Vasco Rossi in concerto a Bologna: "Io un provocatore per tenere coscienze sveglie". FOTO

Sul maxi-schermo è apparsa la scritta "Tin Bota": "Siamo qui per portare gioia a questa terra ferita ma orgogliosa e fiera. Forza Emilia-Romagna!" ha esclamato Vasco in solidarietà alle popolazioni colpite dall'alluvione

La prima canzone in scaletta è stata la ballad Dillo alla luna. "Guardala in faccia la realtà" ha cantato Vasco in un giubbino di pelle verde fluo

Prima di salire sul palco, Vasco ha spiegato che "è importante guardarla in faccia, la realtà, perché oggi nell’aria c’è una narrazione edulcorata da parte di chi dice che va tutto bene. I politici dovrebbero pensare a quello e a risolvere i problemi, invece pensano soltanto al consenso". Il rocker ha proseguito: "La politica ci racconta solo favole, sento solo dei gran discorsi, discorsi, discorsi ma nessuno fa niente. I politici non fanno gli interessi del Paese ma solo i loro personali"

Eloquente il ritornello rivisitato del successivo brano T'immagini, che non risparmia nessun esponente politico: il testo "favole favole favole" si addice secondo Vasco ai nomi di Meloni, Salvini, Berlusconi, comunisti e Cinque Stelle

"Li boccio tutti tranne Pannella, ma ahinoi lui non c'è più" ha detto dietro le quinte

"La musica può portare energia, può cambiare una giornata, coinvolgere e provocare. Ecco, io mi sento un provocatore. L’artista deve scuotere le coscienze e cercare di mantenere sveglio chi ascolta. Chi capisce capisce, chi non capisce che si innervosisca pure. Magari è la volta che reagisce e si sveglia anche lui" ha continuato

La scaletta da oltre 2 ore e 40 minuti ha sfoderato 21 pezzi e 6 bis, incluso il brano Romagna mia come omaggio agli alluvionati, tutti pieni di energia, rock e divertimento

Con Stendimi, il Kom ha abbracciato l’Emilia-Romagna colpita dall’alluvione: "Sono qui per portare un po’ di gioia, solidarietà ed energia"

Vasco ha ripercorso i grandi successi della sua carriera, da Non sei quella che eri a Domani sì, adesso no, fino a C'è chi dice no, Siamo soli, Vivere e Gli spari sopra

Molte le chitarre, comprese quelle di Steve Burns e di Vince Pastano, mentre Claudio Golinelli si è esibito al basso

Tra i brani non sono mancati l'indimenticabile Vita spericolata nella versione piano e voce, il classico Sally e il finale con la poesia Albachiara

"Finalmente Bologna. Non scontato profeta in patria" ha scritto Vasco sul profilo Facebook prima del concerto. "Per me è un omaggio a questa città che unisce l'Emilia e la Romagna, quello che sono lo devo anche a Bologna che mi ha adottato dall'età di 15 anni, ci sono cresciuto, ci ho fatto l'università, e mi sono formato culturalmente, ho fatto teatro sperimentale, ho scoperto Ionesco, la letteratura americana, Ginsberg, Kerouac, il progressive rock e il grande sogno anarchico di Bakunin"

"Sempre da qui  ho cominciato ad amare l'arte di scrivere canzoni e sono partito per questa straordinaria incredibile ed inimmaginabile avventura artistica e musicale" ha aggiunto

L'anno prossimo il Blasco potrebbe tornare a San Siro: "Prenoto lo stadio per tutto il mese di giugno" ha scherzato

"Ogni volta me la godo come se fosse l'ultima" ha detto in occasione del lancio del tour