Guerra Ucraina Russia, Zelensky: "Grazie G7 e Meloni per sostegno unitario a Kiev"

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"I leader del G7 hanno dimostrato ancora una volta il loro incrollabile sostegno all'Ucraina". Lo scrive il presidente ucraino su X dopo la dichiarazione dei leader del G7 di sostegno all'Ucraina. "La posizione di Trump è molto importante, l'atteggiamento dell'America verso di noi è molto importante" e gli americani "oggi sono dalla parte di Kiev", ha detto nelle ultime ore Zelensky

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L'Ucraina "deve fare di tutto per porre fine alla guerra nel 2025 attraverso la via diplomatica" ma partendo da una "Ucraina forte". Ne è convinto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista a Radio Ucraina, all'indomani della telefonata tra Olaf Scholz e Vladimir Putin. "Come possono esserci trattative semplicemente con un assassino? Se parliamo con Putin e non siamo rafforzati nelle condizioni in cui ci troviamo non si tratta di una pace giusta", ha affermato. "La posizione di Trump è molto importante, l'atteggiamento dell'America verso di noi è molto importante" e gli americani "oggi sono dalla parte di Kiev". 

Dopo due mesi di schermaglie fatte di mezzi annunci e smentite, alla fine la telefonata tra Vladimir Putin e Olaf Scholz c'è stata. Un colloquio probabilmente accelerato dalla vittoria di Donald Trump, con il quale il cancelliere tedesco si è sentito la scorsa settimana per poi annunciare di essere pronto a "lavorare insieme per il ritorno della pace in Europa".

Ma le parti hanno affermato di aver tenuto duro sulle loro posizioni. Il governo tedesco ha detto che il cancelliere ha esortato la Russia a ritirare le truppe ed "essere disposta a negoziare con l'Ucraina" per "una pace giusta e duratura". Scholz ha anche sottolineato "la determinazione della Germania a sostenere Kiev per tutto il tempo necessario nella sua lotta difensiva contro l'aggressione russa". 


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Guerra Ucraina, il New York Times rivela: "50mila soldati russi e nordcoreani nel Kursk"

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Al centro del colloquio tra la presidente del Consiglio e il segretario generale della Nato c'è stato "il sostegno degli alleati alla legittima difesa dell'Ucraina", ha detto la premier al termine della riunione. Secondo Meloni, “l'obiettivo comune" è quello di "costruire le migliori condizione possibili per una pace giusta" e "il ruolo di coordinamento che la Nato può esercitare e deve esercitare a questo punto di vista per aiutare l'Ucraina a guardare avanti". LEGGI QUI

Guerra in Ucraina, quali sono i rapporti di Trump con Putin e Zelensky?

"Non inizierò le guerre, le fermerò", ha detto Donald Trump nel discorso per la vittoria alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. A stretto giro sono arrivate le congratulazioni del presidente Volodymyr Zelensky, che ha definito "impressionante" il trionfo del tycoon e ha detto di augurarsi che il suo ritorno alla Casa Bianca "aiuterà l'Ucraina ad ottenere una pace giusta". Ma quali sono i rapporti fra i due leader? E com’è la situazione fra Trump e il presidente russo Vladimir Putin? L'APPROFONDIMENTO

Guerra in Ucraina, il piano di Trump per la fine del conflitto. I punti chiave

Il futuro presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha un piano per far terminare la guerra in Ucraina, che sarebbe stato accolto con interesse dal leader russo Vladimir Putin. Secondo indiscrezioni pubblicate dalla stampa internazionale, il piano si basa su tre punti chiave. Il primo è il congelamento del conflitto, il che porterebbe alla concessione del 20% del territorio ucraino alla Russia (cioè Crimea, Donbass, la zona lungo il mare di Azov e parte della regione di Zaporizhzhia). Il secondo è la creazione di una zona demilitarizzata di 1.000 chilometri presidiata dalle truppe europee (con possibili aiuti americani in armamenti). Il terzo è l'indipendenza di Kiev, che non può entrare nella Nato per i prossimi 20 anni. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Ucraina, le prossime mosse degli Stati Uniti e i movimenti sul campo. Cosa succede

Sul fronte della diplomazia internazionale aleggia il mistero sulla notizia di una telefonata fra il neoletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, poi smentita dal Cremlino, mentre il portavoce Dmitry Peskov ha ribadito che Mosca continuerà il conflitto in Ucraina "fino a che tutti gli obiettivi stabiliti saranno raggiunti". Secondo il Centro ucraino per la lotta alla disinformazione, le truppe del Cremlino hanno immagazzinato missili negli aeroporti per preparare attacchi di larga portata: "I russi sono pronti per attacchi massicci. Ci sono abbastanza missili, vengono accumulati negli aeroporti strategici dell'aviazione e continuano ad accumularsi. Anche l'aviazione è pronta", ha scritto su Telegram Andriy Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza dell'Ucraina. E secondo il Wall Street Journal il Pentagono invierà 500 missili intercettori in Ucraina per i sistemi di difesa aerea a medio raggio Nasams e Patriot. LEGGI QUI

"Da Pyongyang razzi lungo raggio e sistemi artiglieria a Russia"

La Corea del Nord ha fornito alla Russa razzi a lungo raggio e sistemi di difesa, alcuni dei quali si trovano nella regione russa di Kursk. Lo riporta il Financial Times citando un rapporto dell'intelligence ucraina, secondo il quale delle ultime settimana Pyongyang ha fornito almeno 20 sistemi di lancio che possono sparare razzi standard o teleguidati.

Zelensky: "Alleanza Pyongyang-Mosca porta a destabilizzazione"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di avere incontrato il ministro degli Esteri giapponese Takeshi Iwaya con il quale ha discusso "dell'alleanza della Corea del Nord con la Russia e del suo sostegno a Putin in questa guerra brutale". Il leader ucraino ha precisato di avere informato il ministro nipponico "sulle attività del personale militare nordcoreano nella regione di Kursk e sulle varie minacce rappresentate dalla collaborazione tra Pyongyang e Mosca. La Russia sta insegnando alla Corea del Nord la guerra moderna, il che potrebbe portare a una destabilizzazione significativa e diffusa. Dobbiamo lavorare insieme a tutti gli altri nostri partner per contrastare questo fenomeno". Zelensky ha poi ringraziato il Giappone "per il suo costante sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina, nonché per la sua consistente assistenza finanziaria e umanitaria, tra cui un nuovo pacchetto di aiuti per il nostro settore energetico". Un ulteriore ringraziamento al Paese del Sol Levante "per aver stanziato 3 miliardi di dollari nell'ambito della decisione del G7 su un prestito di 50 miliardi di dollari, da rimborsare utilizzando i proventi derivanti dai beni russi congelati".

Kiev: nuovo allarme aereo in serata nella capitale

"In serata a Kiev è stato annunciato un nuovo allarme aereo. È la seconda volta in giornata". Lo riferisce Rbc-Ucraina citando l'aeronautica militare ucraina, che prevedendo l'arrivo di missili e droni russi ha consigliato alla popolazione di "restare nei rifugi".

Zelensky: "Grazie G7 e Meloni per sostegno unitario a Kiev"

"I leader del G7 hanno dimostrato ancora una volta il loro incrollabile sostegno all'Ucraina, mentre ci avviciniamo al millesimo giorno di aggressione da parte della Russia. Sono profondamente grato alla presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e a tutti i leader del G7 per la loro voce unita nel sostenere l'Ucraina. Il loro sostegno aiuta l'Ucraina a proteggere il suo popolo dal terrorismo, salvando innumerevoli vite" . Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X dopo la dichiarazione dei leader del G7 di sostegno all'Ucraina.

Von der Leyen: "Putin usa ancora l'arma del gas contro l'Ue"

"Ancora una volta Putin usa l'energia come arma. Sta cercando di ricattare l'Austria e l'Europa tagliando le forniture di gas. Siamo preparati a questo e pronti per l'inverno. Gli stoccaggi di gas in tutta l'UE sono pieni. Come ho detto ieri a Karl Nehammer, l'Europa è unita nel sostenere l'Austria". Lo scrive su X la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. 

Wsj: "Kiev punta su produzione di massa 'robot killer' per sfuggire a radar Mosca"

La diffusione dei 'robot killer' può essere la chiave di volta per Kiev nel conflitto con la Russia. Le aziende ucraine stanno aumentando la produzione di droni guidati da computer, economici e resistenti ai disturbi elettronici. Sistemi creati per selezionare e colpire bersagli senza necessità di dispendioso controllo umano, i droni automatizzati agiscono in accordo con i dati elaborati dall'intelligenza artificiale. 

Secondo il Wall Street Journal, l'Ucraina si starebbe preparando ad una vera e propria svolta, che coinciderà con l'avvio della produzione in serie di 'robot killer', attraverso l'aumento della produzione di droni d'attacco robotici su scala industriale, andando oltre i prototipi. A rendere possibile questo salto è l'integrazione di computer economici in sistemi sofisticati e compatti, che replicano capacità un tempo disponibili solo in apparecchiature molto più costose. 

"Nulla di tutto questo è nuovo - ha affermato Lorenz Meier, fondatore e amministratore delegato di Auterion, azienda che produce piattaforme software per droni - La differenza è il prezzo". Kiev si prepara a ricevere decine di migliaia di computer miniaturizzati Skynode, prodotti da Auterion, che dovrebbero arrivare sul campo di battaglia all'inizio del prossimo anno. Vyriy Drone, una delle principali startup ucraine nel settore dei droni, ha dichiarato che inizierà a produrre diverse migliaia di droni autopilotati già da questo mese. Anche altre aziende stanno aumentando la produzione.

Ministro Giappone a Kiev: "Truppe Corea Nord coinvolgono l'Asia"

Il ministro degli Esteri del Giappone, Takeshi Iwaya, ha visitato a sorpresa Kiev, e ha dichiarato che le truppe della Corea del Nord che sono entrate in guerra in Ucraina, "non solo approfondirà la gravità della situazione ucraina, ma avrà effetti estremamente significativi per la situazione della sicurezza in Asia orientale". "Siamo preoccupati da questo sviluppo, che condanniamo con forza", ha aggiunto il ministro giapponese. Iwaya, scrive Ukrinform, è il primo rappresentante del Giappone a visitare Kiev  da quando si è insediato il nuovo premier, Shigeru Ishiba. Il ministro incontra oggi il suo omologo ucraino, Andryi Sibyha, e potrebbe anche avere un colloquio con il presidente Volodymyr Zelensky.

Zelensky: "Truppe stanche, possibili alcuni passi indietro"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha ammesso che la situazione al fronte è "davvero difficile" e con una "lenta ma inesorabile pressione dei russi", le truppe ucraine che combattono in prima linea sono stanche. Sono quindi possibili dei riposizionamenti, dei "passi indietro". Del resto la rotazione - ha spiegato in un'intervista a Radio Ucraina, ripresa da altri media ucraini - non può avvenire finché le brigate di riserva sono a corto di personale in armi ed equipaggiamento. "Ci sono ragazzi al fronte. Hanno bisogno della rotazione per potersi riposare, fare vacanze, ecc. Al loro posto devono alternarsi altre squadre", ma queste tardano a formarsi perché "a corto di personale". "Per vari motivi, comporre le nostre brigate con persone addestrate, rifornirle ed equipaggiarle con armi, sono processi che ora vanno a rilento. Non è sufficiente riempire una brigata di persone se non arrivano le armi specifiche. Aspettiamo la consegna di alcune armi da 12 mesi, dall'accordo nel Congresso" americano, ha aggiunto Zelensky. Altrimenti, si manderebbero i rinforzi allo sbaraglio: "Che facciamo, li mandiamo avanti come semplice carne da cannone, come fanno i russi? Nessuno lo vuole", ha chiosato Zelensky. I ragazzi al fronte, colpiti quotidianamente e bombardati, "ci chiedono se possiamo fare dei passi indietro, e la leadership militare risponde: Sì. Sì, perché questa è la nostra posizione di principio: 'prima vengono le persone, poi la terra'". Quando le riserve, i rinforzi saranno pronti, "allora i russi si troveranno nella situazione in cui siamo noi adesso, sul fronte orientale". 

Forze russe continuano ad avanzare nel Donetsk, prese Leninskoe e Makarovka

Le forze militari russe continuano ad avanzare nella regione del Donetsk. Il ministero della Difesa a Mosca ha annunciato la conquista di Leninskoe e Makarovka, due insediamenti nella regione. Raid con droni, missili e artiglieria hanno colpito l'infrastruttura dell'energia che sostiene le operazioni militari, delle basi aeree, officine e siti usati come magazzini per droni, ha aggiunto il ministero. Sono state colpite in tutto 165 siti.

Varsavia,'in settimana colloqui su guerra dopo Scholz-Putin'

"I colloqui più importanti su questa crisi si terranno a Varsavia". Lo ha detto il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski annunciando un incontro del triangolo di Weimar, martedì prossimo, nel formato allargato. Sikorski, riferendosi alla telefonata Scholz-Putin, ha detto che "le cose stanno accelerando" dichiarandosi poi soddisfatto che il cancelliere abbia ribadito il principio "nessuna decisione sull'Ucraina senza l'Ucraina". All'incontro parteciperanno, oltre ai ministri di Parigi e Berlino, anche quelli di Regno Unito, Italia e Ucraina; sarà inoltre presente anche l'alto rappresentante Ue designata Kaja Kallas. 

Ucraina: leader G7, 'ribadiamo sostegno a Kiev dopo mille giorni guerra'

Su iniziativa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni i leader G7 hanno adottato una dichiarazione di sostegno a Kiev in vista del millesimo giorno dall’inizio della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, che cade martedì.  Nella dichiarazione viene ribadito dunque il “Sostegno duraturo all’Ucraina”.  “Noi, i leader del Gruppo dei Sette (G7), riaffermiamo il nostro fermo sostegno all’Ucraina per tutto il tempo necessario. Rimaniamo solidali nel contribuire alla sua lotta per la sovranità, la libertà, l’indipendenza, l’integrità territoriale e la sua ricostruzione. Riconosciamo anche l’impatto dell’aggressione della Russia sulle persone vulnerabili in tutto il mondo. Dopo 1.000 giorni di guerra - proseguono i leader - riconosciamo l’immensa sofferenza sopportata dal popolo ucraino. Nonostante queste difficoltà, gli ucraini hanno dimostrato una resilienza e una determinazione senza pari nel difendere la propria terra, la propria cultura e il proprio popolo". 


Zelensky, 'Putin non vuole la pace vuole solo negoziare nostra resa'

L'unica cosa che Vladimir Putin vuole negoziare è la resa di Kiev. E' l'accusa rilanciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, quando si avvicinano i mille giorni di guerra (il 19 novembre) e all'indomani della telefonata tra il leader russo e Olaf Scholz, la prima con un leader europeo in due anni. "È vantaggioso per lui sedersi (al tavolo dei negoziati), ma non è vantaggioso per lui negoziare. È vantaggioso per lui accettare alcune condizioni di capitolazione da parte nostra, ma nessuno glielo permetterà”, ha detto Zelensky in un'intervista a Radio Ucraina, citata dall'agenzia Ukrinform.

Secondo il presidente ucraino, Putin non cerca affatto la pace, ma questo non significa che non voglia comunque sedersi al tavolo negoziale. "Perché? Perché - spiega - per lui si tratta di distruggere l'isolamento politico che è stato costruito dall'inizio della guerra. E per lui  è vantaggiose sedersi per parlare non per raggiungere un accordo".

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