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Terremoto Turchia e Siria, bilancio si aggrava: oltre 28mila vittime

©Ansa

Il bilancio dei morti continua a peggiorare. Un neonato è stato estratto vivo nella provincia di Hatay. Lo riporta l'agenzia turca Anadolou, spiegando che il salvataggio è avvenuto nel distretto Iskenderun. Il bambino è stato ricoverato in ospedale. Tajani: "Ritrovati i corpi della famiglia italiana origine siriana" che risultava dispersa. Continuano le operazioni di salvataggio. Gli Stati Uniti annunciano la sospensione temporanea di alcune sanzioni a Damasco

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E' salito a oltre 28mila il numero delle vittime accertate, anche se, secondo l'Onu il bilancio dei morti potrebbe tragicamente "raddoppiare". Un neonato di due mesi è stato estratto vivo dopo 128 ore sotto le macerie nella provincia di Hatay. Lo riporta l'agenzia turca Anadolou, spiegando che il salvataggio è avvenuto nel distretto Iskenderun e il bambino è stato ricoverato in ospedale.
Ritrovati i corpi della famiglia italiana di origine siriana che risultava dispersa. Continuano senza sosta le operazioni di salvataggio: a 119 ore dalle scosse, un 16enne è stato estratto vivo dalle macerie di un edificio crollato nella città turca di Kahramanmaras. Gli Stati Uniti annunciano la sospensione temporanea di alcune sanzioni economiche al governo centrale di Damasco.
Il capo degli aiuti internazionali delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha definito il devastante terremoto che ha colpito la Turchia sudorientale e la Siria nordoccidentale come "il peggior disastro degli ultimi 100 anni nella regione".

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- di Redazione Sky TG24
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Oltre 28mila morti in Turchia e Siria dopo il sisma

Il bilancio delle vittime del terremoto in Siria e Turchia ora supera i 28.000, in particolare 28.192. In Turchia i morti sono saliti a 24.617, ha dichiarato il vicepresidente turco Fuat Oktay in una conferenza stampa. In Siria sono almeno 3.575, di cui 2.167 nelle aree controllate dai ribelli nel nord-ovest, secondo le stime del gruppo di protezione civile dei Caschi Bianchi. Altri 1.408 decessi sono stati registrati nei territori controllati dal governo, ha riferito il ministero della salute. 
- di Steno Giulianelli

Terremoto, in Siria si scavano fosse comuni per vittime sisma

Sempre più drammatica la situazione nel nord del Paese: nella città di Latakia esaurito lo spazio a disposizione nei cimiteri. L'APPROFONDIMENTO
- di Redazione Sky TG24

La foto simbolo: il papà che non lascia la mano della figlia morta

“Avevo le lacrime agli occhi” ha confessato il fotografo autore dello scatto. “Continuavo a dire a me stesso, 'Mio Dio, questo è un dolore insopportabile. Fotografavo e piangevo”. Ripresa dalla stampa di tutto il mondo, l’immagine è diventata virale sui social network, condivisa centinaia di migliaia di volte. LEGGI L'ARTICOLO
- di Redazione Sky TG24

Le immagini di una strada dilaniata vista da un drone

Nei pressi di Aleppo, in Siria, una strada è stata completamente distrutta e spaccata dalla violenza del sisma che ha colpito il Paese ed il confine con la Turchia lo scorso 6 febbraio, lasciando dietro di sè una scia enorme di vittime e devastazione. GUARDA IL VIDEO
- di Redazione Sky TG24

Le foto prima e dopo il sisma. MAPPA

La distruzione provocata dal sisma che ha colpito la regione al confine tra Turchia e Siria rivelata dai confronti fotografici. LA FOTOGALLERY
- di Redazione Sky TG24

A Beirut gli aiuti italiani per la Siria, i primi dell'Ue

Sono arrivati stasera a Beirut i primi aiuti italiani destinati alle zone della Siria controllate dal governo del presidente Assad. Si tratta anche dei primi aiuti di un paese dell'Unione europea. Ed è materiale offerto dal Gruppo San Donato. Si tratta di 30 tonnellate di materiale medico, incluse quattro ambulanze e un team di 4 medici. Ad accogliere il materiale l'incaricato d'affari italiano a Damasco Massimiliano D'Antuono e il presidente della Mezzaluna rossa siriana. Il materiale sarà trasferito domani a Damasco in collaborazione con la SARC che provvederà a distribuirlo nelle aree più colpite, Lattakia, Aleppo, Hama e Tartous.
- di Redazione Sky TG24

Terremoto in Turchia e Siria, la mappa degli aiuti internazionali

Dall'Ue al Giappone, passando per gli Usa e l'India: sono molti i Paesi che, subito dopo il sisma del 6 febbraio, si sono mobilitati per mandare aiuti e personale specializzato. Fra di loro, anche l'Italia con i Vigili del fuoco. IL FOCUS
- di Redazione Sky TG24

Terremoto Turchia-Siria, ad Aleppo rischio epidemia di colera

Tra le cause la mancata manutenzione delle condotte idriche, il limitato aiuto umanitario e pubblico dovuto a motivi politici che non ha permesso grandi lavori infrastrutturali e poi la siccità degli ultimi mesi. L'ANALISI
- di Redazione Sky TG24

Migliaia di richieste di adozione per Aya, bimba siriana nata sotto le macerie

Quando è stata salvata, la piccola - il cui nome in arabo significa "miracolo" - era ancora attaccata a sua madre tramite il cordone ombelicale. Ha perso tutta la famiglia nel sisma. LA STORIA
- di Redazione Sky TG24

Capo Oms in Siria valuta aiuti anche zone opposizione

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, è atterrato all'aeroporto di Aleppo, una delle province siriane che hanno subito i maggiori danni dai terremoti di lunedì, con 35 tonnellate di forniture mediche e quasi altrettante ne arriveranno nei prossimi giorni. "Sono arrivato ad Aleppo in Siria con ulteriori forniture sanitarie per aiutare le persone in tutto il Paese", ha detto Ghebreyesus su Twitter. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, un secondo aereo arriverà in Siria nei prossimi due giorni con altre 30 tonnellate di attrezzature e forniture mediche. Ghebreyesus ha visitato vari ospedali e rifugi ad Aleppo con le squadre dell'Oms dispiegate in loco, accompagnato dal ministro della Sanità siriano, Hasan al Ghobash. Il ministro ha spiegato che "la visita di Ghebreyesus  è importante per valutare i danni causati dai terremoti e l'attuale carenza di forniture mediche e medicinali negli ospedali". Finora l'Oms ha fornito aiuto alle zone controllate dal governo del presidente Bashar al-Assad, mentre oggi il terzo convoglio con gli aiuti umanitari delle Nazioni Unite è arrivato nelle zone dell'opposizione, nel Nord-Ovest della Siria, attraverso un valico di frontiera con la Turchia.
- di Redazione Sky TG24

Meloni: "Bimba salva, è messaggio speranza"

- di Redazione Sky TG24

Salgono a 26 mila i morti, in Turchia oltre 22 mila  

Sale ancora il tremendo bilancio del sisma che ha colpito la Turchia: sono ormai 22.327 le vittime. Un numero cui si aggiungono gli almeno 3.500 morti che il sisma ha mietuto nel nord della Siria. Per quanto riguarda la Turchia, in base a quanto rivelato dalla protezione civile turca, Afad ha dichiarato che più di 80 mila persone sono state salvate dalle macerie.  
- di Redazione Sky TG24

Erdogan: "Agiremo contro sciacalli"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha assicurato che il governo prenderà provvedimenti contro i responsabili di saccheggi e altri crimini nella regione colpita dai devastanti terremoti di lunedì. "Abbiamo dichiarato lo stato di emergenza", ha ricordato visitando la zona del disastro. "Significa che, d'ora in poi, le persone coinvolte in saccheggi o rapimenti devono sapere che la mano ferma dello Stato è su di loro". Erdogan ha aggiunto che venerdì c'erano stati alcuni saccheggi nella zona, non e' invece chiaro a che tipo di "rapimenti" si riferisse. La questione della sicurezza nelle zone devastate dai terremoti è diventata all'ordine del giorno dopo che l'esercito austriaco ha annunciato di aver sospeso le operazioni di salvataggio per quella che un portavoce ha definito "una situazione della sicurezza sempre più complicata".
- di Redazione Sky TG24

Sotto macerie per 122 ore, "C'è ancora il mondo?"

"C'è ancora il mondo?", ha chiesto Menekse Tabak, 70 anni, mentre veniva tratta in salvo dopo 122 ore sotto le macerie nella città della Turchia meridionale di Kahramanmaras, epicentro della scossa di magnitudo 7,8 di lunedì scorso. Il sito dell'emittente statale turca Trt Haber ha pubblicato il video del salvataggio della donna tra gli applausi e grida di lode a Dio. "C'è il mondo e ci sei tu, zia, vieni", le hanno risposto i soccorritori
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Assad con moglie Asma a Latakia, roccaforte alawita 

Il presidente siriano Bashar al-Assad e sua moglie Asma hanno visitato Latakia, nella zona nord-occidentale del Paese devastato dal terremoto di lunedì: i due sono recati all'ospedale universitario di Tishreen per visitare le persone ferite dal terremoto, hanno incontrato le squadre di soccorso e parlato con le famiglie colpite. Assad e sua moglie hanno anche visitato le squadre di soccorso russe e siriane che operano nella citta' di Jableh, 25 chilometri a Sud di Latakia. Latakia è una roccaforte della dinastia Al Assad con una consistente popolazione alawita, minoranza etica e religiosa a cui appartiene il presidente, e anche cristiana, altra comunità chiave per il suo impegno politico. Ma anche le aree nel nord-ovest del Paese, controllate dall'opposizione hanno subito conseguenze dal terremoto.
 
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Salito a 25.041 morti bilancio in Turchia e Siria

È salito a 25.041 il numero delle persone che hanno perso la vita nel terremoto che ha colpito le province meridionali della Turchia e quelle settentrionali della Siria. In Turchia, come ha spiegato il presidente Recep Tayyip Erdogan, i morti accertati sono 21.848, mentre in Siria il bilancio è salito a 3.553 vittime.
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Onu: "Il peggior evento in 100 anni" nella regione

Il sisma che ha devastato la zona al confine tra Turchia meridionale e Siria è stato "il peggior evento in 100 anni" nella regione: lo ha detto Martin Griffiths, responsabile degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite, parlando ai giornalisti a Kahramanmaras, una delle città turche colpite. Griffiths, che è l'attuale sottosegretario generale per gli affari umanitari e coordinatore dei soccorsi di emergenza del Palazzo di Vetro, ha reso noto che l'Onu, tra domani e lunedì avrà un "piano chiaro" per lanciare "un appello" a sostegno di "un'operazione di tre mesi" in aiuti alla popolazione turca.
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