Altre 3 medaglie azzurre. Giovanni De Gennaro è oro nella specialità kayak della canoa slalom, Alice Bellandi nel judo -78 kg. Arianna Errigo, Alice Volpi, Martina Favaretto e Francesca Palumbo vincono l’argento nella scherma. Carini dopo il match con Imane Khelif, pugile iper-androgina al centro delle polemiche: "Un pugno mi ha fatto troppo male e ho detto basta". Nella 20km di marcia Stano 4°, Palmisano si ritira. All around ginnastica, Alice D'Amato quarta. In semifinale Musetti e Errani-Paolini. Meloni a Parigi
Carini: “Ho dovuto pensare a salvaguardare la mia incolumità”
"Mi faceva troppo male il naso, non potevo andare avanti e mi sono detta che dovevo fermarmi. Poteva essere il match della mia vita, ma ho dovuto pensare a salvaguardare la mia incolumità. Sentivo di doverlo fare, anche se non ho mai avuto paura di salire su un ring". Così Angela Carini dopo l'abbandono contro l'algerine Imane Khalif. "Ho disputato tanti match in nazionale - dice ancora l'azzurra di Afragola - e ho fatto i guanti tante volte anche con uomini, anche mio fratello (Antonio, anche lui pugile ndr), ma oggi ho sentito troppo dolore".
Centinaio: “Sogni Carini infranti da regole folli”
"Tutti noi possiamo solo dire grazie ad Angela Carini per averci provato. Ha dimostrato che l'Italia combatte sempre, anche di fronte a una chiara ingiustizia. Tutto il mondo ha visto le immagini del match e si è reso conto di quanto sia vergognosa la decisione di mettere sullo stesso ring due persone fisicamente così diverse. I sogni di una ragazza sono stati infranti non dai pugni dell'avversaria, ma dalle regole folli di queste Olimpiadi". Lo scrive sui social il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega).
In campo il doppio Errani/Paolini
Sara Errani e Jasmine Paolini sono in campo contro la coppia della Gran Bretagna Boulter/Watson: in palo c’è l’accesso alla semifinale del torneo di doppio femminile. Le azzurre hanno vinto il primo set 6-3.
Roccella: “Una pagina nera per le donne e per lo sport”
"Tutta la nostra solidarietà ad Angela Carini, vittima di un'ideologia che colpisce lei e con lei tutte le donne. Oggi è una pagina nera per le donne, è una pagina nera per lo sport, e anche per la verità. Una verità che ancora questa mattina in tanti hanno provato a mascherare, affermando che Imane Khelif sarebbe 'sempre stata donna', in quanto 'intersex'. Anche su questo sarebbe bene fare chiarezza: la persona che oggi ha ingiustamente vinto una competizione che di sportivo non ha avuto nulla, è una persona con cromosomi maschili, con corpo e fisicità maschili". Lo afferma su Facebook la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Eugenia Roccella. "Le persone intersex, che nascono con ambiguità nei caratteri sessuali, sono 'assegnate' al genere femminile con vari criteri, tra cui il fatto che, se necessario, è più facile ricostruire un apparato genitale femminile che uno maschile. Ritenere, come ha fatto il Cio, che basti l'assegnazione anagrafica al genere femminile per rendere equa una gara di pugilato fra un uomo e una donna, è inaccettabile", prosegue Roccella. "Possiamo solo sperare che le lacrime che hanno riempito gli occhi di Angela Carini già dopo i primi colpi, possano servire alle altre atlete, e chiarire le idee a chi ancora fa finta di non vedere le nuove forme di ingiustizia a cui l'ideologia rischia di sottoporre le donne e tutta la nostra società", conclude la ministra.
Coach Carini: “Nessuna premeditazione nel ritiro”
"Sarebbe stato più facile non presentarsi, perché tutta Italia da giorni le chiedeva di non combattere. Ma Angela era motivata e voleva farlo. Certo al sorteggio, quando ha conosciuto l'avversaria, mi ha detto 'non è giusto'. Ma qui oggi non c'è stata premeditazione". Il tecnico del pugilato azzurro, Emanuele Renzini, racconta il match della discordia tra Angela Carini e l'algerina iperandrogina Imane Khelif. Carini ha abbandonato dopo "aver preso un pugno, mi ha detto che non se la sentiva che non voleva combattere. Ho provato a dirle di arrivare almeno alla fine della prima ripresa così ci saremmo confrontati, ma niente".
Salvini: “Brava Angela e vergogna a chi ha dato ok al match”
"Picchia troppo forte, non è giusto". Brava Angela, hai fatto bene! La nostra atleta si è dovuta ritirare contro Imane Khelif, prima di scoppiare in lacrime per tanti sacrifici andati in fumo. Una scena davvero poco olimpica: vergogna a quei burocrati che hanno permesso un match che evidentemente non era ad armi pari. Se ne sono accorti tutti in Italia e nel mondo, tranne i distratti commentatori della RAI. Un abbraccio ad Angela, forza!". Lo scrive sui social il leader della Lega, Matteo Salvini.
Meloni: “A Parigi per i sacrifici dei nostri atleti”
"Di ritorno da un'impegnativa missione in Cina, siamo voluti passare anche qui a Parigi a salutare gli atleti, ringraziare l'organizzazione, il Coni, penso sia un dovere delle istituzioni esserci, soprattutto per questi ragazzi, per queste ragazze, che fanno sacrifici per anni sperando di sentir suonare l'inno nazionale, di veder sventolare la bandiera tricolore": lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arrivando a Casa Italia. "Penso - ha continuato - che la nazione nel suo complesso debba dire grazie a loro per questi sacrifici, per questo impegno, per questa dedizione. Per questo ho pensato che fosse giusto esserci, anche se molto velocemente".
Carini: “Esco a testa alta. Non mi sono arresa”
"Ero salita sul ring per combattere. Non mi sono arresa, ma un pugno mi ha fatto troppo male e dunque ho detto basta". Angela Carini spiega così, ancora in lacrime, il suo repentino abbandono nel match contro la pugile iper-androgina algerina Imane Khelif alle Olimpiadi di Parigi 2024. "Esco a testa alta", ha aggiunto l'azzurra.
Meloni: “Khelif? Le tesi estreme incidono su diritti donne”
"Sono anni che cerco di spiegare che alcune tesi portate all'estremo rischiano di impattare soprattutto sui diritti delle donne". Lo ha detto da Casa Italia la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a proposito del combattimento tra la pugilatrice azzurra Angela Carini e l'algerina iperandrogina Imane Khelif. "Io penso che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili, non debbano essere ammessi alle gare femminili - ha aggiunto Meloni - E non perché si voglia discriminare qualcuno, ma per tutelare il diritto delle atlete a poter competere ad armi pari".
La Russa: “Il suo ritiro le fa onore. Aspetto Angela in Senato”
"Il pianto inconsolabile di Angela ci colpisce ma il suo ritiro le fa onore. L'aspetto in Senato per abbracciarla". A scriverlo su X, sotto la fotografia della pugile Angela Carini in ginocchio a terra, è il presidente del Senato Ignazio La Russa.
Meloni: “Vedrò Macron? Se riusciamo volentieri”
"Con il presidente Emmanuel Macron siamo in contatto, lui oggi come penso sappiate non è a Parigi, quindi dipende se, fra quando lui ritorna e io riparto, riusciamo a incastrarci. Se riusciamo volentieri, i nostri staff si stanno sentendo per capire gli orari": la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, durante la visita a Casa Italia, ha risposto così a una domanda se avesse in programma un incontro con il presidente francese durante la sua visita in Francia per le Olimpiadi di Parigi 2024.
Meloni: "Emozionata per Carini, non era gara alla pari"
Meloni è intervenuta anche sul caso di Angela Carini che si è ritirata contro l'atleta algerina della boxe, Imane Khelif, al centro delle polemiche per i suoi livelli di testosterone. "Mi ero emozionata ieri quando ha scritto 'combatterò' perché in queste cose sicuramente conta anche la dedizione, la testa, il carattere. Però poi conta anche poter competere ad armi pari. E dal mio punto di vista non era una gara pari".
Giorgia Meloni a Casa Italia
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, giunta in nottata a Parigi dalla Cina dove era in visita da alcuni giorni, è arrivata a Casa Italia, quartier generale della delegazione italiana alle Olimpiadi di Paris 2024. La presidente è stata accolta dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. Ha visitato Casa Italia, cominciando dalla "sala immersiva" di Milano-Cortina, e proseguendo nei saloni, poi nel giardino.
Boxe, Carini abbandona dopo pochi secondi: poi piange
Pochi secondi, poi la decisione di abbandonare. Angela Carini ha scelto di non affrontare il match contro la pugile iper-androgina algerina Imane Khelif, al centro delle polemiche negli ultimi giorni per il fatto di essere stata ammessa dal Cio alla competizione olimpica. Poi, dopo che i giudici hanno validato la scelta dell'azzurra con il verdetto ufficiale, Carini si è inginocchiata sul ring e ha pianto.
Stano: “Mi dispiace per chi si è svegliato presto”
"Oggi mi sono concentrato molto con me stesso, avevo parlato col mio psicologo, ho dato il massimo ma non è stato sufficiente. Ci ho provato, mi dispiace per chi si è svegliato presto". Così Massimo Stano subito dopo aver chiuso al quarto posto la 20 km di Marcia alle Olimpiadi di Parigi. "C'è rammarico, ci ho provato fino all'ultimo, sono andato a scavare fino all'ultimo - ha detto l'atleta pugliese - È chiaro che una medaglia è sempre bella ma sono contento perché essere qui con 55 giorni di preparazione non era scontato, Quindi è una mezza vittoria e voglio ringraziare tutti i medici e lo staff e chi mi ha aiutato. La mia famiglia è qui e vado a godermi i figli. Voglio anche ringraziare il mio amico Michele Antonelli. Ora vediamo se la federazione mi farà gareggiare nella staffetta, sono pronto. Per la medaglia dovrò aspettare Los Angeles. La caviglia? Più volte si è girata, c'è qualcosa da vedere e da sistemare, forse ho un cedimento, una muscolatura mancante".
Carini abbandona contro Khelif
Nel pugilato l'azzurra Carini abbandona contro Khelif, atelta algerina al centro delle polemiche fra controlli sul testosterone risultati troppo alti per una competizione femminile, e i test che l'anno scorso avrebbero evidenziato cromosomi XY nel suo organismo: IL CASO.
Fioretto femminile a squadre in semifinale
Italia in semifinale nel Fioretto femminile a squadre. Le azzurre hanno battuto l'Egitto.
Gli Azzurri nel nuoto
Intanto, due atleti italiani si sono classificati alle semifinali nelle gare di nuoto: Lorenzo Zazzeri nei 50 dorso, Leonardo Doplano nei 50 stile libero.
Canottaggio, Italia quarta nel 4 senza maschile
Matteo Lodo, Giovanni Abagnale, Giuseppe Vicino e Nicholas Kohl si sono classificati in quarta posizione nella finale del 4 senza.