Guerra Israele e Siria, almeno 63 morti in raid su Gaza. Morto capo polizia Hamas

Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. I raid sarebbero avvenuti nella zona umanitaria di al-Mawasi e nel campo profughi di Jabalia. Rimasti uccisi anche il capo della polizia del movimento islamista palestinese Hamas e il suo vice, Mahmoud Salah e Hussam Shahwan. È emergenza sanitaria a Gaza con sette neonati morti per il freddo in una settimana. In Vaticano si è tenuta la messa di papa Francesco in occasione della Giornata mondiale per la pace

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Media, ottimismo Hamas su successo colloqui

Un alto funzionario di Hamas, Mousa Abu Marzouk, ha detto al quotidiano qatariota al-Araby al-Jadeed che "ci sono buone probabilità che i negoziati questa volta abbiano successo". Secondo la stampa, una delegazione del gruppo militante palestinese avrebbe lasciato il Cairo per Doha, in Qatar, per continuare i negoziati con i mediatori. Non è prevista la partecipazione di alcuna delegazione israeliana. L'ottimismo di Hamas contraddice le recenti dichiarazioni dello Stato ebraico secondo il quale i colloqui si sono fermati a causa del rifiuto del gruppo palestinese di fornire un elenco di ostaggi viventi da rilasciare.

Amb. Iran, a Sala data ogni agevolazione, liberare Abedini

L'ambasciatore iraniano Mohammad Reza Sabouri ha riferito nel corso dell'incontro alla Farnesina di questa mattina "che sin dai primi momenti dell'arresto" di Cecilia Sala "si è garantito l'accesso consolare all'ambasciata italiana a Teheran e le sono state inoltre fornite tutte le agevolazioni necessarie, tra cui ripetuti contatti telefonici con i propri cari. Ci si aspetta dal governo italiano che reciprocamente, oltre ad accelerare la liberazione del cittadino iraniano detenuto, vengano fornite le necessarie agevolazioni assistenziali di cui ha bisogno". Lo riferisce su X l'ambasciata iraniana a Roma. 

Onu, revocare sospensione al Jazeera nei territori palestinesi

L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto di revocare la decisione dell'Autorità palestinese di sospendere le trasmissioni e le attività di Al Jazeera nei Territori palestinesi. "Siamo profondamente preoccupati" ed "esortiamo l'Autorità Palestinese a revocare la sua decisione e a rispettare i suoi obblighi di diritto internazionale", ha dichiarato l'Alto Commissario Volker Turk su X. 

Turismo: Israele, in vigore modulo Eta per turisti che arrivano da Paesi esenti da visto

Dal 1° gennaio 2025 entra in vigore il modulo Eta per turisti che arrivano in Israele da Paesi esenti da visto. Quindi i turisti che arrivano in Israele da paesi esenti da visto saranno tenuti a ottenere l'approvazione del modulo Eta-IL, il quale consentirà un controllo informatico delle richieste di ingresso in Israele e uno snellimento delle formalità di ingresso. Questa procedura permetterà, infatti, alle autorità di esaminare in anticipo i dati dei passeggeri relativi al loro ingresso in Israele. Prima dell'imbarco, verranno verificati l'identità del passeggero e la sua idoneità a entrare nel Paese. Nel caso venga rilevato un ostacolo per qualsiasi motivo, il passeggero sarà indirizzato all'Ambasciata israeliana nel suo paese di origine per un’ulteriore revisione. A chiarirlo è l'Ufficio nazionale israeliano del turismo.

La nuova procedura - si spiega - è volta a perseguire diversi obiettivi fondamentali: migliorare la sicurezza nazionale, regolamentare i processi di immigrazione e ottimizzare i servizi offerti ai passeggeri. "Il principale vantaggio di tale procedura è prevenire situazioni in cui il rifiuto di ingresso di un passeggero sia già noto in anticipo, risparmiando così tempo ai passeggeri stessi. Il sistema Eta è già implementato in alcuni paesi tra cui Stati Uniti, Canada, Australia e si prevede una sua espansione anche nell'Unione Europea nel prossimo futuro", sottolinea. 

Onu ad Anp, revocare sospensione Al Jazeera

Le Nazioni Unite hanno esortato l'Autorità nazionale palestinese a revocare la sospensione dell'emittente qatarina Al Jazeera, bloccata ieri da Ramallah con l'accusa di "incitamento alla sedizione" e di "ingerenza negli affari interni palestinesi".

Gaza, raid israeliano su tendopoli nel Sud della Striscia

Netanyahu resta in ospedale, era uscito contro parere medici

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu trascorrerà anche questa notte in ospedale sotto osservazione medica, prolungando il ricovero seguito a un intervento chirurgico alla prostata. Lo riporta il sito di Walla. Netanyahu è tornato ieri all'ospedale Hadassah di Gerusalemme dal quale era uscito, il 31 dicembre, contro il parere dei medici per partecipare al voto sul bilancio in Parlamento. Qui era apparso ''esausto'', ''pallido e stanco'' come aveva scritto il Times of Israel.

Turchia, al via ristrutturazione ferrovia Hejaz in Siria

La Turchia iniziera' questo mese la ristrutturazione di parte della  linea ferroviaria dell'Hejaz. Una mossa dal forte valore non solo  strategico, ma soprattutto simbolico, una maniera per ribadire  l'ascendente che il governo di Ankara guidato dal presidente Recep  Tayyip Erdogan vorrebbe avere sulla Siria nata dalle ceneri del regime  della famiglia Assad e non solo. La linea ferroviaria dell'Hejaz fu inizialmente concepita dal sultano  Abdulhamit II, che nel 1900 sogno' un treno capace di collegare  Istanbul con la Mecca. Un sogno che il sultano pote' realizzare solo in  parte, nonostante le corpose donazioni ottenute da facoltosi musulmani.  Alla linea ferroviaria fu dato il nome della regione dell'Hejaz, dove si  trovano le citta' sacre dell'Islam. Dietro l'intento di favorire il  viaggio dei pellegrini verso la Mecca pero', si celavano anche fini  strategici; l'impero ottomano utilizzo' la linea per consolidare il  controllo nei territori sotto il proprio controllo e inviare truppe per  sedare le rivolte. Non è un caso che proprio la linea dell'Hejaz fini'  nel mirino delle azioni di sabotaggio sferrate da T.E. Lawrence, figura  entrate nell'immaginario collettivo con l'appellativo di Lawrence  d'Arabia, eroe della resistenza per gli arabi, un terrorista al soldo  dell'occidente per gli ottomani.

Nota Usa a giudici Milano: 'Abedini deve stare in carcere'

E' all'attenzione dei giudici della Corte di Appello di Milano un documento trasmesso dalla giustizia americana in cui si afferma che Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino arrestato a Malpensa il 16 dicembre scorso su richiesta degli Stati Uniti, è un soggetto pericolo e per lui è necessaria la detenzione in carcere. L'atto, di quattro pagine, è stato inviato per via diplomatica pochi giorni dopo l'arresto del 38enne iraniano, quindi prima dell'istanza con cui il difensore, l'avvocato Alfredo de Francesco, chiede i domiciliari. La nota del Dipartimento di giustizia del Massachusetts sarà ora posta all'attenzione della Procura Generale di Milano che dovrà fornire un parere, non vincolate, sulla richiesta di attenuazione della misura cautelare. In base a quanto si apprende il Pg dovrebbe comunicare domani il suo parere e la Corte fissare una udienza per la prossima settimana.

Vertice su Cecilia Sala a Palazzo Chigi alle 16

È previsto alle 16, a quanto si apprende, il vertice a Palazzo Chigi sul caso della giornalista italiana Cecilia Sala, detenuta in Iran.

Media: salgono a 18 i morti a Gaza in attacchi aerei israeliani

E' salito a 18, tra cui tre bambini e due alti ufficiali delle forze di polizia gestite da Hamas, il numero dei palestinesi uccisi negli attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono funzionari palestinesi e ospedalieri, scrive la Wafa. Il primo raid ha colpito una tenda in una zona umanitaria dichiarata da Israele nota come al-Mawasi dove centinaia di migliaia di sfollati si rifugiano in tende durante il freddo e piovoso inverno: i morti sono almeno 19. In un altro attacco a est della Striscia, sono morti almeno otto palestinesi. Secondo l'ospedale Al-Aqsa Martyrs, che ha ricevuto i corpi, i morti erano membri di comitati locali che aiutano a proteggere i convogli di aiuti.

Siria, Ankara: "ia a dialogo per collaborazione militare"

L'esercito turco ha annunciato l'inizio di un dialogo mirato a  sviluppare una ampia collaborazione tra il secondo piu' importante  esercito all'interno della Nato e le forze armate della nuova Siria,  nata dopo la fine del regime della dinastia Assad. A renderlo noto e' il  ministero della Difesa turco, che in un comunicato ha specificato che i  contatti sono avviati e che l'obiettivo e' ora quello di stabilire una  road map per sopperire alle necessita' del nuovo esercito siriano. "In  base agli ordini ricevuti dal presidente Recep Tayyip Erdogan e' stato  avviato un dialogo con gli organi statali siriani e con le  rappresentanze militari al fine di stabilire un piano di collaborazione  che permetta di far fronte alle necessita' immediate delle forze  siriane", si legge nel comunicato. Una collaborazione che, viene  specificato, include anche "addestramento e sostegno sul campo nella  lotta al terrorismo". Nel comunicato Ankara specifica che liberare la  Siria da Isis e dai separatisti curdi di Ypg e' "interesse comune sia  della Turchia che della Siria".

Iran, revocato il divieto di WhatsApp già aggirato da tutti

(AGI/EFE) - Roma, 2 gen. - Le  autorità iraniane hanno revocato il divieto in vigore da più di due anni  su WhatsApp e Google Play, bloccate durante le manifestazioni del 2022  innescate dalla morte di Mahsa Amini. Ma in realtà nessuno si è acciortio della revoca della misura perché  tutti usano le VPN per navigare eludendo le restrizioni. Olre a WhatsApp  e Google Play era stata bloccata anche Instagram, che rimane  formalmente vietata. La revoca dei blocchi "mira a creare un minimo di soddisfazione  pubblica", ha affermato Amir Rashidi, direttore dei diritti e della  sicurezza digitale del gruppo Miaan, con sede a New York. Lo sblocco di Google Play "non rappresenta una minaccia significativa  per la stabilità della Repubblica islamica, poiché non è una piattaforma  di dissenso politico", ha sottolineato Rashidi. Allo stesso modo,  WhatsApp "è meno popolare in Iran" rispetto ad altre applicazioni come  Instagram e Telegram. L'accesso a Facebook, X e YouTube è limitato dal  2009. L'ex presidente ultraconservatore Ebrahim Raisi ha accusato le app  di fomentare le proteste dopo la morte di Mahsa Amini e ha detto che  saranno reintegrate solo se avranno avuto un rappresentante legale nel  Paese. Durante la sua campagna elettorale, l'attuale presidente Masud  Pezeshkian, entrato in carica a luglio, aveva promesso di allentare le  restrizioni su Internet. 

Siria, Zelensky: pronti a ristabilire relazioni con Damasco

L'Ucraina si  sta "preparando a riprendere le relazioni diplomatiche con la Siria e la  cooperazione nelle organizzazioni internazionali". Lo ha affermato il  presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver ascoltato il rapporto  della visita in Siria compiuto nei giorni scorsi dal ministro degli  Esteri, Andrii Sybiha.

Arrestato comandante polizia israeliana in Cisgiordania, 'ha ignorato attacchi coloni'

Un ufficiale della polizia israeliana è stato arrestato oggi con l'accusa di aver ignorato attacchi condotti da coloni ebrei, con l'intento di ottenere il riconoscimento e il sostegno del ministro della Sicurezza, Itmar Ben Gvir. Lo ha reso noto il dipartimento di indagini interne della polizia, precisando che il comandante Avishai Muallem, a capo dell'ufficio indagini e intelligence in Cisgiordania, è stato accusato di intralcio al corso della giustizia e abuso di potere. 

Muallem era già stato sospeso dell'incarico durante il corso dell'indagine dopo che aveva chiesto al suo staff di "ritirare documenti dal database della polizia e di consegnarli a lui", secondo quanto riferisce Times of Israel. E' previsto che oggi stesso comparirà davanti ai giudici a Gerusalemme, dove i suoi avvocati chiederanno che sia rimesso in libertà con misure cautelari. 

I procuratori lo accusano di aver condotto indagini false sui crimini commessi dai coloni estremisti contro i palestinesi in Cisgiordania, presunte indagini condotte in un ambiente di impunità il cui obiettivo era di compiacere alla fine Ben Gvir, leader del partito di estrema destra che sostiene i coloni estremisti.  

Cecilia Sala, Farnesina chiede nuove visite consolari

La Farnesina  ha chiesto all'ambasciatore iraniano in Italia che Teheran garantisca  condizioni rispettose dei diritti umani a Cecilia Sala, detenuta dal 19  dicembre nel carcere di Evin, e nuovi accessi e visite consolari, oltre  al fatto che venga assicurata la consegna di beni di conforto.  Le richieste sono state presentate all’ambasciatore Mohammad Reza  Sabouri dal segretario generale della Farnesina, ambasciatore Riccardo  Guariglia, che su indicazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani  lo aveva convocato al Ministero. Nell'incontro, durato circa un'ora, da  parte italiana è stata chiesta la "liberazione immediata della  connazionale, giunta in Iran con regolare visto giornalistico" - si  legge in una nota - e di "garantire piena assistenza consolare  permettendo all’ambasciata d’Italia a Teheran di visitarla e di fornirle  i generi di conforto che finora le sono stati negati".

Kallas: 'L'Iran liberi immediatamente Sala'

"Chiedo l'immediata liberazione della reporter italiana Cecilia Sala, arrestata in Iran. Nessuno dovrebbe essere trattenuto per aver fatto il proprio lavoro, il giornalismo non è un reato. Ogni giornalista deve avere la libertà di fare reportage senza paura di essere arrestato o perseguitato. Mentre il mondo affronta la crisi, il ruolo del giornalismo è più essenziale che mai". Lo dichiara l'Alta rappresentante per la politica estera Ue Kaja Kallas.

Cecilia Sala in isolamento totale dal 19 dicembre

Cecilia Sala è in regime di isolamento completo da quindici giorni, non ha contatti 'visivi' con nessuno dal giorno del suo arresto, il 19 dicembre a Teheran. E' quanto si legge in un articolo pubblicato online da Il Post, giornale per cui lavora il compagno di Cecilia, Daniele Ranieri, che descrive le condizioni di detenzione della giornalista nel penitenziario di Evin nella periferia della capitale iraniana. Sala ha visto soltanto l'ambasciatrice italiana in Iran, Paola Amadei, per trenta minuti il 27 dicembre. "La cella d'isolamento - si legge sul sito - è un modo di detenzione usato nelle carceri per punire i detenuti, perché non vedere nessuno per periodi di tempo prolungati genera sofferenza, ansia e una forte sensazione di disagio. L'isolamento è da sempre uno strumento per fare pressione psicologica sui prigionieri. In Italia la legge dice che l'isolamento punitivo non può durare più di quindici giorni".

Oggi vertice a Palazzo Chigi su Cecilia Sala con Meloni

Il caso della giornalista italiana Cecilia Sala, detenuta in Iran, sarà al centro di un vertice che si terrà questo pomeriggio a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Mantovano e i Servizi di intelligence. È quanto si apprende da fonti di governo, secondo le quali tra le ipotesi vi sarebbe anche un coinvolgimento delle opposizioni.

Anpi: raccolti 145.000 euro per una clinica Emergency a Gaza

Ha raggiunto i 145.000 euro la campagna straordinaria dell' Anpi di raccolta fondi per la costruzione di una clinica di Emergency a Gaza. "Un grande impegno di solidarietà concreta" commenta l'associazione dei partigiani , che il 10 gennaio a Roma terrà una conferenza stampa sull'iniziativa. Realizzata attraverso i profili social dell'Anpi , la campagna era partita nell'ottobre scorso. All'incontro con i giornalisti ci saranno i presidente di Anpi e Emergency, Gianfranco Pagliarulo e Rossella Miccio. Prevista anche la testimonianza di un operatore a Gaza.

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