Medioriente, Unifil: "Tank israeliano ha sparato su nostra postazione"

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La missione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) ha dichiarato che questa mattina i suoi peacekeeper in una postazione nei pressi di Kfar Kela, nel Libano meridionale, hanno osservato un carro armato israeliano Merkava sparare contro la loro torre di guardia nel settore in un cui opera il contingente spagnolo dei caschi blu. "Non abbiamo assolutamente nulla contro l'Unifil" ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista a Le Figaro. 

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"Non penso sia possibile" una visita della premier Giorgia Meloni, attesa venerdì in Giordania ed in Libano, al contingente italiano di Unifil: "le condizioni di sicurezza non lo consentiranno, sarebbe troppo pericoloso per lei perché non sono possibili spostamenti in elicottero, ma soltanto su strada e su strada ormai quella è una parte del Libano che è sotto il controllo di nessuno, per cui sarebbe troppo rischioso. Non è andato neanche il capo di Stato Maggiore della Difesa che avrebbe voluto andare". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

"Solidarietà significa anche mettere Israele in condizione di difendere il proprio Paese. Per questo abbiamo fornito armi in passato. Il Paese potrà contare su questo anche in futuro". Ad assicurarlo, intervenendo oggi in parlamento a Berlino, è stato il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Dopo dieci giorni di scontri, Idf  ha fatto saltare in aria con decine di tonnellate di esplosivo il villaggio di Muhabbab, dove era stato insediata la cosiddetta 'fossa di Hezbollah', il centro della gestione dei combattimenti nel sud del Libano dove stamani intanto era stato effettuato un attacco.

L'esercito israeliano ha confermato di aver attaccato la città di Nabatiyeh, nel Libano meridionale, sottolineando che sono stati "colpiti decine di obiettivi terroristici di Hezbollah". Almeno sei persone sono state uccise tra cui il sindaco della città. 


La missione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) ha dichiarato che questa mattina i suoi peacekeeper in una postazione nei pressi di Kfar Kela, nel Libano meridionale, hanno osservato un carro armato israeliano Merkava sparare contro la loro torre di guardia nel settore in un cui opera il contingente spagnolo dei caschi blu. "Non abbiamo assolutamente nulla contro l'Unifil" ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista a Le Figaro.



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Media, ok Netanyahu a serie di obiettivi risposta Israele attacco Iran

Benjamin Netanyahu ha approvato una serie di obiettivi da colpire in Iran per rappresaglia all'attacco missilistico del primo ottobre scorso. Lo ha detto una fonte israeliana ad Abc News, senza fornire ulteriori dettagli sugli obiettivi specifici e se si tratti di target militari. Nessuna informazione neanche sui tempi della rappresaglia.

Iran, da Fordow a Natanz: quali sono gli impianti nucleari del Paese

Dai complessi per l'arricchimento dell’uranio al reattore di ricerca ad acqua pesante, fino alla centrale nucleare di  Bushehr. Ecco i possibili obiettivi

Netanyahu: "In basi Hezbollah trovate armi russe all'avanguardia"

Nelle basi di Hezbollah nel sud del Libano, le Forze di difesa israeliane hanno rinvenuto armi russe “all'avanguardia”. Lo ha denunciato in un'intervista a Le Figaro il premier israeliano Benjamin Netanhayu.  A sud del fiume Litani, dove secondo la risoluzione 1701 solo all'Esercito libanese sarebbe stato consentito di avere armi, "Hezbollah ha scavato centinaia di tunnel e nascondigli, dove abbiamo appena trovato una quantità di armi russe all'avanguardia".

Israele ribadisce, "l'Unifil non è un obiettivo"

L'esercito israeliano ribadisce che i caschi blu dell'Unifil in Libano "non sono un obiettivo". Poco prima, la missione Onu aveva denunciato un nuovo attacco a una sua postazione da parte di un carro armato israeliano. 

Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi

L’Idf ha preso di mira la missione Unifil nel quartier generale a Naqura,  dove sono rimasti feriti due militari indonesiani, e le due basi  italiane 1-31 e 1-32A, danneggiando veicoli, telecamere e sistemi di  comunicazione. Fonti di sicurezza ipotizzano che l’attacco alla forza di  pace dell'Onu avrebbe l'obiettivo di "costringerla a ritirarsi" per non  avere "testimoni scomodi" in vista di "pianificazioni future"  dell'esercito. Ma dietro quanto accaduto potrebbe esserci anche la  volontà di allontanare l’Unifil per usare la zona come corridoio sulla  costa e intrappolare i combattenti di Hezbollah in una tenaglia. LE IPOTESI

Usa, se Israele usa civili Gaza come scudi sarebbe inaccettabile

Un eventuale uso di civili di Gaza come scudi umani da parte dell'esercito israeliano sarebbe "completamente inaccettabile": quanto riportato dal New York Times è "incredibilmente inquietante". Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. Secondo un'indagine del New York Times, l'Idf ha usato civili palestinesi come scudi umani a Gaza. I soldati di Israele, secondo l'inchiesta, costringono regolarmente gli abitanti della Striscia a svolgere il ruolo di "esca" anche all'interno dei tunnel di Hamas o ammanettati tra le rovine di una città semi distrutta alla ricerca di bombe lasciate dai terroristi. 

Iran, basi militari e siti sotterranei: i possibili obiettivi per l’attacco di Israele

Si tratta del numero più alto di feriti in un singolo incidente nello Stato ebraico dal massacro del 7 ottobre. Le sirene d'allarme non sono scattate e l'Idf sta indagando sull'incidente LEGGI L'ARTICOLO

Gaza, il medico Nizam Mamode: “Si muore di guerra, di infezioni, di fame”

Specializzato  in chirurgia vascolare e traumatologia, Nizam  Mamode ha trascorso  quasi 30 giorni all'ospedale Nasser di Khan Yunis.  Insieme a un équipe  di medici volontari della ong Medical Aid for  Palestinians, ha soccorso  le vittime delle bombe. “Lo stato degli  ospedali è terribile: non c'è  igiene, i reparti sono stracolmi e i  pazienti stanno nei corridoi e sui  balconi”, ha detto Mamode a Sky TG24  Insider. LEGGI L'INTERVISTA

Media: 'Attacchi aerei di Israele nel Libano orientale'

I media libanesi riferiscono che sono in corso attacchi aerei israeliani nella valle della Bekaa e nelle regioni di Baalbek, nel Libano orientale. Lo scrive The Times of Israel precisando che queste zone sono note come roccaforti di Hezbollah. Non ci sono commenti immediati da parte dei militari israeliani.

Media: ministro Esteri Iran al Cairo, prima volta dal 2013

L'alto diplomatico iraniano Abbas Araghchi è arrivato al Cairo, come  riferiscono i media statali, per la prima volta da quasi 12 anni. L'ultima visita in Egitto risale al gennaio 2013, quando Ali Akbar  Salehi si recò al Cairo durante un tour africano. Araghchi è attualmente  impegnato in un tour in più Paesi.

remier Qatar: 'No colloqui su cessate il fuoco a Gaza da 3-4 settimane'

Da 3-4 settimane non ci sono colloqui tra le parti per arrivare ad un cessate il fuoco a Gaza. Lo ha denunciato il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, parlando con i giornalisti a Bruxelles al termine del vertice tra l'Ue e il Consiglio di cooperazione del Golfo. "Sulle prospettive dei negoziati... fondamentalmente nelle ultime tre o quattro settimane non c'è stata alcuna conversazione di alcun tipo,  c'è il silenzio di tutte le parti”, ha detto.

Cambia capo intelligence Egitto, nervosismo in Israele

L'Egitto ha  sostituito il capo della sua potente agenzia di intelligence mettendo al  vertice Hassan Rashad, l'uomo che sta cercando di trainare i colloqui  per il cessate il fuoco Gaza fuori dal pantano.
Prende il posto di Abbas Kamel, stretto alleato del presidente Abdel  Fattah al-Sisi e del suo ex capo di stato maggiore, che assumerà ora  l'incarico di consigliere e inviato presidenziale, nonché coordinatore  generale dei servizi di sicurezza, riporta Extra News. Il cambio di ruolo avviene mentre l'Egitto si trova alle prese con un  potenziale conflitto regionale da disinnescare. Per oltre un anno, ha  fallito - insieme ai colleghi di Qatar e Stati Uniti - nel raggiungere  un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e le miliizie alleate  dell'Iran, che nel frattempo si è estesa in Libano. Israele, riporta il Times of Israel, teme che il cambio al vertice possa  condizionare negativamente l'accordo per il rilascio degli ostaggi.  Kamel è ben noto e molto rispettato in Israele e aveva collegamenti con  l'intera elite della sicurezza. Secondo le stime, ciò potrebbe incidere  anche sui rapporti con Israele, poiché chi entrerà in carica lo farà in  un momento di crisi e tensione nei rapporti tra i due governi. Ma il nuovo capo dell'intelligence dovrà fare i conti anche con la crisi  al confine meridionale dell'Egitto, dove diciotto mesi di guerra tra  l'esercito regolare del Sudan e i paramilitari delle Rapid Support  Forces che sono costati la vita a decine di migliaia di persone e  causato la più grande crisi migratoria del mondo, spingendo oltre  400.000 rifugiati in Egitto.
E più a sud, nel Corno d'Africa, l'Egitto è invischiato in una rivalità  con l'Etiopia che, secondo gli analisti, sta ridisegnando drasticamente  le alleanze regionali.

Borrell: costruire una partnership strategica con Paesi Golfo

Il vertice Ue-Golfo manda "un messaggio potente ai nostri cittadini e al mondo: l'Ue e il Consiglio di cooperazione del Golfo sono pronti a costruire una partnership strategica per il XXI secolo. Vogliamo lavorare insieme per affrontare le sfide odierne. Oggi abbiamo compiuto un altro importante passo per elevare la nostra partnership a un nuovo livello". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del vertice Ue-Golfo. Nel corso della conferenza, il segretario generale del Consiglio di Cooperazione del Golfo, Jasem Mohamed Albudaiwi, ha annunciato che i prossimi vertici a livello ministeriale si terranno in Kuwait nel 2025 e in Arabia Saudita nel 2026.

Netanyahu, 'non abbiamo nulla contro l'Unifil'

 "Non abbiamo assolutamente nulla contro l'Unifil". Lo ha assicurato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista a Le Figaro in cui ha anche lamentato la scarsa efficacia della forza di pace dell'Onu nel contenere il dilagare di Hezbollah nel sud del Libano. "In quasi vent'anni, l'Unifil non ha fermato nemmeno un missile di Hezbollah", ha detto Netanyahu, accusando Hezbollah di "nascondersi spesso dietro postazioni Unifil per sparare missili contro Israele". Secondo Netanyahu gli "amici di Israele in Europa, come la Francia, dovrebbero stare al suo fianco" perchè quella che lo Stato ebraico combatte è  una guerra a difesa "della nostra comune civiltà'". "Nella nostra lotta contro Hamas, contro Hezbollah, contro gli Houthi, contro il regime iraniano, combattiamo persone che odiano tutti i valori che l'Europa difende" ha detto a Le Figaro, "Mentre l'Iran si assicura che i suoi terroristi in Medio Oriente siano ben riforniti di armi, la Francia chiede un embargo sulle armi contro Israele. Anche se non riceviamo armi dalla Francia, trovo questa richiesta vergognosa. Spero che la Francia cambi la sua politica".


Tank Israele spara contro torre a Kfar Kela, danni

La missione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) ha dichiarato che questa mattina i suoi peacekeeper in una postazione nei pressi di Kfar Kela, nel Libano meridionale, hanno osservato un carro armato israeliano Merkava sparare contro la loro torre di guardia. Secondo quanto affermato dall'UNIFIL, due telecamere sono state distrutte e la torre è stata danneggiata. "Ancora una volta assistiamo a un fuoco diretto e apparentemente deliberato su una posizione UNIFIL", aggiunge la nota

Unifil, "tank israeliano ha sparato su nostra postazione"

L'Unifil ha denunciato che un carro armato israeliano ha sparato contro una sua postazione nel sud del Libano. L'attacco da parte di un tank israeliano contro una postazione Unifil è avvenuto nel settore in un cui opera il contingente spagnolo dei caschi blu. L'episodio è avvenuto vicino a Kafer Kela. Al momento non si ha notizia di feriti

Usa, "visti passi di Israele su aiuti, ne servono altri"

"Abbiamo visto dei miglioramenti da parte di Israele sugli aiuti a Gaza da quando abbiamo inviato la lettera". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, in un briefing con la stampa. "Sono passi iniziali, vogliamo vedere entrare più camion, più cibo, più acqua e che i civili palestinesi possano riprendere la vita", ha precisato.

Meloni venerdì a Beirut vedrà anche Berri

Nel corso della sua missione lampo di venerdì in Giordania e Libano, Giorgia Meloni incontrerà anche, alle ore 17,30, a Beirut, il presidente dell'Assemblea nazionale del Libano, Nabih Berri. L'impegno si aggiunge a quelli già annunciati, sempre per venerdì: alle ore 12 la presidente del Consiglio sarà ad Aqaba, in Giordania, presso il Palazzo reale, per un incontro con il Re di Giordania, Abdallah II. Alle 16.30 invece sarà a Beirut, presso il Palazzo del Governo, dove sarà ricevuta dal primo ministro libanese, Najib Mikati.

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