Guerra Israele Medio Oriente, raid su ospedale di Gaza: almeno 29 morti. Idf nega

L'ospedale Kamal Adwan a Beit Lahia nel nord di Gaza, al centro da settimane di raid israeliani, ha denunciato di essere stato bersaglio di diversi attacchi israeliani. L'Idf nega l'attacco. L'esercito e i servizi segreti hanno annunciato di aver ucciso Majdi Aqilan, uno dei comandanti che hanno guidato l'attacco al kibbutz Nahal Oz il 7 ottobre. Erdogan: "Dopo Idlib, Hama e Homs ovviamente l'obiettivo sarà Damasco. La marcia delle forze di opposizione continua". Il Libano intanto chiude i confini con la Siria

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L'ospedale Kamal Adwan a Beit Lahia nel nord di Gaza, al centro da settimane di raid israeliani, ha denunciato di essere stato bersaglio di diversi attacchi israeliani in mattinata. 

L'Idf e i servizi segreti dello Shin Bet hanno annunciato di aver ucciso Majdi Aqilan, uno dei comandanti che hanno guidato l'attacco al kibbutz Nahal Oz il 7 ottobre 2023. Il comunicato afferma anche che, in ulteriori attacchi della scorsa settimana, sono stati uccisi altri comandanti di Hamas del Battaglione Shati, tra cui Ahmed Suwaidan, coinvolto nel rapimento di ostaggi. 

Le forze armate israeliane hanno compiuto attacchi aerei al confine fra Siria e Libano, nel tentativo di interrompere il contrabbando di armi per Hezbollah: lo scrivono diversi media israeliani, citando l'Idf. 

In Siria l'esercito ha smentito le voci secondo cui avrebbe perso il controllo di Homs. L'Onu: "I combattimenti hanno già causato 280mila sfollati". Erdogan, sottolinea: "Assad cerchi con urgenza una soluzione politica". Poi afferma che le forze filo-turche che si oppongono al presidente siriano Bashar Al Assad stanno puntando a raggiungere Damasco. "Dopo Idlib, Hama e Homs ovviamente l'obiettivo sarà Damasco. La marcia delle forze di opposizione continua", ha detto. Le autorità libanesi hanno annunciato la chiusura fino a nuovo ordine di tutti i valichi frontalieri con la Siria.


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Guerra in Siria, migliaia di civili in fuga e i timori dell'Europa. Cosa può succedere

Si rischia una nuova ondata migratoria dalla Siria: lo scontro tra i ribelli islamisti e il presidente Bashar al-Assad può portare nuovi migranti sul continente europeo. A fuggire non sarebbero solamente siriani ma anche libanesi, che di recente erano riparati proprio a Damasco per sfuggire alla guerra nel loro Paese. COSA SAPERE

Bashar al-Assad, chi è il presidente della Siria in guerra con i ribelli jihadisti

Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato colpito dall'invasione di forze jihadiste filo-turche, che hanno assediato Aleppo: non è ancora chiaro se abbia lasciato il Paese. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità compiuti durante la guerra in Siria. IL PROFILO

Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese

Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI

Iron dome, cos'è e come funziona il sistema anti missile israeliano

Si tratta di un sistema di difesa terrestre che intercetta razzi e colpi di mortaio a corto raggio. Di solito viene utilizzato dalle forze israeliane per fermare i missili lanciati dai miliziani di Hamas. Inaugurato nel 2011, è composto da diverse batterie che compongono questa "Cupola di ferro" sparse sul territorio israeliano: ciascuna è dotata di un radar che rileva i razzi in arrivo. Insieme alla Fionda di David e ad Arrow, completa la triade di difesa di Israele. L'APPROFONDIMENTO

Ong: "20 civili uccisi in raid russi e siriani vicino Homs"

Gli attacchi russi e siriani vicino Homs hanno ucciso 20 civili, tra cui cinque bambini. Lo riporta l'Osservatorio siriano per i diritti umani. "Gli attacchi aerei russi e i bombardamenti siriani hanno ucciso 20 persone vicino alla città di Homs, tra cui cinque persone della stessa famiglia", ha detto Rami Abdel Rahman, dell'osservatorio. 

Medio Oriente, chi sono i leader eliminati da Israele in un anno di guerra

Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. LE FOTO

Media: "Idf ha recentemente colpito deposito armi chimiche Siria"

Le Idf hanno recentemente colpito un nascondiglio di armi chimiche siriane. Lo sostiene Channel 12 citando 'segnalazioni straniere', secondo quanto riportato a sua volta dal Times of Israel, secondo cui tali segnalazioni potrebbero essere una tattica per aggirare la censura militare di Israele. All'inizio di questa settimana, Haaretz ha riferito che l'esercito israeliano teme che durante l'assalto dei ribelli siriani le armi chimiche possano cadere nelle mani sbagliate. Se tali armi cadono nelle mani dei ribelli o delle milizie iraniane, Israele dovrebbe agire in un modo che "potrebbe influenzare la Siria e l'intero Medio Oriente", secondo Haaretz. Il rapporto aggiunge che Israele ha recentemente trasmesso messaggi al presidente siriano Bashar al-Assad, tramite la Russia, chiedendogli di "sostenere la sua sovranità e non consentire all'Iran di operare nel suo territorio. 

Siria, Tajani: "Ambasciata in contatto con gli italiani"

Il vice presidente del consiglio e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani è stato aggiornato durante tutta la giornata sugli ultimi sviluppi della situazione in Siria, che continua a seguire anche con riferimento alle iniziative diplomatiche e agli incontri in corso nella regione. Il protrarsi dei combattimenti in diverse aree del Paese e l'avanzata di gruppi di miliziani in aree già sotto il controllo delle forze governative rende più complicata la possibilita' di movimento per i cittadini stranieri, compresi gli italiani, che vogliono lasciare la Siria. L'ambasciata d'Italia a Damasco continua a mantenere i contatti con i connazionali, con le ONG presenti sul territorio e con le agenzie delle Nazioni Unite.

Tajani segue la crisi in Siria, ambasciata contatta gli italiani

Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato aggiornato durante tutta la giornata sugli ultimi sviluppi della situazione in Siria, che continua a seguire anche con riferimento alle iniziative diplomatiche e agli incontri in corso nella regione. Lo fa sapere la Farnesina. Il protrarsi dei combattimenti in diverse aree del Paese e l'avanzata di gruppi di miliziani in aree già sotto il controllo delle forze governative rende più complicata la possibilità di movimento per i cittadini stranieri, compresi gli italiani, che vogliono lasciare la Siria. L'ambasciata d'Italia a Damasco - aggiunge la Farnesina - mantiene i contatti con i connazionali, con le ong presenti sul territorio e con le agenzie delle Nazioni Unite. 

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. L'APPROFONDIMENTO

Onu, migliaia palestinesi costretti a lasciare Gaza Nord

Più di 5500 persone a Gaza Nord hanno dovuto lasciare il posto dove si erano rifugiate dopo che le forze di difesa israeliane hanno circondato tre scuole e le abitazioni attorno a Beit Lahiya. A Gaza, secondo la testimonianza dei rifugiati palestinesi, i soldati isreliani hanno aperto il fuoco sulla popolazione in fuga. 

Onu, in Libano dal 27 novembre tornate a casa 786 mila persone

In Libano 786 mila persone sono tornate a casa, dal 27 novembre, con la maggior parte dei rientri registrati nel distretto di El Nabatieh, Saida e Baalbek-ElHermel. Nei rifugi sono rimaste 9 mila persone. Il 27 novembre erano 118 mila. 

Perché l’attacco ad Aleppo in Siria è legato al cessate il fuoco in Libano? L’analisi

Mentre in Libano sembra scricchiolare il cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah, si è all’improvviso riacceso lo scontro militare all’interno della Siria. E secondo una valutazione degli analisti israeliani a seguito dell’attacco delle forze jihadiste filo-turche ad Aleppo, ci sarebbe un legame tra questi due eventi: i ripetuti raid dell'aeronautica di Tel Aviv contro le milizie sciite e le guardie rivoluzionarie iraniane che operano sul territorio siriano avrebbero infatti indirettamente creato il contesto e l'opportunità per i radicali sunniti di sottrarsi alla pressione delle forze governative e riorganizzarsi. Forse anche con l'aiuto della Turchia. E a finire al centro della contesa tra i ribelli e il governo di Damasco è stata nuovamente la grande città di Aleppo, già a lungo martoriata dalla guerra civile. LEGGI QUI

Libano, Crosetto a Beirut dopo il cessate il fuoco: visita ai militari italiani

Arenderlo noto è lo stesso ministro che ha postato su X un video della capitale libanese ripresa dall'aereo in fase di arrivo. LEGGI L'ARTICOLO

Ong: "20 civili uccisi in raid aerei vicino Homs"

Raid siriani e russi hanno ucciso 20 civili vicino Homs, nella Siria centrale, dove è in atto lo scontro tra i ribelli islamisti e le forze governative. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani.

Siria, ministro Esteri denuncia interferenze: "Mirano a dividere la regione"

Il ministro degli Esteri siriano Bassam al-Sabbagh ha denunciato oggi le “interferenze regionali e internazionali” nel suo Paese, che a suo dire mirano a "dividere" la regione. "L'interferenza regionale e internazionale in tutto ciò che sta accadendo in Siria... mira a dividere nuovamente la regione e a ridisegnare la mappa politica", ha dichiarato Sabbagh in un incontro a Baghdad con gli omologhi iracheno e iraniano.

Herzog telefona a Musk su richiesta familiari ostaggi

Il presidente Isaac Herzog ha avuto una telefonata con Elon Musk all'inizio della settimana per sollevare la questione degli ostaggi a Gaza con il confidente del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, riporta la CNN. Secondo il canale all news americano, che cita una fonte vicina, Herzog ha effettuato la chiamata su richiesta dei familiari degli ostaggi, che sperano che Musk possa usare la sua influenza per fare pressione sulle parti coinvolte affinche' raggiungano un accordo.

Siria, Ong: "Funzionari lasciano palazzi governativi a Suwayda"

Si intensificano gli scontri nell'estremo sud della Siria: secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani e media locali, funzionari hanno abbandonato i palazzi governativi nella provincia meridionale di Suwayda, mentre i ribelli aumentano il controllo del territorio. Al Jazeera riporta la notizia che i combattenti sono impegnati in scontri nella città di Suwayda dopo aver preso il controllo dei punti militari della città. Conquistati anche sei posti di blocco militari governativi nella zona di Al-Lajat e il quartier generale della sicurezza dello Stato a Shahba, entrambi a nord di Suwayda. Sempre secondo l'emittente qatarina, fazioni armate hanno tagliato le vie di rifornimento alle forze del regime a Daraa.

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