
Terremoti, i più forti di sempre nel mondo, per magnitudo e numero di vittime. FOTO
La scala Richter è stata elaborata solo nel 1935, ma anche prima di quella data è possibile stimare la magnitudo approssimativa degli eventi sismici. Il picco è stato registrato nel terremoto del 1960 a Valdivia, in Cile. Per quanto riguarda quelli più catastrofici, la maggior parte risalgono a epoche lontane e in molti casi il bilancio dei morti è una stima. Si pensa che il peggiore sia stato il sisma dello Shaanxi, in Cina, nel 1556, che avrebbe causato circa 820mila vittime

I TERREMOTI PIÙ DEVASTANTI
- I terremoti sono tra gli eventi naturali più temuti dall’uomo, data la loro imprevedibilità e i possibili effetti catastrofici che possono generare. L’attuale sistema per calcolare la forza di un sisma è la scala Richter, introdotta negli anni Trenta del Novecento. Ma i sismografi, anche in forme rudimentali, esistono da secoli ed è quindi possibile stimare approssimativamente anche il grado di potenza di terremoti del passato. Ecco i peggiori

TERREMOTO DI VALDIVIA
- Il 22 maggio 1960 si è registrato il “grande terremoto del Cile”, ad oggi il più potente mai registrato, con una magnitudo di 9,5. Venne avvertito in diverse parti del mondo e provocò un maremoto con onde fino a 25 metri di altezza che arrivarono sulle coste asiatiche. Inoltre causò la ripresa dell’attività vulcanica del Puyehue. La scarsa densità abitativa causò un numero relativamente basso di vittime, circa 3mila

TERREMOTO DELL’ALASKA
- Il 27 marzo 1964 (le 3 del mattino del 28 marzo per il fuso UTC) l’Alaska fu sconvolta da un sisma di magnitudo 9,2, nello stretto di Prince William. Ad Anchorage crollarono palazzi e si formarono crepe nelle strade. Si generò anche uno tsunami con onde di 30 metri. Le vittime furono 143 e i danni stimati furono di circa 2,5 miliardi di dollari

MAREMOTO OCEANO INDIANO
- Uno degli eventi più catastrofici dell’epoca contemporanea. Il 26 dicembre 2004 il maremoto nell’Oceano Indiano al largo di Sumatra, Indonesia, è stato classificato con magnitudo tra 9,1 e 9,3. Le onde hanno devastato le coste di numerosi Paesi in Asia e in Africa: si stima che 230.000 persone siano morte, milioni gli sfollati. L’energia sprigionata dal terremoto è stata un milione e mezzo di volte superiore alle bombe atomiche in Giappone

SISMA IN GIAPPONE
- Il terremoto del Tōhoku del 2011 si è verificato l'11 marzo 2011 al largo della costa giapponese. La sua magnitudo è stata di 9,0 e ha causato uno tsunami violentissimo. Un’onda arrivata vicino alla città di Miyako ha raggiunto l’altezza di 40 metri. Il sisma è ricordato anche per aver provocato il disastro alla centrale nucleare di Fukushima. Il bilancio finale è stato di quasi 16mila morti

TERREMOTO KAMCHATKA
- Il 4 novembre 1952 una scossa di magnitudo 9,0 si verificò davanti alle coste della penisola di Kamchatka, in quella che all’epoca era Unione Sovietica. Lo tsunami conseguente raggiunse anche le Hawaii. È noto anche come "Terremoto del silenzio”, perché Stalin ordinò ai media di nascondere completamente l’accaduto. Anche per questo è impossibile quantificare il numero dei morti, ma si pensa possano essere stati circa 10mila

Intorno a questo livello di magnitudo stimata, tra 9,0 e 8,8, ci sono poi i terremoti di Arica (Cile, 1868), quello di Cascadia (Usa e Canada, 1700), il sisma del Tōhoku (Giappone, 869), quello dell’Hokkaido (Giappone, 1611), il terremoto di Arakan (Bangladesh, 1762) e quello di Sumatra (Indonesia, 1833). Hanno invece magnitudo certa e confermata a 8,8 quello tra Ecuador e Colombia del 1906 e quello del 2010 nella regione del Maule in Cile (in foto). In questo caso i morti accertati sono stati 521, due milioni gli sfollati

TERREMOTO ASSAM
- È stato di magnitudo 8,7 il terremoto di Assam, tra India, Tibet e Cina, avvenuto il 15 agosto 1950 (in foto). Stessa potenza (stimata) di quello del 1707 a Hōei, in Giappone e del sisma di Valparaiso, in Cile, nel luglio 1730

TERREMOTO DI LISBONA
- L’1 novembre 1755 un devastante terremoto distrusse la capitale portoghese. Più di metà della città venne spazzata via. Si stima una magnitudo tra 8,5 e 8,7. A Lisbona si stima che morì tra il 25 e il 30% della popolazione: le vittime furono tra 60 e 90mila (in foto quadri e rappresentazioni, oltre al Convento do Carmo, lasciato in parte devastato, così come era stato ridotto dal sisma)

TERREMOTI ALASKA, LIMA E MESSICO
- Il 2 febbraio 1965 ci fu il terremoto delle isole Rat, in Alaska (in foto, magnitudo 8,7). Pochi anni prima, nel 1957, sempre lo Stato americano nell’estremo nord venne colpito dal sisma delle isole Andreanof (8,6). Questa stessa potenza stimata viene attribuita ai terremoti di Lima, nel 1746, e a Oaxaca, in Messico, del 1787

TERREMOTI INDONESIA
- L’Indonesia è stata colpita di recente da altri due terremoti molti forti, entrambi di magnitudo 8,6. Il primo, il 28 marzo 2005, a Sumatra, ha ucciso 915 persone in un Paese già sconvolto dal catastrofico sisma dell’anno prima. L’altro, l’11 aprile 2012 ha colpito sempre Sumatra, nella provincia di Aceh, per fortuna causando solo una decina di vittime. Sempre nel Sud-Est asiatico, il 28 marzo 2025 un sisma magnitudo 7.7 ha colpito il Myanmar

TERREMOTI CON PIÙ VITTIME
- La lista dei terremoti che invece hanno causato più morti vede soprattutto eventi dei secoli scorsi, quindi le cifre sono stime la cui entità quasi mai può essere verificata con fonti certe. Il peggiore sisma di tutti i tempi in questa lista è quello dello Shaanxi, in Cina, del 23 gennaio 1556 (magnitudo stimata 8,0). Si calcola che siano decedute 820-830mila persone. Al secondo posto c’è il sisma di Haiyuan, sempre in Cina, del dicembre 1920: in quel caso le vittime furono circa 275mila

Furono invece circa 245mila i morti nel terremoto di Tangshan del 28 luglio 1976 quando la provincia di Hebei in Cina venne devastata da un sisma di magnitudo 7,8 (in foto). Un numero di vittime simile viene stimato per il tremendo terremoto di Antiochia del 526, in Turchia (all’epoca era Impero bizantino)

Nella lista, al quinto posto, c’è un terremoto recente: quello dell’Oceano Indiano del 2004 (in foto). Tra sisma e tsunami le vittime furono 230mila. Storicamente si stima un bilancio simile per il sisma di Aleppo del 1138, anche se il calcolo sembrerebbe essere un’addizione dei terremoti della piana di Giazira del 1137 e quello di Ganca del 1139

Il terremoto di Haiti del 2010 (in foto) ha delle cifre molto discordanti. Il governo locale parla di 316mila morti, l’OCHA ne calcola circa 222mila, mentre secondo il rapporto dello United States Agency for International Development (USAID) sarebbero 100mila. La top ten di questa lista si chiude con i 200mila morti stimati del terremoto di Hongdong (Cina, 1303), i 200mila del sisma di Damghan (Iran, 856) e i 150mila di Ardabil o Dvin (Iran, 893)

Ad Aleppo nel 533 si stimano 130mila morti. Furono 125mila invece nel terremoto del 1908 a Messina e Reggio Calabria, con le due città praticamente rase al suolo (in foto i danni a Messina). Le vittime sono state circa 110mila ad Asgabat (Turkmenistan, 1948). Infine c’è il sisma della regione di Kantō (Giappone, 1923) le cui stime parlano di 105-142mila morti (vengono compresi anche 40mila dispersi poi dati per deceduti)
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