Guerra Israele, ufficio Netanyahu: esercito eseguirà decisioni governo

©Getty

L'ufficio del premier israeliano rende noto che "il primo ministro Benyamin Netanyahu ha tenuto oggi una riunione di sicurezza ristretta che è durata circa tre ore, durante la quale il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha presentato le opzioni per la continuazione della campagna nella Striscia di Gaza". Intanto l'Idf ha annunciato la cancellazione dello stato d'emergenza bellica in vigore dal 7 ottobre

in evidenza

Tensione tra esercito e governo e all'interno dello stesso esecutivo israeliano sulla decisione di rioccupare Gaza. Dopo il monito del capo dell'Idf Eyal Zamir sui rischi di intensificare la campagna militare nella Striscia, oggi si è consumato uno scontro social tra il ministro di ultradestra Ben Gvir e il titolare degli Esteri Sa'ar. Nel pomeriggio riunione ristretta con Netanyahu e Zamir per discutere i piani militari. "L'Idf è pronto ad attuare qualsiasi decisione sarà presa dal gabinetto di sicurezza" recita una nota dell'ufficio del premier. Ma secondo Channel 12, le divergenze restano. Netanyahu rinvia a giovedì il voto del governo sul via libera all'operazione. L'Ue intanto respinge il piano. Tajani parla di "grave errore". In serata riunione al Consiglio di Sicurezza Onu sugli ostaggi.

Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog termina qui

Per tutti gli aggiornamenti segui la diretta di Sky TG24 del 6 agosto

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Giubileo, il Papa: "Aspirate a cose grandi. Siamo con i giovani di Gaza e Ucraina"

Prima della messa conclusiva del Giubileo dei giovani, Prevost si è concesso un giro in papamobile: i presenti, oltre un milione, gli hanno lanciato bandiere e peluche in segno di affetto. Poi la celebrazione, con omelia, dal palco della spianata di Tor Vergata: "Le fragilità non siano un tabù". Citato Bergoglio: "Se siete inquieti, siete vivi"

Giubileo, Papa: 'Aspirate a cose grandi. Siamo con Gaza e Kiev'. FOTO

Giubileo, Papa: 'Aspirate a cose grandi. Siamo con Gaza e Kiev'. FOTO

Vai al contenuto

Medioriente, card. Parolin: "Riconoscere Palestina è la soluzione, noi lo abbiamo fatto"

Il Segretario di Stato Vaticano ha parlato a margine di un evento  organizzato per il Giubileo degli Influencer. "Quella è la soluzione,  cioè il riconoscimento dei due Stati che vivono vicino l'uno all'altro  in autonomia e sicurezza", ha ribadito. Poi sull'attacco alla Parrocchia  cristiana a Gaza: "L'impressione è che tante volte questi errori si  ripetano".

Medioriente, card. Parolin: 'Riconoscere Palestina è la soluzione, noi lo abbiamo fatto'

Medioriente, card. Parolin: 'Riconoscere Palestina è la soluzione, noi lo abbiamo fatto'

Vai al contenuto

Gaza, la testimonianza di un medico palestinese: "Ecco come la fame distrugge il corpo"

Secondo Medici senza Frontiere, un quarto dei bambini di Gaza è malnutrito,  mentre Unicef lancia l'appello: “In tre mesi, il numero di bambini morti  per malnutrizione è aumentato del 54%”. La testimonianza del dottor  Mohammed Abu Mughaisib, vicecoordinatore medico di Medici Senza  Frontiere nella Striscia.

Medico palestinese a Gaza: 'Così la fame distrugge il corpo'

Medico palestinese a Gaza: 'Così la fame distrugge il corpo'

Vai al contenuto

Gaza, Ue propone stop parziale di Israele nel programma ricerca e innovazione Horizon

La Commissione europea chiede di sospendere temporaneamente la partecipazione di alcune aziende e start-up israeliane al programma Horizon, in risposta alla situazione a Gaza. La misura non coinvolge università e ricercatori

Gaza, Ue propone stop parziale di Israele nel programma ricerca

Gaza, Ue propone stop parziale di Israele nel programma ricerca

Vai al contenuto

Axios, Trump vuole controllo di aiuti umanitari a Gaza (2)

Inoltre, ha continuato il funzionario citato da Axios a condizione di anonimato, "il problema della fame a Gaza sta peggiorando. A Donald Trump questo non piace. Non vuole che i bambini muoiano di fame. Vuole che le madri possano allattare i loro figli. Si sta fissando su questo". Israele è d'accordo perché in questo modo ''sarà meno un loro problema'', ha aggiunto.

Un secondo funzionario statunitense ha però affermato che l'Amministrazione Usa farà attenzione a non farsi coinvolgere troppo nella crisi di Gaza. "Il presidente non vuole che gli Stati Uniti siano l'unico Paese a investire in questo problema. E' un problema globale. E ha incaricato Witkoff e altri di assicurarsi che tutti intervengano, i nostri amici europei e i nostri amici arabi", ha affermato il funzionario.

Axios, Trump vuole controllo di aiuti umanitari a Gaza

Il presidente americano Donald Trump vuole ''prendere il controllo'' degli aiuti umanitari alla popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. Lo scrive il sito di Axios citando un funzionario statunitense secondo il quale, nell'incontro tra Trump e l'inviato americano in Medioriente Steve Witkoff, è stato deciso che l'amministrazione Usa "assumerà" la gestione degli sforzi umanitari a Gaza perché Israele non li sta gestendo in modo adeguato.

Il funzionario americano non ha specificato in cosa consisterà effettivamente il ruolo degli Stati Uniti, ma ha affermato che i paesi del Golfo come il Qatar contribuiranno finanziariamente, mentre probabilmente saranno coinvolti anche Giordania ed Egitto. In realtà, ha spiegato la fonte, Trump "non è entusiasta" all'idea che gli Stati Uniti prendano il comando degli aiuti, "ma in un certo senso deve succedere" e "non sembra esserci un'altra via".

Coloni attaccano auto diplomatica russa, Mosca protesta

L'ambasciata russa a Tel Aviv ha presentato una richiesta formale di spiegazioni alle autorità israeliane in relazione all'attacco subito da un'auto della missione diplomatica russa presso l'Autorità nazionale palestinese, avvenuto per mano di coloni con la connivenza dei soldati israeliani. Lo ha riferito la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. "La richiesta alle autorità israeliane è stata presentata dall'ambasciata russa a Tel Aviv. Ci auguriamo che la parte israeliana tragga le dovute conclusioni", ha dichiarato Zakharova parlando con la stampa. La portavoce ha ricordato che lo scorso 30 luglio un veicolo ufficiale con targa diplomatica, a bordo del quale si trovavano dipendenti della rappresentanza diplomatica russa accreditata presso il ministero degli Esteri israeliano, è stato attaccato nella zona dell'insediamento israeliano di Givat Assaf da un gruppo di coloni. Zakharova ha osservato che l'attacco "è stato accompagnato da minacce verbali contro i diplomatici russi". "Particolarmente sconcertante e inaccettabile è il fatto che l'incidente sia avvenuto con la connivenza del personale militare israeliano che era presente sul posto e non si è nemmeno preoccupato di cercare di fermare le azioni aggressive degli aggressori", ha sottolineato. "Consideriamo questo incidente una grave violazione della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 1961, che, tra le altre cose, impone allo Stato ospitante di garantire il rispetto del principio dell'inviolabilità dei beni delle missioni straniere e di trattare i diplomatici stranieri ivi accreditati con il dovuto rispetto, adottando tutte le misure appropriate per impedire qualsiasi violazione della loro persona, libertà e dignita'", ha denunciato Zakharova.

Lettonia: "Israele si difenda, ma rispetti i diritti a Gaza"

"Continuiamo a sostenere il diritto di Israele all'autodifesa, nel rispetto del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale. È necessario fare tutto il possibile per restituire immediatamente tutti gli ostaggi. La situazione umanitaria estremamente difficile nella striscia di Gaza deve essere tuttavia essere affrontata garantendo forniture umanitarie sicure e accessibili e prevenendo vittime civili. La sofferenza deve finire". Lo ha affermato il presidente lettone, Edgars Rinkevics, al termine dell'incontro, tenuosi oggi a Riga, con il suo omologo israeliano, Isaac Herzog. Durante il bilaterale, Rinkevics e Herzog hanno lungamente discusso del rafforzamento dei rapporti economici tra i due Paesi con particolare riguardo al settore della difesa e dell'industria militare. A questo fine è si è tenuto oggi, alla presenza dei presidenti dei due Paesi, il forum Lituania-Israele cui hanno partecipato imprenditori lettoni e una delegazioni di rappresentanti di aziende israeliane.

Israele: "I riconoscimenti Palestina hanno minato intesa Gaza"

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, all'Onu per la discussione al Consiglio di Sicurezza sugli ostaggi, ha criticato i paesi occidentali che hanno annunciato di voler presto riconoscere lo  stato palestinese. "Questi paesi - ha detto - devono comprendere le conseguenze delle loro azioni. Ho avvertito proprio da  questo palco che riconoscere uno stato palestinese virtuale avrebbe portato alla distruzione delle possibilità di raggiungere un accordo sugli ostaggi e  sul cessate il fuoco. Questo è esattamente ciò che è accaduto", ha accusato Sa'ar. 

Onu: "Conseguenze catastrofiche con espansione guerra a Gaza"

Rischia di avere ''conseguenze catastrofiche per milioni di palestinesi'' la decisione israeliana di espandere la guerra nella Striscia di Gaza occupando l'enclave palestinese, come prevede il piano del primo ministro Benjamin Netanyahu. Lo ha dichiarato Miroslav Jenca, segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite per l'Europa, l'Asia centrale e le Americhe, durante una riunione del Consiglio di sicurezza.

Un ampliamento della guerra, ha detto, ''potrebbe mettere ulteriormente a repentaglio la vita degli ostaggi rimasti a Gaza".

Israele a Onu: "Hamas usa fame per propaganda sadica o contro noi"

"L'obiettivo è porre la questione degli ostaggi al centro dell'attenzione, non possono essere dimenticati. Hamas è responsabile dello scoppio della guerra ed è anche responsabile della sua continuazione. Il mondo si e' rovesciato, la pressione internazionale deve essere esercitata su di loro": lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar alla stampa  prima della discussione speciale al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione degli ostaggi. Ha affermato:  "Hamas e la Jihad islamica (palestinese) stanno usando la fame e la tortura degli ostaggi come parte di una campagna di propaganda sadica deliberata e ben pianificata", ha accusato Sa'ar. "Queste organizzazioni hanno anche pianificato insieme la campagna sulla fame basata su menzogne", ha continuato Sa'ar, riferendosi alle accuse di carestia diffusa a Gaza a seguito delle politiche di guerra israeliane nella Striscia. "La quantità di aiuti in arrivo dimostra che si tratta di una falsa campagna di propaganda. Vediamo le terribili condizioni dei nostri ostaggi affamati, eppure non hanno ancora visto i rappresentanti della Croce Rossa", ha aggiunto Sa'ar. 

Beirut, un morto in raid israeliano con drone

Una persona è stata uccisa in un attacco condotto con un drone da Israele contro un veicolo nella città di Baalbek, nella valle della Beqaa. Lo ha riferito il ministero della Salute libanese.

Stato Palestinese, quali Paesi lo riconoscono ufficialmente

Francia, Regno Unito e Malta hanno annunciato che nel settembre 2025 riconosceranno lo Stato di Palestina e porteranno a 150 su 193 i membri dell'Onu che hanno assunto questa posizione. Tra loro non ci sono l'Italia e gli Stati Uniti. La mappa dei Paesi

Stato Palestinese, quali Paesi lo riconoscono ufficialmente: LA MAPPA

Stato Palestinese, quali Paesi lo riconoscono ufficialmente: LA MAPPA

Vai al contenuto

Hamas: "No governo a Gaza dopo guerra ma ora disarmo impossibile"

"Hamas non cercherà di occupare, governare o assumere un ruolo amministrativo nella Striscia di Gaza dopo la guerra". Lo ha dichiarato un funzionario di Hamas che ha scelto l'anonimato al sito di notizie saudita Al Hadath affermando che "è impossibile parlare di disarmo in questo momento".

Il funzionario di Hamas ha spiegato che ''il problema non sono mai state le armi". E che "il popolo palestinese, insieme a Hamas, è sottoposto a una pressione senza precedenti a causa dell'aggressione israeliana. Stiamo affrontando positivamente tutte le iniziative e le pressioni per porre fine all'aggressione".

Media: "Trump vuole ricostruire Gaza ma se Hamas senza potere"

"Donald Trump intende proporre un piano per la ricostruzione della Striscia di Gaza, sotto la guida degli Stati Uniti e con un significativo contributo economico da parte americana, a condizione che Hamas lasci il potere". Lo riferisce l'edizione principale del notiziario di Channel 12. "L'idea alla base di questa proposta è fare leva sulla pressione della popolazione gazawi su Hamas affinché rinunci al controllo. Il  principale oppositore dell'iniziativa americana è il Qatar, che sostiene la ricostruzione della Striscia, ma senza chiedere l'uscita di scena dell'organizzazione terroristica", ha riferito la tv più seguita in Israele.

Axios, Trump e Witkoff hanno discusso di come aumentare aiuti Gaza

L'inviato speciale della Casa Bianca per il Medioriente Steve Witkoff e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno discusso i piani di Washington per aumentare significativamente il ruolo americano nella fornitura di aiuti umanitari alla popolazione civile della Striscia di Gaza. Lo ha riferito Axios citando due funzionari statunitensi e un funzionario israeliano.

Il rapporto afferma che le discussioni hanno avuto luogo durante un incontro tra Witkoff e Trump tenutosi ieri alla Casa Bianca, aggiungendo che Israele ha sostenuto il ruolo rafforzato degli Stati Uniti. Axios ha citato un funzionario statunitense secondo cui l'amministrazione Trump "assumerà" la gestione degli sforzi umanitari a Gaza perché Israele non li sta gestendo in modo adeguato.

Gaza, in 56 uccisi da Idf in attesa distribuzione aiuti

La Protezione civile nella Striscia di Gaza, governata da Hamas, ha annunciato la morte di 68 persone uccise dal fuoco israeliano in diversi attacchi, tra cui 56 persone in attesa di distribuzione di aiuti alimentari. Secondo il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal, 30 persone sono morte a causa di colpi d'arma da fuoco nei pressi di un centro di assistenza nei pressi della città di Khan Younis, nel sud di Gaza. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver sparato "colpi di avvertimento" contro un "raduno di abitanti di Gaza che avanzava nella loro direzione" nel Corridoio di Morag, ma non ha riferito di vittime. Altre venti persone sono state uccise e circa 100 ferite dal fuoco israeliano a Zikim, nella Striscia di Gaza settentrionale, attraverso la quale entrano alcuni degli aiuti autorizzati dall'Idf. L'esercito ha riferito che sta verificando i dettagli dell'accaduto. Sei persone sono state uccise e 21 ferite da colpi d'arma da fuoco nel centro di Gaza City, sempre mentre aspettavano cibo, secondo un portavoce della Protezione Civile. L'esercito, da parte sua, ha assicurato di non aver aperto il fuoco a Gaza City oggi.

Ministro Esteri Israele all'Onu: "Hamas è satanica"

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha dichiarato di essere arrivato al Palazzo di Vetro, sede dell'Onu, per "chiedere la liberazione degli ostaggi" in mano ad Hamas. Il ministro lo ha fatto rilasciando una dichiarazione prima di avviarsi al Consiglio di Sicurezza che sta per iniziare. "Questo fine settimana - ha aggiunto - il mondo ha assistito alla crudele fame inflitta agli ostaggi, torturati deliberatamente da Hamas e dalla Jihad islamica". "Questo - ha denunciato - è satanico. Hamas e la Jihad islamica usano la fame e la tortura come parte di una campagna di propaganda sadica, deliberata e ben pianificata".

Saar: "Riconoscimento Palestina ha sabotato accordo ostaggi"

Il ministro israeliano degli Esteri, Gideon Saar, arrivato al Palazzo di Vetro, ha attaccato senza nominarli alcuni Paesi, tra cui Francia e Gran Bretagna, accusandoli di aver fatto saltare l'accordo sugli ostaggi, con la loro decisione di riconoscere lo Stato palestinese. "La verità deve essere detta - ha dichiarato il ministro, prima di avviarsi al Consiglio di Sicurezza - Israele sta facilitando l'ingresso di ingenti aiuti a Gaza. Nessun altro Paese agisce così, in circostanze cosi' difficili". "Il mondo - ha aggiunto - si è capovolto: ci sono Paesi, anche in questo edificio, che hanno fatto pressione su Israele anzicheé Hamas, durante giorni delicati nei negoziati, attaccando Israele, facendo campagna contro Israele e annunciando il riconoscimento di uno Stato palestinese virtuale". "Hanno fatto - ha continuato il ministro - regali gratuiti, un invito a prolungare questa guerra. Hanno di fatto assassinato l'accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco".

Israele, polemica per visita Ben-Gvir a Spianata delle Moschee: cos'è e cosa significa

L'incursione del ministro ultranazionalista, che ha guidato una preghiera insieme a un gruppo di coloni, ha violato una consuetudine sedimentata, pensata per il rispetto reciproco delle tre religioni che considerano quel luogo sacro: cristianesimo, ebraismo, Islam. La gestione del sito, situato nella Città Vecchia di Gerusalemme, è oggetto di contesa almeno dal 1967 ed è stata affidata alla Giordania: oggi gli ebrei possono visitarlo ma non svolgervi riti religiosi

Perché le polemiche per incursione Ben-Gvir a Spianata delle Moschee

Perché le polemiche per incursione Ben-Gvir a Spianata delle Moschee

Vai al contenuto

Lapid: "Così il governo porterà torture e morte per gli ostaggi"

Il leader dell'opposizione Yair Lapid avverte che il piano del primo ministro Benyamin Netanyahu di occupare completamente la Striscia di Gaza metterà in pericolo gli ostaggi israeliani rimasti e farà pagare ai cittadini israeliani i costi a lungo termine del governo su due milioni di palestinesi. "La direzione in cui si stanno muovendo il governo e il gabinetto porterà tutti gli ostaggi a morire di fame, percosse e torture o ad essere uccisi durante le operazioni dell'Idf", afferma Lapid in una dichiarazione.

Tel Aviv, manifestazione per ostaggi vicino sede Idf

Centinaia di manifestanti, guidati dalle famiglie degli ostaggi israeliani, stanno marciando verso il quartier generale dell'esercito (Idf) a Tel Aviv, dove si terra' una manifestazione di protesta a Kaplan Street. La manifestazione e' stata organizzata dal gruppo di protesta Shift 101, riporta il quotidiano Haaretz. "Questa e' una marcia silenziosa e fragorosa; abbiamo un grido di protesta molto forte", ha detto Vicky Cohen, la madre dell'ostaggio israeliano Nimrod Cohen. "Dobbiamo fermare la guerra e riportare tutti a casa. Se questa guerra si intensifica, puo' ucciderli. Dobbiamo porre fine a tutto questo", ha aggiunto Cohen mentre il premier Benjamin Netanyahu sembra convinto di attuare il piano per una occupazione totale della Striscia di Gaza nonostante i rischi per l'incolumita' degli ostaggi ancora in mano di Hamas. 

Media, Trump vuole ricostruire Gaza ma se Hamas senza potere

"Donald Trump intende proporre un piano per la ricostruzione della Striscia di Gaza, sotto la guida degli Stati Uniti e con un significativo contributo economico da parte americana, a condizione che Hamas lasci il potere". Lo riferisce l'edizione principale del notiziario di Channel 12. "L'idea alla base di questa proposta è fare leva sulla pressione della popolazione gazawi su Hamas affinché rinunci al controllo. Il  principale oppositore dell'iniziativa americana è il Qatar, che sostiene la ricostruzione della Striscia, ma senza chiedere l'uscita di scena dell'organizzazione terroristica", ha riferito la tv più seguita in Israele.

New York, davanti Palazzo Vetro manifestazione pro-ostaggi

Piu' di cento persone si sono radunate fuori dall'area che ospita le Nazioni Unite per chiedere il rilascio immediato degli ostaggi in mano ad Hamas. Gli attivisti, in gran parte newyorkesi e rappresentanti di comunita' ebraiche, sventolano bandiere di Israele e mostrano le immagini degli ostaggi. La manifestazione e' stata organizzata in attesa dell'intervento video, tra pochi minuti, al Consiglio di sicurezza di Ilay David, fratello di Evyatar, l'ostaggio mostrato sabato nel video diffuso da Hamas e in cui appare emaciato. 

Figlio di Netanyahu attacca su X capo Idf

Durante la riunione di oggi pomeriggio, il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha fatto riferimento agli attacchi contro di lui da parte di Yair Netanyahu e ha chiesto al premier: "Perché scrive contro di me?" Il primo ministro ha risposto: "Ha 34 anni, non sono responsabile dei suoi post". Il riferimento è a un post notturno del figlio del premier che lo ha attaccato in risposta a un commento dell'analista militare di Yedioth Ahronoth, Yossi Yehoshua, il quale aveva invitato il primo ministro a rivolgersi alla nazione e chiarire il prezzo atteso per l'operazione che intende condurre a Gaza, nonostante l'opposizione dell'Idf. Yair Netanyahu ha scritto: "Se chi ti ha dettato il post è davvero chi tutti immaginiamo, si tratta di un ammutinamento e di un tentativo di colpo di stato in stile repubblica delle banane dell'America Centrale degli anni '70. Ed è un atto totalmente criminale". Con riferimento evidente al capo dell'Idf.

Riace con Gaza, "gemellaggio contro l'indifferenza"

Un gemellaggio per "rompere l'indifferenza e l'inerzia della politica" e come atto concreto "di solidarietà, memoria e umanità condivisa". E' quello siglato tra Riace, il paese del reggino noto nel mondo per le politiche di accoglienza e integrazione portate avanti dal sindaco Mimmo Lucano e Gaza. Il patto è stato firmato dallo stesso Lucano con una cittadina palestinese Ranya Lana M.R. Alhaddad. "Un patto di solidarietà e memoria" ha definito l'iniziativa Luca, europarlamentare di Avs. La cerimonia si è svolta stasera nella sala consiliare del Comune con in collegamento video il sindaco di Gaza City Yahya Sarraj.

Blitz proPal al consolato egiziano Milano, otto in questura

'Break the siege' ovvero Rompete l'assedio è la scritta sullo striscione che gli esponenti di Ultima Generazione e Palestina libera hanno srotolato oggi dopo le 18 davanti al consolato egiziano a Milano dove hanno lanciato vernice rossa contro l'ingresso, attaccato alla recinzione foto di palestinesi uccisi nelle operazioni israeliane.  L'azione di protesta, alla fine della quale otto manifestanti sono stati portati in questura, è stata organizzata "per chiedere al governo egiziano, nella persona del console Hisham Mohamed Moustafa El Sherif - spiega in un comunicato Ultima Generazione -, l'apertura immediata del valico di Rafah per poter portare aiuti alle persone della striscia di Gaza stremate da bombardamenti e carestia. La popolazione palestinese, bloccata nella striscia di Gaza, sta affrontando da mesi una grave crisi umanitaria". "Attualmente - prosegue la nota - il valico viene aperto solo temporaneamente. Human rights watch ha documentato le tangenti richieste dalle autorità di frontiera egiziane come unico mezzo per lasciare la striscia di Gaza"

Israele, Netanyahu al lavoro sul piano per invadere tutta Gaza. Tensioni con Idf

Con il via libera degli Stati Uniti, il governo israeliano ha annunciato che procederà "all'occupazione completa" della Striscia, perché "Hamas non rilascerà altri ostaggi senza una resa totale". Come? Sembra che il premier lo annuncerà al suo governo nei prossimi giorni, forse il 7 agosto. La riunione di gabinetto di oggi, che doveva portare a una conclusione, sembra infatti che non abbia superato le divergenze di opinioni tra la parte politica e il capo di stato maggiore Eyal Zamir

Israele, Netanyahu al lavoro sul piano per invadere tutta Gaza

Israele, Netanyahu al lavoro sul piano per invadere tutta Gaza

Vai al contenuto

Libano, premier: "Esercito prenderà controllo armi entro fine anno"

Il primo ministro libanese Nawaf Salam ha autorizzato l'esercito di Beirut a elaborare un piano per prendere il controllo di tutte le armi del Paese entro la fine dell'anno. Lo ha annunciato un portavoce del governo libanese secondo il quale l'esercito dovrà presentare il piano entro la fine di agosto. Si tratta di una mossa per garantire il disarmo delle milizie locali, Hezbollah su tutte. Il governo "ha incaricato l'esercito libanese di definire un piano di attuazione per limitare le armi" all'esercito e alle altre forze governative "entro la fine di quest'anno", ha dichiarato Salam in una conferenza stampa dopo una riunione di governo durata quasi sei ore e presieduta dal presidente libanese Joseph Aoun.

Lapid: "L'occupazione Gaza mette a rischio la vita degli ostaggi"

Il presunto piano del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, di occupare completamente la Striscia di Gaza metterà in pericolo gli ostaggi israeliani. Lo dice il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid. "La direzione in cui si stanno muovendo il governo e il gabinetto porterà tutti gli ostaggi a morire di fame, percosse e torture o ad essere uccisi durante le operazioni delle IDF", afferma Lapid in una dichiarazione dai toni duri.

Libano, governo incarica esercito di piano disarmo Hezbollah

Il Consiglio dei ministri libanese ha incaricato l'esercito di elaborare un piano per disarmare il gruppo sciita Hezbollah entro cinque mesi e ha ribadito il diritto del Libano all'autodifesa da qualsiasi attacco, nonostante i timori di una nuova offensiva israeliana a causa della mancanza di progressi nel processo. "L'esercito libanese ha il compito di elaborare un piano attuativo per il ritiro delle armi entro la fine dell'anno e di sottoporlo alla discussione del Consiglio dei ministri entro il 31 agosto", ha annunciato il primo ministro libanese Nawaf Salam al termine di una riunione di gabinetto. In una conferenza stampa al Palazzo presidenziale, ha spiegato che il Consiglio dei ministri si riunirà nuovamente giovedì per proseguire i colloqui sul disarmo di Hezbollah, cosa che il gruppo si rifiuta di fare volontariamente in questo momento.

Norvegia, governo chiede revisione investimenti fondo sovrano in Israele

La Norvegia ha ordinato al suo fondo sovrano da 2.000 miliardi di dollari di rivedere i propri investimenti nelle aziende israeliane dopo le persistenti denunce secondo cui avrebbe finanziato imprese che sostengono l’offensiva di Israele a Gaza. Lo scrive il Ft. Jens Stoltenberg, ministro delle Finanze norvegese, ha incaricato la banca centrale del Paese e il consiglio etico del fondo petrolifero di esaminare le partecipazioni in società israeliane a causa del «peggioramento della situazione» a Gaza e in Cisgiordania occupata. Il più grande fondo sovrano del mondo è stato bersagliato dalle critiche, con numerosi partiti politici, sindacati e attivisti che lo accusano di investire in aziende che sostengono l’occupazione israeliana dei territori palestinesi e l’offensiva a Gaza.

Onu, Israele cessi attivita' di occupazione

L'Onu, attraverso il portavoce del segretario generale, ha chiesto a Israele di mettere fine all'occupazione di Gaza. Il messaggio e' arrivato in risposta alla domanda di un giornalista, che chiedeva un commento alla notizia secondo cui il governo israeliano starebbe discutendo un piano per rioccupare l'intera Striscia di Gaza. "Non commentiamo - ha dichiarato il portavoce, Farhan Haq - qualcosa che, a questo stadio, non e' stato confermato ufficialmente. Come sapete, la Corte internazionale di giustizia, nel suo parere consultivo di un anno fa, ha chiesto a Israele di cessare le sue attivita' di occupazione, e invitiamo Israele a dare seguito a tale richiesta e ad evitare ulteriori occupazioni". 

'Cessate fuoco a Gaza', da Trieste lettere a Meloni e Mattarella

"Fermare le ostilità e ottenere l'immediato cessate il fuoco" nella striscia di Gaza "e la liberazione degli ostaggi": è una delle richieste contenute nelle due lettere indirizzate alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e inviate, dal Comitato promotore e gli aderenti alla manifestazione per Gaza dello scorso 27 maggio, al prefetto di Trieste, Giuseppe Petronzi. Le lettere sono firmate da "un gruppo di persone appartenenti alla società civile di Trieste, che hanno ricevuto l'adesione di numerosissime organizzazioni civili e religiose, di partiti politici, delle organizzazioni sindacali più rappresentative, di associazioni umanitarie" e sono state scritte "alla luce delle preoccupanti dichiarazioni di Netanyahu".  Nelle missive, riporta una nota, si "chiedono corridoi umanitari protetti, garanzie internazionali per aiuti alimentari e sanitari massicci e sicuri, l'interdizione di azioni militari nei centri di distribuzione (obbligatoriamente sotto il controllo di organismi internazionali), sanzioni economiche immediate, il blocco nazionale ed europeo degli accordi commerciali, militari e di associazione con Israele, sanzioni mirate contro i coloni illegali". Infine "viene chiesto di attivarsi per il riconoscimento dello Stato della Palestina e per il supporto a Francesca Albanese, relatrice alle Nazioni Unite per la Palestina, attaccata nell'esercizio delle sue funzioni". 

Piano Gaza, Netanyahu e Lapid avranno domani vertice su sicurezza

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il leader dell'opposizione Yair Lapid si incontreranno domani per un vertice sulla sicurezza. Lo riporta l'emittente N12. Al centro dell'incontro il piano di Netanyahu per l'occupazione della Striscia di Gaza al quale Lapid si oppone e per il quale il leader dell'opposizione proporrà delle alternative. "La direzione in cui si stanno muovendo il governo e il gabinetto porterà tutti gli ostaggi a morire di fame, percosse e torture o ad essere uccisi durante le operazioni delle Idf", ha affermato Lapid.

Gaza, Boldrini: "Non si disputi la partita di calcio Italia-Israele"

"Come ha giustamente affermato più volte il collega Mauro Berruto, la partita Italia-Israele, valida per la qualificazione ai mondiali di calcio e prevista per il prossimo 14 ottobre, non dovrebbe disputarsi e Israele dovrebbe essere escluso dalle competizioni sportive internazionali a causa del genocidio in corso a Gaza, com'è stato fatto per la Russia a seguito dell'aggressione all'Ucraina e per il Sudafrica finché vigeva il regime di apartheid. Gli organismi sportivi internazionali non possono usare due pesi e due misure. Nel malaugurato caso che ciò accadesse, rivolgiamo un appello alla Federcalcio perché in quella giornata la nazionale azzurra dia almeno un segnale chiaro e inequivocabile di condanna del massacro e di vicinanza al popolo palestinese". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. 

Tv, ordine Netanyahu è conquista Gaza city e campi centrali

Una fonte a conoscenza dei dettagli dell'incontro che si è tenuto questo pomeriggio tra il premier Benyamin Netanyahu, il capo dell'Idf Eyal Zamir e i ministri Katz e Dermer, ha riferito alla tv pubblica israeliana Kan che "l'ordine del primo ministro è di conquistare i campi centrali della Striscia e Gaza city. Aree dove si teme che possano trovarsi gli ostaggi prigionieri di Hamas. Le manovre militari in quelle zone potrebbero mettere a repentaglio la loro vita". Ulteriori discussioni si terranno sia nel gabinetto ristretto che in quello più ampio. I ministri di ultradestra, Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, che spingono sul premier per la conquista di tutta Gaza, non hanno partecipato alla discussione di oggi. 

Sudafrica esorta paesi a opporsi ad 'attività genocide' di Israele

Più paesi devono opporsi a Israele e riconoscere lo Stato palestinese per fermare le sue "attività genocide". Lo ha detto in un'intervista all'Afp il ministro degli Esteri sudafricano, Ronald Lamola. Il Sudafrica ha condotto numerosi appelli contro l'azione di Israele a Gaza, presentando un caso davanti alla Corte Internazionale di Giustizia nel dicembre 2023, e sostenendo l'accusa di genocidio contro il paese guidato da Benjamin Netanyahu. Dato che alcuni alleati di Israele "ora iniziano a dire 'no, questo non può continuare', significa davvero che ci stiamo avvicinando sempre di più a fermare le attività genocide del regime israeliano", ha affermato Lamola.

Media, occupazione Gaza sarà sottoposta al governo giovedì

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu sottoporrà la decisione di occupare la Striscia di Gaza all'approvazione del governo probabilmente giovedì. Lo riferiscono fonti ben informate al notiziario di Channel 12, secondo cui la riunione ristretta che si è tenuta questo pomeriggio, a cui hanno preso parte anche i ministri Israel Katz e Ron Dermer, si è conclusa con divergenze di opinioni tra la parte politica e il capo di stato maggiore Eyal Zamir sull'ipotesi del premier di occupare tutta la Striscia di Gaza. 

Ufficio Netanyahu, "Idf eseguirà decisioni gabinetto sicurezza"

''Le Idf sono pronte a mettere in atto qualsiasi decisione che viene presa dal gabinetto per la sicurezza di Israele''. E' quanto si legge in una nota diffusa dall'ufficio del primo ministro israeliano al termine della riunione presieduta da Benjamin Netanyahu. Il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano Eyal Zamir "ha illustrato le opzioni per proseguire la campagna a Gaza. Le Idf sono pronte ad attuare qualsiasi decisione presa dal gabinetto per la sicurezza", afferma la nota.

Ufficio premier, riunione ristretta con capo Idf su Gaza

L'ufficio del premier israeliano rende noto che "il primo ministro Benyamin Netanyahu ha tenuto oggi una riunione di sicurezza ristretta che è durata circa tre ore, durante la quale il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha presentato le opzioni per la continuazione della campagna nella Striscia di Gaza". "L'Idf è pronto ad attuare qualsiasi decisione sarà presa dal gabinetto di sicurezza politico-militare", aggiunge la nota.

Libano, Hezbollah: "No impegni su consegna armi mentre Israele attacca"

Hezbollah esclude di impegnarsi nella consegna del suo arsenale mentre Israele continua ad attaccare il Libano. Lo ha sottolineato il leader del Partito di Dio, Naim Qassem, poco dopo l'inizio al palazzo presidenziale di Baabda dell'atteso Consiglio dei ministri con all'ordine del giorno, tra i vari punti, proprio il disarmo di Hezbollah. "Nessuna tabella di marcia può essere accettata se attuata sotto il fuoco dell'aggressione israeliana", ha dichiarato Qassem in un discorso televisivo. Il successore di Hassan Nasrallah ha quindi invitato lo Stato libanese a "sviluppare piani per far fronte alla pressione e alle minacce" e a non "privare la resistenza (Hezbollah, ndr) delle sue capacità e della sua forza".

Bandiera Palestina insanguinata in Consiglio Abruzzo

Un cartellone con la bandiera della Palestina grondante di sangue: l'ha esibita, all'avvio della seduta del Consiglio regionale d'Abruzzo, il consigliere del Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci, promotore di un emendamento alla legge di assestamento di bilancio volto a destinare 500mila euro all'emergenza umanitaria che colpisce i bambini di Gaza. L'emendamento porta la firma dei consiglieri di opposizione, Pd, Abruzzo Insieme, M5S, Avs, Azione e Riformisti. "E' giusto farlo, perché è inaccettabile a livello umano continuare ad essere indifferenti, perché questa indifferenza del Governo italiano è oramai qualcosa che fa rabbrividire - ha detto Pietrucci -. La dignità del popolo palestinese deve essere rispettata e noi ci opponiamo all'indifferenza da parte del governo nazionale e del governo regionale"

Israele, avvocato dello Stato: "Altamente irregolare" licenziamento procuratrice generale

Amit Aisman, avvocato generale dello stato in Israele, ha definito "altamente irregolare" il licenziamento della procuratrice generale Gali Baharav-Miara da parte del governo e dichiarato che la decisione di licenziarla "mette in discussione i principi" dello stato di diritto in Israele. In una lettera ai dipendenti dell'ufficio di Baharav-Miara, Aisman afferma che il licenziamento "ha violato la legge" e che l'agenzia da lui presieduta continuerà a collaborare pienamente con la Procuratrice generale, in conformità con la sentenza di ieri dell'Alta Corte di Giustizia che ha congelato il suo licenziamento fino a quando non potrà pronunciarsi sui ricorsi contro tale provvedimento. "La decisione del governo di porre fine al mandato del Procuratore Generale Gali Baharav-Miara è un evento altamente irregolare e il primo del suo genere, che mette in discussione i principi fondamentali dell'indipendenza della Procura e dell'ufficio del Procuratore Generale, nonché lo stato di diritto nello Stato di Israele", scrive Aisman. A riferirne è il Times of Israel.

Netanyahu incontra reclute in Israele: "Numeri in aumento"

"Questo è il sesto turno di reclutamento dall'inizio della guerra e il numero delle reclute aumenta da un ciclo all'altro". Lo ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nelle dichiarazioni diffuse dal suo ufficio dopo una visita in un centro di arruolamento. "C'è anche un aumento importante del numero di volontarie per ruoli di combattento", ha detto il primo ministro. 

Tajani: errore grave invadere Gaza

"E' un errore grave invadere Gaza". Così il vicepremier Antonio Tajani, parlando con i cronisti fuori dalla Camera dei deputati. "Siamo duri, siamo pronti a nuove sanzioni contro i coloni violenti. Basta bombardamenti, basta invasioni. Hamas rilasci gli ostaggi ma Israele non deve cadere nella trappola di Hamas. Bisogna lavorare per la pace", osserva.

Netanyahu: sconfiggere Hamas per liberare ostaggi

Bisogna sconfiggere Hamas per liberare tutti gli ostaggi israeliani. Il premier, Benjamin Netanyahu, ha tracciato così quella che considera la strada che Israele deve percorrere

Netanyahu: necessario completare la sconfitta del nemico a Gaza

"È necessario completare la sconfitta del nemico a Gaza, liberare tutti i nostri ostaggi e garantire che la Striscia non rappresenti più una minaccia per Israele. Non rinunciamo a nessuno di questi obiettivi". Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu durante una visita alla base di reclutamento e selezione di Tel HaShomer, incontrando i nuovi soldati. "È il sesto ciclo di arruolamento dall'inizio del conflitto, e il numero di arruolati continua a crescere di volta in volta. Questo è un segnale potente dello spirito combattivo che ci anima e anche dell'unità del nostro popolo", ha aggiunto

Governo Hamas: pochi camion con aiuti entrati a Gaza

Sono 95 i camion con aiuti umanitari entrati ieri nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l'ufficio stampa del governo di Hamas, sottolineando come - secondo l'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi - servano minimo 600 camion al giorno per soddisfare le necessità di base della popolazione.

Nella nota si sottolinea che la maggior parte degli aiuti è stata saccheggiata a causa del "caos di sicurezza provocato dall'occupazione israeliana come parte di una politica sistematica di creazione del caos e della fame".

"Condanniamo la continua carestia sistematica, la chiusura dei valichi di frontiera, il blocco all'ingresso degli aiuti e riteniamo l'occupazione e i suoi alleati totalmente responsabili del peggioramento del disastro umanitario che colpisce oltre 2,4 milioni di persone", ha affermato l'ufficio stampa, esortando la comunità internazionale ad agire con urgenza per riaprire i valichi di frontiera e garantire la consegna sicura e continua di cibo, medicine e latte in polvere ai civili di Gaza.

Al Sisi, guerra Gaza non più per ostaggi ma genocidio

La guerra a Gaza ha cambiato di segno e ormai e ha lo scopo di sterminare i palestinesi. Il durissimo attacco a Israele è arrivato dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi. "La guerra a Gaza non e' piu' per raggiungere obiettivi politici o liberare ostaggi, ma piuttosto una guerra di fame, un genocidio e la liquidazione della causa palestinese", ha dichiarato a quanto riferisce Al Qahera News. 

Gaza, palestinesi prendono d’assalto i camion per gli aiuti. VIDEO

Media, Netanyahu mediatore fra Trump e Putin

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è sceso in campo per aiutare a ridurre le tensioni nelle relazioni tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il russo Vladimir Putin. Lo ha riferito il canale televisivo israeliano Kan Tv. "Netanyahu sta lavorando per aiutare ad allentare le tensioni tra Trump e Putin", ha spiegato. Nei giorni scorsi era stata comunicata la notizia di una telefonata tra Netanyahu e Putin, ma ve ne sarebbero state altre tenute riservate, ha spiegato l'emittente. 

Idf alla Knesset, dall'inizio dell'anno 16 soldati suicidi

La sottocommissione della Knesset per le risorse umane dell'Idf, guidata dal deputato Elazar Stern (Yesh Atid), ha discusso oggi le misure adottate per prevenire i suicidi tra i militari. Il generale Amir Vadmaniv, capo di stato maggiore del personale, ha riferito che dall'inizio del 2025 si sono tolti la vita 16 soldati, rispetto a 21 nel 2024, 17 nel 2023 e 14 nel 2022. Dallo scoppio della guerra sono stati arruolati 200 psicologi in servizio attivo e 800 riservisti. "I dati non indicano un'ondata, ma ogni caso è una tragedia che non dovrebbe mai accadere", ha affermato. 

Ue, 'contrari a modifiche a territorio e popolazione Gaza'

"L'Ue rigetta qualsiasi modifica demografica e territoriale" dei della Striscia di Gaza che vadano "contro il diritto internazionale. Gaza deve essere parte di uno Stato di Palestina e Hamas non deve avere alcun ruolo". Lo ha detto Anitta Hipper, portavoce della Commissione Ue, nel corso del briefing con la stampa, spiegando che quella sua Gaza da parte dell'Ue "è una posizione chiara" e ribadendo la "necessità che gli ostaggi siano liberati". 

Tensione in governo su no capo Idf a occupazione Gaza

La contrarietà del capo di Stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, all'occupazione di Gaza sta provocando tensioni nel governo israeliano. Secondo quanto fatto trapelare, Zamir non è a favore di una presenza militare israeliana permanente nella Striscia, cui è orientato il premier Banjamin Netanyhu, e alla riunione di oggi del gabinetto di sicurezza presentera' le sue opzioni per la prosecuzione dell'offensiva. Le indiscrezioni sul niet del capo del'Idf hanno suscitato la reazione del ministro per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir. "Il capo di Stato maggiore è tenuto a dichiarare chiaramente che rispetterà pienamente le istruzioni del livello politico, anche se si decidesse di occupare e sconfiggere", ha scritto su X.

Ministero di Gaza, morti di fame altri 8 palestinesi in 24 ore

Il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas afferma che nelle ultime 24 ore gli ospedali dell'enclave hanno registrato otto decessi dovuti alla carestia e alla malnutrizione, tra cui un bambino. Il bilancio delle vittime della carestia e della malnutrizione nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra sale così a 188, tra cui 94 bambini, riporta Al Jazeera. 

Due infermieri morti in attacchi Idf a Gaza

Due infermieri sono rimasti uccisi in due attacchi israeliani a Gaza, tra cui il caposala dell'ospedale Nasser a Khan Younis. Lo riferiscono fonti sanitarie. Rajab Abdel Qader Abdullah Abu Al-Ainin, 57 anni, era a capo degli infermieri del reparto di medicina interna. E' morto in una tenda per sfollati ad al Mawasi insieme a sua figlia Razan e ad altre tre persone: un uomo, suo figlio e sua sorella. L'altra vittima è un infermiere che aveva lavorato nel reparto di chirurgia dell'ospedale Kamal Adwan, uno dei piu' importanti del nord, prima che fosse distrutto dalle truppe israeliane. Walid Abu Rashid è stato ucciso vicino alla sua abitazione a Jabalia.

Madrid, 'sì ai lanci a Gaza se salvano anche un solo bimbo'

La Spagna continuerà a "partecipare a qualsiasi possibilità di invio di alimenti" a Gaza, "anche per via aerea" e "nonostante ciò sia solo una goccia nell'oceano" e quindi non "la vera soluzione": lo ha detto il ministro degli Esteri, José Manuel Albares, in un'intervista a radio Onda Cero. "Se si riuscirà a salvare la vita anche solo di un bimbo palestinese, faremo tutti gli sforzi necessari e lanceremo tutto il cibo possibile finché non riusciremo a far sì che entri, come dovrebbe essere, per via terrestre", ha affermato. "L'unico motivo" per cui nella Striscia "ci sono bambini che rischiano di morire di fame" è "il blocco terrestre di Israele", ha aggiunto. 

Madrid, 'no a qualsiasi ipotesi di annessione illegale di Gaza'

La Spagna "respinge a priori" qualsiasi ipotesi di "annessione illegale di Gaza o della Cisgiordania" da parte di Israele: lo ha detto il ministro degli Esteri, José Manuel Albares, intervistato da radio Onda Cero. "Non riconosceremo mai un'annessione di questo tipo", ha aggiunto, sostenendo però anche che "de facto" tale situazione "sta già avvenendo", perché l'Esercito israeliano "ha già un controllo assoluto" a Gaza e "applica sfollamenti sforzati vergognosi alla popolazione civile". Il ministro ha ribadito la condanna da parte del governo di Madrid dei "crimini gravissimi" che Israele sta commettendo nella Striscia, insistendo sulla necessità di "interruzione immediata" dell'accordo di associazione tra il Paese e l'Unione europea. "Queste operazioni militari non hanno nessun obiettivo se non quello di fare di Gaza un immenso cimitero", ha sostenuto. 

Media, Netanyahu convoca gabinetto sicurezza su Gaza

All'incontro, riferisce Canale 12, parteciperanno il ministro della Difesa Israel Katz, il ministro degli Affari strategici Ron Dermer e il capo della direzione delle operazioni dell'Idf, il generale Itzik Cohen. Ci sara' anche il capo di Stato maggiore Eyal Zamir che, secondo le indiscrezioni trapelate, sarebbe fermamente contrario all'occupazione. Zamir dovrebbe presentare oggi a Netanyahu diverse opzioni operative per continuare la guerra a Gaza. L'obiettivo è finalizzare un piano da presentare alla fine di questa settimana in una piu' ampia riunione di governo. Secondo i media israeliani, Netanyahu vuole l'approvazione dei suoi ministri prima di procedere all'occupazione della Striscia.

Mo: deputato allontanato con la forza dalla Knesset dopo aver parlato di 'genocidio'

Il parlamentare israeliano della lista di sinistra 'Hadash-Taal', Ofer Cassif, è stato allontanato con la forza dal podio della Knesset, ieri sera durante una sessione plenaria, dopo aver citato lo scrittore David Grossman, che, in un'intervista a Repubblica pubblicata la settimana scorsa, aveva affermato che a Gaza è in corso un genocidio. "Come ha affermato David Grossman in un'intervista a La Repubblica: 'Per anni mi sono rifiutato di usare il termine genocidio, ma ora, dopo le immagini che ho visto e dopo aver parlato con le persone che erano lì, non posso più evitarlo'", ha affermato Cassif nel suo discorso, provocando la reazione della presidente della sessione. Il parlamentare del Likud Nissim Vaturi ha risposto: "Questa non è una citazione, è inventata" e ha chiesto che Cassif fosse allontanato dal podio. La parlamentare del Likud Tali Gottlieb, a sua volta ha urlato: "Non dirà 'genocidio' qui dentro!". La reazione dei parlamentari alle parole di Cassif hanno portato all'intervento del personale della Knesset, che hanno fisicamente costretto il parlamentare di sinistra ad allontanarsi.

Media, Netanyahu convoca gabinetto sicurezza su Gaza

Il premier Benjamin Netanyahu ha convocato oggi una riunione del gabinetto di sicurezza israeliano per discutere della possibile occupazione di Gaza. Lo ha riferito Haarezt. Tra l'altro, si discuterà delle operazioni nelle aree di Gaza in cui si ritiene che gli ostaggi siano detenuti.

Media, Netanyahu tenta di mediare tra Putin e Trump

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu starebbe tentando di mediare tra Donald Trump e Vladimir Putin nel tentativo di ridurre le tensioni tra Washington e Mosca. Lo riferisce la tv pubblica israeliana Kan, citando fonti vicine al primo ministro, ripresa da Times of Israel. Ieri Netanyahu e Putin hanno avuto una conversazione telefonica, la seconda in 7 giorni, di cui non è stato diffuso il contenuto. L'indiscrezione arriva pochi giorno dopo che Trump ha ordinato il riposizionamento di due sottomarini nucleari americani in reazione ad alcune dichiarazioni, giudicate "altamente provocatorie", dell'ex presidente russo Dmitry Medvedev. Intanto l'inviato speciale della Casa Bianca, Steve Witkoff, è atteso domani in Russia per spingere Mosca ad accettare un cessate il fuoco in Ucraina, per il quale Trump ha dato a Putin un ultimatum che scadrà venerdì. 

Consiglio Sicurezza Onu si riunisce per discutere degli ostaggi a Gaza

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà una riunione d'urgenza per affrontare la situazione degli ostaggi che ancora si trovano nella Striscia di Gaza, dopo le immagini diffuse questa settimana dalle milizie palestinesi che mostrano il loro stato di inedia. Lo ha annunciato l'ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite Danny Danon. “Dopo il mio appello al presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il Consiglio si riunirà in una sessione speciale di emergenza per discutere della grave situazione degli ostaggi a Gaza”, ha dichiarato su X, esortando l'organismo a "condannare in modo inequivocabile gli atti barbarici di Hamas, che continuano giorno dopo giorno, ora dopo ora".

Media, 'forze israeliane uccidono nove palestinesi in attacchi a Gaza'

Le forze israeliane hanno ucciso almeno nove palestinesi in attacchi avvenuti nelle prime ore del mattino nella Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche ad al Jazeera. Secondo l'ospedale Nasser, a Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, le forze israeliane hanno bombardato una tenda, uccidendo almeno cinque persone. L'ospedale Al-Awda ha riferito che due palestinesi sono stati uccisi da un bombardamento dell'artiglieria israeliana a nord del campo profughi di Nuseirat, nella parte centrale di Gaza. Due palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti quando le forze israeliane hanno bombardato un appartamento a nord-ovest di Gaza City, ha riferito il personale dell'ospedale al-Shifa.

Genitori ostaggi contro occupazione Gaza: "Azione omicida"

I genitori degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas sono contrari all'occupazione della Striscia di Gaza annunciata dal premier Benjamin Netanyahu. Per loro questa mossa prospettata a nome della sicurezza e della salvezza degli ostaggi rappresenta invece un pericolo mortale per i loro cari. "Un'azione per occupare Gaza metterebbe in pericolo mio figlio Nimrod", ha dichiarato a Ynet Yehuda Cohen, padre dell'ostaggio Nimrod Cohen. Secondo lui, occupare Gaza e' "un'azione terribile e omicida. Tutte le storie di una 'presunta' minaccia ad Hamas le vediamo da due anni", ha denunciato Cohen, aggiungendo che lui e la sua famiglia "si sentono impotenti. Mia moglie Vicki era ieri alla Knesset. Il parlamentare Amit Levy le ha detto che se andiamo verso un accordo completo li uccideranno. Queste sono persone che ucciderebbero la propria madre pur di rimanere nella cerchia di Netanyahu, sono persone del Likud".

Media, 3 palestinesi uccisi dall'Idf mentre aspettavo gli aiuti

L'emittente tv Al Jazeera afferma che tre palestinesi sono stati uccisi oggi dalle forze israeliane (Idf) mentre aspettavano gli aiuti alimentari a nord di Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale. Diversi altri sono rimati feriti, aggiunge. 

Media, drone israeliano attacca aereo caduto nel sud

In Libano fonti locali citate dai media riferiscono che un drone israeliano ha attaccato un aereo caduto nella zona di Kfar Shouba, nella parte meridionale del Paese. Nel contempo, un drone israeliano ha lanciato volantini nel villaggio meridionale con il messaggio: "Non c'è alcun vantaggio economico in accordi sospetti con Hezbollah".

Mo: 50 arresti a New York durante manifestazione per Gaza

Circa 50 persone sono state arrestate a New York dopo aver partecipato  a una protesta fuori dal Trump International Hotel, vicino a Columbus Circle, per chiedere all'amministrazione Trump di fare pressione su Israele affinché cessi l'assalto a Gaza e consenta l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia. La polizia ha arrestato circa 30 persone per aver bloccato la strada fuori dall'hotel. La manifestazione, intitolata "Gli ebrei dicono: basta", è stata organizzata da T'ruah, Jews for Economic and Racial Justice, IfNotNow e Israelis for Peace. "Dobbiamo continuare a fare pressione e far arrivare più cibo e aiuti a Gaza subito, prima che altri palestinesi muoiano di fame", ha dichiarato T'ruah. Secondo gli organizzatori, alla protesta hanno partecipato più di 900 persone. "Affermiamo con una sola voce che ci opponiamo a queste atrocità, non nonostante il nostro ebraismo, ma per molti di noi proprio per questo", ha affermato Deborah Kaplan, direttrice ad interim di IfNotNow.

Tensioni Egitto-Hamas, ma interessi piu' grandi di insulto

Il governo egiziano e Hamas sono ai ferri corti dopo la recente dichiarazione polemica di un funzionario dell'organizzazione politica e militare palestinese islamista al potere a Gaza. Ad affrontare pubblicamente la causa del dissenso è stato il capo del Servizio Informazioni egiziano, Diaa Rashwan. In un'intervista all'emittente egiziana Al-Rad ha commentato le ultime dichiarazioni di Khalil al-Hayya, alto funzionario del movimento sunnita e fondamentalista di Hamas, che ha attribuito al Cairo la responsabilità della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.

Yair Netanyahu: 'capo Idf sta guidando un tentativo di colpo di Stato'

Il capo di stato maggiore delle Idf, Eyal Zamir, sta guidando una "rivolta e un tentativo di colpo di Stato". Lo ha dichiarato su X Yair Netanyahu,  figlio del primo ministro israeliano, rispondendo a un post sul social di Yossi Yehoshua, nel quale il corrispondente militare dello Yediot Ahronot aveva scritto: "Se il primo ministro Netanyahu vuole davvero prendere una decisione così drammatica e pubblicamente controversa - la conquista di Gaza - deve presentarsi al Paese, chiarire i costi previsti in termini di vite degli ostaggi e dei soldati che cadranno e dichiarare che si assume la piena responsabilità, nonostante l'opposizione delle Idf". In risposta, Yair Netanyahu ha scritto: "Se la persona che vi ha dettato il tweet è chi tutti pensiamo che sia, questa è una ribellione e un tentativo di colpo di stato militare più adatto a una repubblica delle banane dell'America Centrale degli anni '70, ed è completamente criminale".

Israele riapre parzialmente il commercio privato con Gaza

Israele riaprirà parzialmente il commercio privato con Gaza per ridurre la sua dipendenza dagli aiuti umanitari, ha dichiarato oggi l'organismo del ministero della Difesa che coordina le attività governative nei territori palestinesi (Cogat). "Nell'ambito della definizione del meccanismo, un numero limitato di commercianti locali è stato approvato dall'establishment della difesa, in base a diversi criteri e a rigorosi controlli di sicurezza", ha affermato il Cogat.

Idf, 'abbattuto missile Houthi lanciato da Yemen contro territorio israeliano'

L'esercito israeliano ha intercettato un missile proveniente dallo Yemen dopo che le sirene antiaeree avevano iniziato a suonare in diverse zone del Paese. Lo ha reso noto l'Idf.

Bufera per scontro Netanyahu-capo Idf su occupazione Gaza

Il capo di stato maggiore delle Idf, il tenente generale Eyal Zamir, si oppone alla spinta del premier Benjamin Netanyahu a occupare Gaza. La notizia, in apertura di tutti i giornali israeliani, viene ampiamente commentata dalla classe politica, alimentando un acceso dibattito e diverse polemiche. A cominciare da quella sollevata da Yair Netanyahu, il figlio del primo ministro, che ha dichiarato che e' stato il ministro della Difesa Israel Katz ad aver insistito sulla scelta del generale Zamir a capo delle forze di difesa. Il leader dell'opposizione Yair Lapid ha invece affermato che le controversie tra il primo ministro e il capo di stato maggiore delle Idf devono rimanere a porte chiuse. "Ho avuto discussioni anche con il capo di stato maggiore delle Idf, come ministro degli Esteri e come primo ministro. Alcune non sono state semplici. Solo una cosa ci è chiara: devono rimanere a porte chiuse", ha scritto Lapid su X. "I soldati delle Idf non devono pensare che una leadership divisa e conflittuale li stia guidando, che la classe politica non rispetti il loro comandante, che li stia svendendo per un titolo", ha proseguito. Lapid afferma, inoltre, che esiste un "prezzo operativo" per la fuga di notizie sulle discussioni, accusando il capo di stato maggiore delle Idf di astenersi dal dire tutto cio' che pensa se sa che arriveranno alla stampa.

'Netanyahu ha deciso, occuperà Gaza. Con l'ok di Trump'

All'ora del telegiornale, le otto di sera in Israele, il notiziario più seguito del Paese annuncia che una 'fonte importante' dell'ufficio del premier ha rivelato: "La decisione è stata presa. Occuperemo la Striscia di Gaza. Hamas non rilascerà altri ostaggi senza una resa totale, e noi non ci arrenderemo. Se non agiamo ora, i rapiti moriranno di fame, la Striscia resterà sotto il controllo dei terroristi. Ci saranno operazioni anche nelle aree dove si trovano ostaggi". Nulla di ufficiale per il momento, ma la fuga di notizie evidentemente è stata approvata ai più alti livelli. Ynet aggiunge che Benyamin Netanyahu ha avuto il via libera da Donald Trump per lanciare "un'operazione contro Hamas". Dopo la visita dell'inviato speciale Steve Witkoff nel fine settimana, "Washington e Gerusalemme hanno convenuto che l'organizzazione terroristica non vuole un accordo". Dura la risposta preventiva dell'entourage del premier alla posizione del capo di stato maggiore Eyal Zamir, che ha informato nei giorni scorsi il gabinetto delle difficoltà di un'operazione di conquista dell'enclave: "Ci vorrebbero anni", ha detto. "Se al capo di stato maggiore non va bene, che si dimetta", ha fatto sapere la fonte del leak. Ai commentatori tuttavia non sfugge che l'ultimo atto di questa vicenda possa essere una tattica negoziale per aumentare la pressione su Hamas. Che da parte sua, dicono gli analisti, "non ha più nulla da perdere". Ora il premier, che intanto ha sentito telefonicamente Vladimir Putin per la seconda volta in una settimana, dovrebbe portare una proposta formale al gabinetto di sicurezza, ordinando all'Idf di conquistare la Striscia, sconfiggere Hamas e liberare gli ostaggi, poiché appare chiaro dopo la stallo dei colloqui che dura da settimane e le ultime dichiarazioni rilasciate dal gruppo fondamentalista che i negoziati non portano da nessuna parte.

Idf, missile balistico dallo Yemen verso Israele

Un missile balistico è stato lanciato contro Israele dallo Yemen: lo ha reso noto l'Idf, aggiungendo che le difese aeree si sono attivate per intercettarlo. Le sirene sono attivate in alcune zone del centro del Paese e nelle comunità vicino a Gerusalemme a causa dell'attacco attribuito agli Houthi. 

Media, Idf cancella emergenza bellica e riduce i militari

"L'Idf ha annunciato la cancellazione dello stato d'emergenza bellica in vigore dal 7 ottobre, che prevedeva l'estensione obbligatoria del servizio di riserva per i soldati di leva regolare di altri quattro mesi. Alleggerimenti nel personale militare che porteranno a una riduzione dell'esercito regolare già nelle prossime settimane". Lo riferisce Ynet, spiegando che l'esercito ha diffuso l'annuncio pochi minuti dopo che dall'entourage del premier Benjamin Netanyahu era emersa una dura presa di posizione rispetto al capo di stato maggiore Eyal Zamir: se non gli va bene l'occupazione di tutta Gaza, "che si dimetta".

Mondo: I più letti