Guerra Israele Medio Oriente, razzi colpiscono la base italiana Unifil a Shama

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Colpito il quartiere generale del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil a Shama, nel sud del Libano. Netanyahu nella Striscia di Gaza: Voglio dire a coloro che tengono gli ostaggi: vi inseguiremo e vi prenderemo". Il premier ha anche ribadito l'annuncio di voler destinare cinque milioni di dollari a chiunque riporti un ostaggio prigioniero

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Razzi hanno colpito il quartiere generale del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil a Shama, nel sud del Libano. I razzi hanno impattato su alcune aree all'aperto e sul magazzino ricambi della base dove non era presente alcun soldato. Non si registrano feriti. Cinque militari italiani sono sotto osservazione nell'infermeria della base e le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni.

A Gaza, oggi è arrivato in visita alle truppe il premier Benyamin Netanyahu. Simbolicamente, l'incontro è avvenuto nel corridoio Netzerim, che taglia la Striscia da nord a sud, e che nei mesi scorsi era diventato uno dei punti cruciali dei negoziati con Hamas per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. 

"Voglio dire a coloro che tengono gli ostaggi: vi inseguiremo e vi prenderemo". Il premier ha anche ribadito l'annuncio di voler destinare cinque milioni di dollari a chiunque riporti un ostaggio prigioniero nella Striscia. 


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Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro

Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE


Attacco Israele uccide almeno 8 palestinesi a Beit Lahiya

Almeno otto palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su un edificio nella città settentrionale di Beit Lahiya. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Secondo i testimoni, l'attacco aveva come obiettivo un edificio residenziale che ospitava membri della famiglia al-Kahlout e civili sfollati. I soccorritori sono riusciti a estrarre alcuni feriti e a trasferirli all'ospedale Kamal Adwan, scrive Wafa. Tuttavia, secondo quanto riferito, diverse persone restano intrappolate sotto le macerie e le squadre di soccorso non riescono ad accedere al sito a causa dei continui attacchi aerei e dell'entità della distruzione


Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO


Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA


Netanyahu a Gaza: inseguiremo chi fa del male a ostaggi

Il Primo Ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, il Ministro della Difesa, Israel Katz, il Capo di Stato Maggiore, Herzi Halevi, e il Capo dello Shin Bet, Ronen Bar, hanno visitato il Corridoio Netzerarim nella Striscia di Gaza centrale. Netanyahu ha detto: "Voglio dire a coloro che tengono i nostri ostaggi: chiunque osi fare del male ai nostri ostaggi, ne avrà la responsabilità. Vi inseguiremo e vi cattureremo"

Medioriente, il Qatar si ritira dalla mediazione: tregua sempre più lontana. Cosa succede

Il Qatar ha deciso di ritirarsi dalla mediazione per una tregua nella Striscia di Gaza. La scelta è già stata comunicata sia ad Hamas che a Israele. La motivazione è stata fornita ad Afp da una fonte qualificata: "Le parti coinvolte nel conflitto non sono disposte a negoziare in buona fede". Contestualmente, i qatarini hanno comunicato al gruppo terroristico palestinese che "non serve più" il suo "ufficio politico a Doha". Non è tuttavia chiaro se si tratta di un vero e proprio invito a lasciare il Paese: stando a un alto ufficiale di Hamas, non avrebbero avuto una comunicazione in tal senso.

Un ostacolo cruciale alle proposte di tregua, fa sapere la stessa fonte qatarina ad Afp, è stata l'insistenza di Hamas sul ritiro completo di Israele da Gaza, che lo Stato ebraico ha ripetutamente respinto. L'unica tregua avvenuta finora è stata di fatto quella del novembre 2023, quando erano stati liberati decine di ostaggi detenuti da Hamas. I successivi cicli di negoziati non sono riusciti a porre fine alla guerra. E ora la decisione del Qatar, che comunque spiega di essere "pronto a tornare nei negoziati" se le parti in causa si dimostrano "sinceramente interessate" a una tregua. LEGGI QUI


Inviato Usa: fine guerra Libano "a portata di mano"

La fine della guerra tra Israele e Hezbollah era "ora alla nostra portata". Lo ha detto l'inviato speciale Usa, Amos Hochstein, a Beirut per discutere il piano di tregua già approvato dal Libano. Dopo l'incontro con il presidente del parlamento alleato di Hezbollah Nabih Berri, che ha guidato la mediazione per conto. del gruppo, Hochstein ha detto ai giornalisti di aver visto "una vera opportunita'" per porre fine ai combattimenti. "Sono qui a Beirut per facilitare quella decisione, ma in ultima analisi e' una decisione delle parti. Ora è alla nostra portata".

Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI


Tajani: "Sarebbero razzi leggeri di Hezbollah"

In passato Unifil è stata attaccata da Israele, ma questa volta "dovrebbero essere stati razzi leggeri di Hezbollah" quelli che hanno colpito oggi la base italiana Unifil di Shama in Libano. Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Farnesina. "È inammissibile che si spari contro il contingente Unifil. Se è stato un errore, imparino a utilizzare meglio le armi".

Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu

Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO


L'Argentina ritira il suo contingente dall'Unifil

L'Argentina ha deciso di ritirare il suo contingente dall'Unifil. Lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando il portavoce della missione Onu Andrea Tenenti. "L'Argentina ha chiesto ai suoi ufficiali di tornare", ha detto Tenenti in risposta a un'anticipazione del Buenos Aires Times, senza commentare il motivo della decisione del governo di Javier Milei. L'Argentina, sottolinea ancora Reuters, è attualmente in Libano con tre membri dello staff.

Onu, segnali incoraggianti su piano Usa cessate il fuoco

"I segnali sul piano di pace Usa sono incoraggianti, ma è un negoziato, quindi finché non si arriva all'accordo c'è incertezza". Lo ha detto il capo delle operazioni di pace Onu Jean-Pierre Lacroix al Palazzo di Vetro. "Una cosa che ho sottolineato chiaramente con miei interlocutori è l'importanza della libertà di movimento" di Unifil, che "rifletterebbe il grado del loro dell'impegno". Lacroix ha sottolineato l'importanza di una "volontà politica genuina di attuare la risoluzione 1701 dell'Onu che rimane il quadro politico, e la volontà di attuare la risoluzione include un impegno serio sulla libertà di movimento per Unifil". 

Ufficio premier, false notizie su Netanyahu e negoziatori

L'ufficio del primo ministro israeliano ha smentito la notizia secondo la quale Benjamin Netanyahu si è rifiutato di ampliare il mandato del team negoziale impegnato nella ricerca di un accordo con Hamas per una tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi. "Un'altra falsa e faziosa fuga di notizie da un incontro di sicurezza sensibile, volta a sottomettere Israele ai dettami di resa posti da Hamas. Non è così che si tengono i negoziati, e non è così che si liberano gli ostaggi", si legge nel comunicato. Secondo Yedioth Ahronoth, Netanyahu insieme al ministro della Difesa Israel Katz, ha respinto la richiesta del team negoziale, incluso il capo del Mossad David Barnea, di ampliare i parametri di Israele, nonostante il loro avvertimento che senza tale mossa non è possibile raggiungere alcun accordo. 

L'Idf all'ANSA: "Non siamo stati noi a colpire l'Unifil"

Il portavoce dell'Idf ha dichiarato all'ANSA che non è stato l'esercito israeliano a colpire le forze di pace Unifil nel Libano meridionale.

Fontana: "Vicino a nostri militari, sconcerto per attacchi"

"Solidarietà al contingente italiano di Unifil a Shama, in particolare ai militari più direttamente colpiti dall'attacco di oggi. Rimane il profondo sconcerto per queste gravi azioni dirette contro i nostri connazionali che operano per portare la pace in scenari di guerra". Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. 

Netanyahu, 5 milioni dollari per ogni ostaggio liberato

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha offerto una ricompensa di 5 milioni di dollari per ogni ostaggio di Gaza liberato. Il capo di governo si è recato in visita al corridoio Netzarim, nella zona centrale di Gaza, accompagnato dal ministro della Difesa Israel Katz, il capo di Stato maggiore Herzl Halevi e il direttore dello Shin Bet Ronen Bar. 

Unifil, attacco con razzo, 4 caschi blu ghanesi feriti

L'Unifil ha denunciato tre attacchi oggi contro i suoi uomini dispiegati nel Libano del sud. "Quattro peacekeeper ghanesi hanno riportato ferite quando un razzo, sparato molto probabilmente da attori non statali, ha colpito la loro base 'UNP 5-42' a est del villaggio di Ramyah", si legge in un comunicato della missione Onu, precisando che i caschi blu "hanno riportato ferite e tre di loro sono stati trasferiti in un ospedale di Tiro per le cure". 

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