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Guerra Israele Medio Oriente. Usa: "Aiuti a Gaza o stop fornitura armi a Tel Aviv"

©IPA/Fotogramma
Medioriente, Israele bombarda ospedale Al-Aqsa
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Medioriente, Israele bombarda ospedale Al-Aqsa
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Il segretario di Stato americano Blinken e quello alla Difesa Austin hanno inviato ieri una lettera a Israele chiedendo di adottare misure entro 30 giorni per migliorare la situazione umanitaria "entro 30 giorni. Il Wp: "Attacco di Israele all'Iran prima delle elezioni Usa". A riverlarlo una fonte a conoscenza dei dettagli della conversazione tra Biden e Netanyahu. La città di Qana, nel sud del Libano, è stata bombardata da aerei israeliani, uccidendo 10 persone e ferendone 15

in evidenza

Secondo alcuni dettagli emersi nella conversazione tra il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu della scorsa settimana, come ha riferito una fonte al Washington Post, sarebbe emerso che l'attacco di Israele all'Iran ci sarà prima delle elezioni americane del 5 novembre, poiché la mancanza di una rappresaglia contro Teheran sarebbe interpretata dall'Iran come un segno di debolezza. 

Un uomo si è reso protagonista di un attacco su un'autostrada nel centro di Israele, sparando all'impazzata nello svincolo della Route 4 e ferendo cinque persone: una di loro, un poliziotto, è morto. Il terrorista è stato ucciso dalle forze di sicurezza sul posto. Intanto, diversi attacchi israeliani notturni sulla Striscia di Gaza hanno causato almeno 13 morti e diversi feriti. Secondo l'agenzia palestinese Wafa, un attentato nel campo di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, ha colpito una casa dove sono morte quattro persone. 

"È già previsto che io vada in Libano, e il ministro Tajani si sta preparando per andare in Israele e Palestina la settimana prossima". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo


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Blinken a ministro Esteri Giordania, più aiuti per Gaza

Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha parlato con il Ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, di una soluzione diplomatica per implementare la risoluzione dell'Onu 1701 e per consentire ai civili libanesi e israeliani che vivono vicino al confine di tornare a casa. Blinken ha anche parlato di garantire l'ingresso di più aiuti a Gaza e stabilità per la Cisgiordania. Lo rende noto il Dipartimento di Stato Usa.

Aerei Israele bombardano Qana in Libano, 10 morti

La città di Qana, nel sud del Libano, è stata bombardata da aerei israeliani, uccidendo 10 persone e ferendone 15. Lo ha riferito l'agenzia libanese NNA. "Dieci persone sono state uccise a seguito di un attacco aereo nemico nel villaggio di Qana. Quindici persone sono state portate in ospedale con ferite", si legge nella notizia. In precedenza, il centro di emergenza del Ministero della Sanità libanese ha riferito che un altro attacco contro un edificio nell'insediamento di Riyaq, nell'est del paese, ha ucciso cinque persone, tra cui tre bambini.

Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi

L’Idf ha preso di mira la missione Unifil nel quartier generale a Naqura, dove sono rimasti feriti due militari indonesiani, e le due basi italiane 1-31 e 1-32A, danneggiando veicoli, telecamere e sistemi di comunicazione. Fonti di sicurezza ipotizzano che l’attacco alla forza di pace dell'Onu avrebbe l'obiettivo di "costringerla a ritirarsi" per non avere "testimoni scomodi" in vista di "pianificazioni future" dell'esercito. Ma dietro quanto accaduto potrebbe esserci anche la volontà di allontanare l’Unifil per usare la zona come corridoio sulla costa e intrappolare i combattenti di Hezbollah in una tenaglia. LE IPOTESI

Cinque morti e 16 feriti in raid aereo israeliano in Libano

Cinque persone, tra cui tre bambini, sono state uccise e altre 16 sono rimaste ferite in un attacco aereo israeliano nella città di Riyaq, nel governatorato della Bekaa. Lo rende noto il ministero della Salute Pubblica libanese citato dall'emittente tv libanese Lbci nel suo sito web.

Hezbollah, 'abbattuto un secondo drone israeliano'

Hezbollah ha affermato di aver abbattuto un secondo drone israeliano, aggiungendo che è stato visto "bruciare" in territorio israeliano. I combattenti delle "unità di difesa aerea del gruppo hanno abbattuto un secondo drone israeliano Hermes 450", ha affermato Hezbollah, aggiungendo che "è stato visto bruciare nei cieli della Palestina occupata". 

Iran, basi militari e siti sotterranei: i possibili obiettivi per l’attacco di Israele

Si tratta del numero più alto di feriti in un singolo incidente nello Stato ebraico dal massacro del 7 ottobre. Le sirene d'allarme non sono scattate e l'Idf sta indagando sull'incidente LEGGI L'ARTICOLO

Calciatore palestinese ucciso in un raid aereo a Gaza

Il calciatore centrocampista palestinese Imad Abu Tima, 21 anni, è rimasto ucciso oggi in un attacco aereo israeliano a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, insieme a nove membri della sua famiglia. Lo riferisce il Middle East Eye nel suo sito web, precisando che Abu Tima ha giocato per il club Ittihad Khan Younis e ha rappresentato la nazionale palestinese under-20 nel 2021.  Abu Tima è uno degli oltre 400 atleti palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, secondo i dati del Comitato olimpico nazionale palestinese, aggiunge la stessa fonte.

Miliziano di Hezbollah catturato, 'sono scappati tutti'

Il miliziano di Hezbollah Wadah Younes, il primo ad essere catturato dall'Idf nei giorni scorsi in un tunnel sotto un edificio che portava a uno spazio da dove operava un gruppo di terroristi, ha riferito durante gli interrogatori dell'unità 504 in un penitenziario in Israele che "sono scappati tutti, anche il comandante regionale e il suo vice". Lo riferisce Ynet. Sulla forza d'élite Radwan ha detto: "Sono di poca fede, persone senza religione. Sono entrati a far parte di Hezbollah per prendere i soldi e basta, sono scappati perché avevano paura dell'Idf. Avevamo pianificato di rispondere all'attacco, di avanzare verso la Galilea, ma dopo l'eliminazione di Nasrallah, non si è più visto nessuno di loro".

Usa a Israele, aiuti a Gaza o stop fornitura armi

In serata l'amministrazione Usa ha confermato le indiscrezioni di stampa: il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller, durante una conferenza stampa, ha detto che Blinken e Austin hanno inviato una lettera all'inizio di questa settimana al governo di Israele in cui avvisano Tel Aviv che la continua assistenza alla sicurezza di Israele da parte degli Stati Uniti sarà a rischio se non verranno apportati cambiamenti significativi per migliorare la crisi umanitaria a Gaza entro 30 giorni. "Abbiamo bisogno di vedere ulteriori cambiamenti da parte del governo di Israele", afferma Miller, aggiungendo che ci sono implicazioni secondo la legge statunitense e Washington spera che Israele apporti i cambiamenti delineati nella lettera. Miller ha aggiunto che la lettera era una corrispondenza privata che gli Stati Uniti non avevano intenzione di rendere pubblica, ma poichè il contenuto è trapelato ha confermato e contestualizzato il messaggio di Washington, lasciando intendere che dietro la pubblicazione ci fossero funzionari israeliani. Miller ha anche dichiarato ai giornalisti che gli Stati Uniti sanno che è possibile far arrivare aiuti umanitari a Gaza e che è possibile superare gli ostacoli burocratici e logistici.


Usa, 'reali preoccupazioni su natura campagna Israele a Beirut'

Gli Usa hanno sollevato con Israele la questione della campagna di bombardamenti a Beirut: lo ha detto il portavoce dipartimento di stato Usa Matthew Miller. "Israele ha il diritto di colpire obiettivi terroristici legittimi, ma abbiamo reali preoccupazioni sulla natura della campagna e sul bilancio di vittime civili", ha sottolineato.

Kirby: 'Questo non diminuisce preoccupazione per peacekeeper'

La Casa Bianca "non può confermare" che "l'Onu fosse al corrente" che Hezbollah nascondeva una propria "infrastruttura" sotto gli edifici delle Nazioni Unite. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, precisando che "questo non diminuisce la nostra preoccupazione per le vite dei peacekeeper dell'Onu".

Usa, orribile vedere persone bruciare a morte

E' "orribile vedere persone bruciare a morte" dopo i bombardamenti aerei di Israele: lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato Usa Matthew Miller.

Usa, Israele deve rispettare il ruolo dell'Unifil

"Unifil gioca un ruolo importante in Libano e rispettiamo questo ruolo". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby. Gli Stati Uniti "vogliono che tutti rispettino quel ruolo, compreso Israele", ha aggiunto il funzionario.

Usa, contrari ai raid su Beirut così come sono stati

Gli Stati Uniti prendono le distanza dagli attacchi di Israele contro Beirut "così come sono stati portati avanti". "Siamo contrari", ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, ribadendo che Washington continua a sostenere "una soluzione diplomatica".

Israele e ruolo Onu, tensioni tra Macron e Netanyahu

Tensioni tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente francese Emmanuel Macron. I due leader hanno avuto in mattinata un colloquio telefonico per discutere del conflitto tra Israele e Hezbollah. Secondo quanto riferisce una fonte all'AFP, Macron, in una riunione successiva del governo francese, avrebbe attaccato il premier israeliano. "Il signor Netanyahu non deve dimenticare che il suo paese e' stato creato da una decisione dell'ONU", ha

detto Macron alla riunione settimanale del governo riferendosi alla risoluzione adottata nel novembre 1947 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite sul piano di dividere la Palestina in uno stato ebraico e uno arabo. "Pertanto, questo non è il momento di ignorare le decisioni dell'ONU", ha aggiunto il capo dell'Eliseo. "Un promemoria al presidente della Francia - è stata la risposta di Netanyahu affidata a una nota - non è stata la risoluzione delle Nazioni Unite a fondare lo Stato di Israele, ma piuttosto la vittoria ottenuta nella Guerra d'Indipendenza con il sangue di eroici combattenti, molti dei quali erano sopravvissuti all'Olocausto, compresi quelli del regime di Vichy in Francia".

Gaza, il medico Nizam Mamode: “Si muore di guerra, di infezioni, di fame”

Specializzato in chirurgia vascolare e traumatologia, Nizam  Mamode ha trascorso quasi 30 giorni all'ospedale Nasser di Khan Yunis.  Insieme a un équipe di medici volontari della ong Medical Aid for  Palestinians, ha soccorso le vittime delle bombe. “Lo stato degli  ospedali è terribile: non c'è igiene, i reparti sono stracolmi e i  pazienti stanno nei corridoi e sui balconi”, ha detto Mamode a Sky TG24  Insider. LEGGI L'INTERVISTA

Usa: "Vogliamo vedere cambiamenti subito da parte di Israele"

"Ci sono dei cambiamenti che vogliamo vedere immediatamente" da parte di Israele a Gaza, "non entro trenta giorni". Lo ha precisato il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, a proposito della lettera inviata da Antony Blinken e Lloyd Austin al ministro della Difesa israeliano. "Non abbiamo visto abbastanza impegno in questo senso nelle ultime settimane, per questo abbiamo deciso di inviare una lettera", ha aggiunto il funzionario. 

Israele: "Catturati 3 combattenti Hezbollah in sud Libano"

L'esercito israeliano ha riferito di aver catturato tre combattenti di Hezbollah nel sud del Libano.

Mo: ministro Esteri Libano, 'sostegno a proposta franco-americana'

Il ministro degli Esteri libanese, Abdallah Bou Habib, ha ribadito l' "incrollabile sostegno del Libano alla proposta franco-americana che prevede un cessate il fuoco di 21 giorni e un impegno per la piena attuazione della risoluzione 1701" dell'Onu, durante un incontro con l'ambasciatrice dell'Unione Europea a Beirut, Sandra de Waele. Lo ha riferito il sito di L'Orient Le Jour, secondo cui la diplomatica, da parte sua, ha insistito "sull'importanza di un cessate il fuoco, per contenere la situazione", sottolineando tuttavia che il Libano non deve attendere un cessate il fuoco "per eleggere un presidente".-

Unicef, in Libano 400 mila bambini sfollati

Almeno 400.000 bambini sono stati sfollati in Libano durante il conflitto. Lo scrive sui social il vicedirettore esecutivo dell'UNICEF, Ted Chaiban. Il ministero dell'istruzione libanese aveva affermato la scorsa settimana che gli attacchi israeliani hanno costretto circa il 40 percento degli 1,5 milioni di studenti libanesi ad abbandonare le proprie case, contribuendo al rinvio dell'inizio dell'anno


Meloni: riconoscere ora la Palestina non risolve la crisi

"Penso che sia un po' fuorviante far credere che se riconoscessimo la Palestina nel mezzo della crisi risolveremmo la questione. Non è così. I nostri sforzi sono concentrati sulla de-escalation: significa mantenere un dialogo franco con tutti gli attori in Medio Oriente, Israele compreso". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in aula alla Camera, in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Sul riconoscimento della Palestina, ha spiegato la presidente del Consiglio, "questo governo si è posto in linea di assoluta continuità con altri governi di qualsiasi colore politico: noi siamo per la soluzione dei due Stati, abbiamo sostenuto e   continuiamo a sostenere l'Autorità palestinese, come sosteniamo il diritto di Israele a esistere. Ma questo deve nascere nei fatti e non nelle parole, con un processo politico fortemente sostenuto, aiutato e reso concreto anche dall'Ue". "Ho detto anche al Consiglio Ue - ha proseguito Meloni - che su questo punto l'Europa possa e debba giocare un ruolo da protagonista. La nostra posizione è condivisa dalla maggioranza degli Stati dell'Unione europea e dalla totalità di quelli del G7. Il tanto vituperato blocco di Visegrad ha riconosciuto la Palestina nel 1988. Poi lo hanno fatto solo in tre, Spagna, Svezia e Irlanda".

Unicef, in Libano 400 mila bambini sfollati

Almeno 400.000 bambini sono stati sfollati in Libano durante il conflitto. Lo scrive sui social il vicedirettore esecutivo dell'UNICEF, Ted Chaiban. Il ministero dell'istruzione libanese aveva affermato la scorsa settimana che gli attacchi israeliani hanno costretto circa il 40 percento degli 1,5 milioni di studenti libanesi ad abbandonare le proprie case, contribuendo al rinvio dell'inizio dell'anno scolastico.

Meloni: ritiro missione Unifil sarebbe grave errore

"Pretendiamo la sicurezza dei nostri militari e chiediamo la piena applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza Onu. Ne ho discusso personalmente con Netanyahu domenica. Oggi la posizione del governo israeliano e' un ritiro della missione Unifil: credo che un ritiro su richiesta unilaterale sarebbe un grave errore, minerebbe la credibilita' della missione stessa e dell'Onu e penso che i nostri soldati saranno preziosi anche quando riusciremo a ottenere un cessate il fuoco". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, replicando, nell'aula della Camera, dopo il dibattito relativo alle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 17 e del 18 ottobre.

Mo: ong palestinese Samidoun designata da Usa e Canada come terrorista

Il gruppo filo-palestinese Samidoun è stata inserita da Stati Uniti e Canada nella lista delle organizzazioni terroristiche. Lo ha annunciato il Dipartimento del Tesoro Usa sul proprio sito Internet. ''In un'azione congiunta con il Canada, l'Office of Foreign Assets Control del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha designato la Samidoun Palestinian Prisoner Solidarity Network, o "Samidoun", un ente di beneficenza fittizio che funge da raccolta fondi internazionale per l'organizzazione terroristica del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp)" recita la nota. Il Fplp, un'organizzazione terroristica straniera designata dal Dipartimento di Stato americano, si avvale di Samidoun per gestire le operazioni di raccolta fondi sia in Europa che in Nord America, si legge nella nota. Tra i destinatari delle sanzioni di c'è anche Khaled Barakat, membro della dirigenza del Fplp.

Netanyahu: 'ci servono forza, astuzia e aiuto divino'

"Abbiamo bisogno di forza, astuzia e aiuto divino. La guerra è una cosa lunga: non è un piano che va come vuoi. Ci sono giorni migliori e ci sono giorni meno buoni, ma l'importante è lottare per la vittoria". Lo ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu incontrando una delegazione di rabbini.

Libano, 41 morti e 124 feriti nei raid scorse 24 ore

E' di 41 morti e 124 feriti il bilancio dei raid israeliani sul Libano delle scorse 24 ore. Lo ha indicato il ministero della Sanità libanese, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Nna. Stando ai dati forniti dal ministero, l'episodio più grave ieri è stato l'attacco che ha distrutto un palazzo nella zona di Aito, nel nord del Paese dei cedri, nel quale hanno perso la vita 21 persone.

Meloni: dovrei essere in Libano venerdì

"Io dovrei essere in Libano venerdì". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in aula alla Camera, in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

Libano, 'colpito in un raid israeliano l'ospedale di Baalbek'

L'ospedale Murtada di Baalbek, nella valle orientale libanese della Bekaa, ha subito ingenti danni dopo essere stato colpito dagli attacchi aerei israeliani questa mattina, ha reso noto il capo del dipartimento ospedaliero del Ministero della Salute, Hisham Fawaz. "Al momento è impossibile per i team di manutenzione raggiungere il sito, ma stiamo lavorando per riaprire al più presto l'ospedale in collaborazione con la sua amministrazione. Sfortunatamente, questo scenario è diventato di routine ed è una situazione pericolosa", ha detto Fawaz parlando con l'emittente tv libanese Lbci. 

Hezbollah, colpiti tre bulldozer e un tank israeliani

Hezbollah ha colpito "tre bulldozer e un carro armato Merkava" dell'esercito israeliano nel villaggio di confine di Ramia, nel sud del Libano. Lo ha fatto sapere lo stesso movimento islamico libanese che afferma di essere impegnato in un "combattimento ravvicinato" con le truppe israeliane nel sud del Libano.

Giovedì al Senato informativa Crosetto su missione Unifil

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, riferirà giovedì alle 9 al Senato sulla vicenda della missione Unifil tra Israele e Libano e successivamente andrà alla Camera. È quanto emerso dalla conferenza dei capigruppo in corso a Palazzo Madama. A riferirlo, a fine riunione, è stato il capogruppo di Italia viva, Enrico Borghi aggiungendo che l'informativa del ministro è stata chiesta dal suo gruppo e dal Pd. 

Onu: "Peggiori restrizioni" ad aiuti Gaza da inizio guerra

Gaza soffre le peggiori restrizioni agli aiuti da quando è iniziata la guerra tra Israele e Hamas più di un anno fa. Lo ha affermato James Elder, portavoce dell'Unicef, lamentando l'impatto particolarmente devastante sui bambini: "Giorno dopo giorno, la situazione per loro peggiora".

Londra sanziona altri coloni estremisti israeliani

Nuovo pacchetti di sanzioni del Regno Unito nei confronti di coloni israeliani "estremisti" responsabili di violenza anti-palestinesi nei territori occupati. Lo annuncia il governo di Keir Starmer richiamando i dati Onu sull'incremento "senza precedenti" di attacchi, fino a 1400, censiti nell'ultimo anno. Le sanzioni colpiscono 3 avamposti di coloni in Cisgiordania e 4 organizzazioni che "hanno istigato e promosso la violenza". Il ministro degli Esteri britannico David Lammy condanna inoltre "l'inerzia" del governo israeliano di Benyamin Netanyahu e "il clima d'impunità verso i coloni" e i loro "atroci abusi dei diritti umani".

La Turchia chiede 'sanzioni' contro Israele

Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha affermato che è necessario imporre sanzioni contro Israele per fermare gli attacchi contro la Striscia di Gaza e il Libano. "Ora abbiamo bisogno di entrare in una seconda fase e iniziare ad utilizzare altri strumenti a partire da sanzioni, azioni legali internazionali, boicottare Israele e i suoi sostenitori a tutti i livelli e in ogni ambito", ha detto Fidan intervenendo alla conferenza "La diplomazia globale e il futuro della Palestina", organizzata ad Ankara dal partito di governo turco Akp, come riferisce Daily Sabah.

Usa a Israele: migliori situazione Gaza o armi a rischio

Il segretario di Stato americano Antony Blinken e quello alla Difesa Austin hanno inviato ieri una lettera a Israele chiedendo di adottare misure entro 30 giorni per migliorare la situazione umanitaria a Gaza "entro 30 giorni" al fine di evitare un embargo sulle armi americane. Lo riporta Barak Ravid di Axios su X. Nella lettera in particolare si chiedono "passi concreti" e si esprime la "profonda preoccupazione" degli Stati Uniti per una situazione che "sta deteriorando".

Meloni in Aula: "Presto andrò in Libano, attacchi a Unifil inaccettabili"

Durante il dibattito in Senato dopo la consegna del testo comunicazioni  sul prossimo Consiglio europeo, la presidente del Consiglio ha  annunciato la sua prossima visita nel Paese dei Cedri. Poi è tornata a  parlare della situazione in Medioriente, condannando nuovamente gli  attacchi israeliani all'Unifil. "L'atteggiamento delle forze israeliane è  del tutto ingiustificato e palese violazione della risoluzione 1701  dell'Onu", ha detto ribadendo che "pretendiamo la sicurezza dei nostri  soldati". LEGGI L'ARTICOLO

Media: colloquio capo Stato Maggiore Idf-Portolano su Unifil

Il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il suo omologo israeliano, il capo di Stato Maggiore dell'Idf Herzi Halevi. Lo scrive il Jerusalem Post spiegando che durante il colloquio si è parlato ''della campagna dell'Idf in Libano''.

Il sito di Ynet precisa che Portolano e Halevi hanno parlato degli ultimi sviluppi sul campo, della situazione della sicurezza e delle sfide che comporta. In particolare, i due hanno discusso del fatto che ''Hezbollah sfrutta le aree in cui si trovano le postazioni dell'Unifil per le proprie attività terroristiche contro lo Stato di Israele''. Halevi, prosegue Ynet, ha spiegato a Portolano che le Idf continueranno a indagare sulle circostanze relative agli incidenti che hanno coinvolto le forze Unifil nel sud del Libano meridionale nei giorni scorsi e ha sottolineato ''l'importanza di sforzi militari congiunti contro il terrorismo nella regione''.

Dopo sanzioni Ue l'Iran cancella suoi voli per l'Europa

L'Iran ha annunciato la cancellazione dei voli verso l'Unione Europea a  causa delle nuove sanzioni imposte dall'UE alle compagnie aeree del  Paese persiano per il presunto invio di missili alla Russia da  utilizzare nella guerra contro l'Ucraina. "Iran Air sta cancellando i  suoi voli verso destinazioni europee per evitare le conseguenze della  mancata concessione dei permessi di atterraggio negli aeroporti dei  Paesi europei", ha dichiarato il portavoce dell'Organizzazione  dell'aviazione civile iraniana Jafar Yazerlu all'agenzia di stampa  statale IRNA. La fonte ha dichiarato che la decisione fa seguito alle  sanzioni imposte ieri dall'UE "in violazione delle norme e dei trattati  internazionali in materia di aviazione" contro Iran Air, Mahan Air e  Saha Airlines. L'Iran Air, di proprietà statale, era l'unica compagnia aerea che  volava verso il suolo europeo, ovvero Parigi, Colonia, Amburgo e  Francoforte, oltre a Londra. Il Consiglio dell'UE ha approvato ieri le  prime sanzioni contro l'Iran per l'invio di missili balistici alla  Russia da utilizzare nell'invasione dell'Ucraina, includendo misure  restrittive contro sette individui e sette entità iraniane. L'elenco  delle sanzioni include tre compagnie aeree iraniane, Mahan Air, Iran Air  e Saha Airlines. Il Regno Unito ha imposto sanzioni simili a Teheran. Oggi il governo iraniano ha respinto le nuove sanzioni come  "ingiustificate e contrarie alle norme del diritto internazionale" e ha  nuovamente negato di aver consegnato missili alla Russia. I Paesi  occidentali, guidati dagli Stati Uniti, hanno ripetutamente accusato  Teheran di fornire droni e missili alla Russia, che li ha utilizzati  nell'invasione contro l'Ucraina, accusa respinta dalle autorità  iraniane. Negli ultimi anni l'Iran e la Russia hanno rafforzato le loro  relazioni in vari campi, come la politica, l'esercito e l'economia, dato  che entrambi i Paesi stanno affrontando le sanzioni economiche degli  Stati Uniti.

Numero due Hezbollah: 'Per fine guerra serve cessate fuoco a Gaza'

"Per fermare la guerra ci hanno chiesto di allontanarci dieci chilometri dal confine per non provocare Israele, ma abbiamo insistito sul cessate il fuoco a Gaza". Lo ha detto il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, nel suo intervento in cui ha collegato quanto accade nel Paese dei Cedri, teatro delle operazioni militari israeliane contro Hezbollah, con la situazione nella Striscia di Gaza, dove dal 7 ottobre dello scorso anno le forze israeliane intervengono contro Hamas in risposta all'attacco di quel giorno in Israele.

"Non si può separare il Libano dalla Palestina - ha affermato il vice segretario generale di Hezbollah - Siamo passati dal sostegno ai palestinesi ad affrontare la guerra di Israele contro il Libano dal 17 settembre", dal giorno dell'attacco ai cercapersone di Hezbollah.

Gallant: presto risposta a Iran, sarà "precisa e mortale"

Israele  "risponderà presto" al massiccio attacco missilistico balistico  dell'Iran di due settimane fa. Lo dice il ministro della Difesa  israeliano, Yoav Gallant, incontrando i membri del Gvura Forum (Forum  dell'eroismo) composto dalle famiglie degli ostaggi. “Sarà una risposta  precisa e mortale”, aggiunge Gallant.

Qassem: duro colpo attacco Israele a leadership Hezbollah

"Siamo  rimasti feriti dal colpo inferto alla nostra leadership, l’attacco di  Israele alla nostra leadership è stato un duro colpo". Lo dice il vice  segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, in un discorso televisivo  rilanciato da diversi media arabi. Tuttavia, secondo Qassem, "il partito ha ripristinato le sue capacità militari e di leadership".

Hezbollah: lanciata salva di razzi su Haifa

Hezbollah ha lanciato una "salva di razzi" su  Haifa, due giorni dopo che uno dei suoi droni ha ucciso quattro soldati  in una base militare a sud della città nel nord di Israele. Lo ha fatto  sapere lo stesso gruppo sciita libanese. L'attacco di domenica è stato  il più sanguinoso sferrato dal movimento filo-iraniano sul suolo  israeliano in quasi un mese di escalation militare. La formazione  filo-iraniana ora afferma di essere impegnata in un “combattimento  ravvicinato” con le truppe israeliane nel sud del Libano. Israele, dal  canto suo, ha intensificato i bombardamenti aerei sul Libano.

Hezbollah: 'Attaccheremo nord, centro e sud di Israele'

Israele colpisce tutto il Libano e noi colpiremo tutto Israele: lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah in un discorso televisivo. "Visto che il nemico israeliano prende di mira tutto il Libano, ora attaccheremo ogni punto di Israele, al nord, al sud, al centro", ha detto Qassem.

Hezbollah: sì a cessate il fuoco ma pronti a continuare la guerra

Siamo pronti al cessate il fuoco col nemico israeliano, ma siamo anche pronti a proseguire la guerra: lo ha detto il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, parlando in un discorso trasmesso in tv.

Espone striscione 'stop genocide',apicoltore multato in Brianza

Una multa da 430 euro per essersi rifiutato di togliere lo striscione con scritto 'stop bombing Gaza - stop genocide' dal suo banchetto di miele al mercato di Desio, in provincia di Monza e Brianza. E' quanto ha raccontato a Radio Popolare l'apicoltore Marco Borella. "Ero a fare il mercato a Desio con il mio banco del miele e a un certo punto della mattinata si sono presentati due carabinieri chiedendo di rimuovere lo striscione con scritto stop bombing gaza stop genocide perché mi hanno detto che si trattava di propaganda politica non autorizzata. Mi sono rifiutato di farlo perché penso che il messaggio che veicola lo striscione non sia d'odio ma una richiesta di pace immediata e di interruzione del genocidio in corso, a quel punto mi è stato fatto un verbale con una sanzione di 430 euro al quale dovrei rispondere, intanto ho parlato con un avvocato che mi aiuterà a presentare ricorso". "Non era la prima volta che avevo lo striscione, ma lunedì - ha concluso ai microfoni di Popolare - avrà dato fastidio a qualcuno". Subito dopo aver reso nota la sua storia, all'apicoltore sono arrivati molti messaggi di solidarietà: "non mi aspettavo - ha scritto su Instagram - di dover subire un episodio come quello di ieri mattina, che definirei di censura, ma nemmeno pensavo che così tante persone sarebbero state così presenti a sostenermi. Dà speranza". "Sarebbe stato ingiusto e umiliante accettare di rimuovere lo striscione per il quieto vivere, per continuare ad accettare il silenzio della nostra società. Perché il dissenso disturba, il dialogo tra le persone impaurisce, e la richiesta di giustizia viene negata".

Mikat: garanzie Usa su riduzione attacchi Israele a Beirut

Il governo libanese ha "ricevuto garanzie americane riguardo alla riduzione del livello dell'escalation israeliana su Beirut e i suoi sobborghi meridionali". Lo ha dichiarato il premier libanese Najib Mikati in un'intervista ad Al Jazeera rilanciata dai media israeliani e libanesi, tra cui L'Orient Le Jour e Haaretz. Sul piano diplomatico, Mikati ha sottolineato che "ci sono tentativi da parte del Consiglio di Sicurezza Onu di decretare un cessate il fuoco ma non sono ancora giunti a un una conclusione".

Hezbollah: 'Spariamo sui militari, mentre Israele sui civili'

Hezbollah combatte come resistenza e prendiamo di mira l'esercito israeliano, mentre Israele uccide brutalmente bambini, donne e anziani. Lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah, in un discorso televisivo.

Media: 'Raid israeliano a Tiro, 2 morti'

Un raid aereo israeliano su una casa nella città di Jennata, nel distretto di Tiro, nel Libano meridionale, ha ucciso due persone e ne ha ferite un'altra. Lo ha riferito l'agenzia di stampa nazionale libanese (Nna).

Idf: razzi su Haifa, Hezbollah rivendica

Una ventina di razzi sono stati lanciati verso le zone di Haifa e della Galilea nel nord di Israele. Lo rende noto l'esercito israeliano spiegando che molti razzi sono stati intercettati e che non si registrano vittime. Hezbollah ha rivendicato l'azione affermando di aver lanciato ''una raffica di razzi verso Haifa'' e di aver ''bombardato un raduno di uomini e veicoli dell'esercito israeliano a Khallet Warda''.



Erdogan: 'Imbarazzante l'impotenza dell'Onu contro Israele'

"Abbiamo seguito con imbarazzo come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali siano state completamente impotenti di fronte all'impudenza di Israele". Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, intervenendo alla conferenza "La diplomazia globale e il futuro della Palestina", organizzata ad Ankara dal partito di governo turco Akp, a cui partecipano anche politici internazionali, tra cui il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman al Safadi. "Come può l'Onu, che non protegge i diritti del proprio personale, difendere i diritti degli altri?", ha detto il leader turco, in riferimento agli attacchi di Israele contro Unifil in Libano. "La comunità internazionale e il mondo islamico devono fare di più per consegnare più aiuti umanitari a Gaza prima dell'inverno", ha aggiunto Erdogan, come riferisce Anadolu.

Idf, colloquio tra Halevi e ammiraglio Cavo Dragone

Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha parlato nei giorni scorsi con l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo della Difesa italiana: lo ha reso noto l'Idf. Il colloquio ha riguardato i recenti eventi operativi, della situazione della sicurezza, tra cui, afferma l'Idf, "il tema dello sfruttamento da parte di Hezbollah delle aree in cui si trovano le posizioni e le postazioni Unifil per le sue attività terroristiche contro lo Stato di Israele". 

Comandante operazioni aree Hezbollah ucciso in Libano

Un comandante di Hezbollah, identificato come Jader Al Abed Bahja, capo di un'unità aerea nella zona settentrionale del fiume Litani, è stato ucciso dall'esercito israeliano. Secondo un comunicato militare, la sua morte è avvenuta "alcuni giorni" fa nella zona di Nabatieh, nel sud del Libano. Dotto il comando di Bahja sono stati effettuati attacchi aerei contro Israele, utilizzando droni, aerei di sorveglianza e velivoli esplosivi. L'esercito israeliano ha anche annunciato che le truppe della 228a Brigata hanno rinvenuto armi in un edificio residenziale nel sud del paese, dove continuano le "incursioni limitate, localizzate e specifiche", nonostante il fatto che L'ONU ha avvertito oggi che più del 25% del territorio del Libano è già oggetto di ordini di evacuazione da parte di Israele. "La brigata ha scoperto decine di tunnel terroristici e importanti infrastrutture sotterranee", precisa il testo militare, aggiungendo che decine di miliziani sono morti "durante gli scontri con le truppe e in più di 100 attacchi aerei". 

Beirut: pronti a rafforzare l'esercito a sud dopo una tregua

Il Libano è pronto a rafforzare la presenza dell'esercito nel sud dopo un eventuale cessate il fuoco. Lo ha detto il premier libanese Najib Mikati in un'intervista all'Afp aggiungendo che le truppe israeliane stavano effettuando brevi incursioni transfrontaliere. "Attualmente abbiamo 4.500 soldati nel sud del Libano e vorremmo aumentarli a un numero compreso tra 7.000 e 11.000", ha detto Mikati aggiungendo che non appena verrà raggiunto un cessate il fuoco, "potremo spostare i soldati" da altre parti del paese verso sud. "Le informazioni che abbiamo indicano che ci sono brevi incursioni (israeliane)" nel sud del Libano, ha aggiunto. Il premier ha poi riferito che la sicurezza è stata rafforzata nell'unico aeroporto del Paese a Beirut, per rimuovere qualsiasi pretesto per un attacco israeliano. "Il governo sta facendo tutto ciò che è in suo potere per togliere ogni pretesto agli israeliani", ha detto spiegando che "da una settimana è stata rafforzata la sicurezza all'aeroporto", situato vicino alla roccaforte di Hezbollah a sud di Beirut. 

Pentagono, difesa aerea Thaad e team Usa arrivati in Israele

"I dati che arrivano da Frontex continuano a confermare l’efficacia delle politiche del governo Meloni nella gestione dei flussi migratori. Crollano gli attraversamenti irregolari sulla rotta del Mediterraneo centrale con la riduzione del 64%. Dal piano Mattei per l’Africa, al protocollo per la realizzazione dei centri di accoglienza in accordo con l’Albania, definito come una lezione dal presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen: l’Italia ha lanciato nuovi paradigmi vincenti, apprezzati da altri Paesi, per affrontare una sfida di portata internazionale, in sinergia con altre nazioni. Come ha notato il presidente Meloni, solo i partiti di opposizione in Italia sembrano non aver compreso la reale portata di questi modelli vincenti: spiace, ma neanche poi tanto, sottolineare agli orfani dell’accoglienza a tutti i costi, che stiamo avendo ragione noi". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.

Msf, migliaia di persone intrappolate nel campo di Jabalia a nord di Gaza

Migliaia di persone, tra cui sei membri dello staff di Medici Senza Frontiere (Msf), rimangono intrappolate nel campo di Jabalia dopo che il 7 ottobre le forze israeliane hanno emesso ordini di evacuazione di massa, costringendo migliaia di persone a fuggire dal nord di Gaza. Lo denuncia Msf. 

Kholoud, assistente al coordinamento di Msf, è riuscita a fuggire dal campo profughi di Jabalia e a rifugiarsi a Gaza City dove vive in condizioni difficili e tra incessanti bombardamenti. "Questa volta non c'è via d'uscita - è la sua testimonianza - Chi è partito il primo giorno è riuscito a fuggire, ma per chi non ce l'ha fatta è troppo tardi. Il 6 ottobre abbiamo ricevuto dei volantini che ordinavano a tutti di evacuare verso sud. Tutti erano sotto shock. Abbiamo passato l'intera giornata a cercare un un’auto o un mezzo per evacuare, ma non c'erano veicoli disponibili e i trasporti sono estremamente costosi".

"Era quasi il tramonto, mentre eravamo in macchina c'era un drone che ha aperto il fuoco su di noi, l'autista era terrorizzato e continuava a chiedere: 'Cosa devo fare?'. Ho pensato davvero che fossero gli ultimi momenti della mai vita. Ho visto la morte davanti ai miei occhi - racconta - Dalla sera alla mattina, carri armati e aerei hanno circondato completamente il campo di Jabalia. Mio padre ha provato ad uscire dal campo e si è trovato un carro armato proprio di fronte a lui. Ha preso mio fratello e sua moglie, sono corsi in strada, si sono nascosti e sono dovuti tornare al campo. Io sono riuscita a uscire [da Jabalia a Gaza City], ma sentivamo continuamente il rumore delle granate".


Onu, Israele ordina di evacuare più del 25% del Libano

Israele ha emesso ordini di evacuazione che riguardano più di un quarto del Libano: lo ha detto oggi in una conferenza stampa a Ginevra la direttrice per il Medio Oriente dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), Rema Jamous Imseis, come riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito. La quota del territorio del Paese attualmente nel mirino delle truppe dell'Idf, ha spiegato la funzionaria, si basa sui nuovi ordini israeliani di evacuazione in 20 villaggi nel sud del Libano. "Le persone sentono questi appelli all'evacuazione e fuggono senza quasi nulla", ha aggiunto Jamous Imseis. 

Meloni: "Io andrò in Libano e Tajani in Israele e Palestina"

"È già previsto che io vada in Libano, e il ministro Tajani si sta preparando per andare in Israele e Palestina la settimana prossima". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, rispondendo al senatore di Iv Enrico Borghi. "Anche con la nostra presenza - ha aggiunto - stiamo facendo tutto quello che è possibile fare". 

Meloni: "Sulle armi a Israele più restrittivi dei partner"

"Dopo l'avvio delle operazioni a Gaza il governo ha sospeso immediatamente ogni nuova licenza di esportazione" e "tutti gli accordi firmati dopo il 7 ottobre non hanno trovato applicazione. Le licenze autorizzate prima sono tutte analizzate caso per caso dall'autorità competente alla Farnesina". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo. "Voglio ricordare che la posizione italiana del blocco completo di tutte le nuove licenze è molto più restrittiva di quella applicata dai nostri partner, Francia, Germania Regno Unito: questi partner continuano a operare anche per le nuove licenze una valutazione caso per caso, noi abbiamo bloccato tutto".

Erdogan: "Ci opporremo ai piani di espansione di Israele"

La Turchia risponderà a qualsiasi piano espansionistico di Israele in Medio Oriente. Lo ha ribadito il presidente Recep Tayyip Erdogan, deciso a sottrarre il proprio Paese alla "tempesta di fuoco che avvolge la regione". "Il governo israeliano non si fermerà fino a quando avra' dalla propria parte America ed Europa a sostenere le speranze di espansione sioniste. Non abbiamo dimenticato le parole di quanti ieri giustificavano i terroristi in Siria (i curdi di Ypg ndr) e oggi giustificano Israele. Ieri come oggi noi ci opporremo. I ministri degli Esteri e della Difesa hanno spiegato il piano della Turchia durante una sessione del Parlamento a porte chiuse. Ci sono degli aspetti di questa guerra che non accetteremo mai e contro i quali siamo determinati a fare tutto il necessario. Usciremo con facilita' da questa tempesta di fuoco", ha dichiarato il leader turco. 

Erdogan

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Meloni: "Unifil prezioso per stabilizzare il confine"

Lavorare per la pace è anche "lavorare per la stabilizzazione del confine israelo-libanese, ragione per cui continuo a ritenere preziosa l'attività dei militari, italiani e non solo, nella missione Unifil, e di quelli della missione bilaterale per rafforzare la capacità forze armate libanesi". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.

La Cina condanna gli attacchi israeliani alle forze dell'Onu

La Cina ha condannato "fermamente" i recenti attacchi israeliani contro il personale delle Nazioni Unite in Libano, esprimendo al contempo "grave preoccupazione" per l'accaduto. Il portavoce del ministero della Difesa, Wu Qian, ha dichiarato oggi in una conferenza stampa che la missione di pace delle Nazioni Unite nel sud del Libano (UNIFIL) "svolge la sua missione sotto l'autorità delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite" e che "la Cina si oppone fermamente a qualsiasi attacco" contro i suoi membri. Wu ha chiesto un'indagine sull'incidente e che "le persone coinvolte siano ritenute responsabili". "La Cina chiede che vengano prese misure pratiche per prevenire il ripetersi di incidenti simili", ha aggiunto il portavoce, auspicando che 'tutte le parti in conflitto garantiscano la sicurezza del personale e dei beni dell'UNIFIL'. Il portavoce ha aggiunto che le forze di pace cinesi in Libano "sono attualmente al sicuro" e ha avvertito che "la Cina sta monitorando da vicino la situazione della sicurezza sul campo e adottera' misure per migliorare ulteriormente le proprie capacità di sicurezza e di difesa".

Meloni: "Ragionare su Gaza dopo il cessate il fuoco"

"Tutti siamo d'accordo sulla pace, l'Italia lavora dall'inizio in Ucraina e Medio Oriente per costruire la pace, poi bisogna intendersi su come la pace si costruisca nel concreto: in Medio Oriente significa continuare a lavorare per il cessate fuoco a Gaza e in Libano. Non è facile, ma è il lavoro su cui ci spendiamo ogni giorno, io e i ministri competenti. Significa il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi. Penso che l'Unione europea possa e debba giocare un ruolo e che si debba ragionare già concretamente di cosa dovrebbe accadere a Gaza all'indomani del cessate il fuoco, come accompagnare concretamente la transizione verso l'opzione due popoli e due Stati". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, rispondendo alla senatrice della Lega Elena Murelli. 

Meloni: Attacco a Unifil inaccettabile, pretendiamo la sicurezza dei soldati". VIDEO


Teheran: "C'è coordinamento più coeso con gli alleati della regione"

"Il coordinamento tra i campi di battaglia è diventato più coeso. Iran, Iraq, Siria, Libano, Palestina e Yemen stanno lavorando insieme contro i nemici" Lo ha affermato il vice comandante dei Guardiani della Rivoluzione islamica, Ali Fadavi, parlando alla cerimonia funebre a Teheran per il comandante dei Pasdaran, Abbas Nilforoushan, ucciso in un attacco israeliano a Beirut insieme al leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. 

Hezbollah: "Presi di mira sobborghi di Tel Aviv ieri sera"

Hezbollah ha dichiarato di aver effettuato un attacco missilistico contro i sobborghi di Tel Aviv ieri sera. Il gruppo sciita filo-iraniano ha lanciato "una raffica di razzi contro i sobborghi di Tel Aviv" lunedì sera "in difesa del Libano e del suo popolo, e in risposta agli attacchi israeliani" contro "città, villaggi e civili". Hezbollah ha anche sostenuto di aver "abbattuto un drone israeliano Hermes 450" poco dopo mezzanotte. 

Flop dei sistemi anti-droni e pochi missili intercettori, il tallone d'Achille delle Idf

L'attacco con droni sferrato domenica contro la base di addestramento della Brigata Golani a Regavim, nel centro di Israele, costato la vita ad almeno quattro militari, è il più grave attacco condotto da Hezbollah da quando è iniziata la guerra, oltre un anno fa. L'episodio, come riferisce Haaretz, ha messo in evidenza i problemi di Israele nel contrastare gli attacchi con i droni, specialmente se paragonati ai successi ottenuti dai sistemi di difesa aerea Arrow, David's sling e Iron Dome rispetto a razzi e missili balistici anche a corto e medio raggio.

Hezbollah è riuscito a colpire il ventre molle delle Forze di difesa israeliane (Idf), attaccando una base per nuove reclute e addestramento vicino a Binyamina e sfruttando le direttive che consentono a molti soldati di stare insieme nello stesso posto, per ottenere il massimo danno.

Finora, oltre 23mila proiettili sono stati lanciati contro il territorio israeliano dall'inizio della guerra, 1.200 dei quali sotto forma di droni. Di questi, 221 sono riusciti a colpire e il resto è stato intercettato, con una percentuale di successo di poco superiore all'80%, più bassa rispetto alle  statistiche che riguardano missili e razzi. Questo perché i droni sono relativamente piccoli, volano a bassa quota e sono difficili da identificare.

Hamas: "Paramedici uccisi da bombe d'Israele sulle ambulanze"

"Alcuni paramedici sono stati uccisi da un bombardamento israeliano che ha preso di mira le ambulanze mentre evacuavano i feriti nell'area di Mawasi, a nord-ovest della città di Rafah, e nel nord della Striscia di Gaza": lo scrive su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. 

Ambulanza

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Onu: "Inchiesta indipendente sul raid di Israele nel nord del Libano"

Le Nazioni Unite hanno chiesto un'indagine "rapida, indipendente e approfondita" sull'attacco israeliano che ieri ha ucciso 22 persone nel nord del Libano: lo ha dichiarato un portavoce dell'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. L'attacco nel villaggio cristiano di Aïto ha ucciso 22 persone, tra cui 12 donne e due bambini, quando è stato bombardato un edificio di quattro piani. 

Era un poliziotto l'uomo ucciso in una sparatoria nel sud di Israele

Era un poliziotto l'uomo morto dopo essere rimasto gravemente ferito da un aggressore che ha sparato in modo indiscriminato vicino ad Ashdod, nel sud di Israele. Lo scrive il sito di Haaretz.

Onu: "12 donne e 2 minori tra i 22 morti del raid dell'Idf su un villaggio cristiano in Libano"

L'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha segnalato che ci sono anche ''12 donne e due bambini tra i 22 morti uccisi nel villaggio di Aitou nel nord del Libano'' in un raid aereo israeliano. ''Il raid su un edificio residenziale di quattro piani nel nord del Libano fa crescere la preoccupazione sul rispetto del diritto bellico'' da parte di Israele, si legge in una nota diffusa dall'Onu.

Ft: "Israele ha carenza di missili intercettatori"

Israele deve affrontare una carenza di razzi e missili intercettori nel suo arsenale di difesa nel mezzo della guerra contro Hamas a Gaza ed Hezbollah in Libano, mentre si prepara per una possibile escalation con l'Iran. E' quanto ha rivelato il Financial Times, citando esperti ed ex militari.

"Il problema delle munizioni di Israele e' serio. Se l'Iran risponde a un attacco israeliano e anche Hezbollah si unisce, le difese aeree israeliane saranno messe a dura prova", ha sottolineato Dana Stroul, una ex ufficiale della Difesa Usa. L'aiuto degli Usa è fondamentale - due giorni fa hanno annunciato il dispiegamento del sistema Thaad nello Stato ebraico - ma anche loro devono stare attenti: "Gli Stati Uniti non possono continuare a rifornire Ucraina e Israele allo stesso ritmo. Stiamo raggiungendo un punto di svolta", ha aggiunto l'esperta. Da parte sua Boaz Levy, ad di Israel Aerospace Industries, ha assicurato che la produzione di intercettatori e' serrata e "alcune delle nostre linee lavorano 24 ore su 24, sette giorni su sette. Il nostro obiettivo è soddisfare tutti i nostri obblighi". Per Ehud Eilam, ex ricercatore presso il ministero della Difesa israeliano, "è solo questione di tempo prima che Israele inizi a rimanere senza intercettori e debba dare priorità al modo in cui vengono schierati".

Unicef: "400.000 bambini sfollati in Libano in 3 settimane"

L'Unicef mette in guardia dal rischio di una creare una "generazione perduta" in Libano, alle prese con molteplici crisi e ora anche con gli attacchi israeliani. Gli scontri nel Paese hanno costretto 1,2 milioni di persone, di cui 400mila bambini, ad abbandonare le proprie case, la maggior parte delle quali è fuggita a Beirut e altrove nel nord del Paese nelle ultime tre settimane.

Ted Chaiban, vicedirettore esecutivo dell'Unicef per le azioni umanitarie, ha visitato le scuole trasformate in rifugi per ospitare le famiglie sfollate. "Quello che mi ha colpito è che questa guerra dura da tre settimane e che sono stati colpiti così tanti bambini", ha detto. "Mentre siamo qui seduti oggi, 1,2 milioni di bambini sono privati ​​dell'istruzione. Le loro scuole pubbliche sono state rese inaccessibili, sono state danneggiate dalla guerra o sono state utilizzate come rifugi".

Libano

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Attacco sull'autostrada nel sud di Israele, un morto e 3 feriti

E' di un morto e tre feriti il primo bilancio di un sospetto attacco terroristico che ha avuto luogo sull'autostrada tra Ashdod e Yavne, nel sud di Israele. L'aggressore ha aperto il fuoco in due punti, colpendo le persone. Un uomo gravemente ferito è morto durante il trasporto in ospedale, hanno riferito i soccorritori. L'aggressore sarebbe stato neutralizzato. 

Hamas, 55 morti e 329 feriti a Gaza nelle ultime 24 ore

Secondo il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, 55 persone sono state uccise e 329 ferite nell'ultimo giorno a causa degli attacchi dell'Idf. I dati del ministero non fanno distinzione tra civili e miliziani uccisi. 

Meloni: "Non è semplice far prevalere il dialogo sulla forza"

"Le conseguenze dell'attacco di Hamas hanno scatenato un'escalation su base regionale che rischia di avere esiti imprevedibili. È nostro dovere continuare a fare ogni possibile sforzo per arrivare ad una de-escalation, riportando il dialogo a prevalere sull'uso della forza, benché sia un compito tutt'altro che semplice". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle sue comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo. "L'Italia ha condannato l'attacco iraniano a Israele e ha lanciato un appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali, chiedendo di evitare ulteriori degenerazioni - ha aggiunto -. Lo abbiamo ribadito anche il giorno successivo all'attacco, insieme agli altri leader del G7. È necessario rompere questo ciclo di violenza ed essere unanimi nell'invitare con decisione tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo per allentare la tensione". 

Meloni: "Sono sinceramente preoccupata per l'escalation in Libano"

"Voglio condividere con voi la preoccupazione per l'escalation in corso in Libano, perché sono sinceramente preoccupata da come sta evolvendo lo scenario, nonostante gli sforzi innumerevoli, nostri e dei nostri alleati". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.

Meloni: "Israele si difenda rispettando il diritto umanitario"

"Difendiamo il diritto di Israele a vivere in pace e in sicurezza, ma ribadiamo la necessità che questo avvenga nel rispetto del diritto internazionale umanitario. Perché non siamo insensibili di fronte all'enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, che non a caso sono state dall'inizio al centro del nostro lavoro". Lo ha ribadito la premier Giorgia Meloni nelle sue comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo. "La situazione umanitaria a Gaza è sempre più preoccupante, e prosegue anche su questo fronte il nostro impegno - ha aggiunto -. Nell'ambito dell'iniziativa 'Food for Gaza', sono stati consegnati all'interno della Striscia oltre 47 tonnellate di beni alimentari, e voglio ringraziare per questo il ministro degli Esteri Antonio Tajani".

Media: 'Usa intimano a Iran di fermare complotti contro Trump'

Gli Stati Uniti hanno avvertito il governo iraniano di fermare qualsiasi complotto contro l'ex presidente e candidato alle elezioni di novembre Donald Trump, affermando che Washington considererebbe un attentato alla sua vita come un atto di guerra: lo riporta la Reuters, che cita un anonimo funzionario americano. L'avvertimento è stato rivolto ai più alti livelli del governo iraniano dai massimi funzionari Usa su ordine del presidente Joe Biden, scrive l'agenzia di stampa.

Meloni conferma: "Andrò in Libano"

"Sì". Con questa risposta sintetica la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha confermato che andrà in Libano, rispondendo a una domanda dei cronisti se stia valutando la missione mentre lasciava l'Aula della Camera dopo aver consegnato il testo delle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

Gaza, almeno 40 palestinesi uccisi nei nuovi raid dell'esercito israeliano

Almeno 40 palestinesi sono morti nella notte in nuovi bombardamenti effettuati dall'esercito israeliano contro diversi settori della Striscia di Gaza. Le autorità palestinesi hanno riferito che sette persone sono state uccise, tra cui diversi minorenni, in un attacco nel quartiere di Al Fakhari a Khan Younis, nel sud dell'enclave palestinese, mentre altre sei sono state uccise e otto sono rimaste ferite nel centro di Gaza. Otto persone sono morte in diversi attacchi contro due case situate nel campo profughi di Al Nuseirat, mentre due persone sono morte a Gaza City, dove una decina di persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie dopo un bombardamento contro una zona residenziale a sud della città. A queste vittime si aggiungono una decina di morti ancora a Khan Yunis e altri tre in un attacco contro una moschea ad Al Zeitun, nel sud-est della Striscia. Infine, gli ultimi attacchi contro il campo di Jabalia hanno provocato quattro morti e diversi feriti.

Sospetto attacco terroristico nel sud di Israele, 2 feriti in sparatoria

Due persone sono rimaste ferite, di cui una in modo grave, nel corso di una sparatoria nel su di Israele, vicino ad Ashdod, che la polizia ha descritto come un ''sospetto attacco terroristico''. Lo riportano i media israeliani, spiegando che la polizia sta indagando sull'accaduto e ha isolato l'area interessata.

Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza sono 42.344

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 42.344, di cui 55 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 99.013, secondo la stessa fonte.

Gallant: 'Negoziati bloccati, minimo coinvolgimento Usa'

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, incontrando le famiglie degli ostaggi tenuti a Gaza, ha detto che i negoziati sono bloccati e che Hamas sta inasprendo la sua posizione. Lo riporta Haaretz. Secondo Gallant, Hamas sta probabilmente aspettando gli sviluppi negli scontri con l'Iran e Hezbollah e al momento non vuole andare avanti nei negoziati perché, ha detto, "non ha nulla da perdere". Il ministro ha detto che la comunicazione con Hamas e Sinwar è lenta e che il gruppo insiste sulla proposta fatta dal presidente Usa Biden di inizio luglio. Secondo Gallant, non c'è quasi nessun coinvolgimento americano nei negoziati.

Il Nicaragua ritira il suo ambasciatore in Israele

Il Nicaragua ha ordinato il ritiro del suo ambasciatore in Israele dopo la rottura delle relazioni diplomatiche con Tel Aviv. Una pubblicazione sulla Gaceta, il giornale ufficiale del Paese centroamericano, ha annunciato la decisione di riportare in patria l'ambasciatore in Israele Oscar Obidio Cubas Castro. Il diplomatico era in carica da cinque anni. Venerdì scorso, l'Assemblea nazionale a Managua aveva sollecitato la rottura al presidente Daniel Ortega. "Di fronte a queste azioni criminali e crudeli del governo di Israele contro il popolo palestinese, l'Assemblea nazionale del Nicaragua chiede rispettosamente al governo di riconciliazione e di unità nazionale di considerare la rottura delle relazioni diplomatiche contro il governo genocida e sionista di Benjamin Netanyahu," si legge nella dichiarazione dell'Assemblea. Ore dopo, la portavoce dell'esecutivo Rosario Murillo ha confermato la decisione. "Il nostro presidente ha incaricato il ministero degli Esteri di accogliere questa richiesta del parlamento nazionale e di procedere alla rottura delle relazioni diplomatiche con il governo fascista e genocida di Israele", ha detto Murillo.

Meloni: rafforzare capacità Unifil e esercito Libano

“La  posizione del Governo italiano è che si debba lavorare alla piena  applicazione della risoluzione 1701 rafforzando le capacità di Unifil e  delle forze armate libanesi”. E’ un passaggio dell’intervento della  premier Giorgia Meloni in aula al Senato per le comunicazioni in vista  del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre.

Meloni: sostegno a progetti di Unrwa ma con controlli scrupolosi

"Abbiamo deliberato contributi pari a 5 milioni di euro per le attività di Unrwa in Cisgiordania e a sostegno dei rifugiati palestinesi in Siria, Libano e Giordania. L'Italia rimane disponibile a sostenere progetti specifici dell'Agenzia, ma esclusivamente a seguito di un controllo scrupoloso volto a impedire qualsiasi forma di commistione con attività terroristiche". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle sue comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.

Unicef: 'Ieri uccisi 15 bimbi a Gaza, basta vergognosa violenza'

"Ieri i nostri schermi sono stati ancora una volta pieni di notizie terribili di bambini uccisi, bruciati, e famiglie che venivano fuori da tende bombardate a Gaza. Questo dovrebbe scioccare il mondo fino al midollo. Gli attacchi ai rifugi di Deir-al-Balah e all'ospedale di Al-Aqsa, in cui secondo le notizie sono morti 15 bambini, dimostrano ancora una volta che non c'è un luogo sicuro a Gaza. Questa vergognosa violenza contro i bambini deve finire ora".Lo scrive l'Unicef sul suo profilo X.

Unicef: oltre 400.000 bambini sfollati in Libano

Più di 400.000 bambini in Libano sono stati sfollati nelle ultime tre settimane. Lo ha affermato un alto funzionario dell'Unicef, ripreso da Haaretz, mettendo in guardia contro una "generazione perduta" nel piccolo paese alle prese con molteplici crisi e ora nel mezzo della guerra.

Meloni: l'atteggiamento di Israele è ingiustificabile

"Pur se non si sono registrate vittime o danni ingenti io penso che non si possa considerare accettabile" l'attacco di Israele all'Unifil "ed è la posizione che l'Italia ha assunto con determinazione a tutti livelli: pretendiamo che venga garantita la sicurezza dei nostri soldati sia Unifil sia nella missione bilaterale, che insieme al resto della comunità internazionale hanno contribuito per anni" alla stabilità del confine tra Israele e Libano. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, sottolineando che "l'atteggiamento delle forze israeliane è del tutto ingiustificato e palese violazione della risoluzione 1701 dell'Onu". Bisogna "lavorare alla piena applicazione della risoluzione, rafforzando la piena capacità di Unifil e delle forze armate libanesi

Tv: atteso nuovo discorso numero due Hezbollah

E' atteso nel pomeriggio un discorso del vice segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem. Lo riferiscono i media arabi. Sarà il terzo intervento di Naim Qassem da quando il 27 settembre scorso il numero uno di Hezbollah, Hasan Nasrallah, è stato ucciso in un raid israeliano a Beirut.

Media: '45 vittime nei raid di Israele oggi a Gaza

Il bilancio delle vittime odierne degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza è salito ad almeno 45, riferiscono ad Al Jazeera fonti mediche palestinesi. Tra le vittime ci sono almeno 14 persone uccise in due raid aerei israeliani nel quartiere di Bani Suheila, a est di Khan Younis, e nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza. Inoltre, tre palestinesi sono morti e diversi sono rimasti feriti in seguito ad un attacco aereo nel quartiere Birkat Abu Rashid, a Jabalia, nel nord della Striscia. Ed è salito a 11 il bilancio dei morti in un altro attacco israeliano contro una casa nella zona di al-Faluja, sempre a Jabalia.

Risoluzione Pd al Senato: 'Governo si impegni all'Ue per riconoscimento Palestina'

Il governo italiano si impegni "a sostenere in sede europea, forte dell'impegno assunto nel 2014 dal Parlamento europeo, il riconoscimento dello Stato di Palestina, nel rispetto del diritto alla sicurezza dello Stato di Israele, per preservare la realizzazione dell’obiettivo di 'due popoli, due Stati'". Lo chiede la risoluzione depositata dal Partito democratico in Senato, prima firma del presidente Francesco Boccia, in occasione delle comunicazione della premier Meloni in vista del Consiglio Ue. 

Qatar: 'Israele estende sua aggressione a Cisgiordania e Libano'

L'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, ha dichiarato che Israele ha deliberatamente scelto di espandere quella che ha definito la sua "aggressione" per attuare progetti pianificati in anticipo in Cisgiordania e in Libano. Israele lo ha fatto "perché vede che c'è spazio per farlo", ha detto Al Thani nel suo discorso annuale di apertura del Consiglio della Shura.

L'Iran condanna Israele per il raid contro un ospedale a Gaza

L'Iran ha condannato l'attacco di Israele contro un centro di comando di Hamas nell'ospedale Shuhada al-Aqsa nella Striscia di Gaza, raid che ha causato un incendio in un accampamento di tende di sfollati, provocando la morte di almeno 4 persone e il ferimento di altri 40. "Il massacro di palestinesi di lunedì mattina nel campo profughi di Jabalia, mentre persone affamate aspettavano cibo, è solo un'altra manifestazione della ferocia mostrata dal regime israeliano", ha affermato, in un messaggio su X, il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmail Baghaei, parlando di un "crimine di guerra" e contestando i Paesi che sostengono Israele, "che garantiscono l'impunità del regime, non sono altro che complici del crimine e devono essere ritenuti responsabili allo stesso modo". 

L'Iran condanna le nuove sanzioni imposte da Ue e Gb

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha condannato oggi le nuove sanzioni imposte dall'Unione europea e dal Regno Unito contro l'Iran per la vendita di missili alla Russia, da utilizzare nella guerra con l'Ucraina. "Le accuse dell'Ue e del Regno Unito sono fraudolente, sono un tentativo per distogliere l'opinione pubblica dal genocidio del popolo palestinese e dalle azioni guerrafondaie del regime sionista nella regione dell'Asia occidentale", ha aggiunto il portavoce, citato da Mehr.

Tv: raid Idf tra Libano e Siria, a 155 chilometri da Israele

La tv libanese al Mayadeen, legata a Hezbollah, ha riferito di un attacco israeliano nella zona di Khosh al-Sayed Ali, al confine tra Siria e Libano, vicino a Baalbek, nella valle del Libano. Secondo il report, il raid è stato effettuato sul lato libanese del confine, a una distanza di circa 155 chilometri da Israele.

Teheran: 'Non abbiamo avuto alcun ruolo nei raid del 7 ottobre'

"La Repubblica islamica dell'Iran, in nessun modo, né parzialmente né totalmente, ha svolto alcun ruolo nella pianificazione, nel processo decisionale o nell'esecuzione dell'operazione del 7 ottobre" del 2023, dove Hamas ha attaccato Israele. Lo ha affermato la missione dell'Iran presso le Nazioni Unite, parlando di una "operazione psicologica" per ingannare l'opinione pubblica ma aggiungendo che "l'assistenza dell'Iran al Fronte di resistenza - ovvero le milizie filo iraniane in Yemen, Libano, Siria e Iraq - nel dargli la forza per affrontare l'occupazione e l'aggressione è una questione comunemente nota e un fatto ovvio". Secondo la missione, "trascinare l'Iran o Hezbollah nell'operazione del 7 ottobre rappresenta una conclusione inventata e un cinico tentativo di fuorviare l'opinione pubblica, il tutto finalizzato a nascondere il grave fallimento dell'intelligence del regime israeliano in relazione ad Hamas", si legge in un messaggio su X. "Dopo essersi trasformati in strumenti per diffondere questa operazione psicologica, alcuni organi di informazione americani non si rendono conto che, così facendo, stanno già minando la credibilità delle valutazioni fatte dalle loro stesse istituzioni di intelligence e sicurezza, sollevate ai massimi livelli, incluso il presidente degli Stati Uniti", ha dichiarato la missione di Teheran presso l'Onu.

Media libanese: 'Nel villaggio cristiano in Libano ucciso funzionario Hezbollah'

Il quotidiano libanese al Akhbar, affiliato a Hezbollah, ha pubblicato i nomi delle 23 persone uccise nell'insolito attacco avvenuto ad Aito, nel nord del Libano, area a maggioranza cristiana: uno dei morti è Ahmed Ali Fakia, alto funzionario di Hezbollah.

Gaza, media: 15 persone uccise tra cui bambini da raid Israele

I media palestinesi riferiscono che raid israeliani nel sud della Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 15 persone nella notte, tra cui sei bambini e due donne. L'informazione è stata riportata da funzionari di Hamas. L'Idf afferma che sta colpendo siti terroristici.

Wp: 'Attacco Israele all'Iran prima delle elezioni Usa'

Una fonte a conoscenza dei dettagli della conversazione tra il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu della scorsa settimana ha riferito al Washington Post che l'attacco di Israele all'Iran ci sarà prima delle elezioni americane del 5 novembre, poiché la mancanza di una rappresaglia contro Teheran sarebbe interpretata dall'Iran come un segno di debolezza.

Netanyahu: 'Risposta a Iran in base a interessi Israele'

L'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha affermato che la decisione sui piani di ritorsione contro l'Iran per l'attacco missilistico del primo ottobre sarà presa in base alle esigenze di Israele. La dichiarazione, rilasciata nel cuore della notte, è una risposta al Washington Post secondo cui Netanyahu avrebbe detto al presidente Usa Joe Biden che Israele non avrebbe attaccato i siti petroliferi o nucleari iraniani. "Ascoltiamo i pensieri del governo americano, ma prenderemo le nostre decisioni finali in base alle esigenze di sicurezza nazionale di Israele", si legge nella dichiarazione dell'ufficio del Primo Ministro.

Ft: Israele ha una carenza critica di missili intercettori

Secondo il Financial Times (Ft), Israele sta affrontando una "carenza critica" di missili intercettori. Il quotidiano britannico cita fonti militari e funzionari.

Iran, anche leader forze Quds a funerali capo pasdaran

Il comandante supremo delle forze Quds iraniane, Esmail Qaani, partecipa questa mattina a Teheran ai funerali dell'alto comandante delle Guardie Rivoluzionarie, Abbas Nilforoushan, ucciso in un attacco israeliano a Beirut il 27 settembre insieme al leader di Hezbollah Hassan Nasrallah: lo riporta l'Irna. L'assenza di Qaani da eventi pubblici nelle ultime due settimane aveva sollevato speculazioni sulla sua morte o sul suo arresto da parte delle forze di sicurezza iraniane per sospetta cooperazione con Israele, affermazioni che sono state negate dalle autorità iraniane.

Media: Netanyahu ha detto a Biden che non colpirà siti nucleari e petroliferi Iran

Benjamin Netanyahu ha assicurato a Joe Biden che non attaccherà i siti nucleari o petroliferi iraniani nella risposta che Israele darà all'attacco missilistico di Teheran del primo ottobre scorso. Lo rivela il Washington Post, che cita fonti dell'amministrazione americana, secondo cui il premier israeliano avrebbe detto che i raid colpiranno solo siti militari iraniani. Secondo il Wall Street Journal, la 'promessa' sarebbe arrivata nella telefonata di mercoledì scorso tra Biden e Netanyahu e nei contatti di questi giorni tra il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin e il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. L'impegno, secondo il Washington Post, sarebbe stato "accolto con sollievo a Washington".


Idf: 'Intercettati due razzi provenienti dal Libano'

L'aviazione israeliana ha intercettato questa mattina due razzi provenienti dal Libano dopo che allarmi antiaerei sono risuonati nelle aree di Menashe, Baia di Haifa (HaMifratz), HaAmakim, Wadi Ara e HaCarmel. Lo rende noto l'esercito (Idf) su Telegram.

Idf: ieri colpiti 200 obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano

L'Aeronautica militare israeliana ha colpito ieri più di 200 "obiettivi terroristici di Hezbollah nel Libano meridionale e nelle profondità del Libano, comprese cellule terroristiche, postazioni missilistiche anticarro e lanciatori di missili terra-terra": lo rende noto l'esercito (Idf) su Telegram.

Tv mostra video con capo forza Quds iraniana 'disperso

Ricompare Esmail Qaani. La tv di Stato iraniana ha mostrato le immagini di colui che sembra essere il capo della Forza Quds dei Pasdaran, 'disperso' dai primi di ottobre, dato per morto nel raid nel quale sarebbe stato ucciso anche il successore di Nasrallah, Hashem Safieddine. Il video mostrerebbe Qaani a una cerimonia a Kerbala, nel sud dell'Iraq, in memoria del generale dei Guardiani della rivoluzione Abbas Nilforoushan, ucciso nel raid israeliano del 27 settembre sulla capitale libanese insieme al leader di Hezbollah. Nei giorni scorsi, alcuni media avevano riportato la notizia che Qaani avesse subito un attacco di cuore durante un interrogatorio a Teheran, con il sospetto che il capo del suo ufficio fosse una 'talpa' del Mossad.

Libano, 21 morti in attacco a villaggio cristiano nel nord

Almeno 21 persone sono state uccise e altre otto sono  rimaste ferite in un attacco aereo israeliano nel nord del Libano, che  ha colpito un edificio residenziale ad Aitou, villaggio a maggioranza  cristiana che si trova lontano dalle aree dove normalmente Israele  colpisce puntando alle basi di Hezbollah. Lo ha comunicato il ministero  della Salute libanese, citato dalla stampa del Paese dei cedri.  Nell'edificio viveva una famiglia recentemente sfollata in seguito  all'aumento degli attacchi di Israele nel Sud.

Usa, Israele faccia di più per evitare vittime civili

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca ha chiesto a Israele di "fare di piu' per evitare vittime civili" nella Striscia di Gaza, in seguito a un incendio all'ospedale Al-Aqsa di Deir al-Balah di oggi. Quattro persone sono state uccise e circa 50 ferite nell'attacco, mentre il portavoce dei media internazionali dell'IDF, il tenente colonnello Nadav Shoshani, ha affermato che l'incendio e' stato causato da esplosioni secondarie. "Le immagini e il video di quelli che sembrano essere civili sfollati che bruciano vivi dopo un attacco aereo israeliano sono profondamente inquietanti e abbiamo espresso chiaramente le nostre preoccupazioni al governo israeliano", ha affermato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale. "Israele ha la responsabilità di fare di più  per evitare vittime civili, e ciò  che è successo qui è  orribile, anche se Hamas stava operando vicino all'ospedale nel tentativo di usare i civili come scudi umani". 

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