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Guerra Medioriente, mezzi israeliani vicini alle forze di pace Unifil nel sud del Libano

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Crisi Medio Oriente, tensione a New York
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Crisi Medio Oriente, tensione a New York
00:01:35 min

Le Forze israeliane hanno annunciato di aver avviato un'operazione terrestre "limitata, localizzata e mirata" contro Hezbollah nella parte occidentale del Libano meridionale. Il primo ministro israeliano ha confermato che il successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah è stato ucciso in un raid su Beirut. L'esercito però dice che "servono conferme". Raid israeliano a Damasco: almeno 7 morti. Troupe del Tg3 aggredita in Libano: l'autista muore d'infarto

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Proseguono i raid israeliani in Libano. Le forze dell'IDF hanno invitato i civili libanesi nei pressi di due edifici nella periferia meridionale di Beirut, una roccaforte di Hezbollah nota come Dahiyeh, a evacuare immediatamente prima degli attacchi aerei. Un attacco israeliano ha colpito un edificio residenziale a Damasco: secondo il governo siriano ci sarebbero almento 7 vititme nel raid, tra cui donne e bambini. Hezbollah aveva annunciato di aver respinto l'esercito israeliano nei pressi di una base Unifil. Nella missione sono impegnati anche i militari italiani. Le truppe di Israele al momento si sono allontanate dalla base dell'UnifilIl premier Netanyahu annuncia in un messaggio ai libanesi che Israele 'ha eliminato Hashem Safieddine, il successore di Nasrallah' alla guida di Hezbollah: 'Potete salvare il Libano prima che cada nell'abisso di una lunga guerra che porterà distruzione e sofferenza, come vediamo a Gaza', aggiunge. L'Idf però contraddice Bibi sulla morte del leader dei miliziani: "Servono conferme". Israele ha allargato l'operazione di terra nel sud del Paese fino alla zona in cui si trovano i soldati italiani di Unifil, che sono in massima allerta. Una troupe del Tg3 è stata aggredita da uomini armati vicino Sidone. L'autista locale ha avuto un infarto ed è morto. 'Siamo stati spintonati e inseguiti, Ahmad non ce l'ha fatta. Ma era gente disperata, Hezbollah non c'entra', racconta Lucia Goracci, inviata insieme all'operatore Marco Nicois. Entrambi sono rimasti illesi.


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Libano, troupe del Tg3 Rai aggredita: autista morto d'infarto

L'uomo ha avuto un malore quando, dopo l'aggressione subita a Sidone, la troupe di Lucia Goracci si è allontanata in macchina e si è fermata a un distributore, per essere aggredita nuovamente da una persona che aveva inseguito il gruppo di giornalisti. COSA SAPPIAMO

Cosa può succedere dopo l'attacco dell'Iran a Israele? Gli scenari

Secondo alcuni media statunitensi, tra cui Axios, i funzionari israeliani  starebbero valutando una “rappresaglia significativa” entro pochi  giorni. Gli obiettivi iraniani potrebbero essere diversi, ma per il  momento le ipotesi si concentrano sulle strutture petrolifere e sugli  impianti del programma nucleare iraniano. LEGGI QUI

Israele-Iran, i risvolti cyber della crisi. PODCAST

Con Pierguido Iezzi facciamo il punto sugli aspetti cyber della guerra, in particolare sullo scontro tra Israele e Iran. ASCOLTA IL PODCAST

Hamas-Israele, un anno fa l’attacco che ha infiammato il Medioriente: cosa succede ora

Esattamente 365 giorni fa i terroristi penetravano nel Sud dello Stato ebraico e attaccavano i kibbutz vicini al confine con la Striscia di Gaza, uccidendo famiglie e sequestrando persone. Le vittime del massacro, in totale, sono state oltre 1.200. Israele ha risposto lanciando l’operazione "Spade di Ferro" con massicci bombardamenti su Gaza, a cui poi è seguita un'offensiva di terra. Ancora oggi la Striscia è stretta nella morsa israeliana. Si contano oltre 40mila morti. Ma nel corso dei mesi il conflitto si è allargato a Hezbollah nel Sud Libano, e all'Iran, il Paese al centro dell' "Asse della resistenza", cioè dell'insieme dei gruppi contrari a Israele. Teheran, varcando di fatto una nuova soglia, ha attaccato direttamente il territorio israeliano, ad aprile e a ottobre 2024. E in Medio Oriente, ogni giorno, è più concreto il rischio dell’esplosione di una guerra su larga scala, a livello regionale. COSA SUCCEDE ORA?

Idf: ordine di evacuazione per i civili da 2 sobborghi di Beirut

Le forze armate israeliane hanno diramato in serata un ordine di evacuazione alla popolazione civile residente nei sobborghi di Haret Hreik e Hadath, a sud di Beirut. Il portavoce in arabo dell'Idf, Avichay Andraee, ha detto che l'ordine va eseguito con urgenza, aggiungendo che l'avvertimento indica con precisione gli edifici e gli isolati a rischio e raccomanda di stare lontano almeno 500 metri dai luoghi indicati. "Se siete alloggiati vicino a strutture e interessi di Hezbollah, l'Idf agirà contro di loro in breve tempo", si legge nel messaggio, diffuso anche su X e citato fra gli altri dalla Bbc.

Iran a Stati Golfo, non date spazio aereo a Israele

Teheran ha detto agli Stati del Golfo che sarebbe "inaccettabile" se permettessero che il loro spazio aereo venisse  utilizzato contro l'Iran e che qualsiasi mossa del genere susciterà una  risposta. Lo afferma un alto funzionario iraniano alla Reuters. "L'Iran ha chiarito che qualsiasi azione da parte di un paese del  Golfo Persico contro Teheran, sia attraverso l'uso dello spazio aereo o  di basi militari, sarà considerata da Teheran come un'azione intrapresa  dall'intero gruppo, e Teheran risponderà di conseguenza", ha detto  l'alto funzionario iraniano. "Il messaggio ha sottolineato la necessità di unità regionale contro  Israele e l'importanza di garantire la stabilità. Ha anche chiarito che  qualsiasi assistenza a Israele, come consentire l'uso dello spazio aereo  di un Paese regionale per azioni contro l'Iran, è inaccettabile",  afferma.

Israele, a Reim le commemorazioni a un anno dagli attacchi del 7 ottobre al rave. FOTO

Israele ha celebrato il primo anniversario dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, il giorno più letale della storia del Paese e causa scatenante della guerra a Gaza. A Reim, sul luogo del massacro al festival musicale Nova, una folla ha dato il via alle cerimonie con un minuto di silenzio alle 6.29 (le 5:29 in Italia), ora di inizio dell'attacco. Presente anche il presidente israeliano Herzog: "Per avere pace il mondo deve sostenerci". LA GALLERY

Israele ordina evacuazione ospedale Gaza entro 24 ore

Il direttore dell'ospedale 'Kamal Adwan' di Beit  Lahia, nella Striscia di Gaza settentrionale, ha dichiarato che le IDF  hanno ordinato l'evacuazione del centro medico entro 24 ore. Lo scrive  il quotidiano israeliano 'Haaretz'.

Pentagono: 'Rinviata la visita di Gallant'

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha annullato i piani per una visita domani al Pentagono: lo ha confermato la portavoce del Pentagono stesso. "Siamo appena stati informati che il ministro Gallant posticiperà il suo viaggio a Washington", ha detto Sabrina Singh. 

7 ottobre, al Tempio maggiore di Roma la commemorazione della strage con Meloni. FOTO

Oltre alle più alte cariche della Comunità ebraica, il rabbino capo Riccardo Di Segni e la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, avvistati numerosi esponenti politici e rappresentanti del governo. Imponenti le misure di sicurezza nella zona del ghetto e attorno alla sinagoga. GUARDA LE FOTO

Usa, richiesta di tregua mostra che Hezbollah è sulla difensiva

La richiesta di Hezbollah di un cessate il fuoco dimostra che il gruppo sciita è sulla difensiva: lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato americano Matthew Miller, commentando le parole del numero due di Hezbollah, Naim Qassem, che ha dichiarato di sostenere gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco con Israele. 

Ong: '4 morti per il raid israeliano a Damasco'

L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che almeno quattro persone sono morte nel raid attribuito ad Israele contro un edificio residenziale a Damasco.

Media: 'Raid di Israele a Damasco, colpito un edificio'

I media statali siriani affermano che un attacco israeliano ha colpito un edificio residenziale a Damasco.

Media siriani: esplosioni a Damasco

I media siriani riportano la notizia di esplosioni a Damasco, parlando di un presunto attacco israeliano. Sui social media sono apparse anche foto che mostrano del fumo che si alza da alcune aree della capitale siriana. Lo riferisce Times of Israel. 

Idf: distrutto tunnel dal Libano verso Israele ma senza uscita

Le forze israeliane hanno riferito di aver distrutto un piccolo tunnel di Hezbollah che entrava in territorio israeliano dal Libano di diversi metri. Lo riporta il Times of Israel secondo cui l'Idf ha chiarito che il tunnel lungo 20 metri non aveva uscite in territorio israeliano e il suo percorso attraversava la Blue Line di circa 10 metri, nel settore occidentale del confine, vicino al villaggio libanese di Marwahin, proprio di fronte alla comunità israeliana di Zar'it. Nessuna città è mai stata minacciata dal tunnel, ha affermato l'esercito secondo cui Hezbollah ha iniziato la costruzione del tunnel circa due anni fa. Il tunnel è stato localizzato durante i raid nel Libano diversi mesi fa. L'esercito afferma che le truppe hanno ispezionato il tunnel e hanno trovato armi, esplosivi e missili anticarro. Secondo l'Idf, non ci sono altri tunnel noti che attraversano Israele dal Libano.

Manifestazione pro Pal: termina corteo all'Eur, cori in metro

Si è concluso alla metro Eur Fermi il corteo pro Palestina organizzato dai collettivi universitari. I manifestanti hanno sfilato per le strade dell'Eur tra cui un tratto di via Cristoforo Colombo. "Sempre accanto ai popoli che lottano. Palestina libera", hanno scandito al megafono. Poi i manifestanti sono entrati in metro continuando a scandire cori "Netanyahu assassino", "Palestina libera" e "Libano libero".

Media: "Netanyahu a Gallant: 'Parlo con Biden poi gli Usa'"

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, sta  condizionando la visita programmata del ministro della Difesa, Yoav  Gallant, negli Stati Uniti, affermando che non verrà approvata finché  Netanyahu non parlerà con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Lo  scrivono diversi organi di stampa ebraici. Gallant dovrebbe volare nelle  prossime ore negli Usa e incontrare domani il suo omologo statunitense  Lloyd Austin. Secondo quanto riportato, senza citare le fonti, Netanyahu ha parlato  con Gallant questa sera e ha affermato di non aver ancora dato il suo  consenso alla visita di un giorno, durante la quale Gallant prevede di  incontrare la sua controparte statunitense e altri funzionari per  discutere della reazione pianificata da Israele all'attacco missilistico  dell'Iran della scorsa settimana. Secondo quanto riportato dal Canale 12, Netanyahu sta inoltre  subordinando il viaggio alla condizione che il gabinetto di sicurezza  approvi prima la risposta pianificata da Israele all'attacco iraniano. Ci sono stati ripetuti scontri tra Gallant e Netanyahu, che da mesi  riflette sull'opzione di licenziare il suo ministro della Difesa.

Corteo collettivi pro-Pal, ferito operatore tv

“Saremo  sempre accanto ai popoli che lottano. Palestina libera, Libano libero” e  poi “Libertà, libertà, Palestina vincerà” e slogan contro Israele e il  primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Su questi slogan si è  chiuso il corteo pro Palestina partito dalla stazione metro Laurentina e  arrivato a poca distanza dal centro congressi ‘La Nuvola’, nel  quartiere Eur di Roma, dove è in corso l’evento Cybertech Europe. Un operatore di una televisione è stato ferito alla testa da una  bottiglia che un manifestante gli ha tirato addosso nella stazione della  metro Eur Fermi, dove i partecipanti al corteo erano in attesa del  convoglio. Nel pomeriggio, scortati dalla polizia tenuta antisommossa,  un’ottantina di giovani dei collettivi studenteschi hanno sfilato con  bandiere della Palestina e fumogeni rossi.

Unifil, truppe Israele in Libano, ma lontane da noi

Le truppe di  Israele sono in Libano, ma si sono allontanate dalla base dell'Unifil.  Lo afferma il portavoce Unifil, Andrea Tenenti, in una intervista al Tg3.

Netanyahu avverte il Libano, rischio distruzione come Gaza

"Avete l'opportunità di salvare il Libano prima che cada nell'abisso di una lunga guerra che porterà alla distruzione e alla sofferenza, come vediamo a Gaza. Non deve essere così". E' un passaggio del discorso del premier israeliano Benyamin Netanyahu al popolo libanese.

Guterres: Libano sull'orlo di una guerra totale

"Il Libano e' sull'orlo di una guerra totale con conseguenze che sono gia' devastanti. Ma c'e' ancora tempo per fermarsi". Lo ha detto il Segretario generale Antonio Guterres parlando della situazione in Medioriente dopo il 7 ottobre davanti al Consiglio di Sicurezza.

Israele scopre tunnel Hezbollah che oltrepassa confine

 Le forze armate israeliane hanno demolito un piccolo  tunnel di Hezbollah che attraversava di diversi metri il territorio  israeliano proveniente dal Libano. Lo ha annunciato l'esercito. La  notizia è rilanciata dal 'Times of Israel'. Secondo le IDF, il tunnel lungo 20 metri non aveva uscite in  territorio israeliano e il suo percorso attraversava di circa 10 metri  la Linea Blu riconosciuta dall'ONU, nel settore occidentale del confine,  vicino al villaggio libanese di Marwahin, proprio di fronte alla  comunità israeliana di Zar'it. Secondo l'esercito, nessuna città è mai stata minacciata dal tunnel. Secondo le valutazioni militari israeliane, Hezbollah ha iniziato la  costruzione del tunnel circa due anni fa, ed è stato rapidamente  identificato dall'IDF. L'esercito afferma di aver voluto tenere d'occhio  il tunnel mentre veniva costruito, piuttosto che rivelare a Hezbollah  di avere informazioni sul percorso sotterraneo.

Netanyahu conferma morte Safieddine

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante un videomessaggio rivolto alla popolazione libanese, ha confermato che Hashem Safieddine, ritenuto il successore di Hassan Nasrallah alla guida di Hezbollah, è stato ucciso in un raid su Beirut.

Guterres, 'Gaza ground zero di sofferenze umane'

"Nell'ultimo anno, dopo l'orrendo attacco di Hamas il 7 ottobre, Gaza e' diventato ground zero di sofferenze umane difficili da immaginare", con oltre 41 mila palestinesi uccisi, "soprattutto donne e bambini, migliaia dispersi sotto le macerie e l'intera popolazione sfollata". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, parlando della situazione in Medio Oriente dopo il 7 ottobre davanti all'aula del Consiglio di Sicurezza. Guterres ha detto che "questo e' stato un anno di crisi. Crisi umanitaria, Crisi politica. Crisi diplomatica. E crisi morale".

Guterres a Netanyahu: 'Stop alla proposta di legge anti-Unrwa'

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha scritto al primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, esprimendo "profonda preoccupazione" per la proposta di legge che potrebbe impedire all'Unrwa, l'agenzia dell'Onu che assiste i palestinesi, di continuare il suo lavoro essenziale nei Territori occupati. "Una tale misura soffocherebbe gli sforzi per alleviare la sofferenza umana e le tensioni a Gaza, e, in effetti, in tutto il Territorio Palestinese Occupato. Sarebbe una catastrofe in quello che è già un disastro senza precedenti", ha detto il capo dell'Onu parlando con i giornalisti fuori dal Consiglio di Sicurezza.

Netanyahu ai libanesi: liberatevi di Hezbollah per fine guerra

"Abbiamo ucciso l'erede di Nasrallah e l'erede del suo erede. Invito i cittadini libanesi a liberarsi da Hezbollah per porre fine alla guerra". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Lo riporta Haaretz.

Guterres: Unifil continua a fare il suo lavoro

I caschi blu di Unifil in Libano "continuano a svolgere il loro mandato per quanto possibile" in quello che "oggi è l'ambiente più impegnativo per i peacekeeper in qualsiasi parte del mondo", lo ha detto il Segretario generale Antonio Guterres parlando della situazione in Medioriente davanti all'aula del Consiglio di Sicurezza. "La missione dipende dalla piena collaborazione di tutte le parti. Voglio ancora una volta esprimere la mia gratitudine e ammirazione ai nostri peacekeeper e ai Paesi che contribuiscono con le truppe", ha detto il capo dell'Onu.

Collettivi in corteo Roma gridano 'dove sono gli infiltrati?'

"Dove sono gli infiltrati?" e "Tiziano libero" sono alcuni dei cori scanditi dagli studenti dei collettivi che stanno manifestando in corteo a Roma, nella zona della Laurentina. Il riferimento è alla manifestazione di sabato scorso in piazzale Ostiense culminata con gli scontri con le forze dell'ordine e in particolare al giovane arrestato. In piazza ci sono un centinaio di persone.

Qatar lancia ponte aereo aiuti per Libano, cargo da Parigi

Doha ha  lanciato un "ponte aereo" per trasportare forniture mediche e aiuti  alimentari in Libano. Lo ha riferito il sottosegretario qatarino per la  Cooperazione internazionale, Lolwah Al-Khater, in visita in un ospedale  pubblico di Beirut. "Oggi abbiamo lanciato il ponte aereo con aerei  consecutivi che trasportavano cibo, materiali per rifugi e forniture  mediche", ha affermato, sottolineando che Doha sta lavorando "su piani a  medio e lungo termine per contenere questa crisi umanitaria". Tali  aiuti, gli ha fatto eco il ministro della Salute libanese Firass  Abiad, "aiuteranno a coprire la carenza di forniture mediche, di  soccorso e di supporto" e saranno "una spinta vitale" per le centinaia  di migliaia di sfollati e feriti. Anche Parigi si è mossa per far arrivare aiuti al Paese dei Cedri, e  un cargo con medicine e attrezzatura è atterrato oggi a Beirut. "Se non  facciamo nulla, domani il Libano potrebbe assomigliare a ciò che è  diventata la Siria: un centro di instabilità per il contrabbando, il  terrorismo e un punto di partenza per una grande migrazione di civili  che cercano rifugio in Europa", ha dichiarato il ministro degli Esteri  francese Jean-Noel Barrot in Parlamento. Come la Francia, carichi sono  arrivati di recente pure da Emirati Arabi Uniti, Turchia, Iraq, Egitto,  Giordania e Romania.

Tajani: 'La situazione in Libano è molto preoccupante'

"La situazione in Libano è molto preoccupante per quello che sta accadendo e chiaramente il nostro obiettivo rimane quello del cessate il fuoco sia in Libano che a Gaza". Lo ha dichiarato all'ANSA il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, precisando di aver ricevuto garanzie dal suo omologo israeliano, Israel Katz, affinché il contingente italiano che partecipa alla missione Unifil dell'Onu "venga tenuto fuori dagli scontri con Hezbollah". Tajani ha assicurato che il governo "segue con grande attenzione" gli sviluppi della situazione e si è detto "convinto che l'elezione del nuovo presidente libanese potrebbe essere utilissima per arrivare ad un cessate il fuoco" auspicando che anche sul fronte politico "si accelerino i tempi". Il vicepremier ha quindi ribadito la sua "solidarietà con i giornalisti del Tg3" aggrediti in Libano e "il cordoglio per la morte dell'autista" ricordando di aver "condannato anche la decisione della Federazione Russa di emettere un mandato d'arresto per i giornalisti del Tg1". "Il principio è lo stesso, la libertà d'espressione e di stampa è uno dei fondamenti della democrazia, soffocare la libertà di stampa è soffocare la democrazia", ha detto.

Partito corteo pro Palestina a Roma, in testa striscione scontri manifestazione sabato

"Dalle scuole alle università, alle strade della nostra città 'Palestina Libera'". E' quanto si legge sullo striscione esposto dai manifestanti dei collettivi che stanno manifestando davanti alla stazione Laurentina della linea B della metropolitana a Roma per la Palestina. Lo stesso striscione e' stato esposto anche nel corso della manifestazione di piazzale Ostiense di sabato scorso poco prima degli scontri con le forze dell'ordine. I manifestanti sono partiti in corteo diretti verso largo Pella, poco distante dal palazzo della Nuvola dove è in corso l'evento Cybertech Europe.

Israele, suonano sirene nel nord e a Sderot

In Israele tornano a suonare le sirene dell'allarme antiaereo. I media locali riferiscono dell'allerta scattata nel nord, a ridosso della frontiera con il Libano, e a Sderot, vicino al confine con la Striscia di Gaza.

Israele, scuole chiuse nelle aree vicino Haifa

Nuove linee guida, con restrizioni inasprite, vengono diffuse dal Comando del fronte interno delle forze israeliane (Idf) per diverse località nei pressi di Haifa, nel nord di Israele. E, riporta il Times of Israel, non consentono l'apertura delle scuole a Kiryat Ata, Kiryat Bialik, Kiryat Yam e Kiryat Motzkin.

A Haifa, finita oggi nel mirino di una raffica di razzi lanciati dagli Hezbollah libanesi, resteranno aperte solo in presenza di rifugi che possano essere raggiunti rapidamente in caso di allarme antiaereo.

Fonti israeliane: 'Falso che Sinwar abbia ripreso contatti con Qatar'

Fonti israeliane, citate da Ynet, hanno smentito che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, abbia ripreso i "contatti con il Qatar nei giorni scorsi dopo una lunga pausa". La notizia era stata data ieri dall'emittente Al-Arabiya. "Questo è sbagliato. Sinwar non ha avuto contatti con i Paesi mediatori", ha dichiarato la fonte a Ynet dopo che l'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva riferito che Sinwar era irraggiungibile "da settimane", alimentando i sospetti che fosse rimasto ucciso in un raid israeliano su Gaza.

Fonti:l'allerta 3 nelle basi è una misura precauzionale

Il personale delle basi italiane di Unifil in Libano si trova in 'L3', ovvero livello di allarme 3, ed è quindi riparato nei bunker: si tratta di una misura presa a titolo precauzionale. Unifil al momento non è l'obiettivo delle parti in conflitto. Lo si apprende da fonti della Difesa.

Delegazione Hamas al Cairo per colloqui con al-Fatah

Una delegazione di Hamas è arrivata al Cairo per colloqui con rappresentanti di al-Fatah nell'ottica della riconciliazione palestinese ''sotto gli auspici dell'Egitto''. Lo ha dichiarato una fonte egiziana ben informata all'agenzia di stampa Xinhua. A capo della delegazione di Hamas è Khalil al-Hayya. In agenda anche la situazione nella Striscia di Gaza e il futuro del valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto. Israele sta ora controllando il lato palestinese del valico.

Soldati issano bandiera Israele in villaggio sud Libano

Soldati sono  stati ripresi mentre issano una bandiera israeliana sopra delle rovine  nel villaggio di Maroun al-Ras, nel sud del Libano. Lo riporta Haaretz.

Libro Woodward: 'Biden ha definito Netanyahu un figlio di p...'

Il presidente Usa Joe Biden ha definito il premier israeliano Benyamin Netanyahu 'son of b...' (figlio di p...) e 'bad f..king guy' (un cattivo fottuto): lo rivela nel suo ultimo libro il leggendario giornalista del Watergate Bob Woodward.

Italiani Unifil: arrivati anche ad allarme massimo

La situazione delle basi Unifil italiane in Libano in queste ore - con continui bombardamenti che si sentono a decine di chilometri di distanza - oscilla tra il livello 2 e il livello 3 di allarme, ovvero il livello massimo. I militari, in base al livello di allarme attivato, utilizzano elmetto e giubbetto protettivo. Talvolta rifugiandosi nei bunker e altre volte limitando semplicemente le operazioni al minimo. È quanto riferiscono fonti militari in merito alla situazione nelle basi italiane di Unifil in Libano.

Bandiera israeliana in area Hezbollah a sud del Libano

La bandiera israeliana è stata issata a Maroun el Ras, villaggio del sud del Libano, dove l'Idf ha preso il controllo di un intero complesso e dei terreni circostanti dove Hezbollah si era impadronito di una vasta area trasformandola in quartier generale con lanciatori di razzi puntati su Israele. La bandiera viene mostrata dalle tv locali. I genieri hanno utilizzato centinaia di chili di esplosivo per distruggere tunnel e strutture sotterranee dove si erano acquartierati i miliziani del gruppo sciita. Carri armati e commando hanno operato in tre aree centrali nel sud del Libano, localizzando armi ed eliminato 200 terroristi.

Parigi: verso rimpatrio di una cinquantina di persone dal Libano

La Francia ha messo a disposizione un aereo da trasporto militare A400M per rimpatriare una cinquantina di volontari dal Libano, attesi oggi a Parigi. Lo si apprende da fonti ben informate sul dossier. La settimana scorsa, le autorità francesi avevano riservato centinaia di posti sui voli commerciali per i loro cittadini, malati e anziani principalmente. Nel Paese mediorientale ci sono circa 24.000 titolari di passaporto francese, principalmente con doppia cittadinanza.

Manifestazione per ostaggi a Gerusalemme, 5 arresti vicino uffici Netanyahu

Arresti in Israele durante una manifestazione per chiedere il rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco di un anno fa di Hamas nel Paese. Cinque manifestanti, riferisce Haaretz, sono stati fermati durante una protesta nei pressi degli uffici del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. I manifestanti bloccavano gli ingressi.

Idf: 'Da inizio operazione di terra eliminati centinaia di esponenti Hezbollah e distrutte basi'

Dall'inizio dell'operazione di terra in Libano la scorsa settimana, le forze israeliane hanno ucciso "centinaia di terroristi, smantellato diversi percorsi sotterranei, decine di infrastrutture e basi per il combattimento in cui Hezbollah aveva nascosto centinaia di armi lungo la frontiera, compound che sono stati localizzati e distrutti", ha rivendicato l'Idf.

Reza Pahlavi: 'Pronto a guidare Iran verso libertà e pace'

Reza Pahlavi, figlio dell'ultimo Scià iraniano Mohammad Reza Pahlavi, rovesciato nella rivoluzione del 1979, ha rivolto un messaggio ad Israele e ai Paesi arabi affermando di essere pronto a guidare una transizione verso un Iran democratico e in pace con gli altri Stati della regione dopo la caduta della Repubblica islamica. Il messaggio, di quattro minuti e mezzo, è stato postato su X in inglese con sottotitoli in ebraico, arabo e persiano pochi giorni dopo una dichiarazione del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, secondo il quale "l'Iran sarà finalmente libero molto prima di quanto la gente pensi" e "il popolo ebraico e il popolo persiano saranno finalmente in pace". Secondo Reza Pahlavi, che vive in esilio negli Usa fin dalla caduta della monarchia, 45 anni fa, "c'è una vasta coalizione di patrioti iraniani, in patria e all'estero, pronti ad agire". "Ho detto ai miei compatrioti - aggiunge Reza - che farò il mio dovere, interverrò su loro richiesta per sovrintendere a questa pacifica transizione alla democrazia e al ritorno dell'Iran nella comunità delle nazioni". Reza Pahlavi, che lo scorso anno ha visitato Israele, ha dichiarato più volte in passato di essere pronto a guidare l'Iran dopo l'eventuale caduta della Repubblica islamica, ma solo se ciò sarà sancito da un libero referendum popolare.

Hezbollah: respinte truppe Israele infiltrate vicino Unifil

Hezbollah afferma di aver respinto le truppe israeliane che si erano "infiltrate" vicino ad una postazione dell'Unifil, le truppe Onu che presidiano la linea blu al confine tra i due Paesi.

Tajani sente Katz: 'Assicurata massima tutela di Unifil'

"Lungo colloquio telefonico con il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. Ribadita la richiesta italiana di assicurare massima tutela al contingente Unifil. Mi ha nuovamente rassicurato al riguardo. Prosegue l'impegno diplomatico italiano per la pace in Medio Oriente". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Al Jazeera: significativa presenza IDF vicino base Unifil

Una  significativa presenza dell'esercito israeliano, tra cui truppe e  veicoli, è stata segnalata vicino alla base delle forze di pace delle  Nazioni Unite Unifil a Maroun al-Ras, nel Libano meridionale. Lo riporta  Al Jazeera. Fotografie satellitari visionate dall'emittente mostrano 40  veicoli militari posizionati in fortificazioni di terra attorno al  quartier generale della missione delle Nazioni Unite. Le truppe UNIFIL nei giorni scorsi hanno  lanciato l'allarme dopo che l'esercito israeliano si era schierato  vicino alla postazione della missione a sud-est di Maroun al-Ras,  all'interno del territorio libanese. L'UNIFIL aveva rilasciato una  dichiarazione in cui affermava che è inaccettabile compromettere la  sicurezza delle forze di pace delle Nazioni Unite mentre svolgono i loro  compiti assegnati dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Sindaco Beirut: 'Non c'è più posto sicuro in città'

"Non c'è posto sicuro a Beirut". Parla così il sindaco della capitale libanese Abdallah Darwich in un'intervista alla Bbc dal suo ufficio in città, nel mirino delle operazioni israeliane contro Hezbollah. Secondo il sindaco, i bombardamenti israeliani in alcune zone di Beirut significano che potenziali obiettivi israeliani sono ora sparsi per la città.

"Non si sa chi vive in questo o quell'edificio, quindi non si sa se lì c'è un obiettivo - ha affermato - Non si può più dire che Beirut sia sicura. Nessuno sa dove sia il prossimo obiettivo israeliano". Il sindaco ha fatto riferimento a due recenti attacchi nel cuore di Beirut, che - ha detto - hanno dimostrato che non sono a rischio solo le aree legate ai gruppi di combattenti. Il riferimento, ricorda la Bbc, è alle operazioni a Bachoura e Cola, che - secondo le forze israeliane (Idf) - hanno preso di mira Hezbollah e Hamas. In un'operazione è stata distrutta una struttura sanitaria.


Meloni: 'Piena solidarietà a troupe Tg3'

"La mia totale solidarietà alla troupe del @Tg3web aggredita questa mattina mentre stava documentando la situazione a nord di Sidone, in Libano, insieme alla più sentita vicinanza ai familiari dell'autista locale deceduto per un infarto a seguito dell'attacco". Lo scrive la premier Giorgia Meloni su X.

Al Jazeera, decine di mezzi israeliani vicino a base Unifi

Fotografie satellitari mostrano una significativa presenza dell'esercito israeliano, tra cui truppe e veicoli, vicino alla base delle forze di pace Onu a Maroun al-Ras, nel su del Libano. Lo scrive Al Jazeera, secondo cui le immagini mostrano 40 veicoli militari posizionati in fortificazioni di terra attorno al quartier generale della missione Onu. L'area - continua l'emittente - ha visto la costruzione di una strada e scavi del terreno vicino alla base. Le truppe dell'Unifil hanno lanciato l'allarme nei giorni scorsi dopo che l'esercito israeliano si è schierato vicino a una postazione della missione a sud-est di Maroun al-Ras. 

Gallant: "Hamas è organizzazione fatta a pezzi, Hezbollah un gruppo ferito"

"A un anno dall'inizio della guerra, Hamas è un'organizzazione smembrata e Hezbollah è un'organizzazione ferita". Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, in dichiarazioni rilanciate dai media israeliani dopo una visita al Comando settentrionale delle forze israeliane. "Le azioni di Israele si vedono in tutto il Medio Oriente - ha aggiunto - Quando il fumo in Libano si sarà diradato, l'Iran capirà di aver perso il suo asset più grande". 

Gallant: "Hamas gruppo smembrato ed Hezbollah ferito"

"A un anno dall'inizio della guerra, Hamas e' un'organizzazione smembrata e Hezbollah e' un'organizzazione ferita". Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, sostenendo che le capacita' offensive del gruppo sciita filo-iraniano hanno subito duri colpi e sono "in uno stato simile a quello in cui ha iniziato Hamas, forse anche peggio". "L'azione di Israele e' visibile in tutto il Medio Oriente. Quando il fumo in Libano si sara' diradato, l'Iran capira' di aver perso la sua risorsa piu' grande", ha aggiunto Gallnt. 

Air Serbia rimpatria 88 persone dal Libano

La compagnia di bandiera Air Serbia ha annunciato oggi di essere impegnata nel rimpatrio dal Libano di 88 persone, fra le quali tre bambini. La maggioranza dei passeggeri di un volo da Beirut a Belgrado, è stato precisato, sono cittadini serbi, e con loro vengono rimpatriati anche alcuni cittadini di paesi vicini alla Serbia residenti in Libano. 

Imam di Bologna espulso, rivendicava sostegno ad Hamas

Il pachistano Zulfiqar Khan, imam della moschea di via Jacopo di Paolo a Bologna, è stato portato in Questura per essere espulso. A darne notizia è un comunicato dove il suo difensore Francesco Murru parla del "ritorno ad uno stato di polizia e al perseguimento dei reati di opinione". Il ministro dell'Interno ha firmato un decreto di allontanamento dal territorio nazionale per motivi di sicurezza dello Stato: si segnala che Zulfiqar ha manifestato una visione integralista del concetto di jihad e, tra l'altro, esaltato il martirio e l'operato dei mujahidin nel conflitto israeliano-palestinese, rivendicando il sostegno ad Hamas. 

Gallant: "Safieddine è stato probabilmente eliminato"

Hashem Safieddine, ritenuto il successore di Hassan Nasrallah alla guida di Hezbollah, è stato "probabilmente eliminato" nel raid su Beirut della scorsa settimana. Lo ha dichiarato il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, citato dal Times of Israel. "Hezbollah è un'organizzazione senza un leader, Nasrallah è stato eliminato, probabilmente anche il suo sostituto è stato eliminato, questa cosa ha un effetto drammatico su tutto ciò che accade. Non c'è nessuno che prenda decisioni, nessuno che agisca", ha affermato Gallant durante una visita al Comando Settentrionale delle Idf.

Libano, troupe Tg3 aggredita da familiari donne uccise nei raid

Sarebbero stati alcuni familiari di due donne uccise dai raid israeliani ad aggredire a Jiyeh, in Libano la troupe del Tg3 composta dall'inviata Lucia Goracci e dal cameraman Marco Nicois, accompagnati dalla fixer Kinda Mahaluf e dall'autista Ahmad Akil Hamzeh, quest'ultimo colto da infarto e deceduto mentre cercava di calmare uno degli aggressori. Lo ha detto l'inviata Rai in Libano Stefania Zane al Tg2. "Questa mattina i nostri colleghi, con la fixer e l'autista, erano andati a Sidone, per documentare, con tutti i permessi necessari, il luogo di un bombardamento di due giorni fa, nel mezzo di un' allerta diramata dagli israeliani che chiede ai civili di allontanarsi dalle coste. I familiari di due donne uccise - ha detto - li hanno aggrediti. Uno di loro li ha inseguiti fino all'autostrada, Ahmad ha cercato di sedare questa lite mentre l'uomo tentava di prendere la telecamera all'operatore. Purtroppo un infarto lo ha stroncato sul colpo". "Un uomo gentile e riguardoso - lo ha definito - che ci aveva accompagnato in tante trasferte. Lucia Goracci ne ha ricordato commossa la "profondità e grande dolcezza", mentre la Rai ha espresso vicinanza e sostegno alla sua famiglia.

Annunziata: "Ue nomini un inviato per la pace in Medio Oriente"

"Il progetto del premier Netanyahu di cambiare il Medio Oriente con la forza delle armi non è pace, è dominio, e l'Ue dovrebbe reagire con un'iniziativa completa per la pace che comprenda la nomina di un inviato e la convocazione di una conferenza internazionale". E' quanto ha detto in una nota l'europarlamentare Pd Lucia Annunziata, membro della commissione Esteri, intervenendo nell'aula della plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. "Israele ha certamente il diritto di difendersi. Tuttavia, la difesa non può diventare un progetto, come ha detto Netanyahu qualche giorno fa, 'per cambiare il volto del Medio Oriente'. Il progetto è ben avviato. Sotto la guida di Netanyahu, Gaza è stata distrutta, una vasta distesa di terra e proprietà è stata requisita in Cisgiordania, il Libano è stato invaso. Netanyahu non ha alcun mandato per questo. Questa non è pace, è dominio. Eppure l'Europa è stata lenta e indecisa su queste questioni. È tempo di mettere in atto un'iniziativa europea completa per la pace", ha spiegato Annunziata. "La mia proposta è di creare un progetto dedicato guidato da un inviato di altissimo livello per la pace in Medio Oriente, con l'obiettivo di convocare una conferenza internazionale il prima possibile", ha concluso. 

Media, nuovo patto Iran-alleati contro Israele e Usa

L'Iran intende rafforzare i suoi alleati e i gruppi militanti in Medio Oriente attraverso un nuovo patto di difesa, alla luce delle crescenti tensioni nella regione. Lo ha riferito l'agenzia di stampa iraniana Tasnim, secondo cui il patto mira a creare una struttura di difesa comune per i Paesi e i gruppi appartenenti all"Asse della Resistenza" guidato dall'Iran, una rete di alleati che combatte contro Israele. Secondo la bozza, i firmatari del patto sarebbero obbligati a fornire un ampio sostegno economico, militare e politico agli alleati in caso di attacco da parte di Israele o degli Stati Uniti, ha riferito Tasnim. 

Unifil, catastrofico effetto umanitario da raid di Israele

"Oggi, un anno dopo" il 7 ottobre, "gli scontri a fuoco quasi quotidiani si sono trasformati in una implacabile campagna militare il cui impatto umanitario è a dir poco catastrofico". Lo afferma in una nota la coordinatrice speciale delle Nazioni Unite per il Libano Jeanine Hennis-Plasschaer in una dichiarazione su X. "Con i costanti bombardamenti israeliani ormai parte integrante della vita quotidiana in Libano, e con gli Hezbollah che lanciano raffiche di razzi e missili contro Israele, troppe persone stanno pagando un prezzo inimmaginabile, con molti morti e feriti e centinaia di migliaia di sfollati", conclude la coordinatrice. 

Iran pensa a nuovo patto di difesa con proxy e Paesi regione

Un nuovo patto difensivo che prevede l'obbligo di fornire sostegno militare, economico e politico ai propri alleati in caso di attacco di Israele o Stati Uniti. E' quanto sta pensando di stringere l'Iran con i suoi proxy in Medio Oriente alla luce dell'escalation in corso nella regione, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Tasnim, che cita una bozza dell'accordo. Il patto, che sulla carta coinvolgerebbe gruppi come Hamas, Hezbollah e Houthi, avrebbe lo scopo di creare una struttura difensiva congiunta per i Paesi ed i gruppi che appartengono al cosiddetto 'Asse della Resistenza' a guida iraniana. Una sorta di network in chiave anti-israeliana e anti-americana di cui, tuttavia, al momento non vengono rivelati ulteriori dettagli.

Media, Biden sempre più diffidente su piani Israele

Nelle ultime settimane l’amministrazione Biden è diventata sempre più diffidente nei confronti di ciò che il governo israeliano afferma in merito ai propri piani militari e diplomatici nella guerra su più fronti che sta combattendo. A scriverlo è Axios, citando quattro funzionari statunitensi.

"La nostra fiducia negli israeliani è molto bassa in questo momento e per una buona ragione", ha dichiarato uno di loro. Due funzionari statunitensi hanno riferito ad Axios che durante una telefonata che si è svolta venerdì il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha detto al ministro israeliano per gli affari strategici Ron Dermer che gli Stati Uniti si aspettano "chiarezza e trasparenza" da Israele sui suoi piani di ritorsione contro l'Iran perché ciò avrà implicazioni per le forze e gli interessi statunitensi nella regione.


Idf, oggi Hezbollah ha lanciato 135 razzi su Israele

L'Idf ha reso noto che oggi le milizie sciite legate filoiraniane Hezbollah hanno lanciato sul territorio israeliano 135 ordigni. 

Media: "Usa diffidenti su piani Israele per attacco all'Iran"

Funzionari statunitensi hanno dichiarato ad Axios che l'amministrazione Biden è sempre più diffidente nei confronti di ciò che Israele afferma riguardo i suoi piani militari e diplomatici. "La nostra fiducia negli israeliani è molto bassa in questo momento e per una buona ragione", afferma la fonte aggiungendo che il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha detto venerdì al ministro per gli Affari strategici israeliano Ron Dermer che gli Stati Uniti si aspettano "chiarezza e trasparenza" da Israele sui suoi piani per l'attacco all'Iran. I funzionari hanno affermato che il messaggio è chiaro: se gli Usa non vengono informati sui piani di Israele, non si uniranno necessariamente a una coalizione per difendere Israele da un potenziale futuro attacco da parte dell'Iran. Media, 'Usa diffidenti su piani Israele per attacco all'Iran'. Tuttavia, i funzionari statunitensi hanno ammesso con Axios che è anche probabile che si trattasse di un avvertimento vuoto e che gli Usa faranno di fatto fatto un passo avanti. Il report riferisce inoltre che gli Stati Uniti sono preoccupati anche per l'ultima operazione lanciata dall'Idf nel nord di Gaza, nonostante Israele abbia detto a Washington che gli ordini di evacuazione dei civili non porteranno a uno sfollamento permanente della popolazione. "Ci dicono quello che vogliamo sentirci dire: il problema è la mancanza di fiducia", ha detto la fonte.

Gaza, fonti mediche: oggi uccisi 43 palestinesi

Almeno 43 palestinesi sono stati uccisi oggi nella Striscia di Gaza dall'esercito israeliano: lo hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera. Il bilancio include le vittime dell'attacco al campo profughi di Jabalya nel nord della Striscia, che ora sono sette, secondo le stesse fonti. In precedenza la Protezione civile di Gaza aveva annunciato che 17 persone sono morte nell'attacco israeliano a Jabalya.

Hezbollah: "Sosteniamo sforzi del Libano per la tregua"

l numero due di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato di sostenere gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco con Israele. "Sosteniamo gli sforzi politici guidati dal presidente (del Parlamento Nabih) Berri che mirano principalmente al cessate il fuoco", ha detto in un discorso trasmesso dalla televisione del partito al-Manar. La Cnn sottolinea che è la prima volta che il gruppo sostiene pubblicamente la via dei negoziati dall'inizio della guerra. "Una volta raggiunto il cessate il fuoco, la diplomazia potrà occuparsi di tutte le altre questioni e le decisioni potranno essere prese collettivamente", ha detto Qassem.

Idf: preso controllo compound Hezbollah nel sud Libano

L'esercito israeliano ha annunciato di aver preso "il controllo operativo" di un ampio compound di Hezbollah a Maroun El Ras che "rappresentava una minaccia diretta per i residenti del nord di Israele". Il sito comprendeva "un edificio residenziale e un uliveto, dove è stato trovato un lanciarazzi, carico e pronto a sparare". "Sono state inoltre identificate infrastrutture sotterranee, nascondigli di terroristi e alloggi", ha aggiunto l'Idf, pubblicando un video che mostra la localita', sostenendo di aver distrutto un nascondiglio di armi.

L'inviata tg3 Goracci, 'ci hanno aggredito e nessuno ci aiutava*

"Eravamo in un villaggio a nord di Sidone, sul luogo di un bombardamento di due notti fa", racconta nel servizio del tg3 la giornalista inviata in Libano, Lucia Goracci, riferendo dell'aggressione subita dalla sua troupe, durante la quale è morto d'infarto l'autista. L'inviata sottolinea come la loro presenza fosse stata segnalata e la troupe stesse riprendendo il viaggio "senza problemi, la gente ci parlava". Poi "è spuntato un uomo, che ha aggredito l'operatore Marco Nicois, tentando di strappargli la telecamera", spiega Goracci. 

"Abbiamo protetto Marco, ci siamo allontanati in fretta, sono arrivati altri che hanno provato a spintonarci, a spintonare l'auto. Siamo andati via veloci in auto, ma quest'uomo ci stava seguendo e quando l'autista si è fermato ad un distributore, ormai eravamo fuori dal Paese, ci è venuto addosso, ha strappato le chiavi, ha tentato di distruggere la telecamera mentre nessuno ci veniva in aiuto". L'autista, che cercava di spiegare e convincere gli aggressori, "è mancato, caduto in terra -ricorda la Goracci- Siamo corsi in ospedale e ci hanno detto che era morto dopo lunghi tentativi di rianimarlo. Non abbiamo parole per descriverne la profondità umana e la grande dolcezza". 

Idf, Hezbollah ha lanciato 100 razzi su Haifa in mezzora

L'Idf ha reso noto che oltre 100 razzi sono stati lanciati da Hezbollah sulla città di Haifa e nell'area nell'arco di mezzora. Una donna è rimasta ferita dalle schegge e diverse abitazioni sono state danneggiate. 

Hamas, 17 persone uccise in raid israeliano a Jabalya

La Protezione civile di Gaza annuncia che 17 persone sono state uccise in un attacco israeliano. L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che uno dei suoi corrispondenti ha affermato che "c'erano decine di martiri e feriti che giacevano nelle strade di Jabalya e, a causa dell'intensità dei bombardamenti, gli operatori sanitari e la protezione civile non sono riusciti a raggiungerli".

85 razzi su Haifa, danni a edifici ma no feriti

Hezbollah ha lanciato una nuova salva di razzi su Haifa. Secondo quanto riferito dalle forze armate israeliane, la maggior parte degli 85 missili sono stati intercettati, ma alcuni hanno colpito l'area, danneggiando edifici ma senza fare vittime. L'Idf ha precisato che sono stati segnalati danni a Kiryat Yam e Kiryat Motzkin, alla periferia di Haifa. 

Troupe Tg3 aggredita in Libano, autista muore d'infarto

Una troupe del Tg3 è stata aggredita in Libano, vicino a Sidone. L'autista locale ha avuto un infarto ed è morto. Lo denuncia il Tg3 nell'edizione delle 12 riportando il racconto dell'inviata Lucia Goracci che afferma che prima un uomo armato e poi un gruppo di persone si sono avvicinate e hanno cominciato a minacciare i giornalisti. A quel punto l'autista ha avuto un malore ed è morto nonostante il massaggio cardiaco. Il fixer aveva segnalato a Hezbollah la presenza dei giornalisti.

Idf, secondo attacco a periferia sud di Beirut

L'esercito israeliano annuncia di aver colpito obiettivi di Hezbollah nella roccaforte della milizia sciita a sud di Beiurt a Dahiyeh. Lo riporta Haaretz. Secondo il quotidiano libanese L'Orient Le jour, il raid, il secondo della giornata nella zona, è avvenuto poco dopo la fine di un discorso di Naïm Kassem, numero due di Hezbollah. 

Idf, attacchi contro obiettivi Hezbollah a sud di Beirut

Le forze di difesa israeliane stanno effettuando 'attacchi contro obiettivi di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut'. Lo fanno sapere le stesse IDF senza aggiungere altri dettagli.

Raid Israele nel centro della Striscia di Gaza, i morti sono 25

E' salito a circa 25 morti, tra cui cinque bambini e due donne, il bilancio di due attacchi lanciati dall'esercito israeliano la notte scorsa nel centro della Striscia di Gaza: lo ha reso noto l'ospedale dei martiri di Al Aqsa, dove sono stati portati i corpi, come riporta Al Jazeera. Nei raid sono state colpite alcune case nel campo profughi di Bureij. 

Hezbollah,'successore di Nasrallah sarà eletto appena possibile'

I vertici di Hezbollah sono "perfettamente organizzati" nonostante i "dolorosi" attacchi di Israele. Lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah, in riferimento all'uccisione nei giorni scorsi del leader Hasan Nasrallah. Qassem ha affermato che l'elezione del nuovo segretario generale, che succederà a Nasrallah, sarà organizzata secondo "il regolamento interno" nonostante le "le condizioni difficili".  L'elezione avverrà da parte del Consiglio consultivo (Majlis ash Shura), composto da sette membri, alcuni dei quali sono stati uccisi nelle ultime settimane da raid israeliani.

Vice Nasrallah, Hezbollah organizzata malgrado attacchi Israele

La leadership di Hezbollah è "perfettamente organizzata" nonostante gli attacchi "dolorosi", subiti da Israele. Lo dice numero due dell'organizzazione, Naim Qassem. L'elezione del nuovo segretario generale, da parte del Consiglio della Shura, composto da sette membri, "sarà organizzata" secondo "il regolamento interno" del movimento filo-iraniano nonostante le condizioni "difficili", ha proseguito il vice di Nasrallah. 

Ankara, da domani evacuazione 2.500 turchi da Libano

La Turchia inizierà domani l'evacuazione dei propri cittadini residenti in Libano. Due navi sono salpate oggi verso il porto di Beirut, ognuna capace di ospitare a bordo fino a 2 mila passeggeri. In base a quanto reso noto dal ministero degli Esteri turco, le due imbarcazioni trasportano carichi di aiuti umanitari destinati alla popolazione libanese colpita dai bombardamenti dell'aeronautica israeliana. Il governo di Ankara aveva precedentemente annunciato che piani di evacuazione, sia via mare che via terra, erano stati preparati nei dettagli e pronti a divenire operativi per portare fuori dal Paese i 2.500 turchi residenti in Libano e che finora hanno fatto richiesta di rientro in patria. Risultano tuttavia essere 14,000 i cittadini turchi nel Paese dei cedri; da Ankara fanno sapere che nuove evacuazioni potrebbero avere luogo nei prossimi giorni, soprattutto in caso i bombardamenti israeliani dovessero divenire più intensi. Già negli scorsi giorni più di 1,400 civili in fuga dal Libano sono giunti a bordo di navi nel porto di Mersin, nel sud della Turchia, mentre altri 600 cittadini americani sono stati fatti transitare a Istanbul a bordo di due diversi aerei, prima di far rientro a casa.

Media, Israele ha mandato i carri armati in profondità a Jabalya

Israele ha inviato i carri armati più in profondità a Jabalya, nella Striscia di Gaza settentrionale, e ha consigliato alla popolazione di andarsene mentre bombarda dal cielo lo storico campo profughi palestinese, hanno riferito i residenti. Lo riporta Haaretz.   I medici palestinesi hanno dichiarato che sono state segnalate vittime a Jabalya, ma che non sono riusciti a raggiungere le zone sotto attacco. 

Hezbollah: "Da una settimana Israele non riesce ad avanzare"

"L'invasione di terra (israeliana) è cominciata da una settimana ma Israele non riesce ad avanzare, e questo dimostra la nostra capacità di resistere", lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah, in un discorso in diretta tv su al Manar. "Noi li aspettiamo corpo a corpo", ha ribadito Qassem in riferimento ai militari israeliani. 

Hezbollah: "Stiamo bene e stiamo resistendo sul terreno"

La guerra di Israele al Libano non ha indebolito la nostra volontà e determinazione a resistere: lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah, in un discorso in diretta tv trasmesso da al Manar. "Il nemico mente sulle nostre capacità e sulle perdite che dice di infliggerci. Stiamo bene e siamo capaci di rispondere", ha detto Qassem. "Guardate a quel che succede lungo la linea frontaliera, siamo sul terreno e i nostri combattenti dimostrano la loro bravura", ha aggiunto. "Noi siamo qui e rimaniamo qui". 

Crisi Medio Oriente, tensione a New York. VIDEO

Borrell: "Aiuti per Gaza vengono respinti per futili motivi"

"Dal 7 ottobre la guerra si è estesa. Da Rafah si può vedere che le donazioni provenienti da tutto il mondo per Gaza vengono respinte per ragioni futili, perché un sacco è di colore diverso o perché uno strumento è considerato pericoloso". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell intervenendo all'Eurocamera.

Borrell

©Ansa

Hezbollah: "Israele vuole sottomettere tutto il Medio Oriente"

Israele vuole sottomettere tutto il Medio Oriente: lo ha detto il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, in un discorso televisivo trasmesso dalla tv al Manar. "I dirigenti israeliani, da Netanyahu a Gallant, lo hanno detto esplicitamente che vogliono cambiare il volto del Medio Oriente, vogliono mettere tutti in ginocchio attorno a loro", ha aggiunto Qassem. 

Hezbollah: "Il 7 ottobre è stata un'azione contro l'occupazione"

L'azione del 7 ottobre è stata legittima contro l'occupazione israeliana che dura da più di 70 anni: lo ha detto il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, in un discorso televisivo trasmesso dalla tv al Manar. L'obiettivo della reazione israeliana è stato ed è quello di annientare ogni forma di resistenza a Israele e di compiere il genocidio dei palestinesi, ha aggiunto. 

Schlein: "Meloni faccia come Sanchez, riconosca lo Stato della Palestina"

"Il governo italiano potrebbe fare quello che ha fatto Sanchez, riconosca lo Stato di Palestina". Lo ha detto Elly Schlein a Sky TG24 parlando della situazione in Medio Oriente.  LIVE IN ROMA IN DIRETTA

Media: "25 morti nei raid dell'Idf sui campi profughi a Gaza"

Venticinque persone sono state uccise negli attacchi aerei israeliani sui campi profughi di Nuseirat e Bureij, nel centro di Gaza. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa. 

Il bilancio delle vittime palestinesi nella guerra di Israele a Gaza si avvicina a 42.000 morti, con quasi 100.000 feriti.

Al Jazeera: "Il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il Libano e il capo della forza di mantenimento della pace lungo il confine con Israele affermano che una soluzione negoziata è l'unico modo per ripristinare la stabilità nella regione e che è giunto il momento di agire"

Cnn: "Usa temono che Israele passi alla guerra su larga scala in Libano"

Due settimane dopo che Israele ha annullato una proposta di cessate il fuoco guidata dagli Stati Uniti con Hezbollah, gli Stati Uniti non stanno cercando attivamente di rilanciare l'accordo e si sono rassegnati a cercare di modellare e limitare le operazioni israeliane in Libano e contro l'Iran piuttosto che porre fine alle ostilità: lo hanno detto funzionari statunitensi alla Cnn spiegando che all'interno dell'amministrazione Biden sono alte le preoccupazioni sul fatto che ciò che Israele ha promesso, cioè che sarebbe stata un'operazione limitata, si trasformerà presto in un conflitto su larga scala e prolungato. 

L'Iran attiva la difesa aerea sulla città di Isfahan

L'Iran ha attivato i sistemi di difesa aerea sulla città di Isfahan durante la notte. Lo rendono noto i Guardiani della rivoluzione. Diverse esplosioni avvenute in precedenza avevano alimentato i timori di un possibile attacco israeliano. 

L'agenzia di stampa iraniana Fars ha riferito, citando una fonte dei Pasdaran, che i sistemi di difesa aerea sono stati attivati dopo l'avvistamento di un "oggetto luminoso", ma non vi è stato alcun contatto nemico. La radio di Stato l'ha definita una manovra difensiva. 

La città di Isfahan è sede di strutture dell'industria della difesa e del programma nucleare del paese.

Media: "Hezbollah convinto della morte di Safieddine"

Hezbollah è "convinto" che Hashem Safieddine, cugino e potenziale successore del segretario generale Hassan Nasrallah, sia stato ucciso nel raid israeliano condotto nella notte tra giovedì e venerdì in un sobborgo meridionale di Beirut. Lo riporta Asharq Al-Awsat citando una fonte della sicurezza libanese, secondo cui Hezbollah non annuncerà la morte di Safieddine “finché il corpo non sarà recuperato da sotto le macerie”. 

La fonte afferma che i droni israeliani sorvolano costantemente per il quinto giorno consecutivo la zona dell'attentato per impedire le squadre della protezione civile libanese di avvicinarsi al luogo, che sarebbe il quartiere generale dell’intelligence di Hezbollah, raso al suolo con circa 73 tonnellate di bombe. 

Qualche giorno fa l’emittente Al Jazeera aveva riferito che Hezbollah ha perso i contatti con Safieddine dal momento dell’attacco israeliano.

Iran: "Israele non ci metta alla prova, se attacca la nostra risposta sarà più potente"

"Raccomandiamo al regime sionista di non mettere alla prova la risoluzione della Repubblica islamica. Se dovesse verificarsi un attacco contro il nostro paese, la nostra risposta sarà più potente". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in un discorso televisivo, aggiungendo che "i nostri nemici sanno che tipo di obiettivi all'interno del regime sionista sono alla nostra portata".

Ieri, in colloquio telefonico con il suo omologo egiziano, Badr Abdelatty, Arachchi aveva dichiarato che "qualsiasi attacco alle infrastrutture iraniane porterebbe a ritorsioni, consigliamo di non mettere alla prova la volontà dell'Iran". 

"La Repubblica islamica dell'Iran - haveva aggiunto Araghchi - non cerca di aumentare le tensioni e la guerra nella regione, ma non ha nemmeno paura della guerra. Darà una risposta forte e appropriata a qualsiasi nuova azione e avventurismo del regime sionista".

Nuovo avvertimento dell'Idf ai libanesi del sud ad evacuare

Il portavoce israeliano in lingua araba, Avichay Adraee, ha nuovamente lanciato un avvertimento ai residenti libanesi nel sud del Paese, invitandoli a spostarsi verso nord. "Alla gente del Libano meridionale, fate attenzione! L'Idf - afferma il messaggio ripreso da Guardian - continua ad attaccare i siti di Hezbollah nel vostro villaggio e nelle vicinanze, e per la vostra sicurezza vi è proibito tornare a casa fino a nuovo avviso. Dovreste astenervi dal dirigervi a sud, chiunque si diriga a sud sta mettendo in pericolo la propria vita". 

L'Iran: "Se Israele ci attacca sveleremo una nuova arma"

Se Israele attaccherà l'Iran, un nuovo tipo di arma difensiva iraniana sarà svelata. Lo ha affermato il vice presidente del Parlamento di Teheran, Ali Nikzad. Secondo quanto riferisce Mehr, Nikzad ha ricordato che durante l'attacco dell'Iran contro Israele la scorsa settimana è stato svelato un nuovo tipo di missile che non era stato utilizzato nelle precedenti operazioni contro lo Stato ebraico. 

Tajani: "Chieste garanzie di sicurezza per i nostri militari, situazione di grande tensione"

"Valutiamo con attenzione ciò che accade al contingente militare" italiano "al confine tra Israele e il territorio controllato da Hezbollah, dove c'è una situazione di grande tensione e conflittualità". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando ieri sera con i giornalisti a Buenos Aires, ricordando di aver chiesto al presidente israeliano Isaac Herzog ed al ministro degli Ester Israel Katz "di garantire la massima sicurezza dei nostri militari durante gli attacchi che stanno effettuando contro Hezbollah".

Tajani

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Iran: "Attacchi contro le nostre infrastrutture riceveranno risposta"

"L'Iran non esiterà né avrà fretta di rispondere agli attacchi di Israele e qualsiasi attacco contro le nostre infrastrutture da parte del regime riceverà una ritorsione decisiva da parte dell'Iran". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, rispondendo alle minacce riguardo a raid contro infrastrutture dell'Iran, tra cui stabilimenti petroliferi e di gas o siti nucleari, per rispondere all'attacco missilistico della Repubblica islamica contro il territorio israeliano la scorsa settimana. 

Idf, uccisi 3 membri di Hamas che parteciparono ad attacco del 7/10

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di avere "eliminato", tra il 30 settembre e il primo ottobre "tre terroristi di Hamas che avevano partecipato al massacro del 7 ottobre" 2023. Si tratta di Muhammad Rafai, Muhammad Zinon e Basel Ahras. Il primo era "un terrorista della Brigata Gaza di Hamas che aveva partecipato al massacro del 7 ottobre nelle aree di Kfar Aza e Nahal Oz ed era coinvolto in attività terroristiche contro le truppe dell'Idf e i civili israeliani". Zinon e Ahras, prosegue un comunicato pubblicato su Telegram, "avevano partecipato al massacro mortale del 7 ottobre ed erano coinvolti nel complotto di attacchi terroristici contro civili israeliani". 

Idf: "Al via operazione terrestre nella parte ovest del Libano del sud"

Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver avviato un'operazione terrestre "limitata, localizzata e mirata" contro Hezbollah nella parte occidentale del Libano meridionale.   L'operazione terrestre israeliana nel Libano meridionale è iniziata il 30 settembre; fino ad ora si era concentrata sul lato orientale del confine. L'Idf afferma inoltre che è la prima volta che una divisione di riserva dell'Idf viene utilizzata in operazioni di combattimento nel Libano meridionale che si unisce alle altre tre divisioni coinvolte nell'offensiva terrestre. La divisione di riserva si unisce alle tre divisioni dell'esercito permanente (98ª, 36ª e 91ª) già operative nei settori centrale e orientale del Libano meridionale. Questa mossa, scrive il Times of Israel, aggiunge migliaia di truppe all'offensiva terrestre di Israele, portando il numero totale di soldati dispiegati in Libano a superare probabilmente i 15.000. 

Israele invia la quarta divisione in Libano per un'operazione contro Hezbollah

Le Forze di difesa israeliane hanno dispiegato una quarta divisione nel sud del Libano per le operazioni di terra contro Hezbollah: le Idf hanno annunciato l'invio la scorsa notte della 146ma divisione di riserva, che si aggiunge alle tre divisioni già dispiegate: la 98ma, la 36ma e la 91ma, operative nei settori centrali e orientali del sud del Libano. Il numero totale di soldati israeliani dovrebbe essere intorno ai 15mila, scrive il Times of Israel.

Da domani la Turchia evacuerà i suoi cittadini dal Libano

I cittadini turchi in Libano che hanno presentato richiesta per lasciare il Paese, nel contesto dell'intensificarsi degli attacchi israeliani, saranno evacuati via mare domani. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Ankara. E' in programma oggi la partenza dalla Turchia per Beirut di due navi che hanno la capacità di evacuare 2.000 persone ciascuna. Le navi porteranno anche aiuti umanitari e, se sarà necessario, le evacuazioni continueranno anche nei giorni successivi. 

Il della capo Cia: "Israele e Iran non vogliono un conflitto totale, ma c'è il rischio errori di calcolo"

L'intelligence statunitense crede che né Israele né l’Iran vogliano un "conflitto totale", ma pensa che esista un forte rischio di fare errori di calcolo. "Ci troviamo di fronte al pericolo reale di un’ulteriore escalation del conflitto regionale", ha dichiarato William Burns, direttore della Cia,  citato da CBS News.

Israele - ha affermato - "sta valutando con molta attenzione" come rispondere all’attacco iraniano della scorsa settimana in cui Teheran ha lanciato circa 200 missili balistici, ma resta il rischio delle "valutazioni errate". "Il Medio Oriente è un luogo in cui accadono continuamente cose complicate", ha affermato.

Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese

Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'APPROFONDIMENTO

Hezbollah

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Gaza, media: "La vittima più giovane è vissuta solo 2 ore"

La vittima civile più giovane del conflitto tra Israele e Hamas è una neonata che è vissuta solo 2 ore, mentre la più anziana aveva 101 anni: lo riporta il Guardian, sulla base di una lista di 34.344 palestinesi uccisi dagli attacchi israeliani. Diffuso dal ministero della Sanità di Gaza, l'elenco contiene nomi, età, sesso e numeri di carta d'identità delle vittime e che copre oltre l'80% dei palestinesi morti finora nel conflitto. Waad Walid Samir al-Sabah, non era ancora nata quando la sua casa è stata colpita da una bomba: sua madre è morta, i medici hanno eseguito un cesareo d'urgenza e Waad è deceduta 2 ore dopo il parto. 

Idf: "Nella notte Hezbollah ha lanciato una serie di missili verso il centro di Israele"

Nyt: "Per ora nessun raid di Israele sui siti nucleari dell'Iran ma su basi militari e intelligence"

Israele non dovrebbe colpire i siti nucleari iraniani nella risposta all'attacco condotto da Teheran una settimana fa, ma dovrebbe concentrarsi sulla base militari o su obiettivi dell'intelligence e della leadership della Repubblica islamica. Lo rivela il New York Times, citando diversi funzionari attuali ed ex israeliani, che "riconoscono i dubbi" sulle capacità di Tel Aviv di infliggere danni pesanti gli impianti iraniani, in modo da compromettere il suo programma nucleare. Con il rischio che Teheran piuttosto acceleri, trasferendo tutte le attività in siti sotterranei. Secondo il giornale, dunque, la prima rappresaglia israeliana all'attacco missilistico del primo ottobre escluderebbe gli impianti nucleari, che diventerebbero invece un obiettivo nel caso in cui ci fosse un'ulteriore risposta da parte di Teheran.

Harris: "L'Iran ha le mani sporche di sangue americano, è la rivale numero uno"

L'Iran "ha le mani sporche di sangue americano". Per questo, e alla luce del suo recente attacco missilistico contro il territorio israeliano, può essere considerato il principale rivale degli Stati Uniti nel mondo. A dichiararlo, rispondendo ad una domanda in merito, è stata la vicepresidente degli Stati Uniti e candidata democratica alla Casa Bianca, Kamala Harris, durante un'intervista con CBS News.

"Ho in mente una cosa molto ovvia, ovvero che l'Iran (...) ha le mani sporche di sangue americano. E quello che abbiamo visto in relazione a questo attacco a Israele, con 200 missili balistici, quello che dobbiamo fare è assicurarci che l'Iran non diventi mai una potenza nucleare, questa è una delle mie principali priorità", ha affermato quando le è stato chiesto chi considerasse il principale rivale degli Stati Uniti nel mondo.

Nuovi attacchi su sud di Beirut nella notte

La notte scorsa gli aerei delle forze di Israele hanno nuovamente attaccato la periferia meridionale della capitale libanese Beirut. Il portavoce di lingua araba di Idf aveva in precedenza emesso un avviso agli abitanti della zona, in cui si chiedeva di non stare sulla spiaggia o nelle barche sulla costa dal fiume Awali fino a nuovo avviso.

Media, Sinwar riprende contatti con mediatori Qatar

Il leader di Hamas Yahya Sinwar ha ripreso i contatti con i mediatori dell'accordo di cessate il fuoco-ostaggi in Qatar. Lo riferisce la stampa israeliana, ricordando che le ultime settimane di silenzio avevano suscitato speculazioni sulla sua possibile morte in un attacco israeliano a Gaza. Sinwar aveva interrotto i contatti con i mediatori perche' riteneva che Israele non fosse interessato a raggiungere un accordo, secondo quanto riporta il sito Channel 12 citando fonti anonime. Un altro sito, Walla, citato dal Times of Israel, riferisce che in ogni caso, secondo le sue fonti, Sinwar non avrebbe ammorbidito le sue posizioni in vista di un accordo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco. Hamas chiede il ritiro completo dell'esercito da Gaza e una fine permanente della guerra, mentre Israele rifiuta qualsiasi accordo che permetta al gruppo terroristico di mantenere il controllo della Striscia e ricostruire la sua forza militare.


Media, 21 morti in un raid sul centro di Gaza

Almeno 21 persone, tra cui cinque bambini e due donne, sono morte durante un raid israeliano notturno nel centro di Gaza. Lo riferisce - come riporta il Guardian - l'ospedale dei martiri di Al Aqsa, dove sono stati portati i corpi. Due i bombardamenti che hanno colpito le case nel campo profughi di Bureij. Ci sono anche circa una dozzina di feriti, tra cui diversi bambini, e i soccorritori temono che ci siano altre persone sotto le macerie. 

Usa a Israele, non colpire aeroporto Beirut e strade di accesso

Il portavoce del dipartimento di stato americano, Matthew Miller, ha chiesto a Israele di non attaccare l'aeroporto di Beirut o le strade che vi conducono." Riteniamo che sia molto importante che non solo l'aeroporto sia aperto, ma anche che le strade per l'aeroporto siano aperte, in modo che i cittadini americani che vogliono andarsene possano uscire, come pure i cittadini di altri paesi", ha detto ai reporter. 

Hezbollah, nuovi attacchi contro postazioni militari Israele

Hezbollah ha rivendicato ulteriori attacchi alle postazioni militari israeliane. Lo riporta Al Jazeera, precisando che il gruppo armato libanese ha affermato di aver sparato raffiche di razzi e missili contro le truppe israeliane a Shlomi, Hanita e Marj, nel nord di Israele. Il bombardamento ha fatto suonare le sirene nella regione e non si hanno notizie di vittime o danni. 

Idf, un soldato ucciso e uno ferito nel Nord di Gaza

Le forze di difesa israeliane annunciano che un soldato è stato ucciso combattendo nel nord della Striscia di Gaza, portando a 350 il bilancio dell'offensiva di terra scatenata dall'assalto di Hamas del 7 ottobre dello scorso anno. Lo riporta The Times of Israel. Si tratta del sergente Noam Israel Abdu, 20 anni, del 17  battaglione della brigata Bislamach, di Kadima-Zoran. Le Forze di Difesa Israeliane affermano inoltre che un altro soldato e' stato gravemente ferito nello stesso incidente in cui e' stato ucciso Abdu. Separatamente, un riservista del 7012  Battaglione della Brigata Alexandroni è stato gravemente ferito durante i combattimenti nel sud del Libano. 

Idf, ucciso a Beirut comandante quartier generale Hezbollah

Suhail Hussein Husseini è stato ucciso ieri nel corso di un "attacco mirato" dell'Aeronautica militare, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram. Il quartier generale di Hezbollah supervisiona la logistica all'interno dell'organizzazione ed è responsabile del bilancio e della gestione delle sue varie unità, prosegue la nota. La sede, inoltre, include l'Unità di ricerca e sviluppo di Hezbollah, responsabile della produzione di missili a guida di precisione e della gestione dello stoccaggio e del trasporto delle armi in Libano. Husseini era responsabile del budget e della gestione logistica dei progetti più sensibili di Hezbollah, compresi i piani di guerra dell'organizzazione e altre operazioni speciali, come il coordinamento degli attacchi terroristici contro lo Stato di Israele dal Libano e dalla Siria, conclude l'Idf. 

Idf: ucciso a Beirut comandante quartier generale Hezbollah

L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso a Beirut Suhail Hussein Husseini, comandante del quartier generale di Hezbollah. L'aviazione israeliana ha condotto un attacco sulla base di informazioni di intelligence. Secondo l'Idf, Husseini svolgeva un ruolo cruciale nel trasporto di armi tra l'Iran e Hezbollah ed era responsabile della distribuzione delle armi avanzate tra le unità di Hezbollah. Inoltre, era membro del consiglio della Jihad, organismo della leadership militare di Hezbollah

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