Proseguono i bombardamenti sulla Striscia, ma anche al confine con il Libano. Colpite strutture di Hezbollah, mentre si attende ancora l'avvio di un'operazione di terra su larga scala nella Striscia. Netanyhau: "Hamas pensava che Israele si sarebbe spaccata, ma saremo noi a spaccare Hamas". La Casa Bianca: "Temiamo escalation e intervento diretto Iran". Pechino: "Sostegno ai Paesi islamici nella causa palestinese"
Israele, a Sky TG24 il racconto di una sopravvissuta al raid del rave party. VIDEO
"Non c'erano rifugi quindi alcuni di noi si sono sdraiati a terra, altri invece hanno incominciato a correre. Non sapevamo cosa fare", racconta una ragazza che era al festival "Supernova", nel deserto del Negev, attaccato dai terroristi di Hamas. LEGGI ARTICOLO
Di Segni: "Ottant'anni fa come oggi riconoscere i carnefici"
"La coerenza che pretendiamo da chi intenda omaggiare con noi la memoria della Shoah implica oggi saper riconoscere il carnefice e i crimini perpetrati: 80 anni fa come oggi. Atrocità infernali che la mente umana mai avrebbe potuto immaginare potersi compiere su questa terra". Così la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. "Le immagini di violenza e barbarie perpetrata nei confronti dei nostri fratelli in Israele, ci hanno tolto ogni respiro, e il dolore di questi giorni rafforza ancor più il monito "non dimenticare", ha aggiunto.
Crosetto: "Valutazione sicurezza, se manca rientro militari"
"Quello di oggi non è un attacco rivolto a Unifil e non avevamo bisogno succedesse per essere in allerta. Da giorni ci coordiniamo con l'Onu e c'è un valutazione continua che si fa ora per ora. Ma qualora non ci fossero le condizioni di sicurezza per i nostri militari, faremmo le stesse valutazioni fatte per il contingente a Gerico". Così il ministro Crosetto all'ANSA a proposito del razzo che ha colpito il quartiere generale del contingente Onu nel sud del Libano (Unifil).
Eliseo, Macron avverte Raisi: no a escalation
Il presidente francese, Emmanuel Macron, "messo in guardia" il presidente iraniano Ebrahim Raisi "contro qualsiasi inasprimento o estensione del conflitto" tra Israele e Hamas, "in particolare in Libano". Lo fa sapere l'Eliseo. Il presidente francese ha inoltre "ricordato la necessita' che tutti condannino inequivocabilmente gli attacchi terroristici perpetrati da Hamas in Israele e il diritto di Israele a difendersi, nonche' ad eliminare i gruppi terroristici che hanno colpito la sua popolazione".
Benzema: "Abitanti Gaza vittime di bombardamenti ingiusti"
"Tutte le nostre preghiere per gli abitanti di Gaza, ancora una volta vittime di questi ingiusti bombardamenti che non risparmiano né donne né bambini". Lo scrive, sui propri profili social e a proposito del conflitto israelo-palestinese, il vincitore dell'ultimo Pallone d'Oro Karim Benzema. L'attaccante francese è un musulmano praticante e attualmente gioca nel campionato saudita dove fa parte dell'Al Ittihad.
Servizi soccorso Gaza, mille dispersi in edifici distrutti
Oltre 1.000 persone risultano disperse sotto le macerie degli edifici distrutti dai raid israeliani a Gaza. Lo riferiscono i servizi di pronto soccorso della Striscia.
Israele, sono 155 gli ostaggi nelle mani di Hamas
L'esercito israeliano ha contattato le famiglie di 155 ostaggi rapiti di Hamas nell'attacco del 7 ottobre, secondo un nuovo bilancio di persone rapite fornite dal portavoce militare.
Israele: "Seicentomila hanno lasciato il settore nord di Gaza"
Seicentomila palestinesi hanno abbandonato negli ultimi giorni le loro abitazioni nel nord della Striscia e a Gaza City e, seguendo le istruzioni giunte da Israele, hanno oltrepassato il Wadi Gaza, nel settore centrale, per mettersi al riparo dai combattimenti. Lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. Nel corso di una conferenza stampa, Hagari ha smentito accuse giunte da Hamas secondo cui Israele avrebbe colpito quanti si stanno dirigendo verso il sud della Striscia.
Razzi su Tel Aviv prima di conferenza stampa senatori Usa, tutti nei rifugi
Razzi su Tel Aviv lanciati da Gaza mentre stava per iniziare una conferenza stampa di una delegazione di senatori americani in visita in Israele, guidata dal democratico Charlie Schumer. I senatori hanno dovuto andare nei rifugi, insieme ai giornalisti e agli altri ospiti.
Biden: "È ora che tutti condannino inequivocabilmente Hamas"
"Questo fine settimana mi sono messo in contatto nuovamente con il Primo Ministro Netanyahu per ribadire il costante sostegno degli Stati Uniti a Israele e per fornire un aggiornamento sul nostro sostegno militare e sugli sforzi per proteggere i civili. È ora che tutti i paesi condannino inequivocabilmente Hamas come organizzazione terroristica che non rappresenta le aspirazioni del popolo palestinese": lo scrive Joe Biden su X.
Media, pressioni Qatar su Hamas per rilascio donne e bimbi
Il Qatar sta lavorando per convincere Hamas a rilasciare donne, bambini e anziani presi in ostaggio e portati a Gaza. Lo riporta Times of Israel, citando una fonte diplomatica, secondo la quale il Movimento islamico aveva inizialmente detto di essere pronto a rilasciarli in cambio di 36 prigionieri palestinesi, donne e adolescenti, attualmente nelle carceri israeliane ma Israele si e' rifiutato. Nonostante ciò, i colloqui mediati dal Qatar sono in corso, ha aggiunto la fonte.
Ifd: "Nostra responsabilità entrare a Gaza e vincere"
"La nostra responsabilità ora è quella di entrare a Gaza, andare nei luoghi in cui Hamas organizza, opera, pianifica e lancia attacchi. Colpirli duramente ovunque, ogni comandante, ogni agente, e distruggere le infrastrutture. In una parola: vincere". Lo dice il capo di Stato maggiore dell'esercito israeliano, Herzl Halevi. Halevi, secondo quanto riportano i media israeliani, ha incontrato i militari vicino al confine di Gaza: "Farete qualcosa di grande e importante che dovrà cambiare la situazione per molto tempo e in modo chiaro", ha detto rivolgendosi alle truppe.
Hamas, sale a 2.670 bilancio morti a Gaza per raid Israele
È salito a 2.670 il bilancio dei palestinesi uccisi dagli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza. Lo rende noti il ministero della Sanità di Hamas precisando che i feriti sono saliti a 9.600.
Biden a Abu Mazen: "Forniture umanitarie per civili a Gaza"
"Ho parlato con il presidente dell'Autorità Palestinese Abbas per condannare l'attacco di Hamas contro Israele e ribadire che Hamas non difende il diritto del popolo palestinese alla dignità e all'autodeterminazione. Gli ho assicurato che stiamo lavorando con i partner della regione per garantire che le forniture umanitarie raggiungano i civili a Gaza e per evitare che il conflitto si allarghi". Lo scrive su X il presidente Usa, Joe Biden.
Unifil: "Razzo ha colpito la nostra base nel sud del Libano"
Un razzo ha colpito oggi il quartiere generale del contingente Onu nel sud del Libano (Unifil) senza fare vittime. Lo ha riferito il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, precisando che al momento non è possibile determinare da dove sia stato lanciato il razzo che ha colpito l'interno della base costiera di Naqura, a ridosso della Linea Blu di demarcazione con Israele. "In quel momento i nostri peacekeeper non erano nei bunker, ma fortunatamente nessuno è stato ferito", ha detto Tenenti.
Carabinieri Gerico: "Impossibile proseguire anche per noi"
"La situazione è diventata man mano più difficile, tanto da rendere impossibile proseguire con le nostre attività che ormai erano ridotte al minimo e con i pochi presenti nell'area di Gerico. I movimenti su quel territorio ora erano difficili per tutti, anche per noi. Si era creata una tale situazione di instabilità da non poter garantire la nostra sicurezza". È quanto ha riferito uno dei carabinieri rientrati oggi a Pisa da Gerico e fino a ieri impegnati nella missione addestrativa italiana in Palestina per la formazione degli appartenenti alle forze di polizia palestinesi. La decisione del ritiro è stata decisa ieri dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che era in costante contatto con il comandante del contingente Giuliano Polito, per verificare le condizioni di sicurezza per i carabinieri in quell'area.
Ministro difesa Israele: "Non vogliamo escalation al nord"
Israele non è interessato ad aprire un fronte di guerra alla frontiera con il Libano. Lo ha ribadito il ministro della difesa Yoav Gallant riferendosi alla tensione crescente con gli Hezbollah. "Non vogliamo un'escalation della situazione", ha spiegato Gallant in un video diffuso dopo la sua visita al sud di Israele. Ma" - ha avvertito - "se gli Hezbollah "scelgono la via della guerra, pagheranno un pesante prezzo".
Lega araba-Ua: "Rischio genocidio se Israele invade Gaza"
L'invasione di Gaza da parte di Israele potrebbe portare a un "genocidio di proporzioni senza precedenti". Lo affermano la Lega araba e l'Unione africana in una dichiarazione congiunta. Entrambe le organizzazioni hanno chiesto "alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale di fermare la catastrofe che si sta svolgendo davanti a noi, prima che sia troppo tardi".
Blinken: "Il valico di Rafah sarà aperto ad aiuti umanitari"
Il valico di frontiera di Rafah tra Gaza e l'Egitto "sarà aperto" per gli aiuti umanitari nella Striscia, come chiedeva l'Egitto per sbloccare l'uscita di circa 500 americani: lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken partendo dal Cairo. "Stiamo mettendo in atto con le Nazioni Unite, con l'Egitto, con Israele e con altri il meccanismo attraverso il quale ottenere assistenza e portarla alle persone che ne hanno bisogno", ha detto ai giornalisti. Blinken ha anche affermato che gli Stati Uniti hanno nominato un inviato, l'ex diplomatico di lunga data David Satterfield, per lavorare sugli aiuti a Gaza.