Secondo quanto spiegato da funzionari israeliani a condizione di anonimato si tratta di un tentativo dell'ultimo minuto di raggiungere una svolta nei negoziati sul cessate il fuoco a Gaza prima che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump presti giuramento il 20 gennaio. È salito a 63 il bilancio delle vittime nell'ondata di raid israeliani di ieri a Gaza. È emergenza sanitaria nella Striscia con sette neonati morti per il freddo in una settimana
in evidenza
La delegazione israeliana incaricata di negoziare un accordo sugli ostaggi a Gaza sarà oggi a Doha, in Qatar. Della delegazione israeliana faranno parte rappresentanti del Mossad, dello Shin Bet e dell'Idf, le Forze di difesa israeliane. Secondo quanto spiegato da funzionari israeliani a condizione di anonimato si tratta di un tentativo dell'ultimo minuto di raggiungere una svolta nei negoziati sul cessate il fuoco a Gaza prima che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump presti giuramento il 20 gennaio.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà oggi a New York una riunione di emergenza, su richiesta dell'Algeria, in merito all'attacco israeliano all'ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia di Gaza. Israele ha affermato di aver preso di mira l'ospedale dopo che i miliziani di Hamas hanno ripreso a operare all'interno e attorno alla struttura.
È salito a 63 il bilancio delle vittime nell'ondata di raid israeliani di ieri a Gaza. Nei bombardamenti sono rimasti uccisi anche il capo della polizia di Hamas e il suo vice. È emergenza sanitaria nella Striscia con sette neonati morti per il freddo in una settimana.
Approfondimenti:
- Siria, caduta del regime di Assad: festeggiamenti per le strade di Damasco
- Bashar al-Assad, chi è il presidente della Siria "cacciato" dai ribelli jihadisti
- Abu Muhammad al-Jolani, il ritratto del leader dei ribelli jihadisti in Siria
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Segui il liveblog del 4 gennaio
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Iran, l’arresto di Cecilia Sala è un caso di diplomazia degli ostaggi? Cosa sappiamo
La pratica consiste nell’arresto arbitrario (o comunque con motivi deboli) di cittadini stranieri da parte dell’Iran, per poi utilizzarli come leva per ottenere favori da parte degli Stati di nazionalità dei fermati oppure per arrivare alla liberazione di detenuti iraniani all’estero. LEGGI L'APPROFONDIMENTO
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Israele, concluso il primo round di colloqui su Gaza a Doha
Il team israeliano incaricato delle trattative con Hamas ha dichiarato di aver concluso il primo round di colloqui a Doha. Lo scrive The Times of Israel, ricordando che il mandato approvato dal premier Benyamin Netanyahu non è così ampio come richiesto dai negoziatori degli ostaggi, ma è sufficiente per fare progressi. Hamas aveva annunciato ore prima la ripresa in serata dei negoziati indiretti fra le parti nella capitale del Qatar, precisando che l'obiettivo riguardava il cessate il fuoco a Gaza, il ritiro dell'esercito israeliano e il ritorno degli sfollati. In una conferenza stampa questa sera, Basem Naim, un importante leader politico di Hamas, ha ribadito la "serietà e positività del suo gruppo e il suo impegno a raggiungere un accordo" per un cessate il fuoco "il prima possibile", riporta Anadolu
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI
Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti
Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO
Cecilia Sala, dalle inchieste in Afghanistan all'arresto in Iran
La giornalista romana, classe 1995, è stata arrestata dalle autorità iraniane lo scorso 19 dicembre. Da quel giorno si trova nel carcere di Evin. Le accuse a suo carico non sono ancora state formalizzate. Si trovava nel Paese per lavorare a nuove puntate del suo podcast "Stories" (Chora Media). Dagli studi alla Bocconi di Milano al successo come inviata e reporter, ecco chi è. IL RITRATTO
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI
Media, con arrivo di Trump da Israele nuova stretta su aiuti umanitari a Gaza
Con l'inaugurazione della presidenza di Donald Trump il prossimo 20 gennaio, Israele starebbe valutando di limitare in maniera significativa la quantità di aiuti umanitari che entrano a Gaza. Lo riferisce l'emittente israeliana Channel 12.
La mossa avrebbe l'obiettivo di smantellare le capacità di governo di Hamas a Gaza. Tel Aviv ritiene che i combattenti di Hamas chiedano dei pagamenti per permettere ai convogli di aiuti di entrare nell'enclave palestinese, pertanto solo una quantità limitata di aiuti sta effettivamente entrando a Gaza, e un ulteriore travaso potrebbe aggravare la crisi umanitaria in corso.
L'establishment della sicurezza israeliana ha da tempo avvertito il premier Benjamin Netanyahu che la pressione militare contro Hamas senza proporre una valida alternativa al suo dominio permetterebbe al gruppo terroristico di riempire qualsiasi vuoto temporaneo creato dalle operazioni dell'Idf. Netanyahu si è rifiutato di concedere all'Autorità Palestinese un punto d'appoggio a Gaza per sostituire Hamas, nonostante i gesti degli alleati arabi che si sono offerti in cambio di aiutare la ricostruzione post-bellica e la stabilizzazione della Striscia.
Hamas, accordo prima possibile "per fermare genocidio"
Hamas spera che l'accordo sul cessate il fuoco a Gaza "arrivi il prima possibile", per "proteggere la popolazione dal genocidio e dalla pulizia etnica". L'organizzazione terroristica palestinese ha assicurato in un comunicato che la sua delegazione riprenderà i colloqui indiretti a Doha e che li affrontera' con "positività e serietà" con l'obiettivo di "fermare l'aggressione israeliana" contro la Striscia di Gaza. Nel suo comunicato, il gruppo islamista ha affermato che questo nuovo round si concentrera' su un accordo "che porti a un cessate il fuoco totale" e ha ricordato le sue due principali richieste: il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia (senza specificare come) e il ritorno degli sfollati alle loro case.
Casa Bianca esorta Hamas a firmare accordo ostaggi
L'amministrazione Biden sta esortando Hamas a firmare un nuovo accordo di cessate il fuoco che garantisca il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza, ha detto ai giornalistiil portavoce della Sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby.
Kirby ha affermato che la Casa Bianca ha accolto con favore la decisione di Israele di inviare un altro team a Doha per continuare i negoziati. L'amministrazione Biden sta facendo un ultimo sforzo per aiutare a mediare un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas nelle sue ultime settimane in carica, per porre fine ai combattimenti a Gaza e garantire il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas.
CdS Onu si riunisce su raid Israele a ospedale Kamal Adwan
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha iniziato un'altra sessione di emergenza sulla guerra nella Striscia di Gaza, questa volta per discutere del recente raid israeliano dell'ospedale Kamal Adwan nel Nord del territorio palestinese.
Israele afferma di essere tornato all'ospedale dopo che i combattenti di Hamas hanno ripreso le operazioni nella struttura sotto le mentite spoglie di personale medico e pazienti. L'esercito israeliano (Idf) ha affermato domenica di aver ucciso 19 terroristi durante il raid durato circa una settimana e di non essere a conoscenza di vittime civili. Le autorità sanitarie gestite da Hamas avevano precedentemente affermato che erano state uccise 50 persone, tra cui il personale ospedaliero. L'Idf ha fatto sapere che su 940 palestinesi passati attraverso un posto di blocco dell'esercito fuori dall'ospedale, 240 sono stati arrestati perché sospettati di essere terroristi. Tra gli arrestati, c'è anche il direttore dell'ospedale Kamal Adwan Hussam Abu Safiya che l'Idf afferma essere sospettato di coinvolgimento in attività terroristiche.
A testimoniare di fronte ai membri del Consiglio di Sicurezza oggi ci sono il rappresentante dell'Organizzazione mondiale della sanità per i territori palestinesi Rik Peeperkorn e l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk. La riunione e' stata richiesta dall'Algeria, rappresentante arabo nel Consiglio di Sicurezza. Non ci si aspettano implicazioni pratiche dall'incontro, anche se alcuni membri potrebbero cercare di spingere per una dichiarazione congiunta simbolica che condanni Israele per il raid ma che sarebbe sicuramente bloccata dagli Stati Uniti.
Libano: Israele continua a violare tregua nel sud
L'esercito libanese ha accusato Israele di continuare a violare la tregua nei villaggi nel sud del Paese, denunciando la demolizione di case in diversi quartieri della città di Naqura. Le truppe di Beirut hanno riferito che continuano a pattugliare la strada che collega Biyyada e Naqura insieme alle forze dell'Unifil, posizionando anche barricate sulla strada costiera tra Hamra e Naqura per impedire movimenti non autorizzati.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Hamas, a Gaza 77 persone uccise in 24 ore
Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza gestita da Hamas ha affermato che 77 persone sono state uccise a Gaza nelle ultime 24 ore, portando il bilancio complessivo delle vittime della guerra a 45.658. Il ministero ha anche affermato in una dichiarazione che almeno 108.583 persone sono state ferite in quasi 15 mesi di guerra tra Israele e Hamas, innescata dall'attacco del gruppo palestinese del 7 ottobre 2023.
Padre e figlio uccisi a Jenin in scontri Anp-militanti
Un padre e il figlio quattordicenne sono rimasti uccisi in uno scontro a fuoco tra le forze di sicurezza dell'Autorita' nazionale palestinese e i militanti a Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo hanno riferito fonti mediche citate da Haaretz, precisando che si tratta del 43enne Mohammed Al-Haj e di suo figlio Qassem, colpiti a morte mentre riempivano una cisterna d'acqua sul tetto. Anche la figlia e' rimasta moderatamente ferita nell'incidente, hanno aggiunto le fonti.
Hamas, bilancio Gaza è di 45.658 morti e 108.583 feriti
Dopo quasi 15 mesi di guerra a Gaza, il bilancio nella Striscia è di 45.658 morti e 108.583 feriti. Lo ha riferito il ministero della Salute gestito da Hamas.
Siria: Ue sostiene transizione pacifica e inclusiva
L'Unione Europea sostiene una transizione pacifica e inclusiva in Siria, hanno riferito alti funzionari tedeschi e francesi a Damasco, durante una visita per incontrare il nuovo leader Ahmed al-Sharaa, o Abu Muhammad al Juwlani, leader di Hayat Tahrir al Sham, già parte di al Qaeda. Il ministro degli Esteri francese Jean Noel Barrot e la collega tedesca Annalena Baerbock si sono recati nella capitale siriana per colloqui per conto dell'Ue, nella visita di più alto livello da parte di potenze occidentali da quando le forze guidate dai jihadisti hanno rovesciato il dittatore Bashar al Assad, il mese scorso. Le riprese dell'Afp Tv mostrano i due ministri seduti con Sharaa per un colloquio nel palazzo presidenziale. In precedenza, la coppia si era fermata nella famigerata prigione di Saydnaya, non lontano dalla capitale. Accompagnati dai soccorritori dei Caschi Bianchi, Barrot e Baerbock hanno visitato le celle e le segrete sotterranee di Saydnaya, simbolo delle atrocità commesse durante il regime paranoico di Assad. La prigione è stata teatro di esecuzioni extragiudiziali, torture e sparizioni forzate.
Mo: Houthi rivendicano attacco missilistico e drone lanciati contro Israele
I ribelli Houthi dello Yemen hanno rivendicato l'attacco missilistico lanciato contro Israele la scorsa notte e il tentato attacco con drone avvenuto in mattinata. Il gruppo terroristico sostenuto dall'Iran sostiene che l'obiettivo del raid fosse una centrale elettrica a est di Tel Aviv. L'Idf ha reso noto di aver intecettato il missile entrato in territorio israeliano, ma un frammento ha impattato vicino alla città centrale di Modiin. Lo riporta il Times of Israel.
Gli Houthi sostengono inoltre di aver colpito questa mattina con un drone un obiettivo militare nell'area di Tel Aviv. Secondo l'Idf, il drone è stato abbattuto dall'aviazione israeliana prima di raggiungere Israele.
Pressioni su Israele, riveli dove tiene direttore ospedale
Israele ha confermato di aver arrestato il direttore dell'ospedale Kamal Adwan, l'ultima grande struttura sanitaria funzionante nel nord di Gaza, il dottor Hussam Abu Safiya, dopo aver dichiarato in precedenza a una Ong locale di non essere a conoscenza del suo caso, suscitando preoccupazione per la sua salute. Nella dichiarazione riportata dalla Bbc e dalla Cnn le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno affermato che l'uomo è "attualmente indagato dalle forze di sicurezza israeliane", ma non viene fornita spiegazione riguardo alla confusione delle comunicazioni sul caso. Idf ha ribadito che il medico è sospettato di essere un "terrorista" e di "occupare un posto" in Hamas.
Media, Israele ordina evacuazione ospedale indonesiano
L'ospedale indonesiano, nel nord di Gaza, ha ricevuto l'ordine di evacuazione da parte dell'esercito israeliano. Lo ha riferito Al-Jazeera citando l'organizzazione Medici per i diritti umani. L'emittente qatarina, citando fonti all'interno del complesso, ha riportato che ci sono ancora almeno 25 pazienti, la maggior parte dei quali donne e bambini, insieme al personale medico. Alcuni non sono in grado di muoversi e hanno chiesto garanzie di non essere attaccati durante l'evacuazione forzata dalle truppe israeliane che circondano l'ospedale.
Iran, attivista Karimi: 'Sala in ostaggio, no a ricatti o scambi con terroristi'
La giornalista Cecilia Sala ''è stata presa in ostaggio'' e deve essere ''liberata immediatamente, senza alcun tipo di ricatto o di scambio con il terrorista iraniano arrestato a Milano'', Mohammad Abedini Najafabad, del quale gli Stati Uniti chiedono l'estradizione. E' l'appello rivolto tramite Adnkronos da Azar Karimi, portavoce dell'Associazione giovani iraniani in Italia. ''Condanniamo fermamente la presa in ostaggio di Cecilia Sala, giornalista italiana che si trova nel carcere di Evin dal 19 dicembre'', afferma Karimi. ''L'unica via per porre fine a questo scempio è adottare una politica ferma nei confronti della dittatura religiosa e terroristica al potere in Iran - ha proseguito Karimi - Il terrorismo e la presa in ostaggio delle persone sono le due leve praticate da sempre in politica estera della dittatura religiosa al potere in Iran, strumenti utilizzati per ricattare, ottenere vantaggi e liberare i suoi terroristi e criminali arrestati all'estero".
Siria: ministri Esteri Francia e Germania incontrano al-Jawlani
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot e l'omologa tedesca Annalena Baerbock hanno incontrato il nuovo leader siriano Abu Mohammad al-Jawlani nel palazzo presidenziale a Damasco. ''Insieme, Francia e Germania sono al fianco del popolo siriano, in tutta la sua diversità'', ha scritto su 'X' il ministro degli Esteri francese.
Ambasciatrice italiana ricevuta a ministero Esteri in Iran
L'ambasciatrice italiana in Iran, Paola Amadei, è stata ricevuta, secondo quanto si apprende, al ministero degli Esteri di Teheran sul caso di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata in Iran.
Idf, sparati due razzi da Gaza, nessun ferito
Le forze armate israeliane hanno riferito che due razzi sono stati sparati da Gaza verso Sderot, Ibim e Nir Am, nel sud di Israele. Uno e' caduto vicino Nir Am e il secondo in una zona aperta, ha aggiunto l'Idf, sottolineando che non ci sono stati feriti.
Air France prosegue sospensione voli su Israele e Libano
Air France ha deciso di prolungare la sospensione dei voli da Parigi su Tel Aviv e Beirut, bloccandoli rispettivamente fino al 17 e al 31 gennaio, mentre l'olandese Klm estenderà la sospensione temporanea dei voli per Tel Aviv fino alla fine di marzo. Lo ha riferito Reuters, citata dalla stampa israeliana. La low cost Transavia ha cancellato i voli da e per Tel Aviv, Amman e Beirut fino alla fine di marzo.
Cecilia Sala, Abedini: "Prego per me e lei". Ambasciatrice italiana al Ministero a Teheran
Il governo prova a stringere i tempi per riportare a casa la giornalista arrestata lo scorso 19 dicembre e detenuta nel carcere di Evin. A preoccupare sono le sue condizioni: due coperte come giaciglio, niente materasso né maschera per gli occhi nella cella illuminata 24 ore, ha riferito lei stessa ai parenti. Intanto l'Iran continua a spingere per la scarcerazione del 38enne arrestato il 16 dicembre a Malpensa su richiesta degli Stati Uniti: il 15 gennaio l'udienza per discutere la richiesta dei domiciliari. LEGGI QUI
Idf: ieri colpiti 40 obiettivi terroristici di Hamas a Gaza
L'Aeronautica militare israeliana (Iaf) "ha colpito ieri decine di obiettivi terroristici di Hamas nella Striscia di Gaza", afferma oggi l'Esercito israeliano (Idf) su Telegram. "In un'attività basata sull'intelligence dell'Idf e dell'Isa (l'Agenzia di sicurezza, ndr), l'Iaf ha colpito circa 40 siti in cui si riuniscono i terroristi di Hamas, nonché i centri di comando e controllo di Hamas in tutta la Striscia di Gaza", si legge in un comunicato. "Decine di terroristi che avevano pianificato ed eseguito attacchi terroristici contro le truppe dell'Idf e i cittadini di Israele avevano operato da queste aree - prosegue la nota -. Alcuni degli obiettivi terroristici colpiti erano situati in aree precedentemente adibite a scuole".
Kallas: "Baerbock e Barrot in Siria a nome dell'Ue"
La ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock e il ministro degli affari esteri francese Jean-Noël Barrot "sono a Damasco, in rappresentanza dell'Ue e a mio nome. Il nostro messaggio alla nuova leadership siriana: rispettare i principi concordati con gli attori regionali e garantire la protezione di tutti i civili e delle minoranze è della massima importanza". Lo afferma su X l'Alta rappresentante dell'Ue Kaja Kallas.
Ministri esteri Francia-Germania a Damasco, vedono Jolani
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock e il suo omologo francese Jean-Noel Barrot ssono a Damasco per incontrare il nuovo leader siriano Ahmed al-Sharaa (conosciuto anche come al-Jolani), nella visita di più alto livello da parte di esponenti di Paesi occidentali da quando Assad è stato deposto l'8 dicembre. I due capi delle diplomazie hanno visitato anche la prigione di Saydnaya in Siria, simbolo degli abusi sotto l'ex leader, hanno riferito giornalisti dell'Afp.
Libano: Israele continua a violare tregua nel sud
L'esercito libanese ha accusato Israele di continuare a violare la tregua nei villaggi nel sud del Paese, denunciando la demolizione di case in diversi quartieri della città di Naqura. Le truppe di Beirut hanno riferito che continuano a pattugliare la strada che collega Biyyada e Naqura insieme alle forze dell'Unifil, posizionando anche barricate sulla strada costiera tra Hamra e Naqura per impedire movimenti non autorizzati.
Al Jazeera: 71 palestinesi uccisi ieri in raid su Gaza
Almeno 71 palestinesi morti, fra cui il capo della polizia di Hamas, sono il bilancio degli "oltre 30 raid aerei" compiuti ieri in varie parti della Striscia di Gaza dagli israeliani, secondo quanto scrive l'emittente qatarina Al Jazeera, che cita il governo locale di Hamas. "Gli attacchi aerei israeliani hanno preso di mira civili e infrastrutture: crimini orrendi che si aggiungono al tetro bilancio" di Israele, scrive Al Jazeera. Secondo il Guardian, che cita sempre il governo di Hamas, il totale delle vittime palestinesi di ieri ammonta invece a 43, comprese 11 persone morte in un attacco sul campo di al-Mawasi, indicata come "zona protetta" per i civili.
A Gaza almeno 25 morti in raid israeliani, 77 in 24 ore
Durante la notte e alle prime ore del giorno, l'esercito israeliano ha attuato una serie di attacchi separati nel nord e nel centro della Striscia di Gaza, con un bilancio di almeno 25 morti secondo fonti di Al Jazeera, e un totale di 77 da ieri mattina. Tra le vittime ci sarebbe Omar al-Diraoui, secondo giornalista palestinese a essere ucciso nell'enclave nelle ultime 24 ore. Secondo i media locali, la sua casa nell'area di az-Zawayda, nella parte centrale di Gaza, è stata colpita da una bomba israeliana.
Israele intercetta missile e drone lanciati da Yemen
L'esercito israeliano ha annunciato oggi di aver intercettato un missile e un drone provenienti dallo Yemen, da dove i ribelli Houthi hanno recentemente lanciato diversi attacchi contro Israele. Il missile è stato intercettato nella notte dopo essere entrato in territorio israeliano, ha detto l'esercito, aggiungendo che si stanno esaminando le informazioni sui detriti caduti nel centro di Israele, dove sono state attivate le sirene d'allarme. L'Idf ha affermato poco più tardi, la mattina presto, di aver intercettato un drone lanciato dallo Yemen prima che entrasse in territorio israeliano. Gli Houthi, sostenuti dall’Iran, hanno annunciato la settimana scorsa di aver lanciato due missili, il primo contro l’aeroporto internazionale Ben Gurion, vicino a Tel Aviv, e il secondo verso una centrale elettrica a sud di Gerusalemme.
Baer: "Usa pagano il prezzo di Gaza, Isis ormai è brand"
"Gli Stati Uniti pagano il prezzo di quanto sta accadendo a Gaza. L'Isis non è più una struttura, ma è un marchio a cui ricorre chiunque compia attentati. Temo che saremo costretti ad assistere a più episodi come quello di New Orleans, sia qui negli Stati Uniti che in Europa". Così alla Stampa Robert Baer, già capo della Cia in Medio Oriente. In Luisiana "si tratta di un lupo solitario. E purtroppo si tratta della specie più temibile, perché non puoi fare nulla contro i lupi solitari, sono imprevedibili, fluidi, privi di struttura e per questo è complicato prevenirne le mosse e contrastarne l'azione. È da appurare se vi siano collegamenti con quello che è accaduto a Las Vegas" ma "quanto sta accadendo nella Striscia è il miglior pretesto per compiere atti del genere, anche perché ogni singolo musulmano, che sia nato con la fede per l'Islam o che si sia convertito, si rispecchia nel sacrificio del popolo palestinese e delle sue vittime".
Berlino: "Aiutiamo la Siria a essere di nuovo Stato funzionante"
La Germania vuole aiutare la Siria ad essere di nuovo "uno Stato funzionante. con il pieno controllo del suo territorio": lo ha detto oggi la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, prima di partire per Damasco. Nonostante lo "scetticismo" nei confronti delle forze Hayat Tahrir al-Sham (HTS) che guidano la coalizione che ha rovesciato Bashar al-Assad all'inizio di dicembre, "non dobbiamo perdere l'occasione di sostenere il popolo siriano in questo importante crocevia", ha aggiunto Baerbock.
Ministri degli Esteri francese e tedesco arrivati a Damasco
I capi della diplomazia francese e tedesca sono arrivati questa mattina a Damasco per la prima visita dei ministri degli Esteri delle principali potenze occidentali al nuovo leader siriano. Lo fa sapere il ministero degli Esteri francese. Secondo questa fonte, Jean-Noël Barrot e la sua omologa Annalena Baerbock incontreranno congiuntamente il nuovo leader siriano Ahmad al Sharaa, (nome di battaglia Ahmad al Julani) a capo di una coalizione guidata da islamisti radicali che hanno spodestato Bashar al-Assad l'8 dicembre.
Idf, "intercettato un missile dallo Yemen"
L'esercito israeliano ha dichiarato di aver intercettato un missile lanciato dallo Yemen, da dove i ribelli Houthi hanno recentemente lanciato diversi attacchi contro Israele, aggiungendo che sta esaminando alcune segnalazioni di caduta di detriti. "È stato rilevato un missile che ha attraversato il territorio israeliano proveniente dallo Yemen", ha dichiarato inizialmente l'esercito sul suo canale Telegram, specificando che "sono stati lanciati degli intercettori verso l'obiettivo". L'esercito ha confermato di aver intercettato lo sparo e ha affermato che sta esaminando le segnalazioni di detriti caduti nel centro del Paese dopo lo sparo.
Netanyahu autorizza invio negoziatori a Doha per i colloqui
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha autorizzato l'invio di una nuova delegazione israeliana ai colloqui sugli ostaggi in Qatar. "Netanyahu ha autorizzato una delegazione di livello operativo del Mossad, Shin Bet e Idf a continuare i negoziati a Doha", secondo una dichiarazione dell'ufficio di Netanyahu rilanciata dal Times of Israel. Negli ultimi giorni i funzionari israeliani avevano espresso pessimismo per via dello stallo nei colloqui a causa del rifiuto di Hamas di pubblicare un elenco di nomi di ostaggi vivi da rilasciare, mentre oggi alcuni funzionari di Hamas avevano mostrato ottimismo sui negoziati.
Tre simpatizzanti dell'Isis incriminati negli Usa dall'autunno
Il dipartimento di Giustizia ha incriminato almeno tre simpatizzanti dell'Isis negli Stati Uniti dallo scorso autunno. Lo riferisce la Cnn. Secondo i dati raccolti dal National Counterterrorism Innovation, Technology, and Education Center, negli ultimi dieci anni più di 250 persone sono state accusate nei tribunali americani di attività legate allo Stato islamico. Tra questi c'è Anas Said, un libanese-americano che vive nella stessa zona nella quale viveva dal 2020 l'attentatore di New Orleans ma al momento non sono statti dimostrati contatti. L'Fbi lo ha interrogato diverse volte dal 2017, quando aveva cominciato a manifestare simpatie per l'Isis e l'anno scorso Facebook lo aveva segnalato per una serie di post pro-Stato islamico.
Jihad islamica, "ostaggio israeliano ha tentato il suicidio"
Un ostaggio israeliano trattenuto nella Striscia di Gaza dalla Jihad islamica ha cercato di togliersi la vita. Lo ha dichiarato in un video su Telegram Abu Hamza, portavoce del braccio armato della Jihad islamica, le Brigate al-Quds, senza fornire indicazioni sull'identità dell'ostaggio. Un medico della Jihad Islamica è intervenuto e gli ha salvato la vita, ha aggiunto Abu Hamza, senza però indicare quali siano ora le sue condizioni di salute. Abu Hamza ha poi aggiunto che l'ostaggio ha tentato il suicidio a causa del suo stato psicologico e ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di aver posto nuove condizioni che ''ritardano e rischiano di far fallire'' l'accordo che permetterebbe il rilascio degli ostaggi.
Raid Idf in ospedale Kamal Adwan, oggi riunione Consiglio sicurezza Onu
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà oggi alle 10 ora di New York una riunione di emergenza, su richiesta dell'Algeria, in merito all'attacco israeliano all'ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia di Gaza. Israele ha affermato di aver preso di mira l'ospedale dopo che i miliziani di Hamas hanno ripreso a operare all'interno e attorno alla struttura. Nel raid è stato anche arrestato il direttore dell'ospedale, Hussam Abu Safia, che secondo Israele è un sospetto terrorista e per la cui liberazione si susseguono appelli.
Negoziati su ostaggi, delegazione Israele oggi in Qatar
La delegazione israeliana incaricata di negoziare un accordo sugli ostaggi a Gaza sarà oggi a Doha, in Qatar. Lo scrive il sito di Haaretz. Della delegazione israeliana faranno parte rappresentanti del Mossad, dello Shin Bet e dell'Idf, le Forze di difesa israeliane. Secondo quanto spiegato da funzionari israeliani a condizione di anonimato si tratta di un tentativo dell'ultimo minuto di raggiungere una svolta nei negoziati sugli ostaggi e sul cessate il fuoco a Gaza prima che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump presti giuramento il 20 gennaio.
Cecilia Sala, dalle inchieste in Afghanistan all'arresto in Iran
La giornalista romana, classe 1995, è stata arrestata dalle autorità iraniane lo scorso 19 dicembre. Da quel giorno si trova nel carcere di Evin. Le accuse a suo carico non sono ancora state formalizzate. Si trovava nel Paese per lavorare a nuove puntate del suo podcast "Stories" (Chora Media). Dagli studi alla Bocconi di Milano al successo come inviata e reporter, ecco chi è. IL RITRATTO
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Iran, l’arresto di Cecilia Sala è un caso di diplomazia degli ostaggi? Cosa sappiamo
La pratica consiste nell’arresto arbitrario (o comunque con motivi deboli) di cittadini stranieri da parte dell’Iran, per poi utilizzarli come leva per ottenere favori da parte degli Stati di nazionalità dei fermati oppure per arrivare alla liberazione di detenuti iraniani all’estero. LEGGI L'APPROFONDIMENTO