Guerra in Ucraina, l’analisi sull’offensiva estiva della Russia: ecco come sta andando
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Non accenna a fermarsi il conflitto che ormai da oltre tre anni vede contrapposte Russia e Ucraina. E mentre Donald Trump sembra pronto ad una svolta contro Vladimir Putin, dopo aver tentato inutilmente per quasi sei mesi di convincerlo a trattare la pace con Kiev, iniziano ad arrivare le prime stime sull’andamento dell’ultima offensiva russa in territorio ucraino.
Secondo quanto riportato da The Economist, infatti, al ritmo attuale di avanzamento le truppe di Mosca avrebbero bisogno di altri 89 anni per conquistare l’intero territorio dell’Ucraina. Eppure “Putin non sembra scoraggiato: le sue forze armate stanno reclutando tra i 10mila e i 15mila soldati al mese più di quelli reclutati da Kiev, attirando cittadini russi con generosi bonus alla firma e salari anziché affidarsi alla coscrizione obbligatoria”.
Quello che devi sapere
L’offensiva estiva della Russia
Il settimanale britannico riporta che “ufficiali russi catturati in Ucraina avrebbero detto che l’offensiva estiva sarebbe stata presentata loro come ‘l’ultima spinta’, con l’apparente intento di sgretolare il morale di Kiev” e ottenere così la vittoria in guerra. Tuttavia il successo militare non appare dietro l’angolo: il territorio conquistato tramite questa offensiva iniziata il 1° maggio “è di appena 15 chilometri quadrati al giorno, circa le dimensioni dell’aeroporto di Los Angeles”. E nell’ultimo anno la Russia “ha guadagnato solamente 0.038 chilometri quadrati per soldato morto”.
Nella mappa realizzata dall’Institute for the Study of War è possibile vedere la progressione del fronte in Ucraina.

“Altri 89 anni per conquistare l’Ucraina”
Questi dati si traducono in un avanzamento estremamente lento e sanguinoso: infatti anche “al passo più veloce degli ultimi 30 giorni, servirebbero altri 89 anni per conquistare tutta l’Ucraina”. Considerando invece solamente le quattro regioni che la Russia ha unilateralmente annesso ma che non controlla del tutto, per conquistarne l’intero territorio servirebbe continuare a combattere fino al febbraio del 2029.
Nella mappa realizzata dall’Institute for the Study of War è possibile vedere la progressione del fronte nell’oblast di Donetsk, in Ucraina.

Le vittime nella nuova offensiva
Il prezzo in vite umane di questa offensiva è, come detto, terribile: secondo i calcoli del settimanale britannico dall’inizio della guerra ci sarebbero state tra 900mila e 1.3 milioni di vittime russe, di cui tra i 190mila e i 350 mila morti. I numeri raccolti da The Economist sottolineano come “circa 31mila russi potrebbero essere morti dall’inizio dell’offensiva estiva”, il 1° maggio. Mentre sarebbero troppo pochi i dati disponibili per stimare le perdite ucraine, anche se una cifra disponibile online sembrerebbe suggerire che Kiev avrebbe perso tra i 73mila e i 140mila soldati dall’inizio dell’invasione. In ogni caso, l’aumento dei morti nell’esercito russo sarebbe il risultato di movimenti sul campo: i dati raccolti dal settimanale britannico suggeriscono infatti che nelle scorse settimane l’Ucraina avrebbe subito i bombardamenti più duri dall’inizio del conflitto.
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L’attesa per l’annuncio di Trump
Intanto l’attenzione del mondo è puntata su domani, il giorno in cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha promesso di fare un "importante annuncio sulla Russia", dopo essersi sentito "deluso" da Vladimir Putin. "Vedrete cosa succederà", ha detto con tono minaccioso ai reporter che gli chiedevano dei droni russi su un ospedale per la maternità a Kharkiv, prima della sua visita alle zone colpite dalle alluvioni in Texas.
Trump invia armi a Kiev
E in effetti qualcosa si sta già muovendo: Donald Trump ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la Nato in base al quale gli Stati Uniti invieranno armi all'Ucraina tramite l'Alleanza: e la Nato pagherà tali armi "al cento per cento". Sono previsti anche i Patriot. Secondo Reuters, il presidente Usa invierà armi a Kiev, per la prima volta dal suo ritorno in carica, utilizzando un potere presidenziale frequentemente utilizzato dal suo predecessore Joe Biden. Il team del presidente sceglierà gli armamenti da spedire in Ucraina dalle scorte statunitensi in base alla Presidential Drawdown Authority. Il pacchetto potrebbe valere circa 300 milioni di dollari e, oltre ai Patriot, potrebbe includere razzi offensivi a medio raggio.
Le possibili sanzioni a Mosca
Per esercitare pressione su Vladimir Putin, Donald Trump è pronto a usare anche un disegno di legge bipartisan sponsorizzato dal senatore repubblicano Lindsey Graham e dal collega democratico Richard Blumenthal. Il provvedimento, che dovrebbe essere votato entro fine mese, prevede una tariffa del 500% sulle merci importate da Paesi che continuano ad acquistare petrolio, gas, uranio e altre merci russe, colpendo nazioni come Cina e India, che rappresentano circa il 70% del commercio energetico russo e finanziano gran parte del suo sforzo bellico. In pratica si tratta di una sorta di sanzioni secondarie, molto temute da Mosca perché rischiano di minare l'appoggio dei suoi principali alleati.
La “nuova idea” sull’Ucraina
Infine rimane da valutare se, ed eventualmente quanto, inciderà sulle mosse di Donald Trump la “nuova idea" sull'Ucraina che il segretario di Stato Marco Rubio ha detto di aver ricevuto dal ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov nel loro incontro in Malesia. Il capo della diplomazia di Mosca, pur affermando di avere riconfermato la posizione russa su Kiev nel colloquio, non ha smentito di avere illustrato una "nuova idea". Ma, a chi gli chiedeva in cosa consista, ha risposto: "Non ve lo dirò, non vogliamo fare una piccola sorpresa?”.
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