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Guerra Medio Oriente, Idf: ucciso capo di Hamas che pianificò parapendii 7 ottobre

M.O., Paesi Ue condannano azioni Israele contro Unifil
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M.O., Paesi Ue condannano azioni Israele contro Unifil
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L'Idf e lo Shin Bet hanno annunciato che il capo dell'aviazione di Hamas, che pianificò l'infiltrazione in Israele del 7 ottobre con parapendii e droni, è stato ucciso in un attacco aereo a settembre. La pattuglia ha individuato una serie di ordigni esplosivi incendiari posizionati lungo la strada che conduce alla base operativa avanzata UNP 1-32A, nel sud del Libano. Raid israeliano contro Aitou, villaggio in una regione montuosa a maggioranza cristiana: ci sono vittime. Razzi su Tel Aviv e il centro di Israele

in evidenza

L'Idf e lo Shin Bet hanno annunciato in una nota congiunta che il capo dell'aviazione di Hamas è stato ucciso in un attacco aereo di settembre: Samer Abu-Daqa era tra i terroristi che hanno pianificato l'infiltrazione in Israele il 7 ottobre con parapendii e droni, afferma la dichiarazione precisando - secondo quanto riporta Times of Israel - che è stato ucciso a settembre. Abu-Daqa era a capo dello schieramento aereo dall'ottobre 2023, quando il suo predecessore è stato eliminato. Israele lo definisce "una fonte fondamentale di conoscenza", che ha avuto un ruolo centrale nella creazione delle unità di droni e parapendii di Hamas. 

Una serie di ordigni esplosivi incendiari posizionati lungo la strada che conduce alla base operativa avanzata UNP 1-32A, nel sud del Libano, è stata individuata questa mattina da una pattuglia del contingente italiano di Unifil durante un movimento logistico. Un team di artificieri del contingente nazionale, intervenuto, ha messo in sicurezza l'area. 

Il bilancio delle vittime del raid israeliano su Aitou, la città a maggioranza cristiana nel nord del Libano, è salito a 22. E' la prima volta che il villaggio in una regione montuosa a maggioranza cristiana, viene preso di mira da quando Hezbollah e Israele sono entrati in guerra aperta il 23 settembre.

Razzi sono stati lanciati su Tel Aviv e il centro di Israele. Lo riferisce un portavoce delle IDF secondo i media arabi e israeliani. Il portavoce delle forze di difesa israeliane ha aggiunto che gli allarmi sono risuonati in molte città e paesi di Gush Dan e Sharon e sono stati attivati a causa dei lanci provenienti dal Libano. 


Gli approfondimenti:

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Calcio: Italia-Israele, deflusso tifosi da stadio senza problemi

Al termine della partita di Nations League Italia-Israele al Bluenergy Stadium di Udine i tifosi hanno cominciato a defluire regolarmente per raggiungere le proprie abitazioni. Dall'impianto i tifosi si sono allontanati sia a piedi, a gruppetti, sia in auto. Continua il presidio delle forze dell'ordine nei pressi dell'impianto sportivo; alcune strade di accesso verso lo stadio rimangono precluse a chi intende avvicinarsi alla struttura per consentire e agevolare il passaggio di chi si sta allontanando.

Israele-Iran, i risvolti cyber della crisi. PODCAST

Con Pierguido Iezzi facciamo il punto sugli aspetti cyber della guerra, in particolare sullo scontro tra Israele e Iran. ASCOLTA IL PODCAST


Unifil, Consiglio Sicurezza: forti preoccupazioni per feriti

Il Consiglio di Sicurezza era stato aggiornato per la seconda volta in pochi giorni sulla situazione nel Libano meridionale dal Sottosegretario al peacekeeping Jean Pierre Lacroix. Nella dichiarazione alla stampa la Baeriswyl non ha esplicitamente menzionato il ruolo delle forze di difesa di Israele negli incidenti in cui cinque caschi blu sono rimasti feriti e strutture Onu hanno subito danni. All'unanimita' i Quindici hanno tuttavia chiesto a "tutte le parti di rispettare la sicurezza e l'incolumita' del personale Unifil e delle sue basi" ricordando che "i caschi blu Onu e le strutture dell'Onu non devono mai esssere bersaglio di un attacco".

Consiglio Onu, 'forte preoccupazione' per incidenti Unifil

Il Consiglio di Sicurezza ha espresso "forti preoccupazioni" per gli incidenti di cui sono rimasti coinvolti caschi blu di Unifil nel Libano Meridionale. "Sullo sfondo delle ostilita' lungo la Linea Blu, i membri del Consiglio di Sicurezza esprimono forti preoccupazioni dopo che postazioni Unifil sono finite sotto tiro negli ultimi giorni", ha detto la presidente di turno del Consiglio, la Rappresentante permanente della Svizzera, Pascale Baeriswyl.

Iran, da Fordow a Natanz: quali sono gli impianti nucleari del Paese

Dai complessi per l'arricchimento dell’uranio al reattore di ricerca ad acqua pesante, fino alla centrale nucleare di  Bushehr. Ecco i possibili obiettivi


Capo peacekeeping Onu, grazie a sostegno governo Meloni

"Apprezziamo moltissimo il supporto del governo italiano, l'Italia e' uno dei contribuenti piu' importanti delle truppe della missione in Libano e il servizio dei caschi blu italiani e' stato eccezionale": lo ha detto il capo delle operazioni di pace dell'Onu Jean-Pierre Lacroix  in una intervista all'ANSA. "Questa e' l'occasione di rendere omaggio alle donne e uomini italiani che servono in Unifil, e al sostegno del governo" della premier Giorgia Meloni "soprattutto in questi tempi difficili", ha aggiunto. 

'Netanyahu a Usa, colpiremo obiettivi militari Iran'

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha detto all'amministrazione Biden che colpirà infrastrutture militari in Iran piuttosto che siti nucleari o giacimenti di petrolio. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti. Una di queste ha riferito che l'azione di Israele sarà calibrata per evitare la percezione di un'"interferenza politica nelle elezioni americane", segnalando che Netanyahu avrebbe capito che la portata della risposta di Israele ha il potenziale di ridisegnare la corsa alla Casa Bianca. 

Capo peacekeeping Onu: Unifil resterà nelle sue posizioni

"Gli incidenti in Libano devono finire". E' il monito lanciato dal capo delle operazioni di pace dell'Onu Jean-Pierre Lacroix  in una intervista all'ANSA, dove ribadisce che i caschi blu della missione Unifil "resteranno nelle loro posizioni". 

Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi

L’Idf ha preso di mira la missione Unifil nel quartier generale a Naqura, dove sono rimasti feriti due militari indonesiani, e le due basi italiane 1-31 e 1-32A, danneggiando veicoli, telecamere e sistemi di comunicazione.

Fonti di sicurezza ipotizzano che l’attacco alla forza di pace dell'Onu avrebbe l'obiettivo di "costringerla a ritirarsi" per non avere "testimoni scomodi" in vista di "pianificazioni future" dell'esercito. Ma dietro quanto accaduto potrebbe esserci anche la volontà di allontanare l’Unifil per usare la zona come corridoio sulla costa e intrappolare i combattenti di Hezbollah in una tenaglia. LE IPOTESI

Israele, drone dal Libano buca difesa aerea, 67 feriti nella zona di Haifa

Si tratta del numero più alto di feriti in un singolo incidente nello Stato ebraico dal massacro del 7 ottobre. Le sirene d'allarme non sono scattate e l'Idf sta indagando sull'incidente LEGGI L'ARTICOLO

Iran, basi militari e siti sotterranei: i possibili obiettivi per l’attacco di Israele

La  lista dei possibili target spazia dalle installazioni delle Forze di  terra dell'esercito della Repubblica islamica a quelle utilizzate dai  Pasdaran, passando dalle accademie militari fino alle basi aeree. L'APPROFONDIMENTO


Media: Casa Bianca ha protestato con Israele per attacco a centro ospedaliero Gaza

La Casa Bianca ha dichiarato di aver protestato con Israele per l'attacco dell'IDF di ieri sera a un complesso ospedaliero nel centro di Gaza. "Le immagini e i video di quelli che sembrano essere sfollati bruciati vivi a seguito di un attacco aereo israeliano sono profondamente inquietanti e abbiamo espresso chiaramente le nostre preoccupazioni al governo israeliano", ha dichiarato al Times of Israel un portavoce della Casa Bianca. "Israele ha la responsabilità di fare di più per evitare vittime civili - e quello che è successo qui è orribile, anche se Hamas stava operando vicino all'ospedale nel tentativo di usare i civili come scudi umani".

Netanyahu: "Falso Idf abbia colpito Unifil deliberatamente" (2)

Netanyahu accusa Hezbollah di usare le posizioni dell'Unifil come copertura mentre attacca Israele: "Questi attacchi hanno causato la morte di molti israeliani, anche ieri", sostiene, riferendosi all'attacco di un drone che ha ucciso quattro soldati dell'df  e ferito altre decine. "Israele ha tutto il diritto di difendersi da Hezbollah e continuerà a farlo", insiste il premier aggiungendo che Israele sta facendo tutto il possibile per evitare danni ai soldati dell'Unifil. "Ma il modo migliore per garantire la sicurezza del personale dell'Unifil è che quest'ultima ascolti la richiesta di Israele e si allontani temporaneamente dal pericolo", afferma. 

Katz: "Sanzioni Ue dimostrano che mondo si oppone a Iran"

Israele ha accolto con favore l'annuncio delle sanzioni imposte dall'UE e dalla Gran Bretagna contro l'Iran per il trasferimento di missili e droni alla Russia, affermando che le sanzioni dimostrano che il mondo si sta opponendo alle "azioni pericolose" di Teheran. "Queste sanzioni inviano un chiaro messaggio che la comunità internazionale non tollererà le azioni pericolose dell'Iran, il suo sostegno al terrorismo e la sua destabilizzazione della regione", ha scritto il ministro degli Esteri Israel Katz in una dichiarazione pubblicata su X. 

Paesi Ue condannano azioni Israele contro Unifil

Erdogan: "Immagine Onu vergognosa e preoccupante"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha criticato oggi le Nazioni Unite per non aver impedito a Israele di sparare contro le proprie forze di pace nel sud del Libano. "L'immagine dell'ONU che non è in grado di proteggere il proprio personale è vergognosa e preoccupante”, ha dichiarato Erdogan, feroce critico di Israele, in un discorso televisivo. "Francamente, ci chiediamo cosa stia aspettando il Consiglio di Sicurezza a fermare Israele. Riuscite a crederci? I carri armati israeliani penetrano nella zona UNIFIL, attaccano i soldati" che operano per il mantenimento della pace, "ferendone anche alcuni, ma il Consiglio di Sicurezza dell'ONU decide di limitarsi a guardare". "Questa si chiama impotenza".

Gaza, il medico Nizam Mamode: “Si muore di guerra, di infezioni, di fame”

Specializzato in chirurgia vascolare e traumatologia, Nizam  Mamode ha trascorso quasi 30 giorni all'ospedale Nasser di Khan Yunis.  Insieme a un équipe di medici volontari della ong Medical Aid for  Palestinians, ha soccorso le vittime delle bombe. “Lo stato degli  ospedali è terribile: non c'è igiene, i reparti sono stracolmi e i  pazienti stanno nei corridoi e sui balconi”, ha detto Mamode a Sky TG24  Insider. LEGGI L'INTERVISTA


Msf: "Scene devastanti dopo il raid sull'ospedale a Gaza"

Dopo l'attacco israeliano che questa mattina ha colpito il complesso ospedaliero di Al Aqsa, supportato da Medici Senza Frontiere, i team di Msf hanno curato 40 feriti, tra cui donne e bambini. In totale ci sono stati 65 feriti e 5 morti ed è la settima volta che il complesso ospedaliero viene colpito dal marzo 2024, tre delle quali nell'ultimo mese. Lo riferisce l'organizzazione in una nota. "Sono scene di devastazione. Le tende hanno preso fuoco mentre la gente dormiva. L'ospedale ha curato 40 pazienti, tra cui 10 bambini e 8 donne, molti dei quali con gravi ustioni. Altri 25 pazienti feriti sono stati trasferiti perché qui non c'è modo di curarli", dichiara Eliza Sabatini, infermiera di Msf.  Qualche ora prima dell'attacco aereo al complesso ospedaliero, un altro attacco aveva colpito una scuola usata come rifugio, nel campo di Nuseirat, a nord di Deir Al Balah. Decine di feriti sono stati portati ad Al Aqsa, sovraccaricando l'ospedale e il personale medico.  "Gestire incidenti di massa come questi uno dietro l'altro sarebbe molto difficile per qualsiasi ospedale ben attrezzato. A Gaza, dove continuiamo a subire pesanti restrizioni sulle forniture mediche, è semplicemente impossibile fornire cure adeguate ai pazienti", aggiunge Sabatini. Msf chiede che i ripetuti attacchi alle strutture mediche di Gaza finiscano. Le strutture sanitarie e il personale medico devono essere protetti e le parti in guerra devono rispettare le aree ospedaliere. È necessario - si aggiunge - - un cessate il fuoco per fermare questo spargimento di sangue. 

Media: governo Israele ha ordinato venerdì di evitare di colpire Beirut

Il governo israeliano ha ordinato venerdì all'Idf di evitare di colpire Beirut. A scriverlo, citando l'emittente Kan, è il Times of Israel secondo cui nonostante il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e funzionari anonimi abbiano ripetutamente smentito le notizie secondo cui il governo avrebbe ordinato alle forze di difesa di evitare di colpire la capitale libanese, tale ordine è stato effettivamente emesso venerdì, senza che ne venissero informati i membri del gabinetto di sicurezza.

Israele non ha colpito la capitale libanese negli ultimi quattro giorni, e Kan afferma che Netanyahu ha chiesto che qualsiasi potenziale attacco a Beirut gli venga sottoposto preventivamente per l'approvazione personale. La decisione seguirebbe la richiesta avanzata dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in una telefonata con Netanyahu mercoledì scorso, di smettere di colpire in “aree fortemente popolate”.

Kan afferma che i membri del gabinetto sono stati lasciati all'oscuro di quest'ordine e ne sono venuti a conoscenza attraverso i resoconti della stampa. Alcuni di loro hanno detto che chiederanno spiegazioni se Israele continuerà ad evitare di colpire Beirut, che ospita il quartiere di Dahiyeh, che funge da quartier generale principale di Hezbollah. Netanyahu ha dichiarato oggi che Israele mantiene la libertà di operare in tutto il Libano e colpirà ovunque sia necessario, compresa Beirut, facendo eco alle smentite rilasciate in precedenza. 

Netanyahu: "Completamente false" le accuse di aver colpito deliberatamente Unifil

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha nuovamente contestato  oggi le accuse secondo cui le truppe israeliane hanno deliberatamente preso di mira l'Unifil nel sud del Libano, definendole "completamente false" ma ha ribadito l'appello al contingente internazionale ad allontanarsi dalle zone di combattimento. 

L'esercito - ha detto - ha fatto del suo meglio per evitare di danneggiare il personale dell'UNIFIL, pur colpendo i combattenti di Hezbollah. "Ma il modo migliore per garantire la sicurezza del personale UNIFIL è che l'UNIFIL ascolti la richiesta di Israele e si allontani temporaneamente dal pericolo". A riferirne è 'Ha'aretz'.

Missione Unifil, perché in Libano ci sono 1.200 militari italiani: i loro compiti

Mentre prosegue l'invasione limitata dell'esercito israeliano in  Libano, un contigente di 1.200 soldati italiani si trova già in prima  linea nel Paese. Le truppe italiane stanno portando avanti la missione  Unifil, istituita nel 1978 per controllare e supervisionare il ritiro  israeliano dal Libano dopo l'invasione. Ma di che cosa si tratta? LE COSE DA SAPERE


Conte: "Inferno senza fine a Gaza, stop armi a Israele"

"Inferno senza fine a Gaza. Un altro raid israeliano su un ospedale, persone bruciate vive, i palestinesi nelle tende che vanno in fiamme, ancora bambini tra le vittime. Oltre 41mila palestinesi morti in un anno per la follia del Governo Netanyahu. Come ha sottolineato oggi l'Alto rappresentante dell'Ue Borrell 'gli aiuti in ingresso a Gaza sono al punto più basso dall'inizio della guerra. La fame è usata come arma'". Così, sui social, il leader del M5S Giuseppe Conte.

"A Genova, il Presidente di 'Music for peace' ci ha mostrato container pieni di aiuti e generi di prima necessità per Gaza che vengono tenuti fermi perché non arrivano le autorizzazioni. Non giriamoci dall'altra parte. Aiutiamo la popolazione e fermiamo l'export di armi verso Israele" conclude l'ex premier.

Libano, salgono a 21 le vittime del raid al nord

Il ministero della Sanità libanese ha detto che sono almeno 21 le persone morte oggi nell'inedito raid israeliano contro un villaggio a maggioranza cristiana nel nord del Paese. Il bilancio è stato aggiornato sulla base del test del Dna compiuto sui resti delle vittime. Un funzionario della sicurezza libanese ha riferito che l'edificio "ospitava famiglie sfollate dal sud del Libano, ed è stato preso di mira poco dopo l'arrivo di un uomo in macchina". 

Meloni lavora a viaggio in area, tra ipotesi Libano e Giordania

Un viaggio in Medio Oriente, a prova dell'impegno dell'Italia nella risoluzione di una crisi che allunga le sue ombre sull'intera area. Palazzo Chigi conferma che la premier Giorgia Meloni, come anticipato dal Messaggero, dovrebbe raggiungere la regione per due o tre tappe, dopo il Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre. Bocche cucite sulla mete, ma, riferiscono autorevoli fonti all'Adnkronos, le ipotesi allo studio sarebbero due: Giordania e Libano, anche se, vista la difficile situazione dell'area, il viaggio non è ancora 'chiuso', dunque non è detto che la presidente del Consiglio riesca a raggiungere entrambe le destinazioni.

Idf: "Ucciso comandante Hamas, aveva pianificato uso droni e parapendii 7 ottobre"

L'Idf e lo Shin Bet hanno annunciato in un comunicato congiunto che  Samer Abu-Daqa, capo dello schieramento aereo di Hamas, è stato ucciso in un attacco aereo lo scorso settembre.  Abu-Daqa era tra i "terroristi che hanno pianificato l'infiltrazione in Israele il 7 ottobre con parapendii e droni", si legge nel comunicato. Era a capo dello schieramento aereo dall'ottobre 2023, quando il suo predecessore era stato eliminato da Israele. Tel Aviv lo definisce “una fonte di conoscenza fondamentale”, che ha svolto un ruolo centrale nella creazione delle unità di droni e parapendii di Hamas.

Guterres condanna "gran numero di vittime civili nel nord di Gaza"

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres condanna il "gran numero di vittime civili nell'intensificata campagna israeliana nel nord di Gaza". A renderlo noto è stato il suo portavoce: Guterres esorta "con forza tutte le parti in conflitto a rispettare il diritto umanitario internazionale e sottolinea che i civili devono essere rispettati e protetti in ogni momento", ha dichiarato ai giornalisti il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric.

Portavoce Unifil: "I caschi blu restano in Libano"

Gli "attacchi deliberati" sui caschi blu di Unifil "sono anche una violazione del diritto internazionale". Lo ha detto il portavoce della forza di pace Onu nel Libano Meridionale, Andrea Tenenti, al sito di informazione delle Nazioni Unite UN News. Tenenti ha definito "estremamente preoccupante" la situazione nella regione "con attacchi alle nostre truppe" e "dopo che le forze di difesa di Israele ci hanno chiesto di ritirarci". Il portavoce ha ribadito che "Unifil resta. Abbiamo preso la decisione perche' siamo nel Libano Meridionale sotto mandato del Consiglio di Sicurezza, ed e' quindi importante mantenere una presenza internazionale e che la bandiera dell'Onu resti nella regione". Tenenti ha aggiunto che la presenza di Unifil nel Libano meridionale "e' piu' cruciale che mai" alla luce delle crescenti tensioni. "E' importante restare oper monitorare la situazione e riferire al Consiglio di Sicurezza", ha detto il portavoce di Unifil ammettendo peraltro che "le capacita' di monitoraggio in questo momento sono limitate a causa dei bombardamenti". 

Idf, preso complesso sotterraneo di Hezbollah in Libano

Le forze dell'IDF dell'8a Brigata di riserva, operative nella parte orientale del Libano meridionale, hanno preso il controllo di un complesso sotterraneo di proprietà della forza d'elite Radwan di Hezbollah, afferma l'IDF. Il Times of Isreal riferisce che il complesso, che comprende 800 metri di tunnel, è situato sotto un villaggio civile. I tunnel includono una camera da letto e una cucina completamente attrezzata. 

Il Brasile condanna l'attacco israeliano alla base Unifil

Il governo brasiliano condanna "con veemenza" gli attacchi alle basi della missione di pace delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) da parte delle forze armate israeliane. Lo riferisce il ministero degli Esteri in una nota. "Gli attacchi deliberati contro i membri delle missioni di mantenimento della pace e delle strutture delle Nazioni Unite sono assolutamente inaccettabili e costituiscono una grave violazione del diritto internazionale, del diritto umanitario internazionale e delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite", recita il comunicato. "Come tradizionale partecipante alle forze di mantenimento della pace dell'Onu, tra cui l'Unifil, la cui task force marittima è stata guidata dall'esercito brasiliano tra il 2011 e il 2021, il Brasile ripudia le violazioni sistematiche osservate negli ultimi giorni", prosegue. Nel ribadire "l'urgente necessità di cessare le ostilità", il governo brasiliano "deplora anche la dichiarazione del governo israeliano in cui si chiede il ritiro dell'Unifil dal sud del Libano. La missione di mantenimento della pace è stata istituita nel 1978 dal Consiglio di Sicurezza e da allora opera per mantenere la pace e la sicurezza nel sud del Libano. La missione sostiene il governo del Libano nel ripristinare la propria autorità nell'area, facilita il ritorno dei civili sfollati, fornisce assistenza umanitaria e cerca di garantire che l'area non venga utilizzata da gruppi armati", conclude.

Borrell: "Israele non minimizzi gli attacchi a Unifil"

Israele ha definito gli attacchi al contingente dell'Unifil come semplici "episodi" ma poi ha anche suggerito il ritiro come soluzione per evitarli, ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell al termine del Consiglio Esteri del Lussemburgo, invitando a non minimizzare le azioni contro i caschi blu. "L'Unifil non si ritira, sta dove deve stare, fino a che il consiglio di sicurezza dell'Onu non prenderà una decisione in merito: gli attacchi vanno assolutamente evitati e non possono essere giustificati come 'episodi", ha aggiunto. 

Italia-Francia-Germania-Gb: "Stop immediato ad attacchi Idf contro Unifil" (2)

"Condanniamo tutte le minacce alla sicurezza di Unifil - prosegue la nota dei 4 Paesi - Ogni attacco deliberato contro Unifil è contrario al diritto umanitario internazionale e alla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell'Onu. La protezione dei peacekpeer spetta a tutte le parti in conflitto". 

Netanyahu: "L'asse del male vuole distruggerci, non ce la faranno" (2)

Il premier israeliano ha poi sottolineato lo "spirito di unità" all'interno delle truppe dell'Idf, "che capiscono di combattere per il bene di Israele". "Con l'aiuto di Dio, combatteremo insieme e insieme vinceremo", ha ribadito Netanyahu, che ha anche inviato un messaggio di sostegno alle famiglie dei caduti.

Italia-Israele, controlli in modalità anti terrorismo

Controlli in modalità antiterrorismo vengono effettuati per ogni veicolo e ogni persona che si avvicina al Bluenergy stadium di Udine per assistere a Italia-Israele. Le verifiche sono iniziate alle 17.30 con tutto il personale di servizio allo stadio per poi procedere con i 450 steward ingaggiati per l'occasione. Nessuno è esente da stringenti controlli di polizia. Le forze dell'ordine dispongono anche di mezzi blindati, ed enormi dissuasori impediscono l'arrivo di veicoli nella zona pedonale. Per chiunque debba varcare la zona rossa, viene controllato ogni vano del veicolo, qualsiasi borsa e gli oggetti personali. Verifiche che comportano il formarsi delle prime code. Il clima fuori dallo stadio resta comunque festoso: sono centinaia i bambini assieme alle loro famiglie che stanno attendendo il loro turno per entrare nell'impianto sportivo. 

Italia-Francia-Germania-Gb: Idf cessi attacchi a Unifil

I ministri degli Esteri di Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna esprimono in una nota congiunta "profonda preoccupazione per i recenti attacchi da parte dell'Idf alle basi Unifil, che hanno ferito diversi peacekeeper. Questi attacchi devono cessare immediatamente. Condanniamo ogni minaccia alla sicurezza dell'Unifil. Qualunque attacco deliberato" contro la missione in Libano "viole il diritto umanitario internazionale e la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza".

Katz sente Wang: "L'Iran minaccia il Medio Oriente e il mondo"

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha sentito al telefono l'omologo cinese, Wang Yi, sottolineando a Pechino che l'Iran rappresenta una minaccia per il Medio Oriente e per il mondo intero e che Israele risponderà all'attacco missilistico iraniano. Lo precisa una nota dell'ufficio del ministro israeliano, rilanciata dai media israeliani. Nel corso della conversazione - la prima tra le due diplomazie dall'ottobre 2023 - sono stati affrontati anche il tema della lotta contro i proxy dell'Iran, Hamas e Hezbollah. "Ci aspettiamo che la Cina esprima una posizione equilibrata e giusta in relazione alla guerra imposta a Israele e che rifletta accuratamente chi sono gli elementi terroristici nella nostra regione e chi è lo Stato che si protegge dagli attacchi di quei terroristi", si legge nel comunicato israeliano. I media statali cinesi hanno riferito della telefonata - scrive il sito di Times of Israel - sottolineando che Wang ha detto a Katz che i "disastri umanitari" a Gaza dovrebbero finire: "Contrastare la violenza con la violenza non può davvero rispondere alle legittime preoccupazioni di tutte le parti", ha detto il capo della diplomazia di Pechino, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale Xinhua. "La parte cinese ritiene che il rinnovato conflitto e i disordini nella regione non servano gli interessi di nessuno", ha aggiunto Pechino, augurandosi che "tutte le parti agiscano con cautela per evitare di cadere in un circolo vizioso nel mezzo della tensione tra Israele e Iran". E chiedendo "un cessate il fuoco immediato, completo e permanente a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi".

Media, Israele fa passare 30 camion di cibo a Gaza

Le autorità israeliane affermano che oggi è stato consentito l'ingresso degli aiuti umanitari nel nord di Gaza, in quella che sembra essere la prima volta da quando le IDF hanno lanciato una nuova offensiva, che ha suscitato l'allarme delle Nazioni Unite e degli Stati Uniti circa un imminente disastro umanitario, lo scrive il Times of Israel. Trenta camion carichi di farina e cibo provenienti dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite sono stati trasferiti oggi dal porto di Ashdod attraverso il valico di Erez West nella Striscia di Gaza settentrionale, ha affermato il Coordinatore delle attività governative nei Territori (COGAT) dell'IDF. "Sottolineiamo che tutti gli aiuti umanitari sono stati trasferiti dopo approfondite ispezioni di sicurezza", afferma l'IDF, aggiungendo che "continuerà ad agire in conformità con il diritto internazionale per facilitare e sostenere la risposta umanitaria nella Striscia di Gaza". 

Idf, soldato 19enne ucciso in battaglia nel sud di Gaza

Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato la morte del soldato Koren Bitan, 19 anni, ucciso in battaglia nel sud della Striscia di Gaza. 

Idf, scoperta maxi base Hezbollah per invadere la Galilea

L'Idf ha localizzato nel sud del Libano un grande base sotterranea delle forze d'élite Radwan di Hezbollah, larga 800 metri. All'interno del complesso, l'Idf ha trovato missili per elicotteri, proiettili di mortaio, motociclette, alloggi e mezzi per lunghi soggiorni. Hezbollah - ha dichiarato l'esercito - intendeva usare queste armi nel suo piano di invasione 'Conquista della Galilea' nascondendo il centro di comando sotto un'area civile. Il portavoce dell'Idf Daniel Hagari in un video indica "le moto con cui Hezbollah stava pianificando di entrare nelle città israeliane di Kiryat Shmona e in altre località per fare un massacro". 

Caschi blu italiani trovano ordigni incendiari in Libano

Una serie di ordigni esplosivi incendiari posizionati lungo la strada che conduce alla base operativa avanzata UNP 1-32A, nel sud del Libano, è stata individuata questa mattina da una pattuglia del contingente italiano di Unifil durante un movimento logistico. Un team di artificieri del contingente nazionale, intervenuto, ha messo in sicurezza l'area ma non ha potuto completare le operazioni di bonifica poiché, per cause in via di accertamento, uno degli ordigni si è innescato provocando un rogo nell'area circostante. Non si registrano danni a persone o mezzi.

Beirut, 'oltre 2.300 morti in Libano da inizio guerra'

2.309 persone sono morte a causa degli attacchi condotti dalle Forze di difesa israeliane da più di un anno di guerra, ma soprattutto nell'ultimo mese, quando si è intensificata la sua offensiva contro Hezbollah. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese, aggiungendo che 10.782 persone sono rimaste ferite. Gli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore hanno provocato tre morti e 184 feriti, come precisa il ministero sui suoi social network.


Tajani, non scappiamo dal Libano, decisione spetta all'Onu

"L'Italia ha detto che non evacuerà i propri militari a meno che non sia una decisione delle Nazioni Unite. Mi sembra che le Nazioni Unite vogliano rimanere", ha aggiunto Tajani rispondendo ad una domanda su un eventuale piano di evacuazione dal Libano. "Noi i piani di evacuazione li abbiamo sempre. Perché altrimenti saremmo uno Stato che non è in grado di aiutare i propri cittadini. I nostri piani sono sempre pronti. Dire che si usano è un altro conto", ha concluso. 

Netanyahu convoca riunione su sicurezza in serata

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, convocherà una riunione sulla sicurezza alle 20:30 ora di Israele presso il quartier generale militare di Kirya a Tel Aviv. Lo scrive il Times of Israel citando l'ufficio di uno dei ministri partecipanti. Sul tavolo potrebbe esserci la risposta all'Iran dopo l'attacco missilistico balistico di due settimane fa. 

Media, 22 vittime in raid su villaggio nord Libano

Il bilancio delle vittime del raid israeliano su Aitou, la città a maggioranza cristiana nel nord del Libano, è salito a 22. Lo riporta Al Arabya. 

Idf, intercettati missili dopo allarme su centro Israele

"In seguito alle sirene suonate poco fa nel centro di Israele, sono stati identificati tre proiettili che dal Libano sono entrati in territorio israeliano". Lo afferma in una nota l'esercito israeliano (Idf) precisando che "tutte le minacce aeree sono state intercettate" e che "al momento, non sono stati segnalati feriti". "I jet da combattimento dell'Aeronautica hanno colpito il lanciatore da cui sono stati sparati i proiettili", conclude la nota. Le sirene avevano risuonato anche a Tel Aviv.

Traffico aereo deviato per gli allarmi all'aeroporto di Tel Aviv

Diversi aerei della compagnia israeliana El Al che erano diretti a Tel Aviv hanno dovuto virare per evitare lo spazio aereo in seguito agli allarmi all'aeroporto così come in una serie di città e località a Gush Dan e Sharon. Lo riferiscono i media israeliani. 

Media: razzi contro centro Israele, anche su Tel Aviv


Razzi sono stati lanciati su Tel Aviv e il centro di Israele. Lo riferisce un portavoce delle IDF secondo i media arabi e israeliani. Il portavoce delle forze di difesa israeliane ha aggiunto che gli allarmi sono risuonati in molte citta' e paesi di Gush Dan e Sharon e sono stati attivati a causa dei lanci provenienti dal Libano. Gli allarmi sono scattati oltre che a Tel Aviv, anche a Herzliya, Ramat Gan, Petah Tikva, Netanya, Hadera e Rishon Lezion, nel centro del Paese. 


Cina: continueremo a svolgere ruolo costruttivo per de-escalation

 La Cina "continuerà a dimostrare senso del dovere in quanto grande Paese responsabile" e a "svolgere un ruolo costruttivo per promuovere il raffreddamento del conflitto", promettendo di "rafforzare la comunicazione tra le parti" con l'obiettivo di "un consenso internazionale più ampio". Lo ha detto il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, durante un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, secondo il resoconto diffuso dall'agenzia ufficiale cinese Xinhua.



Voci su generale pasdaran "supervisore" Hezbollah, chi è Fallahzadeh

 Il generale dei pasdaran, Mohammad Reza Fallahzadeh, sarebbe stato nominato 'supervisore' delle attività di Hezbollah fino alla nomina del nuovo segretario generale della formazione sciita libanese dopo l'uccisione di Hassan Nasrallah. A rivelarlo è stato il quotidiano kuwaitiano Al Jarida, citando una fonte della Forza Quds, l'unità dei Guardiani della Rivoluzione che si occupa delle operazioni all'estero.  E proprio della Forza Quds Fallahzadeh è dal 2021 il vice comandante, secondo nella gerarchia solo a Esmail Qaani, al centro di voci poiché da due settimane non appare in pubblico, nemmeno alla preghiera del venerdì guidata da Ali Khamenei a seguito della morte di Nasrallah. Indiscrezioni lo davano per morto in un raid israeliano su Beirut, mentre secondo fonti iraniane citate da Sky News Arabia, Qaani avrebbe avuto un infarto durante un interrogatorio dei suoi stessi pasdaran, che sospetterebbero che il capo del suo ufficio fosse una 'talpa' di Israele. Fallahzadeh non è solo un militare, ma anche un politico con esperienza in campo diplomatico, scrive di lui Ardavan Khoshnood del Begin-Sadat Center for Strategic Studies, think tank israeliano affiliato all'Università Bar-Ilan. Noto anche con il nome di battaglia di 'Abu Bagher', Fallahzadeh è nato ad Abarkuh, nella provincia di Yazd, nel 1962 o nel 1963.



Obiettivo dell'Idf eliminare l'unità droni di Hezbollah

  In seguito all'attacco con un drone che ha provocato la morte di 4 soldati e il ferimento di altre decine nella base di addestramento vicino Binyamina la scorsa notte, l'aeronautica militare israeliana si è posta l'obiettivo di eliminare completamente l'unità 127 di Hezbollah, responsabile della produzione, manutenzione e funzionamento dei droni: lo riferisce il Times of Israel. Lo sforzo di uccidere ogni membro dell'unità avrà ora la priorità in termini di raccolta di informazioni e attacchi aerei.      



Ita sospende i voli da e per Tel Aviv fino al 31 ottobre

"In virtù delle evoluzioni geopolitiche in Medio Oriente, a seguito delle raccomandazioni dell'Agenzia dell'Unione europea per la Sicurezza Aerea (Easa) e al fine di preservare la sicurezza dei propri passeggeri ed equipaggi, Ita Airways ha deciso di estendere la sospensione di tutti i voli da e per Tel Aviv fino al 31 ottobre compreso": lo scrive la compagnia aerea sul suo sito. "La situazione - si legge ancora - è in continua evoluzione". 

Incontro Netanyahu e capi sicurezza dopo l'attacco con il drone

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu terrà questa sera alle 20,30 (un'ora indietro in Italia) una consultazione limitata dei ministri e dei capi dell'establishment della Difesa. Durante l'incontro si discuterà della risposta a Hezbollah per l'attacco alla base militare vicino Binyamina di ieri sera che ha provocato la morte di 4 soldati e il ferimento di decine di altri. La consultazione riguarderà anche la risposta all'Iran dopo il lancio di missili del primo ottobre. 

Ministro Israele: "Onu ritiri Unifil, è scudo Hezbollah"

"Lo Stato di Israele non è interessato a danneggiare le forze Unifil. Tuttavia, queste forze non hanno contribuito in alcun modo al mantenimento della stabilità e della sicurezza nella regione, non hanno garantito l'applicazione delle risoluzioni ONU e fungono da scudo per Hezbollah, un'organizzazione terroristica e un'agenzia dell'Iran". Lo scrive sui social il ministro israeliano dell'energia e delle infrastrutture, Eli Cohen. "Segretario generale delle Nazioni Unite Guterres - aggiunge Cohen - è giunto il momento che lei risponda alla richiesta che le è stata rivolta, che ritiri l'Unifil dalle zone di conflitto e che smetta di fare il gioco dell'Iran".

Cina a Israele: "A Gaza disastro umanitario, ora basta"

Porre fine ai "disastri umanitari" nella Striscia di Gaza, teatro da oltre un anno delle operazioni militari israeliane contro Hamas dopo l'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. Lo ha detto il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, durante un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz. Secondo il resoconto della telefonata diffuso dall'agenzia Xinhua, Wang ha affermato che "non dovrebbero continuare i disastri umanitari a Gaza e che contrastare la violenza con la violenza non può servire a rispondere davvero alle preoccupazioni legittime di tutte le parti".

Teheran avverte Baku sulla presenza di stranieri nella regione

Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha messo in guardia Baku rispetto alle conseguenze dell'insediamento di un punto d'appoggio nella regione da parte di stranieri, facendo riferimento alla presunta presenza militare di Israele in Azerbaigian. "L'Iran rispetta l'integrità territoriale dell'Azerbaigian", ha affermato Pezeshkian, durante un incontro con il vice premier azero, Shahin Mustafayev, in visita a Teheran,  chiedendo un piano per facilitare l'interazione commerciale tra i Paesi islamici. La tensioni tra Iran e Azerbaijan si sono aggravate negli ultimi anni, a causa di questioni come le preoccupazioni di Teheran  rispetto ai rapporti militari tra Baku e Israele, mentre l'Azerbaigian guarda con sospetto al sostegno dell'Iran nei confronti dell'Armenia, Paese con il quale ha delle dispute territoriali. 

Idf, numerosi allarmi nel nord di Israele per i razzi dal Libano

Questo pomeriggio le sirene d'allarme hanno suonato continuamente nel nord di Israele per il lancio di razzi dal sud del Libano. Dalle 15,15 alle 16,10 (ora locale) gli allarmi sono scattati in particolare a Yesud Hamaala, Yiron e Avivim. Lo ha riferito l'Idf. 

Belgrado, i militari serbi in missione Unifil stanno bene

I militari serbi impegnati nella missione Unifil in Libano stanno bene e finora non sono stati minacciati direttamente. Ne ha dato notizia in un comunicato il ministero della difesa a Belgrado, aggiungendo che ai militari vengono garantiti tutti i mezzi necessari di sussistenza e per l'attività lavorativa, nelle condizioni della peggiorata situazione per la sicurezza nella zona delle operazioni belliche. A questo riguardo, aggiunge il ministero, lo Stato maggiore dell'Esercito serbo è in contatto costante con i rappresentanti  militari serbi in Libano, e con gli Stati maggiore delle Forze armate di Spagna e Italia, Paesi guida nei settori nei quali sono impegnati i militari serbi. La Serbia partecipa dal 2010 alla missione di pace Unifil, nella quale ha attualmente 182 militari. 

Un centinaio di militari Usa in Israele per il Thaad, l'Iran li ha già minacciati/Adnkronos (2)

"Gli Stati Uniti stanno consegnando armi a Israele in quantità record. E ora mettono anche a rischio la vita dei loro soldati dispiegandoli per operare sistemi anti missile americani in Israele", ha scritto ieri su X il ministro degli esteri iraniano Abbas Araqchi. Teheran ha anche informato gli Stati Uniti che risponderà a un qualsiasi nuovo attacco da parte di Israele, ha spiegato una fonte iraniana a Cnn. 

Grazie a una combinazione di sistemi radar e intercettori di ultima generazione, è l'unico sistema di difesa anti missile Usa che può intercettare e distruggere missili balistici a raggio corto, medio e intermedio e a diverse altitudini. 

E' in particolare il radar che fornisce le informazioni sul bersaglio a essere innovativo: l'Army Navy/Transportable Radar Surveillance radar o AN/TPY-2. Può operare in due diverse modalità. In quella avanzata, è configurato per acquisire informazione e seguire obiettivi fino a 3000 chilometri di distanza e nella modalità terminale in cui guarda l'obiettivo nella fase di discesa. L'Iran è a 1700 chilometri da Israele.

Un centinaio di militari Usa in Israele per il Thaad, l'Iran li ha già minacciati

Il sistema di difesa anti missile Thaad di fabbricazione Usa non è ancora arrivato in Israele e non è neanche stato precisato quando arriverà. Ma l'Iran ha già minacciato i militari americani, un centinaio, che saranno dispiegati per operarlo. 

Il sistema è in grado di intercettare missili balistici a distanza di 150-200 chilometri con un tasso di successo quasi perfetto. Nei test dei sistemi operativi, non ha mai mancato un bersaglio. Thaad deriva da Terminal High-Altitude Area Defense. Gli Stati Uniti ne possiedono sette batterie, ognuna delle quali consiste in sei lanciatori montati su camion, ognuno dei quali dispone di otto missili intercettori, un radar e una componente per il controllo e le comunicazioni. Thaad è anche in grado di comunicare con altri sistemi anti missile, fra cui Aegis, dispiegati sulle navi militari, e i Patriot, che intercettano missili a corto raggio. Batterie Aegis e Patriot però sono numerose. Molto più di quelle Thaad.   

Una di queste viene ora dispiegata in Israele "in seguito agli attacchi senza precedenti dell'Iran dello scorso 13 aprile e del primo ottobre", come ha dichiarato il Pentagono. Il trasferimento è facile e avviene su aerei da trasporto C-17 e C-5. Era già accaduto nel 2019 per una esercitazione.  

Unifil, Bonaccini: "Deve rimanere dove ce n'è più bisogno"

"Unifil deve restare dove c'è bisogno: ci manca solo che il governo Natnyahu decida dove deve stare le istituzioni internazionali. Distinguo tra Israele e governo Netanyahu perché penso che il ogverno Netanyahu sia oggi. il peggiore nemico di Israele". Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente del Pd, a Tagadà su La7. "Non puoi non distinguere tra civili palestinesi e terroristi di hamas. Così Netanyahu rischia solo di far proliferare i terroristi", aggiunge Bonaccini. 

Si cercano sopravvissuti tra macerie dopo raid nel nord Libano

I volontari della Croce Rossa cercano sopravvissuti tra le macerie dopo il raid attribuito a Israele che ha colpito il villaggio a maggioranza cristiana di Aitou, nel nord del Libano. Un fotografo sul posto ha segnalato che un edificio residenziale all'ingresso del villaggio è stato raso al suolo. Le ambulanze stanno evacuando i feriti. L'esercito libanese ha imposto un cordone di sicurezza nella zona, dove è scoppiato anche un incendio in seguito al raid.   Il villaggio colpito si trova nel distretto a maggioranza cristiana di Zgharta. Finora gli attacchi israeliani si erano concentrati principalmente in aree prevalentemente sciite, dove Hezbollah controlla il territorio.

Hezbollah: "Uccisi soldati israeliani nel sud del Libano"

Soldati israeliani sarebbero stati uccisi da Hezbollah nel sud del Libano. Lo ha reso noto il gruppo libanese, dopo essersi scontrato con i militari israeliani nel villaggio di Aita al-Shaab.

Secondo una dichiarazione, i combattenti di Hezbollah hanno colpito un veicolo blindato militare con un missile guidato. Il veicolo ha preso fuoco e i soldati a bordo sono rimasti uccisi e feriti. Non c'è stata al momento alcuna conferma da parte dell'esercito israeliano.

Idf, 15 razzi lanciati dal Libano sul nord di Israele

Circa 15 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele  nella zona di Carmiel. Secondo l'Idf la maggior parte dei lanci è stata intercettata, altri ordigni sono caduti a terra.

Media Qatar: verso sospensione negoziati fino a elezioni Usa

I negoziati sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi a Gaza sarebbero in 'pausa' fino a dopo le elezioni presidenziali americane del mese prossimo. Lo ha riferito Al-Araby Al-Jadeed, quotidiano in arabo con sede a Londra e di proprietà qatariota, dopo l'incontro al Cairo tra il direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, ed il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel. L'incontro, secondo il giornale, si è concluso con un nulla di fatto, prolungando lo stallo tra le parti.

Sanchez: "Sospendere accordo associazione Ue-Israele"

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha chiesto alla Commissione europea di prendere posizione sulla sospensione dell'accordo di associazione dell'Unione europea con Israele."La Commissione europea deve rispondere una volta per tutte alla richiesta formale avanzata da due paesi europei di sospendere l'accordo di associazione con Israele se si constata, come tutto suggerisce, che i diritti umani vengono violati", ha detto Sa'nchez in un evento tenutosi lunedì a Barcellona. La richiesta di Sanchez arriva pochi giorni dopo aver sollecitato la sospensione delle vendite di armi allo Stato ebraico. A febbraio Spagna e Irlanda avevano chiesto di rivedere urgentemente l'accordo di associazione UE-Israele, sostenendo che Israele ha probabilmente violato gli obblighi in materia di diritti umani sanciti dal patto.

Media Qatar, capo Shin Bet ha chiesto a Egitto trasmettere messaggio a Iran

Il direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, ha chiesto al capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel, durante il loro incontro al Cairo, di trasmettere un messaggio a Teheran alla luce del miglioramento dei rapporti tra Il Cairo e Teheran. Lo hanno indicato fonti egiziane citate da Al-Araby Al-Jadeed, quotidiano in arabo con sede a Londra e di proprietà qatariota. Secondo il giornale, nel messaggio sono inclusi segnali riguardanti l'annunciata risposta di Israele all'attacco del primo ottobre e un monito a Teheran a evitare ritorsioni o attacchi contro aree civili o strutture pubbliche.

Idf, indagine sull'incendio all'ospedale al Aqsa a Gaza

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto sapere che l'incendio  all'ospedale al Aqsa, nel centro di Gaza, dove un attacco israeliano ha ucciso quattro persone e ne ha ferite circa 50, è stato causato da esplosioni secondarie. L'Idf ha affermato che sta indagando sull'incidente.

Madrid, accuse di Israele a Unifil pretesto per chiederne ritiro

"E' inaccettabile che da parte di Israele siano violate tutte le norme del Diritto internazionale, che stia entrando e attaccando postazioni di Unifil, che è una missione di pace, una missione delle Nazioni Unite". Lo ha affermato oggi la ministra spagnola di Difesa, Margarita Robles, in dichiarazioni ai cronisti sugli ultimi attacchi israeliani contro i caschi blu in Libano. Robles ha definito l'accusa del primo ministro israeliano alla forza di interposizione dell'Onu di fare da 'scudo umano' di Hezbollah, "un pretesto chiarissimo da parte di Netanyahu" per esigerne il ritiro. La titolare della Difesa ha ribadito che l'Onu "ha detto chiaramente che la missione continuerà" in Libano e la Spagna manterrà nel Paese i circa 650 militari impegnati in Unifil, "perché crediamo fermamente nelle Nazioni Unite, nella pace e perché ci sentiamo profondamente orgogliosi del lavoro che stanno realizzando i nostri militari spagnoli". 

Gb sanziona vertici militari Iran per l'attacco a Israele

Il Regno Unito ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro tutti i vertici delle forze armate iraniane e l'intelligence della Guardia rivoluzionaria oltre ad alcune strutture militari in seguito all'attacco missilistico condotto da Teheran contro Israele all'inizio del mese. "Nonostante i ripetuti avvertimenti, le azioni pericolose dell'Iran e dei suoi alleati stanno determinando un'ulteriore escalation in Medio Oriente", ha affermato il ministro degli Esteri, David Lammy. Fino ad ora sono stati colpiti da sanzioni 400 fra individui e istituzioni iraniane su iniziativa di Londra e degli alleati occidentali.

Gb, sanzioni a capi militari Iran dopo attacco a Israele

Il governo britannico ha decretato sanzioni contro i capi militari iraniani dopo l'attacco missilistico contro Israele all'inizio di ottobre. Tra coloro colpiti dal congelamento dei beni e dal divieto di viaggio ci sono il comandante in capo dell'esercito Abdolrahim Mousavi e il capo dell'intelligence dei Guardiani della rivoluzione islamica Mohammad Kazemi, ha riferito il Foreign Office. 

Wafa, attacchi a palestinesi a Nablus durante raccolta olive

L'agenzia palestinese Wafa denuncia l'intensificarsi degli attacchi dei coloni israeliani, "sotto la protezione dei soldati dell'occupazione", contro i contadini palestinesi nella zona di Qusra, a sud di Nablus, dove è in corso la raccolta delle olive. L'attivista per i diritti umani Fouad Hassan ha affermato che un gruppo di coloni israeliani ha attaccato i residenti mentre raccoglievano le olive, con "intensi spari di proiettili veri". "Hanno anche attaccato diverse case di cittadini nella città", ha aggiunto. Ieri mattina, i coloni avrebbero tagliato decine di ulivi appartenenti a un agricoltore palestinese. Questa mattina - prosegue la Wafa, soldati israeliani avrebbero costretto i contadini ad abbandonare le loro terre mentre raccoglievano le olive nella città di Beit Furik, a est di Nablus. Con l'inizio della stagione della raccolta delle olive nei villaggi e nelle città della zona di Nablus, la frequenza degli attacchi da parte dei coloni sarebbe consistentemente aumentata. 

Idf, Hamas impedisce a civili di lasciare nord Gaza

Le forze armate israeliane hanno accusato Hamas di impedire ai civili di lasciare l'area di Jabaliya, nel nord di Gaza, dove le truppe stanno conducendo operazioni contro obiettivi del gruppo islamico. A riprova, l'Idf ha diffuso un audio di un abitante di Gaza in cui denuncia come i militanti palestinesi colpiscano con bastoni chi cerca di lasciare la zona e li costringa tornare indietro. 

Borrell: "Ue condanna attacchi a ospedale e scuola Gaza"

"Condanno i nuovi attacchi delle forze armate israeliane contro un ospedale e una scuola che fungevano da rifugi nel centro di Gaza. Decine di civili in cerca di sicurezza sono stati uccisi e feriti, in circostanze terribili. Gli ordini di evacuazione di massa, le violazioni del diritto internazionale umanitario e il disprezzo per le vittime civili non renderanno gli israeliani più sicuri". Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, via social.

Renew: "Bene le nuove sanzioni europee contro l'Iran"

"Accogliamo con favore l'adozione di nuove sanzioni europee contro l'Iran, che prendono di mira i responsabili delle forniture di missili e droni alla Russia da usare contro l'Ucraina. Ribadiamo il nostro appello affinché il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche venga aggiunto alla lista Ue delle organizzazioni terroristiche". Lo scrivono su X dal gruppo di Renew Europe all'Eurocamera.

"18 morti nel raid sul villaggio cristiano a nord Libano"

La Croce Rossa libanese ha riferito che diciotto persone sono state uccise in un attacco israeliano contro un villaggio nel nord, Aitou. E' la prima volta che il villaggio in una regione montuosa a maggioranza cristiana, viene preso di mira da quando Hezbollah e Israele sono entrati in guerra aperta il 23 settembre. Il raid ha preso di mira un appartamento, secondo l'agenzia nazionale Ani. Il precedente bilancio era di nove morti. 

Media: "Violenti scontri tra Hezbollah e forze israeliane nel sud del Libano"

Violenti scontri sarebbero in corso tra combattenti di Hezbollah e forze israeliane nel sud del Libano. Il corrispondente del giornale libanese L'Orient Le Jour riferisce di "battaglie feroci" in corso ad Aita el Chaeb, Ramiyeh e Qaouzah, nella zona di Bint Jbeil. 

Berri a capo missione Unifil: "Coraggiosa decisione di restare in Libano"

Il presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri, ha avuto un colloquio con il capo della missione dell'Unifil, il tenente generale spagnolo Aroldo Lazaro, al quale ha espresso il suo apprezzamento per la posizione "ragionevole e coraggiosa" dei paesi blu caschi dopo che alcuni peacekeeper sono rimasti feriti dal fuoco israeliano.

La decisione di mantenere le forze internazionali della missione delle Nazioni Unite "ferme nelle loro posizioni" e "in conformità con i compiti loro assegnati", aiuta a preservare la validità della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ha detto Berri secondo l'agenzia di stampa Nna.

Croce Rossa: "18 i morti in raid Israele su nord Libano"

Sono 18 i morti nell'attacco israeliano su Aitou, nel nord del Libano, secondo quanto riferito dalla Croce Rossa libanese. Il ministero della Salute di Beirut aveva inizialmente diffuso un bilancio di 9 vittime.


Ue: "Dopo il 7/10 ondata di antisemitismo senza precedenti"

Dopo gli attentati terroristici di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, "gli ebrei europei si trovano ad affrontare minacce e atti violenti senza precedenti", di fronte a "un'ondata di incitamento all'odio e di incidenti violenti, le misure di sicurezza hanno dovuto essere notevolmente migliorate e le manifestazioni pubbliche della vita ebraica sono state gravemente interrotte. Tale intimidazione non è solo una minaccia alla sicurezza e all'incolumità" ma costituisce "una minaccia ai valori dell'Ue e alla democrazia. Pertanto, la determinazione a combattere l'antisemitismo nell'Ue è più attuale che mai". È quanto si legge nella prima relazione sullo stato di avanzamento della strategia dell'Ue 2021-2030 per la lotta all'antisemitismo e la promozione della vita ebraica pubblicata oggi dalla Commissione europea. È per questo, si sottolinea nel rapporto, che Palazzo Berlaymont ha, ad esempio, accelerato l'attuazione della strategia dell'Ue, ha reso disponibili finanziamenti per la sicurezza dei locali ebraici, sta sviluppando una rete dedicata di organizzazioni specializzate nella lotta all'antisemitismo online e sta sostenendo la creazione di una 'Rete dei luoghi in cui è avvenuto l'Olocausto'. 

Beirut, feroci combattimenti tra Hezbollah e Idf al confine (2)

I combattenti di Hezbollah "sono impegnati in violenti scontri con le forze nemiche israeliane nel villaggio di Aita al-Shaab con mitragliatrici, razzi e proiettili di artiglieria", ha dichiarato il gruppo, aggiungendo poi di aver preso di mira una "veicolo israeliano con un missile guidato" nel villaggio. 

Beirut, 9 morti in raid israeliano in un villaggio a nord

Il ministero libanese afferma che nove persone sono morte in un attacco israeliano in un villaggio nel nord. 

Idf, 60 razzi Hezbollah oggi: colpita auto e un ferito

Le forze armate israeliane hanno riferito che Hezbollah ha lanciato una sessantina di razzi dal Libano verso Israele da mezzanotte. Alcuni di questi sono caduti nella città di Carmiel, nel nord dello Stato ebraico, incendiando un auto. Una persona è rimasta leggermente ferita dalla caduta di schegge nell'area. 

Israele agli Usa: "Risposta dura all'attacco di Hezbollah"

Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha detto al suo omologo statunitense Lloyd Austin che Israele avrebbe dato una forte risposta a Hezbollah dopo il raid con un drone che ha colpito una base dell'esercito uccidendo quattro soldati e ferendone sessanta. Gallant ha parlato con Austin durante la notte e "ha sottolineato la gravità dell'attacco e la forte risposta che sarebbe stata data a Hezbollah", ha affermato l'ufficio del ministro in una nota. 

Borrell: "Condanno gli attacchi Idf contro ospedale e scuola"

"Condanno i nuovi attacchi dell'Idf contro un ospedale e una scuola che fungono da rifugi nella parte centrale di Gaza. Decine di civili in cerca di sicurezza sono stati uccisi e feriti in circostanze terribili. Gli ordini di evacuazione di massa, le violazioni del diritto internazionale umanitario e il disprezzo per le vittime civili non renderanno gli israeliani più sicuri". Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell.

Iran: "Mancano le basi per colloqui indiretti con gli Usa"

Secondo l'Iran, mancano le basi per avere colloqui indiretti con gli Stati Uniti mediati dall'Oman, a causa della crisi in Medio Oriente. "Attualmente non vediamo alcuna base per questi colloqui, finché non riusciremo a superare l'attuale crisi", ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, parlando con i giornalisti a Muscat, la capitale dell'Oman. In giugno, Teheran aveva dichiarato di aver avuto colloqui indiretti con Washington grazie alla mediazione dell'Oman ma in questo momento il processo è stato interrotto "a causa delle condizioni specifiche della regione", ha dichiarato Araghchi. Il sultanato dell'Oman ha mediato a lungo tra l'Iran e gli Stati Uniti, che hanno interrotto le relazioni diplomatiche in seguito alla rivoluzione islamica in Iran nel 1979.

Beirut, feroci combattimenti con Idf in villaggio a confine

Hezbollah riferisce di "feroci combattimenti" con l'esercito israeliano in un villaggio di confine. 

Mosca: "Conquistato villaggio oblast Zaporizhzhia", Kiev smentisce

Il ministero della Difesa russo ha reso noto che le sue forze armate hanno conquistato il villaggio di Levadne, nella regione di Zaporizhzhia. La dichiarazione arriva dopo gli avvertimenti di Kiev su una potenziale spinta russa nell'oblast di Zaporizhzhia, proprio mentre le truppe di Mosca continuano ad avanzare nell'est dell'Ucraina. 

Tuttavia, Vladyslav Voloshyn, portavoce delle Forze ucraine di difesa del sud, in un commento al Kyiv Independent, ha smentito che la Russia abbia lanciato una grande offensiva nel settore, affermando che la Mosca sta soltanto conducendo attacchi terrestri locali. Alla domanda sulla presunta cattura di Levadne, Voloshyn ha affermato che la situazione "si sta sviluppando in modo piuttosto dinamico" e che ciascuna parte può riprendere l'iniziativa.

Gallant sente Austin: "Risponderemo con forza a Hezbollah"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha sentito il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin e lo ha aggiornato sull'attacco di un drone di Hezbollah sulla base Golani a Binyamina in cui sono rimasti uccisi 4 soldati e altri 60 sono rimasti feriti, tra cui 8 gravemente. "Gallant ha sottolineato la gravità dell'attacco e risposta con forza che verrà presa contro Hezbollah", recita una nota. "Il ministro ha ribadito le minacce poste dal gruppo e l'importanza di operare per smantellare l'infrastruttura dell'organizzazione", recita una nota. Gallant ha anche espresso "apprezzamento" per la decisione di Washington di dispiegare una batteria di missili Thaad nei prossimi giorni nello Stato ebraico. 

Media, raid Idf contro zona a maggioranza cristiana in Libano

Le Idf hanno condotto un raid aereo contro la città di Aitou a maggioranza cristiana nel nord del Libano, nel distretto di Zgharta. Lo riporta l'agenzia di stampa libanese Nna, spiegando che nel raid è stato preso di mira un appartamento residenziale che ospita sfollati. E' la prima volta che questa zona viene presa di mira dagli israeliani in un anno di conflitto, ha aggiunto.

Secondo l'emittente Al Mayadeen, vicina a Hezbollah, il raid israeliano ha provocato vittime.

Idf: "Da mezzanotte Hezbollah ha lanciato 60 razzi"

L'Idf ha dichiarato che circa 60 razzi di Hezbollah sono stati lanciati dal Libano verso Israele da mezzanotte. La polizia israeliana ha inoltre affermato che alcuni razzi hanno raggiunto Carmiel, nel nord di Israele, causando danni. Le autorità stanno verificando se ci sono vittime.

Arrestati due israeliani: "Atti di sabotaggio per Iran"

Due israeliani sono stati arrestati per aver compiuto una serie di atti di sabotaggio per l'Iran e per aver pianificato di uccidere un' importante esponente israeliano. Lo hanno annunciato lo Shin Bet e la polizia israeliana in una dichiarazione congiunta. Nel mirino sono finiti il 30enne Vladislav Viktorson di Ramat Gan, avvicinato da un iraniano identificato come 'Mari Hossi'. L'uomo ha quindi reclutato la sua compagna diciottenne Anna Bernstein. I due hanno compiuto vari atti di sabotaggio e vandalismo, tra cui graffiti provocatori e manifesti, incendi di auto vicino allo Yarkon Park di Tel Aviv e incendi dolosi nelle foreste locali, su ordine di Hossi, che ha dato loro istruzioni in ebraico. I due hanno filmato alcuni degli atti e sono stati pagati 5.000 dollari. Ai due e' stato poi chiesto di un importante israeliano - di cui non e' stato fatto il nome - lanciando una granata a mano nella sua casa: i due hanno accettato di farlo e hanno cercato di acquistare armi. 

Bonelli (AVs): "Meloni porti a Camere stop armi a Israele"

"L'ennesimo bombardamento a un ospedale, a un campo profughi palestinesi: ogni giorno Netanyahu distribuisce orrore, morte e crimini contro l'umanita'". Lo dichiara Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs. "Non è più possibile tollerare la violenza e i crimini contro l'umanità che siamo costretti ad assistere quotidianamente. Questa volta, una quarantina di civili, tra cui molti bambini, sono rimasti ustionati, e quattro persone sono state bruciate vive. I ripetuti attacchi contro civili palestinesi, la Croce Rossa, ospedali e postazioni Unifil sono veri e propri crimini di guerra, in palese violazione del diritto internazionale, di fronte ai quali non possiamo restare inermi. La premier Meloni deve richiamare immediatamente il nostro ambasciatore in Israele e proporre al Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre l'applicazione di sanzioni contro Israele, fermare l'esportazione di armi e riconoscere lo stato di Palestina ", conclude. 

Msf, morto un membro del nostro staff a Jabalia

Un membro dello staff di Medici Senza Frontiere è morto, dopo essere rimasto ferito nell'attacco dell'8 ottobre a Jabalia, nel nord di Gaza. Lo rende noto la stessa Msf dicendosi "inorridita" e condannando "fermamente" l'uccisione di Nasser Hamdi Abdelatif Al Shalfouh, che è il settimo membro del suo staff rimasto ucciso dall'inizio del conflitto. "È morto il 10 ottobre all'ospedale Kamal Adwan. Aveva 31 anni e ha lavorato come autista per Msf fino all'inizio del conflitto" si legge in una nota. 

Smotrich: "Soddisfatto piani d'attacco contro Iran"

Il ministro israeliano delle Finanze, Bezalel Smotrich, si è detto "soddisfatto dei piani d'attacco proposti" per rispondere al raid missilistico condotto dall'Iran il primo ottobre contro lo Stato ebraico. Lo riferiscono i media locali, che considerano le parole di Smotrich - esponente dell'estrema destra israeliana fautore della linea dura contro Teheran - come il segnale che la risposta di Tel Aviv non sarà limitata.

Idf, ucciso capo unità missili anticarro di Hezbollah

Le Idf hanno comunicato che è stato ucciso il capo dell'unità missilistica anticarro di Hezbollah, Muhammad Kamel Naim, in un raid aereo condotto dai caccia israeliani. Membro dell'unità di elite Radwan, il comandante è stato colpito a Nabatiyeh, a sud di Beirut, ha spiegato l'esercito israeliano condividendo un video del raid.

Wafa: "Un 17enne e un altro giovane uccisi a Jenin da Idf"

Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, due giovani sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco, mentre altri quattro sono rimasti feriti dai proiettili israeliani a Jenin, nel nord della Cisgiordania. Il direttore dell'ospedale Al-Razi di Jenin, Fawaz Hammad, ha dichiarato che le forze israeliane hanno sparato e ucciso il giovane Rayan Ibrahim Al-Sayed, 17 anni, morto per le ferite riportate dai proiettili delle forze di occupazione durante l'assalto alla città di Jenin. 

Graziano (Pd): "Inaccettabile attacco a Unifil, fermiamo Netanyahu"

"Noi pensiamo che è inaccettabile l'attacco all'Unifil, bisogna lavorare per la de-escalation ma soprattutto perché attaccare una missione di pace quella dell'Unifil significa attaccare il mondo. Siamo molto preoccupati per lo stato di sicurezza dei nostri militari lì. Il governo venga in Aula al più presto per riferire sulla situazione in Libano, lo stato dei colloqui con gli altri paesi europei, e con gli altri paesi internazionali. Tutto questo deve essere fatto velocemente perché l'obiettivo è lavorare per la pace e provare a restare su quel terreno". Lo ha detto Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa alla Camera. "Dobbiamo fermare Netanyahu come ha detto la segretaria Schlein - ha aggiunto - perché colpire in questo momento Unifil significa colpire una missione di pace. Quindi Israele in questo momento non sta sparando solo in Libano ma sta attaccando la pace nel mondo. Questo per noi è inaccettabile".

Unhcr: 2024 un anno di violenze e abusi con milioni di sfollati

Quello che sta per concludersi è stato "un anno di perdite e di dolore, mentre continuiamo ad assistere a conflitti, violenze e abusi che hanno causato milioni di sfollati. Alimentati dalla convinzione, dalla terribile menzogna, che la via per la pace si trovi attraverso la guerra". E' quanto ha detto l'alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, all'apertura della sessione plenaria del comitato dell'Unhcr. "Sono appena tornato da una visita in Libano e in Siria - ha aggiunto Grandi - e il messaggio schiacciante delle persone che ho incontrato è che vogliono la pace. Un cessate il fuoco per il Libano ma anche, di cui c'è un disperato bisogno a Gaza, un cessate il fuoco sostenuto da un processo di pace significativo, per quanto difficile possa essere. Questo è l'unico modo per spezzare il ciclo della violenza, dell'odio e della miseria. Un cessate il fuoco che permetta anche agli sfollati di questo conflitto, in Libano e nel nord di Israele, di tornare a casa. Un cessate il fuoco che argini la marea di una grande guerra regionale con implicazioni globali". "Ci viene detto che le guerre stanno diventando più intelligenti, ma sicuramente non è così per le vittime civili indiscriminate, la  distruzione e lo sfollamento. Modelli di conflitto - prosegue - a cui assistiamo anche in Ucraina, Gaza, Sudan, Myanmar, con l'adesione al diritto internazionale umanitario ridotta alla più pallida foglia di fico mentre cliniche e scuole vengono distrutte insieme a migliaia di vite". Grandi ha sottolineato come in Ucraina, "i civili devono essere aiutati a prepararsi per un inverno che probabilmente sarà ancora più difficile dei due precedenti" mentre in Sudan, "carestie, malattie, inondazioni e orribili violazioni dei diritti umani hanno causato lo sfollamento di oltre 11 milioni di persone, quasi il doppio rispetto a un anno fa". "Oggi nel mondo ci sono 123 milioni di rifugiati e sfollati - ha detto ancora Grandi - La loro situazione richiede soluzioni". 

Media Israele: "Iran non risponderà se rappresaglia sarà limitata" (2)

Nel colloquio tra omologhi, Araghchi ed Al Busaidi "hanno sottolineato la necessità di sostenere gli sforzi per fermare l'escalation e le tensioni nella regione attraverso il dialogo" e la diplomazia, si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri dell'Oman. I due ministri, ha aggiunto sul social X il portavoce della diplomazia di Teheran, Esmaeil Baghai, hanno discusso "della situazione allarmante nella regione e hanno chiesto la fine immediata del genocidio e dell'aggressione del regime israeliano a Gaza e in Libano".

Prima dell'Oman, Araghchi aveva visitato in rapida successione Libano, Siria, Arabia Saudita, Qatar e Iraq, per colloqui con le autorità locali sulle iniziative per raggiungere un cessate il fuoco in Libano e Gaza e su come evitare che la guerra si diffonda in tutta la regione. Ieri il ministro ha assicurato che l'Iran "non vuole la guerra, vuole la pace".

Media Israele: "Iran non risponderà se rappresaglia sarà limitata"

L'Iran sarebbe pronto a considerare chiuso questo round di scontri con Israele, se l'attesa rappresaglia dello Stato ebraico per l'attacco missilistico del primo ottobre dovesse essere limitata. Il messaggio, riferiscono fonti citate dall'emittente pubblica israeliana Kan, è stato trasmesso dall'Iran agli Stati Uniti tramite un Paese terzo, mentre pubblicamente gli esponenti della Repubblica islamica continuano a minacciare risposte "schiaccianti" contro Israele in caso di ulteriore rappresaglia.

Proprio oggi il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, si trova in Oman, Paese che più volte in passato è stato utilizzato come canale di comunicazione tra Teheran e Washington. Il capo della diplomazia della Repubblica islamica, tuttavia, ha smentito che nel sultanato del Golfo ci siano stati contatti con gli Stati Uniti. Parlando con i giornalisti, Araghchi ha affermato che "attualmente non ci sono le basi" per colloqui indiretti con gli Usa e questo scenario non cambierà "finché non riusciremo a superare l'attuale crisi", aggiungendo che il processo è stato interrotto "a causa delle condizioni specifiche della regione".

Nel corso della sua visita a Muscat, dove ha incontrato oltre al suo omologo omanita, Badr bin Hamad Al Busaidi, il capo negoziatore degli houthi, Mohammed Abdulsalam, Araghchi ha ribadito che l'Iran è "pienamente preparato a qualsiasi scenario", pur sottolineando che "la diplomazia è l'unica soluzione per prevenire l'escalation".

Idf, ucciso a Nabatiye un comandante della forza Radwan (2)

Muhammad Kamel Naim era responsabile del lancio di missili anticarro contro, ha detto l'Idf pubblicando il video dell'attacco.   Oggi Hezbollah ha lanciato razzi contro il nord e il centro di Israele. Alcuni sono stati intercettati, mentre altri sono caduti in aree aperte. L'Iaf ha attaccato i lanciatori da cui sono stati irati i razzi. 

Iran, Teheran: "Non ci sono le basi per colloqui indiretti con gli Usa"

L'Iran non vede spazio per colloqui indiretti con gli Stati Uniti tramite l'Oman. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, citando la crisi in corso nella regione. "Attualmente non ci sono le basi per questi colloqui, finche' non riusciremo a superare l'attuale crisi", ha detto il capo della diplomazia di Teheran, aggiungendo che il processo e' stato interrotto "a causa delle condizioni specifiche della regione".

Idf chiede l'evacuazione di altri 25 villaggi nel sud del Libano

L'Idf ha chiesto ai residenti di altri 25 villaggi nel sud del Libano di evacuare immediatamente a causa delle operazioni militari in corso.  Il portavoce in lingua araba dell'Idf  ha dichiarato che Israele non intende colpire i civili, ma per la loro sicurezza devono lasciare le abitazioni. 

Von der Leyen: "Il sostegno dell'Iran alla Russia deve finire"

"Il sostegno del regime iraniano alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina è inaccettabile e deve cessare. Accolgo quindi con favore l'adozione delle nostre sanzioni contro individui ed entità in risposta ai trasferimenti di droni e missili dell'Iran alla Russia. È necessario fare di più.". Lo scrive su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dopo il via libera dei 27 a nuove sanzioni contro 14 persone e entità legate al regime di Teheran.

Nyt: "Israeliani hanno usato palestinesi catturati come scudi umani a Gaza" (2)

Il Times ha intervistato sette militari israeliani che hanno partecipato, o assistito, a queste operazioni presentate come una routine organizzata, condotta con un considerevole supporto logistico e con l'avallo degli ufficiali superiori. In molti casi i detenuti erano gestiti da ufficiali dell'intelligence, cosa che richiede che i battaglioni siano coordinati e i comandanti siano informati. 

Il general maggiore Tamir Hayman, ex capo dell'intelligence militare che viene periodicamente informato sulla condotta della guerra, ha confermato in parte la pratica, dicendo che alcuni detenuti sono stati costretti, altri si sono offerti volontariamente di fare da guida nei tunnel, nella speranza di ottenere trattamenti di favore. Ma con una dichiarazione, l'Idf ha ricordato che "le direttive e le linee guida proibiscono l'uso di civili detenuti a Gaza per operazioni militari", aggiungendo che le testimonianze riportate dal Times saranno "revisionate dalle autorità competenti". 

Alcuni dei soldati che, rimasti sconvolti da questi episodi, hanno deciso di assumersi il rischio di riferire segreti militari alla stampa sono stati messi in contatto con il Times da Breaking the Silence, associazione indipendente che raccoglie le testimonianze dei militari israeliani. Due di questi soldati hanno raccontato di essersi opposti a questa pratica, e che in risposta alle loro obiezioni ufficiali l'hanno giustificata sostenendo, senza prove, che i detenuti erano terroristi, invece che civili fermati senza accuse.

Idf, ucciso a Nabatiye un comandante della forza Radwan

Il comandante della forza d'élite Radwan di Hezbollah, Muhammed Kamel Naeem, è stato ucciso in un raid dell'aeronautica israeliana nell'area della città di Nabatiye, 60 chilometri a sud di Beirut. Lo ha reso noto l'Idf. 

Msf, ucciso membro staff in attacco Idf a Jabalia (2)

L'organizzazione ricorda che Nasser è il settimo collega di Msf ucciso a Gaza dall'inizio della guerra. ''Questo spargimento di sangue deve finire'', è l'appello di Msf. Per oltre un anno, le forze israeliane hanno sistematicamente smantellato il sistema sanitario di Gaza, impedendo l'accesso alle cure salvavita per le persone. Allo stesso tempo, le evacuazioni mediche sono diventate estremamente difficili, soprattutto nel nord che è stato in gran parte tagliato fuori dal resto di Gaza, rendendo ancora più difficile l'accesso alle cure.

Msf condanna fermamente l’uccisione di un membro del suo staff e chiede ancora una volta il rispetto e la protezione dei civili.

Msf, ucciso membro staff in attacco Idf a Jabalia

Un membro dello staff di Medici Senza Frontiere (Msf), Nasser Hamdi Abdelatif Al Shalfouh, è stato ucciso dalle ferite da schegge che ha riportato alle gambe e al petto l'8 ottobre a Jabalia, a nord di Gaza, dopo che l’area è stata oggetto di attacchi incessanti da parte delle forze israeliane e le persone sono rimaste intrappolate senza poter fuggire. Lo rende noto Msf in un comunicato, sottolineando che l'organizzazione ''è inorridita dall'uccisione di un membro del suo staff''.

Msf spiega che, dopo essere stato ferito, Nasser, 31 anni, ha ricevuto le prime cure d'emergenza all'ospedale Al Awda, a Jabalia, nel nord di Gaza, ed è stato poi trasferito all'ospedale Kamal Adwan. L'uomo, che ha lavorato come autista per Msf fino all'inizio del conflitto, non ha potuto ricevere il livello di assistenza necessario a causa della mancanza di capacità dell'ospedale e del numero eccessivo di pazienti presenti nella struttura ed è morto per le ferite riportate il 10 ottobre all'ospedale Kamal Adwan.

Nyt: "Israeliani hanno usato palestinesi catturati come scudi umani a Gaza"

Militari ed agenti dell'intelligence israeliana dall'inizio della guerra a Gaza hanno usato palestinesi catturati, anche minorenni, come scudi umani, costringendoli a cercare esplosivi di Hamas tra macerie, nei tunnel, generatori e serbatoi di acqua, per evitare di mettere a rischio vite di soldati israeliani. E' la denuncia di una lunga inchiesta del New York Times, sulla base di interviste a 16 militari e ufficiali israeliani e 3 palestinesi. Come Mohammed Shubeir che lo scorso marzo, quando aveva 17 anni, è stato detenuto dagli israeliani per 10 giorni. 

Prima di essere rilasciato, senza accuse, il ragazzo è stato costretto a camminare ammanettato tra le macerie della sua città, Khan Younis, per cercare esplosivi di Hamas. "I soldati mi hanno mandato come se fossi un cane in un appartamento minato", ha detto al Times lo studente di scuola superiore, raccontando che in un edificio semi diroccato ha visto sui muri una serie di fili di innesco di esplosivi. "Ho pensato che quelli fossero gli ultimi momenti della mia vita", ha aggiunto. 

Il giornale americano, che ammette di non conoscere la portata del ricorso a queste operazioni che sono illegali sia per la legge israeliana che internazionale, afferma che le hanno utilizzate almeno 11 squadroni in cinque città a Gaza. In un caso un'unità israeliana ha costretto un gruppo di sfollati a marciare di fronte a loro verso un covo di Hamas nel centro di Gaza City, secondo quanto denunciato da Jehad Siam, 31enne grafico palestinese che faceva parte di quel gruppo. "I soldati ci hanno detto di andare avanti così dall'altra parte non avrebbero sparato", ha raccontato.

"Hezbollah annuncia attacco a caserma nel centro Israele"

Hezbollah ha annunciato di aver preso di mira oggi con missili una caserma militare situata a est della città costiera di Netanya, nel centro di Israele, come parte di una serie di attacchi rivendicati contro basi e movimenti di soldati israeliani, in diverse località. Lo riporta Sky Arabia. I miliziani filoiraniani hanno affermato in un comunicato che i suoi combattenti hanno lanciato missili "contro la caserma di Beit Lid, a est di Netanya", in risposta "agli attacchi e ai massacri commessi dal nemico sionista". Ieri un attacco a un'altra caserma aveva fatto 4 morti e una settantina di feriti. 

Unifil: Fedriga, chiarimenti da Israele ma anche dall'Onu

"Per quanto è avvenuto nel Sud del Libano, giustamente il Governo ha chiesto chiarimenti a Israele, ma bisogna chiedere chiarimenti anche alle Nazioni Unite: quali sono le regole di ingaggio della missione in Libano? Perché se non si può disarmare gli Hezbollah e vengono costruite loro basi a 100, 200 metri da quelle dell'Onu, è un problema, perché rischiamo così indirettamente, purtroppo, oltretutto sulla pelle dei militari presenti, che vengano utilizzate le basi Onu come scudo Hezbollah". Lo ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano fedriga a margine di una conferenza stampa a Trieste. "Quindi - ha aggiunto Fedriga - Israele chiarisca quello che ha fatto, perché non è accettabile; dall'altra parte, l'Onu chiarisca la sua missione e i finanziamenti che dava all'Unrwa, che e' l'Agenzia delle Nazioni Unite a Gaza, perché c'erano stipendiati dei dipendenti che insegnavano ai ragazzi che bisognava eliminare Israele". 

Ministro Israele: "Unifil fa scudo a Hezbollah, si ritiri"

Il ministro israeliano Eli Cohen ha accusato su X le forze di peacekeeping dell'Unifil nel Libano meridionale di essere una forza "inutile" che non è riuscita a proteggere gli israeliani dagli attacchi di Hezbollah. "Queste forze non hanno contribuito in alcun modo al mantenimento della stabilità e della sicurezza nella regione, non hanno garantito l'applicazione delle risoluzioni Onu e fungono da scudo per Hezbollah". Cohen si rivolge poi al segretario dell'Onu Guterres: 'E' giunto il momento che lei risponda alla richiesta che le è stata rivolta, che ritiri l'Unifil dalle zone di conflitto e smetta di fare il gioco di Hamas'.

Idf: abbattuti due droni lanciati dalla Siria su Israele

L'aeronautica militare israeliana ha reso noto di aver abbattuto due droni lanciati dalla Siria. Secondo l'esercito, i droni sono stati intercettati prima che entrassero in Israele.

Sanchez: "Non ci sarà alcun ritiro di Unifil da Libano"

"Non ci sarà alcun ritiro di Unifil" dal Libano meridionale. Lo ha assicurato il premier spagnolo, Pedro Sanchez. La Spagna è tra i maggiori contributori della missione Onu di pace, insieme a Francia e Italia.

Idf pubblica audio: Hamas ci picchia per stare a Jabaliya

L'Idf ha pubblicato un audio in cui un civile di Gaza racconta che Hamas picchia le persone con bastoni per impedirgli di evacuare e li costringe a restare nell'area umanitaria di Jabaliya nonostante l'esercito abbia chiesto l'evacuazione dei residenti. Nell'area l'Idf ha lanciato una nuova operazione di terra dopo che indicazioni di intelligence Hamas stava tentando di raggruppare e ricostruire le proprie forze. L'esercito ha indicato alla popolazione di spostarsi verso l'area umanitaria ampliata di Al-Mawasi. Hamas nei giorni scorsi ha chiesto ai civili di restare a Jabaliya nonostante i combattimenti in corso.

Sanchez: "Nessun ritiro da missione Unifil, ha più senso che mai"

"Non ci sarà il ritiro delle truppe di Unifil in Libano, poiché confermiamo il nostro impegno nella missione stabilita con la risoluzione 1701 delle Nazioni Unite e che oggi ha più significato di sempre considerato quello che accade sul terreno". Lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez, nel suo intervento al forum internazionale World in Progress indetto oggi e domani dal gruppo Prisa a Barcellona con un focus sul conflitto in Medio Oriente.  "E' ora che la comunità internazionale si svegli, è il momento di agire con decisione, con enorme empatia con la popolazione israeliana per quanto ha subito, ma anche con decisione contro il governo di Netanyahu, che vuole imporre un nuovo ordine nella regione con la forza", ha invocato Sanchez. "Quando l'escalation è una certezza, si estende al Libano e minaccia altri fronti latenti nella regione, credo sia imprescindibile che in un forum come questo si parli del fatto che il mondo non può guardare da un'altra parte rispetto a questo conflitto", ha segnalato il leader socialista.  Sanchez ha nuovamente chiesto alla comunità internazionale di "sospendere d'immediato l'invio di armi a Israele, come ha fatto la Spagna". "Per un motivo semplice: senza armi non c'è guerra", ha aggiunto. E, come aveva già fatto venerdì al vertice Med9, il premier ha sollecitato la Commissione Europea a sospendere l'accordo di associazione Ue/Israele, se constata la violazione dei diritti umani. Parlando della guerra a Gaza, Sanchez ha ricordato che si tratta di un territorio di 360 km quadrati di superficie, pari alla metà dell'isola di Minorca, dove vive una popolazione di 2 milioni di persone, dipendenti dagli aiuti della comunità internazionale. "Da un anno, ogni giorno Gaza è colpita da 800 bombe, che provocano una media di 100 morti al giorno, fino a raggiungere 40.4000 vittime, il 30% costituito da bambini e donne". 

Unifl

©Ansa

Due israeliani arrestati: "Complotto per conto dell'Iran"

Due israeliani sono stati arrestati per aver lavorato per conto dell'Iran compiendo una serie di atti di sabotaggio e lavorato a un piano per uccidere un'importante figura dell'establishment del Paese. Lo hanno annunciato lo Shin Bet (la sicurezza interna) e la polizia. Uno degli arrestati è il cittadino israeliano Vladislav Viktorson, 30 anni, di Ramat Gan, secondo l'accusa è stato avvicinato da un iraniano identificato come Mari Hossi. L'uomo ha reclutato la sua compagna diciottenne Anna Bernstein e insieme hanno commesso diversi atti di sabotaggio e vandalismo, tra cui graffiti provocatori e manifesti, incendi di auto vicino allo Yarkon Park di Tel Aviv e incendi dolosi nelle foreste locali, su ordine di Hossi. I due hanno ricevuto 5.000 dollari. Poi gli è stato chiesto di uccidere un personaggio di alto livello lanciando una granata a mano nella sua casa, loro hanno accettato di farlo e hanno cercato di acquistare armi. L'obiettivo non è stato reso noto. Negli ultimi mesi lo Shin Bet ha annunciato una serie di presunti complotti iraniani, nei quali l'Iran avrebbe cercato di ingannare gli israeliani online per indurli a svolgere missioni per Teheran, tra cui un piano scoperto a gennaio in cui gli israeliani sarebbero stati reclutati per raccogliere informazioni su personaggi di alto profilo. 

Francia: "Stop alle armi a Israele è coerenza con il cessate il fuoco"

"Crediamo che la sicurezza di Israele non possa essere garantita dal solo ricorso alla forza. Bisogna che ceda il passo al dialogo e alla negoziazione. Ecco perchè, come la maggior parte dei paesi del mondo, facciamo appello per un cessate il fuoco a Gaza e in Libano. E dato che chiediamo un cessate il fuoco, non è possibile fornire al tempo stesso delle armi offensive ai belligeranti, è una questione di coerenza". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, all'arrivo al Consiglio Affari esteri dell'Ue, a Lussemburgo.

Hezbollah: "Non lasciamo i nostri combattenti nelle celle nemiche"

Una fonte interna di Hezbollah, citata dal quotidiano libanese L'Orient-Le Jour, ha reagito alla notizia della presunta cattura di un combattente del partito armato libanese da parte dell'esercito israeliano: "I combattenti della resistenza non hanno paura", ha affermato la fonte rimasta anonima perché non autorizzata a parlare con i media. "Qualora la cattura fosse confermata - ha detto la fonte - ciò sarebbe segno di intensi combattimenti in prima linea... i nostri combattenti non si tirano indietro. E Hezbollah non lascia i suoi combattenti nelle carceri nemiche", ha aggiunto. Ufficialmente Hezbollah per ora non ha né confermato né smentito l'annuncio di Israele, secondo cui il "terrorista Hezbollah" era nascosto in un tunnel nel sud del Libano con armi e riserve sufficienti per una lunga permanenza. Il membro di Hezbollah, secondo Israele, si è arreso ed è stato portato in Israele per essere interrogato. L'esercito israeliano aveva accompagnato la dichiarazione con un breve filmato che mostrava la cattura del presunto combattente libanese, il cui volto era stato oscurato, da parte di soldati israeliani che parlavano con lui in arabo ma con un forte accento palestinese. 

Vaccinazioni anti-polio a Gaza, iniziata la seconda fase della campagna

E' iniziata questa mattina nella Striscia di Gaza la seconda fase della campagna di vaccinazione contro la poliomielite per 590mila bambini di età inferiore ai 10 anni. Lo ha reso noto l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) su 'X'. E' la prima campagna di questo tipo nell'enclave palestinese da 25 anni.

Un mese fa il capo dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, aveva detto che la prima fase della campagna di vaccinazione contro la polio a Gaza ha raggiunto il 90% dei bambini.

Operazione dello Shin Bet, scoperta cellula di reclutamento dell'Iran

Due persone sono state arrestate in Israele in un'operazione congiunta condotta dallo Shin Bet e dell'unità Lahav 433 della polizia che ha portato alla luce una presunta cellula dell'intelligence iraniana che reclutava cittadini israeliani. Lo ha riferito il Times of Israel, precisando che le persone arrestate sono due cittadini dello Stato ebraico: un uomo residente a Ramat Gan di 30 anni chiamato Vladislav Viktorzon e la sua compagna di 18 anni, Anna Bernstein.

Secondo lo Shin Bet e la polizia, dalla fine di agosto i due comunicavano in ebraico sui social media con una persona chiamata Mari Hossi, ritenuto un agente iraniano. Sotto la direzione di Hossi, sostiene la sicurezza israeliana, Viktorzon e Bernstein hanno svolto diversi incarichi, tra cui incendiare auto nell'area di Yarkon Park a Tel Aviv e sabotare infrastrutture di comunicazione e bancomat. Per ognuno dei lavori svolti e documentati con video avrebbero ricevuto 5mila dollari.

Stando all'indagine, i due avevano anche accettato di eseguire l'omicidio di un esponente israeliano e di lanciare una granata contro una casa. Di conseguenza, avevano cercata di procurarsi armi, tra cui un fucile da cecchino, pistole e granate.

Hamas, nuovo bilancio delle vittime: sono 42.289 da inizio guerra

Circa 42.289 palestinesi sono stati uccisi e 98.684 feriti nell'offensiva militare israeliana su Gaza dall'inizio della guerra: lo ha annunciato il ministero della Salute guidato da Hamas, ripreso da Sky News.   Nel suo conteggio, il ministero non fa distinzione tra civili e combattenti, ma afferma che circa due terzi delle vittime sono donne e bambini. 

Hezbollah: "Haifa è la nuova Kiryat Shmona"

Per Hezbollah la città portuale israeliana di Haifa è "ormai una nuova Kiryat Shmona", in riferimento alla cittadina israeliana in Alta Galilea da più di un anno presa regolarmente di mira dal Partito di Dio. Lo riferiscono fonti di Hezbollah al giornale libanese al Akhbar, vicino allo stesso movimento armato. Le fonti affermano che gli attacchi su Haifa sono "in risposta a quelli israeliani su Beirut". Questa dichiarazione giunge all'indomani dell'attacco di Hezbollah su una base militare israeliana vicino Haifa dove sono stati uccisi 4 soldati israeliani e circa 60 persone sono rimaste ferite. 

Hamas, 10 uccisi e almeno 30 feriti in raid su Jabalya

Fonti mediche nella Striscia di Gaza, riprese da Haaretz, affermano che almeno dieci persone sono state uccise e 30 ferite, tra cui donne e bambini, in un attacco aereo israeliano su un centro di distribuzione di aiuti umanitari nel campo profughi di Jabalya, nel nord di Gaza.   Un portavoce della Mezzaluna Rossa palestinese ha affermato che le squadre di soccorso non sono in grado di raggiungere il sito. 

Iron dome, cos'è e come funziona il sistema anti missile israeliano

Si tratta di un sistema di difesa terrestre che intercetta razzi e colpi di mortaio a corto raggio. Di solito viene utilizzato dalle forze israeliane per fermare i missili lanciati dai miliziani di Hamas. Inaugurato nel 2011, è composto da diverse batterie che compongono questa "Cupola di ferro" sparse sul territorio israeliano: ciascuna è dotata di un radar che rileva i razzi in arrivo. Insieme alla Fionda di David e ad Arrow, completa la triade di difesa di Israele. L'APPROFONDIMENTO

Iron Dome

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Israele: "Continueremo a colpire Beirut, nessun cambiamento"

"Israele attacca ovunque in Libano, Beirut compresa. Lo abbiamo dimostrato di recente e lo dimostreremo anche nei prossimi giorni, in base a considerazioni operative". Lo ha affermato un alto funzionario israeliano, citato dai media, alla luce della notizia che l'aeronautica militare non ha attaccato Beirut per tre giorni dopo la richiesta avanzata la scorsa settimana dal presidente Usa Joe Biden al primo ministro Benjamin Netanyahu. 

Hezbollah: "Salva di missili su base navale vicino ad Haifa"

Hezbollah ha affermato di aver preso di mira, con "una salva di razzi", la base navale Stella Maris vicino a Haifa, in nome di Hassan Nasrallah, il leader del gruppo ucciso da Israele alla fine di settembre. Ieri un drone è esploso sulla base Golani a Binyamina, a sud di Haifa, uccidendo 4 soldati e ferendone più di 40, di cui otto in maniera grave. 

Beirut, ieri uccise 51 persone dai raid aerei israeliani

Il ministero della Salute libanese afferma che domenica 51 persone sono state uccise in tutto il paese dagli attacchi aerei israeliani. Altre 174 sono rimaste ferite, aggiunge il ministero, come riporta la Bbc. Ventidue delle persone uccise si trovavano nella regione del Monte Libano, nel nord del Paese, mentre 10 persone sono state uccise in attacchi israeliani nella regione meridionale di Nabatieh. Altre cinque persone sono state uccise e una ferita durante un raid nel villaggio di Maifadoun, a ovest del castello di Beaufort. 

Turchia: "Imperativo che l'Unifil svolga il suo mandato"

"È imperativo che l'Unifil onori il suo mandato, considerata particolarmente la chiara intenzione di Israele di estendere il conflitto in tutta la regione". Lo afferma il ministero degli Esteri di Ankara in un comunicato, nel contesto degli attacchi di Israele contro la missione dell'Onu in Libano. "I ripetuti attacchi del governo israeliano all'Unifil sono una chiara indicazione della sua politica di occupazione del Libano e della sua volontà di usare il potere militare senza esitazione", si legge nella nota. "Spetta a ciascun membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite impedire gli attacchi di Israele contro le forze Onu", continua la nota di Ankara, che lancia un appello a tutti gli Stati affinché assumano "una posizione unitaria contro Israele e i Paesi che gli forniscono armi". 

Austria: "Attacchi all'Unifil inaccettabili, la missione continua"

"Gli attacchi che abbiamo visto in questi giorni ai caschi blu dell'Unifil sono semplicemente inaccettabili, chiediamo a tutte la parti di rispettare il mandato dell'Onu. Noi non siamo spettatori, abbiamo 120 soldati nelle basi, siamo molto preoccupati, abbiamo chiamato Israele per spiegare chiaramente la nostra posizione: non si ritireranno, continueranno la loro missione e ci aspettiamo che la loro sicurezza sia garantita, da tutte le parti". Lo ha detto Alexander Schallenberg, Ministro federale austriaco per gli Affari europei e internazionali, arrivando al Consiglio Esteri del Lussemburgo. L'Austria è uno dei Paesi che più sostiene Israele all'interno dell'Ue. 

Gallant visita la base colpita da un drone a Binyamina

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha visitato la base della Brigata Golani, colpita da un drone di Hezbollah ieri che ha causato la morte di quattro soldati e il ferimento di oltre 40, di cui otto gravemente. Israele sta sviluppando capacita' per "affrontare la minaccia degli attacchi dei droni". "Dobbiamo indagare, apprendere i dettagli e mettere rapidamente ed efficacemente in pratica le lezioni" apprese dall'incidente, ha aggiunto. 

Raid dell'Idf su centro di distribuzione degli aiuti a Jabalia: 10 morti e 30 feriti

E' di almeno dieci morti e trenta feriti il bilancio di un nuovo raid aereo israeliano sul campo profughi di Jabalia nel nord della Striscia di Gaza dove, secondo le Idf, si nascondono miliziani di Hamas. Lo denunciano i medici palestinesi spiegando che i caccia israeliani hanno colpito un centro di distribuzione di aiuti alimentari. Tra le vittime si contano anche donne e bambini, hanno detto le fonti citate dal Guardian.

Media: "Dopo il raid dell'Idf sull'ospedale di Al-Aqsa tende in fiamme"

Almeno quattro persone sono morte e una quarantina sono rimaste ferite dopo che il raid dell'Idf nell'ospedale dei martiri di Al-Aqsa nella città centrale di Deir al-Balah ha causato un incendio che ha colpito l'accampamento di tende degli sfollati. Secondo i medici palestinesi, ripresi da Ap, alcuni sono morti per gravi ustioni. L'ospedale dei martiri di Al-Aqsa stava già lottando per curare un gran numero di feriti da un precedente attacco a una scuola trasformata in rifugio nelle vicinanze che ha ucciso almeno 20 persone quando è stato sferrato un raid aereo di prima mattina.  Le riprese dell'Ap mostrano bambini tra i feriti. 

Harris: "Israele faccia di più per gli aiuti nel nord di Gaza"

"L'Onu segnala che non è entrato cibo nella parte nord di Gaza da quasi 2 settimane. Israele deve fare urgentemente di piu' per facilitare il flusso di aiuti a chi ne ha bisogno. I civili devono essere protetti e devono avere accesso a cibo, acqua e medicine. Il diritto umanitario internazionale deve essere rispettato". Lo ha affermato la vice presidente Usa e candidate democratica alla Casa Bianca, Kamala Harris.

Oltre una settimana fa Israele ha lanciato una nuova offensiva nel nord della Striscia, contro i tentativi di Hamas di riorganizzarsi. I combattimenti si sono concentrati nel campo profughi di Jabaliya e nei centri vicini e l'area è stata posto sotto assedio, con l'ordine di evacuare per i civili. Centinaia di migliaia di persone sono rimaste intrappolate, secondo l'Unrwa, mentre gli intensi scontri e le strade chiuse impediscono l'arrivo di cibo e forniture mediche. 

Kamala Harris

©IPA/Fotogramma

Iran: "Israele responsabile dell'uccisione del capo dei pasdaran"

"L'assassinio dell'alto comandante delle Guardie Rivoluzionarie, Abbas Nilforoushan, in un attacco a Beirut da parte di Israele, è stato un atto illegale e un crimine imperdonabile, e l'Iran userà senza dubbio tutte le sue capacità per mettere sotto accusa e ritenere il regime sionista responsabile per aver commesso tale crimine". Lo afferma il ministero degli Esteri iraniano, in un comunicato secondo cui "la  pacificazione rispetto ai crimini del regime (di Israele) ha portato a più violenza e crimini", come riferisce Irna. I funerali di Nilforoushan, ucciso a Beirut insieme al leader di Hezbollah Hassan Nasrallah in un raid di Israele il 27 settembre, si terranno oggi in Iraq, a Najaf e Karbala, mentre domani è in programma una cerimonia funebre a Teheran. 

Incontro in Oman tra il ministro degli Esteri dell'Iran e il leader degli Houthi

Il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi ha incontrato in Oman il portavoce degli Houthi yemeniti sostenuti dall'Iran: lo rende noto il ministero iraniano, come riporta Irna. 

Borrell: "Aiuti a Gaza al punto più basso da inizio guerra"

"Gli aiuti in ingresso a Gaza sono al punto più basso dall'inizio della guerra. La fame è usata come arma. La gente è esausta e non si può spostare da nord a sud ancora". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue, Josep Borrell, arrivando al Consiglio Esteri del Lussemburgo. 

Borrell

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Borrell: "Il Consiglio di Sicurezza decide su Unifil, non Guterres"

"Non è il segretario generale dell'Onu che decide se le truppe dell'Unifili devono restare in Libano ma il Consiglio di sicurezza, quindi si smetta di attaccare Guterres". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue, Josep Borrell, arrivando al Consiglio Esteri del Lussemburgo precisando, inoltre, che non c'è accordo tra i 27 sull'embargo di armi a Israele, dato che alcuni Paesi chiedono di "aumentare" le consegne e non ridurle. 

Raid dell'Idf vicino ad un ospedale di Gaza, almeno 4 morti e 70 feriti

E' di almeno quattro morti e 70 feriti con gravi ustioni il bilancio di un raid aereo israeliano che ha colpito un campo tendato che ospitava sfollati palestinesi vicino all'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Come spiega l'emittente al-Jazeera, il raid ha causato un enorme incendio che si è rapidamente diffuso tra le tende. Le squadre di soccorso stanno cercando di trovare i sopravvissuti.

Borrell: "Sull'embargo delle armi a Israele Stati Ue molto divisi"

Sull'embargo alla fornitura di armi a Israele "c'è una divisione piuttosto importante tra gli Stati", perchè c'è chi chiede lo stop e chi "chiede di aumentare la fornitura". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Lussemburgo. "E' competenza nazionale degli stati membri che sono fortemente divisi, e sono sicuro che ne discuteremo, non posso anticipare il risultato", ha aggiunto. 

Idf, lanciati 10 razzi verso Haifa dal Libano

Dieci razzi sono stati lanciati dal Libano verso Haifa, nel nord di Israele, dove sono suonate le sirene di allarme antiaereo. Lo riferisce l'Idf spiegando che la maggior parte dei razzi sono stati intercettati e uno è caduto in una zona aperta senza causare danni. 

Hareb: "Il Libano come Gaza, Israele sogna un nuovo Medio Oriente"

"Non è la prima volta che Israele prende di mira i caschi blu. L'obiettivo è sostituire Unifil con una missione multinazionale più accondiscendente con in piani dello Stato ebraico". E' la lettura di Salman Hareb, portavoce di Hezbollah per il Sud del Libano, intervistato dalla Stampa. Per Hareb "l'escalation a cui stiamo assistendo non è iniziata il 7 ottobre 2023, ma molto prima. Risponde a un progetto degli israeliani di creare un nuovo Medio Oriente. Il primo tentativo risale al 2006 - dice - con la precedente invasione, fallita. Ora sta accadendo di nuovo. Il progetto è chiaro, creare insediamenti nel Sud del Libano, come a Gaza, e replicare il modello che da anni stanno attuando in Cisgiordania. È il nuovo ordine mediorientale voluto da Netanyahu". In cosa consiste? "Il progetto di creare una 'zona sicura' e impossessarsi del territorio libanese, svuotando le città e i villaggi di confine, con il pretesto di neutralizzare Hezbollah - risponde Hareb -. Progetto che si dimostra ogni giorno più difficile". 

Il capo dell'Idf: "Attacco alla base di Haifa grave e doloroso"

"Grave e doloroso", così il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane Herzi Halevi ha definito l'attacco di droni di Hezbollah alla base Golani alle porte di Haifa. Il generale, in visita alla base, ha elogiato le truppe per come hanno gestito l'attacco in cui sono stati uccisi quattro soldati e altri 58 sono rimasti feriti. "Siamo in guerra e un attacco a una base di addestramento nelle retrovie è grave e con conseguenze dolorose", ha detto Halevi, secondo quanto riportato dal Times of Israel, "Avete agito correttamente nel curare ed evacuare i feriti e le vittime". Le vittime avevano tutte 19 anni.

Unifil, Ue: "Attacchi una grave violazione, Israele spieghi subito"

L'Unione europea attende "con urgenza spiegazioni e un'indagine approfondita da parte delle autorita' israeliane sugli attacchi contro l'Unifil, che svolge un ruolo fondamentale nella stabilita' del sud del Libano". Lo scrive l'Alto rappresentante per la Politica estera Ue, Josep Borrell, in una nota a nome dell'Ue. "Tali attacchi contro i membri delle forze di pace dell'Onu costituiscono una grave violazione del diritto internazionale e sono totalmente inaccettabili. Devono cessare immediatamente", prosegue Borrell. "Esortiamo tutte le parti a rispettare pienamente i loro obblighi di garantire la sicurezza e la protezione del personale dell'Unifil in ogni momento, e di consentire all'Unifil di continuare ad attuare il suo mandato", conclude. 

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Idf pubblica i nomi dei 4 militari uccisi nella base colpita

L'Idf ha pubblicato le identità dei quattro militari israeliani uccisi nell'attacco missilistico di Hezbollah che ha colpito la base militare di Binyamina ieri notte. Si tratta di quattro sergenti: Omri Tamari, Yosef Hieb, Yoav Agmon e Alon Amitay, tutti di 19 anni e tutti in forze nella Brigata Golani. Lo riportano i media israeliani.

Austin: "Impegno degli Usa per la sicurezza di Israele, Unifil va salvaguardata"

Il capo del Pentagono Lloyd Austin ha espresso le sue condoglianze al ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant per l'uccisione di quattro soldati in seguito all'attacco di un drone della milizia sciita libanese Hezbollah contro una base militare a Binyamina, tra Haifa e Tel Aviv, che ha provocato anche sette feriti gravi. Austin ''ha espresso le sue condoglianze per i soldati delle forze di difesa israeliane (Idf) uccisi in un attacco di droni di Hezbollah. Il Segretario ha riaffermato il profondo impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele", si legge in una nota del Pentagono.

Austin ha anche chiesto a Gallant che l'esercito israeliano prenda le misure necessarie per salvaguardare la sicurezza delle forze dell’esercito libanese e dell'Unifil, nel mirino degli attacchi israeliani. Il capo del Pentagono ha anche chiesto a Israele di avviare canali diplomatici per garantire la sicurezza ai civili in entrambe le zone del confine ''il più presto possibile''. Infine, ha espresso ancora una volta la sua preoccupazione per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, motivo per cui ha sollecitato l'adozione di misure per risolverla.

Hamas, bombardato ospedale a Gaza: 4 morti e 40 feriti

Almeno quattro persone sono morte e più di 40 sono rimaste ferite nel bombardamento dell'esercito israeliano contro un accampamemto di sfollati nell'ospedale dei Martiri di al Aqsa, nel centro di Gaza. Lo afferma il ministero della Sanita' di Gaza, secondo cui le bombe hanno colpito le tende degli sfollati all'interno dell'ospedale, situato nella città di Deir al Balah. E' la settima volta che Israele attacca lo stesso centro, hanno affermato le autorita' di Gaza in una nota. Secondo il Ministero della Sanita', l'attacco ha provocato un incendio nelle tende e nell'ospedale. L'esercito israeliano (IDF) ha confermato, in una dichiarazione di aver lanciato un "attacco preciso contro i terroristi" che gestivano un centro di comando all'interno dell'ospedale "utilizzato dai terroristi di Hamas per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro l'IDF e lo Stato di Israele". L'attacco e' avvenuto poco dopo un bombardamento israeliano contro la scuola Mufti, che ospita anche gli sfollati nel campo profughi di Nuseirat (centro di Gaza), che ha provocato almeno 23 morti e decine di feriti.

Israele: "Nel mese scorso, circa 25 razzi e missili sono stati lanciati contro comunità israeliane e truppe dell'IDF dai complessi terroristici di Hezbollah situati vicino alle postazioni UNIFIL nel Libano meridionale, sfruttando la loro vicinanza alle forze ONU. Uno degli attacchi ha causato la morte di due soldati dell'IDF"

Idf: "Hezbollah spara razzi da zone vicino alle postazioni Unifil"

Hezbollah lancia razzi verso Israele da zone vicino a postazioni nell'Unifil nel sud del Libano, ''entro 300 metri dalle postazioni Unifil''. E' quanto ha sostenuto l'Idf condividendo, sul suo account di 'X', una mappa delle aree nelle quali i miliziani libanesi sono attivi contro Israele.

''Vicino a una scuola e a un edificio delle Nazioni Unite: sono questi i luoghi in cui Hezbollah ha scelto di lanciare razzi'', si legge in una nota condivisa dai militari israeliani. ''Il 6 ottobre, tre razzi sono stati lanciati a 25 metri da una scuola e a 200 metri da una postazione delle Nazioni Unite, causando la morte di due soldati delle Idf'', prosegue il comunicato.

Per questo, afferma il testo, ''le Idf devono operare nel Libano meridionale per eliminare la minaccia posta ai nostri civili e alle nostre truppe, come farebbe qualsiasi altro esercito''.

Idf, razzo dal Libano cade in zona aperta vicino a Haifa

Un razzo lanciato dal Libano è caduto in una zona aperta e disabitata di Israele, dopo che le sirene antimissile sono risuonate a Haifa. Lo fa sapere l'Idf, l'esercito israeliano, citato da Ynet. 

Razzi

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Il capo dello Shin Bet vede quello dell'intelligence d'Egitto, focus su cessate il fuoco e ostaggi

Il direttore dello Shin Bet Ronen Bar ha incontrato il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel nelle scorse ore al Cairo per discutere delle trattative, in stallo, per un cessate il fuoco a Gaza e un accordo sugli ostaggi. Lo scrive su 'X' il giornalista di Axios Barak Ravid citando "una fonte a conoscenza della visita". Durante i colloqui, però, non è stato raggiunto alcun risultato, precisa la fonte.

Uno dei punti critici discussi dai due funzionari dell'intelligence è stata la questione del valico di frontiera di Rafah, che è chiuso da maggio quando le Idf hanno lanciato la loro offensiva di terra a Gaza.

Hezbollah: "Colpite forze dell'Idf che cercavano di infiltrarsi"

Colpi di artiglieria sono stati sparati dai miliziani di Hezbollah contro le truppe israeliane che tentavano di "infiltrarsi" nel Libano meridionale. "Durante il tentativo di infiltrazione della fanteria nemica nel territorio libanese" vicino al villaggio di confine di Markaba, i combattenti di Hezbollah hanno preso di mira le truppe "con proiettili di artiglieria", si legge in una nota che aggiunge che altrove, inclusa l'area di Labbouneh, la milizia sciita ha sparato razzi contro i soldati israeliani.

Droni Hezbollah su base Idf, 4 soldati uccisi e 58 feriti

E' di quattro soldati israeliani uccisi e 58 feriti, di cui sette gravemente, il bilancio di un attacco condotto con droni da miliziani di Hezbollah contro una base delle Idf vicino a Binyamina, in Israele centro-settentrionale. Nella sua rivendicazione, Hezbollah ha affermato di aver colpito la base con ''uno sciame di droni'' e di aver così dimostrato di essere in grado di colpire Israele.

Il portavoce delle Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che si sta indagando sull'attacco e che i droni non hanno fatto scattare alcuna sirena di allarme in Israele. "Indagheremo su come un drone possa violare lo spazio aereo senza preavviso e colpire una base", ha detto. "Siamo tenuti a fornire una protezione migliore", ha affermato, aggiungendo che ''investigheremo su questo incidente, impareremo da esso e miglioreremo".

Unifil: "Situazione grave ma missione resta, contingente italiano sta bene"

''La situazione'' nel sud del Libano è grave, ma ''la missione resta''. Così il portavoce di Unifil Andrea Tenenti ha parlato a Rainews24 a proposito degli ultimi attacchi subiti da Israele. Parlando dei nostri militari ha quindi assicurato che "il contingente italiano sta bene, è motivato. Abbiamo la Brigata Sassari con più di 1.100 Caschi blu, rimangono nelle loro posizioni''. 

Certo, ha ribadito, ''la situazione non è facile, ma continuano a lavorare, come tutti gli altri contingenti della missione'' perché ''non possiamo avere un Paese che detta le regole per la Comunità internazionale''. Infine un auspicio: ''occorre trovare una soluzione politica e diplomatica"

Hamas: 3 morti e 40 feriti nel raid israeliano su ospedale Gaza

Almeno tre persone sono state uccise e altre 40 sono rimaste ferite ieri in un raid aereo israeliano contro un ospedale nel centro di Gaza dove si rifugiavano i palestinesi sfollati: lo ha reso noto l'Ufficio stampa del governo di Hamas, come riporta la Cnn. Secondo il gruppo filo-iraniano, si tratta della settima volta che il campo all'interno dell'ospedale al-Aqsa di Deir al-Balah viene colpito da gennaio. Hamas ha inoltre invitato la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché cessi gli attacchi contro i civili. 

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