
Colpito il quartiere generale del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil a Shama, nel sud del Libano. Netanyahu nella Striscia di Gaza: Voglio dire a coloro che tengono gli ostaggi: vi inseguiremo e vi prenderemo". Il premier ha anche ribadito l'annuncio di voler destinare cinque milioni di dollari a chiunque riporti un ostaggio prigioniero
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Razzi hanno colpito il quartiere generale del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil a Shama, nel sud del Libano. I razzi hanno impattato su alcune aree all'aperto e sul magazzino ricambi della base dove non era presente alcun soldato. Non si registrano feriti. Cinque militari italiani sono sotto osservazione nell'infermeria della base e le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni.
A Gaza, oggi è arrivato in visita alle truppe il premier Benyamin Netanyahu. Simbolicamente, l'incontro è avvenuto nel corridoio Netzerim, che taglia la Striscia da nord a sud, e che nei mesi scorsi era diventato uno dei punti cruciali dei negoziati con Hamas per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.
"Voglio dire a coloro che tengono gli ostaggi: vi inseguiremo e vi prenderemo". Il premier ha anche ribadito l'annuncio di voler destinare cinque milioni di dollari a chiunque riporti un ostaggio prigioniero nella Striscia.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Chi era Yahya Sinwar, leader e capo politico di Hamas
- Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi
- Attacco Iran contro Israele, usato per la prima volta missile ipersonico Fatah. Cos’è
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi era Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
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Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Attacco Israele uccide almeno 8 palestinesi a Beit Lahiya
Almeno otto palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su un edificio nella città settentrionale di Beit Lahiya. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Secondo i testimoni, l'attacco aveva come obiettivo un edificio residenziale che ospitava membri della famiglia al-Kahlout e civili sfollati. I soccorritori sono riusciti a estrarre alcuni feriti e a trasferirli all'ospedale Kamal Adwan, scrive Wafa. Tuttavia, secondo quanto riferito, diverse persone restano intrappolate sotto le macerie e le squadre di soccorso non riescono ad accedere al sito a causa dei continui attacchi aerei e dell'entità della distruzione
Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO
Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA

Netanyahu a Gaza: inseguiremo chi fa del male a ostaggi
Il Primo Ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, il Ministro della Difesa, Israel Katz, il Capo di Stato Maggiore, Herzi Halevi, e il Capo dello Shin Bet, Ronen Bar, hanno visitato il Corridoio Netzerarim nella Striscia di Gaza centrale. Netanyahu ha detto: "Voglio dire a coloro che tengono i nostri ostaggi: chiunque osi fare del male ai nostri ostaggi, ne avrà la responsabilità. Vi inseguiremo e vi cattureremo"
Medioriente, il Qatar si ritira dalla mediazione: tregua sempre più lontana. Cosa succede
Il Qatar ha deciso di ritirarsi dalla mediazione per una tregua nella Striscia di Gaza. La scelta è già stata comunicata sia ad Hamas che a Israele. La motivazione è stata fornita ad Afp da una fonte qualificata: "Le parti coinvolte nel conflitto non sono disposte a negoziare in buona fede". Contestualmente, i qatarini hanno comunicato al gruppo terroristico palestinese che "non serve più" il suo "ufficio politico a Doha". Non è tuttavia chiaro se si tratta di un vero e proprio invito a lasciare il Paese: stando a un alto ufficiale di Hamas, non avrebbero avuto una comunicazione in tal senso.
Un ostacolo cruciale alle proposte di tregua, fa sapere la stessa fonte qatarina ad Afp, è stata l'insistenza di Hamas sul ritiro completo di Israele da Gaza, che lo Stato ebraico ha ripetutamente respinto. L'unica tregua avvenuta finora è stata di fatto quella del novembre 2023, quando erano stati liberati decine di ostaggi detenuti da Hamas. I successivi cicli di negoziati non sono riusciti a porre fine alla guerra. E ora la decisione del Qatar, che comunque spiega di essere "pronto a tornare nei negoziati" se le parti in causa si dimostrano "sinceramente interessate" a una tregua. LEGGI QUI
Inviato Usa: fine guerra Libano "a portata di mano"
La fine della guerra tra Israele e Hezbollah era "ora alla nostra portata". Lo ha detto l'inviato speciale Usa, Amos Hochstein, a Beirut per discutere il piano di tregua già approvato dal Libano. Dopo l'incontro con il presidente del parlamento alleato di Hezbollah Nabih Berri, che ha guidato la mediazione per conto. del gruppo, Hochstein ha detto ai giornalisti di aver visto "una vera opportunita'" per porre fine ai combattimenti. "Sono qui a Beirut per facilitare quella decisione, ma in ultima analisi e' una decisione delle parti. Ora è alla nostra portata".
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Tajani: "Sarebbero razzi leggeri di Hezbollah"
In passato Unifil è stata attaccata da Israele, ma questa volta "dovrebbero essere stati razzi leggeri di Hezbollah" quelli che hanno colpito oggi la base italiana Unifil di Shama in Libano. Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Farnesina. "È inammissibile che si spari contro il contingente Unifil. Se è stato un errore, imparino a utilizzare meglio le armi".
Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu
Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO
L'Argentina ritira il suo contingente dall'Unifil
L'Argentina ha deciso di ritirare il suo contingente dall'Unifil. Lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando il portavoce della missione Onu Andrea Tenenti. "L'Argentina ha chiesto ai suoi ufficiali di tornare", ha detto Tenenti in risposta a un'anticipazione del Buenos Aires Times, senza commentare il motivo della decisione del governo di Javier Milei. L'Argentina, sottolinea ancora Reuters, è attualmente in Libano con tre membri dello staff.
Onu, segnali incoraggianti su piano Usa cessate il fuoco
"I segnali sul piano di pace Usa sono incoraggianti, ma è un negoziato, quindi finché non si arriva all'accordo c'è incertezza". Lo ha detto il capo delle operazioni di pace Onu Jean-Pierre Lacroix al Palazzo di Vetro. "Una cosa che ho sottolineato chiaramente con miei interlocutori è l'importanza della libertà di movimento" di Unifil, che "rifletterebbe il grado del loro dell'impegno". Lacroix ha sottolineato l'importanza di una "volontà politica genuina di attuare la risoluzione 1701 dell'Onu che rimane il quadro politico, e la volontà di attuare la risoluzione include un impegno serio sulla libertà di movimento per Unifil".
Ufficio premier, false notizie su Netanyahu e negoziatori
L'ufficio del primo ministro israeliano ha smentito la notizia secondo la quale Benjamin Netanyahu si è rifiutato di ampliare il mandato del team negoziale impegnato nella ricerca di un accordo con Hamas per una tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi. "Un'altra falsa e faziosa fuga di notizie da un incontro di sicurezza sensibile, volta a sottomettere Israele ai dettami di resa posti da Hamas. Non è così che si tengono i negoziati, e non è così che si liberano gli ostaggi", si legge nel comunicato. Secondo Yedioth Ahronoth, Netanyahu insieme al ministro della Difesa Israel Katz, ha respinto la richiesta del team negoziale, incluso il capo del Mossad David Barnea, di ampliare i parametri di Israele, nonostante il loro avvertimento che senza tale mossa non è possibile raggiungere alcun accordo.
L'Idf all'ANSA: "Non siamo stati noi a colpire l'Unifil"
Il portavoce dell'Idf ha dichiarato all'ANSA che non è stato l'esercito israeliano a colpire le forze di pace Unifil nel Libano meridionale.
Fontana: "Vicino a nostri militari, sconcerto per attacchi"
"Solidarietà al contingente italiano di Unifil a Shama, in particolare ai militari più direttamente colpiti dall'attacco di oggi. Rimane il profondo sconcerto per queste gravi azioni dirette contro i nostri connazionali che operano per portare la pace in scenari di guerra". Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
Netanyahu, 5 milioni dollari per ogni ostaggio liberato
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha offerto una ricompensa di 5 milioni di dollari per ogni ostaggio di Gaza liberato. Il capo di governo si è recato in visita al corridoio Netzarim, nella zona centrale di Gaza, accompagnato dal ministro della Difesa Israel Katz, il capo di Stato maggiore Herzl Halevi e il direttore dello Shin Bet Ronen Bar.
Unifil, attacco con razzo, 4 caschi blu ghanesi feriti
L'Unifil ha denunciato tre attacchi oggi contro i suoi uomini dispiegati nel Libano del sud. "Quattro peacekeeper ghanesi hanno riportato ferite quando un razzo, sparato molto probabilmente da attori non statali, ha colpito la loro base 'UNP 5-42' a est del villaggio di Ramyah", si legge in un comunicato della missione Onu, precisando che i caschi blu "hanno riportato ferite e tre di loro sono stati trasferiti in un ospedale di Tiro per le cure".
Tajani, inammissibile razzi Hezbollah su nostre truppe
"Gli israeliani hanno garantito la sicurezza dei nostri militari. Non siamo nemici di nessuno, siamo lì per garantire la pace". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un evento alla Farnesina, commentando l'attacco contro la base aerea italiana Unifil a Shama. "I militari italiani hanno tutta la mia solidarietà" ha aggiunto.
Jihad Islamica conferma uccisione 3 membri in Cisgiordania
La Jihad Islamica palestinese ha confermato l'uccisione di tre membri stamane in un raid israeliano a Qabatiya, nella Cisgiordania settentrionale. Si tratta di Anwar Saba'neh, 25 anni, Raed Hanaysha, 24 anni, e Suleiman Tazazaa, 32 anni. Secondo le forze armate israeliane, Hanaysha era ricercato per il coinvolgimento in recenti attacchi con sparatorie e bombe contro i soldati in Cisgiordania. I tre si erano asseragliati in un edificio e sono stati uccisi nello scontro a fuoco con le truppe dell'Idf.
Hacker ha rubato i file delle testimonianze contro Gaetz
Un hacker non identificato è riuscito ad avere accesso a un file con le testimonianze contro Matt Gaetz. Lo rivela il New York Times. Nel documento riservato ci sarebbe la testimonianza giurata di una donna che ha affermato di aver fatto sesso con Gaetz nel 2017, quando aveva 17 anni, oltre alla testimonianza di una seconda donna che ha affermato di aver assistito all'incontro. Il materiale al momento non è stato pubblicato.
Sanzioni Usa contro sei leader di Hamas
Gli Stati Uniti hanno adottato sanzioni contro sei leader di Hamas, tra cui Basem Naim e Ghazi Hamad. Il gruppo militante palestinese "continua a fare affidamento su funzionari chiave che apparentemente mantengono ruoli legittimi e pubblici all'interno del gruppo, ma che facilitano le loro attività terroristiche, rappresentano i loro interessi all'estero e coordinano il trasferimento di denaro e beni a Gaza", ha spiegato il sottosegretario al Tesoro per il terrorismo e l'intelligence finanziaria, Bradley T. Smith. Tre dei sei funzionari di Hamas sanzionati sono di base in Turchia.
Idf, 'Hezbollah ha lanciato razzo contro base Unifil a Ramyeh'
"Hezbollah ha lanciato un razzo che ha colpito una postazione Unifil nella zona di Ramyeh, nel Libano meridionale, provocando numerosi feriti e danni alla postazione. Il razzo è stato lanciato dalla zona di Deir Aames, uno dei tanti lanciati da Hezbollah verso Israele questa mattina". E' quanto afferma l'esercito israeliano su X.
Inviato Usa Hochstein arriva a Beirut per discutere tregua
L'emissario speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Amos Hochstein, è arrivato a Beirut per discutere di tregua, secondo quanto scrivono i media ufficiali libanesi. Inizialmente Hochstein aveva rinunciato a recarsi in Libano, ma la situazione è poi cambiata in serata dopo l'accettazione da parte del governo libanese e di Hezbollah di discutere la proposta americana di tregua fra Israele e Libano.
Crosetto: "Intollerabili i nuovi attacchi a Unifil"
"Oggi c'è stato un attacco nuovo: sono scaduti tre razzi su Shama è intollerabile. Ho cercato, non l'ho trovato, lo cercherò adesso appena uscirò da questo edificio, il mio nuovo collega israeliano per ribadire quello che ho già ribadito a Gallant cioè che le basi di Unifil sono basi che intanto rappresentano la missione Onu internazionale, ma poi sono i Paesi che sono amici di Israele". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un punto stampa al termine del Consiglio Difesa. "E' intollerabile che ci siano attacchi. Non possiamo piu' tollerare che questi errori si ripetono con questa frequenza. Per cui vanno date delle disposizioni chiare e inequivocabili alle forze che operano sul campo e mi auguro che sia stato fatto da questo nuovo ministro come era stato fatto dal vecchio ministro", ha aggiunto.
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. L'APPROFONDIMENTO

©Ansa
Hezbollah: "Sparati missili contro base dei 007 vicino a Tel Aviv"
Hezbollah ha affermato di aver lanciato missili contro una base dell'intelligence militare vicino a Tel Aviv e di aver attaccato le truppe israeliane nei pressi di quattro villaggi del Libano meridionale. Nel frattempo, a Beirut si trova l'inviato speciale degli Stati Uniti Amos Hochstein, impegnato in colloqui per cercare di porre fine alla guerra.
Gaza, il principe saudita Bin Salman ha accusato Israele di genocidio
Il principe ereditario saudita ha chiesto l'immediato cessate il fuoco nella Striscia e in Libano, durante il suo intervento al summit della Lega Araba e dell'Organizzazione per la cooperazione islamica, ha poi invitato Israele a rispettare la sovranità dell'Iran e ad astenersi dall'attaccare il suo territorio. LEGGI L'ARTICOLO
Idf: "Ieri sera fallito l'abbattimento di un missile sulla periferia di Tel Aviv"
Un'indagine dell'esercito ha rivelato che ieri sera l'Idf ha tentato di abbattere il missile terra-aria lanciato dal Libano su Ramat Gan, alla periferia di Tel Aviv, ma il missile intercettore non ha causato l'esplosione dell'ordigno tirato da Hezbollah. La testata del missile è caduta nella città del centro di Israele, è esplosa nell'impatto con il suolo e ha causato un incendio. Cinque i feriti.
Idf: "Ucciso comandante Hezbollah nel sud del Libano"
L'Idf ha annunciato di aver ucciso il comandante dell'unità missilistica a medio raggio di Hezbollah Ali Tawfiq Douek in un attacco aereo sul villaggio di Jouz, adiacente alla città di Nabatieh, nel Libano meridionale. Il precedente comandante era stato eliminato in un attacco su Beirut a settembre. L'unità missilistica a medio raggio è responsabile degli attacchi ad Haifa e ad altre zone nel profondo nord di Israele, ha detto l'esercito aggiungendo che da domenica sono stati effettuati oltre 150 attacchi contro obiettivi di Hezbollah in tutto il Libano, tra cui 25 depositi di armi e circa 30 lanciarazzi. Almeno 11 attacchi sono stati effettuati nei sobborghi meridionali di Beirut. La scorsa settimana Hezbollah ha lanciato circa 400 razzi e 27 droni verso Israele.
Idf: "Avviate operazioni in nuove aree del Libano meridionale"
Le forze di difesa israeliane hanno reso noto di aver avviato operazioni in nuove aree del Libano meridionale spiegando che la 98ma divisione insieme con la Brigata paracadutisti e la 7ma brigata corazzata stanno lavorando per localizzare e distruggere le infrastrutture di Hezbollah che minacciano l'area di Kiryat Shmona. Prima dell'operazione, l'Idf ha lanciato numerosi attacchi aerei sulla zona, utilizzata da Hezbollah per attacchi missilistici sulla Galilea e Kiryat Shmona. Altre due divisioni, la 91ma e la 146ma stanno operando in altre zone del Libano meridionale.
Libano: "Priorità rafforzare l'esercito nel sud"
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha dichiarato all'inviato americano Amos Hochstein, durante l'incontro a Beirut, che la priorità è preservare la sovranità del suo Paese. Lo riferisce la tv locale Nbn. Il report aggiunge che Mikati ha affermato che "la preoccupazione principale è che gli sfollati ritornino rapidamente ai loro villaggi e città e che si fermi la distruzione...la priorità è attuare chiare decisioni internazionali e rafforzare l'autorità dell'esercito nel sud del Libano".
Qatar: "L'ufficio di Hamas non è stato chiuso definitivamente"
I negoziatori di Hamas non sono a Doha, ma l'ufficio del gruppo militante palestinese non è stato chiuso definitivamente, ha affermato oggi il Qatar. "I leader di Hamas che fanno parte del team negoziale non sono più a Doha", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Majed Al-Ansari, aggiungendo: "La decisione di chiudere definitivamente l'ufficio è una decisione di cui sentirete parlare direttamente da noi". Il Qatar, insieme agli Stati Uniti e all'Egitto, era impegnato da mesi in negoziati infruttuosi per una tregua nella guerra di Gaza, che avrebbe incluso un accordo di rilascio di ostaggi e prigionieri. Ma lo stato del Golfo, che ospita il gruppo militante palestinese dal 2012, con la benedizione di Washington, ha annunciato all'inizio di questo mese di aver sospeso i suoi sforzi di mediazione. "Il processo di mediazione in questo momento... è sospeso a meno che non prendiamo una decisione di invertire ciò che si basa sulle posizioni di entrambe le parti", ha affermato oggi Ansari. "L'ufficio di Hamas a Doha è stato creato per il bene del processo di mediazione. Ovviamente, quando non c'è un processo di mediazione, l'ufficio stesso non ha alcuna funzione", ha aggiunto, rifiutandosi di confermare se il Qatar abbia chiesto ai funzionari di Hamas di andarsene.
Hochstein: "Reale opportunità per fine guerra Israele-Hezbollah"
L'inviato speciale degli Stati Uniti Amos Hochstein ha affermato che esiste una "reale opportunità" di porre fine ai combattimenti tra Israele e Hezbollah, dopo aver incontrato il presidente del Parlamento libanese Nabih Berri nel palazzo Ain el-Tineh di Beirut. In una conferenza stampa dopo l'incontro, Hochstein ha affermato: "Sono tornato perché abbiamo una reale opportunità di porre fine a questo conflitto. Sono qui a Beirut per facilitare questa decisione, ma in ultima analisi è una decisione delle parti... Ora è alla nostra portata", ha dichiarato. L'inviato del presidente Usa uscente Joe Bide ha aggiunto che i colloqui con Berri, alleato di Hezbollah, sono stati "molto costruttivi". Nel corso della giornata, Hochstein incontrerà il primo ministro libanese Najib Mikati.
Inviato Usa Hochstein a Beirut: "Colloqui molto costruttivi"
Al termine degli incontri di questa mattina a Beirut, l'inviato statunitense Amos Hochstein ha espresso ottimismo, indicando progressi significativi nel ridurre i divari tra Libano e Israele verso la risoluzione del conflitto in corso. Lo riferisce nel suo sito web l'emittente tv libanese Lbci. "Dal mio ultimo viaggio a Beirut qualche settimana fa, abbiamo avuto colloqui molto costruttivi con il Presidente Nabih Berri e abbiamo continuato a ridurre i divari attraverso discussioni nelle ultime settimane. In particolare, oggi abbiamo fatto progressi significativi", ha affermato Hochstein dopo il suo incontro con il Presidente del Parlamento, Berri. Hochstein ha sottolineato la tempistica critica dei negoziati. "Sono tornato perché abbiamo una reale opportunità di porre fine a questo conflitto. Questo è il momento di prendere decisioni. Sono qui a Beirut per facilitare queste decisioni, ma in definitiva, spetta alle parti giungere a una conclusione di questo conflitto". Dopo l'incontro con Berri, Hochstein ha visto anche il premier Nagib Mikati in presenza dell'ambasciatrice degli Stati Uniti in Libano, Lisa Johnson, e del ministro degli Esteri, Abdallah Bou Habib.
Tv Hezbollah: "Rinviato sine die discorso Naim Qassem"
E' stato rinviato "a data da destinarsi" il discorso del leader di Hezbollah, Naim Qassem, che era stato annunciato per oggi. Lo riferisce al-Manar, la tv libanese affiliata agli Hezbollah, mentre a Beirut è in visita l'inviato Usa Amos Hochstein per colloqui volti a facilitare un accordo sul cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele.
Qatar: 'Negoziatori Hamas non sono a Doha, ma ufficio politico non è chiuso'
I responsabili di Hamas per i negoziatori non sono attualmente a Doha, ma nella capitale del Qatar non è stato chiuso in modo definitivo l'ufficio politico del gruppo. Lo ha detto Majed al-Ansari, portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, come riporta la tv satellitare al-Jazeera.
Il nuovo leader di Hezbollah Naim Qassem parlerà oggi
Naim Qassem, nuovo leader di Hezbollah, parlerà oggi. Lo rende noto la milizia libanese sciita in una nota.
Ue eroga terza tranche di aiuti all'Anp per 110 mln euro
L'Unione europea ha erogato ieri ulteriore sostegno finanziario di emergenza a breve termine all'Autorità Nazionale Palestinese (Anp). Ammonta a un totale di 110 milioni di euro in sovvenzioni tramite il meccanismo Pegase per pagare stipendi e pensioni dei dipendenti pubblici in Cisgiordania e per garantire la fornitura di servizi essenziali.
L'assistenza dell'Ue - spiega la Commissione europea - aiuta ad affrontare le esigenze finanziarie più urgenti dell'Autorità nazionale palestinese e sostiene il suo programma di riforme sostanziale e credibile. Il sostegno finanziario di emergenza a breve termine segue la firma di una lettera di intenti da parte della Commissione europea e dell'Autorità nazionale palestinese il 19 luglio, che definisce una strategia per affrontare la situazione critica di bilancio e fiscale dell'Anp.
L'Unione europea è il principale fornitore di assistenza esterna ai palestinesi, per un importo indicativamente pari a 1,36 miliardi di euro per il periodo 2021-2024, di cui oltre 1,03 miliardi di euro sono già stati adottati. Il primo pagamento del pacchetto di emergenza di 150 milioni di euro è stato erogato il 31 luglio, mentre un secondo pagamento di 122,5 milioni di euro è stato erogato all'inizio di settembre sulla base dei progressi nelle azioni precedenti, come stabilito nell'allegato alla lettera di intenti.
Hochstein, c'è una reale possibilità di fermare guerra
"Siamo di fronte a una reale possibilità" di mettere fine alla guerra tra Israele ed Hezbollah dopo "ottime discussioni" con il presidente del parlamento libanese Nabih Berri. Lo ha affermato l'inviato speciale Usa, Amos Hochstein, in visita a Beirut.
Media: inviato Biden incontra Berri sull' accordo per la tregu
Secondo il media libanese al Jadeed, l'inviato della Casa Bianca Amos Hochstein ha incontrato a Beirut il presidente del Parlamento Nabih Berri, alleato di Hezbollah e negoziatore nei colloqui per la tregua. Il colloquio è durato un'ora e mezzo.
Hamas: bilancio delle vittime a Gaza salito a 43.972 morti
Secondo il ministero della Sanità di Hamas il bilancio delle vittime della guerra a Gaza è salito a 43.972 morti
Media: 'stop sanzioni a Assad se blocca armi a Hezbollah'
Secondo il quotidiano libanese al Jumhoriya, vicino agli oppositori di Hezbollah, esiste una proposta israeliana per rimuovere le sanzioni contro il presidente della Siria se chiuderà permanentemente il confine tra Siria e Libano al contrabbando di armi del gruppo filoiraniano. La proposta è stata avanzata dal ministro israeliano degli Affari strategici, Ron Dermer, e mira a garantire che la Russia non consenta il contrabbando di armi dalla Siria al Libano. L'obiettivo è che Mosca collabori con il presidente siriano Bashar al-Assad per controllare il confine e chiudere la cosiddetta 'autostrada iraniana', che collega la roccaforte sciita a Beirut all'Iran passando per Baghdad e Damasco. In cambio, sostengono le fonti del quotidiano libanese, Dermer si impegnerebbe a chiedere all'amministrazione americana di congelare le sanzioni imposte ad Assad e a rimuovere le aziende siriane e russe dall'elenco delle sanzioni.
Unicef, oltre 200 bambini uccisi in meno di 2 mesi in Medio Oriente
Più di 200 bambini sono stati uccisi in Libano in meno di due mesi: da quando è iniziata la guerra diretta fra Israele ed Hezbollah. La stima è stata diffusa oggi da Unicef. "Sebbene più di 200 bambini siano stati uccisi in Libano in meno di due mesi, sta emergendo una tendenza sconcertante: queste morti vengono accolte con inerzia da coloro che sono in grado di porre fine a questa violenza", ha detto un portavoce il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia, James Elder, durante una conferenza stampa a Ginevra, ricordando che in media i bambini uccisi in Libano nelle scorse settimane sono "tre al giorno".
Iran ribadisce: risponderemo a Israele a tempo debito
L'Iran si riserva il diritto di reagire a tempo e modo debito all'attacco missilistico contro siti militari iraniani da parte di Israele, avvenuto a fine ottobre. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, durante un incontro con comandanti delle Guardie della rivoluzione. "Quello che impedisce la guerra è la preparazione per la guerra. Se vuoi impedire una guerra, devi dichiarare con la forza e mostrare la tua preparazione per la guerra e la difesa", ha detto Araghchi, come riferisce Mehr. "La deterrenza politica significa che i Paesi della regione e quelli extra regionali condividono la stessa posizione con te contro l'aggressione del nemico, e questo creerà uno scudo difensivo", ha affermato il ministro, aggiungendo che "la deterrenza politica può fare alzare la voce dell'opposizione al regime sionista e questo aiuterà ad impedire che la guerra si allarghi".
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Khamenei: "L'Iran condivide il dolore del Libano"
La Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha inviato un messaggio di solidarietà alla popolazione libanese, colpita dagli attacchi di Israele. "Non siamo separati da voi, siamo un tutt'uno. Condividiamo il vostro dolore e le vostre sofferenze e siamo solidali gli uni con gli altri. Il vostro dolore è il nostro dolore", ha affermato Khamenei, come riferisce Isna, in risposta alla lettera di Meysam Motiee, che si è recato in Libano con un gruppo di attivisti jihadisti per distribuire aiuti dall'Iran al popolo libanese.
Media: "Morti per raid israeliani nel Libano del sud"
Diverse persone sono rimaste uccise ini bombardamenti israeliani sul sud del Libano, continuati durante la notte, secondo quanto scrive l'agenzia libanese Nna citata da Al Jazeera. I raid sono stati concentrati sul governatorato di Nabatieh. In particolare due persone sono morte ad al.Fawqa e a Kfar Reman. Colpito, secondo Nna, anche l'ospedale universitario governativo Nabih Berri a Nabatieh e case nelle cittadine di Ansarieh e Bint Jbeil. Attacchi si registrano anche a Habbush, Al Khardali, Mayfadoun, Zoutar al-Sharqiya, Qaqaiyat al-Jisr e Khiam. I raid israeliani, scrive la Nna, continuano.
Inviato Usa Hochstein arriva a Beirut per discutere tregua
L'emissario speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Amos Hochstein, è arrivato a Beirut per discutere di tregua, secondo quanto scrivono i media ufficiali libanesi. Inizialmente Hochstein aveva rinunciato a recarsi in Libano, ma la situazione è poi cambiata in serata dopo l'accettazione da parte del governo libanese e di Hezbollah di discutere la proposta americana di tregua fra Israele e Libano.
Media: capo Shin Bet in Turchia per ripresa colloqui su Gaza
Il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, si e' recato in Turchia nel fine settimana dove erano presenti personalita' di primo piano di Hamas. Lo riportano il Times of Israel e l'agenzia di notizie Walla. Bar ha avuto dei colloqui con il capo dell'intelligence turca, Ibrahim Kalin. I due, secondo quanto emerso, hanno discusso degli sforzi per riprendere i colloqui sul cessate il fuoco e sulla presa degli ostaggi a Gaza e della possibilita' di ricevere assistenza dalla Turchia.
Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu
Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO
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