Governo Israele dà via libera: ok accordo per la tregua. Domenica rilascio primi ostaggi

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Approvato dopo un consiglio dei ministri fiume l'accordo siglato a Doha sul cessate il fuoco a Gaza. In precedenza aveva deciso positivamente il gabinetto di sicurezza, con i soli voti contrari dei due ministri di ultradestra Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, oltre a David Amsalem del Likud, lo stesso partito del premier. Domenica i primi tre ostaggi liberi. Sono in tutto 33 i rapiti del 7 ottobre che saranno rilasciati. Saranno liberati 1.700 detenuti palestinesi 

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Approvato da Israele dopo un consiglio dei ministri fiume l'accordo siglato a Doha sul cessate il fuoco a Gaza. In precedenza aveva deciso positivamente il gabinetto di sicurezza, con i soli voti contrari dei due ministri di ultradestra Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, oltre a David Amsalem del Likud, lo stesso partito del premier. Monito di Netanyahu: 'Se la fase due fallisce, la guerra riprenderà con il sostegno degli Usa. Ho avuto garanzie inequivocabili da Biden e Trump'. Domenica i primi tre ostaggi liberi. Sono in tutto 33 i rapiti del 7 ottobre che saranno rilasciati. Tra loro i piccoli Bibas, ma non si sa se vivi. Nella lista anche le ragazze prese al rave e le 5 soldatesse. 

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Tregua Israele-Hamas, la lista dei 33 ostaggi che saranno liberati nella prima fase

È stata resa nota la lista dei 33 ostaggi che saranno rilasciati durante la prima delle tre fasi dell'accordo di tregua per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza tra Israele e Hamas, che dovrebbe entrare in vigore il 19 gennaio. IL FOCUS

In Israele passata la mezzanotte, governo ancora riunito

Dura da oltre cinque ore la riunione del governo per approvare l'accordo sul cessate il fuoco a Gaza già approvato oggi dal gabinetto di Guerra. E' passata la mezzanotte ed è già Sabbath, giorno dedicato al riposo. Hanno votato a favore dell'accordo il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar e il ministro dell'Istruzione israeliano Yoav Kisch. Contrario nel voto del consiglio di gabinetto (ma non registrato perché in veste di osservatore), il ministro aggiunto della Giustizia David Amsalem. 

Tregua a Gaza, accordo tra Israele e Hamas. Che cosa prevede e cosa succede adesso

Secondo quanto emerso finora, in una prima fase lunga 42 giorni saranno  liberati 33 ostaggi israeliani e circa mille detenuti palestinesi. IL FOCUS

Netanyahu: Trump ci darà le forniture militari bloccate

Durante la riunione del governo ancora in corso a Gerusalemme, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha affermato che "il presidente Trump ha preso la decisione che, al suo insediamento, riavremo tutte le forniture militari che erano state bloccate". Secondo Netanyahu, "questo è importante perché, se non arriveremo alla fase due dell'accordo, avremo ulteriori strumenti per tornare a combattere. Il presidente Trump offre pieno supporto a Israele per tornare in guerra in caso di violazione dell'accordo", ha detto. Lo riferisce Ynet

Media: sala operativa al Cairo per monitorare la tregua

Secondo quanto riportato dal quotidiano egiziano Al Qahera News, che cita un alto funzionario egiziano, verrà istituita al Cairo una sala operativa congiunta per monitorare l'attuazione del cessate il fuoco tra Israele e Hamas e dell'accordo sulla presa degli ostaggi. "Sono stati concordati tutti gli accordi necessari per attuare l'accordo, inclusa la creazione di una sala operativa congiunta al Cairo per seguire l'attuazione delle procedure", ha affermato l'alto funzionario egiziano, secondo al Qahera News. Secondo il funzionario, la sala operativa includerà rappresentanti di Egitto, Qatar, Stati Uniti, Israele e funzionari palestinesi "per monitorare il rispetto dei termini dell'accordo". 

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la  conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una  contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a  trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. LE COSE DA SAPERE

Accordo Israele-Hamas, in migliaia festeggiano la tregua per le strade di Gaza. FOTO

I palestinesi hanno esultato e applaudito, mentre altri suonavano il  clacson delle auto nella città meridionale di Khan Younis, quando è  giunta la notizia di un accordo per il cessate il fuoco dopo 15 mesi di  guerra. LE IMMAGINI

Media: 'Israele, riunione governo su voto accordo continua dopo le 23'

La riunione del governo israeliano convocata per votare l'accordo con Hamas sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi siglato la notte scorsa a Doha, in corso già da quattro ore, continuerà dopo le 23 ora locale, le 22 in Italia. Lo riferiscono i media israeliani.

Tregua a Gaza, accordo tra Israele e Hamas. Le reazioni internazionali, da Trump a Biden

Mentre continuano a emergere i dettagli sull’intesa raggiunta tra le  parti, non si sono fatte attendere le reazioni dei leader internazionali  sul cessate il fuoco nella Striscia. LEGGI L'ARTICOLO

Capo Mossad appoggia accordo, 'dobbiamo pagare debito morale'

"Dobbiamo pagare questo debito morale. Questo accordo è eticamente e moralmente la cosa giusta da fare. È un accordo umano". Lo ha dichiarato il capo del Mossad, David Barnea, esortando i membri del gabinetto di sicurezza durante la loro riunione di oggi a sostenere l'intesa. "Include meccanismi che garantiranno la nostra sicurezza", ha aggiunto, secondo quanto riferito da Canale 12.

Tajani a Sky TG24: "Musk non ha avuto nulla a che fare con la liberazione di Sala”

Il ministro degli Esteri è stato ospite a Start. Riguardo alla liberazione della giornalista italiana, ha detto che anche se il patron di X ha avuto "contatti con la famiglia, non ha svolto alcun ruolo". Parlando della situazione in Medio Oriente, ha spiegato che "l'Italia è disposta a inviare i suoi soldati sotto guida araba". Sull’Ucraina: “Voglio credere che sia l'anno della fine delle ostilità”. Su Zaia: “Non credo che il problema sia lui, ma la regola generale”. L'INTERVISTA

Macron: "Hamas libererà due franco-israeliani"

Il Presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato su X che due ostaggi franco-israeliani Ofer Kalderon e Ohad Yahalomi sono "nella lista dei 33 ostaggi che devono essere liberati" da Hamas "nella prima fase dell'accordo di Gaza". "Continuiamo a mobilitarci senza sosta affinche' le loro famiglie possano ritrovarli", ha precisato. La prima liberazione di ostaggi, trattenuti da piu' di 15 mesi, e' prevista per domenica, secondo il Governo israeliano. Il Presidente francese si incontrera' "molto presto" con le famiglie di questi due ostaggi franco-israeliani, ha precisato il suo entourage. Esprimera' loro "il suo profondo sollievo dopo l'annuncio della loro liberazione" e indichera' loro "che potranno sempre contare sulla Francia", ha detto l'ambasciata francese a Tel-Aviv. L'accordo annunciato dal Qatar e dagli Stati Uniti prevede in una prima fase di sei settimane la liberazione di 33 ostaggi trattenuti nella striscia di Gaza dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023, in cambio di centinaia di prigionieri palestinesi detenuti da Israele.

Wafa, 3 morti nell'attacco di un drone israeliano a Gaza City

Almeno 3 persone sono morte nell'attacco di un drone israeliano avvenuto questa sera nel quartiere di at-Tuffah, a est di Gaza City. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa secondo cui le forze israeliane hanno usato un drone per colpire un raduno di civili nel quartiere provocando anche diversi feriti.

Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti

Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato  dal Paese: è a Mosca, dove  gli è stato concesso asilo. Al potere dal  2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha  iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil,  primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli  ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari  gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di  crimini di guerra e crimini contro l’umanità.  IL PROFILO

Il capo del Mossad David Barnea: "L'accordo va sostenuto"

Il capo del Mossad, David Barnea, ha esortato i membri del gabinetto per la sicurezza, durante la riunione di oggi, a sostenere il rilascio degli ostaggi e l'accordo di cessate il fuoco attualmente sul tavolo. "Dobbiamo pagare questo debito morale. Questo accordo è eticamente e moralmente la cosa giusta da fare. E' un accordo umano. Include meccanismi che garantiranno la nostra sicurezza", ha detto Barnea, secondo la tv Channel 12. I media ebraici riferiscono che il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, ha dichiarato al gabinetto di sicurezza che l'82% dei 1.027 prigionieri di sicurezza palestinesi rilasciati nell'accordo tra Israele e Hamas del 2011 per liberare il soldato israeliano prigioniero Gilad Shalit e' tornato ad attivita' terroristiche. Il dodici per cento di questi ex prigionieri ha preso parte attivamente ad attacchi terroristici dopo il rilascio e addirittura oltre il 50% dei prigionieri rilasciati all'estero e' tornato a dedicarsi ad attivita' terroristiche. Bar ha affermato che Hamas utilizzera' il cessate il fuoco per ricostruire le sue capacita' di governo e militari e che l'accordo probabilmente indebolira' ulteriormente l'Autorita' Nazionale Palestinese. Nonostante tutto cio', i responsabili della sicurezza hanno sottolineato il loro fermo sostegno all'accordo, insistendo sul fatto che Israele e' pronto ad affrontare le conseguenze sulla sicurezza. "Le IDF sanno come tornare a combattere con una forza enorme se necessario", ha affermato il Capo di Stato maggiore delle IDF, Herzi Halevi, citato dal Canale 12.

Media: "Egitto si prepara a riaprire valico di Rafah"

L'Egitto si sta preparando a riaprire il valico di Rafah al confine con la Striscia di Gaza. Lo hanno indicato fonti della sicurezza egiziana a Sky News Arabia, mentre si avvicina l'inizio dell'attuazione dell'accordo sul cessate il fuoco e gli ostaggi.

Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese

Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche  l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente  e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese,  quasi “uno Stato nello  Stato”, e partecipa attivamente alla vita  politica. Il suo leader è  stato a lungo - dal  1992 - Hassan Nasrallah,  che ha guidato  il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è  stato  ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI

Domani Hamas comunica nomi dei primi 3 rapiti da liberare

 Domani Hamas comunicherà a Israele i nomi dei primi tre ostaggi che saranno liberati domenica alle 16,00 nell'ambito dell'accordo. Lo riferisce la tv pubblica israeliana Kan. Secondo il programma, il settimo giorno verranno resi noti i nomi di altri quattro rapiti. Ogni settimana, i nomi di altri tre

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