Guerra Ucraina Russia, Putin: “Sanzioni ostili ma inutili”. Trump: "Vertice non escluso"

La risposta della Russia ai missili Tomahawk sarebbe "molto forte, se non schiacciante", ha detto il presidente russo. Donald Trump ha dato il "via libera" al trasferimento dei sistemi di difesa aerea Patriot a Kiev. Casa Bianca: "Vertice Trump-Putin non escluso completamente". Mosca ritiene che le sanzioni annunciate dal tycoon su Rosneft e Lukoil non "provocheranno problemi alla Russia". Medvedev: gli Usa "avversari" russi e Trump "imbarcato sul sentiero di guerra"

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La risposta della Russia se dovesse essere attaccata con missili Tomahawk sarebbe "molto forte, se non schiacciante", ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Donald Trump ha dato il "via libera" al trasferimento dei sistemi di difesa aerea Patriot a Kiev. Lo afferma il capo dell'ufficio presidenziale, Andriy Yermak, in un'intervista rilasciata a Rbc-Ucraina . "La cosa più importante è che Trump abbia dato il via libera, quindi le questioni in questo senso sono per lo più tecniche", ha affermato il responsabile dell'ufficio presidenziale ucraino. Quanto ai Tomahawk "il dialogo è in corso e non direi che questa porta sia chiusa", ha aggiunto il capo dell'ufficio presidenziale.

Mosca ritiene che le sanzioni annunciate da Donald  Trump su Rosneft e Lukoil non provocheranno problemi alla Russia, che ha  sviluppato una "immunità" alle restrizioni occidentali. Le sanzioni  sono anzi  "assolutamente controproducenti", ha riferito il ministero degli Esteri,  citato dall'agenzia Tass. 

Il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha affermato su Telegram che gli Usa sono "gli  avversari" della Russia e  che il "pacificatore" Trump "si è ormai  imbarcato sul sentiero di  guerra contro la Russia".

Zelensky apre al piano Trump per mettere fine al conflitto in Ucraina e definisce "un buon compromesso" la proposta americana di congelare la guerra partendo dall'attuale linea di contatto come base per le trattative. 

"L'Ue dimostra unità e forza. Accolgo con favore l'approvazione del 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia. Una risposta tempestiva e forte al rifiuto della pace e all'escalation del terrore da parte della Russia". Lo afferma sui social il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha.

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Guerra in Ucraina, la Russia nel 2026 potrebbe produrre 5mila droni al mese. I DATI

Idroni sono diventati il simbolo del conflitto fra Mosca e Kiev: nella prima fase erano quasi assenti dall’arsenale russo, mentre oggi la media è di 194 armi utilizzate al giorno. Un’escalation che è legata anche al massiccio aumento della produzione. Di questo si è parlato nella puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24

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Ucraina, come Trump ha cambiato posizione sui territori contesi con la Russia

Il presidente degli Stati Uniti ha scritto su Truth che Kiev può “combattere e riconquistare” alcune zone e che “i confini originali di quando la guerra è iniziata sono un'opzione”. Un nuovo colpo di scena che arriva dopo le tensioni di febbraio - culminate nello scontro con Zelensky nello Studio Ovale -, la riconciliazione dei due leader in Vaticano ad aprile e il vertice di agosto in Alaska con Vladimir Putin

Ucraina, come Trump ha cambiato idea su territori contesi con Russia

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Tomahawk, come funzionano i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina

Gli Stati Uniti stanno valutando la richiesta dell’Ucraina di ottenere missili Tomahawk a lungo raggio. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto a Washington di vendere i missili alle nazioni europee che poi li invieranno a Kiev. E il vicepresidente americano Vance ha dichiarato a Fox News Sunday che Trump sta valutando che "decisione finale" prendere su questo accordo.

Tomahawk, i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina

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Vertice Ue: "Impegno su fondi a Kiev, rinvio su asset russi"

Frenata nelle conclusioni del vertice Ue sull'uso degli asset russi. La bozza preparata prima del summit prevedeva che il Consiglio europeo chiedesse alla Commissione di "presentare prima possibile proposte concrete che prevedono un graduale e possibile uso" dei beni russi. Nel testo approvato dai 26, compare un più generico "opzioni di sostegno finanziario" all'Ucraina, e di prevede che il Consiglio europeo "torni sulla questione". Resta invece il punto in cui si concorda di "tenere congelati" gli asset russi fino al risarcimento da parte di Mosca dei danni della guerra.

Droni Shahed, come le armi della Russia contro l'Ucraina hanno cambiato la guerra

L'aggressione di Mosca contro Kiev ha aperto nuovi capitoli nel mondo bellico: mai come ora dispositivi economici ed efficaci come i più recenti tipi di droni sono stati così centrali nei conflitti. L'Europa lo sa, ed è impreparata. Anche di questo si è parlato nella puntata di "Numeri" del 1° ottobre

I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerra

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Putin a Budapest, come farà il presidente russo a evitare sanzioni e mandato d’arresto?

Dopo il summit di Ferragosto ad Anchorage, in Alaska, tra qualche settimana Donald Trump e Vladimir Putin potrebbero incontrarsi nuovamente, stavolta a Budapest, per discutere del conflitto in Ucraina. La scelta della capitale ungherese risponde a motivazioni politiche e tecniche ma riaccende il dibattito sulla posizione dell’Ungheria nei confronti di Mosca e sul mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) contro il presidente russo.

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Leader Ue: "Asset congelati fino a risarcimento di Mosca"

"Il Consiglio europeo invita la Commissione a presentare quanto prima opzioni di sostegno finanziario basate su una valutazione delle esigenze finanziarie dell'Ucraina e invita la Commissione e il Consiglio a portare avanti i lavori, affinché il Consiglio europeo possa tornare sulla questione nella sua prossima riunione. Fatto salvo il diritto dell'Ue, i beni della Russia dovrebbero rimanere immobilizzati fino a quando la Russia non cesserà la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e non risarcirà i danni causati dalla sua guerra." E' quanto prevede il paragrafo 8 - visionato dall'ANSA - delle conclusioni, concordato dai 26.

Tusk: "Da Cina possibile punto di svolta su guerra Ucraina"

"Se è vero" che la Cina "ha rinunciato ad acquistare petrolio russo - Donald Trump ha annunciato che la Cina era pronta a prendere una decisione anti-russa - sarebbe un'inversione di rotta enorme e potrebbe essere il punto di svolta dell'intera guerra, se la Cina voltasse le spalle alla Russia in questo momento. Non escludo che sia così, ma al giorno d'oggi fare previsioni a tre giorni è un rischio folle". Lo ha dichiarato il primo ministro polacco Donald Tusk in un punto stampa a margine del summit.

Costa: "Impegno Ue sui bisogni Ucraina, anche per difesa"

"Oggi, il Consiglio Europeo ha trasmesso un messaggio importante: l'Ue si impegna a far fronte alle urgenti necessità finanziarie dell'Ucraina per i prossimi due anni, compreso il sostegno ai suoi sforzi militari e di difesa. La Russia deve porre fine immediatamente alla guerra". Lo annuncia il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa sui social.

Guerra in Ucraina, ecco il piano di pace in 12 punti di Kiev ed Europa: cosa prevede

Le nazioni europee stanno lavorando con l'Ucraina su una proposta in 12 punti per porre fine alla guerra della Russia lungo le attuali linee di battaglia, respingendo le rinnovate richieste di Vladimir Putin agli Stati Uniti affinché Kiev ceda territori in cambio di un accordo di pace. Gli europei corrono in sostegno del presidente ucraino Volodymyr Zelensky - come all'indomani del vertice fra il presidente russo e Donald Trump in Alaska - e fanno quadrato. Prima con una dichiarazione congiunta in cui si dicono "consapevoli che l'Ucraina" debba trovarsi "nella posizione più forte possibile, prima, durante e dopo qualsiasi cessate il fuoco", poi con "un piano in 12 punti" - in questo caso reso noto da Bloomberg - che delinea i possibili confini della pace una volta fermate le ostilità. Il punto di partenza dei negoziati, come suggerito dallo stesso presidente degli Stati Uniti, è infatti il "congelamento del fronte" e lo "stop ai combattimenti".

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Consiglio europeo, oggi il vertice. Dai beni russi al Green Deal: i temi sul tavolo

A Bruxelles è il giorno del Consiglio europeo. Tanti i temi al centro dei lavori dei 27 leader. Ma al tavolo dell’incontro si parlerà soprattutto di Ucraina e competitività. I Paesi arrivano al vertice con posizioni differenti o addirittura opposte su una serie di punti cruciali. Ecco cosa può succedere.

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Casa Bianca: "Altre sanzioni a Mosca? spetta a Trump decidere"

"Se ci potrebbero essere ulteriori sanzioni alla Russia? Spetta a Trump decidere": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt

Baltici: "Sanzioni Usa a Mosca sono un punto di svolta"

"Le nuove sanzioni degli Stati uniti nei confronti della Russia rappresentano un punto di svolta che potrà avere conseguenze di vasta portata per Mosca e per i mercati globali. Non dubito che a breve seguiranno anche delle reazioni isteriche da parte del Cremlino". Lo ha affermato oggi il presidente lituano, Gitanas Nauseda. Parole di soddisfazione sono state espresse anche dal ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna. "Le entrate derivanti dalle esportazioni di energia rappresentano quasi un terzo del bilancio statale russo e consentono il proseguimento dell'aggressione contro l'Ucraina. Le sanzioni statunitensi hanno quindi colpito esattamente nel posto giusto. E' un passo che stavamo aspettando da tempo", ha detto Tsahkna.

Casa Bianca: "Trump non ha visto azioni Mosca per pace"

Per mettere fine alla guerra "entrambe le parti devono essere interessate  ma non abbiamo visto né interesse né azioni da parte di Mosca": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, spiegando che Trump ha ritenuto "appropriato e necessario" imporre ora sanzioni alla Russia. "Il presidente vuole vedere azioni, non solo parole" e "sta diventando sempre più frustrato".

Casa Bianca: "Vertice Trump-Putin non escluso completamente"

"Un incontro fra Trump e Putin non é completamente escluso": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, precisando però che é necessario vedere interesse e azioni da parte della Russia per mettere fine alla guerra in Ucraina.

Rischio rincari sul petrolio dopo le sanzioni Usa sulla Russia

Vilnius: "Convocheremo i diplomatici russi su violazione"

"Questa sera, aerei militari russi hanno violato lo spazio aereo lituano. Si tratta di una palese violazione del diritto internazionale e dell'integrità territoriale della Lituania. Ancora una volta, ciò conferma l'importanza di rafforzare la difesa aerea europea". Lo rende noto su X il presidente lituano Gitanas Nausėda. "Il ministero degli Esteri - aggiunge - convocherà i rappresentanti dell'ambasciata russa per protestare contro comportamenti sconsiderati e pericolosi".

Due aerei russi violano lo spazio aereo lituano

Oggi, intorno 18 ore lituana (le 17 in Italia), un SU-30 e un IL-78 russi hanno brevemente violato lo spazio aereo della Lituania nei pressi del confine tra il Paese baltico e l'oblast di Kaliningrad. Durante la loro presenza nello spazio aereo lituano, i due aerei sono stati scortati da due Eurofighter Typhoon dell'aeronautica militare spagnola.

Putin: "Sosteniamo il dialogo, sempre meglio della guerra"

"Probabilmente" il presidente americano Donald Trump "sta parlando di rinviare questo incontro. Il dialogo è sempre meglio di qualsiasi scontro, di qualsiasi disputa o a maggior ragione di una guerra": lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, ripreso dalla Tass, commentando le parole di Trump, che ieri ha annunciato di aver al momento cancellato il possibile vertice con Putin che sia Mosca sia Washington prevedevano a Budapest. "Per questo motivo abbiamo sempre sostenuto la continuazione del dialogo, anche ora", ha aggiunto Putin.

Putin: "Risposta a raid Tomahawk sarebbe schiacciante"

La risposta della Russia se dovesse essere attaccata con missili Tomahawk sarebbe "molto forte, se non schiacciante". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Putin: "Paese che si rispetta non agisce sotto pressione"

Le sanzioni annunciate dal presidente Usa alle compagnie petrolifere russe sono un tentativo di mettere pressione su Mosca, ma nessun Paese che abbia rispetto di se stesso fa mai niente sotto pressione. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti. 

Macron a Zelensky: "Coordinamento Ue-Usa, più pressione su Mosca"

"Insieme ai nostri partner europei e in stretto coordinamento con gli Stati Uniti, la Francia continua a sostenere l'Ucraina nel trovare la strada verso una pace giusta e duratura". Lo scrive via X il presidente francese Emmanuel Macron dopo l'incontro con l'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, a margine del Vertice europeo a Bruxelles. "Dal momento che la Russia persiste nell'opporsi a un cessate il fuoco immediato e incondizionato, siamo determinati ad aumentare la pressione su Mosca", ha aggiunto, accogliendo "l'adozione di nuove sanzioni da parte degli Stati Uniti, nonché quelle approvate oggi dall'Ue. La pace deve prevalere", ha concluso.

Putin: "Sanzioni Usa non avranno impatto su economia russa"

Le nuove sanzioni americane non avranno un impatto significativo sull'economia russa, ha affermato il presidente Vladimir Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti. 

Perché le sanzioni di Trump sul petrolio russo sono diverse dalle altre

Il presidente americano ha deciso di colpire direttamente i giganti Rosneft e Lukoil, superando la cautela mostrata in passato per timore di un rialzo dei prezzi globali. Una scelta che può avere effetti a catena sui mercati di India e Cina, principali acquirenti del greggio russo. Il tycoon punta così a indebolire tre avversari in un colpo solo - Mosca, Pechino e Nuova Delhi - e spingere i mercati asiatici verso l'energia degli Stati Uniti.

Perché le sanzioni di Trump sul greggio russo sono diverse dalle altre

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Zelensky, 'alla fine l'incontro con Trump non è andato male'

"Abbiamo le sanzioni alla Russia, non c'è un vertice in Ungheria senza l'Ucraina, non abbiamo ancora i Tomahawk ma chissà, forse un giorno lo avremo: tutto sommato non male". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Bruxelles rispondendo a una domanda su come valuta il suo incontro con Donald Trump. 

Leader Ue verso ok a Commissione per proposta asset russi

I leader Ue, a quanto si apprende, si apprestano in serata a concedere alla Commissione europea il mandato politico - con il sostegno di 26 Paesi e senza l'appoggio dell'Ungheria - per elaborare la proposta legale sull'utilizzo degli asset russi congelati a sostegno dell'Ucraina. Tuttavia, la posizione del Belgio rimane prudente, vincolata a garanzie giuridiche precise. L'obiettivo di oggi - sempre a quanto si apprende - è ottenere il mandato politico che consenta di mettere sul tavolo un testo formale a dicembre. Il via libera è atteso in tarda serata dopo la discussione anche con la presidente della Bce Christine Lagarde. 

Zelensky: "Le serve grosso arsenale e che Russia lo sappia"

"L'Europa ha bisogno di un grosso arsenale comune e che la Russia lo sappia". Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa nel corso dei lavori del Consiglio europeo a Bruxelles, parlando della "maniera più diretta" di garantire la sicurezza del continente. "E parte di questo arsenale lo porterà l'Ucraina", aggiunge, evidenziando che Kiev dispone di tecnologie ed esperienza di cosa funzioni sul campo di battaglia, ed è "pronta a condividerle con i partner che sono stati con noi tutto il tempo". 

Macron con Zelensky a Bruxelles, la pace è essenziale

"Al fianco Presidente Zelensky a Bruxelles. Con i nostri partner europei e in stretta collaborazione con gli Stati Uniti, la Francia continua a sostenere l'Ucraina nel trovare un cammino verso una pace giusta e duratura. Mentre la Russia persiste nell'opporsi a un cessate il fuoco immediato e incondizionato, siamo determinati ad aumentare la pressione su Mosca. A questo proposito, accolgo con favore l'adozione di nuove sanzioni da parte degli Stati Uniti e quelle concordate oggi dall'Unione Europea. La pace è essenziale": lo scrive il presidente francese, Emmanuel Macron, in un messaggio in cui allega una foto di lui e il presidente ucraino a Bruxelles. 

Ucraina: colpita raffineria in Russia a 800 km da Kiev

Le Forze di Difesa ucraine hanno colpito strutture strategiche del complesso militare-industriale russo. In particolare, hanno colpito la raffineria di petrolio di Ryazan e un deposito di munizioni nella regione di Belgorod. Lo rende noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina. Ryazan si trova 875 chilometri a est di Kiev. Secondo lo Stato Maggiore, in seguito all'attacco si sono registrate esplosioni e un incendio di vasta portata presso la raffineria di Ryazan. L'impianto e' di proprieta' di Rosneft ed e' uno dei piu' grandi della Russia centrale, con una capacita' di lavorazione di oltre 17 milioni di tonnellate di petrolio all'anno. 

Russia: 12 morti per esplosione a Kopeysk

Secondo Teksler, non ci sono prove di un attacco con drone. La Commissione Investigativa ha aperto un procedimento penale per violazione delle norme di sicurezza sul lavoro.

Reuters, Cina sospende gli acquisti di petrolio russo

Le principali compagnie petrolifere statali cinesi hanno sospeso gli acquisti di petrolio russo trasportato via mare dopo che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a Rosneft e Lukoil, le due maggiori compagnie petrolifere di Mosca, hanno affermato giovedì diverse fonti commerciali. Lo scrive Reuters in un'esclusiva sul suo sito.   La mossa arriva mentre le raffinerie in India, il maggiore acquirente di petrolio russo trasportato via mare, sono pronte a ridurre drasticamente le loro importazioni di greggio da Mosca, per conformarsi alle sanzioni imposte dagli Stati Uniti in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte del Cremlino .

Trump: 'eliminazione bullo iraniano ha reso possibile accordo pace'

Il presidente statunitense Donald Trump ha descritto gli attacchi aerei dello scorso giugno contro le strutture nucleari iraniane come un’operazione "perfetta" che ha "distrutto completamente" il potenziale nucleare di Teheran. "Ogni bomba ha centrato il bersaglio. È stata un’obliterazione completa", ha affermato a Time Magazine, sottolineando che l’azione ha tolto all’Iran la capacità di essere un "bullo" nella regione e ha aperto la strada a possibili accordi di pace.

Trump ha ricordato anche l’uccisione di Qassem Soleimani e di altri alti comandanti iraniani come passaggi chiave per indebolire Teheran. "Abbiamo eliminato il bullo dal gioco. Non stavano più minacciando, o almeno molto meno rispetto a prima", ha dichiarato, aggiungendo che senza queste mosse il recente accordo per il cessate il fuoco in Medio Oriente non sarebbe stato possibile.

Mosca: 'risposta dolorosa se Ue confisca nostri asset congelati'

La Russia non pagherà alcuna "riparazione" all'Ucraina e quindi sugli europei ricadrà "la piena responsabilità per la ricaduta di tali confische e altre manipolazioni delle nostre riserve", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Un piano attualmente allo studio della Ue, ma sul quale non si registra ancora il consenso di diversi Paesi,  prevede l'erogazione di un 'prestito di riparazione' per l'Ucraina con l'uso dei capitali congelati della Banca centrale russa per un valore fino a 140 miliardi di euro. I Paesi europei sarebbero chiamati a fare da garanti nel caso in cui  Kiev non restituisse il prestito, ciò che dovrebbe fare solo se si arrivasse alla pace e la Russia accettasse di pagare riparazioni. L'Ucraina, ha affermato Zakharova, "non sarà in grado di ripagare i suoi debiti, e non riceverà riparazioni dalla Russia. Alla fine, gli europei avranno la piena responsabilità" di "ripagare i debiti" della "cricca di Zelensky".

Fonti Ue, Belgio mantiene il veto su uso degli asset russi

Il premier belga Bart De Wever non ha cambiato la sua posizione nel corso della discussione del mattino sull'uso degli asset russi e dunque lo staff del presidente del Consiglio Europeo sta lavorando a nuove opzioni per il testo delle conclusioni del vertice. Lo afferma all'ANSA una fonte diplomatica. De Wever si è presentato al summit con tre richieste: condivisione dei rischi, garanzie solidali da parte degli Stati membri se i soldi dovranno essere restituiti e solidarietà europea, ovvero che ogni Paese che detiene asset russi partecipi all'operazione. 

Russia: ha acquisito tecnologia occidentale per proteggere flotta sottomarini nucleari

La Russia ha acquisito tecnologia occidentale grazie a una rete di approvvigionamento segreta per proteggere la sua flotta di sottomarini e costruire un sistema di sorveglianza sottomarina nel Mare Artico o nel Mare di Barents in cui navigano, rende noto il Washington Post al termine di una lunga inchiesta pubblicata poche ore dopo l'introduzione di sanzioni da parte dell'Amministrazione Usa, le prime dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, contro i giganti del petrolio Rosneft e Lukoil. 

Fra le componenti acquisite, sistemi sonar e droni sottomarini in grado di operare a profondità di 3mila metri, antenne sottomarine e una flotta di navi che fingono di operare come navi commerciali o da ricerca ma in realtà lavorano per installare sistemi militari. Al centro della rete di approvvigionamento c'è la società Mostrello Commercial Ltd basata a Cipro, compagnia di facciata per il complesso militar industriale russo. 

Tre uomini arrestati a Londra per spionaggio per Mosca

I tre uomini sono sospettati di aver collaborato coi servizi segreti di Mosca. Dominic Murphy, responsabile dell'unità anti-terrorismo di Scotland Yard con compiti anche di controspionaggio, ha dichiarato che c'è "un numero crescente di persone" reclutate dall'intelligence russa e gli arresti sono correlati "ai nostri continui sforzi per smantellare questo tipo di attività". Gli agenti stanno setacciando i luoghi dove è avvenuta la retata e anche un altro indirizzo nella zona occidentale di Londra. In maggio erano stati condannati dalla giustizia britannica, a pene comprese fra 10 anni e 8 mesi e 5 anni di reclusione, sei cittadini bulgari, 4 uomini e 2 donne, residenti nel Regno Unito e attivi anche in altri Paesi europei, per l'attività di spionaggio al servizio della Russia in un periodo compreso tra il 2020 e il 2023. 

Zelensky: da 2022 Russia ha ucciso 135 giornalisti

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato che la Russia "continua ad attaccare i giornalisti che coprono la sua guerra contro l'Ucraina, uccidendoli e ferendoli". Commentando su Telegram l'uccisione a Kramatorsk di una giornalista e un operatore ucraini, in seguito all'attacco di un drone sulla loro auto, il leader di Kiev ha riferito che "dal 2022 la Russia ha già ucciso 135 operatori dei media nella sua guerra su vasta scala". "Non si tratta di incidenti o errori", ha sottolineato Zelensky, "ma di una strategia consapevole della Russia volta a zittire tutte le voci indipendenti che raccontano al mondo i crimini di guerra russi in Ucraina".

Kiev, Russia ha restituito i corpi di mille soldati

La Russia ha restituito all'Ucraina i corpi di mille soldati uccisi in guerra. Lo ha reso noto il governo di Kiev, attraverso il quartier generale del coordinamento per il Trattamento dei prigionieri di guerra, secondo cui, dopo il rimpatrio di oggi, presto inizierà il processo di identificazione dei resti.

Zelensky: 'acquisteremo armi europee con asset russi congelati'

"Prevediamo di utilizzare una parte significativa degli asset russi congelati per acquistare armi europee". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Consiglio europeo riunito a Bruxelles, secondo quando riferisce lui stesso in un post su X. "Questi soldi possono aiutare sia voi che noi. Possono anche essere utilizzati subito per rafforzare la difesa aerea dell'Ucraina, la flotta aerea e le posizioni in prima linea. Questo significa salvare vite", aggiunge. Il riferimento è al meccanismo, al vaglio dei Ventisette, per l'utilizzo degli asset russi congelati, che Zelensky definisce "pienamente legale ed equo" trattandosi di un "modello basato sull'idea di riparazioni future, che ritiene l'aggressore responsabile per i danni causati", sottolineando che tali "enormi fondi possono sostenere la resilienza dell'Ucraina e contribuire al vostro stesso sviluppo". "Chiunque ritardi la decisione sull'utilizzo completo degli asset russi congelati non sta solo limitando la nostra difesa, ma sta anche rallentando il progresso della stessa Ue", avverte il presidente ucraino, evidenziando che il momento di agire sul tema "è adesso" e chiedendo il "pieno sostegno" dei leader europei.

Londra, 3 arresti per sospetto spionaggio per Mosca

Tre uomini sono stati arrestati a Londra perchè' sospettati di aver collaborato con i servizi segreti russi. Lo ha annunciato la polizia metropolitana spiegando che l'arresto è stato effettuato ai sensi del National Security Act. Gli uomini, di 48, 45 e 44 anni, sono stati arrestati nella zona Ovest e centrale di Londra con l'accusa di agire come "agenti" della Russia, come riporta Sky News. Il comandante Dominic Murphy, responsabile della Counter Terrorism Policing London, ha dichiarato: "Stiamo assistendo a un numero crescente di coloro che riteniamo reclutati dai servizi segreti stranieri e questi arresti sono direttamente correlati ai nostri continui sforzi per smantellare questo tipo di attività". "Chiunque possa essere contattato e indotto a compiere attività criminali per conto di uno Stato straniero qui nel Regno Unito dovrebbe ripensarci", ha avvertito Murphy, "questo tipo di attività sarà oggetto di indagine e chiunque venga trovato coinvolto potrà aspettarsi di essere perseguito penalmente. Le conseguenze per chi verrà condannato potrebbero essere potenzialmente molto gravi".

Esplosione fabbrica militare russa, almeno 10 morti

E' salito a 10 morti e 12 dispersi il bilancio della potente esplosione avvenuta nella fabbrica militare 'Plastmass' di Kopeysk, nella regione russa di Cheljabinsk. Lo ha riferito il governatore regionale, Aleksei Teksler su Telegram. L'onda d'urto è stata cosi' potente da essere udita in diverse zone di Chelyabinsk e le finestre degli edifici vicini sono andate in frantumi. L'ipotesi di un attacco con drone non è ancora stata esclusa. Plastmass è specializzata nella produzione di esplosivi e munizioni, nonché nel loro smaltimento. L'azienda fa parte della holding Technodinamika, a sua volta parte della società statale Rostec. Si tratta della seconda esplosione in una settimana presso uno stabilimento Rostec, holding pubblica specializzata nel consolidamento e nello sviluppo di aziende strategicamente importanti, nel settore della difesa e dell'alta tecnologia.

Zelensky: 'servono armi a lungo raggio, Europa le ha, anche Tomahawk'

Le "armi a lungo raggio non sono presenti solo negli Stati Uniti: anche alcuni Paesi europei le possiedono, compresi i Tomahawk. Stiamo già parlando con i Paesi che possono aiutarci". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo nel Consiglio Europeo, secondo quanto lui stesso ha fatto sapere via social. "Quando parliamo di armi a lungo raggio per l'Ucraina - ha continuato - intendiamo che il regime di Vladimir Putin dovrebbe subire le conseguenze concrete di questa guerra. Vi esorto a sostenere tutto ciò che aiuti l'Ucraina a dotarsi di queste capacità, perché fa davvero la differenza per la Russia", ha concluso.

Corrono petrolio e gas dopo sanzioni Usa alla Russia

Le sanzioni americane alle principali società petrolifere russe mettono le ali al greggio e al gas. Sul fronte del petrolio il Wti registra un balzo del 5,3% a 61,62 dollari al barile e il brent si attesta a 65,75 dollari (+5%). Per quanto riguarda il gas, ad Amsterdam le quotazioni sono in aumento del 2,3% a 32,51 euro al megawattora.

Il premier della Lettonia: "Bene sanzioni congiunte Ue-Usa, la Russia soffre"

Oggi "è un momento molto appropriato per accordarsi anche sul 19º pacchetto di sanzioni", adottate stamattina dall'Ue, perché se affiancate a quelle annunciate dagli Stati Uniti "significa che la Russia ha meno opportunità di rispondere alle proprie esigenze finanziarie". Lo afferma la premier estone Evika Silina entrando alla riunione del Consiglio europeo. La situazione per Mosca "è già più stressante, perché sappiamo che il settore energetico", colpito dalle misure Ue e Usa, "è uno dei maggiori generatori di reddito per la Russia", prosegue, sottolineando che secondo i rapporti che riceve il Cremlino "sta soffrendo. E questo è esattamente quello che volevamo ottenere: che la Russia non abbia abbastanza risorse finanziarie per andare avanti con la guerra", per cui sarà "spinta a sedersi a un tavolo di negoziazione per porre fine a questa guerra".

Kiev: "La Russia ha restituito mille corpi di soldati caduti"

La Russia ha restituito all'Ucraina 1.000 corpi presentati come appartenenti a soldati ucraini caduti in combattimento, ha annunciato l'amministrazione ucraina responsabile dei prigionieri di guerra. "Le operazioni di rimpatrio hanno avuto luogo oggi", ha affermato la fonte, elogiando l'assistenza fornita dal Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr). Ora è necessario procedere all'identificazione dei resti. 

Zelensky: "Subito uso degli asset russi, compreremo armi europee"

"Dobbiamo utilizzare i beni congelati russi in modo tale che la Russia capisca che sta pagando per la propria guerra. Vi chiedo quindi di prendere una decisione il prima possibile: i beni russi devono essere utilizzati appieno per difenderci dall'aggressione russa". Lo ha detto Volodymyr Zelensky rivolgendosi ai leader Ue al Consiglio Europeo. "Questi ingenti fondi possono sostenere la resilienza dell'Ucraina e contribuire al vostro sviluppo: abbiamo intenzione di utilizzare una parte significativa dei beni russi congelati per acquistare armi europee", ha aggiunto. 

Zelensky

©Ansa

Frieden: "Sugli asset russi soluzione legalmente solida"

Per allestire un prestito all'Ucraina usando i beni congelati alla banca centrale russa occorrerà trovare una soluzione "legalmente solida". Lo sottolinea il premier del Lussemburgo Luc Frieden, arrivando a Bruxelles per il Consiglio Europeo. 

L'Ue, afferma, vorrebbe "anche dire ai nostri amici americani che, ogni volta che parliamo dell'Ucraina, parliamo dell'Europa. L'Europa è il nostro continente e dobbiamo sederci al tavolo con loro per trovare una soluzione per una pace duratura. E sottolineo la parola 'pace duratura', in questo contesto". 

Il prestito sulle riparazioni di guerra, continua, "è una cosa che accompagniamo in modo positivo. Ovviamente dobbiamo assicurarci che sia legalmente valido. Abbiamo fatto progressi sul fatto che non ci sarà una confisca di questi beni, perché da un punto di vista legale non funzionerebbe. Ma il mio Paese, il Lussemburgo, sosterrà qualsiasi misura che garantisca che troviamo una soluzione legalmente solida", conclude.

Zelensky ai leader Ue: "Anche voi avete armi a lungo raggio"

"Quando parliamo di armi a lungo raggio per l'Ucraina, intendiamo dire che il regime di Putin dovrebbe subire conseguenze concrete a causa di questa guerra. Vi esorto a sostenere tutto ciò che aiuta l'Ucraina ad acquisire tali capacità, perché questo fa davvero la differenza per la Russia. Queste armi a lungo raggio non sono solo negli Stati Uniti: anche alcuni paesi europei ne dispongono, compresi i Tomahawk. Stiamo già parlando con i paesi che possono aiutare". Lo ha detto Volodymyr Zelensky rivolgendosi ai leader Ue al Consiglio Europeo. 

Mosca: "Risposta dolorosa se l'Ue confisca gli asset russi"

Qualsiasi azione dell'Ue volta a confiscare gli asset russi sui conti Euroclear si tradurrà in una "risposta dolorosa" da parte di Mosca, ha ammonito la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. "L'Ue non ha mezzi legali per sequestrare i beni russi, quindi la loro confisca sarebbe un 'furto'", ha detto in un briefing con la stampa Zakharova ripetendo la posizione già espressa anche dal Cremlino. Oggi verrà discussa una proposta della Commissione europea di utilizzare i beni russi congelati in Europa per fornire un "prestito di riparazione" di 140 miliardi di euro all'Ucraina.

Kiev: "Già al lavoro con l'Ue per il 20/mo pacchetto delle sanzioni"

"L'Ue dimostra unità e forza. Accolgo con favore l'approvazione del 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia. Una risposta tempestiva e forte al rifiuto della pace e all'escalation del terrore da parte della Russia". Lo afferma sui social il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha. "La pressione delle sanzioni rimane fondamentale per contrastare l'aggressione russa e difendere il diritto internazionale. Le sanzioni funzionano e limitano la capacità della Russia di continuare la guerra. Insieme alle ultime decisive misure adottate dagli Stati Uniti, avvicinano la pace. E stiamo già lavorando con l'Ue alla preparazione del 20° pacchetto", aggiunge. 

Kiev: "Non è vero che summit Zelensky-Trump andato male"

Il capo dell'ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, ha smentito le ricostruzioni giornalistiche secondo le quali l'incontro a Washington della settimana scorsa tra i presidenti di Usa e Ucraina, Donald Trump e Volodymyr Zelensky, sia andato male. "Non concordo con la valutazione secondo cui [il colloquio] sia andato male", ha detto Yermak in un'intervista a Rbc-Ukraine. "Sì non abbiamo ricevuto tutte i risultati che speravamo qui e ora, la telefonata di Putin senza dubbio ha giocato un ruolo", ammette il capo dello staff di Zelensky, "ma questa non è stata un'accelerazione verso vittorie istantanee, è stata invece una posa di fondamenta per ulteriore lavoro". "La cosa principale è che la conversazione sia finita con una posizione strategica condivisa: ogni negoziato e conseguente cessate il fuoco sono possibili solo in riferimento all'attuale linea di contatto", ha concluso Yermak, "le visioni dei presidenti Trump e Zelensky coincidono del tutto". 

Mosca, altri 30 droni ucraini sulla Russia durante la mattinata

Le forze ucraine hanno lanciato altri 30 droni contro il territorio russo nella mattinata di oggi, dopo i 135 della scorsa notte. Lo ha riferito il ministero della Difesa, secondo il quale tutti i velivoli senza pilota sono stati "intercettati e distrutti". Uno dei droni è stato intercettato sulla regione di Mosca. 

Ucraina, il presidente della Lituania: "Sanzioni Usa punto di svolta"

"Abbiamo ricevuto notizie molto positive questa mattina dagli Stati Uniti. Penso che questo sia un punto di svolta. E quelle sanzioni imposte alle società russe Rosneft e Lukoil influenzeranno direttamente l'industria del petrolio e del gas che genera i ricavi per la macchina bellica russa". Lo afferma il presidente lituano Gitanas Nauseda entrando alla riunione del Consiglio europeo a Bruxelles. "Penso che ci sia voluto abbastanza tempo per capire che puoi negoziare con la Russia solo da una posizione di forza e mettendo la pistola sul tavolo", aggiunge.

Nauseda si aspetta che la "prima reazione della propaganda russa sarà isterica", ma "prima o poi capiranno" che le sanzioni portano "al collasso dell'economia russa", che "attualmente non versa in buone condizioni. E se questo impatto sarà visibile, penso che passeranno semplicemente a una recessione o forse anche alla stagflazione".

Il leader lituano sottolinea l'importanza di allinearsi con le sanzioni Usa, ricordando l'"ottimo passo" compiuto con l'adozione del 19° pacchetto di sanzioni questa mattina e che i Paesi "affini", come il Regno Unito, sono a bordo. "Penso che questo sia un ottimo modo di procedere", conclude, dicendo di aspettarsi che "prima o poi la Russia sarà sotto pressione, si siederà al tavolo dei negoziati e inizierà le discussioni".

Attacco russo a Kramatorsk, uccisi due giornalisti

Due giornalisti ucraini del canale Freedom Tv sono stati uccisi in un attacco compiuto da un drone russo a Kramatorsk, nell'Ucraina orientale. Lo ha riferito la stessa televisione all'Afp. I due erano a una stazione di servizio quando la loro auto è stata travolta da un'esplosione. Il governatore della regione di Donetsk ha pubblicato le immagini dei resti carbonizzati della macchina. 

Tajani: "Verificare base giuridica del prestito legato agli asset russi"

Prima di procedere con il progetto di allestire un prestito Ue all'Ucraina basato sugli asset congelati alla Russia, occorrerà verificare se sussistono le "basi giuridiche" adeguate, altrimenti sarà meglio usare grande "prudenza", anche per evitare di fare "un favore" a Mosca. Lo sottolinea il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del prevertice del Ppe a Bruxelles. 

"In linea di principio non sono contrario - risponde - però bisogna vedere, per non commettere errori, se c'è la base giuridica per farlo. Bisogna fare un approfondimento e verificare se ci sono le condizioni per poterlo fare, soprattutto giuridiche, perché non dobbiamo commettere errori e poi fare un favore alla Federazione Russa". 

Pertanto, prosegue, "bisogna ,secondo me, studiare molto attentamente, ascoltando magari i giureconsulti del Consiglio, del Parlamento, della Commissione, per valutare attentamente la base giusta. Se c'è una risposta positiva allora si può andare a fare. Sse non c'è una risposta positiva, bisogna essere molto prudenti", conclude.

Kiev ancora sotto attacco, almeno sette feriti

Kiev è stata nuovamente presa di mira dagli attacchi notturni delle Forze armate russe. Secondo quanto riferito dal servizio di emergenza statale ucraino, sette persone sono rimaste ferite in seguito ai raid. Lo riportano i media ucraini. Sono stati colpiti diversi quartieri della capitale ucraina con ingenti danni in tutta la città, tra gli edifici colpiti anche un asilo nido. L'aeronautica militare ha dichiarato che durante la notte la Russia ha lanciato 130 missili e droni, di cui 92 sono stati intercettati.

Kiev: "Trump ha dato il via libera all'invio di Patriot"

Donald Trump ha dato il "via libera" al trasferimento dei sistemi di difesa aerea Patriot a Kiev. Lo afferma il capo dell'ufficio presidenziale, Andriy Yermak, in un'intervista rilasciata a Rbc-Ucraina . "La cosa più importante è che Trump abbia dato il via libera, quindi le questioni in questo senso sono per lo più tecniche", ha affermato il responsabile dell'ufficio presidenziale ucraino. Quanto ai Tomahawk "il dialogo è in corso e non direi che questa porta sia chiusa", ha aggiunto il capo dell'ufficio presidenziale. 

Trump

©Ansa

Ucraina, sindaco: "Abbattuto drone diretto su Mosca"

Un drone diretto su Mosca è stato abbattuto dalle Forze russe. Lo ha dichiarato il sindaco della capitale, Serghei Sobyanin. Gli specialisti dei servizi di emergenza stanno lavorando sul luogo dell'impatto con i detriti del drone, ha dichiarato Sobyanin sul suo canale Telegram.

Mosca: "Non vediamo ostacoli al dialogo con gli Usa"

La Russia non vede ostacoli significativi alla prosecuzione dei contatti russo-americani per concordare un quadro politico per una soluzione in Ucraina, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Lo riporta l'agenzia Ria Novosti. "Non vediamo ostacoli significativi al proseguimento del processo avviato dai presidenti della Federazione russa e degli Stati Uniti per concordare un quadro politico per una soluzione ucraina e tradurlo in risultati concreti", ha affermato Zakharova durante un briefing con la stampa. "E' un lavoro difficile e faticoso", ha poi ammesso la portavoce. 

Gli Usa impongono sanzioni alle compagnie petrolifere russe. VIDEO

Mosca: "Sanzioni Usa sono controproducenti"

Mosca ritiene che le sanzioni annunciate da Donald  Trump su Rosneft e Lukoil non provocheranno problemi alla Russia, che ha  sviluppato una "immunità" alle restrizioni occidentali. Le sanzioni  sono anzi "assolutamente controproducenti", afferma il ministero degli  Esteri, citato dall'agenzia Tass. "Per noi - ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo,  Maria Zakharova - non sorgeranno particolari problemi in relazione alla  decisione del Dipartimento del Tesoro Usa. Il nostro Paese ha sviluppato  un'immunità stabile alle restrizioni occidentali e continuerà a  sviluppare con sicurezza il proprio potenziale economico e quello  politico".

Medvedev: "Trump si è imbarcato sul sentiero di guerra"

 Il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo  Dmitry Medvedev ha affermato su Telegram che gli Usa sono "gli  avversari" della Russia e che il "pacificatore" Trump "si è ormai  imbarcato sul sentiero di guerra contro la Russia". "Se qualcuno dei  numerosi commentatori avesse ancora qualche illusione, eccolo qui. Gli  Usa -  afferma - sono il nostro avversario, e il loro loquace 'paciere'  si è ormai schierato sul sentiero di guerra contro la Russia". "Diranno,  naturalmente, che non ha potuto fare a meno di subire pressioni al  Congresso, ecc. Questo non cambia il punto: le decisioni prese sono un  atto di guerra contro la Russia".

Kallas: "Sul prestito di Riparazione dare garanzie al Belgio"

Le preoccupazioni del Belgio sull'uso degli asset russi  immobilizzati "riguardano la solidarietà, riguardano i rischi. E tutti  concordano sul fatto che nessun Paese dovrebbe assumersi i rischi o  questo onere da solo. Quindi, se dobbiamo elaborare un meccanismo  dovremmo garantirlo" e dar al Belgio "la sicurezza di cui ha bisogno".  "Tutti sono d'accordo, quindi dobbiamo trovare il modo giusto per  trovare la soluzione giusta per questo". Lo ha detto l'Alta  rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al summit Ue a Bruxelles.  

Sachs: "Solo una vera soluzione politica fermerà la Russia"

"La Russia non fermerà la guerra a meno che non ci sia  una vera soluzione politica. E questo anche perché Mosca ha lo slancio e  il vantaggio sul campo di battaglia". Lo afferma in un'intervista a Il  Fatto Quotidiano, Jeffrey Sachs, economista della Columbia University.  "La posizione di Zelensky - aggiunge - non ha un grammo di attitudine al  compromesso politico. Insiste sull'adesione dell'Ucraina alla Nato,  sulla restituzione di tutti i territori, compresa la Crimea, e persino  sul pagamento di risarcimenti da parte della Russia. Ma perché la Russia  dovrebbe accettare un cessate il fuoco con Zelensky a queste  condizioni? Non credo proprio che possa farlo e quindi la situazione è  bloccata. Quanto all'incontro sospeso tra Putin e Trump "il problema è  che Trump, come Zelensky, evita la politica reale. Vuole che i  combattimenti cessino senza ammettere chiaramente che servirebbe  dichiarare la fine della strategia di allargamento della Nato e  stabilire una neutralità dell'Ucraina, e senza fare altre concessioni  alle preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza". "I politici  europei - in particolare Keir Starmer, Emmanuel Macron e Friedrich Merz -  sono semplicemente dei guerrafondai. Sospetto - prosegue l'economista  americano - ormai che siano semplicemente degli agenti della propria  industria degli armamenti. E, in ogni caso, sono profondamente detestati  e diffidati dai propri cittadini. Sono politici falliti. L'opinione  pubblica non vuole altre guerre. "La guerra in Ucraina è un progetto a  lungo termine del complesso militare-industriale (Mic) statunitense ed  europeo che risale a più di 30 anni fa, quando fu concordato il progetto  di allargamento della Nato". Trump, aggiunge Sachs, "vuole solo che la  guerra finisca e poi ricevere tutti i riconoscimenti pubblici che ne  possono derivare (compreso il Premio Nobel per la Pace), ma non vuole  fare nulla di veramente definitivo, come ad esempio ammettere la fine  dell'allargamento della Nato. Vuole la pace senza politica. È debole,  ignorante in materia di storia e pigro". 

Zelensky: "Tomahawk? Prima o poi arrivano, come le sanzioni"

"Sui missili a lungo raggio Tomahawk prima o poi  ci arriveremo, sarà come per le sanzioni che prima sembravano  impossibili. Ma ovviamente sarà il presidente Donald Trump a decidere, è  una questione sensibile". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr  Zelensky arrivando al Consiglio Europeo. 

Kiev: Sanzioni Usa a petrolio russo "messaggio forte"

Negli Stati Uniti inchiodare alle loro responsabilita' l'aggressore sta assumendo una chiara forma legislativa e le nuove sanzioni del Tesoro contro i giganti petroliferi russi mandano un messaggio forte: prolungare la guerra e diffondere il terrore ha un costo". Il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andrii Yermak, ha commenta cosi' le sanzioni varate dall'amministrazione Trump contro Mosca. "Si tratta di una mossa giusta e pienamente giustificata", ha scritto Yermak su X, ringraziando il segretario di Stato e quello al Tesoro per "il loro impegno costante e la loro incrollabile dedizione". "La strada e' la pace attraverso il potere e la forza", ha concluso il capo di gabinetto di Volodymr Zelensky. 

Kallas: "Prestiti Riparazione segnale anche a Usa, Ue agisce"

"Discuteremo dei prestiti di Riparazione  all'Ucraina. Ci sono ancora alcune questioni che dobbiamo affrontare, ma  penso sia importante. Il messaggio fondamentale è che la Russia è  responsabile dei danni causati in Ucraina e deve pagare per quei danni".  Lo ha detto l'Alta rappresentante per la politica estera Ue Kaja Kallas  arrivando al summit Ue a Bruxelles. L'idea di utilizzare i beni russi  immobilizzati, ha aggiunto, "invia tre segnali molto importanti. Uno è  all'Ucraina, che la stiamo sostenendo nella sua difesa. L'altro alla  Russia, che non può sopravvivere più a lungo di noi. E il terzo,  all'America, per dimostrare che noi stessi stiamo prendendo misure".  

Kallas: "Su asset russi fornire le garanzie al Belgio"

"Le preoccupazioni" sull'uso degli asset russi "riguardano la solidarieta' in merito rischi, e tutti concordano sul fatto che nessun Paese dovrebbe sostenere i rischio questo onere da solo. Quindi, se dobbiamo elaborare un meccanismo per garantire che cio' avvenga e che il Belgio ottenga la sicurezza di cui ha bisogno, allora dobbiamo redigerlo e lavorarci. Tutti sono d'accordo, quindi dobbiamo trovare il modo giusto per trovare la soluzione giusta". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, al suo arrivo al vertice Ue. "Ci sono ancora alcune questioni che dobbiamo affrontare, ma penso che sia importante che il messaggio fondamentale sia che la Russia e' responsabile dei danni causati in Ucraina e deve pagare per quei danni", ha spiegato. "Manda tre segnali molto importanti. Uno e' all'Ucraina, che la stiamo supportando nella sua difesa, l'altro alla Russia, che non puo' resistere piu' di noi e il terzo all'America, per dimostrare che stiamo prendendo misure molto importanti da soli", ha evidenziato Kallas.

Onu, Mattarella: "Su Ucraina e Gaza giudizio chiaro"

''La 'guerra a pezzi', come l’ha  definita Papa Francesco, è il risultato di quell’imbarbarimento delle  relazioni internazionali cui facevo cenno prima. A fronte di questa  involuzione del quadro internazionale, le Nazioni Unite hanno svolto un  ruolo di argine importante, anche se non obbligatoriamente coercitivo''.  Lo dice in un'intervista a 'La Voce di New York' il presidente della  Repubblica Sergio Mattarella.  ''Le  Risoluzioni dell’Assemblea Generale sono per loro natura non  vincolanti. La loro forza risiede nell’indirizzo che esprimono, nella  capacità di persuasione. Le molte Risoluzioni approvate a maggioranza su  Ucraina e Gaza hanno indicato un chiaro giudizio della Comunità  internazionale. Gli sviluppi in Medio Oriente sono anche il frutto di  una mobilitazione internazionale cui l’Onu ha dato voce e mi auguro che  giochi in futuro un ruolo incisivo in quel contesto”.

Mattarella: "Guerra a pezzi frutto imbarbarimento relazioni"

"La "guerra a pezzi", come l'ha definita Papa Francesco, è il risultato di quell'imbarbarimento delle relazioni internazionali".   Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una intervista alla "Voce di New York".     "A fronte di questa involuzione del quadro internazionale, le Nazioni Unite hanno svolto un ruolo di argine importante, anche se non obbligatoriamente coercitivo. Le Risoluzioni dell'Assemblea Generale sono per loro natura non vincolanti. La loro forza - aggiunge il presidente - risiede nell'indirizzo che esprimono, nella capacità di persuasione. Le molte Risoluzioni approvate a maggioranza su Ucraina e Gaza hanno indicato un chiaro giudizio della Comunità internazionale. Gli sviluppi in Medio Oriente sono anche il frutto di una mobilitazione internazionale cui l'ONU ha dato voce e mi auguro che l'ONU giochi in futuro un ruolo incisivo in quel contesto".

Lettonia: "Su asset serve essere solidali con Belgio"

"Ritengo importante che tutti gli Stati membri si assumano un onere da condividere con il Belgio sull'uso degli asset russi". Lo ha dichiarato la premier lettone, Evika Silina, al suo arrivo al Consiglio europeo. "Inoltre dev'esserci una base legale forte perche' suppongo che probabilmente la Russia presentera' qualche ricorso in tribunale. Quindi dovremmo essere davvero molto ben preparati. E sembra che lo siamo", ha aggiunto. 

Tajani: "Dubbi su uso asset russi, serve base giuridica"

Sull'uso degli asset russi "in linea di principio  non sono contrario ma serve una base giuridica. Io personalmente  qualche dubbio ce l'ho. Se non c'è una base giuridica non si può fare  nulla". Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio  Tajani a margine del pre-summit del Ppe. "Occorre definire chiaramente  anche i confini dell'utilizzo degli asset", ha aggiunto.

Cina: "Ci opponiamo a sanzioni Usa contro il petrolio russo"

La Cina dichiara di "opporsi" alle sanzioni  statunitensi contro il petrolio russo. "La Cina si oppone costantemente  alle sanzioni unilaterali che non si basano sul diritto internazionale e  non sono autorizzate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite",  ha dichiarato Guo Jiakun, portavoce del ministero degli Affari esteri  cinese, durante una conferenza stampa. Ha inoltre denunciato le nuove  misure dell'Unione Europea (Ue) contro 12 aziende cinesi accusate di  aiutare la Russia ad aggirare le sanzioni occidentali.

Mattarella: "È urgente accelerare per avere un'Europa politica"

"Un seggio permanente (nel Consiglio di sicurezza  dell'Onu) per l'Europa resta un obiettivo ambizioso, anche se appare  ancora lontano. La sua domanda peraltro mette in luce quanto sia  urgente, in una realtà multipolare, dominata da soggetti di scala ben  superiore a quella di singoli Stati, accelerare il processo di  integrazione che porti a compimento il disegno di un'Europa politica,  dotata di meccanismi di governance efficaci e in grado di svolgere un  ruolo incisivo sugli scenari globali". Lo afferma il presidente della  Repubblica, Sergio Mattarella, in una intervista a "la voce di New York"  rispondendo ad una domanda del giornalista Marco Giudici.

Von der Leyen: "Prime sanzioni al cuore economia guerra russa"

 "Gli Stati membri dell'Ue hanno approvato il  nostro 19 esimo  pacchetto di sanzioni contro la Russia. Manteniamo alta  la pressione sull'aggressore. Per la prima volta stiamo colpendo il  settore del gas russo, il cuore della sua economia di guerra. Non  cederemo finché il popolo ucraino non avrà una pace giusta e duratura".  Lo dichiara sui social la presidente della Commissione europea Ursula  von der Leyen. 

Tajani: "Usa delusi da Putin, Mosca si assuma responsabilità"

"Mi pare che gli Stati Uniti siano rimasti delusi dalla reazione di Putin. Sembrava possibile un incontro per avviare una seconda fase del dialogo, ma da Mosca e' arrivato un rifiuto. Tuttavia, e' giusto che anche a Mosca si assumano le proprie responsabilita' per cio' che sta accadendo: sono loro ad aver avviato la guerra e, oggi, a non voler arrivare a un cessate il fuoco". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, all'uscita del pre-vertice Ue del Ppe, commentando le sanzioni Usa imposte a Mosca. "Da un punto di vista militare, la guerra e' stata un fallimento per la Federazione Russa. In tre anni non sono riusciti a ottenere significativi avanzamenti, nonostante gli uomini e i mezzi a disposizione - compresi i soldati provenienti dalla Corea del Nord. Evidentemente, in un'autocrazia c'e' il bisogno di mostrare successi: si spera di conquistare nuovi territori, ma non mi pare che ci riescano. Conquistare cento metri di territorio ucraino non puo' essere considerata una grande vittoria, se si pensa al milione e mezzo di uomini impegnati e agli enormi investimenti che stanno sostenendo", ha aggiunto. "L'intera industria russa e' ormai trasformata in un apparato bellico: si spende moltissimo, anche per gli stipendi dei soldati, che guadagnano fino a tre volte quanto un operaio. Credo che prima o poi saranno costretti a piu' miti consigli. Se gli Stati Uniti continueranno a inviare segnali forti - a partire dalle sanzioni contro le grandi compagnie petrolifere - ci saranno ripercussioni significative sul piano economico e finanziario, colpendo direttamente le risorse che oggi servono a finanziare la guerra", ha concluso Tajani.

Metsola: "Ddozione 19esimo pacchetto sanzioni passo cruciale"

"Manteniamo alta la pressione  sulla Russia. L'adozione del 19º pacchetto di sanzioni dell'Ue  rappresenta un altro passo cruciale mentre ci allontaniamo dai  combustibili fossili russi". Lo scrive in un post sui social la  presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. "Dobbiamo garantire  che l'impatto delle sanzioni sia massimo e che tutte le scappatoie siano  chiuse. Non si tratta solo di sostenere l'Ucraina. Si tratta della  nostra sicurezza collettiva", aggiunge.

Costa: "Oggi decisione politica su esigenze fondi di Kiev"

 "Oggi prenderemo la decisione politica per  assicurare le esigenze finanziare dell'Ucraina per il 2026-27, incluso  le necessità militari, ed è un messaggio per la Russia: abbiamo sempre  detto che avremmo sostenuto l'Ucraina a qualunque costo e lo stiamo  facendo". Lo ha detto il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa  accogliendo Volodymyr Zelensky. Per quanto riguarda i nodi ancora da  sciogliere sull'uso degli asset russi, Costa ha detto che "gli aspetti  tecnici verranno dopo". 

Metsola: "Adozione 19° pacchetto sanzioni passo cruciale"

"Manteniamo alta la pressione  sulla Russia. L'adozione del 19º pacchetto di sanzioni dell'Ue  rappresenta un altro passo cruciale mentre ci allontaniamo dai  combustibili fossili russi". Lo scrive in un post sui social la  presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. "Dobbiamo garantire  che l'impatto delle sanzioni sia massimo e che tutte le scappatoie siano  chiuse. Non si tratta solo di sostenere l'Ucraina. Si tratta della  nostra sicurezza collettiva", aggiunge.

Zelensky: "Russia non vuol fermare la guerra"

"La Russia non dimostra di voler fermare questa guerra, ci  attaccano" mirando ai civili con attacchi che "aumentano". Serve far  pressione "con tutta l'Europa, con gli Stati Uniti, insieme. Facciamo  pressione su Putin, per fermare questa guerra". Lo ha detto il  presidente ucraino Volodymyr Zelensky arrivando al summit Ue a Bruxelles  ringraziando l'Ue per l'approvazione del 19esimo pacchetto di sanzioni.

Zelensky: "Sanzioni Usa-Ue cruciali, altri si aggiungano"

L'approvazione del 19esimo pacchetto sanzioni dell'Ue "è molto  importante per l'Ucraina", così come le sanzioni decise dagli Usa sul  settore dell'energia, perché bisogna esercitare pressioni sulla Russia.  Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arrivando al  Consiglio Europeo. "È un segnale per altri Paesi del mondo, si possono  aggiungere". 

Zelensky: "Cessate fuoco possibile, far pressione su Russia"

"Un cessate il fuoco è possibile, ovviamente. Credo che tutti noi  ne abbiamo bisogno. Ma abbiamo bisogno di più pressione sulla Russia".  Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arrivando al summit  Ue a Bruxelles. 

Belgio: "Non ho visto base giuridica per uso asset russi"

"Non ho ancora neppure visto la base giuridica  per questa decisione": lo ha segnalato con forza il primo ministro belga  Bart De Wever arrivando al summit Ue a Bruxelles in merito all'ipotesi  di utilizzare i beni russi immobilizzati per erogare un prestito di  'Riparazione' all'Ucraina da 140 miliardi di euro. La maggior parte dei  beni è custodita presso la centrale di deposito titoli Euroclear, con  sede in Belgio.

Costa: "Ora chiaro che iniziative Trump non accolte da Putin"

"Caro Volodymyr, in qualita' di futuro membro dell'Unione europea, sono molto lieto di averti qui tra i nostri colleghi. Primo messaggio: nonostante le grandi aspettative suscitate dalle iniziative del presidente Trump, oggi e' chiaro che purtroppo queste iniziative non incontrano la buona volonta' del presidente Putin e della Russia. La Russia sta intensificando gli attacchi. Sta aumentando gli attacchi contro i civili". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, accogliendo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. 

Kiev: raid contro soccorsi dopo bombardamento nel Kharkiv, ucciso pompiere

Le forze russe hanno colpito Vigili  del fuoco accorsi per spegnere un incendio che si era diffuso dopo un  precedente bombardamento nell'insediamento di Zelenyi Hai, nel distretto  di Kupiansk, denuncia Kiev. Un soccorritore è stato ucciso. La vittima è  stata identificata come Yuriy Chystuikov, 49 anni. Altri cinque  pompieri dell'unità che comandava sono rimasti feriti.  

Zelensky arrivato a vertice Ue; accolto da Costa

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e' arrivato al Palazzo Europa dove si tiene il vertice Ue. E' stato accolto dal presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa.

Belgio: "Su asset russi garanzie o faremo tutto per stop"

Sugli asset russi immobilizzati "abbiamo tre richieste. Voglio la  mutualizzazione del rischio". "Vogliamo garanzie che se i soldi devono  essere restituiti, ogni Stato membro contribuisca, le conseguenze non  possono riguardare solo il Belgio. E la terza richiesta è che ogni Paese  che ha immobilizzato i beni si muova con noi". "Se ci muoviamo,  dobbiamo farlo tutti insieme". Se tali richieste saranno soddisfatte,  "allora potremmo andare avanti. In caso contrario, farò tutto ciò che è  in mio potere, a livello europeo, nazionale, politico e legale, per  fermare questa decisione". Così il premier belga Bart De Wever arrivando  al summit Ue. 

Media: Madrid finanzierà armi Usa per Kiev in programma Nato

Dopo settimane di esitazioni, il governo spagnolo  guidato da Pedro Sanchez, ha deciso di aderire al programma Purl  (Priority Ukraine Requirements List), l'iniziativa condotta dalla Nato  per finanziare la fornitura di armi destinate all'Ucraina. Lo hanno  confermato fonti governative al El Pais. Il premier spagnolo ha discusso  la questione martedì scorso in un colloquio telefonico con il  presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre la ministra della Difesa,  Margarita Robles, ha parlato con il suo omologo di Kiev, Denys Shmyhal.  Da parte ucraina, secondo le fonti è arrivata la richiesta urgente di  armamenti per far fronte alla campagna di bombardamenti che sta  devastando l'infrastruttura energetica del paese prima dell'imminente  inverno. Il programma Purl, nato ad agosto, è la risposta europea al  cambio di rotta di Donald Trump, che ha interrotto le forniture di armi  garantite in precedenza da Joe Biden. Impossibilitata a sostenere i  costi, ora Kiev riceverà armi americane - tra cui sistemi Patriot e  razzi Himars - pagate da Paesi alleati come Germania, Paesi Bassi,  Canada, Danimarca, Norvegia e Svezia, per un valore complessivo di circa  due miliardi di dollari. Madrid parteciperà con un contributo stimato  intorno ai 200 milioni di euro, secondo esperti militari citati dal  quotidiano, non essendo ancora stata fissata una cifra ufficiale.  L'accordo integra il patto firmato a maggio 2024 fra Sanchez e Zelensky,  che prevede già la fornitura annuale di armamenti spagnoli per un  miliardo di euro. La novità è che ora la Spagna finanzierà acquisti  diretti da Washington, un punto che ha sollevato perplessità in Paesi  come la Francia. L'acquisto di forniture militati statunitensi da parte  della Spagna potrebbe contribuire ad alleggerire le tensioni fra Madrid e  Washington, dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha  minacciato quattro volte la Spagna di ritorsioni per non voler assumere  l'impegno di elevare al 5% del Pil la spesa in difesa nel prossimo  decennio, imposto al vertice dell'Alleanza a giugno a l'Aja. L'ultima  volta ieri, quando in conferenza stampa nello Studio Ovale con il  segretario generale Nato, Mark Rutte, Trump ha accusato Madrid di "non  fare gioco di squadra", secondo quanto riferito oggi dai media iberici,  fra cui l'agenzia Efe. Il tycoon ha anche detto che il segretario  dell'Alleanza "dovrà parlare con la Spagna", ma si è mostrato convinto  che l'aumento dell'impegno iberico sia un obiettivo che Rutte "può  risolvere facilmente".

De Wever: "Per usare asset russi abbiamo 3 condizioni"

"Se vogliamo utilizzare gli asset russi, abbiamo tre richieste: voglio la piena mutualizzazione del rischio, perche' il rischio e' grande. Subiremo enormi richieste di risarcimento. Quindi, se vogliamo farlo, dovremo farlo tutti insieme. Vogliamo garanzie, se il denaro deve essere restituito, che tutti gli Stati membri contribuiscano. Le conseguenze non possono riguardare solo il Belgio. E la terza richiesta e' che ogni Paese che ha immobilizzato beni si muova insieme a noi, perche' noi siamo gli unici, Euroclear e' l'unica istituzione finanziaria che offre extra-profitti all'Ucraina. Sappiamo che ci sono ingenti somme di denaro russo in altri Paesi che sono sempre stati silenziosi al riguardo. Se ci muoviamo, dobbiamo farlo tutti insieme. Questa e' la solidarieta' europea". Lo ha dichiarato il premier belga, Bart De Wever al suo arrivo al Consiglio europeo. "Se queste tre richieste, che sono del tutto ragionevoli, saranno soddisfatte, allora potremo andare avanti. In caso contrario, faro' tutto cio' che e' in mio potere a livello europeo, anche a livello nazionale, politicamente e giuridicamente, per fermare questa decisione", ha aggiunto.

Belgio: "Asset non toccati nemmeno in Seconda guerra mondiale"

"C'e' l'idea di confiscare gli asset russi immobilizzati per darli all'Ucraina. Sto cercando la base giuridica per questa decisione. Non e' un dettaglio, nemmeno durante la Seconda guerra mondiale, i beni immobilizzati non furono mai toccati. Quindi questo e' un passaggio molto importante". Lo ha dichiarato il premier belga, Bart De Wever al suo arrivo al Consiglio europeo. "Credo che il primo passo sia presentare la base giuridica di questa decisione. Non l'ho ancora vista", ha aggiunto.

Vienna: "Su asset russi nodo rischi potrebbe essere critico"

Sull'uso degli asset russi "ci sono ancora molte  questioni senza risposta che devono essere chiarite. Abbiamo bisogno di  un quadro giuridico adeguato per affrontare la questione" inclusi "i  rischi associati". "E' un aspetto che potrebbe diventare critico" e ci  sono "preoccupazioni nazionali in molti ambiti". Lo ha detto il  cancelliere austriaco Christian Stocker arrivando al vertice dei capi di  Stato e di governo Ue a Bruxelles. Sugli asset congelati in Belgio, ha  aggiunto, "per quanto riguarda la Banca Centrale, sono preoccupato, come   Cancelliere austriaco, che questa questione forse non sia ancora stata  valutata e considerata in tutte le sue dimensioni". 

Austria: "Sanzioni Usa passo per portare Putin a tavolo"

"Il fatto che il presidente degli Stati Uniti faccia piu' pressione imponendo sanzioni alle aziende russe, come Lukoil e Rosneft, penso che sia un passo avanti per portare Putin al tavolo delle trattative". Lo ha dichiarato il cancelliere austriaco, Christian Stocker, al suo arrivo al Consiglio europeo. 

Kallas: "Sempre più difficile per Putin finanziare guerra"

Abbiamo appena adottato il nostro 19esimo pacchetto di sanzioni. Colpisce banche russe, scambi di criptovalute, entita' in India e Cina, tra gli altri. L'Ue sta limitando i movimenti dei diplomatici russi per contrastare i tentativi di destabilizzazione. Sta diventando sempre piu' difficile per Putin finanziare questa guerra". Lo scrive su X l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. 

Media: un morto in un attacco con un drone in Russia

Un civile è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti in un  attacco con un drone nella regione russa di Belgorod, vicino al confine  con l'Ucraina. L'ha dichiarato il governatore della regione, Vyacheslav  Gladkov, riporta la Tass. "Un uomo è morto a seguito di un attacco con  un drone contro un'auto nel villaggio di Kukuyevka", ha scritto Gladkov  sul suo canale Telegram. Altre due persone sono rimaste ferite, ha  aggiunto. 

Kos: "Pronti ad apertura capitoli adesione a novembre"

"Siamo pronti per l'apertura del primo cluster di negoziati con Ucraina e Moldavia entro novembre. Tutti i cluster saranno pronti per essere aperti. Entrambi i Paesi hanno fatto molto". Lo ha dichiarato la commissaria europea all'Allargamento, Marta Kos, al suo arrivo alla riunione pre-vertice Ue dei Renew Europe. 

Kos: "Bene accordo su sanzioni, ora più pressione su Mosca"

"Sono molto contenta che siamo stati in grado di  trovare un accordo sul diciannovesimo pacchetto di sanzioni. Dobbiamo  fare pressione sulla Russia per arrivare alla pace. Allo stesso tempo  dobbiamo aiutare l'Ucraina, e per questo spero che i leader trovino  presto un accordo sui prestiti per la ricostruzione del Paese". Lo ha  detto la Commissaria all'Allargamento, Marta Kos, entrando al prevertice  di Renew Europe a Bruxelles. "Finora siamo riusciti a tenere la Russia  fuori dall'Ue. Gli ucraini combattono per questo, i moldavi hanno  combattuto contro le interferenze. Siamo infatti pronti ad aprire i  negoziati di adesione sul cluster uno già a novembre. Questi due Paesi  hanno fatto molti progressi, spero che il loro processo di adesione  rimanga basato sul merito", ha aggiunto Kos. 

Ue: via libera formale alle nuove sanzioni contro Mosca

Via libera formale dei 27 Ue al diciannovesimo  pacchetto di sanzioni contro la Russia. La procedura scritta, a quanto  si apprende dalla presidenza danese dell'Ue, si è concluso senza alcuna  obiezione. Le nuove sanzioni vanno a colpire l'export di Gnl russo,  fulcro delle nuove misure Ue. Nel pacchetto anche un meccanismo che  limita la libertà di movimento dei diplomatic i russi di stanza nei  Paesi Ue. "Oggi è un grande giorno per l'Europa e per l'Ucraina.  L'impatto delle sanzioni sarà concreto", ha sottolineato il ministro  degli Esteri danese Lars Lokke Rasmussen.

Weber: "Bene sanzioni Usa a Putin invece di vertice Budapest"

"Abbiamo buone notizie dall'America: Donald Trump sta attivando sanzioni contro la Russia. Anche Trump, quindi, ha capito che una cooperazione pacifica con questo Putin aggressivo non e' possibile". Lo ha dichiarato il presidente del Partito popolare europeo, Manfred Weber, all'arrivo al pre-vertice Ue del Ppe. "Devo anche chiarire che tutti i populisti in tutta Europa che ci chiedono di fare piu' sforzi diplomatici per raggiungere la pace si sbagliano, perche' Putin non ha alcun interesse a creare la pace. Non c'e' nessun vertice di Budapest per la pace, ma ora ci sono sanzioni da parte di Donald Trump contro Putin. Questa e' la realta' politica. E questo significa che siamo abbastanza forti, come europei, insieme agli americani, nel difendere il nostro modo di vivere europeo insieme agli ucraini", ha aggiunto. 

Ucraina: esplosione in fabbrica militare russa, almeno 9morti

Una potente esplosione si e' verificata nella fabbrica militare 'Plastmass' di Kopeysk, nella regione russa di Cheljabinsk, secondo quanto riportato dalla testata locale Kurs Dela. L'azienda produce e smaltisce munizioni. Il governatore regionale, Aleksei Teksler, ha confermato l'incidente e ha riferito di nove morti. Il bilancio delle vittime sarebbe ancora piu' grave: almeno 12 morti e 7 feriti, secondo il quotidiano Izvestia. "Un'esplosione si e' verificata in uno stabilimento nella citta' di Kopeysk. Tutti i servizi di emergenza sono giunti sul posto ed e' stato allestito un centro di comando. Non vi e' alcuna minaccia per i residenti della citta' o per le strutture civili", ha scritto Teksler sul suo canale Telegram. L'onda d'urto e' stata cosi' potente da essere udita in diverse zone di Chelyabinsk e le finestre degli edifici vicini sono andate in frantumi. L'area dello stabilimento Plastmass e' attualmente transennata dalla polizia e i servizi di emergenza e gli investigatori stanno lavorando sul posto, riferisce Kurs Dela. L'ipotesi di un attacco con drone non e' stata confermata, sottolinea Teksler. JSC "Plastmass Plant" e' specializzata nella produzione di esplosivi e munizioni, nonche' nel loro smaltimento. L'azienda fa parte della holding Technodinamika, a sua volta parte della societa' statale Rostec. Si tratta della seconda esplosione in una settimana presso uno stabilimento Rostec, holding pubblica specializzata nel consolidamento e nello sviluppo di aziende strategicamente importanti, nel settore della difesa e dell'alta tecnologia. Il 17 ottobre, un incidente simile si e' verificato presso la fabbrica Avangard di Sterlitamak, anche questa che produce munizioni ed esplosivi. Sei dipendenti sono rimasti feriti. Dmitry Loginov, direttore generale dello stabilimento, ha attribuito l'accaduto a un "incidente all'unita' di produzione di azoto", ricorda il Moscow Times. 

Mosca: "Abbattuti 139 droni ucraini nella notte"

Le difese aeree russe hanno abbattuto 139 velivoli  senza pilota (Uav) ucraini sulle regioni russe, di cui 56 sulla regione  confinante di Belgorod. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo,  riporta la Tass.   "Nella scorsa notte, le capacità di difesa aerea  russa hanno distrutto o intercettato 139 velivoli senza pilota ucraini  ad ala fissa, di cui 56 sulla regione di Belgorod, 22 sulla regione di  Bryansk, 21 sulla regione di Voronezh, 14 sulla regione di Ryazan, 13  sulla regione di Rostov, quattro sulla Repubblica di Crimea, due  ciascuna sulla regione di Tambov, sulla regione di Volgograd, sulla  regione di Orël e sulla regione di Kaluga, e uno sulla regione di  Kursk", hanno specificato i vertici russi. 

Russia: rilasciato ciclista francese, detenuto da settembre

Il ciclista francese Sofiane Sehili, detenuto in Russia dall'inizio di settembre, e' stato multato per "aver attraversato illegalmente il confine" con la Russia ed e' stato rilasciato. Lo riporta l'agenzia ufficiale Ria Novosti. Un tribunale della citta' di Pogranichny, nella regione di Primorsky (Estremo Oriente russo), ha dichiarato Sofiane Sehili colpevole" e lo ha condannato a una multa di 50.000 rubli, circa 530 euro. Dato il periodo trascorso in custodia cautelare, il ciclista 44enne e' stato esentato dal pagamento della multa ed e' stato rilasciato in aula. Accusato di "attraversamento illegale della frontiera" con la Russia, Sehili rischiava fino a due anni di carcere. E' stato arrestato all'inizio di settembre nell'Estremo Oriente russo, presumibilmente nell'ultima tappa della sua 'traversata' dell'Eurasia in bicicletta e da allorae' rimasto in custodia cautelare in attesa del processo. Il ciclista francese di endurance intendeva raggiungere la Russia dalla Cina attraversando un valico di frontiera che poteva essere attraversato solo in treno o autobus, secondo le autorita' russe. Tuttavia, l'utilizzo di questi mezzi di trasporto avrebbe invalidato il suo record dopo oltre 60 giorni e migliaia di chilometri di sforzi. Il ciclista e' partito da Lisbona all'inizio di luglio e aveva in programma di attraversare 17 Paesi per arrivare a Vladivostok, nell'Estremo Oriente russo, all'inizio di settembre. La sua compagna, Fanny Bensussan, ha dichiarato a settembre al canale francese France 3 Occitanie che il ciclista aveva deciso di presentarsi ai funzionari della dogana, convinto che lo avrebbero lasciato passare comunque, ma e' stato arrestato. "Pensava solo ai suoi successi sportivi", ha spiegato. Ex documentarista per la rivista culturale Te'le'rama, Sehili e' specializzato in ultracycling, gare che si estendono per centinaia o migliaia di chilometri. Diversi occidentali sono stati arrestati in Russia dall'inizio dell'offensiva su larga scala in Ucraina nel 2022, e le relazioni diplomatiche tra Parigi e Mosca sono ai minimi termini. 

Ue, asset russi e target clima: i nodi del vertice

L'utilizzo degli asset russi immobilizzati per finanziare un prestito a Kiev e l'obiettivo di ridurre del 90% le emissioni climatiche entro il 2040 sono i principali nodi del Consiglio europeo che si tiene oggi a Bruxelles. Il dossier dei beni congelati russi sara' il primo sul tavolo del summit, con i leader intenti a raggiungere un accordo entro la fine dell'anno (doveva avvenire gia' in questo vertice) per garantire che l'Ucraina possa continuare a ricevere fondi dalla primavera, quando scadra' l'attuale prestito G7. Ma il Belgio che e' il detentore di buona parte dei quei fondi si mette di traverso. La liquidita' depositata presso Euroclear e' stimata in oltre 180 miliardi di euro. L'idea della Commissione - spiegano fonti diplomatiche - e' di "scambiare questi fondi con titoli europei, che verrebbero dati in custodia a Euroclear", mentre "i proventi sarebbero utilizzati per un prestito all'Ucraina garantito dai bilanci nazionali degli Stati membri partecipanti". Una costruzione giuridica complessa, che secondo le stesse fonti deve evitare di configurare una confisca. "Bisogna essere sicuri che questa formulazione non violi il diritto internazionale", viene sottolineato. Permangono inoltre difficolta' politiche che non riguardano il Belgio: gli asset russi sono congelati attraverso decisioni sanzionatorie rinnovate ogni sei mesi, e si valuta una misura separata che li mantenga immobilizzati "fino al pagamento delle riparazioni di guerra all'Ucraina".

Rubio: "Usa aperti a contatti con Mosca anche dopo annuncio sanzioni"

Gli Stati Uniti hanno varato  nuove sanzioni contro la Russia per la prima volta dopo il ritorno di  Donald Trump alla Casa Bianca. Ma il Presidente americano ha detto di  auspicare che le "enormi misure" che colpiscono i giganti del petrolio  russo Lukoil e Rosneft saranno di breve durata e, di nuovo, di auspicare  per una fine prossima della guerra in Ucraina. Il segretario di Stato,  Marco Rubio, ha precisato che gli Stati Uniti "continuano ad auspicare  contatti con i russi". "Saremo sempre interessati a impegnarci, se c'è  l'opportunità di arrivare alla pace", ha detto dopo che il 'poliziotto  cattivo', il segretario del Tesoro, Scott Bessent, aveva anticipato la  prontezza "a spingersi oltre se sarà necessario" e chiesto agli alleati  degli Stati Uniti di "aderire a queste sanzioni". "Ogni volta che parlo  con Vladimir, il colloquio è positivo e poi non va da nessuna parte", ha  dichiarato Trump.  Sanzioni  che sono la conseguenza "dell'assenza della seria volontà della Russia  di impegnarsi in un processo di pace per mettere fine alla guerra in  Ucraina. Di fronte al rifiuto del Presidente Putin di fermare questa  guerra insensata, il dipartimento del Tesoro impone sanzioni alle due  principali compagnie petrolifere che finanziano la macchina da guerra  del Cremlino"".  "Sono  sanzioni enormi e auspichiamo che non dureranno a lungo. Auspichiamo che  sarà posto fine alla guerra", ha dichiarato Trump, che solo pochi  giorni fa, dopo aver parlato con Putin giovedì scorso, anticipava un  prossimo vertice con Vladimir Putin a Budapest e consigliava a Volodymir  Zelensky di lasciare l'intero Donbass alla Russia per arrivare alla  tregua, ricevendo il segretario generale della Nato, Mark Rutte, alla  Casa Bianca. L'ambasciatrica ucraina a Washington Olga Stefanishyna ha  accolto positivamente l'annuncio delle sanzioni Usa, una decisione che  "si allinea perfettamente con la posizione costante dell'Ucraina secondo  cui la pace non può essere ottenuta che con la forza e esercitando una  pressione massima sull'aggressore con l'aiuto di tutti gli strumenti  internazionali disponibili". 

Media: quattro feriti in un raid russo su Kiev nella notte

Quattro persone sono rimaste ferite nell'attacco notturno di un drone russo su Kiev, secondo quanto dichiarato dal capo dell'Amministrazione militare della città, Tymur Tkachenko. Lo riporta Rbc-Ukraine. La scorsa notte a Kiev e in altre diverse altre regioni dell'Ucraina, le sirene antiaeree sono state attivate due volte a causa della minaccia di attacchi missilistici balistici. L'Aeronautica militare ucraina ha segnalato un bersaglio ad alta velocità diretto verso la città di Kremenchuk. I residenti sono stati invitati a mettersi al riparo e a seguire le istruzioni della protezione civile fino alla revoca dell'allerta

Trump: bello conversare con Putin, ma non porta a nulla

Zelensky: "Ok alla proposta Usa di un congelamento della linea del fronte"

Zelensky apre al piano Trump per mettere fine al conflitto in Ucraina e definisce 'un buon compromesso' la proposta americana di congelare la guerra partendo dall'attuale linea di contatto come base per le trattative.

Trump: "Spero che dopo le sanzioni Putin diventi ragionevole"

"Spero che dopo le sanzioni Putin diventi ragionevole". Lo ha detto Donald Trump. "Speriamo che diventino ragionevoli entrambi", ha aggiunto. "Zelensky e Putin si odiano. L'odio che c'è tra di loro è sostanziale". 

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