Ucraina, telefonata Scholz-Putin: chiesto "ritiro truppe e negoziati con Kiev". LIVE

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Condanna della guerra in Ucraina, ritiro delle truppe e avvio dei negoziati con Kiev. Il cancelliere tedesco "ha condannato la guerra di aggressione russa all'Ucraina" e ha esortato il presidente russo "a mettere fine" al conflitto e "a ritirare le truppe". Zelensky ha annunciato che la prossima settimana verrà presentato il Piano di resilienza interna dell'Ucraina, composto da 10 punti. Mosca: conquistato il villaggio di Stepanovka nel Donetsk

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato ieri sera che la prossima settimana verrà presentato il Piano di resilienza interna dell'Ucraina, composto da 10 punti. Nel suo discorso serale il leader ucraino ha precisato che sta lavorando al piano per fare in modo che "l'Ucraina rimanga forte. Oggi abbiamo trattato diversi punti, tra cui la sovranità culturale, che comprende il patrimonio culturale dell'Ucraina, la cultura contemporanea e la diplomazia culturale". Zelensky ha aggiunto che uno degli elementi chiave del piano interno per il rafforzamento dell'Ucraina è la sua componente economica.

Il ministero della Difesa russo ha annunciato che le forze di Mosca hanno conquistato un altro villaggio nell'est dell'Ucraina: Stepanovka, nella regione di Donetsk. 


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Guerra Ucraina, il New York Times rivela: "50mila soldati russi e nordcoreani nel Kursk"

L'esercito russo avrebbe radunato 50.000 soldati, tra cui anche truppe nordcoreane, per preparare l'assalto finalizzato al recupero dei territori conquistati dall'Ucraina nella regione russa del Kursk. Lo hanno reso noto funzionari statunitensi e ucraini citati dal New York Times. LEGGI QUI

Ucraina, Meloni incontra Rutte: “Con la Nato l'obiettivo comune è una pace giusta”

Al centro del colloquio tra la presidente del Consiglio e il segretario generale della Nato c'è stato "il sostegno degli alleati alla legittima difesa dell'Ucraina", ha detto la premier al termine della riunione. Secondo Meloni, “l'obiettivo comune" è quello di "costruire le migliori condizione possibili per una pace giusta" e "il ruolo di coordinamento che la Nato può esercitare e deve esercitare a questo punto di vista per aiutare l'Ucraina a guardare avanti". LEGGI QUI

Guerra in Ucraina, quali sono i rapporti di Trump con Putin e Zelensky?

"Non inizierò le guerre, le fermerò", ha detto Donald Trump nel discorso per la vittoria alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. A stretto giro sono arrivate le congratulazioni del presidente Volodymyr Zelensky, che ha definito "impressionante" il trionfo del tycoon e ha detto di augurarsi che il suo ritorno alla Casa Bianca "aiuterà l'Ucraina ad ottenere una pace giusta". Ma quali sono i rapporti fra i due leader? E com’è la situazione fra Trump e il presidente russo Vladimir Putin? L'APPROFONDIMENTO

Guerra in Ucraina, il piano di Trump per la fine del conflitto. I punti chiave

Il futuro presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha un piano per far terminare la guerra in Ucraina, che sarebbe stato accolto con interesse dal leader russo Vladimir Putin. Secondo indiscrezioni pubblicate dalla stampa internazionale, il piano si basa su tre punti chiave. Il primo è il congelamento del conflitto, il che porterebbe alla concessione del 20% del territorio ucraino alla Russia (cioè Crimea, Donbass, la zona lungo il mare di Azov e parte della regione di Zaporizhzhia). Il secondo è la creazione di una zona demilitarizzata di 1.000 chilometri presidiata dalle truppe europee (con possibili aiuti americani in armamenti). Il terzo è l'indipendenza di Kiev, che non può entrare nella Nato per i prossimi 20 anni. LEGGI L'ARTICOLO

Estonia: "La guerra in Ucraina è una minaccia globale"

"La guerra in Russia non è una minaccia regionale, ma globale, e insieme ai partner globali, anche l'aggressore deve essere affrontato". Lo ha detto ieri il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, duraante un bilaterale, tenutosi a Londra, con il suo omologo britannico, David Lammy. Tsahkna ha ribadito che per il suo Paese i dieci punti del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rappresentano la soluzione più adatta a garantire la fine del conflitto e una pace giusta. Discutendo della collaborazione nel settore della sicurezza e della difesa, il ministro estone ha sottolineato che la Joint expeditionary force (Jef) guidata dal Regno unito costituisce uno dei pilastri della sicurezza nella regione baltica invitando a un possibile ulteriore approfondimento della cooperazione bilaterale nel settore. 

Guerra Ucraina, le prossime mosse degli Stati Uniti e i movimenti sul campo. Cosa succede

Sul fronte della diplomazia internazionale aleggia il mistero sulla notizia di una telefonata fra il neoletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, poi smentita dal Cremlino, mentre il portavoce Dmitry Peskov ha ribadito che Mosca continuerà il conflitto in Ucraina "fino a che tutti gli obiettivi stabiliti saranno raggiunti". Secondo il Centro ucraino per la lotta alla disinformazione, le truppe del Cremlino hanno immagazzinato missili negli aeroporti per preparare attacchi di larga portata: "I russi sono pronti per attacchi massicci. Ci sono abbastanza missili, vengono accumulati negli aeroporti strategici dell'aviazione e continuano ad accumularsi. Anche l'aviazione è pronta", ha scritto su Telegram Andriy Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza dell'Ucraina. E secondo il Wall Street Journal il Pentagono invierà 500 missili intercettori in Ucraina per i sistemi di difesa aerea a medio raggio Nasams e Patriot. LEGGI QUI

Biden: "La cooperazione di Pyongyang e Mosca è pericolosa"

"La cooperazione tra la Corea del Nord e la Russia è pericolosa e destabilizzante". Lo ha detto Joe Biden a Lima prima di un incontro con il premier del Giappone Shigeru Ishiba. Il mondo sta attraversando un "momento di grande cambiamento politico", ha detto ancora Biden in un trilaterale con Corea del Sud e Giappone in Perù, a margine del vertice dell'Apec. 

In Ucraina la Croce Rossa consegna 56 case agli abitanti di Zhytomyr

Sono moduli abitativi provvisori, messi a disposizione delle famigli. Un’iniziativa che rientra tra le attività della Cri a supporto della popolazione, realizzate in concerto con la Croce rossa ucraina per migliorare la qualità della vita degli sfollati e supportare la ricostruzione. LEGGI L'ARTICOLO

Lavrov incontra Abdelatty (Egitto): "Serve cessate fuoco"

Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha incontrato il suo omologo russo, Sergei Lavrov, a margine del Sir Bani Yas Forum di tre giorni negli Emirati Arabi Uniti. "Entrambi i ministri hanno concordato sulla necessità di un cessate il fuoco immediato a Gaza e in Libano e del flusso incondizionato di aiuti umanitari", si legge in una dichiarazione del ministero egiziano.

Guerra in Ucraina, cosa sono i droni esca russi usati negli attacchi a sciame

Ad annunciarlo è stata l'intelligence militare ucraina (Hur), secondo cui Mosca utilizzerebbe droni-esca o falsi bersagli, a basso costo, nei suoi attacchi all'Ucraina con l'obiettivo di distrarre le difese aeree di Kiev. Questi dispositivi non hanno capacità di attacco e sono molto più piccoli ed economici dei droni Shahed-136/Geran-2 che la Russia usa nei suoi attacchi. DI COSA SI TRATTA

Times: "L'Ucraina potrebbe costruire una bomba atomica in pochi mesi". Ma Kiev smentisce

Gli ucraini potrebbero sviluppare una rudimentale bomba nucleare in breve tempo, se il presidente eletto americano Donald Trump decidesse di non sostenerli più militarmente contro la Russia. L’informazione è stata riportata ieri, 14 novembre, dal Times che ha citato il documento di un think tank ucraino (il Center for Army, Conversion and Disarmament Studies, Cacds) presentato al ministero della Difesa di Kiev. Gli ucraini però hanno subito smentito. E un portavoce del ministero degli Esteri ha sottolineato: "Non possediamo, sviluppiamo o intendiamo acquisire armi nucleari". Ma quello di Kiev con l'atomica è uno scenario verosimile? E quali sarebbero le conseguenze? Molto dipende anche dal ruolo che giocheranno nel conflitto, nei prossimi mesi, gli Stati Uniti. LEGGI QUI

Scholz: "Trump ha posizione più sfumata di quanto si pensi"

Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha "una posizione più sfumata" sull'Ucraina rispetto alle idee che gli vengono attribuite. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che oggi - per la prima volta in quasi due anni - ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo, Vladimir Putin.

"Ho avuto l'impressione che abbia una posizione più sfumata di quanto spesso si ritiene qui in questo Paese", ha detto Scholz, riferendosi al colloquio avuto con Trump domenica scorsa, in un'intervista al quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung.

Alla domanda se tema un accordo di pace, concluso tra Trump e Putin, senza che l'Ucraina abbia voce in capitolo, Scholz si è detto fiducioso: "niente nella conversazione (con Trump, ndr) suggerisce questo". Secondo il cancelliere tedesco, "Putin ha fallito in Ucraina" perché "contrariamente a quanto aveva annunciato all'inizio della guerra, non è riuscito a conquistare l'intero Paese".

Zelensky a Scholz: "Così aiuti Putin a rompere l'isolamento" (2)

"Il cancelliere Scholz - afferma Zelensky - mi ha detto che aveva intenzione di chiamare Putin. La sua chiamata, secondo me, apre il vaso di Pandora. Ora potrebbero esserci altre conversazioni e telefonate. Solo un sacco di parole. Ed è esattamente ciò che Putin ha cercato a lungo. E' fondamentale per lui indebolire il suo isolamento, così come l'isolamento della Russia, e tenere dei semplici colloqui che non porteranno da nessuna parte. Lo fa da decenni. Cio' ha permesso alla Russia di evitare di apportare modifiche alle sue politiche, di fatto non facendo nulla, il che ha portato in ultima analisi a questa guerra. Comprendiamo tutte le sfide attuali e sappiamo cosa fare do. E vogliamo chiarire: non ci sarà nessun 'Minsk 3'. Abbiamo bisogno di una vera pace".

Lavrov: "Aspettiamo proposte Trump, politico che chiede pace merita attenzione"

Mosca attende le proposte di Donald Trump per risolvere la crisi in Ucraina. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. "Non posso immaginarlo - ha detto, secondo quanto riferisce la Tass, riferendosi al modo in cui il presidente americano intende mettere fine al conflitto - aspetteremo le proposte. Noi regolarmente sottolineiamo, quando ci viene chiesto, che in ogni caso, un politico che dice che non è per la guerra ma per la pace merita attenzione".  

"Ma non sappiamo cosa esattamente proporrà", ha aggiunto ricordando che la posizione russa è stata "chiaramente formulata" da Vladimir Putin nel suo discorso dello scorso giugno. 

Sybiha a Tajani: "Grazie Italia per sostegno durante presidenza G7"

"Ho ringraziato l'Italia per la sua leadership e il forte sostegno all'Ucraina nel corso della sua presidenza del G7. Abbiamo discusso i passi per sviluppare ulteriormente la nostra cooperazione bilaterale e coordinare le nostre posizioni coordinate in vista dei principali eventi internazionali". Lo ha dichiarato sul social X il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, dopo il colloquio avuto con il titolare della Farnesina, Antonio Tajani.

Zelensky: "Colloquio Scholz-Putin apre vaso Pandora, ce ne saranno altri, solo parole"

La telefonata tra Olaf Scholz e Vladimir Putin, "nella mia opinione, apre un vaso di Pandora: potrebbero esserci altri colloqui e altre telefonate, solo tante parole". Così in un post su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha contestato di nuovo il contatto telefonico tra il cancelliere tedesco e il presidente russo, del quale era stato avvertito in anticipo da Scholz. "Ed è esattamente ciò che Putin ha cercato a lungo. È fondamentale per lui indebolire il suo isolamento, così come l'isolamento della Russia, e tenere dei meri colloqui che non porteranno da nessuna parte. Lo fa da decenni", accusa ancora Zelensky. Che poi ricorda come tutto questo abbia "permesso alla Russia di evitare di apportare modifiche alle sue politiche, di fatto non facendo nulla, cosa ha portato alla fine a questa guerra". 

"Comprendiamo tutte le sfide attuali e sappiamo cosa fare. E vogliamo chiarire: non ci sarà nessun "Minsk-3", abbiamo bisogno di una vera pace", conclude il presidente ucraino.

Lavrov: "Gli ucraini non hanno bisogno di supporto promesso da Scholz"

"Gli ucraini non hanno bisogno del supporto promesso dal cancelliere tedesco Olaf Scholz dopo la conversazione con il presidente russo Vladimir Putin". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dalla Tass. 

Zelensky critica telefonata Scholz-Putin: "Non ci sarà Minsk 3"

"La telefonata tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il dittatore russo Vladimir Putin è un vaso di Pandora. Potrebbe essere seguita da altre conversazioni, solo tante parole. Tuttavia, non ci sarà una Minsk-3". Lo afferma il presidente ucraino Volodumyr Zelensky nel suo consueto discorso serale, ripreso da Rbc-Ucraina. 

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