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Terremoto Turchia, quasi 39mila vittime. Donna estratta viva dopo 159 ore

©Ansa

Aumenta ancora il bilancio dei morti e secondo l'Onu potrebbe anche peggiorare. Finora il terremoto in Siria ha causato circa 4.800 vittime e 2.500 feriti nelle aree controllate dal governo e circa 4.500 morti e 7.500 feriti in quelle sotto il controllo dei ribelli. Lo ha riferito il direttore generale dell'Oms, Adhanom Ghebreyesus, citato da Sky News

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Sale a 38.905 morti, dopo le ultime stime annunciate, il bilancio del sisma di magnitudo 7.8 che ha devastato lunedì scorso la Turchia e la Siria. In Turchia le vittime accertate sono 29.605, mentre in Siria quasi 9.300. Qui, in particolare, il numero delle vittime "continuerà a crescere man mano che avremo accesso" alle aree colpite, ha detto il responsabile regionale emergenze dell'Oms, Rick Brennan, citato da SkyNews, nel corso di una conferenza stampa a Damasco. Ritrovati i corpi della famiglia italiana di origine siriana che risultava dispersa. Continuano senza sosta le operazioni di salvataggio: a 140 ore dalle scosse, un neonato di sette mesi è stato estratto vivo dalle macerie. Salvi dopo 150 ore anche un bimbo di pochi anni e una donna di 64. Negli Stati Uniti un cittadino pachistano, la cui identità non è al momento nota, ha donato 30 milioni di dollari per le vittime.
Il capo degli aiuti internazionali delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha definito il devastante sisma come "il peggior disastro degli ultimi 100 anni nella regione".

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La foto simbolo: il papà che non lascia la mano della figlia morta

“Avevo le lacrime agli occhi” ha confessato il fotografo autore dello scatto. “Continuavo a dire a me stesso, 'Mio Dio, questo è un dolore insopportabile. Fotografavo e piangevo”. Ripresa dalla stampa di tutto il mondo, l’immagine è diventata virale sui social network, condivisa centinaia di migliaia di volte. LEGGI L'ARTICOLO
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Le immagini di una strada dilaniata vista da un drone

Nei pressi di Aleppo, in Siria, una strada è stata completamente distrutta e spaccata dalla violenza del sisma che ha colpito il Paese ed il confine con la Turchia lo scorso 6 febbraio, lasciando dietro di sè una scia enorme di vittime e devastazione. GUARDA IL VIDEO
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La distruzione provocata dal sisma che ha colpito la regione al confine tra Turchia e Siria rivelata dai confronti fotografici. LA FOTOGALLERY
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Terremoto, addio a Proteo,cane-eroe morto di fatica in Turchia

Proteo non ce l'ha fatta: il bellissimo cane da soccorso è morto, esausto, dopo due giorni di lavoro ininterrotto fra le macerie del terremoto in Turchia. Il pastore tedesco era in forze ai soccorritori del Messico. L'annuncio è stato dato su Twitter da Aminollah Faisal, coordinatore Onu per Unitar (ricerca scientifica). "Secondo le testimonianze ha aiutato a salvare almeno due persone". Il tweet è accompagnato
dalla foto del cane-eroe a terra: "Un'immagine del suo ultimo riposo prima di andare in pace. Pensieri a tutti gli eroi di tutto il mondo". 
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Terremoto, in Siria si scavano fosse comuni per vittime sisma

Sempre più drammatica la situazione nel nord del Paese: nella città di Latakia esaurito lo spazio a disposizione nei cimiteri. L'APPROFONDIMENTO
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Terremoto in Turchia e Siria, la mappa degli aiuti internazionali

Dall'Ue al Giappone, passando per gli Usa e l'India: sono molti i Paesi che, subito dopo il sisma del 6 febbraio, si sono mobilitati per mandare aiuti e personale specializzato. Fra di loro, anche l'Italia con i Vigili del fuoco. IL FOCUS
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Terremoto Turchia-Siria, ad Aleppo rischio epidemia di colera

Tra le cause la mancata manutenzione delle condotte idriche, il limitato aiuto umanitario e pubblico dovuto a motivi politici che non ha permesso grandi lavori infrastrutturali e poi la siccità degli ultimi mesi. L'ANALISI
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Migliaia di richieste di adozione per Aya, bimba siriana nata sotto le macerie

Quando è stata salvata, la piccola - il cui nome in arabo significa "miracolo" - era ancora attaccata a sua madre tramite il cordone ombelicale. Ha perso tutta la famiglia nel sisma. LA STORIA
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Turchia, donna salva dopo 159 ore

I soccorritori hanno estratto dalle macerie una donna di 55 anni rimasta sotto cumuli di macerie di un edificio a Hatay dopo 159 ore dalla prima scossa di terremoto di lunedì scorso: lei ha salutato tutti e ha voluto stringere la mano a chi l'ha salvata. Lo riporta Anadolu. Le squadre di emergenza sono riuscite a sentire la donna che batteva con una pietra contro un muro utilizzando uno strumento un dispositivo tecnico. Le immagini pubblicate da Anadolu mostrano i soccorritori che si passano la barella sopra i detriti da cui hanno tirato fuori la donna questa sera, quando già era sceso il buio, alla luce delle torce.
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Von der Leyen sente Erdogan: "L'Europa è al vostro fianco"

In un colloquio telefonico la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha trasmesso al presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan le sue più sentite condoglianze e quelle dell'Unione europea per la catastrofica perdita di vite umane e la distruzione causate dal recente terremoto, e ha discusso le prossime tappe del nostro sostegno alla Turchia. "L'Europa è al vostro fianco", ha sottolineato von der Leyen. L'esecutivo europeo ricorda quanto messo in campo da Bruxelles finora  attraverso il meccanismo di Protezione Civile: 21 Stati membri dell'Ue hanno messo a disposizione 38 squadre di intervento, composte da 1 651 persone e 106 cani da ricerca e soccorso; 12 Stati membri hanno fornito articoli di rifugio (50 000 tende invernali per famiglie, 100 000 coperte e 50 000 stufe). Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze della Commissione ha, inoltre, mobilitato 500 unità abitative di soccorso dalla riserva EescEu (ospitata dalla Svezia), nonché 2 000 tende e 8 000 letti ospitati dalla Romania da inviare in Turchia. Von der Leyen, parlando con Erdogan, ha anche confermato l'organizzazione, a marzo a Bruxelles, di una conferenza dei donatori per Turchia e Siria. 
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Turchia, salvo dopo 150 ore: "Presto, ho la claustrofobia"

"Fammi uscire di qui in fretta, ho la claustrofobia": Mustafa, 35 anni, è stato portato in salvo da una squadra di soccorso romena dopo essere rimasto seppellito per oltre 149 ore sotto un edificio crollato per il terremoto nella provincia sud-orientale turca di Hatay. Lo riferisce la Cnn Turchia. "Nonostante tutto la sua salute è buona, parla", ha raccontato uno dei soccorritori spiegando che l'uomo durante le operazioni di salvataggio chiedeva di uscire all'aria aperta il più presto possibile dopo sei giorni sotto le macerie. 
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Sisma Turchia e Siria, la tragedia di Mohammed (VIDEO)

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Sisma Siria, Oms: "Oltre 9mila i morti"

In Siria il bilancio delle vittime del sisma è di "circa 4.800 morti e 2.500 feriti nelle zone controllate dal governo, mentre in quelle dei ribelli i morti sono 4.500 e 7.500 i feriti": lo ha annunciato il responsabile regionale emergenze dell'Oms, Rick Brennan, citato da SkyNews, nel corso di una conferenza stampa a Damasco con il capo dell'organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesusis. 
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Esercito Israele, missione di soccorso al termine

L'esercito israeliano, dopo sei giorni, è sul punto di concludere 'Rami di ulivo', la sua missione di soccorso alla Turchia, e nei prossimi giorni farà ritorno in Israele dopo "aver salvato 19 vite". Lo ha fatto sapere l'esercito stesso aggiungendo che "lo staff medico" resterà sul posto per "continuare a salvar vite e curare i feriti".     
 
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Onu: "Abbiamo deluso la popolazione della Siria"

Il massimo funzionario per le operazioni umanitarie delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, ha ammesso che le Nazioni Unite non sono riuscite a fornire aiuto alle persone nella regione siriana controllata dall'opposizione dopo il devastante terremoto di lunedì. "Finora abbiamo deluso le persone nel nord-ovest della Siria. Si sentono giustamente abbandonati. Alla ricerca di aiuti internazionali che non sono arrivati", ha scritto in un tweet. "Il mio dovere e il nostro obbligo è correggere questo errore il più velocemente possibile. Questo è il mio obiettivo adesso", ha detto durante una visita nella zona di confine. 
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L'aeroporto turco di Hatay riprende le operazioni dopo il sisma

L'aeroporto turco di Hatay, che si trova in una delle province più colpite dal catastrofico terremoto del 6 febbraio, ha ripreso le operazioni. Lo ha annunciato il ministero dei Trasporti turco, secondo quanto riportato dalla Cnn. "Abbiamo rapidamente riparato i danni sulla pista dell'aeroporto di Hatay, ha iniziato a funzionare oggi", ha scritto il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture della Turchia nella sua pagina Twitter ufficiale, condividendo le immagini della pista dell'aeroporto prima e dopo le riparazioni dei danni causati dal sisma. Secondo l'operatore dell'aeroporto di Istanbul Iga, i lavori di riparazione sono iniziati l'8 febbraio e sono durati 96 ore. Il vice direttore generale dei servizi tecnici dell'aeroporto di Istanbul FÕrat Emsen ha dichiarato che i tecnici hanno lavorato senza sosta per 4 giorni, secondo l'agenzia di stampa statale turca Anadolu. Si ritiene che l'aeroporto possa svolgere un ruolo fondamentale nella distribuzione rapida ed efficace degli aiuti logistici inviati nell'area del disastro, assicurando che le forniture vengano distribuite alle vittime del terremoto a Hatay e nelle province circostanti. Lo scalo si trova tra Antakya e Iskenderun, due città gravemente colpite dal terremoto. 
- di Redazione Sky TG24
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