Covid, le news di oggi. In Cina continua il trend al ribasso di decessi e ricoveri

Il numero di decessi giornalieri negli ospedali dovuti alla malattia è sceso dal massimo segnato il 4 gennaio, con 4.273 morti, ai 434 registrati il 30 gennaio, dato che rappresenta un calo dell'89,9%. In Italia, dice Brusaferro (Iss), i dati mostrano una "decrescita significativa di casi e dell'impegno del Servizio Sanitario Nazionale per quanto riguarda Sars-Cov-2 ma anche il virus influenzale e quello sinciziale"

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Oms, a gennaio da Kraken e famiglia Cerberus metà casi nel mondo

Nel mese di gennaio le varianti di Sars-CoV-2 più diffuse nel mondo sono state 3: la famiglia di Cerberus, cioè BQ.1.1 (28,2% delle sequenze depositate) e la 'mamma' BQ.1 (14,1%); e Kraken, cioè XBB.1.5 (11,5%). Questa 'top 3' insieme pesa per oltre il 50% dei casi con sequenziamento virale inviato alla banca dati Gisaid. E' il quadro che emerge dall'ultimo aggiornamento dell'Organizzazione mondiale della sanità. Le dinamiche di circolazione delle varianti differiscono a seconda della regione dell'Oms a cui si fa riferimento e anche tra i Paesi all'interno della stessa regione a causa di una varietà di fattori. In Europa per esempio la top 3 è rappresentata da Cerberus BQ.1.1 (che rappresenta il 31,3% di oltre 40mila sequenze virali raccolte in un mese), BQ.1 (13,0%) e CH.1.1 (12,3%). Rispecchiando anche il panorama delle varianti che hanno caratterizzato l'ondata cinese, invece la Regione del Pacifico occidentale mostra ai primi posti BA.5.2 (30,1%), BF.7 (13,2%) e BQ.1.1 (8,5%).
Stringendo l'obiettivo sull'ultima settimana (dal 9 al 15 gennaio), il 46,9% delle sequenze segnalate (11.674) sono del gruppo Cerberus, e di queste 7.189 sono proprio di BQ.1.1, cioè il 28,9%. Risultano poi 4.049 sequenze della famiglia XBB (16,3%), incluso Kraken XBB.1.5 (3.005 sequenze, 12,1%). Segue il 13,9% di sequenze rappresentate da Centaurus BA.2.75 e discendenti (3.473), una quota pari al 6,7% delle sequenze che appartiene a CH.1.1 (1.672) e un 4,6% di BF.7 (1.147). In questa settimana epidemiologica le sottovarianti di Omicron 5 e quelle di Omicron 2 continuano ad essere le più diffuse, pesando rispettivamente per il 65,7% e il 14,6% del totale.
- di Redazione Sky TG24

A mosaico o autoamplificanti, nuove generazioni vaccini Covid

Gli aggiornamenti di vaccini anti Covid "saranno sempre uno o due passi indietro rispetto all'evoluzione del virus". Ma gli scienziati sono al lavoro per sviluppare tecnologie che li rendano "ampiamente protettivi", ovvero in grado di prendere di mira future varianti e coronavirus correlati. Ad anticipare la nuova generazione di vaccini, da quelli "a mosaico" a quelli "autoamplificanti", è un articolo pubblicato online su Nature.it.  I vaccini contro il Covid hanno salvato più di 20 milioni di vite. Più di 50 sono già stati approvati e ce ne sono centinaia in studi clinici in fase iniziale e avanzata, mentre altre centinaia sono stati abbandonati durante lo sviluppo. Poiché le varianti virali possono eludere parte dell'immunità fornita dai vaccini originali, gli scienziati sono a lavoro per vaccini di "nuova generazione": non solo quelli nasali e quelli bivalenti o aggiornati, ma anche altri basati su nuove tecnologie e piattaforme.  Obiettivo di alcuni di questi vaccini è generare una risposta immunitaria contro particolari regioni della proteina spike che sono conservate nelle varianti e una di queste regioni è il dominio legante il recettore (RBD). Almeno due team, all'Università di Washington a Seattle e al California Institute of Technology (Caltech) a Pasadena, stanno sviluppando vaccini "a mosaico", composti da una nanostruttura a cui sono attaccati frammenti di proteine spike provenienti da 8 diversi coronavirus, che potrebbe proteggere da una varietà di virus simili a Sars-Cov-2, comprese le varianti: in questo caso, quando una cellula B riconosce più di un RBD - attaccandosi a regioni conservate da più specie di virus - vi si lega fortemente, permettendo alla cellula B di produrre più anticorpi. Gli studi, per ora su animali, suggeriscono risultati positivi.     
 
- di Redazione Sky TG24

Cervi coda bianca 'riserva naturale' per varianti estinte

Le mandrie di cervi dalla coda bianca possono fungere da serbatoio per i ceppi varianti di SARS-CoV-2 che non circolano più nella popolazione umana. A sostenerlo, uno studio trasversale completo sul mammifero più comune nel Nord America, condotto dall'Università di Medicina Veterinaria della Cornell University, Ithaca a New York. Lo studio, pubblicato su Pnas, ha valutato la prevalenza, la diversità genetica e l'evoluzione di SARS-CoV-2 nel cervo dalla coda bianca nello Stato di New York. Un totale di 5.462 campioni di linfonodi retrofaringei raccolti da cacciatori all'aperto durante le stagioni di caccia del 2020 e del 2021 sono stati testati mediante RT-PCR in tempo reale SARS-CoV-2 (rRT-PCR). L'RNA SARS-CoV-2 e' stato rilevato in 17 campioni (0,6%) della Stagione 1 e in 583 campioni (21,1%) della Stagione 2. I punti caldi dell'infezione sono stati identificati in più aree geografiche confinate di New York. L'analisi della sequenza dei genomi SARS-CoV-2 da 164 campioni ha dimostrato la presenza di più stirpi SARS-CoV-2 e la cocircolazione di tre principali varianti: Alfa, Gamma e Delta nel cervo. "La nostra analisi suggerisce il verificarsi di molteplici eventi di spillover da uomo a cervo dei lignaggi Alpha e Delta con successiva trasmissione da cervo a cervo e adattamento dei virus", commentano gli autori. Il rilevamento di varianti Alpha e Gamma nel cervo molto tempo dopo la loro ampia circolazione negli esseri umani a New York suggerisce che il cervo può fungere da riserva naturale per i COV che non circolano più negli esseri umani. Pertanto, l'implementazione di programmi di sorveglianza continua per monitorare le dinamiche SARS-CoV-2 nel cervo è giustificata e sono urgentemente necessarie misure per ridurre al minimo la trasmissione del virus tra uomo e animale.
 
- di Redazione Sky TG24

Azienda sanitaria: "Variante Kraken è pure in Alto Adige"

La variante 'Kraken' del Covid-19 è presente anche in Alto Adige. Lo rende noto l'Azienda sanitaria altoatesina che conferma il primo caso della variante del coronavirus. Elisabetta Pagani, primaria del laboratorio di Microbiologia e Virologia, è convinta che vi siano molti casi non rilevati perché "il sequenziamento, cioè la determinazione della variante a cui appartiene il virus, può essere fatto solo con i test molecolari, ma la maggior parte dei test Covid vengono eseguiti tramite test antigenici". 
 
- di Redazione Sky TG24

Covid Usa, Biden firmerà la fine dello stato d'emergenza nazionale l'11 maggio

Il presidente americano firmerà così la dichiarazione che sancisce la fine dell’emergenza sanitaria contro il Covid-19, iniziata il 13 marzo del 2020 quando alla Casa Bianca c'era Donald Trump. LEGGI L'ARTICOLO
- di Redazione Sky TG24

Germania, senza mascherina anche sui treni a lunga percorrenza

I cittadini tedeschi possono a partire da oggi tornare a servirsi dei mezzi di trasporto pubblico, compresi i treni a lunga percorrenza, senza avere più l'obbligo di indossare la mascherina.
La normativa avrebbe consentito di mantenere in vigore l'obbligo fino ad aprile ma il provvedimento è stato revocato in virtù della diminuzione dei casi. Per il ministro della Salute tedesco, Karl Lauterbach, resta consigliabile l'uso volontario della mascherina.
- di Redazione Sky TG24

Oms, in 1 mese -78% casi e +65% morti, in Europa -25% decessi

In un mese casi Covid in crollo e morti in aumento nel mondo, mentre in Europa calano anche i decessi. E' il trend che emerge dall'aggiornamento dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che da questo report in poi analizzerà l'andamento di Sars-CoV-2 su un intervallo di 28 giorni per andare oltre "le fluttuazioni settimanali nei numeri e fornire un quadro più chiaro di dove sta accelerando o rallentando la pandemia". A livello globale, dal 2 al 29 gennaio sono stati segnalati quasi 20 milioni di nuovi casi, in calo del 78% rispetto ai 28 giorni precedenti, e oltre 114mila decessi, in aumento del 65%. Nella Regione Europea i casi sono stati oltre 1,4 mln e i morti 15.643. A pesare sui numeri mondiali delle ultime settimane è stata la grande ondata vista nella Regione del Pacifico occidentale, in particolare in Cina. 
Se il numero di casi mensili segnalati è diminuito in tutte le regioni dell'Oms - il calo è del 63% nella Regione Europea, dell'81% nel Pacifico occidentale, del 71% nella Regione del Sud-Est asiatico, del 35% nelle Americhe, del 20% in Africa e del 15% nel Mediterraneo orientale - il dato dei decessi mensili è invece aumentato in 3 regioni - Pacifico occidentale +173%, Mediterraneo orientale +29%, Americhe +13% - ed è diminuito in altre 3 aree: -25% regione europea, -62% Sudest asiatico, -45% regione africana. 
A livello nazionale, il numero più alto di nuovi casi in 28 giorni è stato segnalato dalla Cina (11.354.058; -85%), Giappone (3.207.097; -20%), Stati Uniti d'America (1.513.538; -16%), Corea del Sud (1.032.801; -43%) e Brasile (459.986; -54%). I numeri più alti di decessi in 28 giorni sono stati segnalati da Cina (62.759; +244%), Usa (14.625; +31%), Giappone (10.122; +46%), Regno Unito (3.137; -3%) e Brasile (2889 nuovi decessi; -24%). Da inizio pandemia al 29 gennaio 2023, il contatore di Covid segna oltre 753 milioni di casi confermati e oltre 6,8 milioni di decessi segnalati a livello globale. Le tendenze attuali nei casi, ricorda l'Oms, sono sottostime del numero reale di infezioni e reinfezioni globali. Ciò è in parte dovuto alla riduzione dei test e ai ritardi nella segnalazione in molti Paesi. I dati vanno dunque interpretati con cautela, avverte l'agenzia Onu per la salute. 
- di Redazione Sky TG24

Fiaso: "Contro carenza personale serve intervento straordinario d’emergenza"

Contro la carenza di personale sanitario "serve un intervento straordinario e d’emergenza", anche considerando che, negli ultimi 10 anni, la spesa per i dipendenti del settore si è ridotta di oltre un miliardo. A dirlo la  Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) che ha presentato le sue proposte in tema nel corso del Comitato direttivo, basate su alcuni punti cruciali: eliminare i tetti di spesa, assumere medici negli ospedali anche con contratti libero professionali, consentire ai medici di medicina generale generali di restare in attività fino a 72 anni, incentivi salariali subito per chi lavora nei pronto soccorso e nelle aree marginali e a rischio.
I dati dell’Istat, ricorda la Fiaso , evidenziano nel periodo 2008-2019 una significativa riduzione della spesa dello Stato - più di un miliardo appunto - dovuta a pensionamenti, mancanza di turn over, trasferimenti a sanità privata, tetti di spesa per il personale. Tutti fattori che hanno determinato per gli ospedali e le aziende sanitarie pubbliche la perdita di migliaia di professionisti. L’inversione di tendenza su spesa e assunzioni si è avuta negli anni del Covid, ma le carenze strutturali restano. "Per rafforzare gli organici chiediamo un intervento straordinario e d’emergenza da parte del Governo. È necessario continuare a investire risorse nel Fondo sanitario nazionale, portando la spesa sanitaria all’8% del Pil come avviene in altri paesi europei", rilancia Giovanni Migliore, presidente di Fiaso.
Le proposte Fiaso, si legge in una nota, sono frutto del lavoro svolto dalla Federazione attraverso l’Osservatorio politiche del personale, che si propone di trovare soluzioni concrete in merito alle principali questioni che riguardano la gestione e la valorizzazione del personale in sanità. Tra le proposte c’è anche quella di consentire ai medici di medicina generale di proseguire l’attività professionale sul territorio fino a 72 anni ed estendere la possibilità per i professionisti in pensione di prestare servizio oltre la fine del 2023 e fino al rientro dell’emergenza organico, senza che vi sia alcuna penalizzazione pensionistica.
- di Redazione Sky TG24
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Oggi nel Lazio 838 casi e 3 decessi, 488 contagi a Roma

Oggi nel Lazio, su 2.366 tamponi molecolari e 8.275 tamponi antigenici per un totale di 10.641 tamponi, si registrano 838 nuovi casi positivi (+124); sono 3 i decessi (+1), 509 i ricoverati (-12), 18 le persone in  terapie intensive (-1) e +959 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 7,8%. I casi a Roma città sono a quota 488. Lo riferisce la Regione nel bollettino Covid quotidiano. Nel dettaglio i numeri delle ultime 24 ore. Asl Roma 1: sono 154 i nuovi casi e 1 decesso; Asl Roma 2: sono 219  i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 3: sono 115 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 4: sono 38 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl Roma 5: sono 70 i nuovi casi e 1 decesso; Asl Roma 6: sono 79 i nuovi casi e 1 decesso.
Nelle province si registrano 163 nuovi casi. Asl di Frosinone: sono 43 i nuovi casi e nessun; Asl di Latina: sono 92 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Rieti: sono 15 i nuovi casi e 0 i decessi; Asl di Viterbo: sono 13 i nuovi casi e 0 i decessi. 
- di Redazione Sky TG24

Nel Lazio 24.013 positivi, 18 in terapia intensiva

Sono 24.013 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 509 ricoverate, 18 in terapia intensiva e 23.486 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 2.327.510, i morti 12.691, su un totale di 2.364.214 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.
 
- di Redazione Sky TG24

Covid, studio svela impatto su memoria dopo un anno

Alterazioni del metabolismo cerebrale e possibile accumulo di molecole tossiche: secondo una ricerca coordinata dall'Università degli Studi di Milano, gli effetti del Covid si ripercuotono sulla memoria anche a distanza di un anno. Questa è la conclusione a cui è giunto lo studio che ha valutato le conseguenze cognitive (memoria, attenzione, linguaggio), il funzionamento del cervello e, in un caso, anche la deposizione di molecole tossiche nel cervello, in un gruppo selezionato di pazienti che a distanza di un anno dalla malattia lamentavano ancora disturbi e stanchezza mentale. La ricerca, coordinata dal neurologo Alberto Priori, docente della Statale di Milano e frutto di una collaborazione tra il Centro 'Aldo Ravelli' dell'Università degli Studi di Milano, l'ASST Santi Paolo e Carlo e l'IRCCS Auxologico, è stata condotta da un team di neurologi, psicologi e medici nucleari e appena pubblicata su Journal of Neurology. Lo studio ha selezionato sette pazienti che presentavano persistenti disturbi cognitivi rilevati da specifici test neuropsicologici 1 anno dopo il Covid, disturbi mai lamentati prima. Questo gruppo di pazienti è stato esaminato poi con la metodica di tomografia ad emissione di positroni (PET) usando come marcatore il glucosio legato ad un isotopo radioattivo. Tale metodica consente di valutare quanto una specifica zona del cervello o del tronco encefalico è attiva. 
 
- di Redazione Sky TG24

Covid, un vaccino all'anno in autunno come per l'influenza: la strategia di Usa e Gb

E la medesima strategia potrebbe essere presa in considerazione anche nel nostro Paese. Lo ha confermato l'immunologo Cossarizza. "E' la strada giusta anche per l'Italia, ormai abbiamo raggiunto un alto livello di immunità di popolazione", ha spiegato l'esperto. LEGGI L'ARTICOLO
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Germania, via la mascherina su trasporti nazionali

E' stato revocato oggi in Germania l'obbligo di indossare la mascherina a livello nazionale nei trasporti pubblici a lunga percorrenza e locali: dopo tre anni di pandemia Covid-19, questa misura non si applica più su autobus, treni e tram. Lo riporta Tagesschau. Allo stesso tempo, l'obbligo verrà eliminato nei Land (nove) in cui la mascherina era ancora obbligatoria sui mezzi di trasporto pubblici regionali. 
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La variante Kraken sarà presto dominante in Europa

Secondo la previsione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), la sottovariante di Omicron XBB.1.5 potrebbe prevalere nel Vecchio Continente "nei prossimi uno o due mesi". La gravità dell'infezione non sembra però diversa dalle varianti Omicron già diffuse in precedenza, soprattutto per quanto riguarda le persone in salute e vaccinate. IL PUNTO 
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Istat, nel 2020 Napoli città con più alta mortalità

Nel primo anno di pandemia da Covid-19 la citta' metropolitana con la piu' alta mortalita' e' stata Napoli, con 1.080 decessi ogni 100mila abitanti. Nel 2020, anche
le citta' metropolitane del Nord hanno sperimentato eccezionali livelli di mortalita', prima fra tutte la citta' metropolitana di Genova con 1.009 decessi ogni 100mila abitanti, seguita da quella di Torino che ha superato di due unita' i 1.000 decessi ogni 100mila abitanti. Valori superiori al dato medio dell'area si manifestano anche nelle citta' metropolitane di Palermo, Catania e Milano. Lo si legge nel focus sulle citta' metropolitane diffuso oggi dall'Istat.
 
- di Redazione Sky TG24

Triplendemia dei bambini, cos'è, perché è rischiosa e come difenderli dal contagio

I reparti di pediatria e di pronto soccorso sono pieni di bambini affetti da malattie come Covid, influenza e virus respiratorio sinciziale. A creare disagi è spesso la copertura vaccinale, che nei più piccoli è lacunosa a causa della poca cura dei genitori. “Importante non dimenticare le buone pratiche imparate durante la pandemia di Covid: possono proteggere i più piccoli dalle bronchioliti”, ha dichiarato Simona Zampogna, presidente nazionale della Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica. IL FOCUS
- di Redazione Sky TG24

Covid, rischio morte e problemi al cuore più alto per 18 mesi dopo l'infezione

Una ricerca condotta presso l'Università di Hong Kong su 160mila persone e pubblicato sulla rivista Cardiovascular Research mostra come i "pazienti Covid avevano una maggiore probabilità di sviluppare numerose patologie cardiovascolari rispetto ai partecipanti non infettati”. LO STUDIO
- di Redazione Sky TG24

Covid, in Italia anche la sottovariante Orthrus: cosa sappiamo e quali sono i sintomi

Si affaccia anche nel nostro Paese la sottovariante che, da quanto riportano alcune analisi, sta correndo più veloce di Kraken: infatti, in Gran Bretagna, è già la seconda tipologia più diffusa, dopo Cerberus. “Sotto controllo i casi più virali e a maggiore trasmissibilità”, dichiarano Iss e Ministero della Salute. L'APPROFONDIMENTO
- di Redazione Sky TG24

Bassetti: "Virus diverso dal 2019, a fine febbraio non sarà più un problema"

Previsioni ottimistiche per lo sviluppo della pandemia dal direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. "Se i numeri in arrivo dalla Cina sono veri - dice a Fanpage - a fine mese dovrebbe concludersi l'emergenza in Italia".
- di Redazione Sky TG24

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