Guerra Medio Oriente, Idf: ucciso capo di Hamas che pianificò parapendii 7 ottobre

L'Idf e lo Shin Bet hanno annunciato che il capo dell'aviazione di Hamas, che pianificò l'infiltrazione in Israele del 7 ottobre con parapendii e droni, è stato ucciso in un attacco aereo a settembre. La pattuglia ha individuato una serie di ordigni esplosivi incendiari posizionati lungo la strada che conduce alla base operativa avanzata UNP 1-32A, nel sud del Libano. Raid israeliano contro Aitou, villaggio in una regione montuosa a maggioranza cristiana: ci sono vittime. Razzi su Tel Aviv e il centro di Israele

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Vaccinazioni anti-polio a Gaza, iniziata la seconda fase della campagna

E' iniziata questa mattina nella Striscia di Gaza la seconda fase della campagna di vaccinazione contro la poliomielite per 590mila bambini di età inferiore ai 10 anni. Lo ha reso noto l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) su 'X'. E' la prima campagna di questo tipo nell'enclave palestinese da 25 anni.

Un mese fa il capo dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, aveva detto che la prima fase della campagna di vaccinazione contro la polio a Gaza ha raggiunto il 90% dei bambini.

Operazione dello Shin Bet, scoperta cellula di reclutamento dell'Iran

Due persone sono state arrestate in Israele in un'operazione congiunta condotta dallo Shin Bet e dell'unità Lahav 433 della polizia che ha portato alla luce una presunta cellula dell'intelligence iraniana che reclutava cittadini israeliani. Lo ha riferito il Times of Israel, precisando che le persone arrestate sono due cittadini dello Stato ebraico: un uomo residente a Ramat Gan di 30 anni chiamato Vladislav Viktorzon e la sua compagna di 18 anni, Anna Bernstein.

Secondo lo Shin Bet e la polizia, dalla fine di agosto i due comunicavano in ebraico sui social media con una persona chiamata Mari Hossi, ritenuto un agente iraniano. Sotto la direzione di Hossi, sostiene la sicurezza israeliana, Viktorzon e Bernstein hanno svolto diversi incarichi, tra cui incendiare auto nell'area di Yarkon Park a Tel Aviv e sabotare infrastrutture di comunicazione e bancomat. Per ognuno dei lavori svolti e documentati con video avrebbero ricevuto 5mila dollari.

Stando all'indagine, i due avevano anche accettato di eseguire l'omicidio di un esponente israeliano e di lanciare una granata contro una casa. Di conseguenza, avevano cercata di procurarsi armi, tra cui un fucile da cecchino, pistole e granate.

Hamas, nuovo bilancio delle vittime: sono 42.289 da inizio guerra

Circa 42.289 palestinesi sono stati uccisi e 98.684 feriti nell'offensiva militare israeliana su Gaza dall'inizio della guerra: lo ha annunciato il ministero della Salute guidato da Hamas, ripreso da Sky News.   Nel suo conteggio, il ministero non fa distinzione tra civili e combattenti, ma afferma che circa due terzi delle vittime sono donne e bambini. 

Hezbollah: "Haifa è la nuova Kiryat Shmona"

Per Hezbollah la città portuale israeliana di Haifa è "ormai una nuova Kiryat Shmona", in riferimento alla cittadina israeliana in Alta Galilea da più di un anno presa regolarmente di mira dal Partito di Dio. Lo riferiscono fonti di Hezbollah al giornale libanese al Akhbar, vicino allo stesso movimento armato. Le fonti affermano che gli attacchi su Haifa sono "in risposta a quelli israeliani su Beirut". Questa dichiarazione giunge all'indomani dell'attacco di Hezbollah su una base militare israeliana vicino Haifa dove sono stati uccisi 4 soldati israeliani e circa 60 persone sono rimaste ferite. 

Hamas, 10 uccisi e almeno 30 feriti in raid su Jabalya

Fonti mediche nella Striscia di Gaza, riprese da Haaretz, affermano che almeno dieci persone sono state uccise e 30 ferite, tra cui donne e bambini, in un attacco aereo israeliano su un centro di distribuzione di aiuti umanitari nel campo profughi di Jabalya, nel nord di Gaza.   Un portavoce della Mezzaluna Rossa palestinese ha affermato che le squadre di soccorso non sono in grado di raggiungere il sito. 

Iron dome, cos'è e come funziona il sistema anti missile israeliano

Si tratta di un sistema di difesa terrestre che intercetta razzi e colpi di mortaio a corto raggio. Di solito viene utilizzato dalle forze israeliane per fermare i missili lanciati dai miliziani di Hamas. Inaugurato nel 2011, è composto da diverse batterie che compongono questa "Cupola di ferro" sparse sul territorio israeliano: ciascuna è dotata di un radar che rileva i razzi in arrivo. Insieme alla Fionda di David e ad Arrow, completa la triade di difesa di Israele. L'APPROFONDIMENTO

Iron Dome

©Ansa

Israele: "Continueremo a colpire Beirut, nessun cambiamento"

"Israele attacca ovunque in Libano, Beirut compresa. Lo abbiamo dimostrato di recente e lo dimostreremo anche nei prossimi giorni, in base a considerazioni operative". Lo ha affermato un alto funzionario israeliano, citato dai media, alla luce della notizia che l'aeronautica militare non ha attaccato Beirut per tre giorni dopo la richiesta avanzata la scorsa settimana dal presidente Usa Joe Biden al primo ministro Benjamin Netanyahu. 

Hezbollah: "Salva di missili su base navale vicino ad Haifa"

Hezbollah ha affermato di aver preso di mira, con "una salva di razzi", la base navale Stella Maris vicino a Haifa, in nome di Hassan Nasrallah, il leader del gruppo ucciso da Israele alla fine di settembre. Ieri un drone è esploso sulla base Golani a Binyamina, a sud di Haifa, uccidendo 4 soldati e ferendone più di 40, di cui otto in maniera grave. 

Beirut, ieri uccise 51 persone dai raid aerei israeliani

Il ministero della Salute libanese afferma che domenica 51 persone sono state uccise in tutto il paese dagli attacchi aerei israeliani. Altre 174 sono rimaste ferite, aggiunge il ministero, come riporta la Bbc. Ventidue delle persone uccise si trovavano nella regione del Monte Libano, nel nord del Paese, mentre 10 persone sono state uccise in attacchi israeliani nella regione meridionale di Nabatieh. Altre cinque persone sono state uccise e una ferita durante un raid nel villaggio di Maifadoun, a ovest del castello di Beaufort. 

Turchia: "Imperativo che l'Unifil svolga il suo mandato"

"È imperativo che l'Unifil onori il suo mandato, considerata particolarmente la chiara intenzione di Israele di estendere il conflitto in tutta la regione". Lo afferma il ministero degli Esteri di Ankara in un comunicato, nel contesto degli attacchi di Israele contro la missione dell'Onu in Libano. "I ripetuti attacchi del governo israeliano all'Unifil sono una chiara indicazione della sua politica di occupazione del Libano e della sua volontà di usare il potere militare senza esitazione", si legge nella nota. "Spetta a ciascun membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite impedire gli attacchi di Israele contro le forze Onu", continua la nota di Ankara, che lancia un appello a tutti gli Stati affinché assumano "una posizione unitaria contro Israele e i Paesi che gli forniscono armi". 

Austria: "Attacchi all'Unifil inaccettabili, la missione continua"

"Gli attacchi che abbiamo visto in questi giorni ai caschi blu dell'Unifil sono semplicemente inaccettabili, chiediamo a tutte la parti di rispettare il mandato dell'Onu. Noi non siamo spettatori, abbiamo 120 soldati nelle basi, siamo molto preoccupati, abbiamo chiamato Israele per spiegare chiaramente la nostra posizione: non si ritireranno, continueranno la loro missione e ci aspettiamo che la loro sicurezza sia garantita, da tutte le parti". Lo ha detto Alexander Schallenberg, Ministro federale austriaco per gli Affari europei e internazionali, arrivando al Consiglio Esteri del Lussemburgo. L'Austria è uno dei Paesi che più sostiene Israele all'interno dell'Ue. 

Gallant visita la base colpita da un drone a Binyamina

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha visitato la base della Brigata Golani, colpita da un drone di Hezbollah ieri che ha causato la morte di quattro soldati e il ferimento di oltre 40, di cui otto gravemente. Israele sta sviluppando capacita' per "affrontare la minaccia degli attacchi dei droni". "Dobbiamo indagare, apprendere i dettagli e mettere rapidamente ed efficacemente in pratica le lezioni" apprese dall'incidente, ha aggiunto. 

Raid dell'Idf su centro di distribuzione degli aiuti a Jabalia: 10 morti e 30 feriti

E' di almeno dieci morti e trenta feriti il bilancio di un nuovo raid aereo israeliano sul campo profughi di Jabalia nel nord della Striscia di Gaza dove, secondo le Idf, si nascondono miliziani di Hamas. Lo denunciano i medici palestinesi spiegando che i caccia israeliani hanno colpito un centro di distribuzione di aiuti alimentari. Tra le vittime si contano anche donne e bambini, hanno detto le fonti citate dal Guardian.

Media: "Dopo il raid dell'Idf sull'ospedale di Al-Aqsa tende in fiamme"

Almeno quattro persone sono morte e una quarantina sono rimaste ferite dopo che il raid dell'Idf nell'ospedale dei martiri di Al-Aqsa nella città centrale di Deir al-Balah ha causato un incendio che ha colpito l'accampamento di tende degli sfollati. Secondo i medici palestinesi, ripresi da Ap, alcuni sono morti per gravi ustioni. L'ospedale dei martiri di Al-Aqsa stava già lottando per curare un gran numero di feriti da un precedente attacco a una scuola trasformata in rifugio nelle vicinanze che ha ucciso almeno 20 persone quando è stato sferrato un raid aereo di prima mattina.  Le riprese dell'Ap mostrano bambini tra i feriti. 

Harris: "Israele faccia di più per gli aiuti nel nord di Gaza"

"L'Onu segnala che non è entrato cibo nella parte nord di Gaza da quasi 2 settimane. Israele deve fare urgentemente di piu' per facilitare il flusso di aiuti a chi ne ha bisogno. I civili devono essere protetti e devono avere accesso a cibo, acqua e medicine. Il diritto umanitario internazionale deve essere rispettato". Lo ha affermato la vice presidente Usa e candidate democratica alla Casa Bianca, Kamala Harris.

Oltre una settimana fa Israele ha lanciato una nuova offensiva nel nord della Striscia, contro i tentativi di Hamas di riorganizzarsi. I combattimenti si sono concentrati nel campo profughi di Jabaliya e nei centri vicini e l'area è stata posto sotto assedio, con l'ordine di evacuare per i civili. Centinaia di migliaia di persone sono rimaste intrappolate, secondo l'Unrwa, mentre gli intensi scontri e le strade chiuse impediscono l'arrivo di cibo e forniture mediche. 

Kamala Harris

©IPA/Fotogramma

Iran: "Israele responsabile dell'uccisione del capo dei pasdaran"

"L'assassinio dell'alto comandante delle Guardie Rivoluzionarie, Abbas Nilforoushan, in un attacco a Beirut da parte di Israele, è stato un atto illegale e un crimine imperdonabile, e l'Iran userà senza dubbio tutte le sue capacità per mettere sotto accusa e ritenere il regime sionista responsabile per aver commesso tale crimine". Lo afferma il ministero degli Esteri iraniano, in un comunicato secondo cui "la  pacificazione rispetto ai crimini del regime (di Israele) ha portato a più violenza e crimini", come riferisce Irna. I funerali di Nilforoushan, ucciso a Beirut insieme al leader di Hezbollah Hassan Nasrallah in un raid di Israele il 27 settembre, si terranno oggi in Iraq, a Najaf e Karbala, mentre domani è in programma una cerimonia funebre a Teheran. 

Incontro in Oman tra il ministro degli Esteri dell'Iran e il leader degli Houthi

Il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi ha incontrato in Oman il portavoce degli Houthi yemeniti sostenuti dall'Iran: lo rende noto il ministero iraniano, come riporta Irna. 

Borrell: "Aiuti a Gaza al punto più basso da inizio guerra"

"Gli aiuti in ingresso a Gaza sono al punto più basso dall'inizio della guerra. La fame è usata come arma. La gente è esausta e non si può spostare da nord a sud ancora". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue, Josep Borrell, arrivando al Consiglio Esteri del Lussemburgo. 

Borrell

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Borrell: "Il Consiglio di Sicurezza decide su Unifil, non Guterres"

"Non è il segretario generale dell'Onu che decide se le truppe dell'Unifili devono restare in Libano ma il Consiglio di sicurezza, quindi si smetta di attaccare Guterres". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue, Josep Borrell, arrivando al Consiglio Esteri del Lussemburgo precisando, inoltre, che non c'è accordo tra i 27 sull'embargo di armi a Israele, dato che alcuni Paesi chiedono di "aumentare" le consegne e non ridurle. 

Raid dell'Idf vicino ad un ospedale di Gaza, almeno 4 morti e 70 feriti

E' di almeno quattro morti e 70 feriti con gravi ustioni il bilancio di un raid aereo israeliano che ha colpito un campo tendato che ospitava sfollati palestinesi vicino all'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Come spiega l'emittente al-Jazeera, il raid ha causato un enorme incendio che si è rapidamente diffuso tra le tende. Le squadre di soccorso stanno cercando di trovare i sopravvissuti.

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