Mostra del Cinema di Venezia, oggi Queer di Luca Guadagnino con Daniel Craig

©Getty

Terzo dei cinque film italiani in gara. In Concorso anche Harvest di Athina Rachel Tsangari. Fuori Concorso 2073 di Asif Kapadia, Maldoror di Fabrice du Welz, Bestiari, erbari e lapidari di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e la serie tv Los Anos Nuevos di Rodrigo Sorogoyen, Sara Cano e Paula Fabra. Per  Orizzonti, Familiar Touch di Sarah Friedland e L’Attachement di Carine Tardieu con Valeria Bruni Tedeschi. Masterclass di Stefano Accorsi. Presenze in crescita dell'11%: 60 mila spettatori in sei giorni

LIVE

Daniel Craig, l'arrivo al Lido

Il protagonista di Queer, il film di Luca Guadagnino oggi in Concorso a Venezia 81, è arrivato in Laguna per la conferenza stampa di presentazione

Daniel Craig

©Getty

Richard Gere scherza su Pretty Woman: "Non c'era chimica con Julia Roberts"

Il 31 agosto il divo ha festeggiato 75 anni all'Harry's Bar a Venezia. Dopo aver visitato la Biennale d'Arte, è stato ospite d'onore del gala annuale di amfAR, la Fondazione per la Ricerca sull'Aids, e in una masterclass ha conversato con il suo storico doppiatore, Mario Cordova. "La scena al pianoforte è una sequenza sexy, evidentemente non c'era chimica fra quei due attori…”, ha detto con ironia sulla compagna di set Julia Roberts

Pretty Woman

©Webphoto

Lady Gaga, l'arrivo a Venezia con il fidanzato Michael Polansky

Abito a pois e capelli color ghiaccio, la popstar e attrice è al Lido per promuovere Joker: Folie à Deux, l'attesissimo sequel di Joker dove interpreta Harley Quinn (LA GALLERY)

Lady Gaga e Michael Polansky

©IPA/Fotogramma

George Clooney e Brad Pitt tra balli e abbracci

La première di Wolfs - Lupi solitari iniziata con mezz'ora di ritardo, il pubblico estasiato, lo show sul red carpet. E, infine, il balletto sui titoli di coda (IL VIDEO)

Brad Pitt e George Clooney

©IPA/Fotogramma

Vermiglio, il film in Concorso di Marta Delpero

"Mio padre ci ha lasciati un pomeriggio d’estate. Prima di chiuderli per sempre, ci ha guardati con occhi grandi e stupiti di bambino. L’avevo già sentito che da anziani si torna un po’ fanciulli, ma non sapevo che quelle due età potessero fondersi in un unico viso. Nei mesi a seguire è venuto a trovarmi in sogno. Era tornato nella casa della sua infanzia, a Vermiglio. Aveva sei anni e due gambette da stambecco, mi sorrideva sdentato, portava questo film sotto il braccio: quattro stagioni nella vita della sua grande famiglia. Una storia di bambini e di adulti, tra morti e parti, delusioni e rinascite, del loro tenersi stretti nelle curve della vita, e da collettività farsi individui. Di odore di legna e latte caldo nelle mattine gelate. Con la guerra lontana e sempre presente, vissuta da chi è rimasto fuori dalla grande macchina: le madri che hanno guardato il mondo da una cucina, con i neonati morti per le coperte troppo corte, le donne che si sono temute vedove, i contadini che hanno aspettato figli mai tornati, i maestri e i preti che hanno sostituito i padri. Una storia di guerra senza bombe, né grandi battaglie. Nella logica ferrea della montagna che ogni giorno ricorda all’uomo quanto sia piccolo", ha commentato in una nota la regista

"L'aspetto principale della morte, è che noi viviamo prima di morire". Julianne Moore, protagonista insieme a Tilda Swinton del film in Concorso La stanza accanto di Pedro Almodóvar, racconta l'eutanasia e l'amicizia che scorrono nella pellicola

I'm Still Here, dittatura, lacrime e sangue. La recensione del film in Concorso a Venezia

A 20 anni dal celebre I diari della motocicletta, Walter Salles torna con I'm Still Here, tratto dal romanzo del figlio di un desaparecido durante la dittatura militare in Brasile. Un film teso ed emozionante, in corsa per il Leone d'Oro, con una straordinaria prova d'attrice per Fernanda Torres, madre coraggio in cerca della verità (LA RECENSIONE)

Finalement, il film di Claude Lelouch tra musica e vita

Il regista francese, premio Oscar per Un uomo, una donna”, porta Fuori Concorso al Lido un inno alla "follia dei sentimenti" interpretato da Kad Merad. Tra la voglia di essere ottimisti, la sfida al politicamente corretto e le canzoni come “miglior medicina”, ecco il loro racconto

Finalement

©Webphoto

Riflettori su Luca Guadagnino, terzo italiano in Concorso

Arriva oggi al Lido il terzo dei cinque film italiani in Concorso, Queer di Luca Guadagnino con Daniel Craig e Drew Starkey.


A due anni dalla vittoria del Leone d'Argento con Bones and All, il regista palermitano torna a Venezia con una storia ispirata
all'omonimo romanzo di William S. Burroughs. "How can a man who sees and feels be other than sad?", si domanda l'autore l'ultima volta che scrive nel proprio diario personale, prima di morire. "Nell'adattare il suo secondo romanzo, uscito quasi quarant'anni dopo che l'aveva scritto, abbiamo cercato di rispondere a questa invocazione pudica del grande iconoclasta della beat generation. Lee ama Allerton, Allerton ama Lee: saranno in grado di incontrarsi nonostante tutti i passi falsi e le paure che agiscono su entrambi nel loro viaggio picaresco nel Sud America proiettato dalla mente di Burroughs?", ha detto Guadagnino

Vermiglio, tra maternità e destino. La recensione

Ambientato alla fine della Seconda Guerra Mondiale in un comune montano della provincia di Trento, il lungometraggio di Maura Delpero, il secondo dei film italiani in gara, è un viaggio dell’anima scandito dal passare delle stagioni (LA RECENSIONE)

Vermiglio

Queer di Luca Guadagnino, il film oggi in Concorso a Venezia 81

Tratta dall’omonimo romanzo di William S. Burroughs, la terza pellicola italiana in gara vanta un cast stellare che vede tra i protagonisti anche Daniel Craig. Ecco tutto quello che bisogna sapere sulla nuova opera del regista di Chiamami col tuo nome, Bones and All e Challengers

Luca Guadagnino

©Getty

Red carpet, le pagelle ai look da Kasia Smutniak a Julianne Moore

Il 2 settembre, giornata dei protagonisti dei film in Concorso La stanza accanto di Pedro Almodóvar e Vermiglio di Marta Delpero, le luci sul tappeto rosso si sono accese per celebrare il genio di Peter Weir, premiato dalla Biennale con il Leone d'Oro alla Carriera e accompagnato da Ethan Hawke, che ha iniziato la carriera in una delle pellicole del Maestro, L'Attimo fuggente. Sottotono Tilda Swinton, superata dalla parata di madrine dei precedenti Festival, compresa la seducente Kasia Smutniak (LA GALLERY)

Julianne Moore, Tilda Swinton e Pedro Almodóvar

©IPA/Fotogramma

Orizzonti, L’Attachement di Carine Tardieu con Valeria Bruni Tedeschi

Un giovane padre single che cerca di trovare la forza di amare. Una bibliotecaria femminista, single per scelta, che ha deciso di non diventare madre. Un bimbo di sei anni che cerca un posto in una nuova struttura familiare. Carine Tardieu ritrae i diversi modi in cui le persone creano e definiscono una famiglia attraverso le loro aspirazioni, scelte e paure

Orizzonti, Familiar Touch di Sarah Friedland

Familiar Touch è un film di (tarda) formazione. Segue una donna ottantenne nella transizione alla vita in una casa di cura, mentre affronta il rapporto conflittuale con sé stessa e le persone che la assistono, tra il mutare della sua memoria, dei suoi desideri e della percezione della propria età

Fuori Concorso, la serie tv Los Anos Nuevos

Fuori Concorso c'è anche la serie tv Los Anos Nuevos di Rodrigo Sorogoyen, Sara Cano e Paula Fabra.


Ana e Oscar hanno trent’anni e stanno per andarsene via. Oscar, intrappolato da un pessimo contratto medico, ha ancora una dipendenza dalla sua ex. Ana, senza compagno né lavoro, si sente persa e progetta di trasferirsi. Ma il 1° gennaio 2016 si conoscono, e andarsene perde di significato. Nel corso dei dieci anni successivi dovranno fare i conti col passare del tempo e con le decisioni che prenderanno

Los Anos Nuevos

Foto di Ernesto Reguera

Fuori Concorso, Bestiari, erbari e lapidari di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti

Il documentario “enciclopedia” è diviso in tre atti, ognuno dedicato ad un singolo soggetto: gli animali, le piante, le pietre.


Il film omaggia i mondi “sconosciuti”, e per certi versi davvero alieni, fatti di animali, vegetali e minerali, che spesso diamo per scontati ma con cui dovremmo essere in costante dialogo, dal momento che costituiscono la parte essenziale della nostra esistenza sul pianeta Terra.


Bestiari è un found-footage su come e perché il cinema ha ossessivamente rappresentato gli animali. Erbari è un documentario poetico d’osservazione dall’interno dell’Orto Botanico di Padova. Lapidari è un film industriale ed emotivo sulla trasformazione della pietra in memoria collettiva. Bestiari, Erbari, Lapidari è un viaggio sentimentale tra cultura, scienza e arte del nostro vecchio continente

Bestiari, erbari e lapidari

Fuori Concorso, Maldoror di Fabrice du Welz

Quando due ragazze scompaiono, Paul Chartier, giovane e impulsiva recluta della polizia, viene assegnato a “Maldoror”. Quest’unità segreta è stata creata per monitorare un pericoloso maniaco sessuale. Quando l’operazione fallisce, stufo dei limiti imposti dalla legge, Chartier decide di dare la caccia ai colpevoli per conto suo

Fuori Concorso, 2073 di Asif Kapadia

Un documentario fuori dagli schemi, che dal futuro ci parla delle difficoltà che guastano il nostro presente. 2073 è pura fantascienza dell’orrore. Un assaggio del mondo che verrà se non ci decidiamo a fare qualcosa.


Ghost vive isolato dal sistema in una distopica New San Francisco nell’anno 2073. Il mondo è controllato da ultraliberisti, dittatori e tecnogeek. Non c’è dissenso, non c’è libertà. Tutti sono monitorati, la gente continua a sparire e Ghost ha i giorni contati.


Grazie ad un misto di filmati d’archivio e finzione narrativa a cavallo tra generi diversi, Ghost è testimone dei terrificanti pericoli che ci attendono: il declino della democrazia, l’ascesa del neofascismo, il disastro climatico e il dilagare dei sistemi di sorveglianza. Questa non è fantascienza. È il mondo in cui viviamo

Fuori Concorso, i film della settima giornata

Fuori Concorso saranno invece proiettati i film 2073 di Asif Kapadia, Maldoror di Fabrice du Welz e Bestiari, erbari e lapidaridi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti

Concorso, arriva Harvest di Athina Rachel Tsangari

In Concorso c’è anche Harvest di Athina Rachel Tsangari.


Nel corso di sette giorni allucinati assistiamo alla scomparsa di un villaggio senza nome in un’epoca e un luogo indefiniti. In questa tragicomica interpretazione del genere western, Walter Thirsk, uomo di città datosi all’agricoltura, e l’impacciato proprietario Charles Kent, suo amico d’infanzia, stanno per affrontare un’invasione dal mondo esterno: il trauma della modernità.

Harvest

Foto di Jaclyn Martinez - Harvest Film Limited

Spettacolo: Per te