c'era l'inferno, che era meglio non vedere".
Meloni: "Soluzione concreta per svelare il bluff di Hamas"
"Sono convinta che lavorare concretamente, e con una tempistica definita, a una soluzione strutturale per la crisi israelo-palestinese sarebbe anche il modo più efficace possibile per svelare il bluff di Hamas agli occhi dei palestinesi e contribuire a sconfiggerlo". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.
Nevi: "Guterres ha sbagliato, Occidente sia mediatore"
"Mi pare che Guterres abbia sbagliato. In questo momento occorre cercare di stemperare le tensioni e non inasprirle. Il presidente americano Biden insieme ai grandi leader europei, tra cui Giorgia Meloni, stanno lavorando per una de-escalation, e questa è la cosa essenziale da fare in questo momento, perché siamo in presenza di due guerre, e il mondo occidentale deve svolgere quel ruolo da mediatore fondamentale per costruire la pace nel mondo. Questo è l'obiettivo, a mio avviso, dei grandi paesi". Così Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia e vice presidente vicario dei deputati azzurri, intervenendo ad Agorà. "L'Italia - ha proseguito - è in prima linea su questo. Noi di Forza Italia siamo orgogliosi di quello che sta facendo il nostro ministro degli Esteri. La diplomazia deve vincere sempre. Bisogna essere molto attenti con le parole, perché anche una parola di troppo può essere molto problematica", ha concluso.

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Meloni: "Chiediamo l'immediato rilascio degli ostaggi"
"Siamo molto preoccupati per la sorte degli ostaggi nelle mani di Hamas". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio Ue ricordando di avere incontrato ieri alcuni familiari delle vittime e degli ostaggi. "Richiediamo con forza il rilascio degli ostaggi a partire da donne, bambini e anziani".
Meloni: "Soluzione strutturale crisi Israele due popoli due Stati"
"In tutti questi contesti" di dialogo internazionale "ho sottolineato l'importanza di contribuire alla de-escalation e a riprendere quanto prima l'iniziativa politica per arrivare a una soluzione strutturale due popoli, due stati". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Senato per le comunicazioni in vista del Consiglio Ue.
Israele, Meloni: "Tutelare i luoghi culto nella striscia"
"Il governo fa appello a Israele per preservare i luoghi di culto nella striscia a partire da quelli cristiani". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.
Meloni: "Antisemitismo camuffato da avversione a Israele"
"Non può esserci alcuna ambiguità nel condannare in modo fermo i crimini di Hamas, non deve esserci alcun distinguo nella condanna a ogni forma di antisemitismo, compresa quella di matrice islamica e quella che che viene camuffata da avversione allo Stato di Israele. Non devono esserci dubbi nel sostenere il diritto di Israele a esistere e a difendere i propri confini in linea con il diritto internazionale. Questa è la posizione del governo italiano". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.
Meloni: "Non cadere nella trappola dello scontro di civiltà"
"L'Italia ha un ruolo di ponte tra Europa e mediterraneo" per "impedire che si cada nella trappola dello scontro tra civiltà che avrebbe conseguenze inimmaginabili". .Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo. Secondo Meloni l'obiettivo di Hamas "non era e non poteva essere" la difesa del popolo palestinese che "invece" da Hamas "viene calpestato, ma provocare un conflitto più estese".
Meloni: "Lavorare insieme per evitare escalation"
"Noi dobbiamo essere consapevoli degli schieramenti in campo. C'è chi lavora ad un processo di normalizzazione e chi ha interesse ad alimentare lo scontro. Accade nel mondo arabo e anche al di fuori", occorre "lavorare insieme per evitare l'escalation del conflitto". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europea, parlando della situazione in Medio Oriente.
Meloni: "Sosteniamo il diritto di Israele a esistere"
"Non devono esserci dubbi a sostenere il diritto Israele a esistere" in linea "con il diritto internazionale". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del consiglio europeo.
Israele, Meloni: "Preoccupa la sorte degli ostaggi"
"Voglio esprimere anche in questa aula la vicinanza umana alle famiglie delle vittime del terrificante attacco di Hamas del 7 ottobre. La mia grande preoccupazione è per la sorte degli ostaggi e il mio sgombento è per la brutalità di Hamas". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.

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Nuovo convoglio di aiuti entrato nella Striscia di Gaza
Un ulteriore convoglio di aiuti umanitari destinati alla Striscia di Gaza, 20 camion in tutto, è passato alle prime ore di oggi dal valico di Rafah, tra l'Egitto e l'enclave palestinese. La Mezzaluna Rossa palestinese e l'Unrwa hanno ricevuto gli aiuti, ha detto all'agenzia Dpa Khaled Zayed, capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Sinai del Nord. Zayed ha precisato che si tratta del quarto convoglio e che le forniture includono medicinali, latte in polvere e acqua.
Secondo fonti della sicurezza citate dalla stessa agenzia, gli aiuti avrebbero dovuto essere consegnati ieri, ma ci sono stati ritardi con il passaggio dei camion per i controlli a El-Aouga, valico commerciale tra Egitto e Israele da cui poi i tir tornano al transito di Rafah. El-Aouga si trova a circa 70 chilometri a sud del valico di Rafah. Da sabato scorso sono 74 i camion di aiuti consegnati alla Striscia di Gaza nel mirino delle operazioni israeliane dopo il terribile attacco del 7 ottobre in Israele di Hamas, che controlla l'enclave palestinese.
Il Papa: "Rilasciare ostaggi, a Gaza entrino aiuti umanitari"
"Penso sempre alla grave situazione in Palestina e in Israele. Incoraggio il rilascio degli ostaggi e l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza". Lo ha detto papa Francesco in un nuovo appello, al termine dell'udienza generale. "Continuo a pregare per chi soffre e a sperare in percorsi di pace in Medio Oriente, nella martoriata Ucraina e nelle altre regioni ferite dalla guerra", ha aggiunto.

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Iran: "Gli Usa non ci diano la colpa per il conflitto a Gaza"
"Il Segretario di Stato degli Usa, Antony Blinken, ha tentato di incolpare erroneamente l'Iran per il conflitto in corso a Gaza ma respingiamo categoricamente le accuse in quanto prive di fondamento". Lo ha affermato l'ambasciatore della Repubblica islamica presso le Nazioni Unite, Saeed Iravani, al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Blinken aveva chiesto di "non gettare benzina sul fuoco" rivolgendosi a "qualunque attore che potrebbe prendere in considerazione l'idea di aprire un altro fronte nel conflitto contro Israele o che potrebbe prendere di mira i partner di Israele, compresi gli Stati Uniti". L'ambasciatore dell'Iran all'Onu ha aggiunto che "il nostro impegno per la pace regionale e la stabilità resta deciso", come riporta Irna. "Gli Usa hanno ulteriormente esasperato il conflitto allineandosi apertamente con l'aggressore a scapito della popolazione palestinese innocente", ha detto Iravani.
Israele: "Ucciso un comandante di Hamas, era vicino al 'fantasma di Gaza'"
Le forze israeliane annunciano l'uccisione di un comandante militare di Hamas in un raid aereo effettuato sulla Striscia di Gaza. Secondo le notizie diffuse, è stato ucciso il comandante del Battaglione del settore nord di Khan Younis, Taysir Mubasher, in precedenza a capo dell'unità navale di Hamas e con un passato nella fabbricazione di armamenti, accusato di attacchi contro gli israeliani. Stando a quanto riportano i media israeliani, era ritenuto vicino a Mohammed Deif, comandante del braccio armato di Hamas, il 'fantasma' di Gaza considerato la mente del terribile attacco del 7 ottobre in Israele.
Donna israeliana liberata da Hamas dice "shalom" al suo carceriere: il video è virale
Hanno fatto discutere le parole di Yocheved Lifshitz, una signora 85enne rapita dai terroristi islamici dal suo kibbutz di Nir Oz e poi liberata. "Non mi hanno rotto le costole ma mi hanno ferita gravemente, rendendomi difficile respirare. Hanno preso il mio orologio e i miei gioielli", ha raccontato l'anziana che ha poi definito "buono" il trattamento ricevuto mentre era prigioniera a Gaza. "Sono come i nazisti, non bisogna credere alla loro propaganda", ha dichiarato il governo israeliano. LA STORIA
Michel ai leader Ue: "Garantire aiuti umanitari a Gaza"
"Il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza continua a destare grave preoccupazione. Dobbiamo discutere, in primo luogo, su come garantire con urgenza l'effettiva fornitura di aiuti umanitari e l'accesso ai bisogni più elementari". Lo scrive il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella sua lettera d'invito ai leader alla vigilia del vertice Ue. "Dobbiamo impegnarci, in un fronte unito e coerente, con i partner per evitare una pericolosa escalation regionale del conflitto" e "rilanciare il processo di pace basato sulla soluzione dei due Stati, è l'unica via da seguire", aggiunge Michel.
Tv: "A Beirut vertice tra Hamas, Hezbollah e Jihad islamica"
Si è tenuto a Beirut, in Libano, un vertice tra alti rappresentanti di Hezbollah, Hamas e Jihad islamica. Lo riferisce la tv al Manar dello stesso partito armato libanese filo-iraniano. L'emittente televisiva mostra le immagini dell'incontro tra il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, il vice capo di Hamas Saleh Aruri, e il capo della Jihad islamica Ziad Nakhale. Secondo al Manar, i tre leader arabi filo-iraniani hanno "passato in rassegna i recenti eventi nella Striscia di Gaza dall'inizio dell'operazione 'Diluvio di al-Aqsa' e gli sviluppi che ne sono seguiti a tutti i livelli, nonché gli scontri in corso al confine libanese con la Palestina occupata", in riferimento a Israele. Il comunicato prosegue: "È stata fatta una valutazione delle posizioni assunte a livello internazionale e regionale e di ciò che i partiti dell'Asse della resistenza (guidato dall'Iran) devono fare in questa fase delicata per raggiungere una vera vittoria per la resistenza a Gaza e in Palestina e per fermare la brutale e sleale aggressione contro i nostri fratelli oppressi". "Si è deciso - conclude il comunicato - di continuare il coordinamento e il monitoraggio permanente degli sviluppi, su base quotidiana e permanente".
Israele contro Guterres: "Niente visti a funzionari Onu, serva da lezione"
L'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, rincara la dose dopo le parole di ieri del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, del quale ha chiesto le dimissioni, e afferma che Israele non concederà visti ai funzionari delle Nazioni Unite. "A causa delle sue dichiarazioni negheremo il rilascio di visti ai rappresentanti Onu - ha detto l'ambasciatore alla radio militare israeliana - Abbiamo già negato il visto al sottosegretario generale per gli Affari umanitari, Martin Griffiths". "E' giunto il momento di dare loro una lezione", ha incalzato nelle dichiarazioni rilanciate dal Times of Israel.
Dopo il terribile attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre e le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza, controllata dal gruppo, Guterres ha detto ieri che quella strage è avvenuta dopo che "i palestinesi sono stati sottoposti a 56 anni di soffocante occupazione" e ha poi sottolineato che le rivendicazioni dei palestinesi "non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas, così come questi spaventosi attacchi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese".
Meshaal: "Gli ostaggi saranno liberati se Israele ferma raid contro Hamas"
Il leader di Hamas, Khaled Meshaal, ha dichiarato che i civili catturati da Hamas il 7 ottobre sarebbero stati liberati se Israele avesse smesso di attaccare obiettivi associati al gruppo terroristico nella Striscia di Gaza. In un'intervista con Sky News, Meshaal ha rifiutato di riferirsi ai civili catturati da Hamas come "ostaggi" e ha affermato che Israele ha ucciso almeno 22 persone catturate negli attacchi aerei su Gaza. Di quelli presumibilmente morti, ha detto che molti sono israeliani, ma non ha spiegato da quali paesi provenissero gli altri.
"Se Netanyahu tiene alla loro sicurezza, se gli europei e gli americani tengono alla loro sicurezza, costringano Israele a fermare la sua aggressione, a fermare questo genocidio, questi brutali crimini di guerra che vengono commessi ogni giorno", ha detto Meshaal. "Lasciate che fermino questa aggressione e troverete i mediatori come il Qatar e l'Egitto e alcuni paesi arabi e altri troveranno un modo per farli rilasciare e noi li rimanderemo alle loro case".
Bruck: "Bimbi uccisi in kibbutz mi hanno ricordato Auschwitz"
"Quando ho letto dei 40 bambini uccisi nel kibbutz mi sono ricordata di una scena vissuta ad Auschwitz: c'era la testa di un bambino ancora sanguinante che veniva usata come una palla da calcio. Ecco, nel leggere la notizia di quei bambini sono scoppiata in un pianto. Ma che mondo è questo? Questa non è guerra, è una vergogna per l'umanità". Lo dice, in un'intervista alla Stampa, la scrittrice e poetessa Edith Bruck, sopravvissuta ad Auschwitz, parlando della guerra e delle immagini che arrivano Medioriente.
Medioriente: Macron in Giordania, incontra il re Abdallah II
Emmanuel Macron prosegue la visita in Medio Oriente: questa mattina ha in programma un incontro con il re di Giordania Abdallah II ad Amman e potrebbe avere un colloquio con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi.
Ieri Macron era stato in Israele, dove aveva incontrato il presidente Isaac Herzog e il premier Benjamin Netanyahu e si era riunito con le famiglie degli ostaggi e delle vittime dell'attacco del 7 ottobre. Successivamente aveva fatto tappa a Ramallah, in Cigiordania, per un incontro con il presidente dell'Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas.
Idf: "Abbiamo attaccato centinaia di obiettivi di Hamas"
L'Idf ha reso noto che ieri l'aeronautica militare ha attaccato centinaia di obiettivi militari e governativi appartenenti ad Hamas e ha ucciso agenti dell'organizzazione islamista palestinese.
Secondo l'esercito israeliano, negli attacchi sono state distrutte le infrastrutture terroristiche dell'organizzazione, compresi i tunnel, i quartieri generali militari, i depositi di armi e le postazioni di lancio di colpi di mortaio e missili anticarro.

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"Otto soldati siriani uccisi da attacchi israeliani nel sud"
Otto soldati siriani sono stati uccisi e sette feriti in attacchi israeliani che hanno preso di mira le loro posizioni nel sud della Siria, hanno annunciato i media ufficiali del Paese. "Dopo l'una di notte, il nemico israeliano ha effettuato un attacco aereo dalle alture occupate del Golan", colpendo le posizioni dell'esercito siriano nella provincia di Deraa, secondo una fonte militare citata dai media. L'esercito israeliano aveva dichiarato di aver colpito infrastrutture militari in Siria in risposta al fuoco diretto contro Israele martedì.
Sky News: "Hamas ha avvertito che il ritardo nell’offensiva di terra su Gaza ha reso le truppe israeliane 'più letali'"
Capo di Hezbollah incontra leader di Hamas e Jihad islamica in Libano
Il capo di Hezbollah Hassan Nassrallah ha incontrato il capo della Jihad islamica palestinese Ziad Nahleh e il vice capo dell'ufficio politico di Hamas Saleh al-Arouri. Lo scrive Haaretz, citando una dichiarazione di Hezbollah, secondo cui i tre leader hanno discusso degli ultimi eventi nella Striscia di Gaza, compresi gli scontri in corso al confine tra Libano e Israele.
Israele, colpiti tunnel e centri emergenza di Hamas
Gli ultimi attacchi israeliani mirati alle infrastrutture di Hamas sulla Striscia di Gaza hanno colpito i tunnel, alcune sedi militari, magazzini di armi, lanciamissili e lancia mortai. Come le Forze di difesa israeliane hanno comunicato su Telegram: è stato colpito anche l'apparato operativo di emergenza di Hamas, comprese le sale di guerra. Si tratta, spiegano le IDF, di un sistema che ha permesso "la creazione di blocchi che hanno impedito agli abitanti di Gaza di evacuare verso aree più sicure nel sud della Striscia". Inoltre sono stati colpiti "le infrastrutture militari e i centri di comando dell'apparato di sicurezza di Hamas, che è responsabile della supervisione dell'organizzazione terroristica nella Striscia di Gaza e dell'arresto e dell'imprigionamento degli oppositori di Hamas".
Sanità Hamas, 80 morti in attacchi Israele la scorsa notte
Sono stati oltre 80 i palestinesi rimasti uccisi la scorsa notte durante gli attacchi di Israele sulla Striscia. Lo ha fatto sapere, riferito dai media, il ministero della sanità di Hamas, secondo cui sono stati centinaia i feriti. I media hanno ricordato che Hamas nel fornire le cifre dei morti non fa distinzione tra civili e non.
Ancora lanci di razzi da Gaza verso il sud di Israele
Continua il lancio di razzi da Gaza verso il sud di Israele. Le sirene hanno risuonato poco fa nella città costiera di Ashkelon e nelle comunità di Zikim e Karmiya. Anche nella notte erano state prese di mira le zone attorno al confine con la Striscia.

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Esercito Israele, raid su vasta scala contro obiettivi Hamas
L'esercito israeliano nella scorsa notte ha effettuato attacchi su larga scala, basati su informazione dell'intelligence, contro infrastrutture di Hamas a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati centrati "tunnel del terrore, quartier generali militari, magazzini di armi, lanciatori di colpi di mortai e lanciatori di missili anticarro". Inoltre, sempre durante la notte, l'esercito ha colpito apparati operativi di emergenza di Hamas comprese "sale di guerra, infrastrutture e quartier generali militari". "L'apparato operativo di emergenza di Hamas - ha spiegato il portavoce - è stato responsabile della creazione di blocchi che hanno impedito agli abitanti di Gaza di evacuare verso aree più sicure nel sud della Striscia di Gaza". Colpiti anche le strutture della sicurezza di Hamas, responsabili per la supervisione della lotta agli oppositori e agli arresti.
L'Australia dispiega truppe e aerei in Medio Oriente
Il governo australiano dispiega ulteriori aerei in Medio Oriente in seguito alla "volatile situazione di sicurezza". Il ministro della Difesa e primo ministro a interim Richard Marles ha annunciato oggi che sarà impegnato "un numero significativo" di truppe delle Forze di Difesa e due aerei dell'Aviazione. Citando "ragioni operative e di sicurezza", Marles non ha indicato dove gli aerei e le truppe saranno stazionati. "Avranno il compito di supportare la popolazione australiana nel Medio Oriente", ha detto. Il governo australiano ha facilitato diversi voli di rimpatrio da Israele nelle ultime settimane, ma il ministro ha aggiunto che rimane una "significativa" popolazione australiana nella regione. A Gaza si trovano ancora 79 australiani confermati, tra cittadini, residenti permanenti e loro familiari. Dallo scoppio dei combattimenti due settimane fa, oltre 1800 australiani sono stati rimpatriati con voli da Tel Aviv.
Ministero della sanità palestinese: "103 morti in raid in Cisgiordania"
Il bilancio delle vittime della serie di raid israeliani in Cisgiordania dal 7 ottobre ha raggiunto quota 103. Lo dichiara il ministero della Sanità palestinese.
Israele nega visti ai funzionari Onu dopo parole Guterres
L'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan ha detto che il suo Paese negherà il visto di ingresso a funzionari delle Nazioni Unite dopo l'intervento di ieri del segretario generale Antonio Guterres contestato da Israele stesso. "Viste le sue parole - ha spiegato Erdan alla Radio Militare - negheremo il rilascio dei visti ai rappresentanti dell'Onu. Del resto abbiamo già rifiutato il visto al sottosegretario per gli affari umanitari Martin Griffiths. E' arrivato il tempo di dare loro una lezione".
Cnn: "Hamas pianificò attacco utilizzando una rete di telefoni cablati"
Un piccolo gruppo di agenti di Hamas ha pianificato il massacro contro Israele il 7 ottobre comunicando attraverso una rete di telefoni cablati inseriti nel loro sistema di tunnel per evitare di essere scoperti e intercettati dall'intelligence israeliana. Lo scrive la Cnn, citando dati di intelligence Usa.
Secondo il rapporto, nell'arco di due anni, Hamas ha evitato di usare cellulari e computer e si è incontrato di persona per pianificare l'attacco attraverso "misure di controspionaggio vecchio stile".
Nili, cosa sono le forze speciali formate da Israele per distruggere i capi di Hamas
Il nuovo gruppo formato da membri selezionati dei due servizi segreti Shin Bet e Mossad ha come scopo l’uccisione degli autori del massacro del 7 ottobre scorso e dei leader di Nukbha, le forze speciali delle Brigate Ezzedin al-Qassam. L'APPROFONDIMENTO
Israele, sventata infiltrazione di Hamas via mare: "Era la più importante dal 7 ottobre"
Il gruppo di incursori era formato da una dozzina di "uomini-rana": quattro sono stati uccisi, i restanti sarebbero ancora ricercati. I terroristi volevano entrare da Zikim, a nord della Striscia di Gaza. LEGGI L'ARTICOLO
Hamas: "Almeno 80 morti negli ultimi raid notturni su Gaza"
Gli ultimi bombardamenti israeliani su Gaza, la notte scorsa, hanno provocato almeno 80 morti. Lo ha comunicato il governo della Striscia, gestito da Hamas. La maggior parte delle vittime provocate dai bombardamenti dei giorni scorsi, secondo la comunicazione ufficiale, è composta di civili.
Guterres: "Non si può giustificare Hamas, ma neanche la punizione dei palestinesi"
Onu: "Se il carburante finisce, stop a operazioni di soccorso"
Senza carburante non potranno effettuate operazioni di soccorso a Gaza. Il carburante è alla base di tutte le loro operazioni di soccorso nella regione bloccata. Lo ha dichiarato l'Onu, sottolineando quanto sarebbe disastroso rimanere senza. "Le consegne di carburante devono essere consentite per garantire alle persone acqua potabile pulita, gli ospedali possono rimanere aperti e le operazioni di aiuto salvavita possono continuare", ha scritto su X l'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite a Gaza.
Il carburante è necessario per pompare l’acqua dai pozzi o dal mare e per renderla potabile. È necessario anche per cucinare, ai panifici e ai fornitori di prodotti alimentari. E poi ci vuole più carburante per trasportare le forniture essenziali dove sono necessarie. Ci sono preoccupazioni anche per l’impatto sull’assistenza sanitaria. Le Nazioni Unite hanno stimato che un terzo degli ospedali di Gaza e quasi due terzi delle cliniche di assistenza sanitaria di base hanno chiuso a causa di danni o mancanza di carburante.

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A Gaza 704 morti in 24 ore, maggior numero dall'avvio della guerra
Sono stati 704 i palestinesi, di cui 305 minori, uccisi nelle ultime 24 ore negli attacchi israeliani sulla Striscia. Lo ha fatto sapere il ministero della sanità locale riferito dell'Ufficio di coordinamento dell'Onu per gli affari umanitari (Ocha). Secondo la stessa fonte si tratta del più alto numero di morti in un giorno dall'inizio delle ostilità.
Macron in Israele: "Coalizione europea come contro l'Isis"
Unicef: "Tasso bambini morti e feriti a Gaza è semplicemente sconcertante"
"La situazione nella Striscia di Gaza è una macchia crescente sulla nostra coscienza collettiva. Il tasso di morti e feriti tra i bambini è semplicemente sconcertante". Lo ha dichiarato Adele Khodr, direttore regionale dell'Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, aggiungendo che "ancora più spaventoso è il fatto che se non si allentano le tensioni e se non si autorizzano gli aiuti umanitari, compresi cibo, acqua, forniture mediche e carburante, il numero di morti giornaliero continuerà a salire".
"L'uccisione e la mutilazione di bambini, il rapimento di bambini, gli attacchi a ospedali e scuole e la negazione dell'accesso umanitario costituiscono gravi violazioni dei diritti dei bambini", ha la Khodr. "L'Unicef lancia un appello urgente a tutte le parti affinché accettino un cessate il fuoco, consentano l'accesso umanitario e rilascino tutti gli ostaggi. Anche le guerre hanno delle regole. I civili devono essere protetti - soprattutto i bambini - e si deve fare tutto il possibile per risparmiarli in ogni circostanza".
Attacco israeliano in Cisgiordania, tre morti
Secondo i media palestinesi, tre persone sono state uccise e molte altre ferite in un attacco israeliano vicino al campo profughi di Jenin in Cisgiordania. "Un aereo israeliano ha lanciato almeno due missili contro un gruppo di persone vicino al campo di Jenin, uccidendo tre persone e ferendone diverse altre", ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti locali. L'esercito israeliano, da parte sua, ha dichiarato in un comunicato di aver effettuato "attività antiterrorismo" nella zona, ma non ha fatto menzione di vittime limitandosi a precisare che non ci sono stati morti o feriti tra le forze israeliane. Alle prime ore del mattino, "l'Idf e le forze della polizia di frontiera israeliana hanno condotto una attività antiterrorismo a Wadi Bruqin, nell'area di Jenin - scrivono le Forze israeliane su Telegram -, e hanno arrestato due individui sospettati di coinvolgimento in attività terroristiche. Inoltre, le Forze hanno aperto il fuoco contro i terroristi armati". Durante l'attività "antiterrorismo" nel campo di Jenin, "terroristi armati hanno sparato e lanciato ordigni esplosivi contro le forze di sicurezza israeliane". In risposta, un drone dell'Idf ha colpito i terroristi. Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), dall'inizio del conflitto almeno 95 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania.
Esercito, nessun rischio di nuove infiltrazioni Hamas via mare
"Le forze navali dell'Idf hanno individuato una cellula terroristica di Hamas che usciva da un tunnel sulla costa della Striscia di Gaza e tentava di infiltrarsi nel territorio israeliano via mare, vicino a Zikim. La marina israeliana, l'Iaf (aeronautica militare) e i soldati di terra hanno colpito i terroristi e hanno sventato il loro tentativo di infiltrazione". Lo ha riferito l'esercito israeliano pubblicando su Telegram un aggiornamento sul tentativo di infiltrazione via mare di alcuni miliziani di Hamas. "Aerei da combattimento dell'Idf e soldati della marina hanno colpito il tunnel e il magazzino di armi utilizzato dai terroristi nella Striscia di Gaza. Al momento non vi è alcun rischio immediato di ulteriori infiltrazioni", ha concluso l'esercito.
Macron: "Non avremo pace fin quando ostaggi non torneranno"
"Non avremo pace fin quando la nostra missione non sarà compiuta e i nostri ostaggi saranno di ritorno": lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron in un messaggio per la serata di appello alla liberazione degli ostaggi di Hamas organizzata all'Assemblée Nationale. "Lo dico a tutti i nostri connazionali: la Francia non abbandona nessuno dei suoi figli. Faremo tutto il possibile per farli tornare sani e salvi alle loro case", promette il presidente francese, ieri in visita in Israele dove ha incontrato il premier, Benyamin Netanyahu, e le famiglie dei francesi e franco-israeliani uccisi, dispersi o ostaggi nella striscia di Gaza. Macron - che in serata è arrivato ad Amman - ha incontrato anche a Ramallah il presidente dell'Autorità palestinese, Abu Mazen. Negli attacchi di Hamas contro Israele sono morti 30 cittadini francesi, mentre altri 9 sono considerati dispersi.
Biden: "Invasione di Gaza? Israele prende le sue decisioni"
"Gli israeliani prendono le loro decisioni". Così Joe Biden ha risposto ad una domanda dei giornalisti al seguito che gli chiedevano se stesse facendo pressioni per ritardare l'invasione di Gaza.