
Luciano Benetton compie 90 anni: la storia dell'imprenditore. FOTO
Imprenditore tra i più noti del made in Italy, ha fondato nel 1965 con i fratelli il Gruppo Benetton, oggi presente in tutto il mondo con migliaia di punti vendita. Secondo Forbes, nel 2019 risultava tra i mille uomini più ricchi del pianeta, con un patrimonio di 2,8 miliardi di dollari

CHI È LUCIANO BENETTON
- Compie oggi 90 anni Luciano Benetton, l’imprenditore nato a Treviso il 13 maggio 1935. È noto per essere uno dei fondatori del Gruppo Benetton, una delle aziende di abbigliamento più famose al mondo. Insieme ai suoi fratelli Carlo e Gilberto e alla sorella Giuliana, ha lanciato l’azienda nel 1965

L’INIZIO DELLA CARRIERA
- Dopo la morte del padre, Luciano lasciò la scuola all’età di 14 anni per lavorare in un negozio di abbigliamento. La leggenda narra che vendette la sua bicicletta per comprare la prima macchina per maglieria dell’azienda. Questo spirito imprenditoriale ha caratterizzato tutta la sua carriera

BENETTON GROUP
- Nel 1965 Luciano ha fondato, assieme ai fratelli Gilberto e Carlo e alla sorella Giuliana, il Benetton Group, la nota azienda tessile con sede a Ponzano Veneto che produce abbigliamento per uomo, donna e bambino, con i marchi United Colors of Benetton, Undercolors of Benetton e Sisley

I MAGLIONI ICONICI
- L'inizio con i maglioni coloratissimi, che Luciano stesso caricava in macchina e da Treviso a Cortina li andava a piazzare nei negozi. Quando ancora il Made in Italy non esisteva, la famiglia di Ponzano apriva la prima vetrina a New York, in Madison Avenue. Era il 1980

UNO STILE UNICO
- Da allora il gruppo Benetton si è espanso in tutto il mondo e oggi può contare su una rete di 6000 negozi in franchising e su un fatturato di poco inferiore al miliardo. E soprattutto ha imposto uno 'stile Benetton' diventato sinonimo nel mondo di qualità e passione

IN COPPIA CON OLIVIERO TOSCANI
- Un'azienda che ha intrecciato il suo destino e le proprie fortune con la storia recente d'Italia, contaminando mode, cultura, cambi di passo della società. Storiche in questo senso le campagne pubblicitarie della coppia Luciano Benetton-Oliviero Toscani (morto lo scorso 13 gennaio) - incentrate su temi come razzismo, religione, sesso, fame, pena di morte, guerra, anoressia, violenza

LA CARRIERA POLITICA
- Benetton è stato anche senatore della Repubblica, nell'XI legislatura, per il Partito Repubblicano Italiano, dal 1992 al 1994. Ma non è andato tutto liscio nella vita del lungimirante imprenditore, che assieme a Oliviero Toscani ha dato vita a campagne di comunicazione nella moda che hanno segnato la storia del costume

IL RIENTRO IN AZIENDA
- Nel maggio 2013, a dieci anni dall'annuncio della sua volontà di lasciare l'attività, Luciano e i suoi fratelli lasciano il posto nel cda ai rispettivi figli. Ma nel febbraio 2018, dopo le difficoltà finanziarie incontrate dal gruppo con una perdita record nel 2017 di 180 milioni di euro, deve rientrare nel cda dell'azienda. A 83 anni viene nominato presidente esecutivo, e deve occuparsi dell'attività commerciale, dei negozi e assieme a Oliviero Toscani, anche della comunicazione

IL CROLLO DEL PONTE
- Il 14 agosto 2018 la sua vita e quella della famiglia vengono scosse dal crollo del viadotto sul Polcevera a Genova, noto come Ponte Morandi: una tragedia che ha provocato 43 morti e 566 sfollati. Immediata la polemica sulle concessioni date a suo tempo alla società Autostrade per l'Italia, controllate dai Benetton attraverso Atlantia, di cui è stata chiesta la revoca

LA POLEMICA
- Nel settembre 2019 Giovanni Castellucci si è dimesso dai ruoli di Ad e direttore generale di Atlantia; due mesi dopo Luciano Benetton ha inviato una lettera ai quotidiani italiani, parlando di "campagna d'odio" scatenatasi sulla sua famiglia e definendo i Benetton "parte lesa" rispetto alle vicende di Genova, "nessun componente della famiglia Benetton ha mai gestito Autostrade"