Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. I raid sarebbero avvenuti nella zona umanitaria di al-Mawasi e nel campo profughi di Jabalia. Rimasti uccisi anche il capo della polizia del movimento islamista palestinese Hamas e il suo vice, Mahmoud Salah e Hussam Shahwan. È emergenza sanitaria a Gaza con sette neonati morti per il freddo in una settimana. In Vaticano si è tenuta la messa di papa Francesco in occasione della Giornata mondiale per la pace
Cecilia Sala, ambasciatore Iran convocato alla Farnesina
L'ambasciatore iraniano in Italia è stato convocato alla Farnesina su disposizione del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Ho dato mandato al Segretario generale della Farnesina di convocare l’ambasciatore iraniano a Roma." ha scritto Tajani su X, "L’incontro avverrà alle ore 12. Il Governo, come dal primo giorno dell’arresto di Cecilia Sala, lavora incessantemente per riportarla a casa e pretendiamo che vengano rispettati tutti i suoi diritti. Fino alla sua liberazione, Cecilia e i suoi genitori non saranno mai lasciati soli".
Cecilia Sala: "Dormo per terra e mi hanno tolto anche occhiali"
"Dormo per terra in cella e mi hanno tolto anche gli occhiali". Secondo il Corriere della Sera, è uno dei passaggi delle tre chiamate - alla madre, al padre e al compagno - concesse ieri, primo giorno dell’anno, a Cecilia Sala, giornalista del Foglio e di Chora Media, arrestata il 19 dicembre e rinchiusa nel carcere di Evin. "Tratteremo la reporter italiana in modo dignitoso", avevano promesso le autorità di Teheran ma secondo il quotidiano milanese a Sala "è riservato lo stesso trattamento delle prigioniere politiche che affollano le celle del carcere simbolo della repressione della Repubblica islamica". Come raccontato a chi ha potuto sentirla, "nella cella lunga quanto lei sdraiata, Cecilia non ha un materasso e dorme per terra, su una coperta. Ne ha un’altra per proteggersi dal freddo di Evin e congela. Non vede nessuno dal 27 dicembre, dal giorno in cui ha incontrato l’ambasciatrice Paola Amedei". E ancora: "non vede nemmeno le guardie che la spiano e la controllano, perchè le passano il cibo – molti datteri – da una fessura della porta. Non ha ricevuto nessun pacco. Nessun panettone. Nessun cioccolato, né sigarette, né maglioni, né i quattro libri che già immaginavamo tra le sue mani, né la mascherina per proteggersi dalla luce al neon accesa 24 ore su 24, né beni di prima necessità. Anzi: a Cecilia Sala sono stati confiscati gli occhiali da vista”. "Fate presto", ha detto la giornalista nella prima chiamata dopo l’arresto. Lo ha ripetuto anche ieri: "fate presto".
Iran, Kallas: chiedo rilascio immediato di Cecilia Sala
"Chiedo l'immediato rilascio della giornalista italiana Cecilia Sala arrestata in Iran". Lo afferma a Repubblica l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas. "Nessuno dovrebbe essere detenuto per aver svolto il proprio lavoro; il giornalismo non è un reato. Ogni giornalista deve avere la libertà di riferire senza timore di arresto o persecuzione. Mentre il mondo è in subbuglio, il ruolo del giornalismo è più essenziale che mai", aggiunge.
Gaza, ad al-Mawasi ucciso anche capo polizia di Hamas
Anche il capo della polizia del movimento islamista palestinese Hamas e il suo vice, Mahmoud Salah e Hussam Shahwan, sono stati uccisi nel raid aereo israeliano che la notte scorsa ha colpito una tendopoli nella zona umanitaria di al-Mawasi, nel sud della Striscia di Gaza: lo ha reso noto la Protezione civile di Gaza.
Renzi: "Situazione Sala molto grave, Meloni riunisca subito leader tutti i partiti"
"Le ultime notizie sulla detenzione di Cecilia Sala sono molto gravi e preoccupanti. Le condizioni della vita di Cecilia nel carcere di Evin appaiono lontanissime da quelle descritte dal nostro ministero degli Esteri nei giorni scorsi. Nessuno di noi vuole far mancare il proprio sostegno al governo perché davanti all’arresto illegittimo di una cittadina italiana, a maggior ragione se giornalista, non c’è maggioranza e non c’è opposizione. C’è solo l’Italia. Ma la situazione è molto seria. In casi come questo è giusto che la premier riunisca subito i leader di tutti i partiti o i capigruppo". Lo scrive sui social, Matteo Renzi, leader di Italia Viva. "Chiedo alla presidente Meloni di riunire in sua presenza i leader di maggioranza e opposizione o semplicemente i capigruppo già oggi. O al più tardi domani. Siamo pronti a raggiungerla a Palazzo Chigi oggi o domani, interrompendo tutti le vacanze, perché la situazione è molto più seria e più grave di come è stata descritta ai giornali", aggiunge l'ex premier.
Raid Idf su Khan Younis, uccise 11 persone e capo polizia Hamas
Nuovo raid dell'Idf a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. I caccia dell'esercito israeliano hanno attaccato all'alba la 'zona umanitaria' di al-Mawasi, uccidendo 11 sfollati palestinesi, tra cui tre bambini, che cercavano riparo nelle tende. Lo ha reso noto il quotidiano filo-Hamas 'Filastin'. Le squadre della protezione civile giunte sul luogo dell'attacco hanno confermato che tra i morti c'erano il direttore della polizia della Striscia di Gaza, il generale Mahmoud Salah, e il suo vice, il generale di brigata Husam Mustafa Shahwan.
Siria, ministro Esteri a Riad: "Apriamo nuova pagina per nostre relazioni"
Il nuovo ministro degli Esteri siriano, Hasan al Shibani, ha dichiarato durante la sua prima visita ufficiale all'estero da quando è entrato in carica dopo la caduta del regime di Bashar al Assad, che spera che il suo viaggio in Arabia Saudita apra un "una nuova pagina luminosa" nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi. "Sono appena arrivato nel regno fratello dell'Arabia Saudita, accompagnato dal ministro della Difesa, Murhaf abu Qasra, e dal capo dell'intelligence, Anas Jatab. Attraverso questa prima visita nella storia di una Siria libera, aspiriamo ad aprire un dialogo nuovo e una brillante pagina nelle relazioni siro-saudita, in linea con la lunga storia condivisa", ha scritto al Shibani in un post su X.
Leader Hezbollah: "Resistenza continua e ha ripreso salute, nostra fede radicata"
Il leader del partito-milizia sciita libanese Hezbollah, Naim Qassem, ha assicurato che dal 27 novembre - data in cui è entrato in vigore il cessate il fuoco con Israele in Libano - il gruppo "ha ripreso salute", diventando più forte. "La resistenza continua e ha ripreso salute. Ha una fede profondamente radicata", ha dichiarato Qassem in un discorso televisivo, in cui si è detto convinto che i sostenitori di Hezbollah possano "diventare più forti in futuro", soprattutto dopo che Israele è "smascherato davanti al Paese e il mondo come entità brutale e criminale, con il sostegno criminale americano". Riguardo al cessate il fuoco, ha assicurato che il gruppo "ha cominciato ad attuarlo", anche se è "lo Stato libanese ad essere responsabile di monitorarlo e mantenerlo" fino a quando le truppe israeliane non lasceranno il territorio. Pertanto, ha definito questa "un'opportunità per lo Stato libanese di dimostrare il proprio valore attraverso l'azione politica".
Gallant si dimette da Knesset
L'ex ministro della Difesa di Israele, Yoav Gallant, si dimette dalla Knesset, pur rimanendo membro del partito Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu. Lo riferisce il Times of Israel. In un annuncio trasmesso in diretta dalla televisione israeliana, ricorda i suoi decenni di servizio militare e politico e si attribuisce il merito di aver degradato le capacità militari di Hamas, Hezbollah e dell'Iran, affermando al contempo di assumersi la responsabilità, in qualità di ex ministro della Difesa, del percorso che ha portato all'assalto di Hamas del 7 ottobre 2023 e all'attuale guerra.
Autorità Palestinese sospende Al-Jazeera nei Territori
L'Autorità Nazionale Palestinese ha sospeso le trasmissioni di Al Jazeera in Cisgiordania, ha temporaneamente chiuso gli uffici dell'emittente e ha sospeso i permessi di lavoro dei suoi dipendenti. L'agenzia di stampa Wafa dell'Autorità Nazionale Palestinese accusa Al Jazeera di aver trasmesso notizie "fuorvianti" che "hanno interferito con gli affari interni palestinesi".
Gaza, 11 morti e 15 feriti in raid Israele su al-Mawasi
Almeno 11 persone sono morte e altre 15 rimaste ferite in un attacco aereo israeliano che stanotte ha colpito una tendopoli che ospita famiglie di sfollati nel sud della Striscia di Gaza, secondo fonti mediche palestinesi citate dai media locali. Tra le vittime ci sarebbero anche donne e bambini. Il raid sarebbe avvenuto nella zona umanitaria di al-Mawasi.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI
Cecilia Sala, dalle inchieste in Afghanistan all'arresto in Iran
La giornalista romana, classe 1995, è stata arrestata dalle autorità iraniane lo scorso 19 dicembre. Da quel giorno si trova nel carcere di Evin. Le accuse a suo carico non sono ancora state formalizzate. Si trovava nel Paese per lavorare a nuove puntate del suo podcast "Stories" (Chora Media). Dagli studi alla Bocconi di Milano al successo come inviata e reporter, ecco chi è. IL RITRATTO