
Covid, studio: “Sars Cov-2 prima causa di morte per malattie infettive tra i giovani”
Secondo una ricerca pubblicata dalla rivista JAMA Network Open e condotta da Seth Flaxman dell'Università di Oxford, i decessi a causa del coronavirus rappresentano il 2% di tutti quelli avvenuti nei giovani fino ai 19 anni, un dato che però si pensa sia sottostimato

Il Covid rappresenta la prima causa di morte per malattie infettive o respiratorie tra i bambini e i ragazzi di 0-19 anni secondo uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Network Open
Lo studio pubblicato dalla rivista JAMA Network Open
LO STUDIO - Condotto da Seth Flaxman dell'Università di Oxford, lo studio stima il Covid come quinta causa di morte per malattia e ottava in generale per la fascia d'età considerata. Lo studio si basa sui dati dei Centers for Disease Control and Prevention statunitensi presenti nel database "Wide-Ranging Online Data for Epidemiologic Research" (Wonder) sulle cause di morte negli Stati Uniti tra gli individui fino a 19 anni
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I DATI - I decessi per Covid-19 sono stati considerati nel periodo compreso tra aprile 2020 e agosto 2022 e confrontati con le principali cause di morte non-Covid dal 2019 in avanti. Sono stati 821 i decessi per Covid tra gli individui nella fascia 0-19 anni durante il periodo di studio, per un tasso di morte pari a uno su 100mila persone
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SUDDIVISO PER FASCE – Più nello specifico i dati, rapportati a 100mila persone, sono suddivisi così: 4,3 morti tra i bambini sotto l'anno di vita; 0,6 per quelli di 1-4 anni; 0,4 per quelli di 5-9; 0,5 per quelli di 10-14 anni; e 1,8 per i giovani di 15-19 anni
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UN DATO SOTTOSTIMATO - Questo porta a classificare il Covid come ottava causa di morte in generale, quinta causa per malattia (escluse le morti violente e il suicidio), prima causa di morte per malattie infettive o respiratorie. Nel complesso le morti per Covid rappresentano il 2% di tutti i decessi in questo gruppo di età e secondo gli esperti il dato è una sottostima se consideriamo che molti decessi non sono stati riportati come Covid, ad esempio in quei pazienti che già soffrivano di altre malattie, aggravate da Sars Cov-2
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L’OBIETTIVO DELLO STUDIO – Ma qual è il proposito dello studio? Il proposito è quello di poter allocare al meglio le risorse: all’inizio della pandemia COVID-19, i confronti della gravità tra gruppi di età erano uno strumento vitale per allocare adeguatamente risorse limitate e dare priorità alle campagne di vaccinazione. Oggi, però, gestire la sanità pubblica a lungo termine significa essere informati sulle principali cause di morte all'interno di ciascun gruppo di età
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IL PUNTO DI SVOLTA – Nel frattempo la pandemia di Covid-19 sembra essere arrivata a un punto di svolta: come ha dichiarato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, “il coronavirus è giunto probabilmente in una fase di transizione che va affrontata con attenzione anche per mitigare le potenziali conseguenze negative”. Infatti, i casi sono in calo a livello globale ma rimangono ancora alti i decessi, anche a causa di un minor numero di sequenziamenti

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