Olimpiadi, da J.K. Rowling a Musk: infiamma la polemica sul match Carini-Khelif. Reazioni
La scelta della pugile azzurra di abbandonare il ring olimpico ha rinvigorito il dibattito sulla scelta del Cio di ammettere a gareggiare nel segmento femminile l’algerina iper-androgina, con una carica di testosterone più alta della media. Molti criticano questa linea, dalla premier Meloni a Matteo Salvini
- Pochi secondi dall’inizio del match, un pugno incassato e poi la scelta di ritirarsi: “Mi ha fatto troppo male”. La scelta della pugile Angela Carini di abbandonare il ring olimpico ha rinvigorito il dibattito sulla scelta del Cio di ammettere a gareggiare nel segmento femminile la sua avversaria, l’algerina Imane Khelif, iper-androgina con una carica di testosterone più alta della media
- La premier italiana Giorgia Meloni, in visita a Parigi, non condivide la linea del Cio. "Da anni cerco di spiegare che alcune tesi portate all'estremo rischiano di impattare soprattutto sui diritti delle donne", ha detto da Casa Italia, alloggio degli azzurri. "Io penso – ha aggiunto - che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili, non debbano essere ammessi alle gare femminili. Non perché si voglia discriminare qualcuno, ma per tutelare il diritto delle atlete di competere ad armi pari"
- Quella tra Carini e Khelif, ha sottolineato Meloni, “non era una gara alla pari”: è “un fatto” che “con i livelli di testosterone presenti nel sangue dell'atleta algerina, la gara è una gara che già non sembra equa in partenza". La premier ha poi incontrato Carini
- Le fa eco il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, che sui social scrive: “La nostra atleta si è dovuta ritirare contro Imane Khelif, prima di scoppiare in lacrime per tanti sacrifici andati in fumo”. Ha parlato di “una scena davvero poco olimpica”, gridando “vergogna” per “quei burocrati che hanno permesso un match che evidentemente non era ad armi pari”. Poi una stoccata: “Se ne sono accorti tutti in Italia e nel mondo, tranne i distratti commentatori della RAI"
- "Ora vediamo gli uomini picchiare le donne. Un uomo biologico ha il diritto di competere ai Giochi Olimpici come donna": per il presidente serbo Aleksandar Vucic la decisione di far gareggiare in una competizione femminile Khelif è il segno che "la follia ha conquistato il mondo, e tutti noi dobbiamo dobbiamo partecipare a un tale esperimento e dire quanto sia bello e intelligente".
- Contro “gli attacchi maliziosi e non etici da parte di alcuni media stranieri” a Khelif si schiera il Coa, Comitato olimpico dell’Algeria, che "considera del tutto ingiusto" il trattamento riservato all’atleta, ricordando come in patria sia considerata "una vera star"
- Ha subito detto la sua sulla vicenda anche la scrittrice britannica J.K. Rowling, paladina della difesa di una linea distintiva biologica fra donne e uomini, che sta contribuendo a far girare su X l'hashtag "IStandWithAngelaCarini" (Sto con Angela Carini), con una foto dell'atleta italiana
- "Le Olimpiadi di Parigi – ha scritto Rowling su X - saranno per sempre offuscate dalla brutale ingiustizia fatta a Carini. A una giovane pugile è stato appena portato via tutto ciò per cui aveva lavorato e si era allenata perché è stato permesso a un maschio di salire sul ring contro di lei". Già nei giorni scorsi aveva contestato con forza l'ammissione ai Giochi di Khelif e di un'altra pugilatrice dal testosterone alto, Lin Yu Ting di Taiwan
- Rowling ha poi condiviso una foto della fine del match, con Carini in lacrime e Khelif al suo fianco, insieme al commento: “Potrebbe qualche immagine rappresentare meglio il movimento per i diritti dei nostri nuovi uomini? Il sorriso compiaciuto di un uomo che sa di essere protetto da un sistema sportivo misogino, che gode della sofferenza di una donna che ha appena colpito alla testa e i cui sogni ha appena infranto”
- Anche Elon Musk, da sempre apertamente contrario a ogni visione non binaria della sfera sessuale, si schiera con Carini. E afferma che gli uomini non possono gareggiare negli sport per donne. Sul suo profilo X Musk commenta infatti con "assolutamente" il post della nuotatrice Riley Gaines in cui si legge: "Gli uomini non appartengono agli sport per le donne #StandWithAngelaCarini"
- Su X circola un post con cui l'uomo di affari John LeFevre condivideva un video del match tra Carini e Khelif scrivendo "Kamala Harris supporta questo... votate di conseguenza". Musk ha commentato "Vero, oppure che lo neghi"
- Difende e supporta Khelif il centrocampista del Milan e della nazionale algerina Ismael Bennacer, che parla di “un’ondata di odio ingiustificato” contro “la nostra campionessa”, arrivata a Parigi per le Olimpiadi soltanto per “il frutto del suo talento e della sua etica del lavoro”. A lei dice: “Crediamo in te per portare in alto i colori dell'Algeria"
- Poco ideologica e più pragmatica la posizione della pugile italiana Irma Testa. "In realtà non c'è una linea chiara, se al Cio va bene che si misuri solo il livello del testosterone a noi non rimane che accettarlo e combattere, se queste sono le regole. Non sono un medico, non so perché l'Iba – International Boxing Association - fa il test sul Dna e perché non lo faccia il Cio, però va fatta chiarezza una volta per tutte", ha detto all’ANSA