Guerra in Ucraina, cosa sono i missili Patriot e perché sono importanti per Kiev

Mondo
©Getty

Introduzione

Donald Trump ha fatto sapere che, se non si troverà un accordo per risolvere la guerra in Ucraina entro i prossimi 50 giorni, scatteranno dazi severi nei confronti della Russia. Il presidente degli Stati Uniti, in una conversazione con la Bbc britannica, parlando di Vladimir Putin ha detto: "Sono deluso, ma non ho chiuso con lui". Pressato a spiegare come intende mettere fine a quello che lui stesso definisce "il bagno di sangue" della guerra russa ucraina, la risposta à stata: "Ci stiamo lavorando”.
 

Trump ha anche confermato l’invio di nuove armi a Kiev, che secondo quanto dichiarato dal presidente americano saranno pagate dall’Europa. "I missili Patriot per l'Ucraina sono stati già spediti dalla Germania" ha affermato il presidente americano Donald Trump nella notte, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg. I sistemi antimissile Patriot, sono cruciali per Zelensky perché sono quelli che difendono le città dagli attacchi missilistici russi. Anche di questo si è parlato nella puntata di Numeri, approfondimento di Sky TG24, del 15 luglio.

Quello che devi sapere

Cosa sono i Patriot

I Patriot sono un sistema missilistico superficie-aria a lungo raggio, sviluppato negli Stati Uniti e utilizzato per la difesa tattica aerea e antimissile. È il principale sistema di questo tipo dispiegato dagli Stati Uniti e da altri Paesi del mondo occidentale. Ha lanciatori orientabili, non verticali, per missili con guida track-via missile, ovvero i missili vengono guidati con un misto di radio ed impulsi radar "phase array". I Patriot sono diventati famosi per la difesa contro i missili SS-1 Scud lanciati dall'Iraq contro Israele durante la guerra del Golfo del 1991 e sono tutt'oggi usati da Israele.

 

Per approfondire: Media Usa, Trump a Zelensky: "Perché non avete colpito Mosca?"

Quante batterie ci sono

Se non c’è chiarezza su chi ne fornirebbe quanti all’Ucraina, quel che è certo è che i Patriot scarseggiano nel mondo: le batterie che permettono di lanciarli nelle mani degli Stati Uniti sono 62, mentre i Paesi membri della Nato ne possiedono 32. Attualmente l’Ucraina ne possiede 8, anche se non tutti funzionanti, mentre tutti gli altri Stati insieme ne hanno 84.

Quante batterie ci sono
pubblicità

Quanto ci vuole ad averne

Altro elemento da considerare è che ci vuole tanto tempo per fare queste batterie: le stime parlano di circa due anni in totale. È possibile che ci sia qualche possibilità per Kiev di ricevere forniture dai Paesi non membri della Nato: l’Ucraina ne ha bisogno perché quelle batterie hanno un raggio limitato, e una batteria non può proteggere più di una città. E dunque ce n’è un grande bisogno in questa fase.

Le reazioni di Mosca e Bruxelles

La risposta di Mosca alle dichiarazioni di Donald Trump non si è fatta attendere: il ministro degli Esteri russo Lavrov ha detto di voler capire meglio le ragioni del presidente americano, e cosa ci sia dietro questo ultimatum. Il Cremlino però si è detto pronto a nuovi negoziati. Mentre l’Ue, da parte sua, ha accolto con favore la nuova posizione della Casa Bianca ma ha lamentato che i 50 giorni concessi dal tycoon alla Russia siano un periodo troppo lungo.

pubblicità

Le eventuali ulteriori forniture

Intanto, secondo i media americani, la Casa Bianca potrebbe fornire - seppure indirettamente - non solo nuove batterie di missili Patriot. Anche se Donald Trump ha detto che per adesso non sta valutando l'invio di missili a lungo raggio per Kiev. Ma quali sarebbero queste eventuali nuove armi?

I missili Tomahawk

I primi missili che sarebbero presi in considerazione sono i Tomahawk. Questi sono stati utilizzati dal Pentagono anche per colpire i siti nucleari iraniani. Si tratta di missili da crociera subsonici a lungo raggio, usati non solo dagli Stati Uniti ma anche da altri Paesi. Sono noti per la loro precisione e capacità di colpire obiettivi a grande distanza. I missili Tomahawk sono stati impiegati in diversi conflitti, tra cui la Guerra del Golfo e le operazioni in Iraq e Siria. Possono colpire obiettivi a distanze che superano i 2.500 chilometri nelle versioni più recenti. Utilizzano sistemi di navigazione avanzati, come il Tercom (Terrain Contour Matching) e il Gps, per la guida di precisione. Possono essere lanciati da navi, sottomarini e, in passato, anche da postazioni di terra.    

pubblicità

I missili Atacms

Gli altri, invece, sarebbero gli Atacms: il loro nome è l'acronimo di Army Tactical Missile System. Sono missili balistici tattici superficie-superficie a medio raggio a combustibile solido, lunghi circa quattro metri e prodotti dall'americana Lockheed Martin. Possono raggiungere una velocità di Mach 3 (tre volte la velocità del suono) per una gittata massima (a seconda dei modelli) di circa 300 km. Vengono utilizzati normalmente da un lanciatore multiplo mobile Himars. Gli Atacms sono stati progettati negli anni '80 e sono entrati ufficialmente in funzione durante la prima Guerra del Golfo del 1991.  

 

Per approfondire: Guerra Ucraina, Lavrov: capire da cosa è mosso Trump

pubblicità