Guerra in Ucraina, ecco il piano di pace in 12 punti di Kiev ed Europa: cosa prevede

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Introduzione

Le nazioni europee stanno lavorando con l'Ucraina su una proposta in 12 punti per porre fine alla guerra della Russia lungo le attuali linee di battaglia, respingendo le rinnovate richieste di Vladimir Putin agli Stati Uniti affinché Kiev ceda territori in cambio di un accordo di pace. Gli europei corrono in sostegno del presidente ucraino Volodymyr Zelensky - come all'indomani del vertice fra il presidente russo e Donald Trump in Alaska - e fanno quadrato. Prima con una dichiarazione congiunta in cui si dicono "consapevoli che l'Ucraina" debba trovarsi "nella posizione più forte possibile, prima, durante e dopo qualsiasi cessate il fuoco", poi con "un piano in 12 punti" - in questo caso reso noto da Bloomberg - che delinea i possibili confini della pace una volta fermate le ostilità. Il punto di partenza dei negoziati, come suggerito dallo stesso presidente degli Stati Uniti, è infatti il "congelamento del fronte" e lo "stop ai combattimenti".

Quello che devi sapere

"Solo l’Ucraina vuole la pace, Putin sceglie la distruzione"

"Siamo tutti uniti nel desiderio di una pace giusta e duratura, che il popolo ucraino merita: le tattiche dilatorie della Russia hanno dimostrato più volte che l'Ucraina è l'unica parte seriamente intenzionata a raggiungere la pace ed è sotto gli occhi di tutti che Putin continua a scegliere la violenza e la distruzione", dichiarano i leader di Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Polonia, Norvegia, Finlandia e delle istituzioni europee in tandem con Zelensky - in seguito si uniranno poi anche Spagna e Svezia.

 

Per approfondire su Insider: Il dilemma di Trump sui Tomahawk a Kiev: vendere armi o evitare l'escalation con Mosca?

"Aumentare la pressione sull'economia russa"

"Dobbiamo aumentare la pressione sull'economia russa e sulla sua industria della difesa, finché Putin non sarà pronto alla pace", si legge ancora nella dichiarazione. "Stiamo elaborando misure per sfruttare appieno il valore dei beni sovrani russi immobilizzati, in modo che l'Ucraina disponga delle risorse di cui ha bisogno", affermano i leader europei, ricordando che si riuniranno al Consiglio Europeo e nella coalizione dei volenterosi "per discutere come portare avanti questo lavoro e sostenere ulteriormente l'Ucraina".

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Gli obiettivi

Poco importa se, come sembra, il vertice di Budapest al momento non è prossimo a concretizzarsi: l'obiettivo è prendere in mano l'agenda e mostrarsi proattivi, sia agli occhi di Donald Trump che di Vladimir Putin. A tenere i contatti, sia con gli ucraini che con gli americani, è lo staff del presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, con Volodymyr Zelensky atteso a Bruxelles per il vertice dei leader di giovedì e quello dei volonterosi a Londra, venerdì.

Dai bambini rapiti all’ingresso nell’Unione europea

Ma cosa prevede il piano? Tra i punti, secondo l'agenzia Usa Bloomberg, ci sono "il rientro dei bambini ucraini rapiti e avviati alle adozioni forzate, lo scambio di prigionieri, le garanzie di sicurezza a Kiev, la concessione di fondi per riparare i danni subiti dall'invasione russa e un percorso per entrare rapidamente nell'Unione europea".

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Sanzioni e ricostruzione dell’Ucraina

Le sanzioni imposte a Mosca verrebbero in questo quadro "gradualmente rimosse" ma gli asset della Banca Centrale russa, congelati dall'Occidente, non verrebbero restituiti sino a che Mosca non avrà accettato di "contribuire alla ricostruzione dell'Ucraina". Le restrizioni verrebbero però ripristinate immediatamente se la Russia attaccasse nuovamente il suo vicino.

Un comitato di pace guidato da Trump

Mosca e Kiev avvierebbero negoziati sulla governance dei territori occupati, anche se né l'Europa né l'Ucraina sarebbero disposte a riconoscere legalmente alcun territorio occupato come russo. Un comitato di pace presieduto dal presidente Donald Trump sarebbe infine chiamato a supervisionare l'attuazione del piano proposto.

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Il ruolo dell’economia russa per i negoziati

Il Cremlino tuttavia ha già più volte respinto al mittente molte delle idee avanzate nel documento (come la tregua prima dei negoziati) e la sensazione, a Bruxelles, è che si stia "girando in tondo". Ecco perché l'attenzione ora è tutta sulle possibilità che ha l'Europa, Unione europea in testa, di aiutare l'Ucraina a tenere testa alla Russia, nella speranza che il collasso della sua economia la costringa a sedersi davvero al tavolo dei negoziati.

Wsj: "Trump ha detto a Zelensky di non contare sui Tomahawk"

Inoltre il Wall Street Journal ha rivelato - citando funzionari americani, europei e ucraini - che nell'incontro avvenuto venerdì scorso alla Casa Bianca, Trump avrebbe detto a Zelensky non solo che non gli consegnerà i missili a lungo raggio Tomahawk, ma anche che il ritorno all'Ucraina del Donbass - in gran parte occupato dalle truppe russe - non è una priorità e che lui cerca di risolvere rapidamente il conflitto, indipendentemente dal destino della regione.

 

Per approfondire: Tomahawk, come funzionano i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina

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Trump e Putin non si incontreranno a breve

Nel frattempo è stato confermato che non ci sono piani per un incontro "nell'immediato futuro" tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello russo Vladimir Putin: cinque giorni dopo la lunga telefonata fra i due leader, in cui avevano ipotizzato un nuovo faccia a faccia a Budapest entro due settimane, tutto potrebbe essere rimesso in discussione sui negoziati di pace in Ucraina. La dichiarazione di un "alto funzionario" della Casa Bianca, citato dalle agenzie internazionali, fa seguito a un colloquio telefonico fra Serghei Lavrov e Marco Rubio durante il quale il ministro degli Esteri russo ha detto chiaramente al segretario di Stato americano che Mosca rimane contraria a un cessate il fuoco immediato. Quanto al possibile nuovo vertice tra Stati Uniti e Russia, "né il presidente Trump, né il presidente Putin hanno indicato date precise, serve preparazione, una preparazione seria", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

 

Per approfondire: Putin a Budapest, farebbe il presidente russo a evitare sanzioni e mandato d’arresto?

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