Israele, il piano di guerra a Gaza: tre fasi per distruggere Hamas
Secondo gli analisti, gli israeliani per prima cosa metteranno in sicurezza le zone attaccate, anche per permettere l'identificazione e la sepoltura delle persone uccise. A quel punto ci sarà l'invasione via terra della Striscia di Gaza e lo sradicamento di Hamas. Non sarà un conflitto di breve durata
UNA GUERRA LUNGA
- La guerra tra Israele e Hamas sarà lunga. È questa la previsione dell'analista Anshel Pfeffer sul quotidiano israeliano Haaretz
LE TRE FASI
- Secondo gli analisti, il piano di Israele contro Hamas avverrà in tre fasi distinte: la messa in sicurezza delle zone attaccate, l'invasione via terra della Striscia di Gaza e lo sradicamento di Hamas
Nella fase di preparazione di questo piano in tre fasi gioca un ruolo sicuramente fondamentale la decisione annunciata dal ministro dell'Energia israeliano, Israel Katz: "Non sarà fornita elettricità, nè acqua, nè entreranno camion di benzina (a Gaza) finchè gli ostaggi israeliani non torneranno a casa". Emblematiche le immagini della Nasa: a sinistra la Striscia di Gaza il 6 ottobre, a destra lo stesso territorio il 12 ottobre, dopo l'attacco di Hamas, al buio
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FASE UNO
- Nella prima fase del piano, le forze speciali di Israele saranno impegnate nel rastrellamento delle zone attaccate, con il duplice obiettivo di uccidere i terroristi di Hamas che erano riusciti a infiltrarsi nel territorio israeliano
L’IDENTIFICAZIONE DEI CORPI
- Questa fase serve anche per permettere l'identificazione e la sepoltura delle persone uccise sul proprio suolo
FASE DUE
- La seconda fase è quella dell’attacco di terra a Gaza. La striscia al momento è completamente accerchiata dalle forze militari israeliane: sono circa 300mila i soldati sul campo
LO SPOSTAMENTO DELLA POPOLAZIONE
- L’obiettivo, anche con gli ultimatum lanciati è quello di spingere la popolazione palestinese verso sud, anche attraverso i continui bombardamenti
FASE TRE
- La terza fase prevede infine nell'individuazione ed eliminazione dei capi e dei miliziani di Hamas. Verso di loro non c'è più tolleranza. Il primo ministro Netanyahu li ha paragonati all’Isis
“HAMAS NON PUÒ PIÙ ESISTERE”
- Un generale israeliano, in un’intervista al New York Times, ha spiegato che "è un livello di brutalità che non avevamo mai visto da quando Israele è stato fondato. Adesso dobbiamo cambiare l'intera dottrina che riguarda Gaza. Hamas non può più esistere”
GLI ALTRI FRONTI
- Israele non vuole concentrarsi solo sulla striscia di Gaza. Il piano prevede anche l’attacco contro i nemici al confine con Siria e Libano. Nelle ultime settimane, a cadenza regolare, l’aviazione israeliana ha colpito gli aeroporti di Damasco e Aleppo, considerandoli basi usate dall'Iran per il trasferimento di armi
COLPIRE TUTTI I NEMICI
- Gli israeliani puntano così a distruggere le organizzazioni considerate sostenitrici di Hamas, ovvero i filo-iraniani che vanno da Hezbollah in Libano al regime di Assad in Siria, dagli Houthi in Yemen alle milizie sciite in Iraq