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Unifil, Meloni a Netanyahu: attacchi inaccettabili. Onu: possibili crimini di guerra

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Meloni a Netanyahu: Inaccettabili attacchi Idf a Unifil
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Meloni a Netanyahu: Inaccettabili attacchi Idf a Unifil
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Due carri armati israeliani hanno “fatto irruzione” in una postazione dell'Unifil nel sud del Libano e 15 caschi blu sono rimasti feriti. Secondo Israele si è trattato di "un errore": un suo tank si sarebbe scontrato contro una postazione della missione di pace perché era "sotto il fuoco". Quattro morti e oltre 60 feriti da un drone lanciato da Hezbollah nel Nord di Israele. L'agenzia palestinese Wafa riferisce che cinque bambini sono rimasti uccisi in un attacco aereo nel nord di Gaza

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Telefonata della premier Meloni al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. La presidente del Consiglio ha definito "inaccettabili" gli ultimi attacchi dell'Idf contro la missione Onu Unifil. Per il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres  "gli attacchi di Israele contro l'Unifil" in Libano "potrebbero essere dei crimini di guerra". 

Oggi due carri armati israeliani "sono entrati con la forza" in una postazione dell'Unifil nel sud del Libano. Da parte sua Israele ha riferito che un suo tank si è scontrato con una postazione della missione di pace perché era "sotto il fuoco". 

Quattro morti e decine di feriti in Israele a causa di un drone lanciato da Hezbollah nel Nord del Paese. L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che cinque bambini sono  rimasti uccisi oggi in un attacco aereo israeliano nel nord di Gaza. Almeno 18 persone sarebbero morte anche in un raid israeliano contro gli alloggi scolastici nel campo profughi di Nuseirat a Gaza


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Quattro soldati morti per drone di Hezbollah su Nord di Israele

Quattro soldati israeliani sono morti in seguito al lancio di un drone che ha colpito il nord di Israele. 

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Ue: attacchi d'Israele a Unifil sono una grave violazione

"L'Unione Europea esprime grave preoccupazione per la recente escalation lungo la Linea Blu. L'Ue condanna tutti gli attacchi contro le missioni Onu. Esprime particolare preoccupazione per gli attacchi delle Forze di Difesa Israeliane (Idf) contro la Forza delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), che hanno causato il ferimento di diversi peacekeepers. Tali attacchi contro le forze di pace delle Nazioni Unite costituiscono una grave violazione del diritto internazionale e sono totalmente inaccettabili. Questi attacchi devono cessare immediatamente". Lo dichiara l'Alto rappresentante Ue a nome dei 27. 

Missione Unifil, perché in Libano ci sono 1.200 militari italiani: i loro compiti

Mentre prosegue l'invasione limitata dell'esercito israeliano in  Libano, un contigente di 1.200 soldati italiani si trova già in prima  linea nel Paese. Le truppe italiane stanno portando avanti la missione  Unifil, istituita nel 1978 per controllare e supervisionare il ritiro  israeliano dal Libano dopo l'invasione. Ma di che cosa si tratta? LE COSE DA SAPERE

Hezbollah lancia altri missili su Haifa: intercettati

Hezbollah ha rivendicato il lancio di missili contro una base militare ad Haifa. Secondo il Times of Israel sarebbero stati intercettati.

Gaza, il medico Nizam Mamode: “Si muore di guerra, di infezioni, di fame”

Specializzato in chirurgia vascolare e traumatologia, Nizam  Mamode ha trascorso quasi 30 giorni all'ospedale Nasser di Khan Yunis.  Insieme a un équipe di medici volontari della ong Medical Aid for  Palestinians, ha soccorso le vittime delle bombe. “Lo stato degli  ospedali è terribile: non c'è igiene, i reparti sono stracolmi e i  pazienti stanno nei corridoi e sui balconi”, ha detto Mamode a Sky TG24  Insider. LEGGI L'INTERVISTA

Idf: 25 lanci razzi Hezbollah da siti vicini a Unifil in un mese

"Nell'ultimo mese, circa 25 razzi e missili sono stati lanciati contro le comunità israeliane e le truppe dell'Idf dai complessi terroristici di Hezbollah insediati vicino alle postazioni Unifil nel sud del Libano, sfruttando la loro vicinanza alle forze delle Nazioni Unite. Uno degli attacchi ha provocato la morte di due soldati dell'Idf". Lo rendono noto le forze armate israeliane, precisando che "Hezbollah utilizza strutture situate sopra e sotto terra per compiere attacchi terroristici contro lo Stato di Israele". L'Idf aggiunge poi che "durante i raid terrestri limitati, localizzati e mirati delle forze armate basati su precise informazioni di intelligence nel sud del Libano, le truppe della 146/a divisione hanno localizzato centinaia di armi, granate e lanciarazzi puntati sul territorio israeliano. Queste armi erano immagazzinate all'interno di complessi sotterranei situati a poche decine di metri dalle postazioni Unifil situate vicino alla Linea Blu.

Iran, basi militari e siti sotterranei: i possibili obiettivi per l’attacco di Israele

La  lista dei possibili target spazia dalle installazioni delle Forze di  terra dell'esercito della Repubblica islamica a quelle utilizzate dai  Pasdaran, passando dalle accademie militari fino alle basi aeree. L'APPROFONDIMENTO

Media: 18 morti in raid d'Israele su scuola Nuseirat

L'agenzia turca Anadolu rende noto, citando fonti mediche, che "almeno 18 persone sono morte in un raid israeliano contro gli alloggi scolastici nel campo profughi di Nuseirat a Gaza". Le stesse fonti precisano che tra le vittime si contano "anche donne e bambini". 

Libano, ferito casco blu nel quartier generale Unifil. È il quinto in 3 giorni

Un soldato è stato colpito ieri “da colpi di arma da fuoco”  presso il quartier generale delle forze di pace a Naqoura. Il numero  totale di peacekeeper feriti negli ultimi tre giorni, in incidenti  attribuiti a Israele, sale così a cinque. L'Unifil ha avvertito del  rischio di un possibile “conflitto regionale con un impatto catastrofico  per tutti”. Intanto, proseguono i negoziati per una condanna da parte  dell'Ue LEGGI L'ARTICOLO

Israele, drone dal Libano buca difesa aerea, 67 feriti nella zona di Haifa

Si tratta del numero più alto di feriti in un singolo incidente nello Stato ebraico dal massacro del 7 ottobre. Le sirene d'allarme non sono scattate e l'Idf sta indagando sull'incidente LEGGI L'ARTICOLO

Onu, attacchi a Unifil potrebbero essere crimini di guerra

"Gli attacchi di Israele contro l'Unifil" in Libano "potrebbero essere dei crimini di guerra". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. "Il personale dell'Unifil e le sue strutture non dovrebbero mai essere attaccate - ha sottolineato -. Gli attacchi contro le forze di pace sono una violazione della legge internazionale e del diritto umanitario. Potrebbero essere un crimine di guerra". 

Media, Biden ha chiesto a Israele stop a raid su Beirut, Idf smentiscono

Il presidente Joe Bidne avrebbe chiesto nella telefonata di mercoledì con Benjamin Netanyahu di non condurre più raid aerei contro obiettivi di Hezbollah su Beirut. Lo riferisce Ynet, che, insieme all'emittente Kan, sottolinea come in effetti negli ultimi tre giorni non ci siano stati attacchi aerei sulla capitale libanese. Ma una fonte delle Idf ha smentito queste notizie, definendole "completamente false". "Israele mantiene libertà di azione in tutto il Libano, sulla base della localiazzazione degli obiettivi", sostiene la fonte.

Media Israele, Biden ha chiesto stop ai raid su Beirut

I raid aerei israeliani su Beirut sono cessati su richiesta di Joe Biden. Lo rivelano Kan news e Ynet secondo cui l'Idf ha avuto precise istruzioni politiche a non effettuare attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nella capitale libanese dopo che il presidente degli Stati Uniti ha chiesto al primo ministro israeliano di limitarli nel corso della loro ultima conversazione. 

Macron invita presidente iraniano a sostenere la de-escalation

Il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato oggi la sua controparte iraniana a sostenere "una generale riduzione della tensione" nella Striscia di Gaza e in Libano, dove Hezbollah continua la sua lotta contro l'esercito israeliano.  In una conversazione telefonica con Massoud Pezeshkian, Emmanuel Macron ha sottolineato "la responsabilità dell'Iran di sostenere una riduzione generale della tensione e di usare la sua influenza in questa direzione presso gli attori destabilizzanti che ricevono il suo sostegno", ha affermato la presidenza francese. 

Libano, sale bilancio dei raid israeliani, 51 morti e 174 feriti

Il ministero della Sanità libanese ha annunciato che gli attacchi israeliani in tutto il Libano nella giornata di ieri hanno ucciso 51 persone e ferito 174 persone. L'aumento degli attacchi aerei su quelli che Israele descrive come siti del gruppo militante libanese Hezbollah in Libano dal 23 settembre ad oggi ha portato complessivamente ad un bilancio di più di 1.300 morti, secondo un conteggio ufficiale dell'Afp, compreso quello di sabato. 

Portavoce Idf: "Attacco a Unifil un errore, Italia è un amico molto importante"

"C'è un'inchiesta in corso al più alto livello possibile su quanto accaduto. Ogni incidente nel quale l'esercito ha forse sparato contro basi di Unifil è un errore, non stiamo puntando contro Unifil. L'Italia è un amico molto importante di Israele, è una amicizia sincera ed anche una alleanza importante. Quando operiamo in Libano il nostro obiettivo è esclusivamente Hezbollah, non il Libano come Paese e neanche i cittadini libanesi". Così il portavoce dell'Idf Daniel Hagari al Tg1. 

"Stiamo indagando sugli eventi accaduti nei giorni scorsi, incluso quello dove erano coinvolti gli italiani - ha aggiunto - Stiamo indagando in modo molto serio per evitare che una cosa del genere si ripeta. Stiamo attaccando solo Hezbollah che in certi casi si nasconde vicino o dietro le basi dell'Onu".


Saliti a 67 i feriti dal drone nel nord di Israele

Sono 67 le persone rimaste ferite dall'esplosione di un drone lanciato dal Libano da Hezbollah che ha colpito un edificio nell'area di Binyamina, nel nord di Israele, nel distretto di Haifa. Lo ha detto il ceo del servizio ambulanze Eli Bin. Quattro dei feriti sono in condizioni critiche. 

Hezbollah rivendica il lancio di un drone su Israele

Hezbollah ha rivendicato il lancio di un drone questa sera su una base israeliana a sud di Haifa, precisando di aver voluto tendere una 'imboscata' a dei soldati israeliani alla frontiera con il Libano.

Conte, aprire gli occhi, fermare la follia di Netanyahu

"Dopo gli spari sulle basi dove sono i soldati italiani della missione Unifil, ora i carri armati israeliani fanno irruzione nelle basi Onu. Quando si apriranno gli occhi e si deciderà di fermare i crimini di guerra del Governo Netanyahu? Non sono bastati 12 mesi di sistematico sterminio della popolazione palestinese e di certosina distruzione di Gaza? Non sono bastate l'invasione e i morti in Libano e gli attacchi alle nostre basi?  Noi lo diciamo da mesi, nel silenzio di troppi. Quando il Governo italiano e le Istituzioni europee si decideranno per l'embargo delle armi a Israele, per le sanzioni economiche e commerciali, per andare oltre le parole? Fermiamo la follia di Netanyahu, prendiamo decisioni serie per imporre il cessate il fuoco e la soluzione due popoli due Stati per Israele e Palestina". Lo afferma il leader dei 5 stelle, Giuseppe Conte. 

Schlein,Meloni riconosca Stato Palestina,stop armi Israele

Dopo i violenti attacchi dei giorni scorsi alle postazioni Unifil, oggi l'ennesimo sconfinamento di carri armati dell'Idf verso le posizioni delle forze di pace dell'Onu, che in questi anni, con il contributo fondamentale dei militari italiani, hanno svolto un lavoro prezioso nella regione. Netanyahu va fermato, le sue azioni criminali non possono essere più tollerate. Ma gli appelli alla de-escalation restano vani se non proviamo a fare tutto ciò che è nella nostra disponibilità per fermare questa spirale di guerra. Il governo sostenga la posizione già espressa da altri leader europei per fermare ogni esportazione di armi a Israele. E non solo: chiediamo al governo italiano di riconoscere subito lo Stato di Palestina come già hanno fatto altri paesi europei come Spagna, Norvegia e Irlanda, per iniziare a costruire la soluzione dei due popoli, due Stati". Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein. 

Sale a 40 feriti il bilancio del drone di Hezbollah su Israele

E' salito ad almeno 40 feriti il bilancio del drone lanciato da Hezbollah nell'area di Binyamina nel centro di Israele. Lo riportano i media israeliani, citando i soccorritori di Magen David Adom, secondo i quali tre feriti sono in condizioni critiche. 

Idf, un tank sotto tiro è finito contro postazione Unifil

Israele, spiegando l'ultimo incidente che ha coinvolto l'Unifil, ha riferito che un suo tank si è scontrato con una postazione della missione di pace perché era "sotto il fuoco". "Una revisione iniziale ha mostrato che un carro armato dell'Idf che stava cercando di evacuare i soldati feriti mentre era ancora sotto tiro è arretrato di diversi metri in una postazione Unifil. Una volta cessato il fuoco nemico, e in seguito all'evacuazione dei soldati feriti, il carro armato ha lasciato la postazione", ha comunicato l'Idf. 

Media, 20 feriti per drone Hezbollah nel centro di Israele

Decine di persone sono rimaste ferite, alcune in modo grave, dopo che un drone di Hezbollah, proveniente dal Libano ha colpito l'area di Binyamina nel centro di Israele. Lo riporta The Times of Israel, precisando che almeno tre persone sono in condizioni critiche, cinque in gravi condizioni e le altri 14 in condizioni moderate. Ambulanze ed elicotteri dell'aeronautica militare stanno evacuando i feriti. La difesa aerea israeliana ha difficoltà a intercettare i droni rispetto ai razzi. 

Iran, non abbiamo linee rosse in difesa nostri interessi

L'Iran non ha limiti quando si tratta di difendere il suo popolo e i suoi interessi. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Abbas Araghchi in un post su X. "Sebbene abbiamo compiuto enormi sforzi negli ultimi giorni per contenere una guerra totale nella nostra regione, dico chiaramente che non abbiamo linee rosse nella difesa del nostro popolo e dei nostri interessi". Israele ha avvertito che risponderà all'attacco missilistico lanciato dalla Repubblica islamica due settimane fa e secondo funzionari americani l'obiettivo saranno strutture militari ma non il programma nucleare, anche quello nella lista dei potenziali target.

Fonti, in arrivo testo Ue in risposta a Israele su Unifil

I 27 hanno trovato un'intesa sul testo della dichiarazione in risposta alle azioni di Israele contro il contingente Unifil in Libano. Lo fa sapere all'ANSA una fonte qualificata. Il testo dovrebbe essere diffuso in serata. 

Idf, 'nessuna minaccia a Unifil durante incidente'

"Nessuna minaccia" delle Idf a Unifil durante l'irruzione in una delle postazioni della missione dell'Onu nel sud del Libano. Lo fanno sapere le Forze di difesa israeliane, secondo cui i tank si sono diretti verso la postazione dell'Unifil per evacuare i soldati israeliani feriti dal fuoco anticarro. "Durante l'incidente non c'è stata alcuna minaccia per la forza Unifil dalle attività delle Idf, che ha mantenuto un contatto continuo con l'Unifil”. L'esercito ha dichiarato inoltre che sono anche stati sparati dei gas per coprire l'evacuazione dei feriti.

Attacco drone a sud di Haifa, 20 feriti di cui cinque gravi

Una ventina di persone sono rimaste ferite, cinque delle quali in modo grave, in un attacco di droni vicino a Binyamina, a sud di Haifa. E' quanto riferito dai soccorritori. Secondo Haaretz, nessuna sirena di allarme è  risuonata nell'area in cui il drone ha colpito. 

Schlein, 'fermare Netanyahu, governo blocchi export armi a Israele e riconosca Palestina'

"Dopo i violenti attacchi dei giorni scorsi alle postazioni Unifil, oggi l’ennesimo sconfinamento di carri armati dell’Idf verso le posizioni delle forze di pace dell’ONU, che in questi anni, con il contributo fondamentale dei militari italiani, hanno svolto un lavoro prezioso nella regione. Netanyahu va fermato, le sue azioni criminali non possono essere più tollerate". Lo dichiara la segretaria del Pd, Elly Schlein. 

"Ma gli appelli alla de-escalation restano vani se non proviamo a fare tutto ciò che è nella nostra disponibilità per fermare questa spirale di guerra. Il Governo sostenga la posizione già espressa da altri leader europei per fermare ogni esportazione di armi a Israele. E non solo: chiediamo al governo italiano di riconoscere subito lo Stato di Palestina come già hanno fatto altri paesi europei come Spagna, Norvegia e Irlanda, per iniziare a costruire la soluzione dei due popoli, due Stati", conclude.

Crosetto, ennesimo incidente inaccettabile contro Unifil

L'incidente di oggi con 2 carri armati israeliani entrati con la forza in una postazione Unifil "costituisce un atto inaccettabile nei confronti della Forza di pace delle Nazioni Unite, il cui mandato è orientato esclusivamente al mantenimento della stabilità e della sicurezza nell'area". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che aggiunge: "a seguito di questa grave violazione ho chiesto al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, di mettersi in contatto con il suo omologo. Il generale Portolano ha prontamente interloquito con il capo di Stato Maggiore delle Forze di Difesa israeliane, generale Herzi Halevi, ribadendo la necessità di evitare ulteriori azioni ostili. Stessa cosa mi ha assicurato il mio omologo, Gallant".

Hezbollah diffonde audio registrato di Nasrallah

Hezbollah ha diffuso una vecchia registrazione audio del suo leader, Hassan Nasrallah, assassinato da Israele il 27 settembre. 

Nei quasi due minuti di registrazione, che non è chiaro a quando risalga, Nasrallah si rivolge ai combattenti del "Partito di Dio" in occasione di manovre militari: “Contiamo su di voi, sulla vostra presenza, sul vostro sangue e sulla vostra jihad per difendere il vostro popolo, i vostri cari (...) questa terra sacra e questo nobile popolo”.

Netanyahu, 'informato Meloni appelli a Guterres, Unifil si deve ritirare'

"Ho informato la premier Giorgia Meloni dei miei numerosi appelli al segretario generale delle Nazioni Unite: è arrivato il momento che le forze dell'Unifil si ritirino dalle roccaforti di Hezbollah e dalle zone dei combattimenti". E' uno degli argomenti discussi nel colloquio telefonico con la Meloni dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo quanto fa sapere il suo ufficio, ricordando che le Idf  "lo hanno chiesto ripetutamente e si sono scontrate con ripetuti rifiuti", cosa che ha permesso "ai terroristi di Hezbollah di usare l'Unifil come copertura e scudo umano". "Il rifiuto di evacuare temporaneamente l'Unifil li ha trasformati in ostaggi di Hezbollah, mettendo a rischio sia i soldati dell'Unifil che quelli delle Idf", ha insistito Netanyahu.

Israele, 40-50 mln di euro di danni da attacco Iran del primo ottobre

I danni alle proprietà private israeliane causati dal'attacco missilistico iraniano del primo ottobre ammontano tra i 40 e i 50 milioni di euro, secondo una stima dell'autorità fiscale israeliana, citata da Bloomberg. L'autorità fiscale ha ricevuto circa 2.500 richieste di risarcimento nelle due settimane successive all'attacco, più della metà delle quali per danni ad appartamenti e varie attività commerciali nelle vicinanze di Tel Aviv nord. Una delle città oi di Hod Hasharon, dove più di 1.000 case sono state danneggiate, secondo le richieste di risarcimento.

Altra area che ha subito molti danni è quella di un complesso commerciale e abitativo vicino alla costa settentrionale di Tel Aviv, dove sono stati colpiti decine di appartamenti e un ristorante. Il resto dei danni si è concentrato in altre zone dell'Israele centrale, a sud di Tel Aviv, compresa una scuola vuota. Non è chiaro quanto dei danni sia stato causato da colpi diretti e quanto dalla caduta dei rottami dei missili intercettati.

I danni alle basi dell'aviazione israeliana di Tel Nof e Nevatim non sono inclusi nei calcoli.

Usa, invieremo sistema anti-missile in Israele contro Iran

Il Pentagono ha annunciato che gli Stati Uniti invieranno il sistema anti-missile Thaad in Israele contro l'Iran. 

Netanyahu a Meloni, 'mai più terroristi vicini a nostri confini, né a Gaza né in Libano'

Dopi "le atrocità del 7 ottobre, Israele non permetterà mai più a un'organizzazione terroristica genocida di avvicinarsi ai nostri confini. Né a Gaza né in Libano". E' quello che ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel colloquio telefonico di oggi, secondo quanto riferisce l'ufficio del primo ministro.

In mille a Bologna a flash mob in piazza e corteo pro Palestina

Un 'flash mob' - con decine di persone stese sul selciato di Piazza VIII Agosto coperte da un lenzuolo bianco attorno allo striscione porpora con scritto 'Stop genocidio' - e un corteo con circa mille partecipanti lungo le vie del centro di Bologna, dalla stessa Piazza VIII Agosto a Piazza San Francesco, per chiedere la fine del conflitto e il cessate il fuoco in Palestina e in Libano. A guidare la manifestazione, punteggiata di bandiere palestinesi e una della Terra dei Cedri il Coordinamento Bologna per la Palestina, che riunisce più di 40 realtà cittadine deciso a far sentire la propria voce contro le operazioni militari condotte da Israele in Medio Oriente. A risuonare nell'aria, gridate dai manifestanti, gli slogan 'Palestina libera' e 'Libano libero', oltre a 'Se non cambierà intifada pure qua', 'Intifada fino alla vittoria' e . 'Ora e sempre resistenza'. Al raduno, in Piazza VIII Agosto, teatro del 'flash mob', diversi gli interventi al microfono degli organizzatori della protesta che non hanno mancato di indirizzare critiche anche all'Amministrazione bolognese. "Ci vorrà di più dei vostri timidi gesti simbolici, delle vostre timide richieste di cessate il fuoco - scandisce uno di loro -: Comune di Bologna vi dovete vergognare. Abbiamo visto una intera classe politica parlare di alcune morti e non di altre - prosegue - e siamo stati sminuiti e accusati della qualunque. Ci è chiesto di non parlare della nostra resistenza perché rischiamo di essere esclusi. Ci è chiesto di essere solo vittime e di non resistere a questo genocidio. Questo non ci stupisce - prosegue - questo Paese non ha fatto i conti con il proprio colonialismo, figuriamoci se fa i conti con quello che sta succedendo, con un Mare mediterraneo è diventato un cimitero. Le manifestazioni continueranno finché non prenderete le vostre responsabilità", conclude.

Unifil, 15 peacekeeper intossicati dopo l'irruzione dell'Idf

"Nonostante indossassero maschere protettive, quindici peacekeeper hanno subito effetti, tra cui irritazioni cutanee e reazioni gastrointestinali, dopo che il fumo è entrato nel campo. I peacekeeper stanno ricevendo cure". Lo ha riferito Unifil in una nota dopo il blitz israeliano di stamane alla postazione a Ramyah, con l'irruzione di due tank. I 15 peacekeeper sono rimasti intossicati dal fumo entrato nel campo emesso da alcuni colpi sparati dall'Idf a cento metri a nord dalla postazione Unifil, si aggiunge.

Idf, 'uccisi 100 terroristi di Hezbollah nel sud del Libano'

Secondo l'Idf, la 146esima divisione, operativa nel Libano meridionale, ha ucciso oltre 100 terroristi di Hezbollah nel corso della scorsa settimana. La formazione di riservisti sta combattendo vicino alla costa, sul bordo occidentale dell'avanzata delle truppe nel Libano meridionale. I militari, hanno trovato decine di cunicoli che conducono a tunnel, bunker e postazioni di combattimento. Sono stati distrutti anche più di 50 lanciarazzi Hezbollah e 60 centri di comando.

Media, cinque bambini uccisi a Gaza in un raid israeliano

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che cinque bambini sono rimasti uccisi oggi in un attacco aereo israeliano nel nord di Gaza. I bambini stavano giocando vicino a un bar nella zona di Al-Shati quando sono stati uccisi da un attacco con droni, precisa l'agenzia. Il Guardian ricorda, citando Save the Children, che dallo scorso ottobre, più di 16.400 bambini sono morti a Gaza nei raid. 

Irruzione Idf in base Unifil, feriti 15 peacekeeper**

Quindici caschi blu della missione Unifil sono rimasti feriti dopo l'irruzione di due tank israeliani in una delle loro basi. "Per la quarta volta in quattro giorni, ricordiamo all'esercito israeliano e a tutti gli attori l'obbligo di garantire la sicurezza del personale delle Nazioni Unite e  l'inviolabilità delle sue postazioni”, ha dichiarato Unifil in una nota, ricostruendo che "intorno alle 4.30 del mattino, mentre i peacekeeper erano nei rifugi, due carri armati Merkava dell'esercito israeliano hanno distrutto il cancello principale e si sono introdotti con la forza nella postazione”, rimanendovi per ‘circa 45 minuti’.

Due ore dopo, fa sapere ancora Unifil, "sono stati sparati colpi di arma da fuoco che hanno provocato fumo" e hanno provocato “irritazioni cutanee e reazioni gastrointestinali in 15 peacekeeper che stanno ricevendo cure”

'Hezbollah ha ancora 30% dei suoi missili a medio raggio' ++

Nella riunione di governo che si è tenuta questa mattina, i funzionari della sicurezza israeliana hanno riferito ai ministri che Hezbollah ha ancora un arsenale composto dal 20-30% di razzi a medio raggio. Lo riporta la Tv pubblica Kan. 

Trump, 'ho parlato al telefono con Netanyahu'

Il candidato alle elezioni presidenziali americane Donald Trump ha riferito, in una intervista a Fox News, di aver parlato al telefono con il Premier israeliano Benjamin Netanyahu "tipo due giorni fa".

Carri armati Idf sfondano ingresso base Unifil di Ramyah

Nuove violazioni delle postazioni e della missione Unifil da parte delle forze israeliane nelle ultime ore, denuncia la missione Onu nel sud del Libano con un post su Telegram. Intorno alle 4.30 di questa mattina, due carri armati Merkava delle Idf "hanno distrutto" l'ingresso principale della postazione Unifil di Ramyah - già presa di mira ieri - e vi sono entrati a forza. I militari della missione, che avevano avvistato le forze israeliane passare il confine con il Libano, erano nei rifugi. I carri armati hanno lasciato la postazione dopo 45 minuti, dopo che Unifil aveva inoltrato una protesta attraverso il meccanismo di collegamento. Una volta in più è stato segnalato che la presenza dell'Idf mette i 'caschi blu' in pericolo. 

Alle 6.40 i 'peacekeepers' della stessa postazione hanno osservato l'esplosione di diversi proiettili un centinaio di metri più a nord che hanno emesso fumo. Anche se i militari avevano indosso le maschere protettive, 15 di loro hanno riportato irritazione della pelle e reazioni gastrointestinali, dopo che il fumo è arrivato alla base. I 'caschi blu' sono stati curati per questi sintomi. 

Ieri soldati dell'Idf hanno poi costretto allo stop un trasporto logistico cruciale dell'Unifil vicino a Meiss ej Jebel, impedendo il passaggio e di fanno annullando l'operazione. 

Gallant, non permetteremo ritorno Hezbollah al confine

"Anche dopo il ritiro delle truppe, non consentiremo il ritorno dei terroristi (di Hezbollah) in questi luoghi. Questa e' la cosa essenziale per mantenere la sicurezza dei residenti del nord" di Israele. Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant durante una visita sul confine libanese con il comandante della 91esima divisione, il generale di brigata Shay Kalfa. "L'intera prima linea dei villaggi di Hezbollah è schierata di

fronte a noi. Ognuno di loro e' un obiettivo militare e un avamposto sotterraneo con molti tunnel e gallerie. L'Idf sta ora distruggendo un obiettivo dopo l'altro", ha affermato Gallant.

Media: 25 soldati Israele feriti in Libano, due gravi

Venticinque soldati israeliani sono rimasti feriti in due episodi separati nel Libano dal sud, colpiti da fuoco anticarro. E' quanto riportano i media israeliani, precisando che due di loro sono gravi. 

Unifil a Israele, spiegazioni per violazioni scioccanti

L'Unifil ha chiesto spiegazioni all'esercito israeliano su queste "violazioni scioccanti", dopo che oggi pomeriggio due carro armati hanno fatto irruzione in una sua postazione a Ramyah e ieri hanno bloccato i movimenti dei caschi blu vicino a Meiss ej Jebel, negando loro il passaggio. 

Unifil, irruzione carro armati Idf in nostra postazione

Due carri armati israeliani hanno "fatto irruzione" in una postazione dell'Unifil nel Libano meridionale. E' quanto denunciato dalla stessa forza di pace dell'Onu. Nel comunicato, l'Unifil denuncia che "questa mattina presto, le forze di peacekeeping in una posizione Onu a Ramyah hanno osservato tre plotoni di soldati dell'Idf attraversare la Blue Line verso il Libano. Verso le 4.30 del mattino, mentre le forze di peacekeeping erano nei rifugi, due carri armati Merkava hanno distrutto il cancello principale e sono entrati con la forza. Hanno chiesto più volte che la base spegnesse le luci. I carri armati se ne sono andati circa 45 minuti dopo, dopo che l'Unifil ha protestato tramite il nostro meccanismo di collegamento, affermando che la presenza delle'Idf stava mettendo in pericolo le forze di peacekeeping. Verso le 6.40 del mattino, i peacekeeper nella stessa posizione hanno segnalato lo sparo di diversi colpi a 100 metri a nord,

che hanno emesso fumo. Nonostante indossassero maschere protettive, quindici peacekeeper hanno subito effetti, tra cui

irritazioni cutanee e reazioni gastrointestinali, dopo che il fumo è entrato nel campo. I peacekeeper stanno ricevendo cure", si legge nella nota.

Herzog, condurre ora inchiesta statale su 7 ottobre

Un'indagine "sul fallimento e la tragedia" dell'attacco del 7 ottobre 2023 deve essere condotta senza indugi in Israele. Lo ha affermato il presidente israeliano Isaac Herzog parlando alla cerimonia commemorativa per i soldati caduti durante la guerra dello Yom Kippur sul monte Herzl a Gerusalemme.

"Il fallimento dell'intelligence, la falsa (idea di) deterrenza e la nostra flagrante arroganza ci sono costati ancora una volta un prezzo pesante e doloroso di molte vite prese", ha aggiunto, esortando ad "agire oggi, senza indugio, proprio come abbiamo

fatto 51 anni fa", con l'inchiesta statale dopo la guerra dello

Yom Kippur nel 1973, "e indagare approfonditamente (l'accaduto) in modo affidabile, intransigente e indipendente", ha proseguito il capo di Stato. "Questo processo richiedera' tempo, sarà doloroso e impegnativo, ma è nostro dovere come società e nazione che valorizza la vita". Finora, il premier Benjamin Netanyahu ha rifiutato una commissione statale sui fatti del 7 ottobre, sostenendo che bisogna prima vincere la guerra. Le forze armate hanno creato inchieste sui fatti militari, lasciando fuori le responsabilità politiche, mentre un'indagine indipendente civile è stata lanciata da familiari di vittime e ostaggi. 

Erdogan: monitoriamo Israele attraverso la nostra intelligence

"La reazione dei nostri soldati in Libano, che io sento giornalmente attraverso i comandanti del contingente è estremamente professionale: sono a conoscenza dei rischi e delle regole d'ingaggio e vivono con una certa frustrazione il fatto che le loro attività operative sono limitate dalla presenza degli israeliani in un'area sotto la responsabilità dell'Onu". Lo ha detto il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano al  programma 'In mezzora' su Rai 3. Leggi di più 

Comandante Pasdaran morto con Nasrallah, funerali in Iraq e Iran

Cerimonie funebri in Iraq e poi in Iran per il generale dei Guardiani della Rivoluzione islamica Abbas Nilforoushan, ucciso insieme al leader di Hezbollah Hassan Nasrallah il 27 settembre. Lo ha riferito l'agenzia Sepah, affiliata ai Pasdaran. Il corpo di Nilforoushan, uno dei principali comandanti della Forza Quds, è stato recuperato e cerimonie si terranno a Najaf e Karbala prima che venga trasferito in Iran. Un'ulteriore cerimonia si terrà martedì  prossimo in piazza Imam Hossein, nel centro di Teheran, prima della sepoltura prevista per giovedi' nella città di Isfahan.

Premier Libano condanna richiesta Netanyahu ritiro Unifil

Il primo ministro libanese; Najib Mikati, ha condannato la richiesta del leader israeliano Benjamin Netanyahu al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres di ritirare le forze Unifil dal sud del Libano dove si sono intensificati i combattimenti tra le truppe dell'Idf e miliziani di Hezbollah. Il Libano "condanna la posizione di Netanyahu e l'aggressione israeliana contro le forze di peacekeeping dell'Unifil", ha affermato Mikati. "L'avvertimento che Netanyahu ha rivolto a Guterres chiedendo il ritiro dell'Unifil rappresenta un nuovo capitolo nell'approccio del nemico di non rispettare le norme internazionali", ha aggiunto. 

Meloni sente Netanyahu, inaccettabili attacchi a Unifil

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, "ha avuto una conversazione telefonica con il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Meloni ha ribadito l'inaccettabilità che Unifil sia stata attaccata dalle forze armate israeliane, ricordando come la Missione agisca su mandato del Consiglio di Sicurezza per contribuire alla stabilità regionale". Lo comunica Palazzo Chigi spiegando che la premier "ha sottolineato l'assoluta necessità che la sicurezza del personale di Unifil sia sempre garantita". Meloni, riferisce la nota, "ha rinnovato l'impegno dell'Italia in questo senso, dicendosi convinta che attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e garantire il ritorno a casa di tutti gli sfollati".

Teheran, vogliamo la pace ma siamo preparati per la guerra

"Siamo pienamente preparati ad affrontare una situazione di guerra. Non abbiamo paura della guerra, ma non la vogliamo, vogliamo la pace e lavoreremo per una pace giusta a Gaza e in Libano". Lo ha detto ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in conferenza stampa con il collega iracheno a Baghdad. Allo stesso modo il ministro iracheno Fuad Hussein ha detto "la continuazione della guerra e la sua espansione verso la Repubblica islamica e lo sfruttamento (da parte di Israele) dello spazio aereo iracheno come corridoio sono completamente inaccettabili e vengono respinti". 

Erdogan: monitoriamo Israele attraverso la nostra intelligence

"Diremo apertamente al mondo i crimini commessi da Israele sionista. Al momento, stiamo monitorando ogni passo che Israele ha compiuto o potrebbe compiere nei confronti della Turchia... Leggi di più

Netanyahu, leader Ue dovrebbero criticare Hezbollah, non Israele

I leader europei dovrebbero criticare Hezbollah, non Israele, per aver utilizzato l'Unifil come "scudo umano": è quanto affermato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu in un messaggio rivolto al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. Lo Stato ebraico "si rammarica per il danno" arrecato ai peacekeeper e sta facendo tutto il possibile per impedire che ciò accada, ha aggiunto il capo di governo, sostenendo che "il modo semplice e ovvio per garantire ciò è semplicemente portarli fuori dalla zona di pericolo". 

Idf: da mezzanotte 100 i razzi lanciati da Hezbollah

Dalla mezzanotte di ieri Hezbollah ha lanciato almeno 100 razzi contro Israele, denunciano le Idf. Una trentina hanno preso come obiettivo la città di Karmiel, nel nord del Paese.

Ministro Salute Gaza: 42.227 i palestinesi uccisi, 98.464 i feriti

Almeno 42.227 palestinesi sono stati uccisi a Gaza dall'inizio della guerra il sette ottobre dello scorso anno e altri 94.464 sono rimasti uccisi, ha reso noto il ministero della salute della Striscia di Gaza, in un nuovo aggiornamento delle vittime. 

Iran, non abbiamo linee rosse in difesa nostri interessi

L'Iran non ha limiti quando si tratta di difendere il suo popolo e i suoi interessi. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Abbas Araghchi in un post su X. "Sebbene abbiamo compiuto enormi sforzi negli ultimi giorni per contenere una guerra totale nella nostra regione, dico chiaramente che non abbiamo linee rosse nella difesa del nostro popolo e dei nostri interessi". Israele ha avvertito che risponderà all'attacco missilistico lanciato dalla Repubblica islamica due settimane fa e secondo funzionari americani l'obiettivo saranno strutture militari ma non il programma nucleare, anche quello nella lista dei potenziali target 

Idf ordina evacuazione altri 21 villaggi nel sud Libano

L'esercito israeliano ha ordinato agli abitanti di altri 21 villaggi nel sud del Libano di evacuare a nord del fiume Awali. Il portavoce militare Avichay Adraee ha citato in un messaggio su X "Markaba, Rab al-Talatheen, Taloussa, Taybeh, Qantara, Deir Suryan, Faroun, al-Qusayr, Haris, Tibnine, Kafra, Deir Natar, Rashkananiyeh, Sidqin  Ramadiyeh, Qana, Hanouiyeh, Aitait, Maysat, Himiri, Bastita". "Per la vostra sicurezza dovete evacuare immediatamente le vostre case e spostarvi immediatamente a nord del fiume Awali. Chiunque si trovi vicino ai membri di Hezbollah, alle sue strutture o alle sue armi mette in pericolo la propria vita", ha aggiunto.

Netanyahu, "caschi blu Unifil diventati scudi umani per Hezbollah, ritiro subito"

I 'caschi blu' di Unifil, ha denunciato Benjamin Netanyahu, si sono trasformati in "scudi umani" per le milizie di Hezbollah per questo, ha aggiunto rivolgendosi al Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, il loro ritiro deve essere ordinato "adesso, immediatamente". "È ora di ritirare l'Unifil dalle roccaforti di Hezbollah e dalle zone di combattimento", ha affermato Netanyahu in una dichiarazione ufficiale indirizzata al Segretario generale delle Nazioni Unite. 

Netanyahu ricorda che le Idf hanno già avanzato questa richiesta che è stata "costantemente respinta", un rifiuto a suo dire, “interamente finalizzato a fornire scudi umani ai terroristi Hezbollah”. "Il suo rifiuto di ritirare le forze dell'Unifil rende i suoi militari ostaggio di Hezbollah e mette in pericolo anche la vita dei nostri soldati"

Hezbollah, combattimenti con israeliani al confine libanese

Hezbollah ha dichiarato che i suoi combattenti stanno affrontando le truppe israeliane in un villaggio di confine libanese, mentre aumentano le incursioni a due settimane dalle operazioni di terra di Israele. "Durante il tentativo di una forza di fanteria nemica israeliana di infiltrarsi nel villaggio di Al-Qawzah dal lato meridionale i militanti di Hezbollah si sono scontrati con loro usando le mitragliatrici. Gli scontri sono ancora in corso', ha dichiarato il gruppo in un comunicato. 

Netanyahu, "stiamo smantellando roccaforti Hamas a Jabalya"

In una dichiarazione video rilasciata dal suo ufficio il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che l'esercito sta portando avanti le operazioni nel nord di Gaza, a Jabalya, dove i soldati stanno smantellando le roccaforti di Hamas. "I nostri coraggiosi soldati sono ora nel cuore di Jabalya, dove stanno smantellando le roccaforti di Hamas", ha dichiarato. 

Netanyahu, Onu ritiri Unifil, usati come scudi umani

"E' tempo per voi di ritirare l'Unifil dalle roccaforti di Hezbollah e dalle aree di combattimento. L'Idf lo ha ripetutamente chiesto, e ha ricevuto ripetuti rifiuti, tutti volti a fornire uno scudo umano ai terroristi di Hezbollah". E' il messaggio rivolto dal premier israeliano Benjamin Netanyahu al segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. "Il vostro rifiuto di evacuare i soldati Unifil li rende ostaggi di Hezbollah - ha aggiunto - Questo mette in pericolo sia loro che le vite dei nostri soldati". 

Netanyahu, leader Ue facciano pressione su Hezbollah

"Sfortunatamente, alcuni leader europei stanno esercitando pressioni nel posto sbagliato. Invece di criticare Israele, dovrebbero rivolgere le loro critiche a Hezbollah, che usa l'Unifil come scudo umano proprio come Hamas a Gaza usa l'Unrwa", lo ha detto in un discorso registrato il premier israeliano Benyamin Netanyahu

Iran, "nessuna linea rossa per difesa nostro popolo"

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato che non ci saranno "linee rosse" per il Paese nel difendere il suo popolo e i suoi interessi, in vista della prevista rappresaglia di Israele dopo il recente attacco missilistico iraniano. "Mentre abbiamo compiuto sforzi enormi negli ultimi giorni per contenere una guerra totale nella nostra regione, dico chiaramente che non abbiamo linee rosse nel difendere il nostro popolo e i nostri interessi", ha scritto Araghchi in un post su X. 

Netanyahu all'Onu, via Unifil da roccaforti Hezbollah

È giunto il momento di rimuovere l'Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah", ha affermato Benyamin Netanyahu in una dichiarazione registrata, in cui si è rivolto al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres:  "L'df lo ha chiesto ripetutamente, e ha avuto ripetuti rifiuti, tutti volti a fornire uno scudo umano ai Hezbollah. Il vostro rifiuto di evacuare i soldati li rende ostaggi di Hezbollah". "Questo mette in pericolo la loro vita e quella dei nostri soldati. Ci rammarichiamo per l'infortunio subito dai soldati Unifil, facciamo tutto per prevenire questi incidenti", ha detto. 

Idf, arrestato terrorista Hezbollah in un bunker in Libano

I commando israeliani hanno arrestato un "terrorista" di Hezbollah che si nascondeva in un bunker sotterraneo nel sud del Libano, riferisce l'Idf. Le truppe hanno identificato un condotto di un tunnel all'interno di un edificio che portava a una stanza di 50 metri quadrati a sette metri sottoterra. Il miliziano del gruppo sciita filoiraniano era nascosto e aveva con sé molte armi e rifornimenti per una permanenza prolungata. Nel video pubblicato dall'esercito si vedono i militari che gli ordinano in arabo di uscire lentamente dal bunker, indossando solo biancheria intima e scarpe. Secondo l'Idf, è stato portato in un centro di detenzione all'interno di Israele per essere interrogato.

Israele designa 7 ottobre giornata nazionale di lutto e commemorazione

Il governo israeliano ha designato la data del 7 ottobre come Giornata nazionale di lutto e commemorazione, in ricordo delle vittime degli attacchi di Hamas dello scorso anno. Rimarranno chiusi tutti i bar, ristoranti, cinema e teatri. Le bandiere saranno sventolate a mezz'asta. Rimarranno chiuse anche le istituzioni del governo e gli edifici pubblici così come gli uffici di rappresentanza all'estero. Sarà organizzata una cerimonia a cui parteciperanno il Presidente, il Premier, il Presidente della Knesset e il Presidente della Corte suprema.

Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza sono 42.227

Il ministero della Sanità del governo di Hamas per la Striscia di Gaza ha annunciato oggi un nuovo bilancio di 42.227 morti dall'inizio della guerra con Israele più di un anno fa. Nelle ultime 24 ore, 52 persone sono state uccise, si legge in una nota del ministero, aggiungendo che 98.464 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023.

Hezbollah, lanciato missile contro base militare Israele a Haifa

Hezbollah ha detto di aver lanciato un missile 'di precisione' contro la base militare israeliana di Tira Carmel a Haifa, nel nord del Paese. Lo scrive l'agenzia turca Anadolu.

Media, Netanyahu apre riunione governo ma subito si allontana

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il suo segretario militare, il generale Roman Goffman, hanno lasciato la riunione di governo programmata pochi minuti dopo l'inizio. I motivi non sono noti al momento, riferiscono i media locali. 

Tank israeliani al confine della zona nord di Gaza City

Le forze israeliane hanno ampliato il loro raid nel nord di Gaza e i carri armati hanno raggiunto il confine settentrionale di Gaza City, colpendo alcuni quartieri del quartiere Sheikh Radwan, affermano i residenti, costringendo molte famiglie ad abbandonare le loro case. Lo  scrive il Times of Israel.  Gli abitanti affermano che le forze israeliane hanno di fatto isolato Beit Hanoun, Jabalia e Beit Lahiya nell'estremo nord dell'enclave rispetto a Gaza City, bloccando l'accesso tra le due aree, salvo autorizzazione delle famiglie disposte a lasciare le tre città, rispettando gli ordini di evacuazione. Israele - scrive il giornale - stima che decine di migliaia di palestinesi siano rimasti nel nord di Gaza durante l'ultimo anno di combattimenti, nonostante i ripetuti appelli a evacuare verso zone umanitarie designate. Tra coloro che sono rimasti, secondo gli israeliani, ci sono migliaia di operativi di Hamas sopravvissuti ai precedenti round di combattimenti con le forze israeliane. A tal fine, l'Idf ha emesso nuovi ordini di evacuazione nel fine settimana per due quartieri al confine settentrionale di Gaza City, affermando che l'area era una "zona di combattimento pericolosa". Ha esortato i residenti a lasciare le loro case e dirigersi verso aree definite sicure nel sud.

Media, da attacco Iran danni più gravi da inizio guerra

I danni alle proprietà civili in seguito all'attacco missilistico iraniano del primo ottobre sono stimati  come i più gravi causati da un singolo attacco missilistico contro Israele dallo scoppio della guerra. Lo riferisce Ynet. Tra gli edifici gravemente danneggiati, gli appartamenti di lusso del Sea & Sun a Tel Aviv, famosi ristoranti e negozi -  tra cui il ristorante Turquoise, che è stato quasi completamente distrutto - e circa 150 residenze di alto livello colpite dalle schegge di un missile caduto nelle vicinanze.

Israele inasprisce misure su circolazione in Cisgiordania

Sono almeno 30 i palestinesi arrestati nella Cisgiordania occupata nell'arco degli ultimi due giorni. Tra i detenuti figurano ex prigionieri, secondo una dichiarazione della Società dei Prigionieri Palestinesi e della Commissione per gli Affari dei Detenuti e degli Ex Detenuti. palestinesi sono stati catturati durante i raid nei governatorati di Jenin, Betlemme, Nablus, Qalqilya e Ramallah occupati da Israele, si legge in una nota. Più di 11.200 palestinesi sono detenuti nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme est dal 7 ottobre 2023.

Hezbollah rivendica attacco nel sud del Libano

Hezbollah ha rivendicato oggi un nuovo attacco alla postazione dell'esercito israeliano a Shebaa Farms. Il gruppo libanese afferma di aver effettuato un attacco alla caserma Zabadin nel territorio occupato da Israele. In una dichiarazione su Telegram il gruppo sciita filoiraniano afferma che l'attacco missilistico è avvenuto alle 5:30 ora locale (03:30 italiane). Hezbollah ha intensificato i suoi attacchi contro le truppe israeliane durante la loro incursione nel sud del Libano, con elicotteri che domenica hanno trasportato i feriti in un ospedale nel nord di Israele. I combattenti del gruppo "hanno preso di mira alle 10:10 [08:10 italiane) un gruppo di forze nemiche israeliane nel villaggio di Maroun al-Ras con proiettili di artiglieria", ha fatto sapere in una nota.

Tajani, Hamas responsabile ciò che accade in Medio Oriente

"Della pericolosità di Hamas siamo tutti ben consci, quindi non va mai sottovalutato il pericolo di questa organizzazione terrorista che è la responsabile di tutto ciò che sta accadendo in Medio Oriente": così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato stamani a Perugia la notizia del Washington Post secondo cui Hamas avrebbe pianificato attacchi in stile 11 settembre in Israele. "Se non ci fosse stato il 7 ottobre forse avremmo una situazione sicuramente ben differente" ha aggiunto partecipando alla conferenza nazionale degli enti locali di Forza Italia.   "Hamas voleva questa reazione di Israele - ha sostenuto Tajani - perché voleva impedire l'accordo tra Israele e l'Arabia Saudita. Questa è la ragione politica che ha portato Hamas a compiere la strage del 7 ottobre, provocando una reazione di Israele che è andata al di là di quello che era giusto. Però non possiamo mai dimenticare la grande responsabilità di Hamas e se è vero ciò che dice il Washington Post vuol dire che bisogna essere fermi anche in Palestina contro questa organizzazione terroristica".   "Il futuro della Palestina - ha sottolineato Tajani - non può essere nelle mani di Hamas ma deve essere nelle mani dell'Autorità nazionale palestinese che ha dimostrato di avere una differente cura degli interessi del proprio popolo. Quindi il futuro Stato di Palestina per il quale stiamo lavorando dovrà essere uno Stato affidato alle cure dell'Autorità nazionale, uno Stato che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele. E' l'obiettivo finale che noi abbiamo e per il quale stiamo lavorando. Noi ce la stiamo mettendo tutta con un'azione diplomatica intensa, in costante contatto con tutte le nostre ambasciate, soprattutto quella di Tel Aviv, il Consolato a Gerusalemme, quella a Teheran e quella a Beirut". "Conto di andare in quei territori appena sarà possibile farlo", ha detto ancora il ministro. 

Haaretz, governo attacca soldati che chiedono accordo su ostaggi

Durante una discussione avvenuta giovedì sera, i membri del governo israeliano hanno duramente attaccato i 130 soldati di leva e riservisti che la scorsa settimana avevano firmato una lettera dichiarando che si sarebbero rifiutati di continuare a prestare servizio se il primo ministro Benyamin Netanyahu non si fosse impegnato per raggiungere un accordo per la liberazione degli ostaggi. Lo scrive Haaretz.  Secondo fonti del giornale,  Netanyahu ha dichiarato durante una riunione di gabinetto che i soldati "avevano perso, e in realtà non avevano mai avuto, una coscienza nazionale," mentre un ministro ha chiesto che fossero imprigionati. I firmatari della lettera hanno risposto affermando che non cercare un accordo per il rilascio degli ostaggi "è un tradimento dell'etica sionista e dell'Idf con la quale siamo cresciuti". 

Israele, continueremo a lavorare per tutelare forze Onu

Israele ha assicurato il governo degli Stati Uniti di voler "continuare" a lavorare per evitare la morte delle forze dell'ONU in Libano.

Cnn, oggi riunione del gabinetto israeliano

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu presiederà oggi una nuova riunione del gabinetto. Lo ha detto una fonte di Tel Aviv alla Cnn, senza precisare l'orario dell'incontro. Il gabinetto si era riunito l'ultima volta giovedì per discutere della risposta all'attacco iraniano del primo ottobre, ma si era conclusa senza una decisione su come procedere.

Croce Rossa, paramedici feriti erano in coordinamento con Unifil

La Croce Rossa riferisce che diversi dei suoi soccorritori sono rimasti feriti oggi in un attacco ad una casa nel sud del Libano dove erano stati inviati "in coordinamento" con la missione delle Nazioni Unite che funge da cuscinetto tra Israele e Libano. "Mentre la squadra cercava vittime da soccorrere, la casa è stata colpita per la seconda volta, provocando traumi ai soccorritori e danni a due ambulanze", ha riferito la Croce Rossa libanese. Questa squadra, ha aggiunto, "era stata inviata in coordinamento con la Forza ad interim delle Nazioni Unite (Unifil) dispiegata nel sud del Libano, bombardato quotidianamente da aerei israeliani.

Hezbollah, 'lanciati razzi contro soldati israeliani'

Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato "dei razzi" contro soldati israeliani nel villaggio di Maroun al-Ras, vicino al confine tra Libano e Israele. In precedenza, il movimento libanese filoiraniano aveva affermato che i suoi uomini stavano affrontando in combattimento truppe israeliane che tentavano di infiltrarsi vicino a un altro villaggio di confine, a pochi chilometri a ovest di Maroun al-Ras.

Idf, colpiti 200 obiettivi Hezbollah nelle ultime 24 ore

Le Forze di difesa israeliane fanno sapere di avere colpito 200 obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano nelle ultime 24 ore e di aver ucciso decine di militanti. In particolare, la 36ma divisione ha condotto raid aerei che hanno distrutto lanciarazzi, postazione anticarro, posti di comando e depositi di armi. 

Israele inasprisce misure su circolazione in Cisgiordania

Le forze israeliane hanno intensificato le restrizioni alla circolazione dei palestinesi nella Cisgiordania occupata. Secondo fonti locali citate dall'agenzia di stampa Wafa, nuovi posti di blocco sono stati istituiti in particolare intorno alle città di Ramallah ed el-Bireh. L'agenzia di stampa palestinese ha inoltre riferito che, a Hebron, i soldati israeliani stanno creando nuovi posti di blocco militari nei punti di accesso piu' importanti, mentre nella valle settentrionale del Giordano si registrano gravi ingorghi. Si sostiene anche che tutti i checkpoint militari israeliani che conducono a Gerusalemme est rimarranno chiusi.

Croce Rossa, feriti paramedici in raid nel sud del Libano

Secondo la Croce rossa, diversi soccorritori sono rimasti feriti in un attacco che ha colpito una casa dove erano stati mandati "in coordinamento" con Unifil. "Mentre la squadra era alla ricerca di vittime da soccorrere, la casa è stata colpita per la seconda volta, ferendo i soccorritori e causando danni a due ambulanze”.

Israele, continuano le proteste dei familiari degli ostaggi

Le famiglie degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas dal 7 ottobre 2023 si sono riunite a Tel Aviv sabato 12 ottobre, dopo la conclusione dello Yom Kippur. Circa 1000 persone hanno protestato chiedendo al governo di garantire la liberazione dei propri cari. Mostrando i cartelli con le foto dei parenti rapiti, hanno accusato il governo di aver abbandonato i prigionieri. Il primo ministro Netanyahu insiste che mantenere la pressione su Hamas sia la migliore strategia per ottenere la liberazione degli ostaggi ancora detenuti.

Israele, intercettati cinque razzi dal Libano

Israele afferma di aver intercettato cinque razzi provenienti dal Libano contro Haifa. "Le sirene hanno suonato tra le 08:59 e le 09:01 nelle regioni dell'Alta Galilea, della Galilea Centrale, della Galilea Occidentale, della Baia di Haifa e del Carmelo. Circa cinque proiettili lanciati dal Libano sono stati identificati e intercettati con successo", ha affermato l'esercito in un comunicato.

Iran, 'falso ogni nostro collegamento ad attacco Hamas'

L'Iran respinge come "false" le rivelazioni secondo cui Hamas avrebbe cercato di coinvolgerlo nell'attacco del 7 ottobre e fosse dunque a conoscenza dell'operazione 'Diluvio di al Aqsa'. In una nota citata dall'agenzia di stampa Irna, la rappresentanza iraniana all'Onu afferma che le notizie riportate ieri dal "New York Times" "non hanno credibilità" e si basano su "documenti inventati".

“Mentre gli stessi funzionari di Hamas con sede a Doha hanno dichiarato che anch'essi non erano a conoscenza dell'operazione e che tutta la pianificazione, il processo decisionale e la direzione sono stati eseguiti esclusivamente dall'ala militare di Hamas con sede a Gaza, qualsiasi affermazione che tenti di collegare l'operazione all'Iran o a Hezbollah - in tutto o in parte - è priva di credibilità e proviene da documenti falsificati”, ha dichiarato la missione in una nota. Secondo il quotidiano americano, che cita file sequestrati dall'esercito israeliano, Hamas pianificava di attaccare Israele già dal 2022, ma rinviò l'operazione per cercare nel frattempo di ottenere il sostegno di Teheran e di Hezbollah.

Media, Israele colpirà infrastrutture militari ed energetiche Iran

Israele avrebbe deciso di colpire le infrastrutture militari ed energetiche iraniane, in risposta all'attacco missilistico del primo ottobre, mentre non ci sono indicazioni che tra gli obiettivi ci saranno i siti nucleari o che condurrà assassini mirati. Lo rivela l'emittente Nbc, che cita funzionari americani, secondo cui Israele non avrebbe invece ancora preso una decisione definitiva su quando agire. Le stesse fonti fanno sapere di non avere informazioni che indichino che la risposta arriverà oggi, ma, precisando che Israele non condivide con Israele la possibile tempistica, non escludono che la risposta possa arrivare anche durante la festività dello Yom Kippur, che si conclude nelle prossime ore.

Messina (Unifil): nessun messaggio da Israele dopo l'attacco

"Quello che è successo pochi giorni fa, con l'attacco alle nostre basi, non si era mai verificato prima".  Lo spiega, in un'intervista al Corriere della Sera, il generale di brigata Stefano Messina, comandante del contingente italiano dell'Unifil. Con gli israeliani "i contatti sono costanti, come sempre. Anche prima di quanto accaduto, così come dopo - prosegue -. Non abbiamo ricevuto alcun messaggio dopo l'accaduto, anche se in ogni caso, e se dovessero farlo, non ci aspettiamo che lo facciano con noi, ma sul canale delle Nazioni Unite". "Dalle forze di difesa israeliane era stato chiesto al quartier generale di Unifil a Naqoura di far spostare il personale della missione da una serie di basi con un breve preavviso - spiega ancora il generale - , ma la decisione unanime è stata invece quella di restare, mantenendo attive tutte le nostre funzioni per far rispettare la risoluzione 1701". "Ma anche se fossimo davvero arretrati verso altre basi, questo avrebbe comportato una serie di problemi logistici in così poco tempo - aggiunge - ed esposto il nostro personale a rischi di incolumità a causa degli scontri armati, che qui ci sono 24 ore su 24". In un'intervista al Messaggero Messina parla invece delle circostanze in cui si può passare alla difesa nell'ambito della missione. "Tutte le regole d'ingaggio prevedono il principio di base dell'autodifesa personale e delle installazioni dell'Onu - dice -.  Ci si difende se c'è una minaccia diretta alla sicurezza delle persone o alle infrastrutture sotto la nostra protezione". Se c'è un pericolo diretto si può rispondere, "certo, nel rispetto preciso delle regole sull'autodifesa", conclude. 

Libano, moschea distrutta in un attacco aereo israeliano

Un attacco aereo israeliano ha distrutto questa notte una moschea nel sud del Libano. La notizia è riferita dai media ufficiali libanesi. "Intorno alle 3:45 (01:45 italiane) aerei nemici hanno effettuato un attacco aereo contro la vecchia  moschea nel centro del villaggio di Kfar Tibnit, distruggendola completamente", ha riferito la National News Agency.

Hezbollah, respinti due tentativi di infiltrazione israeliani

Hezbollah ha affermato di essersi scontrato due volte con le truppe israeliane che hanno tentato di infiltrarsi nei pressi di un villaggio di confine libanese oggi e ha rivendicato diversi altri attacchi durante la notte. I combattenti di Hezbollah hanno fatto esplodere ordigni esplosivi contro i soldati israeliani e "si sono scontrati con loro mentre tentavano di infiltrarsi" due volte nei pressi del villaggio libanese di Ramia, ha affermato il gruppo, segnalando combattimenti durati circa un'ora. Il gruppo ha inoltre rivendicato attacchi alle truppe israeliane in Libano e sul lato israeliano del confine. 

Libano, salgono a 15 i morti per tre raid israeliani

E' salito ad almeno 15 persone uccise il bilancio dei raid israeliani condotti oggi in tre villaggi a nord e a sud di Beirut, fuori dalle roccaforti filo-iraniane di Hezbollah. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese. Un "attacco nemico israeliano a Maaysra", un villaggio sciita in una regione a predominanza cristiana a nord di Beirut, ha provocato "nove morti e 15 feriti"; un secondo raid su Barja, villaggio sunnita nella regione dello Shouf a sud della capitale, ha fatto "quattro morti e 18 feriti"; e un terzo "due morti e quattro feriti" sulla costa settentrionale, a Deir Billa, a 15 chilometri da Batroun, si precisa.

'Hamas pianificava attacco stile 11 settembre su Israele'

Anni prima dell'assalto del 7 ottobre 2023, i leader di Hamas avevano pianificato un'ondata molto più aggressiva di attacchi terroristici contro Israele che prevedevano anche l'abbattimento di due grattacieli di Tel Aviv in stile 11 settembre. Secondo documenti del gruppo sequestrati dall'esercito israeliano di cui il Washington Post ha preso visione, Hamas intendeva attaccare utilizzando treni, navi e e persino carri trainati da cavalli coinvolgendo i suoi alleati - Hezbollah e l'Iran -per un assalto coordinato contro Israele da nord, sud ed est, come ha già rivelato il New York Times. 

Sinwar chiese a Iran 500 mln di dollari per distruggere Israele

Secondo i documenti del 2021, pubblicati dal Washington Post, il leader di Hamas Yahya Sinwar aveva fatto appello a diversi alti funzionari iraniani - tra cui il leader supremo iraniano Ali Khamenei - per una ulteriore assistenza finanziaria e militare chiedendo all'Iran di trasferire loro 500 milioni di dollari insieme alla formazione di altri 12mila militanti di Hamas. L'appello era stato inviato, tra l'altro, anche a Ismail Qaani , comandante della forza Quds delle Guardie rivoluzionarie, ora sospettato di tradimento. 

Austin a Gallant, profonda preoccupazione per attacchi a Unifil

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha espresso "profonda preoccupazione" in una conversazione con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant per le notizie secondo cui Israele ha sparato contro i Caschi Blu delle Nazioni Unite in Libano. Lo riferisce il Pentagono. Austin "ha sottolineato con forza l'importanza di garantire la sicurezza e la protezione delle forze dell'Unifiil e ha esortato Israele a passare dalle operazioni militari in Libano a un percorso diplomatico non appena possibile". Il segretario alla Difesa americana ha anche sollevato la questione della situazione umanitaria a Gaza e ha sottolineato che "è necessario adottare misure per affrontarla". 

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