
Governo Meloni, dal taglio delle tasse all’Iva al 5%: ecco le possibili ipotesi economiche
Il discorso della neopremier alla Camera ha toccato diversi punti importanti, come la politica estera, l’ambiente e anche l’economia, vera preoccupazione dell’esecutivo appena insediatosi. “Siamo in mezzo ad una tempesta”, ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia. Le idee per uscire da questa situazione non mancano: ecco le probabili scelte
Un underdog alla guida dell’esecutivo. In questo modo la presidente Meloni si è presentata al Parlamento, dove ha ottenuto la fiducia per il suo governo. Nel suo discorso sono stati diversi i riferimenti all’azione dei prossimi mesi, dalla politica estera all’ambiente
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LA SITUAZIONE ECONOMICA – La situazione economica è certamente quella che preoccupa di più, visto che le previsioni per il 2023 indicano un marcato rallentamento dell’economia italiana, europea e mondiale, in un clima per di più di assoluta incertezza. Nell’ultima nota di aggiornamento al DEF, la previsione di crescita del PIL per il 2023 si ferma allo 0,6% esattamente un quarto del 2,4% previsto in quello di aprile, una previsione ottimistica rispetto alle stime del Fondo monetario internazionale, che parla addirittura di recessione, segnando un -0,2%
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I RIFERIMENTI NEL DISCORSO – Secondo Meloni, non una congiuntura isolata: negli ultimi vent’anni l’Italia è cresciuta complessivamente del 4%, mentre Francia e Germania di oltre il 20%. Negli ultimi dieci anni il nostro Paese si è collocato negli ultimi posti in Europa per crescita economica e occupazionale, con “governi che non hanno saputo porre le basi per una stabile crescita economica e occupazionale”, sottolinea Meloni. A questo si aggiunge l’impennata dell’inflazione e la decisione della BCE di chiudere l’acquisto di titoli
Governo Meloni, tutti gli aggiornamenti in direttaNEL PIENO DI UNA TEMPESTA – Secondo Meloni un contesto che fa capire come siamo nel pieno di una tempesta, ma il sostegno all’Ucraina non è in discussione. “Sbaglia chi crede che sia possibile barattare la libertà dell’Ucraina con la nostra tranquillità”, ha evidenziato la neopremier. L’assenza di una risposta comune europea in materia energetica, dove difatti è stata lasciata ampia discrezionalità agli Stati membri, “rischia di minare il mercato interno e la competitività delle nostre imprese”
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COME AIUTARE LE FAMIGLIE – Per frenare però la speculazione serviranno mosse concrete. Per Meloni sarà necessario mantenere e rafforzare le misure nazionali a supporto di famiglie e imprese sia sul versante delle bollette sia su quello del carburante. "Un impegno finanziario imponente che drenerà gran parte delle risorse reperibili e ci costringerà a rinviare altri provvedimenti”, ha dichiarato la premier. La priorità sarà soprattutto mettere un argine al caro energia e accelerare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la produzione nazionale
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COME AUMENTARE IL POTERE DELLE FAMIGLIE – Con un’inflazione salita all’11,1%, che erode il potere d’acquisto, la promessa della premier è quella di aumentare la disponibilità delle famiglie. Prima mossa sarà la riduzione delle imposte sui premi di produttività; a seguire l’innalzamento ulteriore della soglia di esenzione dei cosiddetti fringe benefit; il potenziamento del welfare aziendale e l’allargamento della platea dei beni primari che godono dell’IVA ridotta al 5%. Misure che saranno tutte presenti nella prossima legge di Bilancio
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COME TRANQUILIZZARE GLI INVESTITORI – La domanda è però come tranquillizzare gli investitori, a fronte di un disavanzo debito/PIL pari al 145%, secondo solo alla Grecia. “Siamo tra le poche nazioni europee in costante avanzo primario, vale a dire lo Stato spende meno di quanto incassa, al netto degli interessi sul debito; il risparmio privato delle famiglie italiane ha superato la soglia dei 5 mila miliardi di euro e in un clima di fiducia potrebbe sostenere gli investimenti nell’economia reale”, evidenzia Meloni

ATTRARRE INVESTITORI STRANIERI – In questo senso un ruolo importante lo hanno i capitali stranieri, che possono essere utili a mantenere una crescita economica, duratura e strutturale. “Saremo aperti ad accogliere e stimolare quelle imprese straniere che sceglieranno di investire in Italia, portando sviluppo, occupazione e know-how, in una logica di benefìci reciproci”, ha dichiarato Meloni. A questo senso il Pnrr sarà certamente uno strumento importante
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