
Covid, quinta dose di vaccino solo al 13% degli over 80 e fragili: a che punto siamo
Secondo il monitoraggio settimanale indipendente della Fondazione Gimbe, per l'ultimo richiamo la platea ufficiale ammonta a 3,1 milioni di persone. Ma al 21 gennaio sono state somministrate solo poco più di 410mila quinte dosi, quindi 2,5 milioni di persone restano ancora scoperte

Secondo il monitoraggio settimanale indipendente della Fondazione Gimbe, sono circa 11,8 milioni le persone che non hanno ricevuto la quarta dose di vaccino contro il Covid-19, mentre la quinta dose è stata effettuata solo dal 13% delle persone a cui è raccomandata: over 80, ospiti delle Rsa e over 60 con fragilità per patologie concomitanti o preesistenti
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Nel dettaglio, l'analisi Gimbe documenta che, ad oggi, 6,25 milioni di persone risultano non essere mai state vaccinate. A queste se ne sommano 5,77 milioni che non hanno effettuato il primo richiamo (terza dose)
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Sul secondo richiamo, cioè la quarta dose, la platea, aggiornata al 17 settembre 2022, è di 19,1 milioni di persone: di queste, 5,8 milioni l'hanno già ricevuto, 1,5 non sono eleggibili nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 11,8 milioni non hanno ancora ricevuto il vaccino
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Complessivamente il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 30,4% con nette differenze regionali: dal 13,7% della Calabria al 43,9% del Piemonte

Per la quinta dose la platea ufficiale ammonta a 3,1 milioni di persone. Al 21 gennaio sono state somministrate poco più di 410 mila quinte dosi, quindi 2,5 milioni di persone restano ancora scoperte. A queste si sommano 0,2 milioni che non sono eleggibili nell'immediato in quanto guarite da meno di 180 giorni

Tra le criticità, Gimbe lamenta una carenza di dati relativa alle vaccinazioni nei bambini: per la fascia 6 mesi-5 anni mancano i dati relativi alla platea vaccinabile e al numero di somministrazioni, mentre in quella 5-11 anni i dati relativi alla dose booster

"Il ministro della Salute Schillaci aggiorni tutti i dati sulla campagna vaccinale", chiede Gimbe. Intanto però nell'ultima settimana (13-19 gennaio) sono in calo i ricoveri Covid nelle terapie intensive (-83 pari a -26,8%), i decessi, 495 contro i 576 della settimana precedente (-14,1%) e i ricoveri ordinari (-22,1% pari a -1.418 pazienti con sintomi)

Continuano a scendere i contagi, segnando -38,3% "pari alla percentuale della settimana precedente: da 84mila a quota 52mila, con una media mobile a 7 giorni sopra i 7 mila casi al giorno". Il calo dei nuovi casi riguarda tutte le Regioni
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