Covid, le notizie. In Francia pochi contagi: finisce l'isolamento per i positivi

Dal primo febbraio, riportano i media transalpini, non sarà più necessario l'isolamento sistematico per le persone risultate positive al virus. Fino a oggi i positivi dovevano auto-isolarsi per almeno 5 giorni. Inoltre, i casi di contatto asintomatici non dovranno più effettuare un test il secondo giorno dalla notifica del loro stato

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Il governo francese allenta ulteriormente le misure di contrasto al Covid-19. Dal primo febbraio, riportano i media transalpini, non sarà più necessario l'isolamento sistematico per le persone risultate positive al virus. Fino a oggi i positivi dovevano auto-isolarsi per almeno 5 giorni. Inoltre, i casi di contatto asintomatici non dovranno più effettuare un test il secondo giorno dalla notifica del loro stato. Il governo segue le raccomandazioni del Consiglio superiore per la sanità pubblica (HCSP) francese. In una nota, la Direzione generale della Sanità spiega di aver scelto questa strada a fronte di "una circolazione virale molto bassa". E' una decisione "in continuità con strategie simili osservate in tutti i Paesi europei". Secondo il sito Covid Tracker, il numero dei contagi in Francia è infatti sceso nell'ultimo mese passando da oltre 20.000 a meno di 5.000 in media al giorno.
 

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Vaccinati con infezione pregressa sono meno contagiosi degli altri: lo studio

Lo dimostra un'analisi condotta su 111.687 residenti delle carceri statunitensi. L'immunità ibrida, quella garantita dall'azione combinata del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbasserebbe del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone rispetto alla norma.
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Le nuove linee guida dell’Oms su mascherine, cure, test e isolamento

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha aggiornato le raccomandazioni per il coronavirus. È tornata a sottolineare l’importanza delle mascherine e ne consiglia l’uso “per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. Ha poi “esteso la sua forte raccomandazione per l'uso dell'antivirale orale Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir)", anche per le donne incinte o che allattano. Novità anche sul periodo di isolamento se si è positivi e su quando effettuare il tampone. 
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Vaccino Covid, via libera al richiamo con bivalente per i bambini dai 5 agli 11 anni

Via libera alla somministrazione del farmaco Cominarty di Pfizer contro le varianti Omicron Ba.4 e Ba.5: è raccomandata ai più fragili, ma su richiesta dei genitori potrà essere effettuata anche agli altri bimbi compresi nella fascia d’età. E da qualche setimana Pfizer, nella sua versione originale, è disponibile anche per la fascia d’età 6 mesi-4 anni, così come Moderna per la fascia 6 mesi-5 anni. COSA SAPERE 
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Rischio morte e problemi al cuore più alto per 18 mesi dopo l'infezione: lo studio

Una ricerca condotta presso l'Università di Hong Kong su 160mila persone e pubblicato sulla rivista Cardiovascular Research mostra come i "pazienti Covid avevano una maggiore probabilità di sviluppare numerose patologie cardiovascolari rispetto ai partecipanti non infettati”. 
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In Italia anche la sottovariante Orthrus: cosa sappiamo e quali sono i sintomi

Si affaccia anche nel nostro Paese la sottovariante che, da quanto riportano alcune analisi, sta correndo più veloce di Kraken: infatti, in Gran Bretagna, è già la seconda tipologia più diffusa, dopo Cerberus. “Sotto controllo i casi più virali e a maggiore trasmissibilità”, dichiarano Iss e Ministero della Salute.
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Quinta dose di vaccino solo al 13% degli over 80 e fragili: a che punto siamo

Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, per l'ultimo richiamo la platea ufficiale ammonta a 3,1 milioni di persone. Ma al 21 gennaio sono state somministrate solo poco più di 410mila quinte dosi, quindi 2,5 milioni di persone restano ancora scoperte.
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Lo studio: il vaccino bivalente funziona contro sottovarianti Kraken e Orthrus

Secondo la ricerca le sottovarianti hanno un'alta capacità di sfuggire alla risposta immunitaria ottenuta con tre dosi a mRNA monovalenti: un richiamo con il vaccino bivalente è però in grado di ripristinare una buona protezione. Intanto sono stati sequenziati alcuni casi in Umbria.
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Covid, la battaglia della scienza alle varianti. Tra richiami vaccino e nuovi farmaci

L'evoluzione del virus rende necessario spingere sulle quarte e le quinte dosi (per anziani e fragili), spiega Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri. Mentre si cerca di capire se potrebbero esserci rischi legati a multiple somministrazioni vaccinali, proseguono gli studi per mettere a punto nuove medicine, dallo spray nasale all'impiego dell'acido ursodessìossicolico. LA SITUAZIONE
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Dalla tosse ai dolori muscolari: i sintomi della nuova variante Kraken

L’Oms l’ha definita la sottovariante più trasmissibile della pandemia. Per il momento, però, non non sono state rilevate differenze significative nella gravità delle infezioni tra i casi da XBB.1.5 e altre mutazioni, ma saranno eseguite verifiche nei prossimi giorni. L'APPROFONDIMENTO
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Test su arrivi da Cina, orientamento è proroga obbligo dopo 31 gennaio

Il 31 gennaio scadrà la misura che prevede l'obbligo dei tamponi ai passeggeri che arrivano dalla Cina, misura voluta dal Governo italiano e poi copiata in Europa, per monitorare i casi legati all'ondata di Covid esplosa in Cina fra dicembre e gennaio, proprio in corrispondenza con le partenze per il Capodanno cinese. In Oriente i contagi viaggiano ancora a ritmo sostenuto, meno rispetto alle settimane passate, ma con dati superiori all'Europa. E anche se i dati italiani sono positivi, serve ancora cautela. Per questo l'orientamento del ministro della Salute, a quanto apprende l'Adnkronos Salute, potrebbe essere quello di una proroga dei tamponi obbligatori dopo il 31 gennaio. L'ultima parola però si avrà lunedì. Nel frattempo si attende il verdetto del Comitato emergenze dell'Oms, riunito per decidere se Sars-Cov-2 non è più un'emergenza sanitaria globale. 
- di Redazione Sky TG24

Bassetti: "In Francia stop a isolamento asintomatici"

"Dall'1 febbraio in Francia stop all'isolamento obbligatorio e al tampone per gli asintomatici da Covid. Stop a tamponi, obblighi e regole Covid-19 anche in Italia. Doveroso e necessario per il completo ritorno alla normalità". Lo afferma in un tweet Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell'Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova.
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In Calabria 137 nuovi contagi, +1 terapie intensive, -1 ricoveri e 2 morti

Secondo i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Aa.Ss.Pp. della Regione Calabria, sono 137 i nuovi contagi registrati (su 1.632 tamponi effettuati), +116 guariti e 2 morti (per un totale di 3.296 decessi). Il bollettino, inoltre, registra +19 attualmente positivi, -1 ricoveri (per un totale di 132) e, infine, +1 terapie intensive (per un totale di 11).
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Vaia: "oggi parliamo di un'altra era"

Era il 29 gennaio 2020, iniziava l'incubo covid con il caso dei due turisti cinesi. Il primo ricordo è di fronte allo sgomento del Paese che improvvisamente scopriva di avere il virus in casa. "La mia prima preoccupazione, invece, è stata: 'Cosa diciamo ai cittadini?'. E la risposta fu: 'Non abbiate paura'. La comunicazione dello Spallanzani ha sempre usato un ottimismo razionale". Parla così, intervistato dal Corriere della Sera, Francesco Vaia, dg dello Spallanzani che "da ottimo istituto di ricerca - sottolinea - è diventato il baluardo della lotta contro la pandemia, a livello internazionale". "Siamo stati i primi a fare una cosa semplice: differenziare i percorsi delle persone covid e non covid, fino a diventare l'unico presidio covid della regione. E ancora oggi è così - spiega -. E poi abbiamo introdotto la flessibilità dell' organizzazione: cresciamo o diminuiamo nella disponibilità di posti letto a seconda dell'andamento della pandemia". Oggi per il covid "parliamo di un'altra era, sarebbe più corretto chiamarlo Covid-23. E si manifesta prevalentemente nelle vie aeree superiori come un'influenza. Non più con la polmonite, salvo in persone anziane, con patologie cronico-degenerative o oncologiche, pazienti immuno-deficitari o non vaccinati". La pandemia "è stata un po' lo spartiacque tra il Medioevo e la modernità. Quante volte abbiamo parlato della ventilazione meccanica? Sono convinto che siamo a buon punto e che riusciremo a risolvere questo problema. La ventilazione meccanica è uno degli obiettivi che un Paese moderno si deve porre". E da un punto di vista sanitario "va rivista l'organizzazione del servizio sanitario facendo due cose: potenziare il territorio e far sì che tanti piccoli Spallanzani crescano", conclude Vaia. 
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