Scintille fra il segretario del Pd e la presidente del consiglio in pectore. Ad accenderle sono state le scelte del centrodestra di far eleggere Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, rispettivamente alla presidenza del Senato e della Camera dei deputati. Il leader dem: "Non è la maggioranza a dire all'opposizione cosa dire e come dirlo"
Fontana, solidarietà a La Russa, a Paese serve unione
"Solidarietà al Presidente del Senato Ignazio La Russa, vittima di minacce e attacchi volti a intimidire le Istituzioni e i suoi rappresentanti. Il Paese ha bisogno di unione e non di messaggi e azioni divisive e inneggianti all'odio". Lo ha detto il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
Salvini al lavoro per squadra ministri e dossier economici
Matteo Salvini è impegnato a Roma, oggi e domani, per la squadra dei ministri e per i dossier economici. Lo fanno sapere fonti della Lega.
Letta, solidarietà mia e di tutto il Pd a La Russa
"Solidarietà mia e di tutto il Pd al Presidente del Senato La Russa. Quelle scritte sono inaccettabili". Lo scrive Enrico Letta su Twitter.
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Lega, parole Pd su Fontana offendono voto dei cittadini
"Le dichiarazioni offensive odierne di Enrico Letta e Laura Boldrini, contro l'elezione di Lorenzo Fontana a presidente della Camera dei Deputati, sono offese contro il libero voto democratico dei cittadini espresso il 25 settembre e contro i deputati eletti che li rappresentano. Da un ex presidente del Consiglio e da un ex presidente della Camera, figure che hanno ricoperto ruoli istituzionali così importanti e delicati, ci si aspetterebbe un atteggiamento più democratico, civile ed equilibrato. Ora si abbassino i toni, abbassiamoli tutti". Lo dichiara Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera.
Meloni: "Da Letta parole gravissime, un danno all'Italia"
"Sono gravissime le parole pronunciate dal segretario del Partito democratico Enrico Letta a margine del congresso dei Socialisti europei a Berlino. Affermare all'estero che l'elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento italiano sia motivata da una sedicente 'logica perversa' e 'incendiaria' e che la scelta dei parlamentari italiani confermi 'le peggiori preoccupazioni in giro per l'Europa' è scandaloso e rappresenta un danno per l'Italia, le sue più alte istituzioni e la sua credibilità internazionale. Letta si scusi immediatamente". Così la leader di FdI Giorgia Meloni in una nota.
Calenda: "Unità delle opposizioni non esiste"
"Questa storia dell'unità delle opposizioni non esiste". Lo ha detto il leader di Iv, Carlo Calenda, a HuffingtonPost day. "L'opposizione non si fa insieme come il governo. C'è la possibilità di fare opposizione col Pd se prima capisce chi è e decide chi lo rappresenta, è un percorso in corso" col congresso "ma ci vuole tempo. E poi serve una interlocuzione, Letta non ha mai detto niente sul nostro piano per il taglio delle bollette. E non ho valori comuni al M5s". VERSO IL NUOVO GOVERNO: LO SPECIALE
Confindustria, appello di Bonomi: "Sia un governo di ministri inappuntabili"
Il presidente di Confindustria auspica un governo efficiente con ministri che "conoscano bene la macchina pubblica ed i dossier". Di Confindustria il leader degli industriali sottolinea "l'assoluta autonomia da qualsiasi preferenza politica"
Senato, La Russa: ringrazio per espressioni solidarietà
"Ringrazio sinceramente le forze politiche per le espressioni di solidarietà che mi hanno fatto pervenire ma voglio rassicurare tutti che una scritta vergata da mani ignote non mi ha minimamente turbato. Nella mia vita ho memoria di scritte anche assai peggiori verso di me e la mia parte politica. Anche stavolta avrei preferito, fosse dipeso da me, ignorare chi lancia il sasso e nasconde la mano, chi pensa che la minaccia o l'insulto possa sostituire il confronto. O peggio chi vorrebbe rivangare anni di violenza e terrorismo condannati dalla storia". Lo afferma il presidente del Senato, Ignazio La Russa
Camera, Boldrini: elezione Fontana è sfregio a Costituzione
"Chi considera 'schifezze' le coppie gay e definisce 'animali' i bambini non europei, come fa a essere la terza carica dello Stato? Meloni ha voluto l'elezione di un putiniano, estremista, in sfregio alla Costituzione antifascista e ai suoi principi di uguaglianza e inclusione". Lo scrive su Twitter Laura Boldrini, ex presidente della Camera e deputata del Partito Democratico.
Governo, Calenda: se parte così cade al primo scoglio
E' possibile una ricucitura tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi? "Non lo so, certo è un governo che comunque parte zoppo. Se parte così adesso, e non ne sono sicuro, al primo scoglio rischia di cadere". Lo ha detto il leader del Terzo Polo Carlo Calenda all'Huffpost day.
Letta: io kingmaker Fontana? Renzi non ne azzecca una da anni
"Renzi non ne ha azzeccata una da anni". Lo ha detto il leader del Pd, Enrico Letta, a Berlino, rispondendo a una domanda dei giornalisti italiani sulle affermazioni di Matteo Renzi, che lo ha accusato di essere il "kingmaker" della nomina di Fontana. A margine del congresso dei socialisti europei, Letta ha aggiunto: "sono a Berlino e non voglio mettermi a fare polemiche. Quello è successo è sotto gli occhi di tutti".
Striscione contro La Russa al Colosseo, nome a testa in giù
Uno striscione contro il neo presidente del Senato, Ignazio La Russa, è stato esposto a Roma - a quanto si apprende poco dopo le 21.30 di ieri - nei pressi del Colosseo, sul Ponte degli Annibaldi. Una pattuglia dei carabinieri del centro lo ha notato, rimosso e sequestrato. Sullo striscione, firmato da 'Cambiare Rotta', è scritto "Benvenuto presidente La Russa (il nome è a testa in giù rispetto alle altre parole, ndr). La resistenza continua". Sul profilo Fb di Cambiare Rotta Roma si legge: "Saremo ben lieti di mostrare a questo e a questo parlamento il significato di Antifascismo Militante. Ai nostri posti ci troverete, nelle strade, nelle piazze delle città".
Governo, Orlando insiste: scelta La Russa-Fontana divide Paese
La Meloni ha detto che sono impegnati ad unire il Paese e non a dividerlo. E hanno eletto La Russa e Fontana. E se volevano dividerlo che facevano?". Lo scrive su Twitter Andrea Orlando (Pd).
Senato, Serracchiani: solidarietà da deputati Pd a La Russa
"Le minacce contro il senatore La Russa rappresentano un atto vile che va condannato fermamente. Dalle deputate e dai deputati democratici, solidarietà al presidente del Senato. I democratici sono stati e saranno sempre contro l'uso delle minacce e della violenza politica chiunque ne sia vittima". Lo dice la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani.
Senato, Santanchè: Sinistra fermi attacchi a La Russa
"La mancata solidarietà al presidente La Russa, il silenzio sulle minacce delle Br, gli attacchi contro i nuovi presidenti del Parlamento dimostrano che la Sinistra, e in particolare il Pd, è rimasta sempre la stessa: ideologica e settaria". Lo dichiara in una nota la senatrice di Fratelli d'Italia, Daniela Santanchè. "D'altronde la Sinistra ha una lunga tradizione di campagne di delegittimazione contro i vertici delle istituzioni repubblicane. Si pensi ai presidenti Giovanni Leone e Francesco Cossiga, vittime sui giornali, nelle piazze e nelle aule parlamentari di ogni tipo di attacchi. Ora però la Sinistra sta davvero esagerando. Si faccia un esame di coscienza e fermi gli attacchi contro i presidenti delle Camere tanto più se questi vengono portati avanti mentre sui muri della Capitale tornano i simboli delle Brigate Rosse.
Senato, Meloni: impegnati a unire Nazione, non a dividerla
"Scritta contro La Russa firmata con la stella a 5 punte: chiaro riferimento ad anni drammatici che non vogliamo rivivere. Il nostro impegno sarà per unire la Nazione, non per dividerla come sta tentando di fare qualcuno". Lo scrive in un tweet Giorgia Meloni.
Letta: con nomine confermano preoccupazioni in Europa
"La scelta che hanno fatto è quella peggiore per dare all'esterno messaggi rassicuranti. Danno un messaggio che conferma le peggiori preoccupazioni in giro per l'Europa. Io mi chiedo quale sia la logica perversa che c'è dietro queste nomine, che va contro l'interesse del paese". Lo ha detto il leader del PD, Enrico Letta, a Berlino, a margine del congresso dei socialisti europei, parlando con la stampa italiana. "Noi non faremo sconti di alcun tipo", ha aggiunto.
Letta: maggioranza in guerra interna, non in grado governare
"Non mi sembra una maggioranza in grado di dare un governo solido al Paese. Sono solo in grado di dare al paese una guerra interna, un conflitto permanente". Lo ha detto il leader del PD, Enrico Letta, a Berlino, parlando a margine del congresso dei socialisti europei con la stampa italiana. "Questo è l'opposto di quello di cui ha bisogno il Paese in questo momento. Siamo vicini a una recessione, c'è una guerra fra Russia e Ucraina, una crisi energetica. Abbiamo bisogno di un governo che governi, non di un esecutivo che passi il tempo a litigare", ha aggiunto.
Letta: inizio legislatura con logica incendiaria
L'inizio di questa legislatura è il peggiore che potesse esserci. La legislatura comincia con una logica incendiaria da parte di chi ha vinto le elezioni. Chi ha vinto, invece di riappacificare il paese, lo sta dividendo. Ma chi semina vento non può che raccogliere tempesta. Invito a considerare che questo metodo è davvero sbagliato. Si rompe ogni possibilità anche di un rapporto fra maggioranza e opposizione, che è un rapporto nell'interesse del paese". Lo ha detto il leader del Pd, Enrico Letta, a Berlino, a margine del congresso dei socialisti europei. "Sono scelte che fanno slittare ancora più a destra la maggioranza"
Camere: al via partita su vicepresidenze, opposizione divisa
Almeno otto caselle di cui quattro riservate all'opposizione. E' il campo da gioco su cui si confronteranno Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione-Iv e Alleanza Verdi e Sinistra a partire da mercoledì quando si completerà il quadro degli Uffici di presidenza delle Camere, con anche l'elezione dei vice presidenti, dei Questori e dei segretari d'Aula. Il prologo dello scontro si è visto in occasione dell'elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato: quei 17 voti in più incassati da La Russa e provenienti dalle opposizioni sono stati letti come un avvertimento arrivato dai renziani a Pd e M5s, accusati di aver già siglato l'accordo sulle vicepresidenze tagliando fuori Italia Viva. Da qui la decisione presa da Enrico Letta in occasione dell'elezione del presidente della Camera di esprimere un voto su una candidata, individuata in Maria Cecilia Guerra.