Colorado, molotov a corteo pro Israele a Boulder: feriti. Per attentatore "crimine d'odio"

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L’episodio è avvenuto durante una marcia per sensibilizzare sulla sorte degli ostaggi detenuti a Gaza. Secondo il New York TImes, l'autore dell'attentato ha detto di aver agito per "uccidere i sionisti"

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L'aggressore che ha lanciato molotov contro una marcia a Boulder, Colorado, a sostegno degli ostaggi israeliani a Gaza è stato accusato di crimine d'odio a livello federale: lo scrive il New York Times. Gli investigatori federali hanno affermato che l'uomo, Mohamed Sabry Soliman, stava pianificando l'attacco da un anno e che, dopo il suo arresto, ha dichiarato agli inquirenti che voleva "uccidere tutti i sionisti e desiderava che fossero tutti morti", secondo i documenti depositati in tribunale. L'uomo ha lanciato due molotov contro i manifestanti, ma aveva portato con sé almeno altri 14 ordigni incendiari al corteo. In tutto sono rimaste ferite otto persone, di cui una grave. Si tratta di quattro uomini e quattro donne, tra i 52 e gli 88 anni: il più anziano è un sopravvissuto dell'Olocausto. 

Governatore Colorado: "Inaccettabile qualsiasi atto d'odio"

Il governatore democratico del Colorado Jared Polis ha dichiarato di stare "monitorando attentamente" la situazione. "Il mio pensiero va alle persone ferite e colpite da questo atroce atto terroristico. Atti pieni d'odio di qualsiasi tipo sono inaccettabili", ha detto. 

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