Guerra Ucraina, Zelensky: "Con Usa potenzieremo la coalizione dei Volenterosi"

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Il presidente ucraino ha spiegato che servono sanzioni forti da Washington per Mosca. "Purtroppo la Russia ha ancora la capacità di continuare a combattere. Ed è per questo che dobbiamo aumentare la pressione insieme e rafforzare ulteriormente la nostra difesa", ha detto in apertura della call della coalizione, da Roma. Alcuni leader sono collegati da Londra, altri dalla Capitale. Anche Starmer e Macron chiedono "più pressione su Putin"

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"Generale Kellogg, senatori Graham e Blumenthal, grazie mille, è fantastico che abbiate aderito a questo formato, ed è la prima volta. Grazie al presidente Trump, i suoi segnali sono molto importanti e ci contiamo. Sono sicuro che in futuro potenzieremo insieme la coalizione dei Volenterosi, è importante". Queste le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in apertura della call della coalizione dei Volenterosi, da Roma. Alcuni leader partecipano da Londra, mentre altri direttamente dalla Conferenza sulla ripresa dell'Ucraina in corso nella Capitale (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE). "La nostra pressione congiunta ha creato seri problemi strategici per la Russia. Le sanzioni stanno funzionando, grazie per tutti i pacchetti dell'Unione Europea", ha aggiunto Zelensky, che ha anche spiegato che Kiev, ora,c'è bisogno di sanzioni altrettanto forti dagli Stati Uniti grazie alle qualo "la Russia potrebbe non avere "un futuro roseo". "Purtroppo Mosca ha ancora la capacità di continuare a combattere. Ed è per questo che dobbiamo aumentare la pressione insieme e rafforzare ulteriormente la nostra difesa", ha quindi sottolineato il presidente ucraino.

Meloni: "Pressione e deterrenza su Mosca"

Ha preso parte alla call anche la premier Meloni che ha ribadito: "L'unità dell'Occidente, come ho detto molte, molte volte, è fondamentale, e sono particolarmente contenta che l'inviato speciale degli Stati Uniti Kellogg - per la prima volta - partecipi a questa riunione. E sono orgogliosa che avvenga a Roma". Meloni ha poi sottolineato che, "con massicci e continui bombardamenti sui civili, la Russia non mostra volontà di fare progressi. Per questo, in parallelo al necessario supporto all'Ucraina, sono d'accordo che dobbiamo anche aumentare la pressione su Mosca per raggiungere il prima possibile un cessate il fuoco e aprire la strada alla diplomazia, questo è il dibattito che faremo qua. Dobbiamo ricordarci che questo può succedere solo con la deterrenza. Chiunque non è ingenuo lo capisce perfettamente". "Non è una questione di buon atteggiamento che possiamo avere verso la Russia - ha aggiunto Meloni  -, riguarda quello che possiamo fare per fare davvero pressione e deterrenza. Questo dobbiamo discutere e realizzare".

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Starmer e Macron: "Più pressione su Putin"

Anche il premier britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron hanno sollecitato i partner della coalizione a intensificare "le pressioni" su Putin per spingere la Russia a negoziare la pace in Ucraina. I due lo hanno sottolineato intervenendo da Londra, dopo aver visitato una base militare. Starmer e Macron hanno assicurato di aver definito nero su bianco i piani di dislocazione in Ucraina di un futuro contingente militare che Londra e Parigi sono pronte a guidare a garanzia di Kiev, dopo un ipotetico accordo di pace che lo preveda. "Abbiamo messo a punto un piano che è pronto a diventare operativo e a essere attuato già dopo qualche ora dopo un cessate il fuoco" con la Russia, ha detto Macron. Più prudente Starmer, che  ha a sua volta dichiarato come "i piani siano pronti", ma ha precisato che al momento essi riguardano "una prospettiva di lungo termine".

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