Introduzione
Netanyahu è pronto a lanciare la rappresaglia contro Teheran per l'attacco missilistico del primo ottobre. Nel mirino dell'Idf ci saranno le strutture militari iraniane. E non i siti nucleari o quelli petroliferi, come ipotizzato in un primo momento. La lista dei possibili target spazia dalle installazioni delle Forze di terra dell'esercito della Repubblica islamica a quelle utilizzate dai Pasdaran, passando dalle accademie militari fino alle basi aeree. Ma anche fabbriche di munizioni, centri dell'intelligence e strutture ubicate sotto terra.
Quello che devi sapere
Israele pronto all'attacco
- Il premier Benyamin Netanyahu ha deciso come e quando “punire” l'Iran per l'attacco missilistico del primo ottobre contro Israele. Ha informato Joe Biden in una telefonata e la rappresaglia israeliana nei confronti di Teheran sembra sempre più imminente: dopo un vertice notturno durato ore con i suoi ministri, i vertici militari e dell'intelligence, Netanyahu ha stabilito che nel mirino dell'Idf ci saranno "le strutture militari iraniane". E non i siti nucleari o quelli petroliferi, come ipotizzato in un primo momento, in uno scenario tuttavia osteggiato dagli Stati Uniti per il rischio di ricadute, anche economiche, sul mondo e sulla campagna elettorale americana.
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L'effetto sorpresa
- "Il nostro attacco sarà letale, preciso e soprattutto sorprendente, non capiranno cosa è successo né come", ha annunciato il ministro della Difesa Yoav Gallant. Con l'Iran Israele insegue dunque l'effetto sorpresa: secondo funzionari israeliani ad Axios, la rappresaglia per i 200 missili lanciati da Teheran sarà "significativa" e sarà condotta con "una combinazione di raid aerei contro obiettivi militari iraniani e attacchi sotto copertura", simile a quello in cui fu ucciso il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran a fine luglio. Ma per lanciare un simile attacco che potrebbe portare alla guerra totale con Teheran, Netanyahu ha bisogno del via libera del gabinetto di sicurezza, che dovrebbe essere convocato per oggi
I possibili target
- La lista dei possibili target di Israele in Iran - se fosse confermata l'indiscrezione che vuole nel mirino le infrastrutture militari degli ayatollah - è molto vasta, e spazia dalle installazioni delle Forze di terra dell'esercito della Repubblica islamica a quelle utilizzate dai Pasdaran, passando dalle accademie militari fino alle basi aeree. Solo queste ultime, ad esempio, comprendono quelle tattiche, piuttosto che 17 principali basi aeree operative dell'Iriaf, nonché altre installazioni dell'aviazione militare e installazioni congiunte civili/militari, ma anche aeroporti civili e altre strutture sotto autorità civile che le fonti indicano come di importanza strategica per l'aeronautica iraniana in scenari di emergenza
La zona di Teheran
- Le installazioni sono sparse in tutto il Paese. Solo nella zona di Teheran, ci sono diversi siti, tra cui il Centro di ricerche spaziali, l'Agenzia spaziale, il Centro di comando e controllo delle guardie rivoluzionarie, l'Organizzazione delle industrie aerospaziali
Le basi missilistiche
- Oppure, solo per citare alcuni altri esempi, c'è la base missilistica di Kermanshah, nella parte occidentale del Paese, così come la base missilistica Imam Ali. Nel profondo nord c'è la base missilistica di Tabriz (in foto), o la base di lancio di Sharoud, o la base spaziale Imam Khomeini. E ancora, più a sud, la base di lancio di Arak, oppure nei pressi di Shiraz c'è un impianto di produzione di missili, o il complesso missilistico di Esfahan
Le strutture sotterranee
- Ci sono poi le strutture sotterranee. Il 7 febbraio 2023 gli iraniani hanno rivelato al mondo l'inaugurazione di una nuova base aerea sotterranea denominata Oghab 44. Nelle foto diffuse dai media iraniani si possono vedere in particolare dei caccia F-4 Phantom II e droni kamikaze Arash-2. Già in passato gli iraniani avevano peraltro rivelato un'altra base dello stesso genere denominata Badr 313, demandata in particolare all'utilizzo dei droni. Si tratta di installazioni particolarmente degne di interesse, così come qualsiasi sito associato all'attacco missilistico dell'Iran su Israele, inclusi centri di comando e controllo, rampe di lancio di missili, fabbriche di munizioni
I centri di intelligence
- C'è poi chi sostiene che Israele potrebbe attaccare anche i centri di intelligence, spesso situati in basi militari. Israele ha quindi di fatto una vasta scelta di target e ha inoltre la capacità di lanciare missili ad una distanza di centinaia di chilometri, riducendo così la necessità di usare un alto numero di aerei da guerra oltre a ridurre al minimo l'esposizione dei caccia ai missili iraniani.
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