Medio Oriente, Iran attacca base Usa in Qatar: reazioni internazionali, da Meloni a Trump
MondoIntroduzione
Dopo il fuoco americano sui siti nucleari iraniani, l’Iran ha risposto agli Stati Uniti lanciando alcuni missili contro Al Udeid, la base Usa in Qatar che è la più grande struttura militare statunitense in Medio Oriente (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA). Si è trattato di una rappresaglia misurata e preannunciata, che non avrebbe provocato morti né feriti. "Sei missili hanno colpito la base", hanno rivendicato i pasdaran. "Tutti intercettati", ha replicato un portavoce qatarino. Stessa linea degli Usa. In un primo momento si era diffusa la notizia di missili anche contro basi in Siria e Iraq, ma un funzionario degli Stati Uniti – citato da Reuters – ha smentito. Subito dopo l’attacco iraniano, sono arrivate le reazioni internazionali
Quello che devi sapere
Meloni: “Riprendere un dialogo politico”
“A nome del governo italiano desidero esprimere la mia sincera vicinanza al Qatar per l’attacco iraniano subito in queste ore sul suo territorio. Sono in costante contatto con l’Emiro al-Thani e tutti gli attori del golfo da quando si è ulteriormente aggravata la crisi. Siamo tutti d’accordo sulla necessità di ritornare immediatamente al tavolo negoziale e riprendere un dialogo politico che possa dare una prospettiva di pace e stabilità alla regione”, ha scritto sui suoi social la premier italiana Giorgia Meloni
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Khamenei: “Non ci sottometteremo”
"Non abbiamo fatto del male a nessuno. E non accetteremo alcuna molestia da nessuno, in nessuna circostanza. E non ci sottometteremo alle molestie di nessuno. Questa è la logica della nazione iraniana", ha scritto la Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, dopo l'attacco missilistico contro la base Usa in Qatar
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“Iran non lascerà alcuna aggressione senza risposta"
Dopo l’attacco in Qatar, c’è stato un comunicato anche delle Guardie Rivoluzionarie. Con l'attacco alla base Usa in Qatar "il messaggio delle forze armate iraniane alla Casa Bianca e ai suoi alleati è chiaro: l'Iran non lascerà che alcuna aggressione alla sua sovranità, integrità territoriale e sicurezza nazionale resti senza risposta. Avvertiamo che il tempo del mordi e fuggi è passato e che il ripetersi di qualsiasi malefatta porterà al crollo dei pilastri militari Usa nella regione, alla sua umiliante fuga dall'Asia occidentale e alla materializzazione della causa delle nazioni islamiche, che sta spazzando via il tumore canceroso del sionismo", si legge nella nota. Ancora: "A seguito della chiara aggressione militare del regime criminale degli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani e della violazione del diritto internazionale, le Guardie Rivoluzionarie hanno sferrato un attacco distruttivo e violento contro la base aerea statunitense di Al Udeid in Qatar, con l'intervento del Consiglio Supremo per la Sicurezza Nazionale e della leadership della base di Khatamolanbia. L'aggressione statunitense ha dimostrato che le malefatte dei sionisti erano in linea con la pianificazione americana"
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Qatar: “Ci riserviamo il diritto di rispondere ad aggressione”
Poco dopo è arrivata la replica del Qatar. Il Qatar considera l'attacco iraniano alla base aerea "una flagrante violazione della sua sovranità e del suo spazio aereo, nonché del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Affermiamo che lo Stato del Qatar si riserva il diritto di rispondere direttamente in modo proporzionale alla natura e alla portata di questa palese aggressione in conformità con il diritto internazionale", ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri qatarino, Majed Al Ansari
“Missili contro Usa, non contro il fraterno amico Qatar”
Più tardi è arrivata la precisazione del Consiglio di Sicurezza dell'Iran. “Le forze armate iraniane hanno sferrato attacchi contro la base statunitense in Qatar in rappresaglia per l'aggressivo e insolente attacco statunitense ai nostri siti nucleari. La base statunitense è lontana dalle aree urbane e residenziali del Qatar. L'azione non ha messo in pericolo il fraterno e amichevole Paese del Qatar e il suo nobile popolo, e l'Iran è ancora impegnato a preservare e proseguire i calorosi e storici legami con il Qatar. Il numero di missili utilizzati dall'Iran nel suo attacco è stato lo stesso delle bombe utilizzate dagli americani nel loro attacco ai nostri impianti nucleari", si legge in una dichiarazione
Le parole di Trump
"Desidero ringraziare l'Emiro del Qatar per tutto ciò che ha fatto per la pace nella regione", ha scritto Donald Trump su Truth. "Riguardo all'attacco di oggi alla base americana in Qatar, sono lieto di annunciare che, oltre a non aver ucciso o ferito alcun americano, non ci sono stati nemmeno qatarioti uccisi o feriti", ha aggiunto il presidente americano. E ancora: "Voglio ringraziare l'Iran per averci avvisato tempestivamente, il che ha permesso di non perdere vite umane e di non ferire nessuno. Forse l'Iran può ora procedere verso la pace e l'armonia nella regione e incoraggerò con entusiasmo Israele a fare lo stesso"
La condanna di diversi Paesi arabi
Diversi Paesi arabi, come Arabia Saudita, Giordania, Bahrein ed Emirati Arabi Uniti, hanno condannato l’attacco iraniano alla base statunitense in Qatar. L'Arabia Saudita ha dichiarato che "l'aggressione" dell'Iran contro il Qatar è "ingiustificabile". "Il Regno dell’Arabia Saudita - si legge in una dichiarazione - condanna e denuncia con la massima fermezza l’aggressione lanciata dall’Iran contro lo Stato fratello del Qatar, che costituisce una palese violazione del diritto internazionale e dei principi del buon vicinato. È inaccettabile e non può essere giustificata in alcun modo”. Anche gli Emirati Arabi Uniti hanno condannato "con la massima fermezza" l'attacco iraniano, definendolo una "flagrante violazione" della sovranità del Paese del Golfo. Il ministero degli Esteri ha poi “sottolineato la necessità di una cessazione immediata dell’escalation militare” per “non compromettere la sicurezza regionale”. Anche la Giordania ha ribadito la sua “ferma condanna dell’aggressione”, mentre il Bahrein ha parlato di “palese violazione” della sovranità e dello spazio aereo del Qatar
La condanna della Spagna
Una condanna è arrivata anche dalla Spagna. Il governo spagnolo "condanna categoricamente il bombardamento dell'Iran contro il territorio del Qatar", si legge in un comunicato ufficiale, secondo cui "questo attacco contro basi statunitensi costituisce un ulteriore passo dell'escalation militare e mette in pericolo tutta la regione". La Spagna, aggiunge la nota, "ribadisce il proprio appello al contenimento e al rispetto del diritto internazionale, alla fine immediata della violenza e al ritorno alle negoziazioni diplomatiche". Il governo, conclude, "si mantiene in contatto permanente con gli effettivi militari e gli spagnoli nella regione"
Macron: “La spirale del caos deve finire”
"La spirale del caos deve finire", ha dichiarato invece il presidente francese Emmanuel Macron. Ha poi lanciato un appello a “tutte le parti alla massima prudenza, alla de-escalation e al ritorno al tavolo dei negoziati”. “Esprimo la solidarietà della Francia al Qatar, colpito dall'Iran sul suo territorio", ha aggiunto Macron sul suo account X, precisando di essere in "stretto contatto con le autorità del Paese e i nostri partner nella regione"
Guterres “allarmato” da nuova escalation in Medio Oriente
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres è "profondamente allarmato dall'ulteriore escalation del conflitto in Medio Oriente". "Fin dall'inizio della crisi - si legge in una nota del portavoce -, Guterres ha ripetutamente condannato qualsiasi escalation militare in questo conflitto, incluso l'attacco odierno dell'Iran al territorio del Qatar. Ribadisce inoltre il suo appello a tutte le parti a cessare i combattimenti". Il segretario generale, inoltre, "esorta tutti gli Stati membri a rispettare i propri obblighi ai sensi della Carta delle Nazioni Unite e delle altre norme di diritto internazionale"
Idf: “Iran minaccia il mondo intero”
L'attacco dell'Iran contro una base militare americana in Qatar è la prova che l'Iran minaccia "il mondo intero", ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano Effie Defrin. “È un'ulteriore prova di ostilità e violenza e del fatto che l'Iran è uno Stato terrorista che minaccia non solo Israele, ma tutto il Medio Oriente, compresi i suoi vicini e il mondo intero", ha affermato
Algeria condanna “violazioni inaccettabili” contro il Qatar
L'Algeria, membro non permanente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ha espresso "profondo rammarico e viva preoccupazione" per il livello di escalation raggiunto in Medio Oriente, a seguito delle "violazioni della sovranità del Qatar e della sacralità del suo territorio”. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri algerino in un comunicato. Algeri ha definito tali atti come "violazioni gravi e inaccettabili", ribadendo "la piena solidarietà e il sostegno dell'Algeria al fratello Qatar per affrontare e superare questa prova". Alla luce di una crisi che "non mostra alcun segno di attenuazione", Algeri ha rivolto un appello urgente a tutti gli attori interessati alla sicurezza e stabilità della regione, affinché si mobilitino "per sventare i piani criminali e distruttivi che mirano a imporre un'egemonia assoluta sui popoli e gli Stati della regione". Secondo la dichiarazione, "questa volontà egemonica non viene più nascosta, ma apertamente rivendicata senza timore di alcuna responsabilità, giudizio o sanzione"
Crosetto: “Militari italiani al sicuro”
Il ministro italiano della Difesa Guido Crosetto, infine, ha rassicurato sui militari italiani. "Posso rassicurare che tutti i militari italiani presenti in Iraq, Kuwait e Qatar hanno tempestivamente adottato tutte le procedure di sicurezza previste, incluso — laddove necessario — lo spostamento preventivo in aree sicure. Tali attacchi rientrano nel quadro delle ipotesi operative già considerate nei giorni scorsi dai tecnici della Difesa, che avevano subito disposto il riposizionamento prudenziale dei contingenti italiani nei teatri interessati. Ad oggi, tutto il personale è quindi al sicuro e non si registrano conseguenze né criticità per i nostri militari impiegati nelle missioni internazionali", ha spiegato
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