Guerra Ucraina Russia, Vance: "Accordo non renderà felici né Mosca né Kiev"

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La Casa Bianca lavora “per stabilire quando sarà possibile un vertice” a tre tra Trump, Putin e Zelensky, "ma per ora la priorità è l'incontro tra Trump e Putin", ha detto il vicepresidente Usa JD Vance. Gelo del leader ucraino sul vertice Trump-Putin del 15 agosto in Alaska. "Ogni decisione presa senza Kiev non porterà a nulla", ha avvertito Zelensky. Mosca attacca i leader europei per la dichiarazione in cui si afferma che la pace non può essere decisa senza Kiev, definendola un “volantino nazista”

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Gelo di Zelensky sul vertice Trump-Putin del 15 agosto in Alaska. "Non regaleremo la nostra terra all'occupante", ha detto il leader ucraino dopo le indiscrezioni secondo cui Mosca avrebbe presentato una proposta agli Usa per la tregua a patto di enormi concessioni territoriali sull'Ucraina orientale. "Ogni decisione presa senza Kiev non porterà a nulla", ha avvertito il presidente ucraino. 

Per il vicepresidente Usa Vance “l’accordo alla fine non renderà felici né Mosca né Kiev”. La Casa Bianca sta lavorando a un "calendario per stabilire quando" Donald Trump, Vladimir Putin e  Volodymyr Zelensky "potrebbero sedersi e discutere la fine del  conflitto", ha dichiarato Vance.

Ira di Mosca contro i leader europei dopo la dichiarazione congiunta firmata anche da Meloni nella quale si afferma che “il percorso verso la pace non può essere deciso senza l'Ucraina”, in riferimento al summit Trump-Putin in Alaska. Il ministero degli Esteri russo parla di “volantino nazista”, mentre Medvedev passa agli insulti: “Imbecilli”. Secondo quanto riferito da un alto funzionario Ue, “l’amministrazione statunitense è stata molto coinvolta nel corso dei colloqui" sull'Ucraina "e ha mostrato interesse ad allineare la propria posizione a quella dell'Europa". Per quanto riguarda le questioni territoriali,  ha aggiunto, la posizione russa è  inquadrata come uno scambio territoriale" con  l'Ucraina, "ma appare  piuttosto unilaterale".

Lunedì riunione urgente dei ministri degli Esteri Ue, ma Kallas chiarisce già che i “territori temporaneamente occupati sono di Kiev”. Continua il pressing per far sedere Zelensky al tavolo delle trattative. L'ambasciatore Usa alla Nato ritiene “possibile” che alla fine l'ucraino sia invitato in Alaska. 

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Ue, lunedì vertice ministri Esteri su Kiev e Gaza

Per lunedì è prevista una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dell’Ue  sull’Ucraina e Gaza, convocata dall’Alta rappresentante dell'Ue, Kaja  Kallas. Lo ha reso noto una portavoce della Commissione europea. La riunione di lunedì, ha spiegato Kallas, servirà a "discutere i  prossimi passi" sull'Ucraina dopo il vertice tra alti funzionari  svoltosi ieri. "Sono in gioco gli interessi vitali dell'Europa", ha  evidenziato Kallas. 

Ue, oggi riunione ambasciatori e domani ministri Esteri su Kiev e Gaza

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Ucraina, nodo territori nella proposta russa a Casa bianca. VIDEO

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Trattato Kensington, cos'è e cosa prevede il patto tra Uk e Germania

Asse tra Starmer e Merz per una inedita intesa senza precedenti nella storia moderna tra quelle che furono due potenze europee rivali. Questo il risultato della prima visita da cancelliere tedesco a Londra, a suggello di un rilancio della cooperazione che spazia dalla difesa alla sicurezza interna, dalla lotta all'immigrazione illegale agli investimenti economici, dalle facilitazioni di viaggio alla tecnologia; ma mira soprattutto a proiettare l'immagine di un asse politico-militare.

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Guerra Ucraina, cosa sono i missili Patriot e perché sono importanti

Donald Trump ha fatto sapere che, se non si troverà un accordo per risolvere la guerra in Ucraina entro i prossimi 50 giorni, scatteranno dazi severi nei confronti della Russia. Il presidente degli Stati Uniti, in una conversazione con la Bbc britannica, parlando di Vladimir Putin ha detto: "Sono deluso, ma non ho chiuso con lui". Pressato a spiegare come intende mettere fine a quello che lui stesso definisce "il bagno di sangue" della guerra russa ucraina, la risposta à stata: "Ci stiamo lavorando”.

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Guerra in Ucraina, come sta andando l’offensiva estiva della Russia

Non accenna a fermarsi il conflitto che ormai da oltre tre anni vede contrapposte Russia e Ucraina. E mentre Donald Trump sembra pronto ad una svolta contro Vladimir Putin, dopo aver tentato inutilmente per quasi sei mesi di convincerlo a trattare la pace con Kiev, iniziano ad arrivare le prime stime sull’andamento dell’ultima offensiva russa in territorio ucraino.

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Zelensky: "Mosca vuole ingannare gli Usa, non lo permetteremo"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso  serale ripreso dall'Ukrainska Pravda, ha affermato che i russi intendono  "ingannare l'America", ma l'Ucraina non lo permetterà. "Il nostro team  lavora con gli Stati Uniti. I russi cercano di ingannare l'America. Ma  noi non lo permetteremo", ha precisato. 

Zelensky: "Mosca vuole uccidere l'Ucraina, servono sanzioni"

"In questo momento a Zaporizhzhia, i nostri soccorritori, medici e agenti di polizia stanno lavorando per aiutare dopo un attacco di bombe russe. Bombe lanciate da aerei sulla città, su edifici residenziali, sulla stazione degli autobus, su una delle cliniche. Purtroppo, ci sono feriti". Lo ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X, accusando Mosca di "continuare a mietere vittime. L'unica cosa che cercano è un modo per uccidere l'Ucraina".    "Tutti vedono che non c'è stato alcun passo concreto da parte della Russia verso la pace, nessuna azione a terra o in aria che possa salvare vite umane - ha aggiunto -. Ecco perché servono sanzioni, serve pressione. Serve la forza degli Stati Uniti, dell'Europa, di tutte le nazioni del mondo che vogliono pace e stabilità nelle relazioni internazionali. Se la Russia non vuole fermare la guerra, allora la sua economia deve essere fermata".

Guerra Ucraina-Russia, Zelensky: "Nessuna decisione senza di noi"

"L'Ucraina è pronta a prendere decisioni concrete che possano portare la  pace. Qualsiasi decisione contro di noi, qualsiasi decisione che non  coinvolga l'Ucraina, è allo stesso tempo una decisione contro la pace.  Non porterà a nulla. Sono decisioni nate morte. Sono decisioni  impraticabili. E tutti abbiamo bisogno di una pace vera e autentica. Una  pace che la gente rispetti". Questa la didascalia del videomessaggio,  postato su X, in cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha  commentato la notizia dell'incontro in Alaska, il prossimo 15 agosto,  tra Donald Trump e Vladimir Putin.

Guerra Ucraina-Russia, Zelensky: 'Nessuna decisione senza di noi'

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Vance: "Lavoriamo per stabilire quando sarà possibile vertice a 3"

La Casa Bianca sta lavorando a un "calendario e  cose del genere per stabilire quando" Donald Trump, Vladimir Putin e  Volodymyr Zelensky "potrebbero sedersi e discutere la fine del  conflitto".   Lo ha detto il vicepresidente JD Vance. Secondo  indiscrezioni riportate da Cnn, la Casa Bianca resta aperta alla  possibilità di un incontro a tre ma al momento la priorità è l'incontro  fra Putin e Trump.

Mosca continua a bombardare l'Ucraina: almeno 6 morti solo oggi

Sei persone sono morte oggi nelle regioni orientali ucraine di Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. Lo hanno dichiarato le rispettive autorità. L'offensiva russa si concentra sull'Ucraina orientale, dove negli ultimi mesi ha intensificato i suoi progressi contro avversari meno equipaggiati.    I raid di Mosca hanno causato anche una ventina di feriti quando un ordigno volante ha colpito un'affollata stazione degli autobus nella città di Zaporizhzhia, hanno riferito le autorità locali, aggiungendo che un'operazione di ricerca e soccorso è in corso.

Paesi Ue spingono per "massima pressione" degli Usa su Mosca

Diversi Paesi  europei stanno facendo fronte comune per spingere Washington a  incrementare la pressione su Mosca, portandola "al massimo livello"  anche con la minaccia di nuove sanzioni, al fine di arrivare a un  cessate il fuoco. E' uno dei punti emersi dalla videoconferenza degli  ambasciatori dei 27 sull'Ucraina - secondo quanto riferito da più fonti  diplomatiche europee - svoltasi nel pomeriggio, durante la quale è stato  fatto il punto sulla riunione di ieri nel Kent ospitata dal ministro  degli Esteri britannico David Lammy e dal vicepresidente statunitense  J.D. Vance, con alti funzionari della Commissione europea e di Italia,  Francia, Germania, Polonia e Finlandia. Tra gli ambasciatori è emersa la  richiesta che eventuali cessioni territoriali ucraine dovranno far  parte di un accordo complessivo da negoziare dopo il cessate il fuoco,  come richiesto da Kiev, e non costituire una precondizione per fermare  le ostilità, come invece pretende Mosca. Qualsiasi futuro cessate il  fuoco, inoltre, dovrà essere accompagnato da misure punitive severe in  caso di violazioni, per impedire a Mosca di ottenere benefici economici  dalla pace per poi riprendere il conflitto. I Paesi presenti ieri al  tavolo britannico vengono definiti come coloro che hanno un  coinvolgimento più diretto, ma la priorità comune Ue resta che ogni  tentativo di pace porti beneficio all'Ucraina.

Estonia: "Putin-Trump non facciano collassare ordine mondiale"

"L'imminente incontro tra Donald Trump e Vladimir  Putin in Alaska potrebbe portare a un completo collasso dell'attuale  ordine giuridico internazionale". Lo ha dichiarato il presidente della  commissione Esteri del Parlamento estone, Marko Mihkelson. "Se un  aggressore ottiene il riconoscimento dei cambiamenti di confine con la  forza, il diritto internazionale non conta più nulla. Il suo posto viene  preso dal diritto del più forte", ha aggiunto Mihkelson. Il politico  estone ha, a tal proposito, auspicato che gli Stati europei facciano il  possibile nei prossimi giorni per aiutare gli Stati uniti a evitare un  errore fatale per loro stessi e per il mantenimento della pace in  Europa. "E' nostro dovere fare quanto nelle nostre possibilità per fare  in modo che l'Alaska non diventi la nuova Monaco, Teheran o Yalta", ha  detto ancora Mihkelson.

Media: "Pressing leader Ue su Trump, usi la pressione delle sanzioni"

I leader europei stanno facendo pressione su Washington affinché intensifichi la pressione delle sanzioni contro Mosca in vista del faccia a faccia fra Donald Trump a Vladmir Putin. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali durante l'incontro di sabato nel Regno Unito i consiglieri europei e ucraini hanno sostenuto che Washington dovrebbe esercitare più pressione sulla Russia attraverso minacce di sanzioni. 

Media: "Leader Ue cercano di parlare con Trump prima di Alaska"

I leader europei stanno cercando di parlare con Donald Trump prima del suo incontro con Vladimir Putin in Alaska, Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti. La Casa Bianca non ha risposto alla richiesta di un commento su una potenziale chiamata.

Fonti Ue: "Trump vuole confronto, non è una concessione a Putin"

"Il presidente Trump non ritiene che tenere  l'incontro in Alaska sia una concessione al presidente Putin. Piuttosto,  vuole sondare personalmente il terreno" con lo zar. Lo ha riferito un  alto funzionario Ue.

Fonti Ue: "Beni russi congelati finché Mosca non risarcirà Kiev"

"I beni sovrani sono congelati e dovrebbero rimanere tali fino alla fine della guerra e fino a quando la Russia non avrà risarcito pienamente l'Ucraina per i danni causati. A un certo punto si potrà discutere su cosa fare di questi beni qualora la Russia non risarcisse l'Ucraina per le distruzioni provocate". Lo riferisce un alto funzionario Ue.

Fonti Ue: "L'offerta di Mosca sui territori è a senso unico"

"Per quanto riguarda le questioni territoriali,  la posizione russa è inquadrata come uno scambio territoriale" con  l'Ucraina, "ma appare piuttosto unilaterale". Lo riferisce un alto  funzionario Ue. "Le garanzie di sicurezza sono d'importanza  fondamentale" per Kiev e "quella più solida sarebbe l'assenza di  qualsiasi limitazione alle forze armate ucraine e al sostegno da parte  di Paesi terzi", aggiunge. 

Fonti Ue: "Da Usa interesse ad allinearsi a noi su Kiev"

"L'amministrazione statunitense è stata molto coinvolta nel corso dei colloqui" sull'Ucraina "e ha mostrato interesse ad allineare la propria posizione a quella dell'Europa". Lo riferisce un alto funzionario Ue.

Ucraina, raid su Zaporizhia: 3 morti. Kiev colpisce raffineria

Una nuova ondata di bombardamenti russi e' costata la vita a cinque persone mentre Kiev ha colpito una raffineria di petrolio nella regione russa di Saratov. "Tre persone uccise e una ferita nella regione di Zaporizhia" hanno riferito le forze dell'ordine ucraine, mentre altri due civili sono morti nella regione di Donetsk. Nel pomeriggio un drone kamikaze ha colpito un'affollata stazione degli autobus nella citta' di Zaporizhia, ferendo 12 persone, mentre a Odessa tre bagnanti sono stati uccisi da una mina mentre nuotavano in un'area interdetta alla balneazione. L'esercito ucraino sostiene di aver colpito con i droni una grande raffineria di petrolio a quasi 1.000 chilometri dalla linea del fronte. Il governatore di Saratov, Roman Busargin, ha rilasciato solo un vago commento, affermando che "una delle imprese industriali e' stata danneggiata" e aggiungendo che una persona e' morta a seguito dell'attacco del drone. Un'altra donna e' morta nella regione russa di Belgorod, spesso sotto il fuoco ucraino. L'esercito ucraino ha affermato di aver riconquistato il villaggio di Bezsalivka, nella regione di Sumy, sottraendolo all'esercito russo, che ha recentemente ottenuto significativi progressi. 

Odessa, 3 bagnanti muoiono in mare per l'esplosione di una mina

Tre bagnanti, una donna e due uomini, sono morti nella città ucraina di Odessa dopo essere entrati in contatto con una mina mentre nuotavano in una zona riservata. L'area era stata minata dalle forze ucraine per prevenire attacchi dal mare. Lo ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare di Odessa Oleg Kiper citato da Ukrainska Pravda.

Nordici e Baltici: "Pieno sostegno a integrità territori Kiev"

"Restiamo fermi nel nostro incrollabile sostegno alla sovranità, all'indipendenza e all'integrità territoriale dell'Ucraina di fronte alla guerra di aggressione illegale della Russia". Lo scrivono in una dichiarazione congiunta i leader dei Paesi nordici e baltici: Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Svezia. "Riaffermiamo il principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza", evidenziano i leader, indicando che "i negoziati" di pace "possono svolgersi solo nel contesto di un cessate il fuoco".    "Il presidente Zelensky ha dichiarato chiaramente che l'Ucraina è pronta a colloqui di pace nel pieno rispetto della sua sovranità", aggiungono.    Gli otto Paesi nordici e baltici accolgono "con favore l'iniziativa del presidente Trump di contribuire a porre fine alla guerra e a gettare le basi per una pace giusta e duratura che garantisca la sicurezza dell'Ucraina e la stabilità dell'Europa" e si dicono "pronti a contribuire diplomaticamente a questo lavoro, mantenendo al contempo il nostro sostanziale sostegno militare e finanziario all'Ucraina". "Continueremo a sostenere e imporre misure restrittive nei confronti di Mosca", sottolineano ancora.

Kiev: "Esplosioni nella regione di Zaporizhzhia, tre feriti"

"Esplosioni hanno rimbombato oggi nella regione di Zaporizhzhia e nella città capoluogo dell'oblast dopo che i russi hanno lanciato un attacco con bombe aeree teleguidate. La regione è ancora sotto minaccia". Lo ha riferito Rbc-Ucraina citando il capo dell'Amministrazione statale regionale di Zaporizhia, Ivan Fedorov, secondo il quale almeno tre persone sono rimaste ferite.    Secondo Fedorov uno dei quartieri della città è inondato dal fumo delle esplosioni e i servizi di emergenza stanno lavorando sul posto. Fedorov ha poi messo in guardia contro il rischio di ulteriori attacchi sulla regione e sulla città, invitando i residenti a osservare le misure di sicurezza e a rimanere nelle aree protette fino al termine dell'emergenza.

Rutte: "Incontro in Alaska aiuterà a vedere se Putin fa sul serio"

L'incontro fra Donald Trump e Vladimir Putin "sarà importante perché si tratterà di mettere alla prova Putin per capire quanto seriamente intende porre fine a questa terribile guerra". Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte in un'intervista a Abc, sottolineando che l'incontro è un valido punto di partenza ma nessun accordo è possibile senza l'Ucraina o senza considerare la sicurezza e l'indipendenza di Kiev.     "Si parlerà di territorio. Si tratterà di garanzie di sicurezza, ma anche dell'assoluta necessità di riconoscere che l'Ucraina decide il proprio futuro, che deve essere una nazione sovrana", ha osservato Rutte.

Schlein: "No pace giusta senza Kiev al tavolo"

A proposito dei tentativi di aprire una trattativa per la pace in Ucraina, parlando con i cronisti alla Festa dell'Unita' di Villadossola, nel Verbano Cusio Ossola, la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein ha detto che "non si puo' andare verso una pace giusta e duratura senza che l'Ucraina sieda a quel tavolo. E accanto all'Ucraina deve sedere l'Unione Europea con una voce sola e forte, unita e compatta per difendere gli interessi di sicurezza ucraini ed europei". "Non possiamo - ha aggiunto - aspettarci che Trump si faccia carico delle ragioni del popolo che ha subito un'invasione criminale. Se non ci sono l'Ucraina e l'Europa non ci sono le condizioni per costruire una pace giusta". 

Vance: "Trump valuta sanzioni alla Cina su petrolio russo"

Donald Trump sta valutando  sanzioni contro la Cina per l'acquisto di petrolio russo. Lo ha detto il  vice presidente americano Jd Vance, in un'intervista a Fox News,  precisando che non è stata ancora presa una decisione. Nei giorni  scorsi, il presidente degli Stati Uniti aveva annunciato un aumento dei  dazi al 50% contro l'India per l'acquisto di petrolio russo.

Vance, Usa non vogliono finanziare la difesa dell'Ucraina

L'amministrazione Trump non vuole più finanziare la difesa dell'Ucraina contro la Russia, ma è d'accordo sul fatto che Kiev acquisti armi americane da aziende statunitensi. Lo ha detto il vicepresidente JD Vance in un'intervista a Fox. "Vogliamo raggiungere una soluzione pacifica. Vogliamo fermare le uccisioni. Ma credo che gli americani siano stanchi di continuare a inviare i soldi delle loro tasse a questo conflitto", ha spiegato Vance, mettendo in evidenza che  "se però gli europei vogliono farsi avanti e acquistare effettivamente le armi dai produttori americani per noi va bene". 

Merz, spero Zelensky partecipi a vertice Trump-Putin

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha insistito affinché il presidente ucraino Volodymyr Zelensky partecipasse al vertice in programma venerdì tra Donald Trump e Vladimir Putin per trovare una soluzione al conflitto in Ucraina. "Speriamo e diamo per scontato che il governo ucraino, cosi' come il presidente Zelensky, prenderanno parte a questo incontro", ha dichiarato Merz in un'intervista alla televisione ARD.

Vance, Putin-Zelensky possibile solo se Trump li costringe

"Non credo che un incontro tra Putin e Zelensky sarebbe produttivo prima dell'incontro con Trump. Alla fine è il presidente americano che deve che deve riunire queste due parti. Parleremo con l'Ucraina, manterremo aperto il dialogo, ma fondamentalmente si tratta di qualcosa in cui il presidente deve costringere Putin e Zelensky a sedersi a un tavolo. Naturalmente condanniamo l'invasione che è avvenuta, ma serve la pace e l'unico modo per raggiungerla" è parlare. Lo ha detto il vicepresidente JD Vance in un'intervista a Fox. 

Vance, accordo non renderà felici né la Russia né l'Ucraina

"L'accordo alla fine non renderà felici né la Russia né l'Ucraina". Lo ha detto il vicepresidente JD Vance in un'intervista a Fox. 

Merz, 'no a decisioni sulla testa di ucraini ed europei'

"Non possiamo accettare che questioni territoriali vengano discusse o addirittura decise tra Russia e America sulla testa degli europei o dell'Ucraina. Presumo che il governo americano la pensi allo stesso modo": lo ha detto il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz in un'intervista al primo canale tedesco Ard. Merz ha anche annunciato che oggi avrà un'altra telefonata con il presidente americano Donald Trump augurandosi che "venerdì ci sia una svolta. Soprattutto, che ci sia finalmente un cessate il fuoco e che si possano avviare negoziati di pace in Ucraina". Ad avviso di Merz, Putin agisce solo quando è messo sotto pressione, quella militare c'è ma "chiaramente non è sufficiente" e che quanto verrà deciso in Alaska "deve avere conseguenze o nella direzione di un aumento della pressione sulla Russia o che sia Mosca a rendersi conto che questa guerra non può continuare". 

Ucraina, Kallas: "Qualsiasi accordo deve includere Kiev e Ue"

I ministri degli Esteri dell'Unione Europea (UE) si riuniranno in un Consiglio straordinario domani per affrontare la situazione in Ucraina e Gaza. "Il presidente Trump ha ragione quando afferma che la Russia deve porre fine alla sua guerra contro l'Ucraina. Gli Stati Uniti hanno il potere di costringere la Russia a negoziati seri. Qualsiasi accordo tra Stati Uniti e Russia deve includere l'Ucraina e l'Unione Europea, poiche' si tratta di una questione che riguarda la sicurezza dell'Ucraina e di tutta l'Europa", ha affermato l'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell'UE, Kaja Kallas. Kallas ha aggiunto: "Convochero' una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dell'UE lunedi' per discutere i nostri prossimi passi. Sono in gioco gli interessi fondamentali dell'Europa. Discuteremo anche della situazione a Gaza con i ministri". Infine, Kallas ha riconosciuto che "la posizione del presidente Trump nei confronti della Russia si e' inasprita" e che "la storia russa di promesse e trattati non mantenuti ha creato una profonda sfiducia su entrambe le sponde dell'Atlantico". "La pressione degli Stati Uniti su Mosca potrebbe ribaltare questa guerra. Mosca non si fermera' a meno che non senta di non poter continuare", ha affermato. 

Kallas: "Territori temporaneamente occupati sono di Kiev"

"Mentre lavoriamo per una pace giusta e duratura, il diritto internazionale è chiaro: tutti i territori temporaneamente occupati appartengono all'Ucraina". Lo afferma in una nota l'Alta rappresentante dell'Ue, Kaja Kallas. "Una pace sostenibile significa anche che l'aggressione non può essere premiata. Gli obiettivi di guerra della Russia vanno oltre la conquista di territori: Mosca ha iniziato questo conflitto per distruggere l'Ucraina e minare la sicurezza europea. Un accordo non deve diventare una piattaforma per nuove aggressioni russe contro l'Ucraina, l'alleanza transatlantica e l'Europa", evidenzia.

Ambasciatore Usa alla Nato: "Possibile Zelensky in Alaska"

È "possibile" che Volodymyr Zelensky si unisca al faccia a faccia fra Vladimir Putin e Donald Trump in Alaska. Lo ha detto l'ambasciatore americano alla Nato, Matthew Whitaker in un'intervista a Cnn.

Kiev, liberata un'altra città nella regione di Sumi

L'esercito ucraino ha annunciato la completa liberazione della cittadina di Bezsalivka, nella regione di confine di Sumi, dove le forze russe avevano occupato parte del territorio a maggio e giugno, in seguito all'ordine del presidente russo Vladimir Putin di creare una cintura di sicurezza lungo quella parte del confine. "Unita' del 33 Reggimento d'Assalto Separato e del 24  Battaglione d'Assalto Separato sono state coinvolte nell'operazione. Durante i combattimenti, i soldati ucraini hanno eliminato 18 invasori russi", ha riferito lo Stato Maggiore delle Forze Armate su Facebook.

Ue, domani riunione straordinaria dei ministri degli Esteri

L'Alta rappresentante dell'Ue, Kaja Kallas, ha convocato una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri domani in videoconferenza sull'Ucraina e Gaza. Lo riferisce una portavoce della Commissione Ue.

Cnn, 'Casa Bianca non esclude del tutto presenza di Zelensky in Alaska'

La Casa Bianca non esclude del tutto la presenza di Volodymir Zelensky, a un qualche incontro al vertice in Alaska di venerdì prossimo, spiegano, anche oggi, due fonti informate citate da Cnn. Una fonte precisa che un qualsiasi evento che coinvolga Zelensky si terrebbe probabilmente dopo l'incontro fra Donald Trump e Vladimir Putin. Il vertice è stato organizzato molto velocemente e i dettagli sono ancora in divenire, a partire dalla località esatta in cui si svolgeranno i lavori in Alaska, ancora da annunciare, si precisa. La Casa Bianca "rimane aperta a un vertice trilaterale con entrambi i leader" anche se "sta organizzando l'incontro bilaterale richiesto da Putin", ha spiegato la seconda fonte. 

Kiev conferma l'attacco alla raffineria russa di Saratov

Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha confermato l'attacco con droni lanciato la notte scorsa contro la raffineria di petrolio russa di Saratov, riporta Ukrainska Pravda. "Nella notte, le Forze dei sistemi senza pilota delle Forze armate dell'Ucraina, in collaborazione con altre componenti delle Forze di difesa, hanno colpito la raffineria di petrolio di Saratov (regione di Saratov, Federazione Russa)", si legge in un comunicato. In seguito all'attacco, "si sono verificate esplosioni e un incendio... sul territorio" della struttura, sottolinea la nota. La raffineria di Saratov è uno dei siti chiave dell'infrastruttura petrolifera russa, che rifornisce le truppe al fronte, commenta Ukrainska Pravda, ed ha una capacità di lavorazione annuale di sette milioni di tonnellate di petrolio. 

Zelensky: 'Fine guerra deve essere giusta, grazie a chi ci sostiene'

"La fine della guerra deve essere giusta e sono grato a tutti coloro che sono al fianco dell'Ucraina e degli ucraini oggi per il bene della pace in Ucraina, che sta difendendo interessi cruciali per i nostri Paesi europei", ha scritto Volodymir Zelensky in un tweet, dopo aver parlato con il Premier svedese Ulf Kristersson, che ha ringraziato per il sostegno "molto tangibile" alla difesa. Quest'anno, ha ricordato Zelensky, Stoccolma ha stanziato 4 miliardi di dollari per aiutare la difesa dell'Ucraina. 

Svezia, 'pieno supporto a Kiev, anche con i Volenterosi'

Telefonata tra il premier svedese Ulf Kristersson e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Ho ribadito l'impegno pieno e duraturo della Svezia a sostenere l'Ucraina in ogni modo possibile, anche nell'ambito della coalizione dei Volentieri", ha riferito Kristersson su X, evidenziando che Stoccolma rappresenta "il quinto donatore al mondo per l'Ucraina e continuerà a fornire aiuti militari, umanitari e finanziari in base alle esigenze del Paese". "La Svezia sostiene pienamente la recente dichiarazione dei leader europei sulla pace per l'Ucraina", ha aggiunto, appoggiando il documento sottoscritto dai leader di Francia, Italia, Regno Unito, Germania, Polonia, Finlandia e Commissione Ue. 

Mosca, 'relazioni Kiev-Ue ora simili alla necrofilia'

Le relazioni tra l'Ucraina e l'Unione Europea sono diventate simili alla "necrofilia", ha affermato oggi sul suo canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "Le relazioni tra Bankova (l'amministrazione presidenziale ucraina, ndr) e la burocrazia di Bruxelles assomigliano già alla necrofilia, caratterizzata da una forte reciprocità tra le parti", scrive la funzionaria commentando la dichiarazione di ieri dei leader europei e della Commisisone Ue sul conflitto Russia-Ucraina.

Olanda: "Sovranità di Kiev non negoziabile, sostegno ad alleati"

"I Paesi Bassi accolgono con favore i passi positivi compiuti questa settimana dagli Stati Uniti nel tentativo di raggiungere un cessate il fuoco" in Ucraina. Lo scrive su X il premier olandese Dick Schoof, appoggiando la dichiarazione congiunta degli alleati europei diramata nella notte dai leader di Francia, Italia, Regno Unito, Germania, Polonia, Finlandia e Commissione Ue. "I Paesi Bassi continuano a fornire un forte sostegno e sono in stretto contatto con i loro partner. E' della massima importanza raggiungere una pace giusta e sostenibile in Ucraina: la sovranità e l'integrità territoriale ucraine non possono essere messe in discussione e devono essere rispettate", sottolinea Schoof, evidenziando che "l'Ucraina dovrebbe determinare autonomamente il proprio futuro". 

Ucraina, Calenda: "Non si può fare la pace senza Kiev". VIDEO

Portavoce di Mosca: "Dichiarazione dei leader europei volantino nazista"

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito la dichiarazione congiunta dei leader europei sulla pace in Ucraina, firmata, tra gli altri, anche dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, "un altro volantino nazista". Zakharova enfatizza, negativamente, il passaggio della dichiarazione nel quale si afferma "che il successo nel raggiungimento della pace in Ucraina può essere ottenuto solo esercitando pressioni sulla Russia e sostenendo Kiev".

Ucraina, nodo territori nella proposta russa alla Casa Bianca. VIDEO

Medvedev: "Kiev nel panico recluta anche membri cartelli droga"

Il governo ucraino recluta anche membri dei cartelli della droga sudamericani da mandare al fronte a combattere contro le forze russe: lo afferma oggi su Telegram il vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev. "Il regime agonizzante di Bandera (l'Ucraina, ndr) recluta in preda al panico sul fronte i più vili rifiuti dell'umanità", si legge nel messaggio. "Si è arrivati persino agli assassini dei cartelli colombiani e messicani, i cui nomi sono noti in tutto il mondo grazie ai reportage e alle serie televisive sul narcocrimine: 'Clan del Golfo', 'Sinaloa', 'Jalisco Nueva Generación' e altri. Il reclutamento dei sicari è affidato alla società 'Segurcol Ltd' di Medellin", prosegue l'ex presidente russo. "È vero, i sicari dei narcotrafficanti sono dei tagliagole, ma come soldati fanno schifo. Questi delinquenti sanno solo tagliare la testa ai civili in preda all'ebbrezza della droga. Per questo i nostri soldati li distruggono così in fretta che i trasportatori non fanno in tempo a raccogliere le bare di tutti quelli che non hanno trovato pace nella terra umida", osserva Medvedev. 

Zelensky: "La fine della guerra deve essere giusta"

"La fine della guerra deve essere giusta e sono grato a tutti coloro che oggi si schierano con l'Ucraina e il nostro popolo per il bene della pace in Ucraina, che difende gli interessi vitali di sicurezza delle nostre nazioni europee". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una dichiarazione su un social media. "L'Ucraina - aggiunge - apprezza e sostiene pienamente la dichiarazione del Presidente Macron, del Primo Ministro Meloni, del Cancelliere Merz, del Primo Ministro Tusk, del Primo Ministro Starmer, della Presidente Ursula von der Leyen e del Presidente Stubb sulla pace per l'Ucraina" con un riferimento alla dichiarazione congiunta di Chevening diffusa nella tarda serata di sabato.

Medvedev: "Politici europei contro tentativo Usa di risolvere il conflitto"

L'ex presidente russo Dmitrij Medvedev, oggi Vice Presidente del Consiglio di sicurezza di Mosca, critica i politici europei che stanno cercando di ostacolare i tentativi statunitensi di contribuire a risolvere il conflitto in Ucraina, mentre Kiev è arrivata al punto di assoldare killer provenienti dai cartelli della droga latinoamericani per combattere". La dichiarazione è stata pubblicata su un social media. Nella tarda serata di ieri dopo l'incontro a Chevening House nel Kent, residenza del ministro degli Esteri britannico David Lammy, di quest'ultimo con il Vice Presidente Usa James David Vance, è stata pubblicata una dichiarazione congiunta (Dichiarazione di Chevening) dei Capi di stato e di governo europei: Macron, Meloni, Merz, Tusk, Starmer, firmata anche da von der Leyen e dal presidente finlandese Stubb. Nella dichiarazione, tra l'altro, si afferma che "l’Ucraina ha la libertà di scelta sul proprio destino. Trattative significative possono avere luogo solo nel contesto di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità. Il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l’Ucraina. Restiamo impegnati al principio secondo cui i confini internazionali non possono essere modificati con la forza. L’attuale linea di contatto dovrebbe costituire il punto di partenza per i negoziati".

Medvedev

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Kiev rivendica ripresa del controllo su insediamento nella regione di Sumy

Lo stato maggiore delle forze militari ucraine rivendica di aver ripreso il controllo dell'insediamento nella regione di Sumy di Bezsalivka, alla frontiera con la Russia e a una ventina di chilometri a ovest dalla linea del fronte nella regione, che era stato occupato dalle forze russe nell'offensiva iniziata lo scorso aprile. 

Tajani: "No a demilitarizzare l'Ucraina"

"Zaporizhzhia deve restare a Kiev, serve un accordo scritto con le garanzie. L’invasione di Gaza può essere un Vietnam per Israele. E così si rafforzerebbe solo Hamas". Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un'intervista al Messaggero interviene sui due principali dossier internazionali. Per Tajani, Netanyahu si deve fermare: "Assolutamente sì. Questa carneficina non può continuare. E l'invasione di Gaza rischia di trasformarsi in un Vietnam per i soldati israeliani. Se i vertici dell'esercito hanno perplessità un motivo c'è. Non è questa la via».

Quanto al negoziato per la pace in Ucraina, secondo il ministro degli Esteri "serve un accordo scritto. Un trattato, che garantisca condizioni di sicurezza per l'Ucraina, il rifiuto della minaccia nucleare, l'impegno russo a non rivendicare altri territori oltre a quelli che faranno parte della trattativa. Ovviamente l'indipendenza e la sovranità dell'Ucraina", spiega Tajani. La Russia ha già sottoscritto impegni simili. E li ha violati. "Vero, non possiamo fidarci delle promesse. Per questo la deterrenza è fondamentale. Ricordiamo che l'Ucraina è oggi dotata di uno dei più forti eserciti al mondo. Qualunque richiesta russa di una demilitarizzazione dello Stato ucraino è da considerare irricevibile".

Cirielli: "Kiev non può cedere, pace non è calpestare diritto internazionale"

''Certo, non si può fare pace costringendo l'Ucraina ad arrendersi. Non sarebbe pace, se non fosse giusta. Ma sono fiducioso che Trump sappia tenere in equilibrio tutto ciò che c'è in gioco: il diritto, le ragioni, gli interessi''. Lo dice in un'intervista a 'Repubblica' Edmondo Cirielli. viceministro agli Affari esteri, per il quale ''cedere oggi significherebbe aprire domani ad altri conflitti''. 

''Non si può fare pace calpestando il diritto internazionale. D'altro canto, non credo che il presidente degli Stati Uniti, leader così pragmatico, intelligente uomo d'affari, non metta in conto che bisognerà mediare tra le due posizioni. Non credo che partirà con l'idea di dare il 90 a Mosca e il 10 a Kiev. Magari potrà arrivare al 55 e 45, al massimo al 60 contro il 40''. 

Quanto all'Italia, sottolinea Cirielli,  ''il nostro Paese con Giorgia Meloni non ha mai avuto sbandamenti: siamo con l'Ucraina e per la sicurezza dell'Europa, anche se faremo di tutto per arrivare alla fine di questo assurdo conflitto''. 

Massiccio attacco russo su regione Kharkiv, un asilo in fiamme

Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa un massiccio attacco con droni sulla regione di Karkhiv, nell'Ucraina orientale, che oltre a colpire l'omonima città ha preso di mira vari villaggi provocando anche un incendio in un asilo nido: lo ha reso noto su Facebook il Servizio statale di emergenza della regione, come riporta Rbc-Ucraina. In particolare, è stato attaccato il distretto di Chuguev, dove sono scoppiati almeno cinque incendi. Il capo dell'Amministrazione militare regionale, Oleg Synegubov, ha dichiarato che nell'attacco sono stati utilizzati otto droni, che hanno colpito comunità vicine ai villaggi di Rozdolnoe, Martove e Korobochkyne nel distretto di Chuguiv. Oltre all'asilo nido, sono divampati incendi in un magazzino e in un campo. Non sono state segnalate vittime o feriti. 

Zelensky: "Kiev sostiene pienamente" dichiarazione leader europei

Il leader ucraino, sul proprio sito ufficiale, ha riportato nel dettaglio la dichiarazione ufficiale rilasciata dai leader europei sulla pace in Ucraina.

Zelensky: 'Kiev sostiene pienamente' dichiarazione leader europei

Zelensky: 'Kiev sostiene pienamente' dichiarazione leader europei

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Zelensky, il messaggio rivolto ai leader europei sulla pace in Ucraina

Zelensky: "L'Ucraina appoggia pienamente dichiarazione di pace dei leader europei"

"L'Ucraina approva e appoggia pienamente" la dichiarazione congiunta dei leader europei sulla pace. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Dopo la decisione di Trump e Putin di incontrarsi il 15 agosto in Alaska, pressing dell'Europa affinché Kiev sieda al tavolo dei negoziati: "No a modifiche dei confini ucraini con la forza", hanno detto i leader Ue al termine di una riunione con Vance.

Ucraina, Tajani: "Passi avanti, auspico accordo entro fine anno ma non sarà facile"

In Ucraina "si stanno compiendo passi avanti. Spero in un accordo entro la fine dell'anno ma non sarà facile", spiega il ministro degli Esteri, Antonio Tajani in una intervista al 'Messaggero', auspicando che in Alaska Vladimir Putin "ascolti il Presidente americano e accetti una pace giusta. Ovvero una pace accettata anche dagli ucraini e non siglata sulla loro pelle". "È fondamentale che l'Europa sia al tavolo: ha inflitto dure sanzioni alla Russia e in gioco c'è la nostra sicurezza", sottolinea Tajani. "Vedremo dove porta il negoziato. Alcune richieste russe sembrano irricevibili (lo sono richieste di demilitarizzazione dello Stato ucraino, ndr). Come l'imposizione della lingua russa nei territori occupati. O rivendicazioni territoriali inaccettabili. Penso alla regione di Zaporizhzhia, la cui centrale nucleare, di fondamentale importanza, deve restare in mano agli ucraini, all'interno di un'area demilitarizzata e con un patto di non belligeranza", sottolinea.

"L'Italia - prosegue - era ed è contraria all'invio di truppe europee in Ucraina. Mentre siamo favorevoli a truppe di interposizione a mandato Onu, frutto di una decisione del Consiglio di Sicurezza in cui sono presenti anche Russia e Cina: non credo però che al momento ci sia consenso su una formula del genere, ma questa sarebbe la missione più realistica", conclude Tajani, ribadendo che l'Italia non è russofoba e neanche in guerra con la Russia. "Abbiamo sempre detto che le armi italiane non potevano essere usate in territorio russo. Ma siamo fieri della vicinanza dimostrata all'Ucraina fin dal primo giorno della guerra". 

Kiev: "Le perdite in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 al 10 agosto 2025"

Guerra Ucraina Russia, i punti del possibile accordo fra Mosca e Kiev

Gli Stati Uniti e la Russia puntano a raggiungere un accordo per fermare la guerra in Ucraina che consentirebbe a Mosca di mantenere il territorio ottenuto durante la sua invasione militare, di fatto congelando il conflitto e aprendo la strada a un cessate il fuoco. Lo riporta Bloomberg citando fonti, secondo le quali Washington è al lavoro per assicurarsi il consenso di Kiev e degli alleati europei. Putin sta chiedendo che gli ucraini cedano l'intera aerea est del Donbass e la Crimea. In base all'intesa su cui si lavora, la Russia sospenderebbe la sua offensiva nel Kherson e nell'area di Zaporizhzhia sulle attuali linee di battaglia. Ieri 9 agosto l’Ucraina e i Paesi europei hanno presentato una contropropsta.

Guerra Ucraina Russia, i punti del possibile accordo fra Mosca e Kiev

Guerra Ucraina Russia, i punti del possibile accordo fra Mosca e Kiev

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Kiev: "Nella notte abbattuti 70 droni russi su 100"

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 100 droni di vario tipo inclusi i kamikaze Shahed, 70 dei quali sono stati abbattuti  o neutralizzati con sistemi di guerra elettronica, ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev. Trenta velivoli senza pilota nemici hanno colpito 12 località nelle regioni di Dnipropetrovsk, Kharkiv, Sumy e Chernihiv, mentre detriti di droni abbattuti sono caduti in tre località. 

Wp: "Zelensky ancora non invitato a vertice Trump-Putin"

Al momento il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non è stato ancora invitato al vertice tra i leader di Usa e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin, in programma in Alaska il 15 agosto. Lo ha riferito al Washington Post un anonimo funzionario dell'amministrazione statunitense. Una fonte della Casa Bianca ha poi spiegato a Reuters che Trump è aperto a un vertice a tre ma che al momento Washington si sta preparando a un colloquio bilaterale. 

Vertice Trump-Putin, perché è stata scelta come sede l’Alaska

Il prossimo 15 agosto, nello Stato più settentrionale degli Usa, avrà luogo il primo faccia a faccia tra i leader di Usa e Russia da quando quest’ultimo ha avviato l'invasione dell'Ucraina, nel febbraio 2022. Il capo del Cremlino si appresta a volare in Nord America dopo 10 anni e a incontrare, dopo oltre 6, il tycoon. Ecco perché Mosca e Washington hanno concordato di "darsi appuntamento" ad Anchorage.

Vertice Trump-Putin, perché è stata scelta come sede l’Alaska

Vertice Trump-Putin, perché è stata scelta come sede l’Alaska

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Drone russo su Kharkiv, 6 feriti tra cui una 17enne

Sei persone sono rimaste ferite, tra cui una ragazza di 17 anni, in un attacco lanciato la notte scorsa dalle forze russe con un drone sulla città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale: lo hanno reso noto le autorità, come riporta Ukrainska Pravda.   L'attacco ha colpito il quartiere Kyivsky della città e ha danneggiato un negozio, ha detto il capo dell'Amministrazione statale dell'omonima regione, Oleg Synegubov. 

Ucraina, ambasciatore russo a Roma: "Governo russofobo". VIDEO

Drone su un edificio civile a Saratov, un morto

Un uomo è morto a causa di un attacco con un drone nel cortile di un edificio residenziale nella regione di Saratov, in Russia. Lo ha riferito il governatore della regione, Roman Busargin sul suo canale Telegram. Le autorità hanno annunciato la minaccia di un attacco con droni nella regione. "Uno dei droni è caduto nel cortile di un edificio residenziale, ci sono vittime a seguito dell'attacco. Una persona è morta", ha scritto il governatore della regione di Seratov. Secondo quanto riportato da altre fonti local i droni avrebbero attaccato una raffineria di petrolio a Saratov, provocando un vasto incendio ed esplosioni. I filmati pubblicati sui social media russi mostrano droni in volo e l'attivazione dei sistemi di difesa aerea. I residenti hanno riferito di aver sentito una forte esplosione prima che le fiamme avvolgessero la struttura. Il governatore di Saratov ha confermato i danni in uno dei siti industriali della regione. Nell'attacco è stata segnalata la morte di una persona e il ferimento di altre. I rapporti hanno segnalato anche attività di difesa aerea ed esplosioni nelle citta' di Lipetsk e Voronezh.

Mosca, distrutti oltre 120 droni ucraini nella notte

I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 121 droni ad ala fissa ucraini durante la notte sopra le regioni russe e il Mar d'Azov. Lo ha riferito, riporta la Tass, il ministero della Difesa russo. Sulla regione di Krasnodar ne sono stati abbattuti 29, 15 sulla Repubblica di Crimea, 13 sulla regione di Bryansk, 12 sulla regione di Belgorod, 9 sulla regione di Voronezh, 8 sulla regione di Saratov, 8 sulla regione di Stavropol, 7 sulla regione di Kaluga, 6 sulla regione di Tula, 5 sulla regione di Rostov, 4 sulla regione di Ryazan, 2 sul Mar d'Azov, 1 sulla regione di Smolensk, 1 sulla regione di Orël e 1 sulla regione di Tver. 

Gelo di Zelensky sul vertice Trump-Putin del 15 agosto in Alaska

Gelo di Zelensky sul vertice Trump-Putin del 15 agosto in Alaska. 'Non regaleremo la nostra terra all'occupante', dice il leader ucraino dopo le indiscrezioni secondo cui Mosca avrebbe presentato una proposta agli Usa per la tregua a patto di enormi concessioni territoriali sull'Ucraina orientale. 'Ogni decisione presa senza Kiev non porterà a nulla', avverte il presidente ucraino. Secondo alcuni media statunitensi, la Casa Bianca sta valutando di invitare anche Zelensky in Alaska. Pressing dell'Europa affinché Kiev sieda al tavolo dei negoziati: 'No a modifiche dei confini ucraini con la forza' dicono i leader Ue al termine di una riunione con Vance. Controproposta di Kiev e europei: 'Cessate il fuoco prima di qualsiasi altra azione e reciprocità per ogni eventuale scambio di territori'.

Leader europei: "Bene Trump sulla pace, premere su Mosca"

"Accogliamo con favore l'impegno del presidente Trump per fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra della Russia, raggiungere una pace e una sicurezza giuste e durature per l'Ucraina. Siamo convinti che solo un approccio che combini diplomazia attiva, sostegno a Kiev e pressione su Mosca possa avere successo. Siamo pronti a sostenere questo lavoro diplomaticamente", a livello "militare e finanziario" e "anche attraverso il lavoro della coalizione dei Volenterosi". Lo scrivono i leader europei Emmanuel Macron, Giorgia Meloni, Friedrich Merz, Donald Tusk, Ursula von der Leyen e Alexander Stubb in una dichiarazione congiunta in vista dell'incontro tra Trump e Putin.

Leader europei: "Nessuna pace senza l'Ucraina"

"L'Ucraina ha la libertà di decidere sul proprio destino. Negoziati significativi possono aver luogo solo nel contesto di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità. Il percorso verso la pace non può essere deciso senza l'Ucraina". Lo scrivono il presidente francese Emmanuel Macron, la premier Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier polacco Donald Tusk, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente finlandese Alexander Stubb in una dichiarazione congiunta in vista dell'incontro tra Trump e Putin. "Sottolineiamo il nostro incrollabile impegno a favore della sovranità, dell'indipendenza e dell'integrità territoriale dell'Ucraina".

Leader europei: "No a modifiche confini Kiev con la forza"

"Restiamo fedeli al principio secondo cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza. L'attuale linea di contatto dovrebbe essere il punto di partenza dei negoziati". Lo scrivono in una dichiarazione congiunta sulla pace per l'Ucraina il presidente francese Emmanuel Macron, la premier Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro polacco Donald Tusk, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente finlandese Stubb in vista dell'incontro programmato tra Donald Trump e Vladimir Putin.

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