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Guerra Israele Medio Oriente. Usa: "Aiuti a Gaza o stop fornitura armi a Tel Aviv"

©IPA/Fotogramma

Il segretario di Stato americano Blinken e quello alla Difesa Austin hanno inviato ieri una lettera a Israele chiedendo di adottare misure entro 30 giorni per migliorare la situazione umanitaria "entro 30 giorni. Il Wp: "Attacco di Israele all'Iran prima delle elezioni Usa". A riverlarlo una fonte a conoscenza dei dettagli della conversazione tra Biden e Netanyahu. La città di Qana, nel sud del Libano, è stata bombardata da aerei israeliani, uccidendo 10 persone e ferendone 15

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Secondo alcuni dettagli emersi nella conversazione tra il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu della scorsa settimana, come ha riferito una fonte al Washington Post, sarebbe emerso che l'attacco di Israele all'Iran ci sarà prima delle elezioni americane del 5 novembre, poiché la mancanza di una rappresaglia contro Teheran sarebbe interpretata dall'Iran come un segno di debolezza. 

Un uomo si è reso protagonista di un attacco su un'autostrada nel centro di Israele, sparando all'impazzata nello svincolo della Route 4 e ferendo cinque persone: una di loro, un poliziotto, è morto. Il terrorista è stato ucciso dalle forze di sicurezza sul posto. Intanto, diversi attacchi israeliani notturni sulla Striscia di Gaza hanno causato almeno 13 morti e diversi feriti. Secondo l'agenzia palestinese Wafa, un attentato nel campo di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, ha colpito una casa dove sono morte quattro persone. 

"È già previsto che io vada in Libano, e il ministro Tajani si sta preparando per andare in Israele e Palestina la settimana prossima". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo


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Dai complessi per l'arricchimento dell’uranio al reattore di ricerca ad acqua pesante, fino alla centrale nucleare di  Bushehr. Ecco i possibili obiettivi

Blinken a ministro Esteri Giordania, più aiuti per Gaza

Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha parlato con il Ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, di una soluzione diplomatica per implementare la risoluzione dell'Onu 1701 e per consentire ai civili libanesi e israeliani che vivono vicino al confine di tornare a casa. Blinken ha anche parlato di garantire l'ingresso di più aiuti a Gaza e stabilità per la Cisgiordania. Lo rende noto il Dipartimento di Stato Usa.

Aerei Israele bombardano Qana in Libano, 10 morti

La città di Qana, nel sud del Libano, è stata bombardata da aerei israeliani, uccidendo 10 persone e ferendone 15. Lo ha riferito l'agenzia libanese NNA. "Dieci persone sono state uccise a seguito di un attacco aereo nemico nel villaggio di Qana. Quindici persone sono state portate in ospedale con ferite", si legge nella notizia. In precedenza, il centro di emergenza del Ministero della Sanità libanese ha riferito che un altro attacco contro un edificio nell'insediamento di Riyaq, nell'est del paese, ha ucciso cinque persone, tra cui tre bambini.

Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi

L’Idf ha preso di mira la missione Unifil nel quartier generale a Naqura, dove sono rimasti feriti due militari indonesiani, e le due basi italiane 1-31 e 1-32A, danneggiando veicoli, telecamere e sistemi di comunicazione. Fonti di sicurezza ipotizzano che l’attacco alla forza di pace dell'Onu avrebbe l'obiettivo di "costringerla a ritirarsi" per non avere "testimoni scomodi" in vista di "pianificazioni future" dell'esercito. Ma dietro quanto accaduto potrebbe esserci anche la volontà di allontanare l’Unifil per usare la zona come corridoio sulla costa e intrappolare i combattenti di Hezbollah in una tenaglia. LE IPOTESI

Cinque morti e 16 feriti in raid aereo israeliano in Libano

Cinque persone, tra cui tre bambini, sono state uccise e altre 16 sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano nella città di Riyaq, nel governatorato della Bekaa. Lo rende noto il ministero della Salute Pubblica libanese citato dall'emittente tv libanese Lbci nel suo sito web.

Hezbollah, 'abbattuto un secondo drone israeliano'

Hezbollah ha affermato di aver abbattuto un secondo drone israeliano, aggiungendo che è stato visto "bruciare" in territorio israeliano. I combattenti delle "unità di difesa aerea del gruppo hanno abbattuto un secondo drone israeliano Hermes 450", ha affermato Hezbollah, aggiungendo che "è stato visto bruciare nei cieli della Palestina occupata". 

Iran, basi militari e siti sotterranei: i possibili obiettivi per l’attacco di Israele

Si tratta del numero più alto di feriti in un singolo incidente nello Stato ebraico dal massacro del 7 ottobre. Le sirene d'allarme non sono scattate e l'Idf sta indagando sull'incidente LEGGI L'ARTICOLO

Calciatore palestinese ucciso in un raid aereo a Gaza

Il calciatore centrocampista palestinese Imad Abu Tima, 21 anni, è rimasto ucciso oggi in un attacco aereo israeliano a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, insieme a nove membri della sua famiglia. Lo riferisce il Middle East Eye nel suo sito web, precisando che Abu Tima ha giocato per il club Ittihad Khan Younis e ha rappresentato la nazionale palestinese under-20 nel 2021.  Abu Tima è uno degli oltre 400 atleti palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, secondo i dati del Comitato olimpico nazionale palestinese, aggiunge la stessa fonte.

Miliziano di Hezbollah catturato, 'sono scappati tutti'

Il miliziano di Hezbollah Wadah Younes, il primo ad essere catturato dall'Idf nei giorni scorsi in un tunnel sotto un edificio che portava a uno spazio da dove operava un gruppo di terroristi, ha riferito durante gli interrogatori dell'unità 504 in un penitenziario in Israele che "sono scappati tutti, anche il comandante regionale e il suo vice". Lo riferisce Ynet. Sulla forza d'élite Radwan ha detto: "Sono di poca fede, persone senza religione. Sono entrati a far parte di Hezbollah per prendere i soldi e basta, sono scappati perché avevano paura dell'Idf. Avevamo pianificato di rispondere all'attacco, di avanzare verso la Galilea, ma dopo l'eliminazione di Nasrallah, non si è più visto nessuno di loro".

Usa a Israele, aiuti a Gaza o stop fornitura armi

In serata l'amministrazione Usa ha confermato le indiscrezioni di stampa: il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller, durante una conferenza stampa, ha detto che Blinken e Austin hanno inviato una lettera all'inizio di questa settimana al governo di Israele in cui avvisano Tel Aviv che la continua assistenza alla sicurezza di Israele da parte degli Stati Uniti sarà a rischio se non verranno apportati cambiamenti significativi per migliorare la crisi umanitaria a Gaza entro 30 giorni. "Abbiamo bisogno di vedere ulteriori cambiamenti da parte del governo di Israele", afferma Miller, aggiungendo che ci sono implicazioni secondo la legge statunitense e Washington spera che Israele apporti i cambiamenti delineati nella lettera. Miller ha aggiunto che la lettera era una corrispondenza privata che gli Stati Uniti non avevano intenzione di rendere pubblica, ma poichè il contenuto è trapelato ha confermato e contestualizzato il messaggio di Washington, lasciando intendere che dietro la pubblicazione ci fossero funzionari israeliani. Miller ha anche dichiarato ai giornalisti che gli Stati Uniti sanno che è possibile far arrivare aiuti umanitari a Gaza e che è possibile superare gli ostacoli burocratici e logistici.


Usa, 'reali preoccupazioni su natura campagna Israele a Beirut'

Gli Usa hanno sollevato con Israele la questione della campagna di bombardamenti a Beirut: lo ha detto il portavoce dipartimento di stato Usa Matthew Miller. "Israele ha il diritto di colpire obiettivi terroristici legittimi, ma abbiamo reali preoccupazioni sulla natura della campagna e sul bilancio di vittime civili", ha sottolineato.

Kirby: 'Questo non diminuisce preoccupazione per peacekeeper'

La Casa Bianca "non può confermare" che "l'Onu fosse al corrente" che Hezbollah nascondeva una propria "infrastruttura" sotto gli edifici delle Nazioni Unite. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, precisando che "questo non diminuisce la nostra preoccupazione per le vite dei peacekeeper dell'Onu".

Usa, orribile vedere persone bruciare a morte

E' "orribile vedere persone bruciare a morte" dopo i bombardamenti aerei di Israele: lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato Usa Matthew Miller.

Usa, Israele deve rispettare il ruolo dell'Unifil

"Unifil gioca un ruolo importante in Libano e rispettiamo questo ruolo". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby. Gli Stati Uniti "vogliono che tutti rispettino quel ruolo, compreso Israele", ha aggiunto il funzionario.

Usa, contrari ai raid su Beirut così come sono stati

Gli Stati Uniti prendono le distanza dagli attacchi di Israele contro Beirut "così come sono stati portati avanti". "Siamo contrari", ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ribadendo che Washington continua a sostenere "una soluzione diplomatica".

Israele e ruolo Onu, tensioni tra Macron e Netanyahu

Tensioni tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente francese Emmanuel Macron. I due leader hanno avuto in mattinata un colloquio telefonico per discutere del conflitto tra Israele e Hezbollah. Secondo quanto riferisce una fonte all'AFP, Macron, in una riunione successiva del governo francese, avrebbe attaccato il premier israeliano. "Il signor Netanyahu non deve dimenticare che il suo paese e' stato creato da una decisione dell'ONU", ha

detto Macron alla riunione settimanale del governo riferendosi alla risoluzione adottata nel novembre 1947 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite sul piano di dividere la Palestina in uno stato ebraico e uno arabo. "Pertanto, questo non è il momento di ignorare le decisioni dell'ONU", ha aggiunto il capo dell'Eliseo. "Un promemoria al presidente della Francia - è stata la risposta di Netanyahu affidata a una nota - non è stata la risoluzione delle Nazioni Unite a fondare lo Stato di Israele, ma piuttosto la vittoria ottenuta nella Guerra d'Indipendenza con il sangue di eroici combattenti, molti dei quali erano sopravvissuti all'Olocausto, compresi quelli del regime di Vichy in Francia".

Gaza, il medico Nizam Mamode: “Si muore di guerra, di infezioni, di fame”

Specializzato in chirurgia vascolare e traumatologia, Nizam  Mamode ha trascorso quasi 30 giorni all'ospedale Nasser di Khan Yunis.  Insieme a un équipe di medici volontari della ong Medical Aid for  Palestinians, ha soccorso le vittime delle bombe. “Lo stato degli  ospedali è terribile: non c'è igiene, i reparti sono stracolmi e i  pazienti stanno nei corridoi e sui balconi”, ha detto Mamode a Sky TG24  Insider. LEGGI L'INTERVISTA

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