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Guerra Ucraina Russia. Kiev: A Bakhmut situazione difficile per bombardamenti russi

©Ansa

I soldati ucraini, nonostante tutto, resistono. Lo segnala Unian citando Oleksandr, ufficiale della 109ª Brigata di difesa territoriale, che ha parlato durante un programma televisivo. "La situazione nella regione di Donetsk è relativamente sotto controllo. A Bakhmut è difficile, ma i ragazzi stanno resistendo come meglio possono", ha detto, aggiungendo di non poter fornire dettagli. Secondo l'ufficiale, i bombardamenti russi in questa zona non si fermano, il nemico usa l'aviazione ogni giorno

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La situazione a Bakhmut è estremamente difficile a causa dei continui bombardamenti e degli assalti dei russi, ma i soldati ucraini resistono. Lo riporta Unian citando Oleksandr, ufficiale della 109ª Brigata di difesa territoriale, nome di battaglia Kross, che ha parlato durante un programma televisivo. "La situazione nella regione di Donetsk è relativamente sotto controllo. La situazione a Bakhmut è estremamente difficile, ma i ragazzi stanno resistendo come meglio possono", ha detto, aggiungendo di non poter fornire dettagli. Secondo l'ufficiale, i bombardamenti russi in questa zona non si fermano, il nemico usa l'aviazione ogni giorno.

Ci sono 7 navi russe in servizio di combattimento nel Mar Nero, di cui una armata con fino a quattro missili Kalibr. Lo scrive su Facebook la Marina delle forze armate dell'Ucraina. "Alle 10:00 dell'8 aprile: 7 navi da guerra nemiche erano in servizio di combattimento nel Mar Nero, tra cui una portamissili da crociera Kalibr, con una salva totale fino a 4 missili", si legge nel rapporto. Inoltre, sono state segnalate una nave da guerra russa nel Mar d'Azov e fino a sette navi da guerra - tra cui 3 portamissili da crociera Kalibr, con una salva totale fino a 20 missili - nel Mar Mediterraneo. 

Mosca vieta ai funzionari del governo di lasciare il Paese. Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha vietato, infatti, ai funzionari governativi di lasciare il Paese senza un permesso speciale: lo riporta il Kyiv Independent, che cita il media russo The Bell. I permessi possono essere rilasciati da Mishustin solo per i viaggi ufficiali e le restrizioni non si applicano ai dipendenti dell'Amministrazione presidenziale.

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La Finlandia entra nella Nato. Stoltenberg: "Momento storico"

A Bruxelles verrà issata la bandiera del trentunesimo Stato membro dell’Alleanza, la svolta storica è stata (anche) merito della premier Marin, sconfitta alle elezioni di domenica. LEGGI
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Bielorussia, Tsepkalo condannato a 17 anni in contumacia: si oppose a Lukashenko

L'ex vice ministro degli Esteri ed ex ambasciatore negli Usa aveva cercato di sfidare il presidente bielorusso alle elezioni del 2020, ma la sua candidatura fu respinta e lasciò il Paese temendo di essere arrestato. Il processo è stato ritenuto dagli osservatori di chiara matrice politica.

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Nato, cosa è l’Alleanza Atlantica e quali sono i Paesi membri

L’Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord è stata creata nel 1949 con il Patto Atlantico di "difesa collettiva” contro un attacco sovietico. Negli anni i Paesi membri sono diventati 31, con l'adesione della Finlandia ratificata ad aprile 2023. Un futuro allargamento con l’ingresso dell’Ucraina è stato una delle cause che ha scatenato il conflitto tra Kiev e Mosca.
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Uranio impoverito, cosa sappiamo sui possibili rischi

Il Regno Unito fornirà all’Ucraina munizioni anticarro perforanti all'uranio impoverito: la notizia ha scatenato l'ira di Mosca e alzato il livello della tensione internazionale. Per Londra qualsiasi impatto sulla salute personale e sull'ambiente è "probabilmente basso”: ecco cosa sapere.
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Darya Trepova collabora in inchiesta su attentato Tatarsky

Darya Trepova, la ragazza accusata dalla giustizia russa di aver portato sul luogo del delitto la statuetta-bomba che in un caffè di San Pietroburgo ha ucciso il blogger ultranazionalista Vladen Tatarsky, sta collaborando con l'inchiesta, secondo quanto scrive la Tass, citando fonti giudiziarie. "Sta collaborando con gli investigatori e tutte le sue dichiarazioni vengono attentamente vagliate dal gruppo che conduce l'inchiesta, che comprende decine di membri delle forze dell'ordine. L'inchiesta al momento sta anche cercando di rintracciare gli eventuali complici e sta lavorando su varie piste per l'attacco terroristico", scrive la fonte citata dalla Tass, che scrive che, secondo gli inquirenti, Trepova ha "seguito le istruzioni dai committenti ucraini" nel consegnare la bomba al blogger Tatarsky.
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San Pietroburgo, le ipotesi dietro all'attentato in cui è morto il blogger russo Tatarsky

Per l’attacco sono state fermate due persone, mentre il Comitato nazionale antiterrorismo russo ha puntato il dito contro l’Ucraina e i collaboratori dell’oppositore Alexei Navalny. Ma il fondatore della milizia paramilitare Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha detto: “Non accuserei il regime di Kiev di queste azioni. Penso che stia operando un gruppo di radicali che difficilmente ha legami con il governo ucraino”. L'ANALISI
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Nikolenko, via Crucis: "I tentativi di segnare l'uguaglianza tra l'Ucraina che soffre e la Russia non favoriscono la riconciliazione"

"Ieri venerdì santo a Roma si è svolto un grande evento religioso - la processione. Simboleggia la vittoria del bene sul male, la luce sulle tenebre, la fede sul disprezzo", scrive Nikolenko in un post sul suo profilo Facebook. "Siamo profondamente grati a Papa Francesco per la sua preoccupazione per l'Ucraina e gli ucraini. Purtroppo dobbiamo affermare che la mossa di quest'anno è stata ancora una volta eclissata dal tentativo di equiparare vittima e aggressore. Si tratta dei testi letti durante la 10a stazione della Santa Processione: a nome di un adolescente ucraino che ha trovato rifugio in Italia dopo la cattura di Mariupol da parte delle truppe russe, e di un ragazzo russo, fratello di un soldato che ha perso la vita, e con il padre e nonno scomparsi come partecipanti alla guerra estera russa contro l'Ucraina. Siamo delusi dal fatto che la Santa Sede non abbia tenuto conto delle argomentazioni della parte ucraina sulla natura offensiva di tale gesto. La partecipazione congiunta di un ucraino e un russo distorce la realtà in cui la Russia ha fatto cadere gli ucraini, realizzando un genocidio contro di loro. Più che altro, tale passo mina i principi della giustizia e della moralità umana comune, scredita il concetto di pace e fratellanza", continua il messaggio. "I tentativi di segnare l'uguaglianza tra l'Ucraina che soffre e la Russia non favoriscono la riconciliazione. La riconciliazione può arrivare solo dopo la vittoria ucraina, la punizione di tutti i delinquenti russi, il pentimento per le sofferenze causate e chiedere perdono agli ucraini. Ci aspettiamo che la Santa Sede continui a seguire un approccio basato su una profonda comprensione della giustizia e della responsabilità per il ripristino della pace in Ucraina e l'istituzione della giustizia", conclude il messaggio.
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Kiev: "Via Crucis equipara vittima e aggressore, delusi"

"Siamo profondamente grati a Papa Francesco per la sua preoccupazione per l'Ucraina", ma "purtroppo dobbiamo affermare che la mossa di quest'anno è stata ancora una volta eclissata dal tentativo di equiparare vittima e aggressore". Così il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, commentando su Fb la Via Crucis. "Siamo delusi dal fatto che la Santa Sede non abbia tenuto conto delle argomentazioni ucraine sulla natura offensiva del gesto. La partecipazione congiunta di un ucraino e un russo distorce la realtà" e "i tentativi di segnare l'uguaglianza tra l'Ucraina e la Russia non favoriscono la riconciliazione". 
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Il piano di Putin per la guerra: Iskander, armi nucleari tattiche e aerei

Il presidente russo lo ha dichiarato apertamente: “Faremo in Bielorussia esattamente quello che hanno fatto gli Stati Uniti in Europa”. Il trasporto dei missili e la conversione degli aerei bielorussi Su-25 in vettori in grado di trasportare testate nucleari sono le prime azioni che il Cremlino intende compiere per rispondere all’invio di proiettili all’uranio impoverito da parte di Londra a Kiev. In merito a tale dispiegamento l'Ucraina ha chiesto una riunione di emergenza al Consiglio di Sicurezza Onu.
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Zelensky: "Nato proteggerà veramente Europa solo se ne faremo parte"

La Nato potrà veramente garantire la sicurezza dell'Europa solo se l'Ucraina ne farà parte. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale, in cui ha ringraziato il parlamento lituano per aver sostenuto la necessità di far entrare Kiev nell'Alleanza Atlantica. "Ringrazio il popolo lituano, tutti i politici lituani per aver capito l'attuale situazione della sicurezza in Europa - ha detto Zelensky, citato da Ukrainska Pravda - solo assieme all'Ucraina, l'Alleanza potrà garantire una vera protezione per l'Europa". 
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Ucraina, Poroshenko a Sky TG24: “Prossime settimane vitali per tutta la guerra”

L'ex presidente ucraino rivolge un messaggio a tutti i partner di Kiev: "Dobbiamo fare del nostro meglio per accelerare la fornitura di armi, così da partire con un'offensiva già ad aprile". Putin? "Non fidatevi di lui". 
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Ucraina, Medvedev: "Cesserà di esistere" (VIDEO)

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Papa: "A volte impotenti di fronte a gelidi venti di guerra"

A volte "ci siamo sentiti impotenti e scoraggiati dinanzi al potere del male, ai conflitti che lacerano le relazioni, alle logiche del calcolo e dell'indifferenza che sembrano governare la società, al cancro della corruzione, ce n'è tanta, al dilagare dell'ingiustizia, ai venti gelidi della guerra". Lo ha detto il Papa sottolineando che invece, come accadde per le donne che annunciarono la resurrezione di Cristo, "la Pasqua del Signore ci spinge ad andare avanti, a uscire dal senso di sconfitta, a rotolare via la pietra dei sepolcri in cui spesso confiniamo la speranza, a guardare con fiducia al futuro, perché Cristo è risorto e ha cambiato la direzione della storia". 
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Zelensky: "Abbiamo ottenuto buoni risultati sulle armi"

"Questa settimana si sono verificati molti eventi positivi e sono state prese decisioni importanti in merito al sostegno internazionale all'Ucraina". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto videomessaggio serale, riportato da Unian. "È bello concludere questa settimana con buoni risultati per il nostro Paese, in termini di armi, sostegno internazionale, espansione dei nostri legami con il mondo e movimento verso la Nato", ha precisato il presidente. Secondo Zelensky, l'evento più importante di questi giorni è stata la visita in Polonia e l'accordo con la leadership di Varsavia e l'impegno sui carri armati. Inoltre il leader ucraino si è detto convinto che Danimarca e Norvegia stiano lavorando a un pacchetto congiunto di aiuti per l'artiglieria ucraina. 
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Kiev, cadetti russi diplomati in anticipo per andare al fronte

Secondo Kiev, Mosca intende anticipare i diplomi dei cadetti di alcune fra le principali accademie militari russe per poter rafforzare l'esercito al fronte in Ucraina. 
"Gli invasori russi continuano a soffrire perdite significative. Per sostituirle, la leadership delle Forze armate ha deciso di anticipare al 29 aprile i diplomi delle più alte scuole militari a Mosca, San Pietroburgo, Kostroma, Penza, Omsk, Tyumen, Kazan, Novosibirsk, Volsk e  Blagoveshchensk", afferma lo Stato maggiore ucraino su Facebook, rilanciato da Ukrainska pravda. Rimangono invece inalterate le date per la fine del corso delle Accademie militari che addestrano gli specialisti delle Forze strategiche missilistiche e le forze aeree e navali dell'esercito. 
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Kiev, due feriti in un raid russo nella regione di Zaporizhzhia

È salito a due uomini feriti il bilancio del bombardamento russo della regione di Zaporizhzhia nell'Ucraina meridionale. Lo riporta Ukrinform. "Il personale militare dello Stato aggressore, utilizzando mezzi di guerra vietati dal diritto internazionale, ha colpito con delle bombe le città di Orikhiv e Huliaypole nella regione di Zaporizhzhia. Due uomini di 56 e 67 anni sono rimasti feriti", ha precisato l'ufficio del procuratore regionale di Zaporizhzhia.
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Germania, in molte città marce contro l'invio di armi a Kiev

Il cosiddetto movimento delle "marce di Pasqua" ha manifestato oggi in diverse città della Germania, chiedendo una pace tra Mosca e Kiev che comprenda la fine degli aiuti militari tedeschi per l'Ucraina e, anche, la rinuncia ad armare le forze armate tedesche. Come riporta Tagesschau, la manifestazione più grande, con circa 2000 partecipanti, si è svolta a Berlino. Su striscioni e cartelli si sono potuti leggere slogan come "Pace, riscaldamento e pane invece di armi, guerra e morte" e "La Nato è l'aggressore - pace con la Russia". A Hannover i partecipanti alla protesta sono stati circa 1100. Altri raduni con centinaia di persone sono avvenuti a Brema, Lipsia, Monaco, Colonia e Magonza. A Duisburg si sono aperte iniziative che dureranno per tre giorni nell'area della Ruhr.
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