Le Borse e i mercati di oggi, ancora effetto Usa su Milano: Ftse Mib positivo
Piazza Affari ha chiuso la settimana in cauto rialzo i (0.25%). n linea con gli altri listini europei in scia alla riduzione inattesa registrata ieri dal carovita americano, che fa sperare in un allentamento della stretta sui tassi da parte della Fed. Wall Street debole dopo il rally della vigilia. Sull'obbligazionario, spread Btp-Bund a 204 punti con il rendimento dei Buoni italiani al 4,16%. Ad Amsterdam gas ancora in calo. Il Pil Uk si contrae dello 0,2% nel trimestre.
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Piazza Affari prosegue in rialzo dello 0,3% in linea con gli altri listini europei beneficiando ancora del calo inatteso registrato ieri dall'inflazione Usa, che apre spiragli per un allentamento della stretta sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve americana. A Wall Street apertura debole dopo il rally della vigilia. Sull'obbligazionario, lo spread Btp-Bund torna a quota 204 punti base con il rendimento dei Btp decennali al 4,16%. Ad Amsterdam il gas tocca in minimi da giugno intraday sotto quota 100 euro. Cala il Pil del Regno Unito nel terzo trimestre: -0,2%. Ancora a doppia cifra il carovita in Germania: +10,4% a ottobre. Intanto l'Ue lima le stime sul prodotto interno lordo italiano: nel 2023 il Paese crescerà solo dello 0,3%. Il monito del commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni: "Restiamo uniti, ci attendono mesi difficili". Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti: "Confermate le nostre previsioni da Bruxelles".
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Borse europee chiudono positive ad eccezione di Londra, Milano +0,25%
Le Borse europee archiviano con il segno positivo l'ultima seduta di contrattazioni. A Milano, l'indice Ftse Mib termina gli scambi a 24.455 punti (+0,25%), sorpassata da Parigi e Francoforte (entrambe a quota+0,58%). Londra, in controtendenza, lascia sul terreno lo 0,59%.
Borsa Milano: chiude in cauto rialzo, Ftse Mib +0,25%
La Borsa di Milano ha chiuso la settimana in cauto rialzo, ma con lo spirito degli investitori risollevato dalla frenata superiore alle attese registrato ieri dall'inflazione statunitense. Un dato che ha riacceso la speranza che la Fed possa rallentare il ritmo della sua stretta monetaria già in occasione del prossimo direttivo. L'indice Ftse Mib è stato fotografato a 24.455 punti, in crescita dello 0,25%.
Cambi: euro chiude in rialzo a 1,0325 dollari
L'euro ha chiuso in rialzo contro il dollaro, consolidando la propria posizione sopra la linea della parità in zona 1,0325. A indebolire il biglietto verde è stato il dato sull'inflazione Usa a ottobre diffuso ieri. La frenata del costo della vita è risultata superiore alle attese e ha aperto la strada alla speranza che la Fed possa rallentare il ritmo della sua stretta monetaria già in occasione del prossimo direttivo. In due giorni il Dollar index ha ceduto circa il 3%, il calo piu' ampio mai registrato dal 2009. Ad approfittarne è stato soprattutto lo yen, tra le divise piu' penalizzate quest'anno. In particolare, la valuta giapponese, finora azzoppata dalla politica ultra accomodante della Boj, è risalita sul filo di quota 139 contro il dollaro e in zona 143,50 contro l'euro.
Dea Capital cede Gelato d'Italia a fondo Davidson Kempner
Idea Taste of Italy, fondo di private equity specializzato nel settore agroalimentare gestito da DeA Capital Alternative Funds ha ceduto Gelato d'Italia al fondo americano Davidson Kempner. L'azienda produce gelato per la grande distribuzione con un fatturato atteso per l'anno 2022 superiore a 70 milioni di euro, di cui circa il 35% realizzato all'estero.
Newlat, nei 9 mesi ricavi su del 15,2%
Newlat ha realizzato nei nove mesi ricavi netti consolidati in crescita del 15,2% a 521,2 milioni di euro. L'ebitda è pari a 39,6 milioni grazie a un notevole recupero nel terzo trimestre rispetto a quelli precedenti (+19% sul secondo e +11% sul primo). L' utile netto è pari a 3,5 milioni, quasi dimezzato dai 6,6 milioni del 30 settembre 2021 ma con un incremento di 1,35 milioni rispetto al primo semestre 2022.
Piazza Affari, focus titoli
A Piazza Affari seduta debole per Mps, in rialzo dello 0,21% dopo che i conti dei primi nove mesi hanno svelato una perdita di 360 milioni. Misto il resto del comparto bancario, con Unicredit che cede lo 0,80% e Intesa Sanpaolo che arretra dello 0,23%. Tra gli energetici corre Saipem, che sale di oltre il 7%, bene anche Eni, che guadagna l'1,73%, mentre Snam cede il 3,75%. In luce Cnh Industrial con un progresso del 2,68%. In rosso Telecom Italia, che arretra di oltre il 3%.
Usa, cala a 54,7 a novembre fiducia consumatori U. Michigan di novembre
L'indice di fiducia dei consumatori Usa stilato dall'Università del Michigan a cala a 54,7 punti dai precedenti nella lettura preliminare di novembre. Il dato è peggio delle attese degli analisti, che scommettevano su 59,5 punti.
Spread Btp-Bund torna sopra quota 200 punti
Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi è tornato su quota 204 punti, con il tasso del decennale italiano al 4,16% (+18 punti).
Borse europee caute con Wall Street: Milano +0,3%
Le Borse europee si muovono all'insegna della cautela dopo l'avvio debole di Wall Street debole, che sembra aver perso la spinta propulsiva fornita alla vigilia dal dato sull'inflazione ad ottobre negli Usa. L'indice d'area del Vecchio Continente resta piatto, con i titoli legati ai beni di consumo in evidenza. Tra le singole Piazze Milano oscilla sulla parità (Ftse Mib +0,3% a 24.420 punti), Francoforte e Parigi segnano un +0,4% mentre Londra prosegue in calo dello 0,37% dopo il dato negativo del Pil del terzo trimestre.
Criptovalute crollano dopo bancarotta Ftx: Bitcoin -5,90%
Criptovalute a picco dopo che la piattaforma Ftx ha annunciato all'intenzione di presentare istanza di fallimento. Il Bitcoin crolla del 5,9% a 16.758 dollari mentre l'Ethereum cede il 5,2% a 1.224,40 dollari.
Eni: "Soddisfazione per la decisione della Corte d'Appello"
Eni esprime "soddisfazione" per la decisione della Corte d'Appello di Milano che, confermando il primo grado, ha rigettato l'appello avanzato dalla Nigeria per ottenere un risarcimento nell'ambito del procedimento sull'acquisizione del blocco Opl245, condannando il Paese a pagare le spese di giudizio. Il giudice ha altresì dichiarato "inammissibile" l'appello della Procura meneghina contro la sentenza di assoluzione "perché il fatto non sussiste" formulata nei confronti di Eni e del suo management nel marzo 2021 dal Tribunale di Milano".
Wall Street apre debole dopo rally
Wall Street apre debole dopo il rally messo a segno ieri grazie alla frenata consistente dell'inflazione ad ottobre, che ha riacceso le speranze di una stretta meno aggressiva del previsto sui tassi da parte della Fed. Il Dow Jones segna un +0,08%, il Nasdaq registra un -0,06% e l'S&P 500 registra un progresso dello 0,04%.
Scossone nel mondo cripto, Ftx avvia la bancarotta assistita
Scossone nel mondo cripto. La piattaforma cripto Ftx avvia il processo del Chapter 11, la bancarotta assistita. Lo si legge in una nota con cui si annuncia che l'amministratore delegato Sam Bankman-Fried si è dimesso.
Meloni: "Libereremo risorse con scelte come sul superbonus"
"Abbiamo liberato 30 miliardi di euro e confido che si possano recuperare altre risorse, con scelte politiche come quella sul superbonus del 110%, per metterle a disposizione delle famiglie con redditi medio-bassi". Lo ha detto, a quanto si apprende, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al tavolo delle parti sociali con i sindacati Confsal, Cisal, Usb, Confintesa.
Usa, svolta in Silicon Valley: da inizio anno 100mila licenziamenti
I licenziamenti dilagano nella Silicon Valley, dove più di 100mila persone hanno perso il proprio posto di lavoro dall'inizio dell'anno. A fare i conti è il New York Times parlando dei tagli alla forza lavoro come l'"ultima idea virale nel mondo tech". Per i colossi tecnologici si tratta di una drastica inversione di tendenza rispetto alla 'guerra dei talenti' combattuta per anni a suon di salari sopra la media e benefit generosi.
Gas, non si arresta la discesa: prezzo sotto i 100 euro ad Amsterdam
Non si arresta la discesa del prezzo del gas. AI Ttf ad Amsterdam i futures sulla materia prima cedono l'11,95% e finiscono sotto i 100 euro al megawattora (99,9) portandosi al livello di metà giugno. A incidere sono le temperature sopra le media stagionale, che stanno permettendo a gran parte dei Paesi europei di non intaccare gli stoccaggi, e le ultime indiscrezioni secondo cui la Commissione Ue starebbe lavorando a uno schema dettagliato di proposta sul price cap dinamico e temporaneo da presentare in vista della prossima riunione dei ministri dell'energia.
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